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REGIONE: SICILIA

PROVINCIA: CATANIA

COMUNI: BELPASSO, PATERNO’

PROVINCIA: ENNA

COMUNI: CENTURIPE

ELABORATO: OGGETTO:

PROGETTO BELPASSO

A6 IMPIANTO FOTOVOLTAICO
DA 300 MWp

IBVI 1 srl
Viale Amedeo Duca d’Aosta 76
PROPONENTE: 39100 Bolzano (BZ)
ibvi1srl@pec.it

Procedura di
Dott. Agr. Enrico Camerata Scovazzo
autorizzazione Dott. Agr. Arturo Genduso
PAUR Ing. Natalia Rita La Scala

Gruppo Ambiente

Studi faunistici e floristi

Note:

Luglio 2019 0 Emissione 3E Ingegneria Srl Ibvi 1 Srl

DATA REV DESCRIZIONE ELABORATO da: APPROVATO da:

PROPRIETÀ ESCLUSIVA DELLE SOCIETÀ SOPRA INDICATE,

UTILIZZO E DUPLICAZIONE VIETATE SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA


Comune di Centuripe, Paternò e Belpasso
Provincia di Enna e Catania

Progetto “Belpasso”

Studi faunistici e floristici


Relazione Floro Faunistica All_A6


1. Premessa

Il sottoscritto dott. Agr. Arturo Genduso, iscritto all’albo dei dottori agronomi e forestali della provincia di
Palermo al n. 765, è stato incaricato di redigere una relazione che descriva la flora e la fauna presente in
un’area sita in provincia di Enna e Catania, in località Batti le Porte (agro di Centuripe), San Francesco,
Chiapparia, Gammarella , Mendola Cave, Casa Cutore, Cavallaro, Sferro (agro di Paternò) e Poggio Santa
Lucia (agro di Belpasso)

2. Metodologia di Studio

Lo studio è stato effettuato mediante sopralluoghi e consultazione bibliografica. Ai fini della consultazione
banche dati fauna e flora i quadranti UTM di riferimento è stato il VB 76, VB 86, VB 75 e VB 85

(Cartina quadranti UTM dell’area di studio)

3. Localizzazione dell’area

Le aree interessate dall’intervento sono individuabili su IGM 1: 25.000 Tavolette F 269 I SO – F 269 I SE e
su Carta tecnica regionale 1:10.000 n. 633060, 633070 e 633080.

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4. Descrizione dell’impianto da realizzare

Il nuovo impianto fotovoltaico in oggetto insisterà nel territorio dei Comuni di Belpasso, Paternò e
Centuripe, ed in particolare esso sarà suddiviso in 9 macro aree (o macro impianti) tra loro indipendenti ed
interconnesse. La stazione elettrica di trasformazione per la connessione alla RTN ricade invece nel territorio
del Comune di Paternò

L’impianto nel suo complesso è così costituito:

✓ il collegamento elettrico dell’impianto fotovoltaico alla rete di trasmissione di alta tensione avverrà presso
la Stazione Elettrica esistente di Paternò denominata “Paternò 380”, attraverso la realizzazione di una
nuova sottostazione di utente sita nelle vicinanze del baricentro elettrico dell’impianto. La connessione
avverrà al livello di tensione 150. kV sul sistema di sbarre esistente presso la stazione del Gestore;

✓ una stazione elettrica di trasformazione di utente 30/150 kV con la realizzazione di due stalli in AT con
trasformatore ed una sbarra comune, oltre ad una partenza cavo AT verso la stazione RTN, comprensivi
dei relativi dispositivi di protezione e sezionamento;

✓ una linea interrata in AT di collegamento fra la SSE di utente e l’impianto fotovoltaico, giacente lungo
viabilità esistente;

✓ una cabina principale di impianto per ciascuna dei macro-impianti determinati (fatta eccezione per l’area
I, direttamente connessa a quella adiacente), per un totale di 8, per la connessione e la distribuzione
(MTR), nella quale verranno convogliate tutte le linee MT relative ai vari rami che collegano le cabine di
trasformazione, mediante una distribuzione di tipo radiale, come meglio dettagliato nel progetto;

✓ n. 100 cabine di trasformazione (PS), che avranno la funzione di elevare la tensione da bassa a media
tensione; esse saranno collegate tra loro in entra-esce, su più rami in configurazione radiale da ciascuna
MTR (in antenna). Ciascun ramo trasporterà una potenza variabile d e convergerà su un quadro MT a 30
kV all’interno della cabina di distribuzione MTR;

✓ alle Power Station saranno convogliati i cavi provenienti dagli inverter di stringa che a loro volta
raccoglieranno i cavi provenienti dai raggruppamenti delle stringhe dei moduli fotovoltaici collegati in
serie;

✓i moduli fotovoltaici saranno installati su apposite strutture metalliche di sostegno del tipo ad
inseguimento monoassiale (trackers) o fisso, in base alle caratteristiche morfologiche del terreno, fissate
ad esso attraverso pali infissi e/o trivellati.

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Il generatore fotovoltaico è costituito da n 9 sottocampi (o macro-impianti), di potenza variabile come di
seguito rappresentato, ciascuno equipaggiato con moduli in silicio policristallino di potenza unitaria pari a
370 Wp, per una potenza installata totale pari a 300 MWp:

Sottocampo Potenza (kWp)


Batti le Porte
29578
(Centuripe)
San Francesco (
21715
Paternò)
Chiapparia (Paternò)
71059

Gammarella
37265
(Paternò)
Mendola Cave
19301
(Paternò)
Casa Cutore
27040
(Paternò)
Cavallaro (Paternò) 66977
Poggio Santa Lucia
8733
(Belpasso)
Sferro (Paternò) 18379

I moduli sopradescritti verranno installati su apposite strutture in acciaio zincato, del tipo ad
inseguimento monoassiale o fisso, fondate su pali infissi nel terreno.
La scelta dei materiali utilizzati per le strutture conferisce alla struttura di sostegno robustezza e una
vita utile di gran lunga superiore ai 20 anni, tempo di vita minimo stimato per l’impianto di
produzione.

Con riferimento alle operazioni che verranno eseguite sul terreno agrario sono previsti movimenti
terra all’interno delle stesse aree, volti a rendere idoneo il piano di posa per l’installazione delle
cabine e per la ridotta viabilità interna, mentre non si prevedono movimenti terra per l’installazione
delle strutture di fissaggio dei moduli fotovoltaici. La soluzione progettuale è volta a minimizzare
infatti il volume degli scavi/rilevati, con un relativo minore impatto ambientale.

Inoltre per favorire il deflusso delle acque meteoriche è prevista una rete di allontanamento delle
stesse costituita da cunette di forma trapezoidale scavate nel terreno naturale/rilevato in materiale
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permeabile. Tutte le opere di regimazione rientreranno nell’ambito dell’Ingegneria naturalistica: le


cunette idrauliche saranno protette mediante geotessuti e vegetazione protettiva. La vegetazione
protettiva contrasterà l’insorgenza di specie infestanti e rapida crescita, inoltre la manutenzione del
sistema di drenaggio delle acque prevista consisterà nel controllo periodico dello stato delle cunette,
nell’asportazione di materiale/vegetazione accumulatasi e nel riporto/riprofilatura di terreno nel
caso di erosioni. Le cunette in terra saranno realizzate in scavo con una sezione trapezoidale di
larghezza e profondità variabile in funzione della portata di progetto e sponde inclinate di angolo α
inferiore a 20°. Le cunette di drenaggio sono state dimensionate con una geometria ad ampia
larghezza e ridotta profondità al fine di consentirne la carrabilità per un'agevole manutenzione. Le
verifiche idrauliche sono state condotte assumendo una sezione trapezoidale. Lo scopo delle cunette
è quello di permettere il deflusso dell’intera portata di progetto, relativa a un Tempo di Ritorno di
30 anni.

5. Localizzazione degli interventi

Il parco fotovoltaico sarà realizzato nella Sicilia orientale e saranno interessati i comuni di Paternò e
Belpasso nella provincia di Catania ed il comune di Centuripe nella provincia di Enna.

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Le aree interessate dall’intervento sono individuabili su IGM 1: 25.000 Tavolette F 269 I SO – F 269 I SE
e su Carta tecnica regionale 1:10.000 n. 633060, 633070 e 633080.

