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Lez 23 – 1.

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MECCANISMI PERITUBULARI
Iniziamo adesso parlare dei meccanismi che vengono a livello tubulare.
Per parlare dei meccanismi tubulari dobbiamo rifarci alla suddivisione funzionale di cui abbiamo parlato tra
il sistema prossimale, sistema dell'Ansa, e sistema distale del dotto.
Se andiamo a guardare nel complesso quello che succede nei tre livelli del sistema tubulare del nefrone,
vediamo che a livello prossimale avvengono la maggior parte dei riassorbimenti sia dal punto di vista
dei soluti, che dal punto di vista del volume e quindi l'assorbimento di acqua.
Parliamo di circa 80% degli assorbimenti che avvengono al livello prossimare, oltre a fare una distinzione
dal punto di vista quantitativo anche le punto di vista qualitativo, la maggior parte delle molecole vengono
riassorbite a livello prossimale, mentre livello della ansa e a livello del sistema distale, nel dotto abbiamo
dei riassorbimenti che dal punto di vista qualitativo risultano essere nettamente inferiori.
Parliamo di pochi soluti dal punto di vista qualitativo che vengono assorbiti dopo aver passato il sistema
tubulare prossimale.
Ancora più importante è andare a vedere in maniera comparata fra le tre parti del sistema tubulare come
vengono riassorbiti i soluti.

A livello prossimale abbiamo un sistema che decorre interamente nella zona corticale della piramide renale.
L'ansa invece discende nella midollare renale, poi risale con il tubulo distale che è nuovamente a livello
della corticale renale e il sistema del dotto riscende attraversando tutto lo spessore della midollare.
Legato a questo andamento contro uno spostamento di tubuli renali dalla zona della corticale alla zona
della midollare l'abbiamo per forza dei meccanismi che risultano essere differenti tra le diverse regioni, in
particolare livello della corticale abbiamo un ambiente che risulta essere isosmotico al plasma, quindi
l'interstizio della corticale è sempre a 300 ml-molare mentre nella midollare un gradiente crescente di
osmolarità fila raggiungere 1400 ml-molare in uscita.
Questi ambienti diversi tra la corticale e la midollare vanno a influenzare i meccanismi di riassorbimento-
secrezione che avvengono in tratti diversi del sistema tubulare.

Iniziamo ad analizzare cosa succede a livello del tubo prossimale.


I riassorbimenti a livello prossimale di soluti che vengono sempre seguiti da l'assorbimento di acqua,
quindi diciamo che il riassorbimento di acqua a livello prossimale risulta essere un riassorbimento iso-
osmotico, vuol dire che a livello del tubulo renale prossimale abbiamo un riassorbimento dei soluti e
contemporaneamente abbiamo riassorbimento di acqua. All'interno del lume del tubulo la composizione
del liquido tubulare, quindi dell'ultrafiltrato che ha passato il corpuscolo renale ed è entrato nel sistema
tubulare , non sta avendo delle variazioni in termini di osmolarità.
Le variazioni ne ha in termini di volume perché viene riassorbita una quantità importante di acqua e nella
composizione dei soluti. Vuol dire che non appena il liquido ultra filtrato entra nel sistema tubulare inizia a
venire rimodellato, cambia nella sua composizione e tutti i soluti che risultano essere indispensabili per
l'organismo e vengono recuperati immediatamente dei meccanismi di riassorbimento, e rimarranno livello
tubulare solamente quei soluti che devono essere escreti, e parte di soluti che vengono riassorbiti, ma che
non vanno totalmente riassorbiti.
Nella logica di una regolazione dell'organismo in quello che è il bilancio idrosalino.
La maggior parte dei riassorbimenti che avvengono nel tubulo contorto prossimale sono riassorbimenti che
sono legati al riassorbimento di sodio. In generale i soluti che possono essere glucosio come altri soluti,
quando vengono riassorbiti con il sodio vanno a sfruttare il gradiente di concentrazione del sodio.

Il sodio vi ricordo che è poco concentrato all'interno delle cellule. e quindi se noi abbiamo una liquido con
elevata concentrazione di sodio, percio avremo una forza elettrochimica che spinge sodio ad entrare
all'interno delle cellule.
esattamente questo liquido è paragonabile a quel liquido che è presente a livello extracellulare in tutte le
cellule, e essendo il sodio a livello extracellulare spinto da una forza elettrochimica che tende a far entrare
sodio nelle cellule, in quanto il sodio è una molecola carica. e in tutte le cellule l'abbiamo potenziali
membrana con l'esterno della cellula positiva, all'interno negativo.
il sodio è più concentrato all'esterno della cellule e quindi tende a entrare nelle cellule spinto dalla forza
chimica del gradiente di concentrazione.

