Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Anatomia
Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
29 pag.
CELLULA —> il suo involucro è la membrana plasmatica, il nucleo è protetto a sua volta dal
citoplasma
- EPITELIALE
- CONNETTIVO
- MUSCOLARE
- NERVOSO
TESSUTO EPITELIALE
CARATTERISTICHE
- Cellule vicine = non passano agenti esterni, epitelio di rivestimento —> (epidermide e mucosa)
- Polarità , cellula= cubo —> faccia inferiore polo basale, facce laterali (4) per aderire alle altre
cellule , superiore = polo apicale
CLASSIFICAZIONE
- CUBICA
- CILINDRICA
- SQUAMOSA
- SEMPLICE , un solo strato di cellule che poggia il polo basale sulla membrana basale
- STRATIFICATO, più strati di cellule sovrapposte, solo il più basso poggia sulla membrana
TESSUTO CONNETTIVO
CARATTERISTICHE
- Molti nervi
-TESSUTO CONNETTIVO LASSO—> unisce e connette altri tessuti o organi , es. tessuto adiposo
Le cellule più importanti sono i FIBROBLASTI , fabbricano le fibre del tessuto connettivo ,
maggior componente della sostanza inter-cellulare (oltre alle fibre contiene una sostanza
TESSUTO MUSCOLARE
SARCOMERO —> struttura costituita da filamenti sottili di actina ai lati e filamenti più spessi di
miosina al centro
- STRIATO —> filamenti di actina e miosina disposti in maniera ordinata, scorrono gli uni con gli
altri, contrazione veloce.
- Le cisterne all’interno della cellula (reticolo sacroplasmatico) sono circondate da membrana che
contiene il calcio, essenziale per la contrazione
Possiede solo un tipo di cellule: fibre muscolari che sono plurinucleate. La striatura dipende dalla
disposizione delle miofibrille.
2. FIBRE BIANCHE —> contrazione veloce, grande tensione per brevi periodi ( metabolismo
anaerobico, no ossigeno)
- LISCIO —> movimenti involontari, parete dei vasi, dei visceri cavi
TESSUTO NERVOSO
- NEURONE SUPERIORE —> nell’encefalo. Il corpo si torva nella corteccia cerebrale, il suo
assone (mielinizzato) discende dalla corteccia formando un fascio. L’insieme di questi assoni si
chiama FASCIO PIRAMIDALE (sistema di controllo del movimento volontario). Assoni che non
escono mai dalla corteccia.
- NEURONE INFERIORE o MOTONEURONE —> nel midollo spinale (corna anteriori). Il suo
assone deve fare sinapsi direttamente sulla fibra, no sinapsi intermedie.
2. MOTONEURONE GAMMA
Ciascuna fibra è innervata da un solo motoneurone alfa, che a sua volta può innervare molte più
fibre diverse.
- 1 motoneurone alfa
- Il suo assone
- Numero di fibre muscolari che innerva ( tutte si contraggono allo stesso modo)
CORTECCIA CEREBRALE
È un mantello di sostanza grigia, ricopre gli emisferi cerebrali. È costituita da solchi, tra di essi ci
sono le circonvoluzioni cerebrali.
- SCISSURA CENTRALE (DI ROLANDO)—> dall’alto verso il basso, davanti ad essa possiamo
trovare l’area motoria primaria o M1 ( parte che contiene i corpi neuronali dei neuroni superiori i
cui assoni creano il fascio piramidale, sistema primario del controllo del movimento)
ORGANIZZAZIONE SOMATOTOPICA —> ad ogni luogo che io stimolo sulla corteccia cerebrale
corrisponde il movimento di una zona del corpo ( se stimolo parte alta dell’aria motoria di destra
ottengo movimento del piede sinistro(movimento controlaterale), se stimolo una zona più in basso
a destra avrò il movimento della mano sinistra).
