STUDIO ODONTOIATRICO
corso 2
1. PRESIDIO DI EMERGENZA
metodologia e tutto l’occorrente – borsa d’emergenza presente in tutti gli studi odontoiatrici.
- Tensiometro elettronico per misurare PA (pressione art.) a livello del polso (1)
- Bende e garze di spessore 10x10 (3)
- Nastri adesivi (2)
- Soluzioni disinfettanti (Betadine, Iodina…) per disinfettare i tegumenti (1)
- Siringhe sterili 5-10 ml (5)
Sono richiesti molti farmaci per possibili allergie acute perché nel nostro campo professionali si utilizzano
materiali dentali, antibiotici e farmaci che possono causare spesso delle reazioni allergiche nei pazienti.
8. Salbutamolo – si somministra in caso di pazienti con asma bronchiale
9. Glucosio 5% - somministrato in caso di ipoglicemia nei pazienti ansiosi o quelli che manifestano
una crisi ipoglicemica
10. Diazepam – sotto forma di fiale, va somministrato infra-muscolare in caso di crisi convulsiva
11. Ketorolac o Metamizol – sottoforma di compressa, somministrata via orale come analgesico
12. Drotaverina – obbligatorio come farmaco perché somministrato oralmente nelle dove in
gravidanza
13. Amoxicillina e Clindamicina – in compresse da 500-600 mg, sono somministrate come
antibioprofilassia e antiprofilassia ma mai nei pazienti allergici alla penicillina (perché
l’amoxicillina ha alla base sempre la penicillina e ci sono tanti pazienti che ne sono allergici; a
questi va somministrata la clindamicina).
2. ANAMNESI
È l’ottenimento da parte del medico di vari dati personali del paziente, occorrenti per assicurarci che la
nostra prestazione non incontrerà rischi che aggravino la condizione del paziente.
- Dati anagrafici: nome, cognome, età, sesso, stato civile, occupazione, indirizzo.
- Questionario: 4 punti essenziali:
Domande per sapere se ha avuto delle malattie precedenti, se ha subito intervento chirurgico…
Informarci sulle terapie in corso: se assume un certo tipo di farmaco in modo continuato o
recente, se soffre di diabete, ulcera… e se le terapie farmaceutiche possono interferire con i
nostri analgesici (ipnotici, tranquillizzanti, steroidi, analgesici, beta-bloccanti, antidepressivi,
anticoagulanti…)
Informarci se il paziente presenta dei precedenti di allergia
Precedenti tossici (alcool, fumo cronico o droghe) perché possono interferire con la terapia di
cura.
Se un paziente consuma abitualmente alcool, è risaputo che l’alcool blocca i recettori per
l’anestesia, quindi quando andremo a somministrare l’anestetico essendo i recettori bloccati
l’anestesia non avrà effetto. Quindi è molto importante conoscere bene lo stato del paziente
per poter adattare le varie procedure mediche.
Nel caso di consumo di droga, attualmente la cocaina viene consumata a scopo di divertimento,
quindi è bene prestare molto attenzione se un paziente consuma droghe perché si sa che
l’effetto della cocaina agisce sul cuore; se stiamo per somministrare un anestetico
intravascolare in modo incidentale, quel paziente può morire sulla poltrona per via della
cocaina che combinata con l’anestetico provoca infarto miocardico.
Per poter determinare lo stato di salute di una persona ci sono vari tipi di questionari per poter scoprire
l’intero storico medico del paziente:
- 2 moduli di questionario: uno ha forma lunga e l’altro più abbreviato, entrambi approvati
dall’Associazione Medica di Chicago (1980)
Forma lunga del questionario – raccoglie info su stato generale del paziente, è utilizzato per lo
più da giovani medici (appena introdotti nel campo lavorativo)
Forma breve – presenta info di base sullo stato di base del paziente ed è ideale per un medico
che dispone già di una ricca esperienza clinica
Il questionario va completato dal paziente mentre si trova nella sala d’aspetto, ed ha il valore di
un’autocertificazione; quindi il medico è tenuto ad informarsi su tutti gli aspetti ed i particolari dello
stato di salute del paziente, ma il paziente è pienamente responsabile di tutto quello che dichiara e
compila nel questionario perché altrimenti, in un caso di ipertensione nel paziente x esempio, se
quest’ultimo non ha dichiarato di esser ipertensivo, la colpa ricade solo sul paziente e non sul
medico!