IGM 1:25.000 stralcio Foglio

Aree interessate ed UTM di riferimento

6. Area vasta e sistema biotico

La vita della fauna selvatica è legata agli habitat. Per sopravvivere una specie ha bisogno di disporre di
alimenti, acqua, spazio e rifugio. La vegetazione rappresenta uno degli elementi biotici più importanti e il
paesaggio è la sua espressione. La fauna selvatica ha pertanto bisogno di un territorio più o meno vasto dove
potere assolvere ai suoi bisogni. Per area vasta si intende una lettura del territorio che comprenda tutte le
"reti di relazioni" e dove la fauna si è adattata soddisfacendo i suoi bisogni e conoscendone i limiti . In

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particolare si tratta di affrontare tutte le relazioni che si possono intersecare tra componenti diverse in
un’area molto più ampia rispetto alle aree di studio. Un aiuto concreto per la definizione dell’area vasta di
riferimento per le aree di studio può essere suggerita dal piano paesistico della Regione Siciliana. Se dal
punto di vista paesaggistico l’area vasta è rappresentata dagli ambiti 12 e 14 lo stesso evidenzia aspetti
molto diversi determinando unità paesaggistiche profondamente diverse. Un altro riferimento, più dinamico
per le componenti ambientali, può essere dato dal bacino di riferimento che in questo caso è rappresentato
dal Simeto.

Ambito 12 “colline dell’ennese” Ambito 14 Pianura alluvionale catanese

Per la descrizione del paesaggio ci risulta molto affine quella, sull’ambito 12, riportata nelle linee guida del
piano paesistico regionale sicilia: (L’area interessata dal progetto del parco fotovoltaico rientra nell’Ambito
12) L’ambito è caratterizzato dal paesaggio del medio-alto bacino del Simeto. Le valli del Simeto, del
Troina, del Salso, del Dittaino e del Gornalunga formano un ampio ventaglio delimitato dai versanti
montuosi dei Nebrodi meridionali e dei rilievi degli Erei, che degradano verso la piana di Catania e che
definiscono lo spartiacque fra il mare Ionio e il mare d’Africa. Il paesaggio ampio e ondulato tipico dei
rilievi argillosi e marnoso-arenaci è chiuso verso oriente dall’Etna che offre particolari vedute. La
vegetazione naturale ha modesta estenzione ed è limitata a poche aree che interessano la sommità dei rilievi
più elevati (complesso di monte Altesina, colline di Aidone e Piazza Armerina) o le parti meno accessibili
delle valli fluviali (Salso). Il disboscamento nel passato e l’abbandono delle colture oggi, hanno causato
gravi problemi alla stabilità dei versanti, l’impoverimento del suolo, e fenomeni diffusi di erosione. La
monocoltura estensiva dà al paesaggio agrario un carattere di uniformità che varia di colore con le stagioni
e che è interrotta dalla presenza di emergenze geomorfologiche (creste calcaree, cime emergenti) e dal
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modellamento del rilievo. La centralità dell’area come nodo delle comunicazioni e della produzione
agricola è testimoniata dai ritrovamenti archeologici di insediamenti sicani, greci e romani. In età
medievale prevale il ruolo strategico-militare con una ridistribuzione degli insediamenti ancora oggi
leggibile. Gli attuali modelli di organizzazione territoriale penalizzano gli insediamenti di questa area
interna rendendoli periferici rispetto alle aree costiere. Il rischio è l’abbandono e la perdita di identità dei
centri urbani. In Sicilia in relazione agli ambienti naturali e gli habitat di interesse naturalistico con alcune
Leggi Regionali sono stati istituiti parchi e riserve naturali, in relazione ad alcuni habitat di interesse
comunitario in applicazione della direttiva 92/43/CE sono stati delimitati i SIC (Siti di Interesse
Comunitario) ed in applicazione delle direttive Uccelli ( direttiva 92/43/CE e direttiva 2009/147/CE) gli
ZPS.

Sicilia rete natura 2000 SIC (retinati) e ZPS (doppia retinatura )

Come si evince dalla figura precedente le aree di progetto sono esterne a quelle in cui sono presenti specie
incluse nella direttiva Uccelli (ZPS). Le uniche aree di collegamento tra habitat sono definite corridoi
ecologici e saranno esaminate in seguito.

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7. Paesaggio, clima e vegetazione

La vegetazione nelle aree interne è una delle componenti principali del paesaggio ed è fortemente
condizionata dal clima

La vegetazione naturale e potenziale a seconda del piano bioclimatico per tipo forestale e riferimento
fitosociologico è stata felicemente rappresentata dal prof. Lorenzo Gianguzzi (unipa) come di seguito:

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Da: L. Gianguzzi elementi di Geobotanica

Dai dati climatici si può affermare che l’area di studio rientra nel mesomediterraneo sub-umido inferiore
dove le formazioni vegetali senza l’intervento antropico sarebbero rappresentate da Boschi sempreverdi e/o
caducifoglie termofile.

7.1 Vegetazione potenziale dell’area

Per vegetazione naturale e potenziale si intende la copertura vegetale che in un luogo si insedierebbe senza
alcun fattore di disturbo. L’area si presenta altamente antropizzata pertanto i rilievi si sono concentrati in
zone non coltivate o in zone di difficile coltivazione. La fitosociologia studia gli aggruppamenti vegetali, ed
in particolare le relazioni sociologiche esistenti tra le singole specie. Il tipo nomenclaturale di un syntaxon,
cioè di un elemento della classificazione fitosociologica, è quello nel quale si trova il rilievo tipo all'interno
della tabella fitosociologica, utilizzata per descrivere e classificare la vegetazione, come entità nuova per la
scienza fitosociologica. Riunendo in un'unica tabella un insieme di rilevi fitosociologici simili si ha modo di
dedurre un modello medio e astratto di un aggruppamento vegetale partendo da una serie di dati relativi a
casi particolari e puntiformi. A questa entità astratta viene dato il nome di associazione vegetale. Da qui la
classificazione :

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Alleanza: è costituita da due o più associazioni affini, limitrofe nello spazio o vicarianti in territori
vicini. Si individua per mezzo delle specie caratteristiche comuni solo alle associazioni che la
costituiscono;

Ordine: è un complesso di alleanze e si individua grazie a specie caratteristiche proprie;

Classe: riunisce in sé più ordini che corrispondono ad una ecologia simile e presentano spesso una
fisionomia comune

Lo stato di degrado dell’area ha reso molto complessa la realizzazione di un quadro sintassonomico.

La vegetazione naturale ha subito forti cambiamenti nei secoli a causa dello sfruttamento dei suoli La perdita
di ingenti quantitativi di humus che i suoli contenevano arricchiti dalla presenza diei boschi che un tempo
caratterizzavano il paesaggio e la conseguente erosione che si è innescata hanno portato l’area ad una serie
regressiva di steppa tendente al predeserto presentando in alcune aree anche caratteri di irreversibilità. I
boschi che ricoprivano l’area erano a composizione mista di quercie sclerofille e caducifoglie inserendosi a
tratti la macchia mediterranea man mano che si scendeva di quota.

