SPAZIO
Il rapporto tra l'occupazione nei due tipi di attività (di base e non di
base) ci informerà sulla prevedibile crescita dell'occupazione totale
per ogni incremento dell'occupazione nelle attività di base.
L'occupazione totale si accresce in conseguenza dell’espansione
delle attività di base, e quindi della popolazione in essa occupata
(moltiplicatore della popolazione urbana). Il meccanismo della
crescita urbana così esemplificato (occupazione di base ->
occupazione nei servizi -> popolazione -> occupazione totale)
vuole essere esplicativo r predittivo insieme.
Nella storia del pensiero economico, gli anni cinquanta del 900
segnalano il superamento della tradizione dell'equilibrio do mercato
e dalla concorrenza perfetta. In quegli anni si costruì un mondo
teorico radicalmente nuovo, quello dello sviluppo regionale, i cui
fondamenti risiedono in due presupposti:
La teoria dei poli di sviluppo, tuttavia, non tiene conto di una serie di
fattori. Ovvero del fatto che non sempre lo sviluppo polarizzato può
dar luogo a economie esterne; che il rilancio economico di una
regione può essere fondato anche su attività terziarie; che i profitti
prodotti in situ possono anche non alimentare processi di
reinvestimento nell'area della localizzazione del polo industriale.
Identità
Destrutturazione
a. la riproduzione culturale;
b. l’integrazione sociale;
c. la socializzazione
Sintetica
Autoveicoli
Alimentari Filmografia
Farmaceutica Pubblicità
Biotecnologie
Analitica Simbolica
Alla fine della prima guerra mondiale la grande impresa si era già
impostata come l’istituzione di governo dell’economia
maggiormente influente in tutti paesi industrializzati avanzati.
L’imprenditore della tradizione classica era ormai sostituito da
gruppi di individui preposti Al coordinamento dei crescenti flussi di
beni e informazioni fra le unità produttive che componevano
l’impresa. È essenziale porre immediatamente la distinzione fra
strategie modalità di crescita. Il primo termine sta a indicare la
fissazione degli obiettivi a lungo termine, la scelta delle linee
d’azione e l’allocazione delle risorse necessarie per il loro
conseguimento. Con il secondo si fa invece riferimento ai
meccanismi attraverso i quali l’impresa integra nuove attività e
funzioni, esprimendo così scelte strategiche. Le scelte strategiche
di un’impresa sono: l’integrazione, cioè una traiettoria di sviluppo
volta estendere la dimensione dell’impresa e la diversificazione,
tesa ad ampliare progressivamente l’iniziale campo di attività e di
specializzazione. Le imprese tesero in sostanza a internalizzare le
transazioni che in precedenza venivano regolata dal mercato.
L’affermazione della grande impresa rappresenta, dunque, una
formidabile innovazione organizzativa.
Non è dunque casuale che la teoria dei sistemi aperti si sia rivelata
un formidabile strumento concettuale per presentare questo tipo di
impresa. Essa infatti assume, una chiara demarcazione fra il
sistema e l’ambiente che appare di fatto esogeno rispetto
all’impresa e che questa appare comunque in grado di controllare.