Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Stefano Pancari
INTRODUZIONE
350000
300000
250000
200000
fino al 1991
150000 dal 1991 al 1996
dal 1996 al 1998
100000 dal 1998 al 2001
50000
0
Carrelli circolanti sul territorio
italiano
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
25000
20663 20878
20000
15092
15000
Infortuni
10000
5000
0
1999 2000 2001
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Aumento lineare del numero di carrelli
circolanti
45000
Incidente alla guida
40000
Caduto dall'alto
35000 Ha urtato contro …
30000 Incidente a bordo di …
Piede in fallo
25000
Colpito da …
20000 Investito da …
15000 Schiacciato da …
Caduto in piano su …
10000 Si e` colpito con …
5000 Altre forme
0
Anno 2001
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Non e’ possibile […] parlare di sicurezza
assoluta contro il pericolo della perdita di
stabilita` e delle sue conseguenze
(rovesciamento e ribaltamento). Infatti
e`sempre possibile, per un veicolo non fissato
permanentemente o rigidamente al suolo,
trovare o indurre situazioni che ne possano
determinarne il ribaltamento.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
NORMATIVA NAZIONALE
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LA SICUREZZA
DEI CARRELLI ELEVATORI NELLE AZIENDE
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO PER ADEGUARE I
CARRELLI?
¾Deve verificare che i carrelli siano idonei per l’attività che abitualmente
volgono all’interno delle proprie aree produttive.
¾Se non sono idonei deve programmarne la sostituzione con modelli adeguati
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
¾Se sono idonei deve:
•controllare le “schede macchina”;
•se prevista la presenza di un “dispositivo di trattenimento” deve
provvedere all’adeguamento scegliendo il dispositivo per quanto
possibile più idoneo al proprio ambiente di lavoro;
•se non è previsto alcun sistema di trattenimento deve comunque
valutare le caratteristiche funzionali complessive del carrello in
relazione al proprio ambiente di lavoro;
•in particolare deve:
‐ esaminare la presenza di eventuali ostacoli in quota contro i
quali l’operatore potrebbe urtare con il gruppo di
sollevamento;
‐ mettere in atto gli interventi preventivi che riterrà più
adeguati.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
ESEMPIO DI SCHEDA TECNICA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Ø ATTENZIONE
‐ E’ opportuno che il Datore di Lavoro approfitti dell’adeguamento per una
verifica dei propri mezzi mirata ad accertare in particolare:
• la presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza;
• la presenza delle corrette targhette di carico che tengano anche conto
di eventuali attrezzature;
• la funzionalità e l’efficienza del carrello;
• l’effettuazione dei controlli di legge;
• la presenza di griglie reggicarico, di dispositivi di segnalazione acustica
connessi alla retromarcia, di luci girevoli , dove richiesti dall’ambiente di
lavoro;
• Per i carrelli più “vecchi ed obsoleti”, prima di eventuali adeguamenti,
una verifica approfondita sarà indispensabile per valutarne lo stato
d’uso / conservazione e le conformità normative / legislative ;
• infatti non sarà assolutamente opportuna la messa in sicurezza di
mezzi che a breve non sarà più conveniente riparare .
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE
Ø Corsi di istruzione / formazione / addestramento del personale
• Sono alla base della sicurezza operativa: per un carrello non si potrà
infatti mai parlare di “sicurezza assoluta”in quanto è sempre possibile,
per un veicolo non fissato permanentemente e rigidamente al suolo,
trovare o indurre situazioni che ne possano determinare il
ribaltamento.
• Di questa attività dovrebbe restare traccia documentale nel fascicolo
della valutazione dei rischi anche per la verifica e la programmazione
dei successivi interventi formativi.
‐ Indispensabile il possesso della patente di guida.
‐ Auspicabile per il futuro uno specifico “patentino”.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE
Ø Manutenzione dei mezzi
• La perfetta efficienza del carrello e delle relative
attrezzature è imperativa ai fini della sicurezza.