VIE PIRAMIDALI
Esso è l’insieme degli assoni del neurone superiore movimento, formato da 2 componenti:
- 30% —> assoni che costituiscono il CORTICO NUCLEARE, fascio cortico nucleare fa sinapsi
nel tronco dell’encefalo
- 70% —> assoni che costituiscono il CORTICO SPINALE, sono quegli assoni che partono dalla
corteccia, scendono e vanno a fare sinapsi con i motoneuroni spinali (si trovano nelle corna
inferiori del midollo spinale). Fascio cortico spinale provoca i movimenti del collo, tronco e arti
PERCORSO
Dall’homunculus partono gli assoni e vanno nella sostanza bianca al di sotto della corteccia
( centro semiovale) , al di sotto di questa zona gli assoni si rincontrano in una zona: la capsula
interna, tutti gli assoni stanno uno vicino all’altro. Adesso il fascio piramidale scende, la
I circuiti neuronali delle 3 parti arrivano alla corteccia cerebellare, il tipo principale di cellula in
uscita si chiama CELLULA DI PURKINIE. Sono cellule inibitorie (GABA) e hanno gli assoni che
vanno negli isolotti di sostanza grigia, gli assoni in uscita portano informazioni al di fuori del
cervelletto.
I movimenti che devono essere eseguiti in successione vengono regolati dal cervelletto, esso è
l’organo principale di apprendimento motorio.
SENSIBILITA’
- FUSI NEUROMUSCOLARI —> muscolo composto da molte fibre, messe in parallelo tra le quali
ci sono delle strutture dette fusi neuromuscolari. I fusi possiedono fibre :
I fusi sono dei sensori di lunghezza del muscolo che percepiscono gli allungamenti, quando si
allunga trasportano informazioni al midollo spinale . Quando entrano in attività questi fusi, le
terminazioni nervose all’interno iniziano a trasmettere informazioni al primo neurone IL NEURONE
PSEUDOUNIPOLARE DEI GANGLI SPINALI
- ORGANI MUSCOLO TENDINEI DEL GOLGI —>posti a livello dei tendini sono disposti in serie,
hanno un ruolo importante nella regolazione della forza di contrazione muscolare. Organi di
tensione e forza del muscolo.
Tutte le forme di sensibilità del midollo spinale hanno il loro primo neurone dei gangli ed è IL
NEURONE PSEUDOUNIPOLARE .
Il primo neurone fa sinapsi con il secondo e il secondo cambia per i tipi di sensibilità:
- per la sensibilità tattile e propriocettiva il secondo neurone si trova nel bulbo, cioè nel midollo
allungato
- Per la sensibilità termica e dolorifica , il secondo neurone si trova nelle corna posteriori del
midollo
- Il terzo neurone lo troviamo nel talamo, esso manda le informazioni nella corteccia celebrale
- Adattamento del tronco a tutte le posizioni per il mantenimento di una corretta postura
- segmento cervicale
- Toracico
- Lombare
- Sacrale
Il rachide comprende: vertebre, legamenti , dischi, muscoli, vasi sanguigni , nervi ed il midollo
spinale, ed ha la funzione di protezione del midollo spinale e di collegamento tra cranio e
appendici superiori e inferiori.
7 vertebre, la prima si chiama Atlante, e la seconda Epistrofeo, essa ha una sorta di dente, inserito
nel foro di Atlante e grazie ad esso si riesce a ruotare la testa.
SEGMENTO TORACICO
12 vertebre, è costituito dalle vertebre toraciche e dalla gabbia toracica. Le vertebre si uniscono
alla colonna vertebrale . Lo sterno è un osso piatto e si divide in: manubrio, corpo e apofisi. Allo
sterno sono collegate le coste, ne possediamo 12 paia, le prime 7 si articolano sullo sterno,
l’8,9,10 sono collegate attraverso la 7 costa e le altre sono fluttuanti. Per consentire i movimenti
della gabbia toracica intervengono i muscoli respiratori.
A sinistra e a detta l’osso sacro si articola con le ossa del bacino (ileo, ischio e pube). L’osso
sacro si articola con l’ileo dando origine all’articolazione sacro iliaca.