Quadro sintassonomico della vegetazione potenziale naturale dell’area di studio

Classe

QUERCETEA ILICIS Br.-Bl. ex A. e O. Bolos 1950

Ordine

QUERCETALIA ILICIS Br.-Bl. ex Molinier 1934 em. Rivas-Martinez 1975

Alleanza

QUERCION ILICIS Br.-Bl. ex Molinier 1934 em. Brullo, Di Martino e Marcenò 1977

Associazione

Oleo oleaster-Quercetum virgilianae Brullo 1984

Classe

NERIO-TAMARICEA Br.-Bl. ex A. e O. Bolos 1957

Ordine

TAMARICETALIA Br.-Bl. ex A. e O. Bolos 1957

Alleanza

TAMARICION AFRICANAE Br.-Bl. ex A. e O. Bolos 1957

Associazione

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Tamaricetum gallicae Br.-Bl. ex A. e O. Bolos 1957

Classe

PHRAGMITETEA R.Tx &Preising 1942

Ordine

PHRAGMITETALIA W.Koch 1926 em. Pignatti 1953

Alleanza

PHRAGMITION W.Koch 1926 Br.-Bl. 1931

Associazione

Phragmitetum communis (W.Koch 1925) Br.-Bl. 1931

Classe

LYGEO-STIPETEA Rivas-Martínez 1978

Ordine

LYGEO-STIPETALIA , Braun-Blanquet e Bolos (1958)

Alleanza

Moricanzia-Lygeion 1926 Br.-Bl. 1931

Associazione

Moricandio Arvensis – Lygeion Sparti Brullo, De Marco & Signorello 1990

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Serie evolutiva e regressiva della classe Quercetea ilicis


area di progetto

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7.2 la vegetazione naturale e reale


Le aree oggetto di studio sono destinate prevalentemente a seminativi. L’analisi della vegetazione naturale e
potenziale, difficilmente rilevabile, ha permesso di inquadrare la vegetazione naturale in uno stadio seriale
legato al degrado dei boschi rappresentato dalla classe fitosociale Lygeo-Stipetalia

La classe Lygeo-Stipetalia, raggruppa la vegetazione dominata dal Lygeum spartum, che colonizza terreni
argillosi e calanchi che si seccano e si incrinano durante i mesi estivi. Le associazioni di questa alleanza
possono essere considerate comunità edafo-xerofile, strettamente legate a quegli ambienti particolari in cui
l'evoluzione del suolo è ostacolata. Specie caratteristiche sono: Lygeum spartum, Eryngium dicotomum, E.
triquetrum, Moricandia arvensis L'ordine Lygeo-Stipetalia in Sicilia è altamente omogeneo e rappresentato
dall'unica alleanza Moricanzia-Lygeion. Ritroviamo in gran parte dell’area di studio l’associazione
MORICANDIO ARVENSIS-LYGEION SPARTI Brullo, De Marco & Signorello 1990

Lygeum spartum

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Negli impluvi si presenta una dominanza di Tamerix africana e Tamerix gallica

Tamaricetum

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8. La fauna del sito

Da osservazioni fatte e dalla bibliografia di riferimento è stato possibile redigere un elenco della fauna
presente nell’area di studio. Dalla ricerca bibliografica per il quadrante UTM di riferimento sono riportate
alcune specie di uccelli comprese sia nell’Allegato 1 che nell’allegato 2 della DIRETTIVA 2009/147/CE
DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO (evidenziate in elenco) . Dette specie sono state
particolarmente attenzionate.

Le specie comprese nell’allegato 1 non possono essere disturbate neanche negli habitat mentre l’allegato 2
si riferisce alla caccia.

In questa prima parte si riporta un elenco delle specie presenti nei siti di studio, successivamente si farà un
analisi sulle specie che potrebbero frequentare il corridoio ecologico.

Sottocampo UTM
Batti le Porte
VB76
(Centuripe)
San Francesco (
VB76
Paternò)
Chiapparia (Paternò)
VB76 - VB 86

Gammarella
VB76 - VB75
(Paternò)
Mendola Cave
VB86
(Paternò)
Casa Cutore
VB86
(Paternò)
Cavallaro (Paternò) VB75
Poggio Santa Lucia
VB85
(Belpasso)
Sferro (Paternò) VB75

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Si riporta un elenco delle specie presenti IN BIBLIOGRAFIA per l’area di studio, per quanto riguarda i
Chirotteri si è potuto verificare la sola presenza del Pipistrello Albolimbato (Pipistrellus Kuhlii) presso
alcune case abbandonate.

MAMMIFERI

CONIGLIO SELVATICO LEPRE ITALICA


Oryctolagus cuniculus Lepus corsicanus De Winton

Ordine: Lagomorpha Ordine: Lagomorpha


Famiglia: Leporidae Famiglia: Leporidae
Genere: Oryctolagus Genere: Lepus
Specie: Oryctolagus cuniculus Specie: Lepus corsicanus

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ARVICOLA DI SAVI TOPOLINO DOMESTICO OCCIDENTALE
Microtus savii Mus domesticus

Ordine: Rodentia
Famiglia: Cricetidae Ordine: Rodentia
Sottofamiglia: Arvicolinae Famiglia: Muridae
Genere: Microtus Genere: Mus
Specie: Microtus savii Specie: Mus domesticus

TOPO SELVATICO ISTRICE


Apodemus sylvaticus Hystrix cristata

Ordine: Rodentia
Famiglia:Hystricidae
Ordine: Rodentia Genere: Hystrix
Famiglia: Muridae Specie: Hystrix cristata
Genere: Apodemus
Specie: Apodemus sylvaticus

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VOLPE MARTORA
Vulpes vulpes Martes martes

Ordine: Carnivora Ordine: Carnivora


Famiglia: Canidae Famiglia: Mustelidae
Genere: Vulpes Genere: Martes
Specie: Vulpes vulpes Specie: Martes
DONNOLA
Mustela nivalis

Ordine: Carnivora
Famiglia: Mustelidae
Genere: Mustela
Specie: Mustela nivalis

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ANFIBI E RETTILI:

RANE VERDI ROSPO COMUNE


Rana Bergeri / Rana Klepton hispanica - Rana di Bufo bufo
Berger / Rana di Uzzel

Ordine: Anura
Ordine: Anura Famiglia: Bufonidae
Famiglia: Ranidae
DISCOGLOSSO DIPINTO RAGANELLA ITALIANA
Discoglossus pictus Hyla intermedia

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Ordine: Anura
Famiglia: Alytidae Ordine: Anura
Famiglia: Alytidae

LUCERTOLA CAMPESTRE GECO


Podarcis sicula Tarentola mauritanica

Ordine: Squamata
Famiglia: Lacertidae
Ordine: Squamata
Famiglia: Gekkonidae
Specie inclusa nell’Allegato IV del
DIRETTIVA DEL CONSIGLIO 21 maggio 1992,
92/43/CEE e s.m.i.
Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione
degli habitat naturali e seminaturali e della flora e
della fauna selvatiche
LUCERTOLA DI WAGLER
Podarcis wagleriana GONGILO
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Chalcides ocellatus

Ordine: Squamata
Famiglia: Lacertidae

Specie inclusa nell’Allegato IV del


DIRETTIVA DEL CONSIGLIO 21 maggio 1992,
Ordine: Squamata
92/43/CEE e s.m.i. Famiglia:Scincidae

Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione


degli habitat naturali e seminaturali e della flora e
della fauna selvatiche

NATRICE DAL COLLARE


Luscengola Natrix natrix
Chalcides chalcides

Ordine: Squamata
Famiglia : Scincidae

Ordine: Squamata
Famiglia: Serpentes

COLUBRO FERRO DI CAVALLO


Hemorrhois hippocrepis

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Ordine: Squamata
Famiglia : Colubridae

Valore ornitologico e presenza in situ di specie nidificanti

La presenza nell’area vasta di aree tutelate permette alla avifauna di frequentare tutta l’area di studio e di
trovare, quindi, in bibliografia un discreto numero di specie infatti nell’Atlante della Biodiversità della
Sicilia AAVV edito da ARPA Sicilia 2008. Ritroviamo negli UTM di riferimento un indice di valutazione
ornitologica pari a 10:

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: tratto da AAVV- Atlante della Biodiversità della Sicilia - ARPA Sicilia 2008

All’interno del bacino di riferimento occorre ricordare che insiste uno ZPS ed un’area di importanza per gli
uccelli la IBA 163.

Nelle aree agricole

POIANA Specie sedentaria.

Buteo buteo La specie risulta omogeneamente distribuita in


Sicilia., incluse le Eolie e le Egadi.

Nidifica su grossi alberi, canaloni e pareti, anche


non molto alte, con terrazzini o buchi.

Le parate nuziali iniziano tra gennaio e febbraio,


la deposizione e l’inizio dell’incubazione avviene
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fra la quarta settimana di marzo e aprile, e dura
33-35 giorni, mentre l’involo dei giovani avviene
fra metà giugno e la prima settimana di luglio
dopo circa 45 giorni di crescita.

Fra le cause d’insuccesso dell’ovodeposizione vi


è il prelievo di pulcini da parte dell’uomo che
ancora avviene con una certa frequenze ed incide
notevolmente.

