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Indice
Geografia fisica
Orografia
Idrografia
Storia
Infrastrutture e trasporti
La Ghirlandina, torre campanaria del
Economia
Duomo di Modena.
Gastronomia
Localizzazione
Comuni
Stato Italia
Comuni più popolosi
Comuni ad estremità geografiche Regione Emilia-Romagna
Unioni di comuni Amministrazione
Comunità montane Capoluogo Modena
Comunità montane soppresse
Presidente Gian Domenico Tomei
Amministrazione (PD) dal 31-10-2018
Elenco dei presidenti
Lingue Italiano
Gemellaggi
ufficiali
Note Data di 1859
Bibliografia istituzione
Voci correlate Territorio
Altri progetti Coordinate 44°38′41″N 10°55′32″E
del
Collegamenti esterni
capoluogo
Storia
Il passato della provincia è costituito dal ducato di Modena e
Reggio (una realtà che precede di parecchio l'unità d'Italia) e
alla cui voce si rimanda per la storia dettagliata dal XIII
secolo al Regno d'Italia; basti qui ricordare che la casata
nobiliare che ha segnato la storia del territorio è quella degli
Estensi e che le province di Ferrara e di Lucca (la
Garfagnana) sono state per molti anni consorti del Ducato
Estense.
Andando ancora più indietro in epoca pre-romana si ricordano i Galli Boi e i Liguri Friniati come le prime
popolazioni storiche del territorio.
Durante la seconda guerra mondiale in provincia di Modena il campo di Fossoli fu tristemente noto per
essere stato un campo di smistamento di deportati per ragioni politiche o razziali. Il campo fu poi utilizzato
da don Zeno Saltini per le sue iniziative a favore degli orfani e dei diseredati da cui nacque l'esperienza di
Nomadelfia.[7] Nei territori di montagna, venne creata la prima repubblica partigiana: la Repubblica
partigiana di Montefiorino, con sindaco Teofilo Fontana, che comprendeva i territori di Montefiorino,
Palagano, Frassinoro, Prignano sulla Secchia, Polinago e alcuni territori reggiani.
Nel maggio e giugno 2012 la provincia di Modena è stata soggetta a una serie di violente scosse di
terremoto con epicentri nella zona della bassa modenese, che hanno causato alcune vittime e grossi danni al
patrimonio storico, agricolo ed industriale.
In base al riordino istituzionale attuato dal governo Renzi con la legge Delrio le province cessano di esistere
e vengono sostituite da "enti territoriali di area vasta" caratterizzati da elezione di secondo livello.
Partecipano alla loro elezione i sindaci e consiglieri comunale dei comuni parte della vecchia provincia e, di
conseguenza, parte anche del nuovo ente. Le prime elezioni si sono tenute il 4 ottobre 2014 e la cerimonia
ufficiale di proclamazione è avvenuta il 6 ottobre 2014.
Infrastrutture e trasporti
La provincia ha una rete di trasporto pubblico su gomma esercitata dalla SETA, ed una linea ferroviaria tra
la stazione di Modena piazza Dante (stazione centrale) e Sassuolo, dal 2 gennaio 2008 gestita da Tper. Tper
gestisce anche l'autolinea Modena-Cento-Ferrara (550/551/552), che nel suo ultimo tratto attraversa la
provincia.
Di grande utilità è anche la ferrovia Verona-Mantova-Modena, che collega Modena con Carpi, e la Milano-
Bologna, che la unisce a Castelfranco e Rubiera. L'intensità media è di 20 corse al giorno. La provincia è
attraversata anche dalla linea Bologna–Verona, che passa per Mirandola, San Felice sul Panaro e
Camposanto, nonché dalla linea Bologna - Vignola, con le stazioni in territorio modenese di Vignola,
Savignano sul Panaro e Mulino.
In passato la provincia di Modena era il gestore di un fitto sistema di trasporti su rotaia che la collegavano
vari centri della provincia, con tre linee ferroviarie e due tranvie a vapore, la Modena-Maranello e la
Castelfranco-Bazzano. Altre due linee ferroviarie vennero progettate ma mai realizzate completamente.