Parte del sistema nervoso periferico che controlla le funzioni degli organi interni e di alcuni
muscoli. Si suddivide in 3 parti:
- SIMPATICO
L’assone del neurone pre-gangliare esce dal SNC e diventa un assone del SNP, va a fare sinapsi
con il neurone post-gangliare che è situato nei gangli. L’assone del secondo neurone esce dal
ganglio del SNA e va a fare sinapsi con l’organo che deve innervare. Il NERVO VAGO parte dal
cranio ed innerva il cuore, poi supera il diaframma e innerva da un punto di vista parasimpatico
l’intestino
- METASIMPATICO
SIMPATICO
PARASIMPATICO
1. il corpo del neurone pre-gangliare si trova nel midollo 1. il corpo di trova nell’encefalo o nel midollo
spinale
spinale, nei metameri sacrali
2. Quando l’assone pre-gangliare esce dal midollo 2. L’assone esce o dalla parte sacrale o
incontra i gangli. Quindi quello post-gangliare dovrà dall’encefalo, questo assone è lungo e arriva
essere lungo per arrivare all’organo da innervare
al ganglio che si trova vicino all’organo da
3. Nella sinapsi tra neurone pre- gangliare e post- innervare . L’assone del neurone post è
gangliare neurotrasmettitore è L’ACETIL-COLINA . breve.
4. Effetto sul cuore —> aumenta la frequenza cardiaca 4. Effetto sul cuore —> rallenta la frequenza
(tachicardia) pupilla —> dilatazione cardiaca (brachicardia) pupilla —>
restringimento
- VENTRICOLO DX —> il sangue che supera la valvola tricuspide . Quando la pressione diventa
maggiore nel ventricolo risiero all’atrio si chiudono i lembi delle valvole. Questo permette alla
valvola di ribaltarsi nell’atrio quando la pressione nel ventricolo aumenta
IL BATTITO
Frequenza cardiaca ( numero di battiti al minuto), il cuore batte 80 volte al minuto(per questo il
cuore deve essere altamente vascolarizzato), se le pulsazioni aumentano si parla di tachicardia se
diminuiscono di parla di bradicardia.
ARTERIE CORONARIE
- ARTERIA CORONARIA DI SINISTRA —> si divide in 2 rami, uno prosegue nel solco
coronario e questo ramo è l’arteria circonflessa , l’altro scende nel solco intervertebrale ed è
detta arteria discendente anteriore. Queste arterie vascolarizzano il ventricolo sinistro
- ARTERIA CORONARIA DI DESTRA —> gira introno al solco coronario poi discende verso il
solco interventricolare posteriore, prende il nome di arteria discendente posteriore. Vascolarizza
il ventricolo destro
NODO SEMIATRIALE (PACEMAKER)—> si trova tra atrio destro e vena cava superiore e ha il
compito di trasmettere l’impulso agli arti
FASCIO DI HIS —> è la propagazione dell’impulso che va dal nodo atrioventricolare al setto
interventricolare. Si divide in 2 rami, uno percorre il setto interventricolare a destra e l’altro a
sinistra. Il fascio di his potrebbe storpiare la contrazione simultanea dei due ventricoli, se viene
alterato in maniera troppo grossolana si hanno dei disturbi al ritmo cardiaco, le ARITMIE. La
fibrillazione: le fibrocellule non hanno un ritmo coordinato, se è striale può vivere, se fosse a livello
ventricolare uccide.
IL CICLO CARDIACO
3 passaggi:
1. PERISTOLE O SISTOLE STRIALE —> avviene la contrazione atriale che spreme all’interno dei
ventricoli ulteriore sangue per riempirli definitivamente
3. DIASTOLE VENTRICOLARE —> i ventricoli si rilasciano per ricevere nuovamente sangue dagli
atri. RILASSAMENTO
I VASI
- TUNICA INTIMA—> quella più interna, il sangue viaggia con un flusso laminare
- TUNICA MEDIA —> posta più esternamente, rappresenta il miocardio nel cuore ( composto da
muscolo scheletrico) da cui differisce perché composto di tessuto elastico e tessuto muscolare
liscio
- TUNICA AVVENTIZIA —>composta di tessuto connettivo, lega i vasi agli organi adiacenti
ARTERIE
Nelle arterie le pareti sono più spesse rispetto alle vene perché il sangue viene spinto con una
pressione maggiore. La differenza di spessore è data dalla tunica media.
