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Ing.

 Stefano Pancari
INTRODUZIONE

350000

300000

250000

200000
fino al 1991
150000 dal 1991 al 1996
dal 1996 al 1998
100000 dal 1998 al 2001

50000

0
Carrelli circolanti sul territorio
italiano

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Ing. Stefano Pancari
25000
20663 20878
20000

15092
15000

Infortuni
10000

5000

0
1999 2000 2001

Incidenti sul lavoro, categoria “Mezzi di Sollevamento”

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Aumento lineare del numero di carrelli
circolanti

Diminuzione del numero totale di incidenti


riconducibili all’uso di mezzi di sollevamento

La percentuale di incidenti per numero di


mezzi circolanti passa dal 7.3% del ’99 al 4.5%
del ‘01
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50000

45000
Incidente alla guida
40000
Caduto dall'alto
35000 Ha urtato contro …
30000 Incidente a bordo di …
Piede in fallo
25000
Colpito da …
20000 Investito da …
15000 Schiacciato da …
Caduto in piano su …
10000 Si e` colpito con …
5000 Altre forme

0
Anno 2001

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Ing. Stefano Pancari
Non e’ possibile […] parlare di sicurezza
assoluta contro il pericolo della perdita di
stabilita` e delle sue conseguenze
(rovesciamento e ribaltamento). Infatti
e`sempre possibile, per un veicolo non fissato
permanentemente o rigidamente al suolo,
trovare o indurre situazioni che ne possano
determinarne il ribaltamento.

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IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
NORMATIVA NAZIONALE

TITOLO III D.LGS. 81/08 (TESTO UNICO)

ALLEGATO VI PUNTO 3 D.LGS. 81/08 (TESTO UNICO)

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LA SICUREZZA
DEI CARRELLI ELEVATORI NELLE AZIENDE

COME INTERPRETARE NELLA PRATICA APPLICAZIONE LE “ LINEE GUIDA ISPESL ” PER


L’ADEGUAMENTO DEI CARRELLI ELEVATORI IN RIFERIMENTO AL RISCHIO DI PERDITA
ACCIDENTALE DI STABILITA’
( D.Lgs. 359 / 99 ).

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COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO PER ADEGUARE I
CARRELLI?

¾Deve verificare che i carrelli siano idonei per l’attività che abitualmente
volgono all’interno delle proprie aree produttive.
¾Se non sono idonei deve programmarne la sostituzione con modelli adeguati

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¾Se sono idonei deve:
•controllare le “schede macchina”;
•se prevista la presenza di un “dispositivo di trattenimento” deve
provvedere all’adeguamento scegliendo il dispositivo per quanto
possibile più idoneo al proprio ambiente di lavoro;
•se non è previsto alcun sistema di trattenimento deve comunque
valutare le caratteristiche funzionali complessive del carrello in
relazione al proprio ambiente di lavoro;
•in particolare deve:
‐ esaminare la presenza di eventuali ostacoli in quota contro i
quali l’operatore potrebbe urtare con il gruppo di
sollevamento;
‐ mettere in atto gli interventi preventivi che riterrà più
adeguati.

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Ing. Stefano Pancari
ESEMPIO DI SCHEDA TECNICA

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Ø ATTENZIONE
‐ E’ opportuno che il Datore di Lavoro approfitti dell’adeguamento per una
verifica dei propri mezzi mirata ad accertare in particolare:
• la presenza e funzionalità dei dispositivi di sicurezza;
• la presenza delle corrette targhette di carico che tengano anche conto
di eventuali attrezzature;
• la funzionalità e l’efficienza del carrello;
• l’effettuazione dei controlli di legge;
• la presenza di griglie reggicarico, di dispositivi di segnalazione acustica
connessi alla retromarcia, di luci girevoli , dove richiesti dall’ambiente di
lavoro;
• Per i carrelli più “vecchi ed obsoleti”, prima di eventuali adeguamenti,
una verifica approfondita sarà indispensabile per valutarne lo stato
d’uso / conservazione e le conformità normative / legislative ;
• infatti non sarà assolutamente opportuna la messa in sicurezza di
mezzi che a breve non sarà più conveniente riparare .

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AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE                     
Ø   Corsi di istruzione / formazione / addestramento del personale
• Sono alla base della sicurezza operativa: per un carrello non si potrà 
infatti mai parlare di “sicurezza assoluta”in quanto è sempre possibile, 
per un veicolo non fissato permanentemente e rigidamente al suolo, 
trovare o indurre situazioni che ne possano determinare il 
ribaltamento.
• Di questa attività dovrebbe restare traccia documentale nel fascicolo 
della valutazione dei rischi anche per la verifica e la programmazione 
dei successivi interventi formativi.

‐ Indispensabile il possesso della patente di guida.
‐ Auspicabile per il futuro uno specifico “patentino”.

