PROBLEMI DI FISICA
GENERALE
ELETTROMAGNETISMO - OTTICA
Francesco Porto, Gaetano Lanzalone, Ivano Lombardo
Problemi di Fisica Generale
Elettromagnetismo e Ottica
Copyright © 2014, EdiSES srl - Napoli
9 8 7 6 5 4 3 2 1
2017 2016 2015 2014
Francesco PORTO
Gaetano LANZALONE
Ivano LOMBARDO
INDICE
Elettrostatica
Simbologia Usata
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
8 Cap. 1 - Elettrostatica
Problema 1.3
Fissati i versi delle forze, a questo punto si può ragionare con i moduli.
Q1Q2 QQ
a) F12 = F13 sostituendo e semplificando k0 = k0 1 2 3
X 22 X3
Cap. 1 - Elettrostatica 9
Q2 Q
si ottiene2
= 32 ed infine Q2 X 32 = Q3 X 22
X2 X3
Analogamente nel caso b) si ottiene:
Q1Q2 Q2Q3
b) F21 = F23 sostituendo e semplificando si ottiene k0 = k0
X 22 ( X 3 − X 2 )2
ed infine Q1 ( X 3 − X 2 ) 2 = Q3 X 22 .
# Q2 X 32 = Q3 X 22
" 2 2
(*)
!Q1 ( X 3 − X 2 ) = Q3 X 2
essendo uguali i secondi membri, saranno uguali anche i primi membri e quindi
si ha:
Q2 X 32 = Q1 ( X 3 − X 2 ) 2
Q2 X 32 = Q1 ( X 32 + X 22 − 2 X 3 X 2 )
(Q1 − Q2 ) X 32 − 2Q1 X 2 X 3 + Q1 X 22 = 0
Q1 X 2 ± Q12 X 22 − Q1 X 22 (Q1 − Q2 )
X3 =
Q1 − Q2
Q1 X 2 ± Q1Q2 X 22 Q1 ± Q1Q2
X3 = = X2
Q1 − Q2 Q1 − Q2
8 × 10 −6 ± 8 × 10 −6 × 1210 −6 8 ± 2 X 3+ = 0.12 m
X 3 = 9 × 10 − 2 −6 6
= 9 × 10 − 2 =
8 × 10 − 1210 −
8 − 12 X 3− = 0.07 m
X 3+ = +0.12m
Si assume solo la soluzione con il segno + in quanto deve essere X3 > X2.
Q3 = 0.9µC
Cap. 1 - Elettrostatica 95
Problema 1.63
Soluzione
1 1 1 1 1 1 & d1 #
= + = + = $$ + d 2 !!
C tot C1 C 2 S S ε0S % ε r "
ε 0ε r ε0
d1 d2
εr
Ctot = ε 0 S ×
d1 + ε r d 2
3.5
Ctot = 8.85 ×10 −12 × 25 × π ×10 −4 = 19.45 pF
2 ×10 + 3.5 × 3 ×10 −3
−3
Ctot = 19.45 pF
ΔV = V1 + V2 = d1 E1 + d 2 E2 .
#ε 0ε r E1 − ε 0 E 2 = 0
"
!d1 E1 + d 2 E 2 = ΔV
ε 0 × ΔV 10
E1 = = = 800V / m
ε 0 (ε r d 2 + d1 ) (3.5 × 3 × 10 − 3 + 2 × 10 − 3 )
E1 = 800V / m
Analogamente:
ε 0ε r 0
d1 ΔV
E2 =
ε 0ε r − ε0
d1 d2
ε 0ε r × ΔV 3.5 × 10
E2 = = = 2800V / m
ε 0 (ε r d 2 + d1 ) (3.5 × 3 × 10 − 3 + 2 × 10 − 3 )
E2 = 2800V / m
Capitolo 2
Simbologia Usata
I, i corrente elettrica
j densità di corrente elettrica
r, R resistenza elettrica
ρ resistività elettrica
σ conducibilità elettrica
n numero di cariche per unità di volume
V, ΔV differenza di potenziale
C capacità elettrica
P potenza elettrica dissipata
E modulo del vettore intensità del campo elettrico
vd velocità di trascinamento
B modulo vettore induzione magnetica
µ0 permeabilità magnetica nel vuoto (4π×10-7 H m-1)
WE energia elettrostatica
W energia
τ costante di tempo (=RC)
… estratto dal libro:
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
128 Cap. 2 - Circuiti con generatori di corrente stazionaria
Problema 2.21
Soluzione
Per il nodo: I 2 = I 1 + I3
− V1 + V2 + V3 − R1I1 + R3 I 3 = 0
Per le maglie:
− V2 − R2 I 2 − R3 I 3 = 0
Cap. 2 - Circuiti con generatori di corrente stazionaria 129
$ I 2 = I1 + I 3
!