• E’ obbligo specifico del Datore di Lavoro predisporne le
misure organizzative necessarie.
• Il Datore di Lavoro può eseguire autonomamente la
manutenzione in funzione delle proprie possibilità,
riservando all’esterno quanto richiede conoscenze
specialistiche non a sua disposizione.
• Sul mercato l’offerta spazia dai contratti di manutenzione
programmata ai contratti “full rental”che includono la
manutenzione ordinaria e straordinaria nel costo del
canone di locazione.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE
Ø Revisioni periodiche
‐ E’ una prassi consolidata da tempo in diversi Paesi europei.
‐ E’ innegabile la relativa efficacia a supporto dei dei Datori di Lavoro.
‐ Il Gruppo di Lavoro ISPESL ha già previsto che a partire dal 7 novembre
2003 sia avviato lo studio delle “Regole Tecniche per l’esecuzione dei
controlli e delle verifiche manutentive su carrelli elevatori e relative
attrezzature”.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MANUTENZIONE
Le parti soggette ad usura (funi, catene), devono essere
controllate ogni tre mesi sempre da personale qualificato che
potrebbe essere anche presente all’interno dell’azienda.
Nelle verifiche e manutenzioni è importante altresì seguire le
indicazioni del costruttore del carrello nel manuale d’uso e
manutenzione.
Tutte le operazioni di verifica e di manutenzione effettuate
devono essere registrate.
Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
PRASSI AMMINISTRATIVA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
NORME E REGOLE
| Regole FEM relative alla costruzione delle
macchine
| Regole FEM – relative alla stabilita’
| Le fasi di entrata e uscita
| La fase di entrata dei materiali per la produzione
| La movimentazione di materiali e prodotti
| La fase di uscita
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LA VIABILITÀ INTERNA:
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
•Deve comprendere:
• le fasi di entrata e d’uscita del personale,
dei fornitori esterni e degli eventuali
visitatori;
• la fase d’entrata dei materiali necessari
alla produzione;
• l’approvvigionamento dei prodotti “com‐
plementari” al funzionamento del‐
l’azienda: amministrazione, manu‐
tenzione, eccetera;
• la movimentazione di materiali, di
prodotti e di mezzi tra i vari reparti e gli
edifici, nonché all’interno di questi;
• la fase d’uscita dei prodotti finiti o
lavorati, dei sottoprodotti e dei rifiuti.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LA SEGNALETICA
| 1. Adottare una segnaletica che,
per tipo e collocazione,
permetta:
y di interpretare chiaramente la
viabilità aziendale, la disposizione
dei luoghi e degli spazi e
l’organizzazione complessiva della
circolazione interna;
y di informare e di far rilevare la
presenza di pericoli generici e
particolari connessi alla viabilità.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LA PROTEZIONE DELLE USCITE
| Prevedere una zona sicura
esternamente alle porte pedonali
che accedono su di un’area di
circolazione veicolare, installando,
a protezione da questa, una
barriera costituita, ad esempio, da
un parapetto, da una transenna ad
archetto o da altre soluzioni
equivalenti atte ad evitare il rischio
di investimento.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO
| I percorsi devono essere dimensionati a seconda delle
modalità di lavoro:
y Senso unico di circolazione
y Doppio senso
y Transito anche pedonabile
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Vie a senso unico larghezza del carrello o del carico trasportato (la più grande tra le
due), aumentata di 1 metro
Vie a doppio senso di larghezza dei due carrelli o dei due carichi trasportati (la più grande
marcia tra le due), aumentata di 1,40 metri
Altezza di passaggio altezza massima del carrello o del suo carico trasportabile, aumentata
della via di di una misura di sicurezza pari, almeno, a 30 centimetri.