VENE
L’avanzamento dalla periferia verso il cuore è dato per forza di gravità (vene sopra il cuore), le
vene provenienti dal basso si avvalgono delle valvole a nido di rondine, in collaborazione con i
muscoli spremono il sangue che può andare solo verso l’alto
AORTA
Nasce dal ventricolo sinistro e va inizialmente verso l’alto , si divide in 2. L’aorta poi prosegue
descrivendo un arco (arco dell’aorta) da questo arco si ramificano 3 vasi:
Poi l’aorta comincia a scendere a sinistra della colonna vertebrale —> AORTA DISCENDENTE
Quando è nel torace prende il nome di AORTA TORACICA, poi buca il diaframma e arriva
nell’addome, qui prende il nome di aorta addominale.
SANGUE
Tessuto connettivo liquido, il sangue ha una componente cellulare (elementi corpuscolari)e una
componente intracellulare, liquida (acqua), il sangue è un insieme di cellule sospese in un mezzo
liquido, il plasma. Esso è composto da acqua e elettroni e proteine, vi sono 3 tipi di proteine:
ELEMENTI CORPUSCOLARI
Il midollo osseo è il punto in cui vengono prodotti tutti e 3 gli elementi corpuscolari .
- GLOBULI BIANCHI —> leucociti, sono provvisti di nucleo, vengono prodotti all’interno del
midollo osseo, hanno una funzione di difesa. I globuli bianchi sono di tipi differenti:
- LINFOCITI —> aumentano nelle infezioni virali stanno nei linfonodi, milza e timo
- GLOBULI ROSSI —> eritrociti, cellule senza nucleo, nascono nel midollo osseo, non si
possono riprodurre, dopo 120g di circolo nel sangue tornano a morire nel midollo osseo dove
vengono distrutti. Sono composti da una proteina (emoglobina), specializzata nel trasporto
dell’ossigeno. Il colore rosso è dato da questi globuli. Pochi globuli rossi (soggetto anemico)
- PIASTRINE —> sono cellule senza nucleo, hanno la funzione di coagulare il sangue nei piccoli
vasi
- LINFA —> un altro liquido circolante, la linfa che circola nei vasi linfatici. La linfa prende i batteri
e li porta nei vasi linfatici, dove per opera dei linfonodi viene filtra per ripulire dai batteri.
Insieme di organi che consente lo scambio di gas tra il sangue e l’ambiente esterno. Introduzione
di ossigeno indispensabile per il metabolismo aerobico e l’eliminazione di anidride carbonica.
L’apparato è composto da vie aeree. All’interno viene trasportata l’aria ed hanno la funzione di
riscaldamento e purificazione; finite le vie aeree giunge nei polmoni e prende il nome di alveoli
polmonari, dove aria e sangue fanno lo scambio di ossigeno e anidride carbonica.
CAVITA’ NASALI
Noi respiriamo attraverso le cavità nasali, hanno una struttura complessa che permette il
riscaldamento dell’aria grazie alla formazione di mulinelli dovuti alla struttura
FARINGE
- OROFARINGE—> origina in prossimità della bocca . Passano sia aria che alimenti
LARINGE
Alla fine della ipofaringe vi è un bivio che si dirama verso la laringe e prosegue verso l’esofago. La
laringe è anche sede di produzione della voce, dove vi sono presenti le corde vocali.
TRACHEA E BRONCHI
L’aria giunta alla laringe prosegue nella trachea che si trova nel torace. Essa giunta all’altezza
della 5 vertebra toracica si suddivide in due rochi principali (destro e sinistro).
MUSCOSA RESPIRATORIA
Ricopre gran parte di laringe, trachea e albero branchiale ed è costituita da un epitelio semplice.