Inoltre, sfortunatamente alcuni pazienti che in passato si sono trovati in una situazione di rifiuto da
parte di altri medici/odontoiatri, evitano di dichiarare una patologia associata; anche in questo caso
il medico è esente da responsabilità.
Dopo aver compilato i suoi dati anagrafici, ci sono le varie domande del questionario:
nel caso di paziente di sesso femminile nel questionario si troverà la domanda che chiede se al momento è
incinta o si trova nel mezzo del ciclo mestruale.
Invece per pazienti sia maschili che femminili, successivamente si troveranno domande su allergie,
intolleranze farmaceutiche e non; se la risposta è sì specificare a quale farmaco o terapia non
farmaceutica presenta allergie.
La domanda successiva riguarda ad eventuali trattamenti in corso, sia farmaceutico che omeopatico; se la
risposta è sì precisare il farmaco assunto e la dose somministrata nelle ultime 2 settimane (perché ci sono
molti integratori che interferiscono con i farmaci o materiali dentali che vengono utilizzati negli studi
odontoiatrici)
Se è in corso una terapia con anticoagulante deve essere messo per iscritto sia farmaco che la dose
Se la terapia in corso è con bifosfonati (che è risaputo che possono interferire e portare ad osteonecrosi)
Se si ha avuto in presente o in passato una malattia acuta o cronica: se sì, specificare se la malattia è
congenita, del cuore, angina pettorale, infarto miocardico… e precisare quando e dove ha avuto luogo.
Precisazioni:
- Per l’ipertensione arteriosa deve esser registrato il valore più alto avuto
- Se parliamo di ictus bisogna precisare quando è avvenuto
- Per i neoplasmi, in un paziente sottoposto a radioterapia occorre spostare le cure odontoiatriche o
2 settimane prima della radioterapia o 6 mesi dopo.
Molto importante è sapere se il paziente ha subito interventi chirurgici in passato, e precisare quali e
quando; inoltre è opportuno sapere se ha subito altri interventi stomatologici con o senza anestesia.
Sono compresi anche incidenti e complicazioni avute durante la somministrazione degli anestetici.
Dopo aver compilato questi dati, segue una formula di chiusura, una frase:
“mi assumo l’intera responsabilità contro incidenti e complicazioni che si possono manifestare
nell’eventualità che questi dati forniti siano falsi o incompleti”
Questa protegge il dentista nel caso di un paziente scontento che lo chiama in giudizio.
- Aspetto generale – colorazione della pelle e della mucosa (pallide …), igiene personale (se è idonea
o scarsa), corporatura e peso
Prestando attenzione in questo modo ci possiamo già accorgere se il paziente soffre di patologie
tipiche; la semplice colorazione della pelle ci offre degli indizi: se un paziente ha ad esempio un
colore violaceo nella zona della bocca e del naso è un segno di una malattia.
- Respirazione del paziente: se respira a scatti significa che ha disturbi o una malattia respiratoria,
dimostra uno stato di affaticamento dovuto a patologie
- Tremolio di dita o testa ci può condurre a patologie nervose degenerative come Il Parkinson per
esempio.
A partire da questi primi segni, parando poi con il medico curante del paziente si possono valutare
la funzione del sistema cardio-vascolare, respiratorio, renale, sistema nervoso centrale e periferico.
- Conoscere il paziente
- Valutare rischi anestetico-chirurgico: in caso in cui sia necessario l’anestesia e intervento chirurgico
è obbligatorio valutare il rischio all’anestesia
- Precisare momento e luogo dell’intervento proposto
- Definito il metodo di anestesia e di preparazione preanestetica
Quando si esamina il paziente parto sempre da aspetto generale: faccia, corporatura, peso, colorazione
cute e mucose, igiene personale.
Dal punto di vista grastro-intestinale possiamo avere info sul transito intestinale, se presenta disfagia,
rigurgiti o stato di vomito
Cardio-vascolare: pressione arteriosa, valutiamo il suo polso, verificare distensione delle vene sul collo,
l’aspetto dell’arteria temporale superficiale, se presenta edema a livello degli arti inferiori, considerare la
colorazione periorale, nasale, ungueale.
