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DOMENICA XXII

del
TEMPO ORDINARIO
ANNO A

A cura di Angelo Cannata

Il presente libretto è divulgato a soli fini liturgici


è vietata ogni forma di commercializzazione
La drammatica pagina di Geremia è sicuramente sconcertante, e fa piazza pulita di
ogni visione artificiale della vocazione, quasi che il fatto di essere chiamati da Dio
comporti la risoluzione pressoché automatica di ogni tensione e problema, e l'avergli
detto «sì» una volta sgombri il cammino da ogni ostacolo.
Geremia ha l'impressione che il Signore abbia esercitato – ed eserciti – su di lui una
pressione intollerabile e trascinante. Si parla di seduzione, di violenza/violazione, di
fuoco che, simile a un'eruzione vulcanica, risulta incontenibile. Si tratta della volontà
di Dio su di lui: che egli sia profeta, che annunzi la parola del Signore. Geremia non
dubita: mi sarò sbagliato nel sentire la chiamata? Ho forse dato retta a un falso
spirito, a un idolo? La parola che annunzio sarà falsa? No, la sua esperienza di Dio è
troppo forte, egli sa distinguere troppo bene la parola di Dio dalle altre parole. La sua
non è una crisi di fede, quanto piuttosto di speranza. Perché la sua vita gli appare
soltanto come fallimento e sconfitta, che in concreto significano per lui derisione,
disprezzo e rifiuto. L'orizzonte è interamente buio, come è sottolineato dalle
espressioni totalizzanti: «oggetto di derisione ogni giorno»;
«ognuno si beffa di me»; «causa di vergogna tutto il giorno» (vv. 7-8). Egli è nato
«per vedere tormento e dolore, e per finire i giorni nella vergogna» (v. 18, non letto).
La sua esperienza è quella di chi, messo in movimento da una parola di Dio che è
(sempre) una promessa, si ritrova con il niente davanti. È quella di Israele che, di
fronte a minacce molto concrete, protesta contro Dio: «ci hai fatti uscire dall'Egitto
per farci morire?» (cf. Es 14,11; Nm 21,5; Dt 1,27). È quella del salmista che, davanti
alla rovina della dinastia davidica, incalza Dio: «Dove sono finite le tue
misericordie?» (cf. Sal 89,50). È quella degli apostoli che, durante la passione,
vedono il loro maestro fallire miseramente, e le loro speranze crollare.
In una tale situazione non è più possibile barare, tergiversare o far finta di niente,
bisogna scegliere: esigere di salvarsi o accettare di perdere la vita? La prima opzione
significa ovviamente un'autosalvezza: si tratta di mettersi in salvo da soli, coi mezzi
che si hanno. Anche Geremia accenna a un tentativo del genere: si è proposto di
dimenticarsi del Signore e della sua parola, di non profetizzare più, di «ritirarsi a vita
privata». Di fatto non può farlo, c'è in lui una resistenza a mettersi in salvo. Di fatto
egli, come Abramo, «spera contro speranza» (Rm 4,18). Qui, in questa «terra di
nessuno», in questa desolazione senza nome, si apre lo spazio per l'azione di Dio, che
nell'esperienza definitivamente chiarificatrice di Gesù di Nazaret, assumerà i contorni
della risurrezione. Da quel momento ogni uomo che ascolti la Parola lo saprà:
pretendere di mettersi in salvo da soli è la strada della morte. Trova vita soltanto colui
che sa spendere la propria vita affidandola alle mani paterne di Dio. Salvarsi da sé o
lasciarsi salvare, tertium non datur. Ma ogni autosalvezza è autoillusione. Per questo
la croce rimane spes unica: unica speranza.

don Marco Pratesi


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3

INDICE:

Canto d'ingresso (M. Visconti) ......................................... pag. 4

Salmo Responsoriale (M. Visconti) ........................................ 7

Salmo Responsoraile (S. Vivona) ........................................... 8

Canto al Vangelo (M. Visconti) .............................................. 9

Canto alla presentazione dei doni (I. Meini) ......................... 10

Canto di Comunione (G. Liberto) .......................................... 12

Canto di Comunione (alternativo) (L. Migliavacca) ............. 14


4

Canto d'ingresso
Mauro Visconti

    

                 


Tu se - i buo - no, Si - gno - re, e per - do - ni, sei

 
      
            


       
            
 
  
                
   
pie - no di mi - se - ri - cor - dia con chi t'in - vo - ca.