#50 I1 − 10 I 3 = 6
!20 I + 30 I = −10
" 1 3
semplificando si ottiene:
$ I 2 = I1 + I 3
!
#5I1 − 1I 3 = 0.6
!2 I + 3I = −1
" 1 3
Risolvendo il sistema delle tre equazioni si trovano i seguenti valori della corrente
nei tre rami del circuito:
I segni dei valori ottenuti ci dicono che il verso delle correnti, stabilito in modo
arbitrario inizialmente, è quello corretto per i1, ma è quello opposto per i2 e i3.
Una volta risolto il circuito è possibile rispondere alle domande del problema:
VA − VB = 14.35V
La potenza dissipata PJ dal sistema è la somma delle potenze dissipate per effetto
Joule in ciascuna resistenza :
PJ = R1I12 + R2 I 22 + R3 I 32 = 3.46W
PJ = 3.46W
La potenza erogata dai generatori PG sarà data dalla somma dei prodotti di
ciascuna f.e.m. per le correnti che attraversano ciascun generatore :
PG = V1i1 + V2i2 + V3i3 = 3.46W
PG = 3.46W = PJ
Problema 2.37
Soluzione
In condizione di regime la d.d.p. VC ai capi del gruppo di condensatori sarà pari
alla caduta di tensione nella resistenza R2.
R2 3
VC = IR2 = × V0 = × 10 3 = 300V
R1 + R2 10
La capacità totale del gruppo di condensatori sarà:
1 1 1 4
C tot = = = = nF
1 1 1 1 3 −1 3
+ + (nF )
C1 + C 2 C 3 4nF 2nF 4
4
e la carica totale Qtot = CtotVC = × 10 − 9 × 3 × 10 2 = 0.4µC . Questa carica sarà la
3
stessa su C3 e sul parallelo di C1 e C2, dove si distribuisce in modo direttamente
proporzionale alla capacità dei due condensatori. Allora possiamo costruire il
seguente sistema:
$Q1 + Q2 = Q3 = Qtot = 4 × 10 −7
! Q
# Q1 C1 1 Q2 → 2 + Q2 = 4 × 10 −7 → 4Q2 = 12 × 10 −7
! Q = C = 3 → Q1 = 3 3
" 2 2
Q2 = 0.3µC Q1 = 0.1µC
Va − Vb = 800V
Capitolo 3
Magnetostatica
Simbologia Usata
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
182 Cap. 3 - Magnetostatica
Problema 3.14
Soluzione
b b
2
I = ∫ j 2πrdr = ∫ 2πrdr = 4π (b − a)
a a
r
B = 2µ0 (b − a) / r
Cap. 3 - Magnetostatica 183
a
Osservazione: per r = b → B = 2µ0 (1 − ) .
b
r1
! ! r1 r1
Problema 3.36
Soluzione
2K
vp = ≈ 2 × 10 7 m / s
mp
e
2K K
vd = = ≈ 107 m / s
md mp
mp 2K 1 md K 2
Rp = = 2m p K e Rd = = mp K
eB m p eB eB m p eB
La distanza tra i protoni e i deutoni all’uscita dal campo magnetico è data dalla
differenza dei diametri delle due traiettorie:
2
D = 2(Rd − Rp ) =
eB
( )(
mp K 2 − 2 )
210 Cap. 3 - Magnetostatica
2
D= 1.67 × 10 − 27 × 1.6 × 10 −13 × 0.585
1.6 × 10 −19
D = 11.9cm
Il ritardo temporale è dato dalla differenza dei semiperiodi delle due traiettorie:
T T π π &R R #
Δt = (d ) − ( p) = − = π$ d − p !