i l i
NOTA: al proposito, si ricorda che i carichi devono essere trasportati con le forche sollevate a
non più di 20 centimetri dal suolo e che, qualora il passaggio sia destinato anche al transito di
persone, dovrà essere prevista per i pedoni una distanza di
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO
| Il transito dei pedoni
deve avvenire in
sicurezza:
y Vanno quindi segnalati
e protetti i percorsi
pedonabili
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO
TIPO DI CIRCOLAZIONE* MODALITÀ LARGHEZZA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
SCALE E RAMPE
| Anche scale e scivoli devono
rispondere a determinati requisiti:
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
RAMPE DI CARICO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
SUPERFICI: CARATTERISTICHE DI SICUREZZA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
SUPERFICI: CARATTERISTICHE
assenza di avvallamenti, buche o rialzi
DI SICUREZZA
per evitare la caduta di persone, il rovesciamento dei
ingiustificati carrelli elevatori e la caduta di carichi
superfici con buona aderenza per eliminare le cadute da scivolamento
resistenza all’usura ed alla deformazione per ridurre il deterioramento causato dal transito di
statica e dinamica macchine e veicoli
resistenza ai prodotti chimici aggressivi per ridurre l’usura causata da acidi e basi forti, da solventi,
eccetera
facilità di pulizia, manutenzione e ripristino ricordando che in esterno sono necessarie delle pendenze
per il deflusso delle acque di lavaggio e meteoriche
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
AREE DI MANOVRA E PARCHEGGIO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Il carrello
montante cabina di guida
motore
griglia reggicarico endotermico o
elettrico
Forche
contrappeso
assale sterzante
assale trazione
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Il carrello elevatore contrappesato si compone delle seguenti
parti (figura 1):
◊ fonte di energia e sistema di propulsione (esistono carrelli di
tipo elettrico o con motore a scoppio)
◊ contrappeso
◊ montante
◊ organo di presa
◊ posto guida
◊ ruote
◊ targa di identificazione
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
ORGANI DI COMANDO
i comandi relativi agli organi del gruppo di sollevamento dei carichi devono avere il
ritorno automatico in posizione neutra, inoltre deve essere impedito l’azionamento
accidentale delle leve. Gli organi di comando devono riportare l’indicazione della
manovra
cui sono asserviti
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
I FATTORI DI RISCHIO
| Persone investite dal carrello
| Carrello rovesciatosi o ribaltatosi
| Persone colpite da carichi caduti dal carrello e/o da
attrezzature
| vibrazioni
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
IN PARTICOLARE
Cause di rovesciamento e\o ribaltamento
Velocita` sostenuta in curva
Svolte repentine viaggiando in velocita`
Spostamento col carico sollevato
Movimento su terreno in pendenza
Trasporto di carichi oscillanti o con baricentro non in asse
col carrello
Salite e discese con il carico a valle
Brandeggio in avanti con il carico sollevato
Pavimenti irregolari
Sovraccarico del carrello
Urto con strutture fisse o mobili
Errata valutazione del baricentro del carrello
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
DEFINIZIONI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
IL PERICOLO DI ROVESCIAMENTO ACCIDENTALE È
MAGGIORE QUANDO:
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
INTERVENTI DI PREVENZIONE INFORTUNI
| Seguendo i principi di prevenzione infortuni ed in particolare quanto previsto nel
D.Lgs 626/94 e successivi aggiornamenti, nell’impiego dei Carrelli Elevatori è
importante assicurare che:
y le zone di lavoro, in cui i carrelli sono destinati ad operare, siano predisposte e
mantenute idonee;
y siano utilizzati carrelli compatibili con le caratteristiche e le condizioni del
lavoro da svolgere;
y siano adottate misure tecniche idonee a prevenire il rovesciamento e i
conseguenti rischi di lesioni per il conducente;
y siano adottate misure organizzative mirate a controllare il rispetto delle norme
di sicurezza e delle disposizioni impartite;
y i conducenti siano adeguatamente informati, formati ed addestrati;
y siano mantenuti in efficienza i carrelli elevatori.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
PREVENZIONE ‐ MISURE TECNICHE
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
PREVENZIONE ‐ MISURE TECNICHE
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
SISTEMI DI RITENUTA DEL CONDUCENTE
cintura di sicurezza
staffe laterali
cabina chiusa
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
