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Con la geologia abbiamo a che fare tutti i giorni: se facciamo una gita vediamo un paesaggio, l’acqua che

beviamo deriva da falde o sorgenti e il loro studio rientra nella geologia.

Solo recentemente la conoscenza del pianeta è stata capillare con tecniche sofisticate per studiare a pieno
la dinamica della Terra, es. teoria della tettonica delle placche che spiega come funzionano le placche,
come si formano oceani e sono degli anni ’80.

Le scienze della terra è una disciplina storica perché non può prescindere dal fattore tempo e studia la sua
evoluzione del fenomeno e delle conseguenze che si sono avute nel tempo. È anche una disciplina in
evoluzione perché vengono fatte nuove scoperte e teorie e magari si correggono le precedenti.

Ha bisogno del supporto di tante discipline specifiche: geografia fisica e astronomia, geologia (rocce),
geofisica (comportamenti materiali che costituiscono la terra)  tutte insieme danno le scienze della terra.

Ci sono tanti argomenti diversi: una branca si occupa della 1) terra solida, con dentro geologia (studio
struttura composizione crosta terrestre) e altre più specifiche: mineralogia (studia i minerali), tettonica
(studia i movimenti della crosta terrestre e litosfera), pedologia (si occupa di come si trasforma, nasce un
suolo), geomorfologia (come si formano rilievi, pianure), paleontologia (fossili). Nella terra solida c’è anche
la geofisica. 2) terra fluida con discipline che si occupano dell’acqua: idrologia (acque superficiali e
sotterranee), oceanografia, meteorologia (dinamica dell’atmosfera, composizione) e anche la glaciologia
(studio ghiacciai e terreno gelato).

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