2 2 $ !
ωd ω p % vd v p "
π π 1.67 × 10 −27
Δt = (md − m p ) = × = 3.28 × 10 −8 s
eB B 1.6 × 10 −19
Δt = 32.8 ns
Capitolo 4
Campi elettromagnetici
lentamente variabili
Simbologia Usata
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
Cap. 4 - Campi elettromagnetici lentamente variabili 249
Problema 4.9
Soluzione
Problema 4.40
Soluzione
Sulla sbarretta agisce la forza di gravità e la forza magnetica che agisce in senso
opposto per effetto della corrente che percorre la sbarretta immersa in un campo
magnetico. L’equazione del moto sarà quindi:
d2y
m 2 = −mg + FB = −mg + IBL
dt
Teniamo presente che la corrente I che percorre la
V
sbarretta presenta due componenti: una prima I 0 =
R
e una seconda che è la corrente indotta per il fatto che la
sbarretta taglia le linee di forza del campo e vale:
BLv BL dy
Ii = − =− e quindi
R R dt
& V BL dy #
I = I0 − Ii = $ − !
% R R dt "
d 2 y B 2 L2 dy V
L’equazione del moto diventa m 2
+ = −mg + BL .
dt R dt R
Essendo presente il termine con la derivata prima, il moto sarà smorzato. Perché
si verifichino le condizioni di equilibrio occorre che il primo membro sia nullo,
per cui:
V
− mg + BL = 0, da cui ricaviamo il valore di B:
R
Simbologia Usata
W energia immagazzinata
Q carica elettrica
C capacità elettrica
L induttanza elettrica
R, r resistenza elettrica
I, i corrente elettrica
J, j densità di corrente elettrica
Z impedenza
ω pulsazione elettrica
f frequenza delle oscillazioni elettriche
ΔV, V differenza di potenziale
P potenza elettrica dissipata
X reattanza
τ,η costante di tempo
ϕ,φ sfasamento tra corrente e tensione
… estratto dal libro:
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Cap. 5 - Circuiti con Generatori di Corrente non Stazionaria 323
Problema 5.10
WL , max = 0.03 J
Cap. 5 - Circuiti con Generatori di Corrente non Stazionaria 347
Problema 5.26
Soluzione
Il circuito presenta due impedenze in parallelo: Z1 per il ramo RC1 e Z2 per il ramo
LC2.. L’impedenza totale in questo caso è data da:
1 1 1 2
= 2
+ 2+ cos(ϕ1 − ϕ2 )
Ztot Z1 Z 2 Z1Z 2
Calcoliamo i vari elementi di tale espressione, dove φ1 e φ2 sono gli sfasamenti tra
tensione e corrente in ciascun ramo.
2
) 1 &
2 1012
Z1 = R + '' $$ = 10 6 + ≈ 10 6 (1 + 2.5) ≈ 1870Ω
( ωC1 % 4 × (314) 2
Dal grafico delle tensioni di figura 1 per il ramo RC1, vediamo che lo sfasamento
è dato da:
348 Cap. 5 - Circuiti con Generatori di Corrente non Stazionaria
1
−
ωC1 1 10 6
tan ϕ1 = =− =− 3 = −1.59 → ϕ1 = −57.9°
R RωC1 10 × 314 × 2
2
* 1 ' 1 10 6
Z 2 = (( Lω − %% = Lω − ≈ 3 × 314 − ≈ 2200Ω
) ωC2 & ωC2 314
1
Z tot = ≈ 1050 Ω
1 1 2
+ + cos 32.1°
(1.87 ) 2 × 10 6 (2.2) 2 × 10 6 1.87 × 2.2 × 10 6
Ztot ≈ 1050 Ω
V 120
IR = = = 64 mA ;
Z1 1870
Cap. 5 - Circuiti con Generatori di Corrente non Stazionaria 349
V 120
IL = = = 54.5mA ;
Z 2 2200
V
I tot = = 114mA ;
Z tot
c) Dal grafico delle correnti (si veda la figura 3) possiamo adesso calcolare lo
sfasamento φ tra la tensione V e la corrente Itot.