L’alimentazione è principalmente a base di


Mammiferi, Rettili e Passeriformi ma si nutre
anche di carogne.

Ordine: Accipitriformes

Famiglia: Accipitride

Sottofamiglia: Buteoninae

Genere: Buteo

Specie: Buteo Buteo

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GHEPPIO Specie stazionaria, nidificante e comunissima.

Falco tinnunculus E’ il rapace diurno più abbondante e diffuso in


tutta la Sicilia ed è presente in tutte le isole
circumsiciliane.

Il gheppio è una specie ad ampia valenza


ecologica che frequenta ogni tipo di ambiente
aperto come steppe, pascoli, prati, garighe,
campagne coltivate, frammiste a pareti
rocciose, costruzioni, zone boschive non
troppo estese, sia naturali che artificiali.

Il periodo riproduttivo inizia tra metà e fine


marzo. L’ ovodeposizione avviene in cavità
rocciose o buchi in edifici tra fine aprile ed i
primi di maggio, l’involo dei piccoli avviene
in giugno.

Ordine: Accipitriformes L’alimentazione è principalmente a base di


Insetti, Rettili, Micromammiferi e pochissimi
Famiglia: Falconidae Uccelli.
Sottofamiglia: Falconinae Per quanto riguarda il tasso di mortalità, c’è da
segnalare sia il prelievo dei pulcini da parte
Genere: Falco
dell’uomo che a volte è talmente elevato da
Specie: Falco tinnunculus determinare un successo riproduttivo
bassissimo, sia la cattura da parte dei
cacciatori.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 26


IBV I 1 SRL
Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6

COTURNICE Specie ben nota come sedentaria e nidificante.


Alectoris greca In Sicilia un tempo abbondava sia sui monti che
al piano, evitando solo le zone densamente
forestale. Oggi la pressione venatoria l’ha
relegata alle zone più impervie.
Predilige in genere le zone rocciose con discreta
copertura erbacea e macchia mediterranea.
Frequenta anche gli ambienti boschivi naturali od
artficiali soprattutto ai margini di pascoli, zone
steppiche o aperte.
Nidifica fra le rocce o nelle colline aperte con
scarsa vegetazione a volte anche alle più elevate
altitudini.
La deposizione delle uova avviene dalla fine di
marzo a giugno, a seconda dell’altitudine.
Ad una settimana di età spuntano le remiganti ed
entro la successiva compiono i primi voletti.
La coturnice è tipicamente erbivora e granivora,
ma in estate diviene insettivora.
IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 27
IBV I 1 SRL
Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6


Ordine: Galliformes
Famiglia: Phasianidae
Sottofamiglia: Phasianinae
Genere: Alectoris
Specie: Alectoris greca

QUAGLIA La Quaglia è un migratore transahariano che giunge in


Coturnix coturnix Europa in aprile-maggio;nidifica in discreto numero in
zone collinari della Sicilia, prediligendo pascoli e zone
aperte con colture estensive, le pianure incolte,
calanchi, vicino ai corsi d’acqua e generalmente privi
di alberi.
La Quaglia si nutre di insetti.
Dopo la riproduzione, in settembre-ottobre,riparte per
l’Africa, dove sverna a sud del Sahara.
Sono deposte dalle 7 alle 12 uova, ed esclusivamente
la femmina si occupa della cova e della crescita dei
quagliotti. Le uova schiudono dopo una ventina di
giorni e i piccoli crescono talmente velocemente da
poter seguire gli adulti nell’annuale migrazione ad
appena 5-6 settimane di età.

Ordine: Galliformes
Famiglia: Phasianidae
Genere: Coturnix
Specie: Coturnix coturnix

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 28


IBV I 1 SRL
Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6

GALLINELLA D’ACQUA Specie comune sedentaria, nidificante ed


anche di passo e svernante.
Gallinula chloropus
La Gallinella d’acqua la si può trovare
esclusivamente lungo i fiumi con fitta
vegetazione idrofila, nelle zone umide costiere
ed interne ed in genere dove c’è acqua corrente
o stagnante con fitti canneti o con fitta
vegetazione ripariale e idrofila.

Nidifica sulla vegetazione idrofila.

Il cibo viene cercato sia sulla superficie che


sotto l'acqua, sovente anche a terra; si nutre sia
di animali, in genere invertebrati, che di
piante.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO
Ordine: Gruiformes
ALLEGATO II PARTE B
Famiglia: Rallidae

Genere: Gallinula L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare,
conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie
Specie: Gallinula chloropus elencate.

OCCHIONE nidifica in varie regioni, in habitat costituiti da spazi


Burhinus oedicnemus aperti e collinari. Nidifica sul suolo, per lo più nei
greti dei fiumi o torrenti asciutti, con ciottoli.

Famiglia: Rallidae
IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 29
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Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6


Genere: Gallinula
Specie: Gallinula chloropus

COLOMBACCIO Specie nidificante sedentaria, di passo ed


anche svernante.
Columba palumbus
Non egualmente distribuita in tuta la Sicilia,
nidifica in zone boscose con diversa
composizione vegetale con radure e zone
coltivate.

Il cibo è costituito in prevalenza da sostanze


vegetali, semi di essenze arbustive ed arboree,
incluse alcune specie coltivate dall’uomo, ed
alcune graminacee.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO

ALLEGATO II PARTE A

Ordine: Columbiformes

Famiglia: Columbidae

Genere: Columba

Specie: Columba palumbus

PICCIONE SELVATICO Specie stazionaria, nidificante ad ampia


distribuzione in Sicilia .
Columba livia
Vive in colonie di 30-80 individui, in aree
semi boscate, rocciose, aperte, incolte o con
coltivazioni arboree e a seminativo.

La si ritrova spesso nei centri urbani dove si


associa con i piccioni domestici.

Importante per la nidificazione è la presenza di


rocce pareti anche piccole, o ruderi isolati.

Si riproduce a partire da fine marzo fino alla


fine dell’estate. In ambienti artificiali può
riprodursi anche d’inverno e in avanzata

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 30


IBV I 1 SRL
Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6


estate.

I giovani lasciano il nido dopo circa un mese

Alimentazione tipicamente granivora.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL


PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO

ALLEGATO II PARTE B

Ordine: Columbiformes

Famiglia: Columbidae

Genere: Columba

Specie: Columba livia

TORTORA DAL COLLARE Specie nidificante.

Streptopelia decaocto Il suo habitat preferenziale sono le zone aride e


semi desertiche con zone alberate.

I semi sono la sua dieta di base, ma poi si nutre


anche di frutta, erbe, insetti e altri piccoli
invertebrati.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO

ALLEGATO II PARTE B

L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare,


conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie
elencate.

Ordine: Columbiformes

Famiglia: Columbidae

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 31


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Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6


Genere: Streptopelia

Specie: Streptopelia turtur

TORTORA Specie nidificante estiva, giunge nei mesi di


aprile maggio e riparte in settembre-ottobre
Streptopelia turtur per raggiungere i quartieri di svernamento
nell’Africa tropicale.

Specie molto comune e ben distribuita in tutta


l’Isola, nidifica in ambienti boschivi e zone
aperte ricche di cespugli ed alberi sparsi.

La stagione riproduttiva è compresa tra metà


maggio e giugno- luglio e dopo circa un mese i
piccoli lasciano il nido.

Si ciba in prevalenza di sostanze vegetali-


semi di piante selvatiche e coltivate, bacche.
foglie. ecc.) e occasionalmente di piccoli
molluschi.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO
Ordine: Columbiformes ALLEGATO II PARTE B

Famiglia: Columbidae

Genere: Streptopelia L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare,
conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie
elencate.
Specie: Streptopelia turtur

BARBAGIANNI È il rapace notturno più diffuso della Sicilia,


presente in tutti gli ambienti agricoli estensivi,
Tyto alba soprattutto dove si trovano costruzioni rurali
parzialmente diroccate o ambienti rocciosi,
anche di modesta entità, è presente anche nelle
vicinanze dei centri urbani.

Si nutre esclusivamente di ratti neri e passere.

Ordine: Strigiformes

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 32


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Relazione Floro Faunistica All_A6


Famiglia: Tytonidae

Genere: Tyto

Specie: Tyto alba

CIVETTA Nidificante residente, è una specie molto


comune .
Athene noctua
E’ uno strigide poco esigente e lo si trova in
diversi habitat anche molto modificati
dall’uomo.

