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UNA MEDICINA A MISURA DI DONNA CIC Edizioni Internazionali

DIETA E FITOTERAPIA IN MENOPAUSA


Gallo M., Canesi M., Brucato T.

Centro di Fisiopatologia del Climaterio


Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche
Università degli Studi di Torino

L’essenza della vita è il cambiamento. La me- Gli studi epidemiologici si sono concentrati sul-
nopausa è una di queste transizioni naturali. Co- la correlazione fra modificazioni della dieta e
me la pubertà e il parto, la menopausa è uno sviluppo di patologie “moderne” come malattie
stadio fisiologico nella vita di una donna. Tutta- cardiovascolari e neoplastiche. Si è visto, infat-
via nel mondo moderno, vi è una diffusa ten- ti, come una dieta troppo ricca di proteine ani-
denza a trasformare i processi naturali della vita mali, grassi saturi e colesterolo, carboidrati raf-
in eventi patologici. finati e radicali liberi, spesso sia un cofattore
importante nella genesi di queste patologie.
Un’alimentazione “salutare” è quella che forni-
L’ALIMENTAZIONE sce livelli ideali di tutti gli elementi nutritivi no-
E IL CLIMATERIO ti e mantiene al minimo i componenti alimenta-
ri che sono nocivi per la salute, come lo zucche-
La menopausa, prima di un trattamento farma- ro, i grassi saturi, il colesterolo, il sale e gli ad-
cologico, richiede la modifica di alcune sempli- ditivi alimentari. Una dieta sana è ricca di cibi
ci e naturali abitudini di vita, come curare l’ali- integri, “naturali” e non lavorati; in particolare,
mentazione, ridurre le abitudini voluttuarie e è ricca di alimenti vegetali, come frutta, verdu-
svolgere un’attività fisica costante. re, cereali, leguminose, semi e noci.
Considerare il cibo una medicina fa parte della I vegetali forniscono la gamma più ampia di
cultura e della pratica millenaria dell’umanità a elementi rispetto a qualsiasi altro cibo. Sono
tutte le latitudini. Esistono ancora popoli che in- fonti abbondanti di vitamine, minerali, carboi-
troducono costantemente particolari diete nella drati, proteine, fibre, carotenoidi e il poco gras-
terapia delle malattie. Questa tradizione era ben so che contengono è sotto forma di acidi grassi
viva anche nel nostro Paese fino a qualche de- essenziali. Il modo migliore per consumare la
cennio fa, quando l’industrializzazione della maggior parte delle verdure è mangiarle crude e
medicina ha cambiato radicalmente le abitudini fresche; se cucinate è meglio evitare una cottura
delle persone. Oggi, dagli studi della ricerca eccessiva.
scientifica più avanzata, riemerge come la salu- La frutta è una fonte eccellente di antiossidanti
te umana sia largamente influenzata dall’ali- importantissimi come vitamina C, carotenoidi,
mentazione. flavonoidi e polifenoli. Il fruttosio contenuto