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AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE

Ø   Manutenzione dei mezzi
• La perfetta efficienza del carrello e delle relative 
attrezzature è imperativa ai fini della sicurezza.
• E’ obbligo specifico del Datore di Lavoro predisporne le
misure organizzative necessarie.
• Il Datore di Lavoro può eseguire autonomamente la 
manutenzione in funzione delle proprie possibilità, 
riservando all’esterno quanto richiede conoscenze 
specialistiche non a sua disposizione.
• Sul mercato l’offerta spazia dai contratti di manutenzione 
programmata ai contratti “full rental”che includono la 
manutenzione ordinaria e straordinaria nel costo del 
canone di locazione.

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AZIONI AGGIUNTIVE PER LA SICUREZZA GLOBALE

Ø   Revisioni periodiche
‐ E’ una prassi consolidata da tempo in diversi Paesi europei.
‐ E’ innegabile la relativa efficacia  a supporto dei dei Datori di Lavoro.
‐ Il Gruppo di Lavoro ISPESL ha già previsto che a partire dal 7 novembre 
2003 sia avviato lo studio delle “Regole Tecniche per l’esecuzione dei 
controlli e delle verifiche manutentive su carrelli elevatori e relative 
attrezzature”.

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MANUTENZIONE
Le parti soggette ad usura (funi, catene), devono essere
controllate ogni tre mesi sempre da personale qualificato che
potrebbe essere anche presente all’interno dell’azienda.
Nelle verifiche e manutenzioni è importante altresì seguire le
indicazioni del costruttore del carrello nel manuale d’uso e
manutenzione.
Tutte le operazioni di verifica e di manutenzione effettuate
devono essere registrate.

Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali.

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IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
PRASSI AMMINISTRATIVA

| Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 17 marzo


1976, n. 254 – Carrelli Elevatori – Dispositivo di blocco motori diesel – Protezione
posto di guida;
| Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 1 febbraio
1979, n. 9 - Carrelli Elevatori - Applicazione delle norme di prevenzione sugli
infortuni sul lavoro;
| Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 31 luglio
1980, n. 65 - Carrelli Elevatori con conducenti a piedi - tettuccio di protezione;
| Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 9 aprile
1998, n. 50 - Carrelli semoventi per movimentazione – Applicabilità degli articoli
182 e 183 del D.P.R n.547/1955 – Requisiti dei dispositivi di protezione;
| Circolare Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato
8 giugno 2001, n. 780855 - Carrelli elevatori – Riduzione del rischio di
rovesciamento accidentale (G.U. 26.6.2002, n. 146).

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IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
NORME E REGOLE
| Regole FEM relative alla costruzione delle
macchine
| Regole FEM – relative alla stabilita’

| Norme UNI; UNI-ISO – relative alla


costruzione delle macchine
| Norme UNI; UNI-ISO – relative alla
stabilita’
| Norme armonizzate “c” applicate ai carrelli
industriali in riferimento alla direttiva
macchine
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LA VIABILITÀ INTERNA

| Le fasi di entrata e uscita
| La fase di entrata dei materiali per la produzione

| La movimentazione di materiali e prodotti

| La fase di uscita

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LA VIABILITÀ INTERNA:
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

•Deve comprendere:
• le fasi di entrata e d’uscita del personale,
dei fornitori esterni e degli eventuali
visitatori;
• la fase d’entrata dei materiali necessari
alla produzione;
• l’approvvigionamento dei prodotti “com‐
plementari” al funzionamento del‐
l’azienda: amministrazione, manu‐
tenzione, eccetera;
• la movimentazione di materiali, di
prodotti e di mezzi tra i vari reparti e gli
edifici, nonché all’interno di questi;
• la fase d’uscita dei prodotti finiti o 
lavorati, dei sottoprodotti e dei rifiuti. 
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LA SEGNALETICA

| 1. Adottare una segnaletica che, 
per tipo e collocazione, 
permetta: 
y di interpretare chiaramente la 
viabilità aziendale, la disposizione 
dei luoghi e degli spazi e 
l’organizzazione complessiva della 
circolazione interna; 
y di informare e di far rilevare la 
presenza di pericoli generici e 
particolari connessi alla viabilità. 

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LA PROTEZIONE DELLE USCITE

| Prevedere una zona sicura 
esternamente alle porte pedonali 
che accedono su di un’area di 
circolazione veicolare, installando, 
a protezione da questa, una 
barriera costituita, ad esempio, da 
un parapetto, da una transenna ad 
archetto o da altre soluzioni 
equivalenti atte ad evitare il rischio 
di investimento. 