In genere frequenta zone aperte come


campagne coltivate , steppe e prati in cui si
trovano pietraie, fabbricati, ed altre costruzioni
che può utilizzare per la nidificazione.

Poco frequentate sono le zone boschive.

Le uova vengono deposte in nicchie di edifici,


rocce o cavità di alberi, generalmente tra aprile
e maggio. L’involo dei piccoli si ha in agosto.

L’alimentazione di questa specie per il periodo


invernale- primaverile risulta costituita da
Artropodi, micromammiferi, Rettili e piccoli
Ordine: Strigiformes Passeriformi.

Famiglia: Strigidae

Sottofamiglia: Surniinae

Genere: Athene

Specie: Athene noctua

ASSIOLO Specie nidificante, di passo e svernante.

Otus scops L’assiolo trova il suo ambiente elettivo in zone


boschive naturali e colturali, non troppo dense.

Si trova perciò ai margini delle maggiori zone


boscate siciliane e in zone collinari coltivate (
uliveti , mandorleti,frutteti, ecc…) sopporta
bene la vicinanza dell’uomo e infatti si trova
anche in centri abitati e nelle periferie
coltivate.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 33


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Paternò-Belpasso-Centuripe


Relazione Floro Faunistica All_A6


Presente in alcune isole circumsiciliane.

Il periodo di nidificazione va da fine aprile alla


prima metà di luglio,quando si involano i
giovani.

Si alimenta di Micromammiferi e Artropodi

Ordine: Stringiformes

Famiglia: Stringidae

Genere: Otus

Specie: Otus scops

GRUCCIONE È un uccello fortemente migratorio che sverna in


Africa tropicale, ma negli ultimi dieci anni è
Merops apiaster L. divenuta specie nidificante in alcune aree della
Sicilia.

Abita in ambienti aperti con vegetazione spontanea


e cespugliosa con alberi sparsi e pali della luce,
presso corsi fluviali, boschi con radure, oliveti. In
Italia nidifica lungo i fiumi, nelle cave di sabbia e
nella zona costiera dell'Italia peninsulare.

Si nutre prevalentemente di insetti, soprattutto api,


vespe e calabroni (ma anche libellule, cicale e
coleotteri) catturati in aria con sortite da un
posatoio. Prima di mangiare il suo cibo un
gruccione rimuove il pungiglione colpendo l'insetto
ripetutamente su una superficie dura. Mangia circa
250 api al giorno, ed è per questo motivo che nei
paesi anglofoni è conosciuto come Bee-eater
(mangiavespe).

I gruccioni sono socievoli, fanno il nido in colonie


in banchi di sabbia, preferibilmente lungo le rive
dei fiumi, di solito all'inizio di maggio. Scavano un
cunicolo lungo anche 3-5 metri in fondo al quale
depongono 5-8 uova sferiche. Una sola covata
all'anno all'inizio di giugno. Sia il maschio che la
Ordine: Coraciformes femmina si prendono cura delle uova che vengono
covate per circa 20 giorni.

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Relazione Floro Faunistica All_A6


Famiglia: Meropidae

Genere: Merops

Specie: Merops apiaster

RONDONE Specie nidificante, la sua distribuzione attuale


è abbastanza ampia.
Apus apus
L’ambiente di nidificazione varia dagli habitat
urbani e antropizzati con massicci montuosi ,
anche costieri; frequenta ,alla ricerca di
aeroplancton anche zone umide e zone
steppiche.

Il nido viene costruito a fine marzo inizio


aprile si trova generalmente dentro buchi di
vecchi edifici o in buchi e anfratti di pareti
rocciose.

Il rondone giunge nei siti di riproduzione alla


fine di marzo.

Già in luglio avviene l’involo dei piccoli ed ha


inizio la partenza verso i siti di svernamento,
la migrazione si protrae fino ad agosto-
Ordine: Apodiformes
settembre ed individui isolati sono stati
Famiglia: Apodidae osservati fino alla prima metà di ottobre.

Genere: Apus Si nutre di micro-insetti che cattura in volo.

Specie: Apus apus

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Relazione Floro Faunistica All_A6


UPUPA Specie perlopiù migratore, ma piccole
popolazioni nidificano e svernano in diverse
Upupa epops aree dell’Isola, è specie tipicamente estiva.

Frequenta zone aperte ed alberate, coltivi e


pascoli ai margini di boschi, prediligendo le
aree ben esposte ed assolate.

I primi contingenti arrivano in marzo ed in


maggio così ha inizio la nidificazione e dopo
23-24 giorni i giovani si involano.

Si ciba prevalentemente di insetti che trova


sullo sterco di bue.

Ordine: Coraciiformes

Famiglia: Upupidae

Genere: Upupa

Specie: Upupa epops

CAPPELLACCIA Specie è sedentaria, nidificante, stazionaria,


presente su tutta l’Isola tranne che su Messina.
Galerida cristata
Frequenta generalmente i pascoli abbondanti
le garighe anche miste a macchia bassa
degradata, le tipiche colture di frumento e di
avena dell’entroterra Siciliano, ma anche zone
alberate come i radi mandorleti ed uliveti.

Nidifica anche all’interno dei salicornieti delle


zone umide.

La nidificazione inizia nel mese di aprile,


l’involo si protrae fine al mese di luglio.

Si alimenta sul terreno cercando insetti, semi e


teneri germogli.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 36


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Relazione Floro Faunistica All_A6


Ordine: Passeriformes

Famiglia: Alaudidae

Genere: Galerida

Specie: Galerida cristata

TOTTAVILLA Specie sedentaria,nidificante e svernante


sull’isola.
Lullula arborea
Frequenta habitat caratterizzati da zone aperte
e rocciose, diradi coltivi o ex-coltivi con
vegetazione bassa e cespugliosa, radure
all’interno di zone boschive o ai margini di
queste.

Nidifica nell'erba o in buche del terreno,


soprattutto sui monti, nelle praterie alpine ed ai
margini dei boschi dove la vegetazione è rada
e confina con zone cespugliose o sabbiose.

La sua dieta consiste in insetti e semi.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Ordine: Passeriformes
ALLEGATO I
Famiglia: Alaudidae

Genere: Lullula

Specie: Lullula arborea

RONDINE La Rondine è un migratore regolare.

Hirundo rustica Comune come nidificante, mai numeroso, è


diffuso in modo particolare negli ambienti
rurali della Sicila centrale e meridionale.

Frequenta ambienti aridi e steppici, anche


coltivati.

I primi individui compaiono in febbraio, ma le


coppie sul luogo di riproduzione si osservano
solo in marzo. I nidificanti partono intorno ai
primi di settembre, ma è possibile osservare

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 37


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Relazione Floro Faunistica All_A6


individui anche in inverno.

Gran parte della loro dieta è composta da


insetti, che catturano direttamente in volo.

Specie entomofaga specializzata.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Hirundinidae

Genere: Hirundo

Specie: Hirundo rustica

BALESTRUCCIO È comunissimo come migratore e nidificante.

Delichon urbica L’osservazione più precoce nella migrazione


primaverile si riferisce alla metà del mese di
febbraio. Nei siti di riproduzione si comincia a
vedere già ai primi di marzo.

È comunissima nelle città e in ambienti sub-


urbani e rurali della Sicilia ma è poco
frequente a Palermo, Messina, Catania e
Trapani.

È specie fortemente gregaria e forma vere e


proprie colonie.

In agosto sono visibili grosse concentrazioni


dovute sia ai primi migratori sia al formarsi
degli stormi migranti delle popolazioni locali.

Il balestruccio si ciba degli stessi insetti di cui


si nutre la rondine comune catturandoli in
Ordine: Passeriformes volo.

Famiglia: Hirundinidae

Genere: Delichon

Specie: Delichon urbica

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Relazione Floro Faunistica All_A6


SCRICCIOLO Specie sedentaria, stazionaria e nidificante.

Troglodytes troglodytes È presente in buona parte della Sicilia. Si


incontra in diversi ambienti.

Predilige per la nidificazione le zone boschive


e gli anfratti rocciosi umidi, ma lo si incontra
in zone alberate e cespugliate e negli agrumeti.