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nella frutta viene assimilato più lentamente ri- frutta (frutti di bosco, mirtilli, ciliegie, mele,
spetto al glucosio e permette, quindi, un rialzo pere), nell’aglio e nella cipolla; 3) i cumestani,
dei livelli glicemici più graduale. che si estraggono dal trifoglio e dai germogli;
Le noci e i semi sono ricchi di acidi grassi es- 4) i lattoni dell’acido resorcilico, che sono me-
senziali, di vitamine E, proteine e minerali. no potenti e meno diffusi negli alimenti.
I cereali integrali sono una fonte primaria di
carboidrati complessi, di fibre alimentari, di mi-
nerali e di vitamine del gruppo B. La quantità e COMPLICANZE TARDIVE
la qualità delle proteine nei cereali integrali è DELLA MENOPAUSA
superiore a quella dei cereali raffinati.
Le leguminose contengono proteine che, inte- – Rischio cardiovascolare. Una dieta corretta,
grate a quelle dei cereali, soddisfano il fabbiso- che prevede una drastica riduzione dell’apporto
gno alimentare umano in maniera completa. di grassi saturi e di colesterolo alimentare, è in
grado di contrastare le variazioni dell’assetto li-
pidico tipiche dell’età menopausale (aumento
SINTOMI NEUROVEGETATIVI dei livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi,
riduzione di HDL e ridistribuzione dell’adipe
Gli studi effettuati sulle donne che vivono in corporeo). Le raccomandazioni dell’American
Giappone, in Cina e in altre parti del mondo in Heart Association indicano un’assunzione otti-
cui i cereali e i cibi derivati da piante rappre- male di lipidi pari al 30% delle calorie totali (di
sentano i componenti principali della dieta, mo- cui 10% grassi saturi, 10% polinsaturi, 10%
strano una minore incidenza dei sintomi neuro- monoinsaturi e colestrolo totale < 300 mg/die) e
gevegetativi legati alla menopausa rispetto alle di proteine derivanti dall’assunzione di pesce,
donne occidentali. Si è, inoltre, osservato come ricco di grassi polinsaturi della serie omega-3, e
le donne di origine orientale che vivono in USA di legumi e cereali.
e hanno convertito la propria dieta in quella oc- Il ruolo di acidi grassi saturi specifici nel ri-
cidentale, manifestano gli stessi disturbi delle schio di malattie cardiovascolari in età meno-
donne americane. Questi studi, insieme ai molti pausale è stato esaminato nell’ampio studio epi-
casi di menopausa senza sintomi delle donne demiologico “Nurses’ Health Study”, che ha
che seguono diete vegetariane o macrobiotiche, coinvolto 80.082 donne di età compresa fra i
sottolineano come una dieta basata su vegetali e 34-59 anni con un follow-up di 14 anni. L’ana-
frutta freschi riduca o elimini molti dei sintomi lisi multivariata dei dati, ha evidenziato che
da carenza estrogenica (1, 2). l’apporto di acidi grassi saturi a lunga catena
Si ritiene che tali cibi siano ricchi in fitoestro- (12:0-18:0) correla ad un aumento del rischio
geni, ovvero composti con azioni simili a quelle cardiovascolare, mentre una dieta ricca di acidi
degli estrogeni, seppur con una potenza 1.000- grassi poliinsaturi è in grado di ridurre tale ri-
10.000 volte inferiore, in grado di modulare se- schio (RR 0.58; 95% CI: 0.41-0.83). Gli eventi
lettivamente i recettori estrogenici. Questi com- cardiovascolari sono influenzati da un maggior
posti sono divisi in diverse classi: 1) gli isofla- consumo di carne rossa rispetto al pollame e al
voni, contenuti soprattutto nella soia (farina di pesce, e da una dieta ricca di grassi (3).
soia, latte di soia, tofu), ma anche nei legumi L’importanza del consumo di acidi grassi po-
(lenticchie, fagioli, piselli, ceci), nel finocchio, liinsaturi è stata confermata in un ulteriore stu-
nel grano saraceno, nei cavolini di Bruxelles; 2) dio randomizzato controllato con placebo, in
i lignani, presenti nell’olio di oliva e di giraso- cui si è utilizzata una supplementazione con
le, nei semi (lino, sesamo, girasole), nei cereali olio di pesce (acidi grassi polinsaturi della serie
integrali (grano, riso, segale, avena, orzo), nella ω-3, eicosopentanoico, EPA, e dicosoexanoico,