Nel complesso abbiamo due vettori di forza in una chimica una elettrica, entrambi diretti verso l'interno
della cellula e quindi avremo una forza elettrochimica totale che sarà una forza entrante che spinge soluti
ad entrare nelle cellule.

I flussi di sodio sono sempre dei flussi passivi verso l'interno della cellula. Sfruttando questo forza
elettrochimica del sodio e andando a sfruttare questa forza del gradiente di concentrazione,
gradiente elettrico, per abbinare l'ingresso di altre molecole che altrimenti dovrebbero entrare nella cellula
mediante dei meccanismi attivi.

Il glucosio ad esempio per entrare nelle cellule non potrebbe farlo se non utilizzando dei meccanismi di
trasporto che consumano energia, mentre tutte le molecole che vengono riassorbite livello che tubulo
prossimale sfruttano intervento del sodio, questo si chiama un meccanismo di Co-trasporto.
Il meccanismo cotrasporto viene effettuato mediante dei trasportatori di membrana che vanno a legare
due molecole da trasportare e le trasportano verso lo stesso lato della membrana cellulare.
Quindi avremo trasportatore che lega maniera selettiva il sodio e che può legare maniera selettiva altri
soluti,
quindi avremo diversi trasportatori che sfruttano di sodio per far entrare nella cellula la molecola da
riassorbire.

Vedete che dal lume del tubulo sodio e glucosio entrano nelle cellule che descrivono il tubulo (cellule
tubulari) e una volta all'interno della cellula, il sodio viene escluso a livello della membrana basolaterale.
La membrana che è rivolta verso lo spazio peritubulare, quindi avremo una membrana apicale che descriva
il lume del tubulo che è specializzata per il riassorbimento di soluti, e una membrana basolaterale
attraverso cui tutti i soluti che vengono riassorbiti devono essere estrusi in direzione dello spazio
peritubulare in maniera che possono venire a loro volta riassorbiti nella rete capillare peritubulare.
Quindi mediante la rete capillare peritubulare ritornare nella circolazione sistemica.

Questo tipo di trasporto che vede il sodio implicato in cotrasporto è un meccanismo di riassorbimento di
trasporto attivo secondario, diciamo che hanno trasporto attivo secondario non perché si utilizzi ATP in
questo tipo di trasporto che sfrutta il gradiente elettrochimico del sodio, ma perché il riassorbimento di
sodio viene sostenuto dall attività atp-asica della pompa sodio potassio sulla membrana basolaterale.

Se non avessimo l'attività di questa pompa come tutte le cellule non riusciremo a mantenere il potenziale di
membrana e non riusciremo a far entrare delle quantità massime di sodio all’interno delle cellule.
tutte le quantità che entrano nella cellula devono essere estruse per mantenere l'integrità funzionare delle
cellule tubulari.
Quindi un meccanismo attimo secondario che nel caso del glucosio vede l'intervento di un secondo
trasportatore a livello della membrana basolaterale. Questo trasportatore della membrana basa laterale è
un
trasportatore specifico per il glucosio appartiene alla famiglia dei trasportatori per il glucosio che si
chiamano GLUCH cioè trasportatori di glucosio nello specifico questo tipo di trasportatore per il glucosio è
un trasportatore costitutivo della membrana cellulare, ovvero è sempre presente nelle membrane cellulari
e quindi risulta essere indipendente dall'effetto dell'insulina.
questo sistema di cotrasporto sodio glucosio è un sistema che va in saturazione, ovvero noi possiamo avere
un trasporto, un riassorbimento di glucosio che è limitato da un trasporto massimo.