Economia
La provincia di Modena è economicamente una delle maggiori realtà europee. Infatti, qui hanno sede
importanti industrie alimentari (tra cui Grandi Salumifici Italiani, Gruppo Cremonini e Gruppo Fini, centri
di produzione del Parmigiano Reggiano e della lavorazione del maiale a cui Castelnuovo Rangone, il cuore
di questo settore, ha dedicato addirittura un monumento), metalmeccaniche (Modena può essere considerata
la capitale mondiale dell'automobilismo sportivo con le sedi della Ferrari a Maranello, della Maserati in
città, De Tomaso in periferia e Pagani a San Cesario), delle ceramiche (la zona di Sassuolo, nel modenese,
e di Scandiano, nel reggiano, è nota come "distretto della ceramica"), tessili (Carpi) e biomedicale
(Mirandola).
Gastronomia
La provincia è al centro di una fortunatissima porzione della Pianura padana in cui si estendono le aree di
produzione tipica del formaggio Parmigiano Reggiano e del prosciutto di Parma. Queste due glorie della
gastronomia nazionale illustrano alla perfezione i caratteri della cucina modenese, basata sul formaggio e
soprattutto sul maiale, l'animale d'allevamento più diffuso nella zona. Oltre al prosciutto (da segnalare la
presenza anche di quello tipico di Modena, che è più sapido del parmense), tanti sono gli insaccati di suino
che meritano di essere assaggiati: citiamo i salami, la mortadella e i ciccioli. Un piatto tipico delle feste
invernali è lo zampone, ottenuto con carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore.
Ma dal maiale si ottiene anche lo strutto indispensabile per il tipico gnocco fritto: una focaccia quadrata che
si accompagna molto bene ai salumi. Originaria dell'Appennino è invece la crescentina, detta anche tigella,
cotta sulla pietra nella caratteristica forma rotonda. Anche in questo caso formaggio e salumi sono l'ideale
complemento. Tipico delle zone montane in particolare di Guiglia, Zocca, Marano sul Panaro,
Serramazzoni è anche il borlengo sottilissima sfoglia ottenuta cuocendo in apposite piastre "rola" un
impasto di uovo latte acqua e sale, condito, una volta cotto, con la "cunza" ovvero lardo macinato, aglio e
rosmarino. Delle zone più ad ovest, come ad esempio Montefiorino e Palagano, è tipico il ciaccio, una
pietanza molto simile al borlegno. Sicuramente il territorio è famoso per i tortellini (turtléin), cioè pasta
all'uovo con un ripieno di carne; solitamente vengono serviti in brodo. Ma la provincia di Modena è
giustamente famosa per altri due prodotti tipici della tradizione: l'aceto balsamico e il vino lambrusco. Il
primo si ottiene con l'uva bianca della zona collinare intorno a Spilamberto, e una sapiente lavorazione che
prevede una complicata serie di passaggi tra botti di legni diversi (comunemente cinque). Di aceto
balsamico esistono due tipi denominati il primo "Aceto balsamico tradizionale di Modena" il più costoso
invecchiato anche più di venticinque anni prodotto con i metodi tradizionali e "Aceto balsamico di
Modena" prodotto industrialmente e meno costoso. Quanto al lambrusco, è forse il più celebre dei vini rossi
frizzanti. Gli intenditori sanno distinguere al primo sorso le differenti varietà: il Lambrusco di Sorbara
(prodotto nella pianura) ha un aroma più delicato e un profumo di violetta; il Lambrusco Grasparossa di
Castelvetro (prodotto sulla collina) ha una gradazione più alta e una caratteristica schiuma rossa. Si tratta in
entrambi i casi di un vivace vino da pasto che va bevuto rapidamente, prima che svapori: non è un vino
d'annata, anzi, esso dà il meglio di sé a un anno dall'imbottigliamento, mentre il novello è un vino ideale per
i brindisi e i festeggiamenti. Si dice che il lambrusco "soffra" particolarmente i trasporti: perciò esso
dovrebbe essere gustato appieno soltanto nel territorio modenese. Il che non gli ha impedito di essere
commercializzato con successo un po' in tutto il mondo (anche se questa grande diffusione ha significato
forse un abbassamento della qualità).
Tra i liquori il più tipico è certo il nocino, un infuso in alcool dei malli verdi delle noci, che si raccomanda
per il sapore intenso e le proprietà digestive; tra i dolci va ricordato il bensone, una sorta di pane dolce,
cotto al forno e decorato con grani di zucchero: si mangia tagliato a fette e intinto nel vino.
Sempre in provincia di Modena vengono prodotte le famose ciliegie di Vignola, rinomate per l'ottima
qualità.