64
cos ϕ = cos( −57.9°) ≈ 0.30
114
e quindi in definitiva:
ϕ = 72.5°
Capitolo 6
Onde elettromagnetiche
Simbologia Usata
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
Cap. 6 – Onde Elettromagnetiche 363
Problema 6.7
Il modulo del vettore intensità di campo elettrico sarà dato dal rapporto tra la
d.d.p. ai capi del filamento e la sua lunghezza:
! V IR
E= = = 1875V / m
L L
Il modulo del vettore induzione magnetica va calcolato sulla superficie del
filamento; quindi per la legge di Biot-Savart:
! µ I
B = 0 × = 4 × 10 − 4 T
2π r
! ! !
Occorre sottolineare che i tre vettori E , B, S
costituiscono una terna di vettori ortogonali.
! !
Noti E e B , il modulo del vettore di Poynting
si poteva anche ricavare dalla sua definizione:
! 1 ! !
S = E×B
µ0
394 Cap. 6 – Onde Elettromagnetiche
Problema 6.33
Soluzione
π × D2
Pass = ℑ = 1.25 × 10 −12 J / s .
4
ΔN Pass
=
Δt hc
λ
λ 5.5 × 10 −7
ΔN (10 s) = Δt × Pass × = 10 × 1.25 × 10 −12 × = 34.5 × 10 6 fotoni
hc 6.63 × 10 −34 × 3 × 108
Ottica Fisica
Simbologia Usata
Problema 7.6
Soluzione
L 1.24
x1 = λ = 5.5 × 10 − 7 = 4.26 × 10 −3 m
d 1.6 × 10 − 4
I (Δx) πd
La condizione = 0.75 , impone che cos Δx = 0.75 = 0.866
I0 Lλ
) π × 1.6 × 10 −4 &
cos'' −7
Δx $$ = 0.866 → arccos(235π × Δx) = arccos(0.866)
( 1.24 × 5.5 × 10 %
π 1
235π × Δx = → Δx = = 0.7 mm
6 6 × 235
Problema 7.28
Due onde monocromatiche hanno lunghezza d’onda media pari a 5120 Å. Esse
sono appena risolte al secondo ordine quando si fanno incidere su un reticolo
di diffrazione largo 5 cm che contiene 4800 incisioni su 2 cm. Determinare la
loro separazione anche in lunghezza d’onda.
Soluzione
λm
R= = mN
Δλ
4800 incisioni
N= × 5cm = 12000
2 cm
λm 5.12 × 10 −7
e quindi: Δλ = = = 2.13 × 10 −11 m
R 2.4 × 10 4
corrispondenti a:
Δλ 1 1
= =
λm R 2.4 ×10 4
Δλ = 4.2 × 10 −5 λm
436 Cap. 7 - Ottica Fisica
Problema 7.35
Soluzione
1
come pure dalla legge di Snell-Cartesio che diventa sin θ L = ; l’indice 2 indica
n2
il mezzo in cui si trova la sorgente luminosa per il quale l’indice di rifrazione è:
1
n2 = = 1.33 .