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LE VIE DI TRANSITO
| I percorsi devono essere dimensionati a seconda delle 
modalità di lavoro:
y Senso unico di circolazione
y Doppio senso
y Transito anche pedonabile

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Vie a senso unico larghezza del carrello o del carico trasportato (la più grande tra le
due), aumentata di 1 metro
Vie a doppio senso di larghezza dei due carrelli o dei due carichi trasportati (la più grande
marcia tra le due), aumentata di 1,40 metri
Altezza di passaggio altezza massima del carrello o del suo carico trasportabile, aumentata
della via di di una misura di sicurezza pari, almeno, a 30 centimetri.
i l i
NOTA: al proposito, si ricorda che i carichi devono essere trasportati con le forche sollevate a
non più di 20 centimetri dal suolo e che, qualora il passaggio sia destinato anche al transito di
persone, dovrà essere prevista per i pedoni una distanza di 

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Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO

| Il transito dei pedoni 
deve avvenire in 
sicurezza:
y Vanno quindi segnalati 
e protetti i percorsi 
pedonabili

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Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO

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Ing. Stefano Pancari
LE VIE DI TRANSITO
TIPO DI CIRCOLAZIONE* MODALITÀ LARGHEZZA

- a senso unico senza trasporto di carichi minimo 1 metro


- a doppio senso
a senso unico con trasporto manuale di carichi minimo 1,20 metri

a doppio senso con trasporto manuale di carichi minimo 2 metri


a senso unico con utilizzo di transpallets manuali minimo 1,50 metri
a doppio senso con utilizzo di transpallets manuali minimo 2,50 metri
a senso unico con utilizzo di transpallets elettrici minimo 2 metri
a doppio senso con utilizzo di transpallets elettrici minimo 3,30 metri
accessi e percorsi per disabili minimo 1,20 metri
accessi occasionali per pronto intervento, manutenzione, ecc. minimo 0,80 metri

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Ing. Stefano Pancari
SCALE E RAMPE

| Anche scale e scivoli devono 
rispondere a determinati requisiti:

SCALE PER ACCESSI OCCASIONALI

senza trasporto manuale di scale fisse a gradini o, in casi


carichi particolari, scale a pioli

con trasporto manuale di scale fisse a gradini


carichi

SCALE PER ACCESSI ABITUALI (da una a più volte al giorno)

con e senza trasporto scale fisse a gradini


manuale di carichi (preferibilmente in
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Ing. Stefano Pancari muratura)
RAMPE DI CARICO

| Rispettare, per le rampe mobili, le seguenti caratteristiche di sicurezza:


y portata idonea a sopportare il peso del mezzo di trasbordo utilizzato e del carico
trasportato;
y altezza massima dal suolo non superiore a 1,65 metri;
y pendenza massima del 18%, superabile dai carrelli elevatori con motore a
combustione interna;
y larghezza utile di almeno 2,15 metri;
y protezioni laterali della rampa (sponde battiruote) contro la caduta dei mezzi di
trasbordo;
y piano di raccordo orizzontale per consentire il facile posizionamento anche delle
ultime palette.
y pedane o passerelle regolabili per compensare i dislivelli tra il piano di campagna e la
base della rampa e per congiungere quest’ultima al piano di carico del veicolo;
y superficie di transito antiscivolo e che permetta il deflusso dei liquidi;
y ancoraggio della struttura al veicolo di trasporto tramite catene o altri sistemi di pari
efficacia;
y dimensioni della piattaforma orizzontale idonee a consentire la facile manovra dei 
mezzi di trasbordo.

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Ing. Stefano Pancari
RAMPE DI CARICO

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Ing. Stefano Pancari
SUPERFICI: CARATTERISTICHE DI SICUREZZA

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SUPERFICI: CARATTERISTICHE
assenza di avvallamenti, buche o rialzi
DI SICUREZZA
per evitare la caduta di persone, il rovesciamento dei
ingiustificati carrelli elevatori e la caduta di carichi
superfici con buona aderenza per eliminare le cadute da scivolamento
resistenza all’usura ed alla deformazione per ridurre il deterioramento causato dal transito di
statica e dinamica macchine e veicoli
resistenza ai prodotti chimici aggressivi per ridurre l’usura causata da acidi e basi forti, da solventi,
eccetera
facilità di pulizia, manutenzione e ripristino ricordando che in esterno sono necessarie delle pendenze
per il deflusso delle acque di lavaggio e meteoriche

buona fonoassorbenza del rumore continuo, del rumore d’impatto e delle


vibrazioni, nonché riduzione del fenomeno di riverbero
rispetto scrupoloso delle condizioni di per evitare inconvenienti, quali retrazioni, fissurazioni,
posa in opera delle pavimentazioni rottura di piastrelle ceramiche, eccetera
installazione delle pavimentazioni da parte avendo cura di verificare che tra elementi di grandi
di personale esperto dimensioni vengano inseriti degli appositi giunti di
dilatazione, indispensabili per non incorrere nel rischio di
fratture delle superfici
adozione di rivestimenti del tipo al riguardo, la tecnica propone attualmente una serie di
antisdrucciolevole nelle zone ad elevato materiali di rivestimento (utilizzati, ad esempio, negli
rischio di scivolamento, quali i pavimenti
impianti in cui si lavorano prodotti alimentari) adatti a
ove possono depositarsi sostanze grasse e
soddisfare sia i requisiti di igienicità che di sicurezza contro
untuose o i pavimenti umidi
i rischi di scivo

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Ing. Stefano Pancari
AREE DI MANOVRA E PARCHEGGIO