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DHA). Tale integrazione è in grado di ridurre per la donna in menopausa sono superiori a
del 26% i livelli di triacilglicerolo plasmatico, quelli previsti per l’età fertile (calcio 1200-1500
un noto fattore di rischio indipendente per ma- mg e vit. D 10 mcg). Questi elementi sono pre-
lattie cardiovascolari (4). senti soprattutto in latticini, uova, molluschi e
L’apporto di fibre (verdure, cereali, legumino- crostacei, pesci, legumi secchi e frutta secca e
se) è in grado di favorire l’escrezione del cole- verdure a foglia verde (cavoli, spinaci, cime di
sterolo, come evidenziato in una metanalisi rapa).
pubblicata nel 1997. Nel gruppo di donne nutri- Tra le cause di osteoporosi sono stati suggeriti
te con fibre arricchite di psillio (mucillagine) si molti fattori dietetici generali, fra cui il consu-
sono osservati livelli di colesterolo totale e col- mo di poco calcio e molto fosforo, l’abbondan-
LDL ulteriormente ridotti, mentre le concentra- za di proteine, la dieta ricca di acidi e la carenza
zioni di col-HDL sono rimaste immodificate. di minerali traccia. Si è visto che la dieta vege-
(5). tariana è associata ad un minor rischio di osteo-
Altre sostanze particolarmente utili sono gli an- porosi, probabilmente per un minor consumo di
tiossidanti, come vitamina C, vitamina E, sele- proteine. Una dieta ricca di proteine o di fosfati
nio, zinco, beta-carotene, che sono protettivi nei e l’utilizzo di zucchero raffinato si accompa-
confronti dell’aterogenesi e vengono introdotti gna, infatti, ad una maggiore escrezione di cal-
con un’alimentazione variata, ricca di vegetali cio nelle urine (7, 8). Le verdure a foglia verde
freschi. offrono una protezione significativa nei con-
fronti della perdita di massa ossea: sono, infatti,
– Metabolismo glicidico. Nel periodo perime- una fonte ricca di vitamine e minerali come cal-
nopausale, in cui è di frequente riscontro una ri- cio, vitamina K1 e boro. L’assunzione di vita-
dotta tolleranza glicidica, è importante ridurre mina K1 è in grado di convertire l’osteocalcina
al minimo l’assunzione di zuccheri semplici, (una delle proteine dell’osso) nella sua forma
aumentando le fibre e i carboidrati complessi e attivata, atta a fissazione il calcio all’osso.
frazionando le calorie nel corso della giornata. Un’integrazione quotidiana di boro (minerale
In numerosi studi epidemiologici è stato, infatti, traccia) mediante frutta e verdura o con la sup-
dimostrato che i cereali integrali proteggono plementazione (3 mg/die) nella dieta, è in grado
dall’insorgenza di diabete mellito di tipo II e di di ridurre l’escrezione urinaria di calcio, mi-
malattie cardiovascolari, probabilmente, ridu- gliorando l’attività biologica degli estrogeni re-
cendo l’obesità e la resistenza all’insulina. In sidui.
particolare, in un trial clinico randomizzato si è
confrontato l’utilizzo di un pane integrale ricco
di fibre come quello di segale con il pane bian- L’ALIMENTAZIONE SECONDO
co raffinato, misurando successivamente i livel- LA MEDICINA TRADIZIONALE
li glicemici e insulinemici; si è visto che i ce- CINESE
reali integrali aumentavano la risposta insulini-
ca, senza modificare la sensibilità all’insulina e La base della Medicina Tradizionale Cinese è la
i livelli glicemici, indicando probabilmente un teoria di “Yin e Yang”; menzionata per la prima
incremento della funzione beta-cellulare pan- volta nel libro de “I Ching” circa 800 anni a.C.,
creatica. (6) descrive una serie di relazioni tra forze opposte.
Si pensa che sia nata per capire e spiegare il ci-
– Osteoporosi. Il fabbisogno di calcio e di vita- clo del mutamento nel mondo circostante: per
mina D indicati dai LARN (Livelli di Assunzio- esempio la notte che si trasforma in giorno, il
ne Raccomandati di Energia e Nutrienti elabo- caldo e il freddo, l’inverno e l’estate. Yin rap-
rati dalla Società Italiana di Nutrizione Umana) presenta il lato oscuro della montagna, il buio e