sin θ L
θ B = 53°
Capitolo 8
Ottica Geometrica
Simbologia Usata
http://www.edises.it/universitario/problemi-di-fisica-generale.html
440 Cap. 8 - Ottica Geometrica
Problema 8.1
Soluzione
0.866
sin i = n2 × sin r → sin r =
n2
c c
Sappiamo inoltre che : n2 = ε r = 1.41 , v= = = 2.13 × 10 8 m / s
n2 εr
E poiché:
0.866 d 5cm
r = arcsin = 37.89° → y= = = 6.34cm
1.41 cos r 0.789
si ottiene in definitiva:
y 6.34 × 10 −2
t= =
v 2.13 × 108
t = 2.98 × 10 −10 s
472 Cap. 8 - Ottica Geometrica
Problema 8.28
Soluzione
q
Per questa lente biconvessa, l’ingrandimento è dato da M = − = −2 .
p
Poiché l’immagine è reale q = 2p = 72 cm ed essa è capovolta e posta a destra
della lente. Con i nostri dati l’equazione dei punti coniugati si scrive:
1 1 1 &1 1 #
+ = = (1.5 − 1)$$ − !!
36 72 24 % R1 R2 "
1 1 1
= −
12 20 R2
1 3−5
=
R2 60
R2 = −30cm
Cap. 8 - Ottica Geometrica 473
Problema 8.29
Soluzione
1 1 1 1
+ = (n − 1)( − )
p q R1 R2
p + q n −1 n −1
= −
pq R1 R2
n −1 n −1 p + q
= −
R2 R1 pq
n −1 0.4
R2 = =
&n −1 p + q # & 0 .4 96 #
$ − ! $% 25 − 2048 !"
% R1 pq "
0.4
R2 = − = −0.13 m
0.031
R2 = −13cm
Capitolo 9
Fisica Moderna
Simbologia Usata
K energia cinetica
ΔU variazione dell’energia potenziale
W energia generica
W i, W i
γ energia fotone incidente
Wdγ energia fotone diffuso
Wel energia elettrone diffuso
W* energia o lavoro di estrazione
W ,2-1
γ energia di un fotone emesso nella transizione tra i livelli 2 ed 1
Va potenziale di arresto
V* potenziale di estrazione
P quantità di moto
Pel quantità di moto dell’elettrone diffuso
e carica elettrica dell’elettrone (=1.6×10-19 C)
λ lunghezza d’onda
λs lunghezza d’onda di soglia dell’effetto fotoelettrico
λc lunghezza d’onda Compton (= h/mec = 2.43×10-12 m)
λi lunghezza d’onda fotone incidente
λd lunghezza d’onda fotone diffuso
f frequenza dell’onda
fs frequenza di soglia dell’effetto fotoelettrico
c velocità della luce
h costante di Planck (= 6.626×10-34 J s)
B modulo vettore induzione magnetica
me massa dell’elettrone
ve velocità dell’elettrone
φ angolo di diffusione dell'elettrone
θ angolo di diffusione del fotone
… estratto dal libro:
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Cap. 9 Fisica Moderna 487
Problema 9.5
Soluzione
10
K max = 11.42 eV
Gli elettroni possiedono una velocità iniziale massima:
2 K max 2 ×18.275 ×10 −19
v0 = = = 2 ×10 6 m / s
m 9.1×10 −31
e a causa del campo elettrico incontrato, pari a:
ΔV 100
E= = = 2000V / m
d 5 × 10 − 2
subiscono una accelerazione costante:
eE 1.6 × 10 −19 × 2 × 103
a= = = 3.52 × 1014 m / s 2 .