La costruzione del nido inizia a febbraio ma


soprattutto in marzo-aprile; il sito scelto è
estremamente variabile e rappresenta un
eccezionale esempio di adattamento;cavità
naturali, buchi nei muri e cavità nei tronchi,
fascine di rami secchi.

La riproduzione avviene a fine aprile. Alla


covata bada solamente la femmina per circa 15
Ordine: Passeriformes
gironi, ed i piccoli restano a lungo nel nido,
Famiglia: Troglodytidae anche dopo aver imparato a volare.

Genere: Troglodytes La sua alimentazione è costituita


principalmente da insetti, ragni ed altri
Specie: Troglodytes troglodytes animaletti che trova sulle foglie o sul terreno.
In autunno aggiunge alla sua dieta anche le
bacche di qualsiasi genere.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO

ALLEGATO II PARTE B

L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare,


conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie
elencate.

USIGNOLO DI FIUME Specie sedentaria e nidificante in Sicilia.

Cettia cettii Anche se localizzata, piuttosto comune non


necessariamente legata ad ambienti palustri; lo
si ritrova lungo fossi, ambienti vicini la
macchia, folti cespugli; vive sempre al coperto
della vegetazione e spesso la sua presenza è
rilevabile solo dall’inconfondibile canto.

Costruisce il nido a partire dal mese di aprile.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 39


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Relazione Floro Faunistica All_A6


È esclusivamente insettivoro.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sylviidae

Genere: Cettia

Specie: Cettia cettii

SALTIMPALO Specie stazionaria, la sua distribuzione attuale


conferma una diffusione continua in tutta
Saxicola torquata l’Isola dal livello del mare fino alle cime più
elevate.

Appartiene ad habitat steppici, parzialmente


coltivati, a macchia rada o nei pianori umidi.

La riproduzione inizia a marzo e si ha una


seconda deposizione ad inizio maggio-giugno.

Il saltimpalo in Sicilia è anche una specie


migratrice ed alcuni individui svernano in zone
pianeggianti.

La sua dieta si basa su piccoli artropodi e


durante il periodo invernale anche di semi.

Ordine: Passeriformes

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 40


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Relazione Floro Faunistica All_A6


Sottordine: oscines

Famiglia: Muscicapidae

Sottofamiglia: Saxicolinae

Genere: Saxicola

Specie: Saxicola torquata

CULBIANCO Specie nidificante.

Oenanthe oenanthe La specie in Sicilia è di passo, molto comune.

Nidifica dal livello del mare ma anche ad alte


quote.

È presente in ambienti aperti e steppici, in tutta la


regione dell’altopiano gessoso-solfifero, oltre che
nei tradizionali ambienti sassosi e accidentati delle
quote più elevate.

All’interno, dove è risultato comune, frequenta i


campi arati, costruendo il nido sotto le grosse zolle
di terra. Sono stati trovati nidi in impietramenti,
briglie e muri realizzati in gabbionate metalliche.

Si riproduce tra Aprile e Luglio, depone le uova


che si schiudono dopo 13 giorni, l’involo avviene
dopo un mese.

Il suo regime alimentare è simile ai componenti


Ordine: Passeriformes della sua specie, si nutre di vermi, insetti, frutti e
bacche.
Sottordine: Oscines

Famiglia: Muscicapidae

Genere: Oenanthe

Specie: Oenanthe oenanthe

MERLO Specie sedentaria, di passo probabilmente


svernante.
Turdus merula
Risulta fra le specie più diffuse nell’isola,
anche nidificante nelle isole circumsiciliane.

Predilige ambienti con suffiecente copertura


boschiva, con qualsisai essenza vegetale;
condizione essenziale per la sua presenza,
comunque, è che vi sia qualche cespuglio o

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 41


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Relazione Floro Faunistica All_A6


albero.

La costruzione del nido inizia in marzo con


due covate l’anno.

Per quanto riguarda l’alimentazione il merlo è


baccivoro- frugivoro ed insettivoro.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


EUROPEO E DEL CONSIGLIO

ALLEGATO II PARTE B

Ordine: Passeriformes
L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare,
Sottordine: oscines conformemente all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie
elencate.

Famiglia: Turdidae

Genere: Turdus

Specie: Turdus merula

PASSERO SOLITARIO Specie sedentaria, nidificante e stazionaria,


attualmente ben distribuita, occupando quasi tutti i
Monticala solitarius luoghi in cui è rappresentato il suo habitat preferito.

Quest’ultimo è rappresentato da pareti rocciose a


strapiombo.

Nidifica anche in ambienti urbani e in zone con


colture agricole.

Si nutre principalmente di insetti ed è stato


osservato qualche volta la predazione di lucertole

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Turdidae

Genere: Monticala

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 42


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Relazione Floro Faunistica All_A6


Specie: Monticala solitarius

BECCAMOSCHINO Specie sedentaria in Sicilia, stazionaria e


nidificante comune.
Cisticola juncidis
Ha un habitat vario come zone umide costiere,
campi incolti, corsi di fiumi e in vicinanza di
leghetti artificiali.

Si riproduce tra maggio e giugno ed effettua


pure piccole migrazioni.

La sua dieta è a base di insetti e piccoli


invertebrati.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Cisticolidae

Genere: Cisticola

Specie: Cisticola juncidis

CAPINERA Specie sedentaria e migratrice.

Sylvia atricapilla È distribuita in quasi tutta la Sicilia, dal livello


del mare fino alle più alte quote montane.

Vive in ambienti adatti, ed è l’unico Silvide


che ha occupato stabilmente ogni area verde
urbana e suburbana. Vive in zone alberate o a
macchia, ed anche in coltivazioni arboree,
giardini e ville.

L’ ovodeposizione avviene in maggio ma


talvolta si protrae fino al mese di agosto e la

IMPIANTO FOTOVOLTAICO “BELPASSO” 300 MWP 43


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Relazione Floro Faunistica All_A6


prole si invola nei primi di settembre.

La Capinera si nutre di insetti e di bacche


soprattutto in inverno.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sylviidae

Genere: Sylvia

Specie: Sylvia atricapilla

STERPAZZOLINA E’ un migratore tansahariano ,molto frequente


in Sicilia durante le migrazioni e la stagione
Sylvia cantillans riproduttiva. Nidificante, parzialmente
sedentaria, risulta frequente in ambienti
steppici degradati con radi cespugli, zone di
gariga e macchia, e boschetti cedui.

E’ specie estiva che arriva in marzo-aprile,,


iniziando la riproduzione fin da aprile ma
soprattutto in maggio. Il periodo riproduttivo
finisce a luglio. Dopo la deposizione e la
schiusa delle uova i piccoli restano nel nido
per 11- 12 giorni.

Specie insettivora nella fase riproduttiva,


baccivora già alla fine dell’estate.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sylviidae

Genere: Sylvia

Specie: Sylvia cantillans

OCCHIOCOTTO Nidificante, diffuso praticamente in tutta la

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Sylvia melanocephala Sicilia comprese le isole minori.

Frequenta ambineti di gariga, anche molto


degradata, macchia alta e bassa, ambienti
alberati naturali ed artificiali, con radure e
vegetazione arbustiva, zone molto aperte con
vegetazione rada e cespugli bassi e isolati. La
costruzione dei nidi avviene alla fine di marzo,
la deposizione delle uova avviene a metà
aprile , l’involo dei piccoli avviene a fine
giugno.

L’Occhiotto si nutre principalmente di bacche


e insetti.

Ordine: Passeriformes

Famiglia: Sylviidae

Genere: Sylvia

Specie: Sylvia melanocephala

STRILLOZZO Specie sedentaria e migratrice.