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il freddo, la passività, la notte, il femminile, il piego sono: estratti, tinture e preparazioni simi-
mondo interiore. Yang rappresenta il lato chiaro li, chiamate nel complesso fitoterapici. La
della montagna, la luce e il caldo, l’attività, il Commissione E della German Federal Health
maschile, il mondo esteriore. Yin e Yang inte- Authorities, è l’unica agenzia che regola la si-
ragiscono, si supportano e si oppongono l’uno curezza e l’efficacia dell’impiego delle piante
con l’altro. medicinali (9).
In ambito ginecologico, Yin e Yang esprimono Il sintomo classico della menopausa è rappre-
l’alternanza dei livelli ormonali nel ciclo mensi- sentato dalle vampate di calore; per ridurre
le e riproduttivo in toto. La crescita è un feno- questo sintomo così fastidioso e disagevole so-
meno Yin, espansivo, mentre l’invecchiamento no stati impiegati numerosi rimedi, tra cui cimi-
è Yang, contrattivo. La menopausa, in partico- cifuga racemosa, angelica, trifoglio rosso, gin-
lare, è considerata un deficit di Yin (che rappre- seng, liquirizia, salvia. Ai dati attuali la Com-
senta gli estrogeni), che determina un eccesso missione E ha approvato l’utilizzo di cimicifuga
relativo di Yang. Tutti i sintomi del climaterio e agnus castus.
riflettono questo eccesso di Yang. In menopau-
sa è perciò consigliabile modulare questo ecces- – Cimicifuga Racemosa: l’uso della Cimicifu-
so di energia Yang, consumando prevalente- ga (C.) ha una lunga tradizione. Gli shamani
mente alimenti di tipo Yin, come i vegetali, ri- delle tribù indiane del Nord America usavano
spetto a prodotti tipicamente Yang come i deri- gli estratti di C. per dolori articolari, mialgie, e
vati animali. nevralgie, così come per sintomi climaterici e
Secondo la medicina tradizionale cinese, le altri disturbi ginecologici. Nella Medicina Tra-
vampate di calore sono un tipico esempio di co- dizionale Cinese, il rizoma di C. ha un effetto
me l’energia Yang raccolta nel corpo cerchi di antiinfiammatorio e analgesico.
sprigionarsi all’esterno all’improvviso. Un’ali- I componenti attivi, ad azione simil-estrogeni-
mentazione ricca di cibi di origine animale (cibi ca, risultano essere i glicosidi triterpenici; sono
fortemente Yang), aumenta ulteriormente que- presenti, inoltre, flavonoidi, in particolare iso-
sta condizione. Dagli studi epidemiologici risul- flavoni, tannini, acidi organici, carboidrati, aci-
ta evidente come in Cina, Giappone e Corea di grassi poliinsaturi e alcune vitamine.
non esista alcun termine per descrivere le L’azione simil-estrogenica di C. è stata eviden-
“vampate”, che rappresentano, invece, uno dei ziata in studi preclinici, condotti su animali e in
sintomi più comuni del climaterio in donne oc- vivo:
cidentali. – C. è in grado di legarsi competitivamente ai
L’eccessivo consumo di grassi animali e di cibi recettori per l’estradiolo e di ridurre i livelli di
raffinati interferisce con il normale trofismo tis- gonadotropine, in topi ovariectomizzati ed in
sutale a livello cutaneo e delle mucose: i grassi donne in menopausa, mentre non sembra ave-
e il colesterolo in eccesso si depositano a livello re effetto sulla crescita di cellule neoplastiche
muco-cutaneo con conseguente atrofia, in parti- mammarie in animali (10);
colare della vagina. – C. tende a ridurre calcemia e fosforemia in
ratti ovariectomizzati, favorendo la riduzione
del turnover osseo, con conseguente aumento
CENNI DI FITOTERAPIA della densità minerale (azione analoga
all’Equiseto).
Le erbe sono definite come droghe grezze di Nella pratica clinica, si è osservato un netto mi-
origine vegetale utilizzate per il trattamento di glioramento dei sintomi neurovegetativi e psi-
malattie, spesso di natura cronica, o per miglio- chici (Indice di Kupperman e Scala HAMA) in
rare il benessere psico-fisico. Le forme di im- donne in menopausa fisiologica, già dopo 4 set-

