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MOTILITÀ GASTRICA

L’abbiamo in 2 regioni:
• SERBATOIO – Comprende le porzioni anatomiche di fondo e corpo
• POMPA ANTRALE – Comprende la porzione anatomica di una parte di corpo e antro

In queste regioni abbiamo 2 tipi di motilità: tonica e fasica


Pompa antrale: ha un’attività fasica, ovvero una contrazione peristaltica che spinge il contenuto gastrico in
direzione dello sfintere pilorico

Serbatoio: si ha invece una attività tonica, ovvero una contrazione che viene mantenuto nel tempo. Questa
contrazione viene regolata, in quanto lo stomaco deve adattare il suo volume al contenuto gastrico. Lo
stomaco però esercita anche una pressione sul contenuto gastrico.

Questo perché non è sufficiente distendere la parete gastrica per creare maggior volume, ma lo stomaco
deve mantenere un’adesione su quello che è il contenuto gastrico.

Se c’è una buona adesione tra contenuto e contrazione tonica esercitata sulla parete gastrica a livello del
serbatoio, vuol dire che si riesce ad esercitare una maggior tensione sul contenuto gastrico nel momento
che avviene la contrazione fasica a livello della pompa antrale.

RIFLESSO VAGOVAGALE

1. Recettori – meccanocettori (recettori gastrici di stiramento a livello della parete gastrica –


cibo/pressione parete gastrica/ recettori stirati
2. Fibra afferente: nervo vago
3. Centro integrazione: bulbo tronco dell’encefalo
4. Fibra efferente: nervo vago
5. Organo effettore: SN. Enterico ➔ inibizione muscolatura liscia ➔ rilasciamento muscolare della parte
gastrica

Peristalsi e segmentazione

Il ritmo elettrico basale dà origine ad un’onda di contrazione nella muscolaris exterba che viaggia
longitudinalmente lungo il tratto intestinale. Queste onde, che costituiscono la peristalsi, spingono i
contenuti in avanti con una velocità che dipende dal ritmo elettrico basale.
La peristalsi è dovuta all’attività coordinata degli strati muscolari circolari e longitudinale in segmenti
adiacenti del tratto GI.
Nel segmento GI prossimale, la muscolatura circolare si contrae, mentre quella longitudinale si rilascia.
Questo riduce il diametro del tratto.

Nel segmento GI distale, la muscolatura circolare si rilascia mentre quella longitudinale si contrae,
provocando un aumento del diametro del tratto che si prepara a ricevere il contenuto del segmento
prossimale. In realtà, l’attività del segmento distale precede quella del prossimale per prepararsi all’arrivo
del contento intestinale.

Nell’intestino tenue, la muscolaris externa è capace anche di attuare la segmentazione, contrazioni


alternate tra i segmenti intestinali che rimescolano il chimo. Mentre un segmento di muscolatura circolare
intestinale si contrae, i segmenti su entrambi i lati si rilasciano, consentendo al contenuto di muoversi in
entrambe le direzioni. Ne risulta che il chimo è spinto avanti e indietro, mescolandone i contenuti e
portando i prodotti della digestione a diretto contatto con la muscolatura intestinale.

CELLULE DI CAJAL

Il cellule interstiziali di Cajal (ICC) è un tipo di cellule interstiziali trovato nel tratto gastrointestinale . Ci sono
diversi tipi con funzioni diverse. Mioenterico cellule interstiziali di Cajal (ICC-MY) servono come un
pacemaker, che crea il bioelettrica potenziale onde lente che porta alla contrazione della muscolatura
liscia .
Cellule interstiziali intramuscolari di Cajal (ICC-IM) sono coinvolti nella stimolazione delle cellule muscolari
lisce, neurotrasmettitori agiscono attraverso di loro. Alcuni canali del cloruro attivati dal calcio sono ormai
noti a svolgere un ruolo importante nella regolazione ICC gastrointestinale umano, in
particolare l'anoctamin canale ANO1.
Queste cellule sono derivate da mesoderma .
(occhio differenza con quella peacemaker nodo SA)

Onde lente durata?? Valore soglia importante

L’unità fondamentale del muscolo liscio gastrointestinale consiste di fasci di cellule muscolari,
approssimativamente parallele fra loro, separati da setti di tessuto connettivo in cui si trovano vasi
sanguigni e fibre nervose. Le cellule muscolari lisce hanno una forma affusolata con un grosso nucleo
centrale, posseggono sarcoplasma e un reticolo sarcoplasmatico.
Le cellule muscolari lisce sono connesse da numerose giunzioni che garantiscono un accoppiamento
elettrico delle cellule muscolari, offrendo una via a bassa resistenza che permette una rapida propagazione
dei fenomeni elettrici lungo l’asse maggiore della fibrocellula.
Grazie all’accoppiamento elettrico la depolarizzazione diffonde dalla zona depolarizzata in tutte le altre
adiacenti risultando in un coordinato movimento delle cellule muscolari lisce.