Miliaria calandra Frequenta ambienti molto vari: campagne
alberate e coltivate, ampie radure boschive,
pascoli di pendii collinari con arbusti sparsi. Le
aree a più alta densità sono comunque le zone
incolte abbandonate e a pascolo.
Inizia a nidificare nella prima metà di aprile. I
giovani lasciano il nido dopo 10-11 giorni dalla
nascita.
È specie granivora, ma nel periodo riproduttivo
si nutre anche di insetti ed altri piccoli
invertebrati.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: emberizidae
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Genere: Miliaria
Specie: Miliaria calandra

AVERLA CAPIROSSA L’Averla capirossa è migratrice transahariana. Specie


Lanius senator estiva che raggiunge le zone di nidificazione in
maggio e riparte in settembre.
Anche se con pochi individui, essa è distribuita in
quasi tutta la Sicilia, tranne nelle zone ad eccessiva
copertura boschiva. Il suo habitat è rappresentato da
ambienti alberati aperti ai margini di zone steppiche.
Depone le uova in maggio-giugno e l’involo dei
pulcini avviene in giugno-luglio.
Si nutre principalmente di insetti ma anche di
lucertole e piccoli passeriformi.

Ordine: Passeriformes
Famiglia: Laniidae
Genere: Lanius
Specie: Lanius senator
GAZZA Specie sedentaria e molto comune.
Pica pica La gazza è ubiquitaria ma la si incontra più
comunemente in campagne alberate aperte e in zone
costiere.
Nidifica sia in ambienti naturali che coltivati, ma
anche in ambienti sub-urbani o addirittura urbani.
L’ovodeposizione avviene in aprile.
La specie si nutre di frutta, carogne, insetti e preda
frequentemente uova e pulli, di passeriformi in
particolare. È stata osservata anche nutrirsi di pinoli e
dei frutti di Fico d’India.
In Sicilia frequenta abitualmente gli immondezzai.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
famiglia: corvidae
Sottofamiglia: gazze
Genere: Pica
Specie: Pica pica
TACCOLA Specie nidificante.
Corvus monedula La taccola è abbastanza diffusa in tutta l’Isola,
compresi anche alcuni centri urbani.
L’habitat varia da zone di alta montagna a zone
collinari coltivate, fino a zone strettamente urbane.
Costruisce il nido nei mesi di febbraio- marzo in
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Relazione Floro Faunistica All_A6


buchi, anfratti o nei tetti di vecchi edifici, ove depone
le uova in aprile.
L’involo dei giovani avviene a partire dalla metà di
maggio.
È onnivora, adattabile a qualsiasi tipo di cibo.

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EUROPEO E DEL CONSIGLIO
ALLEGATO II PARTE B

Ordine: Passeriformes
famiglia: corvidae
Genere: Corvus
Specie: Corvus monedula
STORNO NERO Specie nidificante, comune e stazionario.
Sturnus unicolor La specie e ben diffusa nell’Isola ed è presente
nei centri abitati, soprattutto dove esistono
antiche costruzioni con tetti spioventi di coppi,
sotto cui spesso fa il nido; nidifica anche sotto
ponti autostradali e nelle pareti rocciose.
La nidificazione ha luogo da aprile fino a luglio.
Si nutre perlopiù nei campi, generalmente di
insetti, bacche e frutti nel periodo della
riproduzione.

Ordine: Passeriformes
Famiglia: sturnidae
Genere: Sturnus
Specie: Sturnus unicolor

CORNACCHIA GRIGIA Specie nidificante residente.


Corvus corone È una delle specie più abbondanti nell’Isola.
La si incontra in boschi, macchie, campi coltivati
, zone steppiche, montagne, e in aree molto
antropizzate.
L’ovodeposizione avviene tra la metà di aprile e
metà maggio.
Non esigente dal punto di vista alimentare si
nutre infatti sia di vegetali che di animali.

DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO


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EUROPEO E DEL CONSIGLIO
ALLEGATO II PARTE B

L’Italia è tra gli Stati membri che possono autorizzare, conformemente


all’articolo 7, paragrafo 3, la caccia delle specie elencate

Ordine: Passeriformes
Sottordine: Oscines
Famiglia: Corvidae
Genere: Corvus
Specie: Corvus corone

PASSERA MATTUGIA Specie stazionaria e nidificante.


Passer montanus È frequente nelle campagne, anche incolte, e in
zone urbane o antrpizzate.
Nidifica in cavità naturali e artificiali.
Il periodo riproduttivo comincia in aprile.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: passeridae
Sottofamiglia: passerinae
Genere: Passer
Specie: Passer montanus

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VERZELLINO Specie molto diffusa in tutta l’Isola.
Serinus serinus Lo si può trovare nelle ville e nei giardini anche
dentro la città, nelle campagne e nei frutteti ma
sembra prediligere i rimboschimenti di conifere,
anche misti. Frequenta anche boschi naturali di
conifere e di latifoglie e la macchia alta.
La riproduzione ha inizio a metà marzo.
La maggior parte però nidifica ad aprile ed effettua in
giugno un’ultima covata che termina a fine luglio. I
giovani restano nel nido per circa due settimane.
È una specie esclusivamente granivora.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: Fringillidae
Genere: Serinus
Specie: Serinus serinus
CARDELLINO Specie nidificante comunissimo.
Carduelis carduelis Diffuso in tutta l’Isola ed ha una grande capacità
di adattamento; infatti lo si può trovare in zone
di verde urbano e sub-urbano, in colture arboree
come oliveti,mandorleti e frutteti e in ambienti
naturali come la macchia bassa degradata e i
pascoli abbandonati. È spesso frequente nei
rimboschimenti di conifere anche misti ad
eucalipti.
Costruisce il nido già a metà marzo, ad aprile
depone le uova che vengono covate dalla
femmina per 12- 14 giorni. Dopo due settimane
dalla schiusa , i piccoli nati abbandonano il nido.
Effettua due covate l’anno e sono stati osservati
giovani involati fino alla seconda metà di agosto.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: Fringillidae
Genere: Carduelis
Specie: Carduelis carduelis

FANELLO Specie nidificante.


Carduelis cannabina Ben distribuito in tutta l’Isola, è un ottimo
colonizzatore e può essere inserito fra le specie più
eurivalenti infatti ha habitat svariati. È stato trovato
sia in ambienti sub-urbani come orti, frutteti e
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giardini, sia in ambienti naturali come terreni incolti,
sia in salicornieti di ambienti umidi, sia in zone a
macchia bassa e in boschetti.
Nidifica a metà febbraio ma la maggior parte dei nidi
vengono costruiti in aprile.
I piccoli vengono alimentati con piccoli semi e
abbandonano dopo circa 15giorni.
Giovani pronti all’involo si trovano ancora fino alla
fine di luglio.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: Fringillidae
Genere: Carduelis
Specie: Carduelis cannabina
ZIGOLO NERO Specie nidificante.
Emberiza cirlus Lo zigolo nero è stato trovato nidificante in vari
habitat, tra cui filari di cipressi ai margini di aree
steppose, le zone a macchia bassa, gli oliveti, i
mandorleti, i rimboschimenti e le aree boschive
naturali.
La nidificazione inizia nel mese di aprile con la
deposizione delle uova.
Dopo 15 giorni dalla schiusa i giovani lasciano il nido
ma continuano ad essere imbeccati per qualche tempo
dai genitori anche dopo l’involo.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: emberizidae
Genere: Emberiza
Specie: Emberiza cirlus
VERDONE Specie di recente espansione in Sicilia.
Carduelis chloris Si adatta in qualsiasi habitat, anche se predilige le
zone al di sopra dei 1000 metri s.l.m.
In genere nidifica sui tronchi più grandi degli alberi,
costruendo un nido non molto elaborato, ma con un
interno ben imbottito, in cui depone normalmente 5
uova, ma sono stati trovato nidi anche con 7-8 uova.
Come tutti gli uccelli granivori si nutre di semi, con
particolare preferenza per i semi oleosi, non disdegna
qualche insetto o verme, specie nel periodo della
riproduzione.

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Ordine: Passeriformes
Sottordine: Oscines
Famiglia: Passeridae
Genere: Passer
Specie: Passer hispaniolensis
ZIGOLO NERO Specie nidificante.
Emberiza cirlus Lo zigolo nero è stato trovato nidificante in vari
habitat, tra cui filari di cipressi ai margini di aree
steppose, le zone a macchia bassa, gli oliveti, i
mandorleti, i rimboschimenti e le aree boschive
naturali.
La nidificazione inizia nel mese di aprile con la
deposizione delle uova.
Dopo 15 giorni dalla schiusa i giovani lasciano il nido
ma continuano ad essere imbeccati per qualche tempo
dai genitori anche dopo l’involo.