          

        

   
           
    

Salmo 85

   
  

         
1. Signore, tendi l'orecchio, ri-spon - di - mi perché io sono povero e in - fe - li - ce.

  

          


    
     
 
5

         
1. Custodiscimi perché sono fe- de - le; tu Dio mio, salva il tuo servo, che in te spe - ra.

 
       
     

    
 
Pietà di me, Signore, Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore
a te grido tutto il giorno. e darò gloria al tuo nome sempre,
Rallegra la vita del tuo servo, perché grande con me è la tua misericordia:
perché a te, Signore, innalzo l'anima mia. dal profondo degli inferi mi hai strappato.
Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido Mio Dio, mi assalgono gli arroganti,
e tu mi esaudirai. una schiera di violenti attenta alla mia vita,
Fra gli dei nessuno è come te, Signore, non pongono te
e non c'è nulla che uguagli le tue opere. davanti ai loro occhi.
Tutti i popoli che hai creato verranno Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole,
e si prostreranno davanti a te, o Signore, lento all'ira e pieno d'amore, Dio fedele,
per dare gloria a tuo nome; volgiti a me e abbi misericordia:
grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua ancella.
Mostrami, Signore, la tua via, Dammi un segno di benevolenza;
perché nella tua verità io cammini; vedano e siano confusi i miei nemici,
donami un cuore semplice perché tu; Signore,
che tema il tuo nome. mi hai soccorso e consolato.


per finire

       
S                         
 Tu se-i buo - no, Si - gno-re, e per - do

- ni, sei pie - no di mi-se - ri - cor - dia con

     

                       
C
 
 Tu se-i buo - no, Si - gno-re, e per - do

- ni, sei pie - no di mi-se - ri - cor - dia con

         
                    
T

 Tu se-i buo - no, Si - gno-re, e per - do
  
- ni, sei pie - no di mi-se - ri - cor - dia con

            

  
B        
 Tu se-i buo - no, Si - gno-re, e per - do - ni, sei pie - no di mi-se - ri - cor - dia con
6

              
 
S

 Por - gi l'o - rec -

chi t'in - vo - ca. chio, Si -

            
C          
 Por - gi l'o - rec - chio, Si - gno -

chi t'in - vo - ca. re,

      
           
T
   
 Por - gi l'o - rec - chio, Si - gno - re,
  
chi t'in - vo - ca. por -

            
B    
         

chi t'in - vo - ca. Por-gi l'o - rec - chio, Si - gno - re, por - gi l'o - rec - chio, Si -

     
       
S        
       
    
gno - re, por-gi l'o - rec - chio, Si - gno - re, al - la mia pre - ghie - ra
  e sii at-
       
C                 
 e
    
         
al - la mia pre - ghie - ra por - gi l'o - rec - chio, sii at - ten - to

T      

        
gi l'o- rec - chio, Si - gno - re, al - la mia pre - ghie - ra

          
B

gno - re, al - - - la mia pre - ghie - - - ra

    
     
 
rit.

      

S

ten - to al - la
 vo - ce

del - la mi - a sup - pli - - - ca.

C                
  
     

al - la vo - ce del - - la mi - a sup - pli - ca.

       
T    
     
 e sii at -
        
ten - to al - la vo - ce del - la mi - a sup - pli - ca.

       
            

B

 e sii at - ten - to al - la vo - ce del - la mi - a sup - pli - ca.


7
Salmo Responsoriale
Mauro Visconti

   
Devoto

          
 
      
 Ha
 
se - te di te, Si - gno - re, l'a - ni - ma mi - a.

   
        
   

           
      
  

Salmo 62

    
   
Solo
   
 O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cer - co, ha sete di te l’a - ni - ma mi - a,


        
 


       
 

  
            
desidera te la mi - a car - ne in terra arida, assetata, sen - z’ac - qua.


             

          
  

Così nel santuario ti ho contemplato, Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
guardando la tua potenza e la tua gloria. esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
Poiché il tuo amore vale più della vita, A te si stringe l’anima mia:
le mie labbra canteranno la tua lode. la tua destra mi sostiene.

Così ti benedirò per tutta la vita:


nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
8

Salmo Responsoriale
alternativo

Salvatore Vivona

    
       
            


Ha se - te di te, Si. - gno - re, l'a - ni - ma mi - a.

      
         
        
   
       
     
  
 

Salmo 62
1. O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’a - - - ni - ma mia,
2. Così nel santuario ti ho con - tem-plato, guardando la tua potenza e la tu - a gloria.
3. Così ti benedirò per tut - - - ta la vita: nel tuo nome alzerò le mi-e mani.


  
4. Quando penso a te che sei stato il mio a - iuto, esulto di gioia all’ombra delle tu - e ali.

     


   
  
    

1. desidera te la mi - a carne in terra arida, assetata, sen - z’ac - qua.