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Ing. Stefano Pancari
Il carrello

montante cabina di guida

motore 
griglia reggicarico endotermico o 
elettrico

Forche
contrappeso

assale sterzante
assale trazione

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Ing. Stefano Pancari
Il carrello elevatore contrappesato si compone delle seguenti
parti (figura 1):
◊ fonte di energia e sistema di propulsione (esistono carrelli di
tipo elettrico o con motore a scoppio)
◊ contrappeso
◊ montante
◊ organo di presa
◊ posto guida
◊ ruote
◊ targa di identificazione

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Ing. Stefano Pancari
ORGANI DI COMANDO

i comandi relativi agli organi del gruppo di sollevamento dei carichi devono avere il
ritorno automatico in posizione neutra, inoltre deve essere impedito l’azionamento
accidentale delle leve. Gli organi di comando devono riportare l’indicazione della
manovra
cui sono asserviti

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Ing. Stefano Pancari
I FATTORI DI RISCHIO
| Persone investite dal carrello
| Carrello rovesciatosi o ribaltatosi

| Persone colpite da carichi caduti  dal carrello e/o da 
attrezzature
| vibrazioni

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Ing. Stefano Pancari
IN PARTICOLARE
Cause di rovesciamento e\o ribaltamento
Velocita` sostenuta in curva
Svolte repentine viaggiando in velocita`
Spostamento col carico sollevato
Movimento su terreno in pendenza
Trasporto di carichi oscillanti o con baricentro non in asse
col carrello
Salite e discese con il carico a valle
Brandeggio in avanti con il carico sollevato
Pavimenti irregolari
Sovraccarico del carrello
Urto con strutture fisse o mobili
Errata valutazione del baricentro del carrello
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Ing. Stefano Pancari
DEFINIZIONI

| «rovesciamento» del carrello (in inglese "tip over")


inteso come una rotazione laterale o longitudinale o
in una direzione combinata fra le due di non più di
circa 90° nominali;
| «ribaltamento» del carrello (in inglese "roll over")
inteso come una rotazione laterale o longitudinale o
in una direzione combinata fra le due superiore ai 90°
nominali.

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Ing. Stefano Pancari
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Ing. Stefano Pancari
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Ing. Stefano Pancari
IL PERICOLO DI ROVESCIAMENTO ACCIDENTALE È
MAGGIORE QUANDO:

y si affrontano le curve ad una velocità troppo sostenuta;


y si effettuano svolte repentine viaggiando in velocità;
y ci si sposta con il carico sollevato;
y si curva e/o ci si sposta in direzione obliqua su tratti in pendenza o in
salita/discesa;
y si trasportano carichi oscillanti o con il baricentro sensibilmente spostato
rispetto al piano mediano longitudinale del carrello;
y si percorrono le salite/discese con il carico rivolto a valle;
y si inclina in avanti il gruppo di sollevamento con il carico sollevato;
y si percorrono pavimenti irregolari (superfici disuniformi o in pendenza o
terreno morbido);
y si sovraccarica il carrello;
y si urta con strutture fisse e/o mobili;
y si valuta in modo errato il baricentro del carico.

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Ing. Stefano Pancari
INTERVENTI DI PREVENZIONE INFORTUNI

| Seguendo i principi di prevenzione infortuni ed in particolare quanto previsto nel 
D.Lgs 626/94 e successivi aggiornamenti, nell’impiego dei Carrelli Elevatori è 
importante assicurare che:
y le zone di lavoro, in cui i carrelli sono destinati ad operare, siano predisposte e 
mantenute idonee;
y siano utilizzati carrelli compatibili con le caratteristiche e le condizioni del 
lavoro da svolgere;
y siano adottate misure tecniche idonee a prevenire il rovesciamento e i 
conseguenti rischi di lesioni per il conducente;
y siano adottate misure organizzative mirate a controllare il rispetto delle norme 
di sicurezza e delle disposizioni impartite;
y i conducenti siano adeguatamente informati, formati ed addestrati;
y siano mantenuti in efficienza i carrelli elevatori.

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Ing. Stefano Pancari
PREVENZIONE ‐ MISURE TECNICHE 

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Ing. Stefano Pancari
PREVENZIONE ‐ MISURE TECNICHE 

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Ing. Stefano Pancari
SISTEMI DI RITENUTA DEL CONDUCENTE

cintura di sicurezza

staffe laterali

cabina chiusa

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Ing. Stefano Pancari
CRITERI DI SCELTA DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PASSIVO
Tipo di Utilizzo Scelta del Sistema di Ritenuta

Il carrello viene SI In questo caso i problemi risultano solo per l'uso della cintura
utilizzato da vari lombare fissa (tipo aereo) che deve essere adattata di volta in
conducenti volta. Tutti gli altri sistemi sopra citati (cinture, cabina o
cancelletti) non richiedono adattamenti.