m 9.1 × 10 −31
La velocità con cui gli elettroni raggiungono la placca sarà quindi:
v = v02 + 2ad = 4 × 1012 + 2 × 3.52 × 1014 × 5 × 10−2 = 6.26 × 106 m / s
E poiché Δv = aΔt, il tempo necessario a che gli elettroni più veloci raggiungano
Δv (6.26 − 2) × 106
la placca sarà: Δt = = = 1.21 × 10 −8 s
a 3.52 × 1014
Δt = 12.1 ns
496 Cap. 9 Fisica Moderna
Problema 9.13
Soluzione
hc hc
Wγi = hf i = →λi =
λi Wγi
6.62 × 10 × 3 × 108
−34
λi = = 8.06 × 10 −12 m
246.4 × 10 −16
λi = 8060 fm
hc 19.89 × 10 −26
λd = = = 8.57 × 10 −12 m
Wγd 145 × 10 3 × 1.6 × 10 −19
h
Δλ = λd − λi = (1 − cosθ ) = 0.5 × 10 −12 m
me c
0.5 × 10 −12
(1 − cosθ ) = = 0.2058
2.43 × 10 −12
θ = 37.4°
!
c) Per la conservazione della quantità di moto del processo lungo l’asse Y :
h
sin θ − meve sin φ = 0
λd
h
sin φ = sin θ
λd me ve
6.62 ×10−34
sin φ = × 0.607 = 0.916
8.57 ×10−12 × 9.1×10−31 × 5.625×107
φ = 66.3°
BIBLIOGRAFIA
Appendice 1
Appendice 2
I – Definizioni
y x y sin α
sin α = ; cosα = ; tan α = =
R R x cosα
x 1 cosα
cot α = = =
y tan α sin α
R 1 R 1
cosecα = = ; secα = =
y sin α x cosα
IV b) – Formule di triplicazione
V – Formule di bisezione
2 tan(α / 2) 1 − tan(α / 2)
sin α = 2
; cos α =
1 + tan (α / 2) 1 + tan 2 (α / 2)
(α ± β ) (α ∓ β )
sin α ± sin β = 2 sin cos
2 2
(α + β ) (α − β )
cos α + cos β = 2 cos cos
2 2
(α + β ) (α − β )
cosα − cos β = −2 sin sin
2 2
1
sin α sin β = [cos(α − β ) − cos(α + β )]
2
1
cos α cos β = [cos(α + β ) + cos(α − β )]
2
1
sin α cos β = [sin(α + β ) + sin(α − β )]
2
520 Appendici
a b c
= =
sin α sin β sin γ
a 2 = b 2 + c 2 − 2bc cos α
e a + e −α e α − e −α
sinh α = cosh α =
2 2
sinh 2 α − cosh 2 α = 1
Appendice 3
ln(xy) = ln x + ln y; ln (x/y) = ln x – ln y ; ln ax = x ln a
i = −1 i 2 = −1
(a ± ib)2 = (a 2 − b2 ) ± 2iab
(a + ib)(a − ib) = a 2 + b 2
e iθ + e −iθ e iθ − e iθ
cos θ = sin θ = (θ in radianti)
2 2i
Appendice 4
dF df dg
F ( x) = f ( x) g ( x) → = g ( x) + f ( x)
dx dx dx
df dg
f ( x) g ( x) − f ( x)
dF dx dx
F ( x) = → =
g ( x) dx [g ( x)]2
df df du
F ( x) = f [u( x)] → =
dx du dx
Appendici 523
Appendice 5
b
1
u medio = udx
(b − a) ∫a
∫ udv = uv − ∫ vdu
524 Appendici
Appendice 6
1) Serie binomiale:
n
n! n(n −1) ( n−2 ) 2
(a + b) n = ∑ a ( n−k ) bk = a n + na n−1b + a b +
k=0 k!(n − k )! 2!
n(n −1)(n − 2) ( n−3) 3
+ a b +…
3!
x 2 x3
2) ex = 1 + x + + + ...; se x << 1 → e x ≈ 1 + x
2! 3!
x 2 x3
3) ln(1 + x) = x − + − ...; se x << 1 → ln(1 + x) ≈ x
2 3
3
x x5
4) sin x = x − + − ...; se x << 1 → sin x ≈ x
3! 5!
x2 x4
5) cos x = 1 − + − ...; se x << 1 → cos x ≈ 1
2! 4!
x3 2 x5
6) tan x = x + + + ...; se x << 1 → tan x ≈ x
3 15
Appendice 7
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