Sistema nervoso centrale: valutare l’orientamento in tempo/spazio e il modo in cui il paziente coordina i
suoi riflessi
Cavità orale: in generale prestare attenzione a tutte le protesi mobili, alle otturazioni che possono staccarsi
facilmente perché de-cementate
ESAME BIOLOGICO GENERALE:
Il ruolo di questo bilancio preoperatorio è quello di definire il gruppo di rischio in cui viene inquadrato il
paziente.
Legge nr. 95 del 2006 concernente la riforma sanitaria – definisce il significato di:
Assistenza medica d’urgenza – insieme delle misure diagnostiche e terapeutiche attuate dal
personale medico qualificato; può esser prestata a diversi livelli da medici o infermieri professionali
(due categorie con diversi gradi di formazione professionale)
In un infortunio o ammalamento cronico che necessita la prestazione del primo soccorso qualificato
o dell’assistenza medica d’emergenza, può esser attuato sia dal medico che dall’infermiere (nel
caso in cui fosse necessaria solo un’iniezione; ma quando sono necessarie invece manovre che
vanno oltre le sue competenze, si passa a un livello superiore di qualifica)
L’assistenza medica d’emergenza in cui la vita è messa in pericolo, nel caso in cui siano necessari
interventi in fase pre-ospedaliera, ognuno deve prestare soccorso solo in base alle sue competenze:
un semplice svenimento in poltrona, con un po’ d’acqua o mezzi a disposizione di riesce ad evitare
il pericolo; ma se è grave per prima cosa bisogna chiamare il servizio d’emergenza qualificato.
In caso d’urgenza…
Queste urgenze possono manifestarsi sia prima che dopo l’intervento: ci sono pazienti ansiosi che appena si
siedono sulla poltrona già manifestano una crisi di pressione o altri segni, quindi mai perdere d’cchio il
paziente dal momento in cui entra nello studio.
- stato del paziente: se è migliorato o peggiorato nel senso di presentare una sintomatologia
aggravata
- quando al paziente viene somministrato un anestetico deve esser sorvegliato per tutto il periodo in
cui l’anestetico fa il suo effetto
Mai allontanarsi dal paziente dopo avergli somministrato l’anestesia, perché in qualsiasi momento
può verificarsi una qualche complicazione (per esempio un edema glottico, dispnea); metà degli
incidenti letali sono dovuti a complicanze in seguito ad anestesia!
Per valutare il rischio medico del paziente con condizioni generali associate: ASA (American Society of
Anesthesiologists) ha diviso 2 classi di rischio per gli studi odontoiatrici.
Divide 5 classi di rischio, le prime due riguardano dei pazienti che frequentemente si rivolgono a uno studio
dentale normale
CLASSE ASA I – paziente sano che non presenta alterazioni se non quella che necessita l’intervento
chirurgico
CLASSE ASA II – pazienti con un disturbo moderato di una funzione vitale, che si trova in rapporto o
no con una centra condizione chirurgica
CLASSE ASA III – pazienti con diversi gradi di severità di malattia delle funzioni vitali, che ormai non
si rivolgono a uno studio dentale normale
ARCHER 1965 – In base allo stato psicologico e organico, dall’importanza e durata prevedibile
dell’intervento i pazienti vengono classificati in e categorie:
- CASI BUONI – pazienti tra 8-40 anni, con buono stato generale; essi presentano un rischio minore
- CASI GRAVI – pazienti che soffrono di disturbi organici gravi;
se il paziente ha subito un infarto miocardico di recente – sotto i 3 mesi
se la sua PA è oscillante
se si verificano insufficienze respiratorie gravi
diabete difficile da equilibrare
ictus o disturbi a livello cerebrale
- CASI INTERMEDI – pazienti tra 35-50 anni, che soffrono di disturbi organici ma in generale con un
buon stato di salute.
Metodo di anestesia, interventi chirurgici, costituiscono delle AGGRESSIONI che possono generare più
svantaggi che benefici se vengono ignorate le particolarità reattive del paziente.
Gli interventi stomatologici usuali non comportano un rischio vitale significativo; nel caso in cui compaiano
dei piccoli o gravi infortuni, questi sono il risultato dell’incompleta valutazione dello stato generale del
paziente e non proprio dell’intervento odontoiatrico vero e proprio.