NO Tutti i sistemi citati (cinture, cabina o cancelletti ) sono idonei

Il conducente deve SI Si consiglia un sistema a cancelletto . Queste piccole porte si


salire e scendere aprono facilmente ed il meccanismo di chiusura avviene senza
varie volte all'ora coordinamento occhio‐mano

NO Nel caso di traslazioni prolungate è idonea la cintura

Il conducente SI Se vi sono molte traslazioni in retromarcia oppure occorre


necessita di grande azionare frequentemente l'apertura di portoni od operare su
libertà di  terminali, il conducente ha bisogno di una grande libertà di
movimento movimento sul sedile, che è garantita solo da sistemi a cancelletto
o da cinture diverse da quella addominale fissa.
Tutti i sistemi citati (cinture, cabina o cancelletti) sono idonei.
Corso per carrellisti NO
Ing. Stefano Pancari
ESEMPIO DI CECK LIST
Elemento di verifica SI NO Elemento di verifica SI NO
E' disponibile il manuale d'uso e di Ove, date le caratteristiche della merce sia necessario,
manutenzione ? c'è un operatore a terra?( scarsa visibilità)

Vi è l'indicazione delle portate? La gommatura è quella indicata dal libretto ed è in


buono stato ?
In ambienti confinati si evita l'utilizzo di I dispositivi di segnalazione acustica e luminosa sono
carrelli con motori a combustione interna? funzionanti ?
Se il carrello è utilizzato in atmosfere Vi è un sistema di trattenuta dell’operatore in caso di
esplosive riporta indicazione specifica per rovesciamento del carrello (cintura di sicurezza,
detto utilizzo? barriere laterali, cabina chiusa) ?:
Il carrello elevatore è dotato di ♦ cintura di sicurezza
lampeggiante ( girofaro ) ?
Nel caso di utilizzo notturno, è dotato di ♦ barriere laterali
illuminazione del campo di manovra
Nel caso di movimentazione di materiale ♦ cabina chiusa
minuto, il posto di manovra è dotato di Vi è un programma di manutenzione e gli interventi di
protezione contro il pericolo di caduta manutenzione vengono regolarmente registrati ?
dello stesso es. rete metallica) ?
Il personale abilitato all'uso di carrelli ha ricevuto una
specifica formazione ?
ALTRI RISCHI
ESEMPIO DI TARGA DEL MULETTO

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Ing. Stefano Pancari
ESEMPIO DI DIAGRAMMA DI CARICO

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Ing. Stefano Pancari
LA MOVIMENTAZIONE DI CARICHI INGOMBRANTI

|“… alla scarsa visibilità del posto di guida provocata da carichi 
voluminosi che sono molto frequenti ad esempio in una cartiera, 
viene generalmente ovviato mandando i carrelli a retromarcia, 
questa soluzione in realtà crea altri problemi…” 
|LA RETROMARCIA INTRODUCE DEI  RISCHI: 
y Per la salute:
| A causa della postura ergonomicamente scorretta
y Per la sicurezza:
| A causa della non completa visibilità del campo di azione:
| Urti con strutture, merci e altri mezzi
| Investimento di persona

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Servizio di segnalazione svolto con lavoratori 
incaricati (art. 182 del DPR 547)
| Osservazioni:
y Sono opportuni percorsi per gli incaricati fisicamente 
separati e protetti;
y Sono necessari spazi adeguati
y Eccessivo impegno di personale

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Riduzione delle dimensioni del carico
y Osservazioni:
| Non sempre è possibile
| Modifica dello stoccaggio e riorganizzazione del lay‐out aziendale

| Limitazione della velocità in retromarcia (con 
dispositivi automatici)
y Osservazioni:
| Riduzione del rischio di urti e investimenti
| Non elimina il problema ergonomico

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Regolazione dell’accesso e della circolazione dei pedoni nelle 
aree interessate da mezzi in retromarcia
y Osservazioni:
| Discrezionalità della regolamentazione
| Non elimina il rischio di urti con strutture e merci

| Non elimina il problema ergonomico

| Apprestamenti tecnici a bordo mezzi per migliorare le 
condizioni di visibilità del conducente
y Sistemi di rilevazione ostacoli
y telecamere

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Sistemi di rilevazione ostacoli:
y Osservazioni
| Riduce il rischio di urti ed investimenti
| Non elimina il problema ergonomico

| Telecamere
y Osservazioni:
| Completa visione del campo di azione del mezzo
| Cattiva percezione degli spazi

| Difficoltà di installazione

| Inadatte per ambienti sporchi

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MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Combinazione di più ipotesi
y Regolamentazione dell’accesso dei pedoni nelle aree 
interessate da mezzi in retromarcia
y Limitazione della velocità
y Utilizzo di sistemi di rilevazione degli ostacoli
y telecamere

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MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Sistemi di movimentazione diversi
y Carrelli a 4 vie
y Carrelli elevatori con posto di guida girevole
y Carrelli automatici
y Altri (nastri trasportatori, trenini, ecc)