se andiamo a mettere un grafico la velocità di filtrazione del glucosio con la concentrazione plasmatica di
glucosio espressa come 300 mg su 100 ml di plasma vedete che abbiamo una funzione lineare.
Quindi vuol dire che per qualsiasi concentrazione plasmatica di glucosio noi avremo sempre la filtrazione di
tutto il glucosio contenuto nel plasma che viene filtrato a livello del corpuscolo renale. In condizioni
fisiologiche il glucosio viene completamente riassorbito a livello del tubulo prossimale, in questo secondo
grafico vediamo la velocità nel riassorbimento del glucosio a livello del tubulo prossimale in funzione della
concentrazione plasmatica del glucosio.
Vedete che entro un certo intervallo noi abbiamo nuovamente una funzione lineare quindi c'è
proporzionalità tra la concentrazione plasmatica di glucosio e la velocità del riassorbimento, quindi
funziona proporzionamento diretto per la filtrazione e di un certo range anche per il riassorbimento.
Se guardate per un valore teorico di 300 mg su 100 ml per il glucosio plasmatico abbiamo un limite al
trasporto, quindi vuol dire che finché la concentrazione plasmatica del glucosio è al di sotto del tar 300 mg
100 ml viene rispettata questa funzione lineare ovvero tutto il glucosio viene riassorbito a livello del tubulo
prossimale ma se aumenta la concentrazione plasmatica del glucosio si interrompe questa funzione lineare
e abbiamo la relazione tra assorbimento a concentrazione che diventa una linea piatta cioè non aumenta
più il riassorbimento del glucosio vuol dire che siamo arrivati al trasporto massimo di glucosio in realtà
abbiamo visto che abbiamo detto che questo valore di far 300 mg su 100 ml è un valore teorico quando si
raggiunge
questo valore teorico abbiamo raggiunto la soglia renale escrezione del glucosio, cioè se andiamo a vedere
la velocità di escrezione del glucosio finché il glucosio rimane al di sotto del valore soglia la estrazione
uguale a zero, perché viene completamente riassorbito e quindi non rimarrà nessuna quantità di glucosio
nel sistema tubulare e quindi non ci sarà escrezione di glucosio ma nel momento che si supera il trasporto
massimo abbiamo raggiunto la soglia di escrezione renale e iniziamo a vedere nelle quantità crescenti di
glucosio che vengono escreti.
se andiamo a sovrapporre tre grafici vediamo la funzione che rimane proporzionalmente diretta per la
filtrazione il trasporto massimo in corrispondenza del trattato massimo laescrezione renale di glucosio.
Questo valore mentre 300 mg 100 ml concentrazione plasmatica del glucosio è un valore teorico perché il
valore reale il valore osservato ci mostra che laescrezione renale del glucosio inizia molto prima di questi
300 mg su decilitro ma attorno ai 180 mg su dcl quindi rimane la linearità della filtrazione, rimane la
funzione del trasporto massimo. Ma questo traporto massimo in realtà inizia a essere una funzione
non lineare
per la sul riassorbimento a partire da questo valore perché iniziamo ad avere delle piccole quantità di
glucosio che vengono escrete per poi ritornare per la funzione lineare tra escrezione e trasposta massimo
che inizia attorno ai 300 mg su dcl per concentrazione plasmatica di glucosio. questa differenza tra il
valore di escrezione renale osservata per quello teorico sta nel fatto che man mano che aumenta la
concentrazione plasmatica del glucosio e aumenta la concentrazione di glucosio nel liquido tubulare
abbiamo sempre più trasportatori che vanno a effettuare cotrasporto sodio e glucosio che sono
occupati. Dal momento che noi stiamo considerando una molecola che presenta nel liquido tubulare a
chi deve incontrare il trasportatore e stiamo parlando di una soluzione che non è ferma in un contenitore in
laboratorio e che quindi ha il tempo di interagire con un'altra molecola a cui si deve legare ma stiamo
parlando di una molecola che è presente in un tubulo dove c’è un flusso.

questo vuol dire che non riusciremo mai ad avere il 100 per cento dei trasportatori sodio glucosio che
vengono utilizzate quindi quella saturazione dei trasportatori inizia molto prima non perché effettivamente
siano occupate al cento per cento ma perché diventa difficoltoso per le molecole di glucosio trovare dei
trasportatori che sono liberi ce ne sono ma la maggior parte detta trasportatori sono già occupati nel
trasporto sodio glucosio, e quindi inizia molto prima la fase di iscrizione a renale al glucosio.

Soluti riassorbiti tubulo prossimale

Molti vengono riassorbiti con meccanismo che prevede il cotrasporto di sodio con i soluti, esempio per i
sosfati o amminoacidi oltre che per il glucosio. Abbiamo anche dei meccanismi che vedono la escrezione
renale di H+ in contro trasporto rispetto al sodio. questo meccanismo di secrezione di H+ nel liquido
tubulare che inizia ad avvenire già a livello prossimale, è un meccanismo con cui si va ad acidificare l’urina

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