Alcune cellule hanno delle ciglia (cellule cigliate ) mentre altre producono muco (cellule mucose)
POLMONI
Sono entrambi percorsi da solchi profondi detti scissure. Il polmone di destra ne ha 2 che
dividono il polmone in 3 lobi:
- Superiore
- Medio
- Inferiore
Quello di sinistra ha una singola scissura che lo divide in lobo superiore e inferiore. Osservando i
polmoni dalla parte mediale si vedono ingressi di arterie, vene , nervi, vasi linfatici e altre strutture
che prendono il nome di ILO. I polmoni sono circondati da una membrana sierosa detta plurea.
ALBERO BRONCHIALE
I due bronchi si dividono in più rami formando l’albero bronchiale. A destra si divide in 3 bronchi
lobari. Essi si dividono nuovamente in un certo numero di bronchi detti segmentali. Essi portano
aria ad un segmento polmonare. Ogni polmone presenta 10 segmenti che possono essere
asportati senza che esso ne risenti. Appena i bronchi non presentano più cartilagine si chiamano
BRONCHIOLI.
I bronchioli si dividono ulteriormente fino a giungere a bronchioli terminali. Dopo questi ultimi ci
sono gli alveoli polmonari. Nei bronchioli la parete è rivestita da muscolo liscio.
ALVEOLO POLMONARE
Sono preposti allo scambio di gas respiratori tra il sangue e l’atmosfera, perciò sono considerati
l’unità funzionale del polmone. Essi sono riuniti in gruppi situati all’estremità di ogni bronchiolo,
attraverso quest’ultimo ricevono l’aria atmosferica. L’alveolo polmonare ha la parete costituta da
un epitelio di rivestimento e da un sottostante strato connettivale ricco di capillari. Vi si
distinguono due tipi di cellule PNEUMOCITI di tipo 1 e di tipo 2
Sono presenti molti tipi di tessuti connettivi, creano una connessione con i tessuti vicini. Sono
principalmente di 2 tipi:
- CARTILAGINEI —> la cartilagine articolare è un tessuto elastico che riveste l’estremità delle
ossa articolari proteggendole dall’attrito. La sua funzione è simile a un cuscinetto che
salvaguarda i rapporti articolari e ne permette il movimento. All’interno della cartilagine esistono
delle cellule chiamate CONDROCITI hanno il compito di produrre la sostanza fondamentale
(cartilagine) è costituita da acqua. La cartilagine è composta da una parte fluida che assorbe i
traumi e da un parte solida che aumenta la resistenza. Tali fasi interagiscono tra loro per
proteggere le superfici dall’usura. Il tessuto cartilagineo non è vascolarizzato. La cartilagine è
circondata da tessuto connettivo denso, il pericondrio ricco di vasi sanguigni che permettono di
nutrirsi per diffusione. Nel nostro corpo di distinguo 3 tipi di tessuto cartilagineo:
- CARTILAGINE IALINA—> è la più abbondante. Nel feto costituisce gran parte dello
scheletro , con il passare del tempo viene quasi completamente sostituita dal tessuto osseo.
- FIBROSA —> particolarmente resistere, si trova nei punti di intersezione di alcuni tendini
sullo scheletro, nei dischi intervertebrali, nei menischi ( ginocchio) de nella sinfisi pubica.
LESIONI CARTILAGINEE
ARTROSI
Una lesione della cartilagine articolare di qualsiasi natura segna l’inizio dell’artrosi . L’artrite è una
malattia infiammatoria degenerativa che colpisce le articolazioni.
CONDROPATIA ROTULEA
Abbastanza frequente nello sportivo, la causa di origine è legata alle eccessive sollevazioni a cui è
sottoposto il ginocchio durante l’attività. Anche un trauma acuto più contribuite alla sua
insorgenza. Essa interessa lo strato di cartilagine protettivo posto dietro la rotula che con il
passare del tempo si logora
PREVENZIONI
All’interno del tessuto osseo possiamo riconoscere componenti organiche ed extra organiche.