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MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Carrelli a 4 vie
y Osservazioni:
| Buona visibilità
| Maggiore ingombro

| Costo elevato

| Potrebbe non eliminare il problema ergonomico

| Carrelli elevatori con posto di guida girevole parziale –17°
y Osservazioni:
| Migliora la visibilità
| Non risolve il problema ergonomico

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MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI INGOMBRANTI:
IPOTESI DI SOLUZIONE

| Carrelli elevatori con posto di guida girevole con rotazione totale 180°
y Osservazioni:
| Ottima visibilità
| Risolve il problema ergonomico
| Disponibili per portate medio grandi
| Solo alimentazione diesel
| ingombro
| Carrelli automatici
y Osservazioni
| Necessità di spazi adeguati
| Rischi residui
| Costi elevati

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COSA FARE PRIMA DI INIZIARE A LAVORARE
CARRELLO IDONEO

| il carrellista deve assicurarsi quanto segue:


y se si tratta di un mezzo con gomme pneumatiche, controllare che esse
siano in buone condizioni e convenientemente gonfiate;
y che le forche siano correttamente posizionate e agganciate alla piastra
porta forche;
y sui carrelli termici controllare:
| il carburante e l’antigelo durante la stagione invernale;
| il livello dell’olio nei vari organi

| il filtro dell’aria sia perfettamente pulito;

y sui carrelli elettrici controllare che la batteria sia caricata e sistemata;


y controllare il buono stato dei freni, l’efficienza del freno a mano e che
non ci sia alcun rumore anomalo nella parte meccanica.

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COSA FARE DURANTE IL LAVORO

| È necessario rispettare quanto segue:


y guardare sempre verso la direzione di marcia, conservando la visibilità di
percorso;
y tenere sempre conto delle altezze di passaggio libero sotto le porte;
y evitare le curve troppo accentuate e gli arresti bruschi;
y in caso di fermata di una certa durata, spegnere il motore e scegliere un posto
libero per il parcheggio del carrello, togliere la chiave di messa in moto;
y intraprendere le salite ad una velocità sufficiente e le discese a bassa velocità;
y non circolare mai con carichi sollevati, ma sempre a 15‐20 cm di distanza dal
pavimento;
y anche a vuoto le forche devono essere sempre a 15‐ 20 cm da terra.

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COSA FARE A FINE LAVORO

| Parcheggiare il carrello nell’area designata;
| abbassare  completamente le forche sul pavimento e 
brandeggiare il montante in avanti in modo che le catene non 
risultino in tensione;
| Spegnere il motore;
| Azionare il freno di stazionamento e, su pendenze, usare cunei 
supplementari;
| Controllare che non vi siano perdite di olio o di carburante;
| Segnalare eventuali guasti e/o anormalità; 
| Asportare la chiave di avviamento e consegnarla al 
responsabile dell’area designata per il parcheggio.
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Fate presente, immediatamente, al vostro supervisore, eventuali 
difetti evidenti o riparazioni che devono essere eseguite.
Un carrello elevatore a forche difettoso, o che richiede delle 
riparazioni, deve essere ritirato dal Servizio Assistenza sino a 
quando questo non è stato riportato nelle condizioni normali. 
Ricordatevi: una guida sicura inizia con un carrello elevatore a 
forche sicuro.

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PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA
PER IL CONDUTTORE DEL CARRELLO
Il conduttore del carrello deve essere espressamente autorizzato dall’azienda a svolgere 
tale attività e deve essere persona competente, con spiccate doti di attenzione e 
cautela.
Riportiamo di seguito alcune fra le principali regole di comportamento che il carrellista 
deve seguire:
◊ devono essere evitate sterzate improvvise e brusche variazioni di velocità perché 
queste compromettono la stabilità del carrello specie se carico;
◊ in caso di ribaltamento il conducente non deve cercare di saltare fuori dal carrello ma
deve: stringere il volante, puntare i piedi, inclinarsi in direzione opposta al ribaltamento;
◊ devono essere evitati urti con ostacoli fissi e bisogna accertarsi che non vi sia presenza 
di persone o materiali durante la retromarcia;
◊ le discese si devono percorrere a marcia indietro;
◊ quando il carico trasportato limita la visibilità, il moto del carrello deve avvenire in 
retromarcia.

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PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA

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PRINCIPALI NORME COMPORTAMENTALI ‐ CARRELLISTA
◊ è vietato utilizzare il carrello per operazioni non rispondenti alle caratteristiche
tecniche per cui è stato progettato;
◊ non bisogna mai avvicinarsi con sigarette accese, fiammiferi o altri tipi di fiamme libere
per verifiche su batterie o motori a scoppio;
◊ si deve sempre provvedere a verifiche e manutenzioni sulle batterie utilizzando guanti
e occhiali di protezione;
◊ prima di riempire il serbatoio di carburante il motore a scoppio deve essere spento;
◊ non si deve entrare col carrello in ambienti ove vi sia lo sviluppo di gas, vapori o polveri
infiammabili (una semplice scintilla potrebbe innescare un esplosione);
◊ sia a carrello carico che scarico si deve viaggiare con le forche a circa 20 cm dal suolo;
◊ non impedire il comodo raggiungimento delle vie di fuga o dei mezzi di estinzione col
carrello in sosta o con carichi depositati.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
•le forche devono essere introdotte parallelamente al pallet in modo che il centro del pallet
sia posto tra le forche;
• le forche non devono essere introdotte nel pallet forzatamente, ma devono passare
liberamente in direzione orizzontale