Comuni
Appartengono alla provincia di Modena i seguenti 47 comuni:
Montecreto
Bastiglia
Montefiorino
Bomporto
Montese
Campogalliano
Nonantola
Camposanto
Novi di Modena
Carpi
Palagano
Castelfranco Emilia
Pavullo nel Frignano
Castelnuovo Rangone
Pievepelago
Castelvetro di Modena
Polinago
Cavezzo
Prignano sulla Secchia
Concordia sulla Secchia
Ravarino
Fanano
Riolunato
Finale Emilia
San Cesario sul Panaro
Fiorano Modenese
San Felice sul Panaro
Fiumalbo
San Possidonio
Formigine
San Prospero
Frassinoro
Sassuolo
Guiglia
Savignano sul Panaro
Lama Mocogno
Serramazzoni
Maranello
Sestola
Marano sul Panaro
Soliera
Medolla
Spilamberto
Mirandola
Vignola
Modena
Zocca
Di seguito è riportata la lista dei primi 15 comuni della provincia di Modena (dati: Istat 30/09/2018):
Popolazione Superficie
Posizione Stemma Città
(ab) (km²)
Castelfranco
5 32 944 102,47
Emilia
Pavullo nel
9 17 589 144,07
Frignano
Fiorano
10 17 057 26,37
Modenese
Finale
12 15 464 104,72
Emilia
Castelnuovo
14 15 060 22,61
Rangone
Concordia
44°55′00″N
sulla Nord
10°59′00″E
Secchia
44°10′48.72″N
Fiumalbo Sud
10°38′53.52″E
Finale 44°50′34″N
Est
Emilia 11°22′07″E
44°13′34″N
Frassinoro Ovest
10°28′13″E
Unioni di comuni
Unione dei Comuni dell'Area Nord, composta dai comuni di Camposanto, Cavezzo,
Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla (sede amministrativa dell'unione),
Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero;
Unione Terre d'Argine, composta dai comuni di Campogalliano, Carpi (Sede amministrativa
dell'unione), Novi di Modena e Soliera;
Unione del Sorbara, composta dai comuni di Bastiglia, Bomporto (Sede amministrativa
dell'unione), Ravarino, Nonantola, San Cesario sul Panaro e Castelfranco Emilia;
Unione Terre di Castelli, composta dai comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di
Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola (sede
amministrativa dell'unione) e Zocca;
Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, composta dai comuni di Fiorano Modenese,
Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e
Sassuolo (sede amministrativa dell'unione).
Comunità montane
Unione dei Comuni del Frignano, che comprende i comuni di Fiumalbo, Fanano, Lama
Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano (sede amministrativa), Pievepelago, Polinago,
Riolunato, Serramazzoni e Sestola.
Amministrazione
Elenco dei presidenti
Gemellaggi
El Aaiún
Note
1. ^ Dato Istat (http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita) - Popolazione
residente al 31 luglio 2021 (dato provvisorio).
2. ^ Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni,
regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
3. ^ Curiosità di Modena, su emiliaromagnaturismo.it.
4. ^ Decreto 27 dicembre 1859, n. 79
5. ^ 1859. Dal territorio di Vignola nascono i nuovi comuni di Castelvetro, Marano e Savignano
| AmareVignola (https://amarevignola.wordpress.com/2012/06/30/1859-dal-territorio-di-vigno
la-nascono-i-nuovi-comuni-di-castelvetro-marano-e-savignano/)
6. ^ Regio Decreto Legge 24 gennaio 1929, n. 106, art. 1
7. ^ *Antonio Saltini, Don Zeno, il sovversivo di Dio, Il Fiorino, Modena (2003)
Bibliografia
Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti
fra i comuni dell'antica strada consolare, Edagricole, Bologna 2003, ISBN 88-506-4958-4
Antonio Saltini, Dove l'uomo separò la terra dalle acque, Storia delle bonifiche in Emilia-
Romagna, Diabasis, Reggio Emilia 2005 ISBN 88-8103-433-6
Emanuele Guaraldi, Breve storia della Provincia di Modena 1859-2009, Roma, Ediesse
s.r.l., 2009, ISBN 978-88-230-1357-5.
Voci correlate
Armoriale dei comuni della provincia di Modena
Ducato di Modena e Reggio
Arcidiocesi di Modena-Nonantola
Diocesi di Carpi
Ferrovie modenesi
Tranvia Castelfranco-Bazzano
Tranvia Modena-Maranello
Dipartimento del Panaro
Emilia Romagna Teatro
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Provincia di Modena, su provincia.modena.it.
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Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 nov 2021 alle 12:46.
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