- OSSA LUNGHE —> sono formate da una parte centrale detta DIAFISI e da due estremità dette
EPIFASI . Le diafisi costituite da tessuto compatto e, più all’interno, da una cavità in cui è
contenuto il midollo osseo. Si distingue una terza, piccola zona cartilaginea detta metafisi
collegata tra epifisi e diafisi. È presente nel bambino mentre scompare nell’adulto.
- OSSA CORTE —> sono costituite da tessuto spugnoso avvolto da una lamina di tessuto
contatto
- OSSA PIATTE —> parte centrale di tessuto spugnoso dove si trova il midollo osseo. Il tutto è
ricoperto da due strati di tessuto compatto
TIPOLOGIE
Il tessuto osseo ha una struttura lamellare, si distinguono due tipi di osso, entrambi presentano la
stessa struttura lamellare:
LE ARTICOLAZIONI
Sono strutture anatomiche che mettono in contatto due o più ossa. Le articolazioni sono
numerose 360. Sono strutturalmente molto diverse le una dalle altre. Questa diversificazione
rispecchia la funzione della determinata articolazione.
Nel loro insieme il compito è quello di tenere uniti i vari segmenti ossei
CLASSIFICAZIONE STRUTTURALE
CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE
-SATURE
- SINCONDROSI
- SINOSTOSI
CAPSULA ARTICOLARE
tutta la struttura è racchiusa da un tessuto connettivo denso detta capsula articolare. Le ossa
sono separate da una cavità articolare composta da liquido sinoviale che lubrifica e nutre
l’articolazione
LEGAMENTI
(ossa con ossa) essi sono dei cordoni connettivali che uniscono andamenti i capi ossei e
impediscono di allontanarsi oltre una certa misura. Si possono trovare sia all’interno che
all’esterno della capsula articolare
TENDINI
(ossa con muscolo) servono per stabilizzare l’articolazione e per trasmettere le forze tra gli
elementi che mettono in connessione
RETTO DELL’ADDOME
È un muscolo estensore che pur non inserendosi sulla colonna vertebrale
agisce come flessore del tronco.
-Obliquo esterno
-Obliquo interno
-Trasverso
Sono 3 muscoli piatti che rivestono la superficie laterale. Questi 3 muscoli
con i loro tendini formano il canale inguinale.
Funzioni
-Abbassano le coste (muscoli espiratori)
-Flettono il torace sulla pelvi o viceversa
-Aumentano la pressione addominale
-Partecipano al mantenimento dell'equilibrio
fisiologico del bacino
ILEOPSOAS
Situato nella regione lomboiliaca e nella regione anteriore della coscia. In
realtà esso è formato da due porzioni distinte: il muscolo grande psoas, e il
muscolo iliaco.Tra il muscolo iliaco ed il grande psoas decorre il nervo
femorale.
Funzioni
I muscoli iliaci esterni: il grande gluteo, medio gluteo e piccolo gluteo, sono muscoli brevi e
particolarmente robusti.Svolgono un ruolo generico di adduttori della coscia ed estensori dell’arto
inferiore insieme agli iliaci interni e agli altri membri degli iliaci esterni
GRAN GLUTEO
Funzioni
Il medio gluteo è di forma triangolare, disposto sulla parete laterale del bacino. Si distinguono due
porzioni di fasci muscolari: una anteriore e una posteriore. La sua inserzione è nella sommità
superiore del grande trocantere.
Funzioni
-Abduzione della coscia
-Se il punto fisso è sui femori, i medi glutei determinano l’oscillazione del bacino, evidente
durante il passo.
PICCOLO GLUTEO
QUADRICIPITE
Formato da 4 capi:
1.Monoarticolari
-Vasto laterale
-Vasto intermedio
Vasto mediale
2.Biarticolare
-Retto femorale
Funzioni
Antagonista del quadricipite sono i 3 muscoli posteriori della coscia, che sono i flessori e sono:
Mediali
- Semitendinoso
- Semimembranoso
Laterale
- Bicipite femorale
Questi muscoli divergono per formare la parte alta del cavo popliteo, inoltre sono flessori del
ginocchio, ossia flettono la gamba sulla coscia.