CRITERI DI SCELTA DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PASSIVO
Tipo di Utilizzo Scelta del Sistema di Ritenuta
Il carrello viene SI In questo caso i problemi risultano solo per l'uso della cintura
utilizzato da vari lombare fissa (tipo aereo) che deve essere adattata di volta in
conducenti volta. Tutti gli altri sistemi sopra citati (cinture, cabina o
cancelletti) non richiedono adattamenti.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
ESEMPIO DI DIAGRAMMA DI CARICO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
LA MOVIMENTAZIONE DI CARICHI INGOMBRANTI
|“… alla scarsa visibilità del posto di guida provocata da carichi
voluminosi che sono molto frequenti ad esempio in una cartiera,
viene generalmente ovviato mandando i carrelli a retromarcia,
questa soluzione in realtà crea altri problemi…”
|LA RETROMARCIA INTRODUCE DEI RISCHI:
y Per la salute:
| A causa della postura ergonomicamente scorretta
y Per la sicurezza:
| A causa della non completa visibilità del campo di azione:
| Urti con strutture, merci e altri mezzi
| Investimento di persona
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Servizio di segnalazione svolto con lavoratori
incaricati (art. 182 del DPR 547)
| Osservazioni:
y Sono opportuni percorsi per gli incaricati fisicamente
separati e protetti;
y Sono necessari spazi adeguati
y Eccessivo impegno di personale
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Riduzione delle dimensioni del carico
y Osservazioni:
| Non sempre è possibile
| Modifica dello stoccaggio e riorganizzazione del lay‐out aziendale
| Limitazione della velocità in retromarcia (con
dispositivi automatici)
y Osservazioni:
| Riduzione del rischio di urti e investimenti
| Non elimina il problema ergonomico
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Regolazione dell’accesso e della circolazione dei pedoni nelle
aree interessate da mezzi in retromarcia
y Osservazioni:
| Discrezionalità della regolamentazione
| Non elimina il rischio di urti con strutture e merci
| Non elimina il problema ergonomico
| Apprestamenti tecnici a bordo mezzi per migliorare le
condizioni di visibilità del conducente
y Sistemi di rilevazione ostacoli
y telecamere
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Sistemi di rilevazione ostacoli:
y Osservazioni
| Riduce il rischio di urti ed investimenti
| Non elimina il problema ergonomico
| Telecamere
y Osservazioni:
| Completa visione del campo di azione del mezzo
| Cattiva percezione degli spazi
| Difficoltà di installazione
| Inadatte per ambienti sporchi
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Combinazione di più ipotesi
y Regolamentazione dell’accesso dei pedoni nelle aree
interessate da mezzi in retromarcia
y Limitazione della velocità
y Utilizzo di sistemi di rilevazione degli ostacoli
y telecamere
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Sistemi di movimentazione diversi
y Carrelli a 4 vie
y Carrelli elevatori con posto di guida girevole
y Carrelli automatici
y Altri (nastri trasportatori, trenini, ecc)
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Carrelli a 4 vie
y Osservazioni:
| Buona visibilità
| Maggiore ingombro
| Costo elevato
| Potrebbe non eliminare il problema ergonomico
| Carrelli elevatori con posto di guida girevole parziale –17°
y Osservazioni:
| Migliora la visibilità
| Non risolve il problema ergonomico
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE
| Carrelli elevatori con posto di guida girevole con rotazione totale 180°
y Osservazioni:
| Ottima visibilità
| Risolve il problema ergonomico
| Disponibili per portate medio grandi
| Solo alimentazione diesel
| ingombro
| Carrelli automatici
y Osservazioni
| Necessità di spazi adeguati
| Rischi residui
| Costi elevati
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COSA FARE PRIMA DI INIZIARE A LAVORARE
CARRELLO IDONEO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COSA FARE DURANTE IL LAVORO
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COSA FARE A FINE LAVORO
| Parcheggiare il carrello nell’area designata;
| abbassare completamente le forche sul pavimento e
brandeggiare il montante in avanti in modo che le catene non
risultino in tensione;
| Spegnere il motore;
| Azionare il freno di stazionamento e, su pendenze, usare cunei
supplementari;
| Controllare che non vi siano perdite di olio o di carburante;
| Segnalare eventuali guasti e/o anormalità;
| Asportare la chiave di avviamento e consegnarla al
responsabile dell’area designata per il parcheggio.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Fate presente, immediatamente, al vostro supervisore, eventuali
difetti evidenti o riparazioni che devono essere eseguite.
