I fari sono i fuochi notturni visibili a grande distanza,aventi lo scopo di segnalare un
luogo di atterraggio o una zona pericolosa. I più importanti sono posizionati sui capi più sporgenti della costa o sulle isole più avanzate,in modo da poter essere avvistati per prima dal navigante proveniente dal largo. La costruzione caratteristica dell’edificio rende i fari ottimi punti da rilevare anche durante il giorno;possono pertanto essere tranquillamente annoverati anche tra i segnali diurni. Allo scopo di agevolarne il riconoscimento,le luci dei fari hanno caratteristiche e periodi differenti. Caratteristica: Luce fissa (Fixed) :sempre accesso Luce intermittente (Occulting) :luce>buio Luce a lampi (Flashing) :luce<buio Luce alternata (Alternating) :vari colori Luce isofase (Isophase) :luce=buio Periodo di un faro è l’intervallo di tempo occorrente allo sviluppo di tutta la serie completa della sua caratteristica luminosa,dopo il quale la serie si ripete. Portata luminosa di un faro è la distanza massima a cui può scorgersi la sua luce. Essa dipende dalla potenza luminosa,dalla trasparenza dell’atmosfera e dall’acutezza visiva dell’osservatore. Viene determinata mediante osservazione diretta :il faro di cui si vuol determinare la portata è osservato di notte per un anno da varie distanze dal largo o dai fari vicini. Per ogni distanza si rileva quante volte su cento esso è stato visibile. Con le percentuali così ottenute e con le corrispondenti distanze,si costruisce la curva delle frequenze di visibilità. La portata luminosa indicata negli Elenchi dei Fari pubblicati dalle varie nazioni,è la distanza corrispondente alla percentuale 50. Portata geografica di un faro è la massima distanza alla quale essa può scorgersi in funzione della curvatura terrestre,dell’altezza della luce sul livello del mare e dell’elevazione dell’occhio dell’osservatore. È data dall’espressione d=2,04(√h+√e). Normalmente la portata luminosa dei fari principali è sempre maggiore della portat geografica. Portata nominale di un faro è la massima distanza di avvistamento quando la trasparenza atmosferica(visibilità meteorologica) è di 10 miglia. Settore di visibilità di un faro è la porzione di orizzonte illuminata dalla sua luce. Nell’elenco dei fari e fanali,il settore di visibilità di un faro viene indicato mediante due rilevamenti che lo comprendono,i rilevamenti sono veri,presi dal largo e contati circolarmente. Dopo i fari,i fuochi marittimi di maggiore importanza sono i fanali usati per indicare le opere portuali:entrate nei porti,testate di dighe,moli etc. La portata luminosa dei fanali è limitata non essendoci necessità di avvistamento da grande distanza,anzi essendo conveniente che essi siano visibili nelle vicinanze del porto e non essere confusi con altri fari di maggiore importanza. Altri segnali ottici che forniscono indicazioni particolarmente utili al navigante che navighi lungo la costa,o che voglia entrare in porto,attraversare un canale o un passo pericoloso,sono le mede,boe e gavitelli. Le mede sono pilastri di forme e dimensioni varie,costruite in muratura o traliccio di ferro,con le quali si segnalano scogli a fior d’acqua,secche o allineamenti. Le boe comuni,di forma conica,cilindrica o sferica a seconda lo scopo cui sono destinate,sono costruzioni in ferro vuote internamente ancorate al fondo marino per segnalare un pericolo sommerso,o se più di una allineate,un passaggio obbligato,oppure i limiti di una zona di ancoraggio permesso o vietato. I gavitelli sono piccoli galleggianti usati per segnalare oggetti sommersi o stabilire segnali temporanei.