Il muscolo bicipite femorale occupa la regione posteriore e laterale della coscia ed è composto da
due capi: uno lungo ed uno breve. I due capi convergono in un unico ventre che si inserisce sulla
testa della fibula, sul condilo laterale della tibia e sulle parti contigue della faccia della gamba.
Funzioni
-Flessione e rotazione esterna della gamba. E' l'unico rotatore esterno dell'articolazione del
ginocchio ed è antagonista di tutti i rotatori interni.
-Estende la coscia.
-Come tutti gli altri flessori della gamba contrasta l'elevazione dell'arto inferiore a gamba
tesa e la flessione del busto in avanti (sempre a gamba tesa).
ISCHIOCRURALI
ADDUTTORI
Sono muscoli che vanno dall’anca fino alla superficie mediale del
femore, e quindi sono muscoli che avvicinano il femore alla linea
mediana. Gli antagonisti degli adduttori sono il piccolo ed il medio
gluteo.
-Adduttore breve
-Adduttore lungo
-Adduttore grande
-Gracile
-Pettineo
TIBIALE ANTERIORE
È un lungo tubo che inizia con la faringe, al termine della quale viene deviato per mezzo
dell’epiglottide verso l’esofago. L’esofago attraversa il mediastino e va a bucare il diaframma che
lo fa entrare nell’addome, dove entra subito nello stomaco, lo stomaco prosegue in un
lunghissimo tubo, l’intestino tenue (duodeno,digiuno e ileo), a seguire troviamo l’intestino crasso
(appendice,cieco colon e retto).
Formato da:
2. ESOFAGO —> tubo di conduzione del cibo, il cibo comincia ad essere digerito (acido
cloridrico che scinde le proteine). Permette il passaggio del bolo alimentare verso lo stomaco
grazie alla peristalsi. Termina con una valvola chiamata CARDIAS (impedisce il rigurgito del
cibo) che permette l’accesso allo stomaco
4. STOMACO —>possiede la forma di una sacca. Tra stomaco e prima parte dell’intestino tenue
troviamo una valvola PILORO che impedisce agli alimenti di tornare indietro. Lo stomaco è la
sede della digestione chimica grazie ai succhi gastrici, qui continua anche la digestione
meccanica. La superficie interna è costituita da:
- CELLULE PRINCIPALI —> secernono il pepsinogeno che si trasforma in pepsina, enzima che
spezza le catene di amminoacidi delle proteine
- CELLULE DEL MUCO —> il muco protegge la superficie dello stomaco dall’azione dei succhi
gastrici
5. FEGATO —> è la più grossa ghiandola del corpo umano. È formato da 2 lobi, costituiti da
lobuli costituiti da cellule epiteliali. EPATOCITI che producono BILE (aiuta la digestione dei grassi e
aiuta a distruggere l’emogloblina, le vie biliardi portano la bile dal fegato all’intestino tenue.
Sfintere di Oddy che chiude lo sbocco nel duodeno, la bile trova la strada chiusa e risale il dotto
cistico per andare a finire nella cistifellea). Essa si accumula nella cistifellea da qui si riserva nel
duodeno dove si mescola ai succhi pancreatici.
Nella parte inferiore del fegato si trova ILO il punto di ingresso della ARTERIA EPATICA atta al
nutrimento delle cellule del fegato.
Funzioni:
- Immagazzina vitamine
6. PANCREAS —> è un organo ghiandolare, si trova tra l’ansa del duodeno e la milza. È
composto da due differenti strutture corrispondenti a due funzioni:
- FUNZIONE ENDOCRINA —> produce due ormoni che misurano il livello di glucosio nel
sangue . È costituita da piccoli ammassi di cordoni e cellule epiteliali (isole del Langehrans) gli
ormoni sono:
7. DUODENO —> situato subito dopo lo stomaco , ha la forma di una C , nella C alloggia la testa
del pancreas . Al livello del duodeno sboccano 2 condotti : DOTTO PANCREATICO PRINCIPALE
(trasporta succo pancreatico) e il COLEDOCO ( riversa la bile nel duodeno)
8. INTESTINO TENUE —> comprende 2 tratti: DIGIUNO e ILEO . La sua parete interna presenta:
IPOFISI
L’ipofisi è importante poiché produce ormoni che hanno la funzione di attivare altre ghiandole
endocrine (è a capo delle altre ghiandole); se non funziona l’ipofisi, anche le altre ghiandole ne
risentono.