Un carrello elevatore a forche difettoso, o che richiede delle
riparazioni, deve essere ritirato dal Servizio Assistenza sino a
quando questo non è stato riportato nelle condizioni normali.
Ricordatevi: una guida sicura inizia con un carrello elevatore a
forche sicuro.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA
PER IL CONDUTTORE DEL CARRELLO
Il conduttore del carrello deve essere espressamente autorizzato dall’azienda a svolgere
tale attività e deve essere persona competente, con spiccate doti di attenzione e
cautela.
Riportiamo di seguito alcune fra le principali regole di comportamento che il carrellista
deve seguire:
◊ devono essere evitate sterzate improvvise e brusche variazioni di velocità perché
queste compromettono la stabilità del carrello specie se carico;
◊ in caso di ribaltamento il conducente non deve cercare di saltare fuori dal carrello ma
deve: stringere il volante, puntare i piedi, inclinarsi in direzione opposta al ribaltamento;
◊ devono essere evitati urti con ostacoli fissi e bisogna accertarsi che non vi sia presenza
di persone o materiali durante la retromarcia;
◊ le discese si devono percorrere a marcia indietro;
◊ quando il carico trasportato limita la visibilità, il moto del carrello deve avvenire in
retromarcia.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA
◊ è vietato utilizzare il carrello per operazioni non rispondenti alle caratteristiche
tecniche per cui è stato progettato;
◊ non bisogna mai avvicinarsi con sigarette accese, fiammiferi o altri tipi di fiamme libere
per verifiche su batterie o motori a scoppio;
◊ si deve sempre provvedere a verifiche e manutenzioni sulle batterie utilizzando guanti
e occhiali di protezione;
◊ prima di riempire il serbatoio di carburante il motore a scoppio deve essere spento;
◊ non si deve entrare col carrello in ambienti ove vi sia lo sviluppo di gas, vapori o polveri
infiammabili (una semplice scintilla potrebbe innescare un esplosione);
◊ sia a carrello carico che scarico si deve viaggiare con le forche a circa 20 cm dal suolo;
◊ non impedire il comodo raggiungimento delle vie di fuga o dei mezzi di estinzione col
carrello in sosta o con carichi depositati.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
•le forche devono essere introdotte parallelamente al pallet in modo che il centro del pallet
sia posto tra le forche;
• le forche non devono essere introdotte nel pallet forzatamente, ma devono passare
liberamente in direzione orizzontale
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
le forche devono essere introdotte lentamente e fino alla spalla
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
è importante avere una corretta divaricazione delle forche quando si devono
movimentare dei pallet pesanti
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
• non devono esserci pietre o altri oggetti sulle
superfici dove vengono appoggiati i pallet,
altrimenti il fondo del pallet si rompe;
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non sollevare mai un carico quando il carrello
elevatore a forche è su una superficie inclinata.
Quando si è su una superficie inclinata, stare
attenti alle condizioni di tale superficie.
Quando si lavora con il carrello elevatore a
forche su una superficie inclinata con le forche
in alto, è sufficiente un sobbalzo, o un buco,
per far rovesciare il carrello stesso.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non permettere a nessuno di stare
sotto le forche sollevate del carrello
elevatore.
Non fermarsi, o passare, né
permettere mai, ad alcuno, di
fermarsi, o di passare sotto le forche
sollevate, indipendentemente dal
fatto che queste trasportino o no, un
carico.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Tenere le mani ed i piedi lontani dal
gruppo montante.