Le cellule muscolari lisce del tratto gastrointestinale hanno un potenziale di membrana instabile soggetto a
continue oscillazioni, susseguirsi di depolarizzazioni e ripolarizzazioni che prendono il nome di onde lente.
Le onde si generano nello stomaco, nell’intestino tenue e nel colon; si propagano passivamente lungo tutto
il tessuto muscolare e posseggono andamento e una frequenza che variano a secondo della regione.

Attività elettrica e meccanica delle cellule muscolari lisce


Le onde lente sono caratterizzate da tre fasi che si susseguono nel tempo:
• un iniziale depolarizzazione
• una fase di plateau
• una ripolarizzazione.
Durante la fase di plateau è possibile osservare la nascita di potenziali d’azione causati dall’apertura di
canali CA+ che vengono attivati a livelli di depolarizzazione della membrana dopo la fase di ascesa (soglia
elettrica). La contrazione delle fibrocellule muscolari è comunque indipendente dall’innesco dei potenziali
d’azione, poiché la depolarizzazione della membrana è tale da generare un evento contrattile ancor prima
che insorga un potenziale d’azione. I potenziali d’azione che si innescano durante la fase di plateau
aumentano il vigore della contrazione della cellula muscolare.

L’aumento intracellulare di Ca+ necessario alla contrazione muscolare è dovuto al suo ingresso
dall’ambiente extracellulare attraverso canali che si attivano durante i periodi di depolarizzazione della
membrana.
Controllo nervoso

INNERVAZIONE ESTRINSECA
L’innervazione parasimapatica è attuata soprattutto da fibre adrenergiche postgangliari i cui corpi cellulari
si trovano nei gangli prevertebrali. La maggior parte dei nervi simpatici non innerva direttamente le cellule
muscolari e le cellule secernenti e assorbenti, ma raggiunge i vasi sanguigni e prende contatto con i neuroni
dei plessi intramurali sui quali esercita un azione regolatrice.
La stimolazione delle fibre simpatiche determina vasocostrizione, inibizione delle cellule della muscolare
esterna, contrazione delle cellule della muscolaris mucosae e riduzione delle secrezioni.
L’innervazione parasimpatica è assicurata dalle fibre del nervo vago fino a livello del colon traverso, mentre
la restante parte del colon e il retto ricevono l’innervazione parasimpatica delle fibre dei nervi perlvici.
L’attività simpatica stimola l’attività sia motoria sia secretoria dell’intestino.

L’innervazione estrinseca fornisce pertanto le vie per i cosidetti riflessi lunghi, cioè i circuito riflessi che
coinvolgono i neuroni del sistema nervoso centrale.

INNERVAZIONE INTRINSECA
Le fibre nervose e le cellule gangliari sono organizzate a formare plessi localizzati nello spessore della
parete:
• plesso di auerbach o mienterico
• plesso meissner o sottomucoso
da questi originano fasci di fibre che formano plessi non gangliari, come il plesso muscolare profondo,
nell’ileo, e il plesso mucoso.
Numerosi interneuroni collegano fibre sensoriali afferenti con i neuroni efferenti che innervano le cellule
muscolari lisce e le cellule secernenti, formando una serie di archi riflessi interamente localizzati all’interno
della parete, detti riflessi locali o brevi. Questa caratteristica conferisce ai plessi la possibilità di regolare le
attività motorie e secretorie dell’apparato gastrointestinale.
I neuron secretomotori del plesso sottomuscoso liberano acetilcolina ACH e il peptide intestinale vasoattivo
che sono neurotrasmettitori eccitatori. Altri possono inibire attraverso i neuroni enterici secretomotori, la
secrezione di acqua o di elettroliti.
A livello dello stomaco in seguito a stimolazione vagalee i neuroni enterici liberano peptide rilasciante la
gastrina che ne determina la liberazione.

L’acetilcolina legandosi ai recettori muscarinici accoppiati a proteine G, incrementa la liberazione di calcio


(Ca+) intracellulare, esercitando un azione eccitatoria.
La noradrenalina liberata dalle terminazione simpatiche ha un effetto inibitorio, bloccando la liberazione di
neurotrasmettitori eccitatori a livello della maggior parte delle terminazione dei neuroni enterici.

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