L’ipofisi viene suddivisa in 2 parti: ipofisi anteriore (adenoipofisi) e ipofisi posteriore (neuroipofisi).
Entrambe le ghiandole, anteriore e posteriore sono sotto il controllo dell’ipotalamo.
ADENOIPOFISI
• Ormone ACTH: controlla una parte della ghiandola surrenale (questo ormone viene
prodotto in caso di stress);
• Ormone TSH: ormone che stimola la tiroide, la quale poi produrrà ormoni tiroidei
• Ormone FSH e LH: entrambi regolano la funzione dell’ovaio e del testicolo; nella donna
hanno una produzione ciclica (ciclicità nell’ovulazione e mestruazioni):
• Ormone GH: ormone della crescita (somatotropo), controlla più organi e tessuti, ma in
particolare l’osso e il muscolo (gli sportivi lo usano per far crescere la massa muscolare);
NEUROIPOFISI
- Ormone OT (ossitocina): aiuta principalmente ad avere le contrazione dell’utero al momento del
parto;
- Ormone VP (vasopressina): ha come organo bersaglio il rene.
TIROIDE
È una ghiandola endocrina posta nel collo (davanti, sotto), è strutturata dai follicoli della tiroide,
che appaiono come buchi circondati da cellule che prendono il nome di cellule follicolari. La
tiroide ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo energetico del corpo, cioè tutte
le funzioni del corpo. Per farlo, produce degli ormoni specifici, la T4 (tetra-iodotironina) e la T3 (tri-
iodotironina), sostanze contenenti iodio, che viaggiano nel sangue per raggiungere tutti gli organi.
Ormoni tiroidei
Le cellule “c” o parafollicolari producono calciotonina, la quale sposta il calcio (Ca++) dal sangue
verso l’osso, è dunque un ormone calcifizzante, riduce il calcio nel sangue. Dietro alla tiroide
risiedono le paratiroidi (4 piccole ghiandole) che sono produttrici di paratormone il quale ha un
effetto contrario alla calcitonina, aumenta il calcio nel sangue.
GHIANDOLE SURRENALI
Sono due a sx e due a dx; sono disposte nell’addome sopra il rene. Si dividono in 2 parti:
APPARATO URINARIO
L'apparato urinario, mediante la funzione dei diversi organi che lo compongono, si occupa della
produzione e dell'eliminazione dell'urina. È formato dai reni, dagli ureteri, dalla vescica e
dall’uretra.
RENE
L’urina è un prodotto di scarto composto da acqua e altre sostanze di rifiuto; l’urina viene
prodotta nei reni, che sono due. I condotti che portano l’urina dal rene alla vescica (dove si
accumula), prendono il nome di ureteri; mentre l’espulsione della vescica avviene attraverso
l'uretra. L’unità anatomica e funzionale del rene si identifica con il nome di neufrone che è
costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo renale.
CICLO RENALE
Il corpuscolo renale è caratterizzato dalla presenza di un gomitolo di capillari (glomerulo capillare),
attorno al quale c’è una specie di calice, la capsula di Bowman in cui viene filtrata la parte
acquosa, per isolarla da globuli rossi e proteine. Il sangue qui viene portato attraverso l’arteriola
afferente, nel glomerulo avviene la filtrazione e poi attraverso l’arteriola efferente viene portato via.
Nella capsula di Bowman si raccoglie una pre-urina, detta filtrato glomerulare (non è urina
definitiva), se ne produce circa 125 ml/minuto (circa1,25 litri/10 minuti); quindi questa preurina
necessita un riassorbimento dell’acqua.