Ordine: Passeriformes
Sottordine: oscines
Famiglia: emberizidae
Genere: Emberiza
Specie: Emberiza cirlus

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Di seguito si riporta la distribuzione della fauna per singole aree.

Poggio
Batti le San Mendola Casa
Chiapparia Gammarella Cavallaro Santa Sferro
Porte Francesco Cave Cutore
(Paternò) (Paternò) (Paternò) Lucia (Paternò)
(Centuripe) ( Paternò) (Paternò) (Paternò)
(Belpasso)
Genere e
specie
MAMMIFERI
Oryctolagus
cuniculus
X X X X X X X X X
Lepus
corsicanus De
Winton
X X X
Microtus savii X
Mus domesticus X
Apodemus
sylvaticus
X X
Hystrix cristata X
Vulpes vulpes X X X
Mustela nivalis X X X
Martes Martes X X X

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Poggio
San Mendola Casa
Batti le Porte Chiapparia Gammarella Cavallaro Santa Sferro
Francesco Cave Cutore
(Centuripe) (Paternò) (Paternò) (Paternò) Lucia (Paternò)
( Paternò) (Paternò) (Paternò)
(Belpasso)

Genere e specie

ANFIBI

Rana bergeri X X X X X X X X X
Bufo bufo X X X X X X X X X

Discoglossus
pictus X X X X X X X X X

Hyla intermedia X

San Mendola Casa Poggio


Batti le Porte Chiapparia Gammarella Cavallaro Sferro
Francesco Cave Cutore Santa Lucia
(Centuripe) (Paternò) (Paternò) (Paternò) (Paternò)
( Paternò) (Paternò) (Paternò) (Belpasso)

Genere e
specie

RETTILI

Podarcis
sicula
X X X X X X X X X

Podarcis
wagleriana
X X X X
Tarentola
mauritanica
X X X X X X X X X
Chalcides
chalcides
X

Chalcides
ocellatus X
Natrix natrix X
Hemorrhois
hippocrepis
X X X

Poggio
San Mendola Casa
Batti le Porte Chiapparia Gammarella Cavallaro Santa Sferro
Francesco Cave Cutore
(Centuripe) (Paternò) (Paternò) (Paternò) Lucia (Paternò)
( Paternò) (Paternò) (Paternò)
(Belpasso)

Genere e specie
UCCELLI
Buteo buteo X X X X X X X X X
Falco
tinnunculus
X X X X X X X X X
Alectoris greca X
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Poggio
San Mendola Casa
Batti le Porte Chiapparia Gammarella Cavallaro Santa Sferro
Francesco Cave Cutore
(Centuripe) (Paternò) (Paternò) (Paternò) Lucia (Paternò)
( Paternò) (Paternò) (Paternò)
(Belpasso)

Genere e specie
Coturnix coturnix X X X X
Gallinula
chloropus
X X X X X

Burhinus
oedicnemus X X X
Columba
palumbus
X X X X X X X X X
Columba livia X X X X X X X X X
Streptopelia
decaocto
X
Streptopelia
turtur
X X X X X X X X X
Tyto alba X X X X X X X X X
Athene noctua X X X X X X X X X
Otus scops X X X X X X X X X
Apus apus X X X X X X X X X
Merops apiaster X X X
Upupa epops X X X X X X X X
Galerida cristata X X X X X X X X X
Lullula arborea X X
Hirundo rustica X X X X X X X X X
Delichon urbica X X X X X X X X X
Troglodytes
troglodytes
X X X X X X X X
Cettia cettii X X X X X X X X X

Saxicola torquata
X X X X X X X X X
Oenanthe
oenanthe X X X X
Turdus merula X X X X X X X X X
Monticala
solitarius X X X X X X X X X
Cisticola juncidis X X X X X X X X X
Sylvia atricapilla X X
Sylvia cantillans X
Sylvia
melanocephala
X X X X X X X X X
Miliaria calandra X X X X X X X X X
Lanius senator X X X X X X X X X
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Poggio
San Mendola Casa
Batti le Porte Chiapparia Gammarella Cavallaro Santa Sferro
Francesco Cave Cutore
(Centuripe) (Paternò) (Paternò) (Paternò) Lucia (Paternò)
( Paternò) (Paternò) (Paternò)
(Belpasso)

Genere e specie
Pica pica X X X X X X X X X
Corvus corone X X X X X X X X X
Corvus monedula X X X X X X X X X
Sturnus unicolor X X X X X X X X X
Passer montanus X X
Serinus serinus X X X X X X X X X

Carduelis
carduelis X X X X X X X X X

Carduelis
cannabina X X X X X X X X X
Emberiza cirlus X X X X X X X X X
Carduelis chloris X X X X X X X X X
Emberiza cirlus X X X X X X X X X

9. Corridoi ecologici

Figura 3 Corridoi ecologici fonte : SITR Sicilia

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Come si evince dalla carta “corridoi ecologici” l’area denominata “Mendole Cave è interessata da un
corridoio ecologico. Il corridoio ecologico è un’area che permette un passaggio graduale da un habitat ad un
altro. Il corridoio indicato nel SITR non è indicato nella carta del piano di gestione del “Simeto”.

Stralcio da : Tavola IB4 carta dei corridoi ecologici allegata al piano di gestione “Fiume Simeto)

I Siti natura 2000 che il corridoio in oggetto unisce sono il SIC ITA 070025, ZPS ITA070029 e SIC ITA
060015 le specie in comune rilevate dalle schede sono :

Per gli Uccelli: Burhinus oedicnemus, Ciconia Ciconia

per i mammiferi : Lepus corsicanus, Mustela nivalis, Suncus etruscus

per i rettili: Chalcides ocellatus tiligugu, Natrix natrix sicula , Podarcis sicula , Podarcis wagleriana,
Tarentola mauritanica

Per gli Anfibi: Bufo bufo spinosus, Bufo viridis, Discoglossus pictus , Hyla intermedia,

Per gli Insetti: Athalia cordata, Augyles maritimus, Auletobius maculipennis, Blakeius leopoldinus,
Coenagrion caerulescens caesarum, Cybister senegalensis, Dasylabris maura, Echinogammarus sicilianus,

L’area posta al margine del corridoio non presenta nessun impedimento alla circolazione di detta fauna.

10. Conclusioni

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Dagli studi in campo e dalla bibliografia specifica le aree impegnate dal parco fotovoltaico
denominato “Belpasso” risultano con una vegetazione naturale in degrado che si avvicina a una
serie regressiva di predeserto, non sono presenti nelle aree di intervento specie botaniche di
interesse. Si nota una scarsa presenza di mammiferi e limitata ad alcune aree umide la presenza di
rettili ed anfibi. L’avifauna è abbastanza ricca in bibliografia da dove sono emerse specie incluse
nella DIRETTIVA 2009/147/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
ALLEGATO I e II ma non sono rilevabili, nelle aree interessate dall’intervento, habitat idonei per
la loro riproduzione.

Gli agroecosistemi profondamente vulnerabili dopo anni di agricoltura intensiva rappresentano una
minaccia comunque per la fauna. Si ritiene , pertanto, che il parco fotovoltaico non abbia effetti
diretti o indiretti con la flora e l’avifauna protetta.

Bibliografia

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SALVATORE BRULLO*, LORENZO GIANGUZZI**, ANTONINO LA MANTIA**,
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CONTI F., MANZI A., PEDROTTI, 1992 - Libro rosso delle piante d'Italia. - Società botanica Italiana e Associazione
Italiana per il World Wildlife Fund, Camerino, 637 pp.
GRIMMET R.F.A. & JONES T.A., 1989 – Important Bird Areas in Europe. Int. Coun. Bird Preserv. Tech.Publ.n9, 900 pp.
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PAVAN M. (a cura) 1992 – Contributo per un “Libro Rosso” della fauna e della flora minacciate in Italia. Ist. Entom. Univ.
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RAIMONDO F.M., GIANGUZZI L., ILARDI V., 1994 - Inventario delle specie "a rischio" nella flora vascolare nativa
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REGIONE SICILIANA - PIANO FAUNISTICO VENATORIO DELLA REGIONE SICILIANA 2013-2018 – UNIPA
REGIONE SICILIANA – Linee guida del piano paesistico regionale- 1999 Assessorato beni Culturali ed Ambientali

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