Gli anni che precedono il secondo conflitto mondiale vedono il consolidamento delle alleanze tra i

regimi nazifascisti. Nel 1939 Hitler dopo aver firmato un patto di non aggressione con l'URSS invade
la Polonia. Sul fronte occidentale le truppe tedesche occupano la Francia con un'operazione fulminea
costringendo Parigi alla capitolazione. Confidando in una rapida vittoria a fianco di Hitler Mussolini
nel giugno del 1940 prende parte al conflitto. Tuttavia le truppe italiane non sono pronte ad affrontare
la guerra e quasi ovunque subiscono pesanti sconfitte. Nel giugno del 1941 la Germania organizza un
attacco a sorpresa contro l'Unione Sovietica riuscendo ad arrivare a un passo da Mosca.

Il Giappone nel frattempo deciso a ottenere il controllo del Pacifico bombarda la base navale
americana di Pearl Harbor. Il conflitto arriva a una svolta. Gli americani assumono la guida della
controffensiva alleata e le sorti della guerra si svolgono. Nel luglio del 1943 gli Alleati sbarcano in
Sicilia e fanno cadere il regime fascista. Mussolini viene però liberato dai tedeschi e crea nell'Italia
settentrionale la Repubblica di Salò. L'avanzata anglo americana nel sud Italia coincide con una
terribile guerra civile che contrappone partigiani e fascisti.

La Resistenza italiana si conclude dopo un anno e mezzo di sanguinosi combattimenti giungendo al

culmine il 25 aprile 1945 quando i partigiani liberano le maggiori città del Nord. Nel corso del conflitto
si consuma uno degli eventi più drammatici della storia il genocidio nazista degli ebrei. Già esclusi
dalla società tedesca con lo scoppio della guerra gli ebrei sono vittime di un vero e proprio piano di
sterminio. Dal 1942 hanno inizio le deportazioni della popolazione giudaica nei campi di
concentramento. Gli internati sono selezionati costretti a lavorare in condizioni degradanti e infine
destinati alle camere a gas.

Riesce a sopravvivere solo chi si rende utile alle SS spesso partecipando al massacro degli altri
detenuti.