2. Poiché il tuo amore vale più del - la vita, le mie labbra canteranno la tu - a lo - de.
3. Come saziato dai ci - bi mi - gliori, con labbra gioiose ti loderà la mi - a boc - ca.

    
4. A te si stringe l’a - - - ni - ma mia: la tua destra mi so - stie - ne.

  
    

   
     
    

9
Canto al Vangelo


Mauro Visconti

  
Solenne

               
67

    
 Al - le - lu - ia, al - le - lu - ia, al - le - lu -

ia.


            
             

   
  
   
        
   
  
           
    
  

 
     
77


 Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuo - re -

 
       
 

    

 

 
 

         

82

 

 
per farci com - pren - de - re a quale speranza ci ha chia - ma - ti.

  
         

 
           
10

Canto alla presentazione dei doni


CORO o Solo
T.M.: Ivo Meini


Lento

               
 
     
Sul- l'al - ta - re de-po - nia - mo pa - nee vi-noin u - mil-

 
             
   

                 
  
    

  
      
        

     
     
tà e con es - si a te ciof - fria - mo o di - vi - na bon - tà.

             
  
               
      

   
     
          
 


I no - stri do - ni son so - lo bri - cio - le d'a - mo - re;

     
                
     
  
                    
 
11

 
         
      
Tu li ri - cam - bi col Cor - poeil San - gue tuo, Si - gno - re!

   
       
             
   

   

      
   
  

  

               
 


I no - stri do - ni son so - lo bri - cio - le d'a - mo - re;

                   
   
 
   
          
   
 
 
 
                
Tu li ri - cam - bi col Cor - poeil San - gue tuo, Si - gno - re!

    
                 
  

    
  


    
  


1. Sull'altare deponiamo 2. Con il pane nelle mani
pane e vino in umiltà noi veniamo verso Te;
e con essi a te ci offriamo ed uniti alla Tua offerta
o divina bontà. noi vivremo di Te.
Rit. I nostri doni sono solo briciole d'amore; Rit. I nostri doni ...
Tu li ricambi con il Corpo e il Sangue tuo, Signore!
3. Con il vino che consacri
il Tuo Amore Tu ci dai;
alla mensa che ci prepari
Tu ci nutri di Te.
Rit. I nostri doni....
12
Canto di Comunione


      
Giuseppe Liberto

           
 

Gu - sta - tee ve - de - te co - meè buo - noil Si - gno - re, be -


         
         

           
  

   
         
 
a - - - to chiin lui si ri - fu - gia!

 
         
     

   
     
  

 
      
                     
SOLO (ben declamato)

   
1. Be - ne -di - rò il Si - gno-rein o - gni tem-po, sul-la mi-a boc - ca sem-pre la sua lo - de.
2. Ma - gni-fi - ca - te con me il Si - gno-re, e - sal - tia - moinsie - meil su-o no - me.
3. Guar-da - tea lui e sa - re non sa - ran-no con - fu - sii

- te rag - gian-ti, vo-stri vol-ti.

  




 
 



        
 

13

  
                           
rall.

1. Nel Si - gnor si glorie - rà l'a - ni - ma mi - a l'u - mi - lea - scol - tie si ral - le - gri.
2. Ho cer - ca - to il Si - gnore mihari - spo-sto, daogni ti - mor mihali - be - ra - to.


3. Questo po - ve-ro gri-dae Dio l'a - scolta, lo li-be - ra da tut - te le sue an - go - sce.

         
  
    
          
rall.

 


14
Canto di Comunione
alternativo

 
Un poco movendo  Luciano Migliavacca

       
         
 
Gio - i - te ed e - sul - ta - te: gran - de èil vo - stro pre - mio nei cie - li.

 
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1. Be-a - ti i poveri di spi-ri - to, perchè di essi è il re - gno dei cie - li.
2. Be-a - ti i mi - ti, perchè possiede - ran - no la ter - ra.
3. Be-a - ti i misericordi - o - si perchè troveranno mi - se - ri - cor-di - a.

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4. Be-a - ti gli operatori di pa - ce perchè saranno chiamati fi - gli di Di - o.

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1. Be-a - ti gli af - - - - flit - ti, perchè sa - ran - no con - so - la - ti.
2. Be-a - ti quelli che han fame e sete della giu - sti - zia, perchè sa - ran - no sa - zia - ti.
3. Be-a - ti i puri di cuo - re, perchè ve - dran - no Di - o.


4. Be-a - ti i perseguitati per causa mi - a. perchè di essi è il re - gno di Di - o.


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