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
le forche devono essere introdotte lentamente e fino alla spalla

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA
è importante avere una corretta divaricazione delle forche quando si devono
movimentare dei pallet pesanti

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI ‐ CARRELLISTA

le forche devono essere introdotte lentamente e


fino alla spalla

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
• non devono esserci pietre o altri oggetti sulle
superfici dove vengono appoggiati i pallet,
altrimenti il fondo del pallet si rompe;

• controllare che la merce o i contenitori sui


quali si appoggia il carico siano in grado di
sorreggerlo

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non sollevare mai un carico quando il carrello
elevatore a forche è su una superficie inclinata.
Quando si è su una superficie inclinata, stare
attenti alle condizioni di tale superficie.
Quando si lavora con il carrello elevatore a
forche su una superficie inclinata con le forche
in alto, è sufficiente un sobbalzo, o un buco,
per far rovesciare il carrello stesso.

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non permettere a nessuno di stare
sotto le forche sollevate del carrello
elevatore.
Non fermarsi, o passare, né
permettere mai, ad alcuno, di
fermarsi, o di passare sotto le forche
sollevate, indipendentemente dal
fatto che queste trasportino o no, un
carico.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Tenere le mani ed i piedi lontani dal
gruppo montante.
Non introdurre mai le mani, o i piedi,
tra il gruppo montante. E' sufficiente,
infatti, solo un piccolo errore per
provocare ferite gravi.

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Trasportare i carichi il più possibile
vicino al terreno.
Tenere le forche basse ad un'altezza
dal suolo di 100 ‐ 150 mm. Non
spostarsi mai con il carico sollevato
più del necessario, affinché vi sia uno
spazio adeguato per passarvi

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Tenere il carico contro il supporto di
appoggio, con il montante inclinato
all'indietro.
Non sollevare, o abbassare, mai i
carichi quando il carrello elevatore a
forche è in movimento. Assicurarsi,
inoltre che le forche siano sotto il
carico per la loro intera lunghezza,
con il carico stesso contro il supporto
di appoggio.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Mettere in marcia e arrestare il carrello


elevatore g‐r‐a‐d‐u‐a‐l‐m‐e‐n‐t‐e e le‐n‐t‐a‐m‐
e‐n‐t‐e.
Evitare di avanzare o di frenare a scatti con il
veicolo, in particolare quando vi sono dei
carichi o delle pile di materiale su di esso.
Prima di inserire la retromarcia, premere
gradualmente il freno del carrello elevatore a
forche.

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Ing. Stefano Pancari
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Mantenere sempre la distanza di sicurezza


dagli altri veicoli.
Mantenere sempre la distanza di sicurezza
quando si è dietro ad altri veicoli in
movimento, in modo da avere sufficiente
spazio per frenare in ogni condizione

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Guidate lentamente sul bagnato e nelle zone


scivolose.
Sapete perfettamente quanto sia facile
perdere il controllo del vostro carrello
elevatore a forche su terreni bagnati o
scivolosi. Guidare un carrello elevatore a
forche non significa vincere un rally, anche se
le condizioni stradali possono essere simili.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Controllare, sempre, il carico e lo spazio al di


sopra del montante.
Controllare che vi sia sempre uno spazio
superiore sufficiente, nelle installazioni poste
in alto, come ad esempio: luci, cablaggi
elettrici, tubazioni, impianti antincendio a
pioggia, architravi nella parte superiore
delle porte, trasportatori. Tenere il montante il
più basso possibile in tutte le zone dove lo
spazio superiore è limitato.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Guidate lentamente e, prima delle svolte,


premete l'avvisatore acustico.
Ogni volta che la vostra visuale è limitata, o
ostruita, andate piano. Se il vostro veicolo è
dotato di specchietti: utilizzateli. Osservate il
segnale di stop, arrestate completamente il
vostro carrello elevatore a forche e, se
necessario, premete l'avvisatore acustico e,
quindi procedete con estrema cautela.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Tenete le mani ed i piedi all'interno del carrello


elevatore a forche.
Mentre guidate, non mettete le braccia, o le
gambe, al di fuori del carrello elevatore a
forche. Avete solo due braccia e due gambe:
abbiatene cura

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

Spegnete sempre il vostro carrello elevatore a


forche quando lo lasciate incustodito.
Parcheggiate sempre su una superficie piana,
con le forche sul pavimento, in modo tale che
nessuno possa sbattervi contro. Assicuratevi di
aver tirato il freno a mano, che i comandi non
siano inseriti e che la chiave di avviamento, o
la spina della batteria, siano state tolte.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
Non sterzare con il carrello elevatore su superfici inclinate.
Quando si trasportano pesi su e giù per un pendio, guidare con il carrello elevatore
sempre dritto sia davanti che indietro. Non sterzare su un pendio, poiché il carrello
elevatore a forche potrebbe rovesciarsi.
Non usare il caricabatteria per far funzionare il carrello elevatore a forche o per sollevare
pesi (per i modelli azionati elettricamente).
Non usare altra fonte di alimentazione elettrica ad eccezione della batteria installata nel
carrello elevatore a forche.