Non introdurre mai le mani, o i piedi,
tra il gruppo montante. E' sufficiente,
infatti, solo un piccolo errore per
provocare ferite gravi.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Trasportare i carichi il più possibile
vicino al terreno.
Tenere le forche basse ad un'altezza
dal suolo di 100 ‐ 150 mm. Non
spostarsi mai con il carico sollevato
più del necessario, affinché vi sia uno
spazio adeguato per passarvi
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Tenere il carico contro il supporto di
appoggio, con il montante inclinato
all'indietro.
Non sollevare, o abbassare, mai i
carichi quando il carrello elevatore a
forche è in movimento. Assicurarsi,
inoltre che le forche siano sotto il
carico per la loro intera lunghezza,
con il carico stesso contro il supporto
di appoggio.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non sterzare con il carrello elevatore su superfici inclinate.
Quando si trasportano pesi su e giù per un pendio, guidare con il carrello elevatore
sempre dritto sia davanti che indietro. Non sterzare su un pendio, poiché il carrello
elevatore a forche potrebbe rovesciarsi.
Non usare il caricabatteria per far funzionare il carrello elevatore a forche o per sollevare
pesi (per i modelli azionati elettricamente).
Non usare altra fonte di alimentazione elettrica ad eccezione della batteria installata nel
carrello elevatore a forche.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
INTERVENTI SICURI SULLA BATTERIA
Non permettere che vi siano fiamme nella
zona della batteria. La batteria, infatti, emette
idrogeno che può incendiarsi o esplodere.
Usare sempre un equipaggiamento protettivo
come guanti di gomma e/o scarpe con suole di
gomma, quando si compiono operazioni sulla
batteria.
La batteria, infatti, produce corrente ad alta
tensione che può provocare scosse elettriche
e/o bruciature, se entra in contatto con una
parte del corpo durante la sua installazione,
manutenzione e controllo.
Non permettere mai che l'elettrolito venga a
contatto co la pelle, gli abiti o gli occhi.
L'elettrolito, usato nella batteria, non è altro
che acido solforico diluito e questo può
provocare bruciature e/o rendere ciechi.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
INTERVENTI SICURI SULLA BATTERIA
Non pulire mai o spolverare, la parte superiore
della batteria e/o i morsetti di collegamento
con un panno secco, e non coprire la batteria
con un foglio di plastica. Ciò potrebbe generare
un'elettricità statica e provocare un'esplosione.
Non mettere pezzi piatti di metallo sulla parte
superiore della batteria, poiché questi
potrebbero cortocircuitare la batteria e
provocare un incendio o innescare
un'esplosione.
Non tenere in magazzino la batteria vicino ad
attrezzature che emettono calore, come
trasformatori, o che emettono scintille, come
interruttori o impianto di saldatura.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
OSSERVAZIONI RELATIVE ALLA CARICA DELLA
BATTERIA
Quando si carica la batteria mentre questa è sul carrello elevatore a forche, tenere il
coperchio della batteria aperto.
Assicurarsi che non vi sia il segnale di "fiamme esposte" quando si carica la batteria.
Per evitare che l'idrogeno si incendi, durante la carica della batteria, rispettare il divieto
di stare in zone in cui vi possono essere delle fiamme.
Non fermare la carica della batteria scollegando la spina di carica o la spina della
batteria.
In questo caso infatti, si corre il rischio che le scintille generate, possano provocare degli
incendi. Pertanto, per fermare la carica della batteria, usare sempre i comandi posti sul
pannello di arresto della carica della batteria. Non interrompere la carica della batteria
disinserendo l'interruttore dell'alimentazione elettrica, poiché il caricabatteria lo
interpreterebbe come un'interruzione di corrente e ciò provocherebbe un
funzionamento anomalo.
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
OSSERVAZIONI RELATIVE ALLA CARICA DELLA
BATTERIA
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
COMPORTAMENTI
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
Schema per il prelevamento, il percorso e il deposito del materiale
Corso per carrellisti
Ing. Stefano Pancari
BUON LAVORO!