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INTERVENTI SICURI SULLA BATTERIA
Non permettere che vi siano fiamme nella
zona della batteria. La batteria, infatti, emette
idrogeno che può incendiarsi o esplodere.
Usare sempre un equipaggiamento protettivo
come guanti di gomma e/o scarpe con suole di
gomma, quando si compiono operazioni sulla
batteria.
La batteria, infatti, produce corrente ad alta
tensione che può provocare scosse elettriche
e/o bruciature, se entra in contatto con una
parte del corpo durante la sua installazione,
manutenzione e controllo.
Non permettere mai che l'elettrolito venga a
contatto co la pelle, gli abiti o gli occhi.
L'elettrolito, usato nella batteria, non è altro
che acido solforico diluito e questo può
provocare bruciature e/o rendere ciechi.

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INTERVENTI SICURI SULLA BATTERIA
Non pulire mai o spolverare, la parte superiore
della batteria e/o i morsetti di collegamento
con un panno secco, e non coprire la batteria
con un foglio di plastica. Ciò potrebbe generare
un'elettricità statica e provocare un'esplosione.
Non mettere pezzi piatti di metallo sulla parte
superiore della batteria, poiché questi
potrebbero cortocircuitare la batteria e
provocare un incendio o innescare
un'esplosione.
Non tenere in magazzino la batteria vicino ad
attrezzature che emettono calore, come
trasformatori, o che emettono scintille, come
interruttori o impianto di saldatura.

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OSSERVAZIONI RELATIVE ALLA CARICA DELLA 
BATTERIA
Quando si carica la batteria mentre questa è sul carrello elevatore a forche, tenere il
coperchio della batteria aperto.
Assicurarsi che non vi sia il segnale di "fiamme esposte" quando si carica la batteria.
Per evitare che l'idrogeno si incendi, durante la carica della batteria, rispettare il divieto
di stare in zone in cui vi possono essere delle fiamme.
Non fermare la carica della batteria scollegando la spina di carica o la spina della
batteria.
In questo caso infatti, si corre il rischio che le scintille generate, possano provocare degli
incendi. Pertanto, per fermare la carica della batteria, usare sempre i comandi posti sul
pannello di arresto della carica della batteria. Non interrompere la carica della batteria
disinserendo l'interruttore dell'alimentazione elettrica, poiché il caricabatteria lo
interpreterebbe come un'interruzione di corrente e ciò provocherebbe un
funzionamento anomalo.

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OSSERVAZIONI RELATIVE ALLA CARICA DELLA 
BATTERIA

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COMPORTAMENTI

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COMPORTAMENTI

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COMPORTAMENTI

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COMPORTAMENTI

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COMPORTAMENTI

Con i carrelli è severamente proibito


alzare persone.

Art. 184 DPR 547/55

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COMPORTAMENTI

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COMPORTAMENTI

Con i carrelli è severamente proibito


alzare persone.

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Schema per il prelevamento, il percorso e il deposito del materiale

Prelevare il carico in alto con i montanti in posizione


verticale

Inclinare i montanti “tutto indietro” e fare la


retromarcia col carrello, abbassare le forche (15-20
cm da terra) e procedere verso il luogo di deposito,
rispettando la velocità e le procedure impartite

Giunto sul posto, avvicinare il veicolo carico il più


possibile al luogo di sollevamento.Sollevare il carico
all’altezza richiesta

Avvicinare lentamente ancora di più il veicolo,


affinché il carico venga a trovarsi con le forche
sopra al piano dove deve essere deposto.Riportare i
montanti in posizione verticale (inclinandoli in
avanti solo se necessario) e deporre lentamente il
carico
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NORME COMPORTAMENTALI ‐ PEDONI
Gli “altri” abitanti dei magazzini, ovvero coloro che operano non utilizzando il
carrello elevatore:

◊ devono porre molta attenzione durante i loro spostamenti a non esporsi al


rischio di essere investiti nelle aree promiscue (cioè con presenza
contemporanea di pedoni e mezzi meccanici);
◊ non si devono avvicinare al carrello elevatore quando svolge manovre di
carico/scarico;
◊ non devono mai avvicinarsi con sigarette accese, fiammiferi o altri tipi di
fiamme in zone chiuse dove siano in carica batterie o vi siano depositi di
carburanti di motori a scoppio.

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Ing. Stefano Pancari
BUON LAVORO!

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