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timane di terapia con C. (11, 12). Tale efficacia rotoninergica, analogamente ai farmaci antide-
è risultata meno evidente in un gruppo di pa- pressivi di seconda generazione. Inibisce, inol-
zienti in menopausa farmacologica per carcino- tre, la captazione di norepinefrina e di dopami-
ma della mammella in terapia con tamoxifene na, e si lega ai recettori del GABA.
(13). L’I. ha mostrato un’efficacia terapeutica com-
parabile a quella degli antidepressivi classici,
– Agnus Cactus: questa pianta possiede nume- come evidenziato da una metanalisi di 23 studi
rose attività di interesse ginecologico; viene uti- clinici randomizzati controllati (per un totale di
lizzata, infatti, nei sintomi menopausali, nella 1.757 pazienti con depressione lieve-moderata)
depressione, nella secchezza vaginale e nei di- già dopo 2-4 settimane di trattamento e l’assen-
sturbi della libido, nella sindrome premestruale za di effetti collaterali di rilievo, come deficit
e nella mastodinia, nell’iperprolattinemia e nel delle funzioni cognitive, ad eccezione di un’au-
deficit della fase luteale. La Commissione E ha mentata fotosensibilità nei soggetti di pelle
approvato l’A. per il trattamento della mastodi- chiara. L’I. presenta interazioni con alcuni far-
nia e delle irregolarità mestruali. Gli studi pre- maci; è importante che la somministrazione del
senti in letteratura sono stati effettuati prevalen- preparato avvenga solo su prescrizione medica
temente su donne in età fertile, però, da alcuni (14).
di essi è documentata una riduzione dei disturbi
del tono dell’umore e degli altri sintomi neuro- – Kawa Kawa (Piper Methysticum): l’uso del
vegetativi menopasusali. K., durante le cerimonie religiose degli indigeni
dell’Oceano Pacifico, è descritto per la prima
– Altri fitocomplessi della tradizione erboristica volta da J. Cook nei suoi resoconti di viaggio; la
con indicazioni per alleviare la sintomatologia masticazione del rizoma di K., senza alterare le
menopausale recente sono: trifoglio rosso, an- funzioni cognitive, induce rapidamente una con-
gelica e salvia. Di questi non è stato ancora ap- dizione di rilassamento e di euforia, che facilita
provato ufficialmente l’utilizzo per la mancanza la socializzazione e la partecipazione ai rituali
di studi clinici randomizzati controllati univoci. religiosi. Le attività biologiche e gli impieghi
Altri sintomi neurovegetativi, quali gli sbalzi clinici descritti sono un’attività ansiolitica, mio-
d’umore, l’insonnia, le difficoltà di concentra- rilassante e riequilibrante del tono dell’umore.
zione e di memoria, accompagnati ai profondi I principali componenti attivi sono rappresentati
cambiamenti fisici e sociali, concorrono nel de- dai kawapironi, che sembrano in grado di inibi-
terminare la depressione. Numerose erbe posso- re il reuptake della noradrenalina in sinaptoso-
no influire sul tono dell’umore e sul tono psico- mi cerebrali, e questo potrebbe spiegare l’atti-
fisico in generale e, tra queste, la Commissione vità leggermente psicostimolante; invece, l’atti-
E ha approvato l’iperico, il kawa kawa, la me- vità ansiolitica e miorilassante è probabilmente
lissa, la passiflora, la valeriana, il ginseng e il legata ad un’interazione con i recettori del GA-
ginko biloba. BA nelll’ippocampo, nell’amigdala e nella so-
stanza reticolare (15).
– Iperico (Hypericum Perforatum): la Commis- In una recente review di 7 trials clinici rando-
sione E indica come dose terapeutica efficace, mizzati, in doppio cieco, controllati con place-
per la terapia dell’ansia e della depressione, un bo, è risultato un significativo decremento di
quantitativo di estratto corrispondente a 0.2-1 fobie e disturbi psicologici con componente
mg/die di Ipericina totale. Il meccanismo ansiosa (valutato con Hamilton Anxiety Scale)
d’azione principale sembra legato ad un’inibi- e anche dei sintomi neurovegetativi (valutati
zione del reuptake della serotonina a livello po- con Indice di Kupperman e HAMA score) (16,
st-sinaptico, con aumento della trasmissione se- 17).

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– Valeriana (Valeriana Officinalis): utilizzata di queste si è osservata una significativa ridu-
storicamente da Greci e Romani, la V. è impie- zione del tempo necessario per l’induzione del
gata, come sedativo del SNC in soggetti ansiosi sonno, in assenza di alterazioni EEGrafiche e di
ed insonni, e come spasmolitico. I più impor- attività deprimente sul SNC: infatti, la qualità
tanti componenti della droga sono rappresentati del sonno e l’attività onirica sono rimaste inal-
dai sesquiterpeni dell’olio essenziale, principal- terate, il sonno è risultato più riposante ed il pa-
mente gli acidi valerenici, il valerianone e gli ziente non ha presentato alla mattina sonnolen-
esteri del borneolo. za o riduzione della vigilanza e dei riflessi. Il
Nell’animale da esperimento la somministrazio- raggiungimento degli effetti terapeutici con la
ne di V. riduce la motilità spontanea e prolunga V. si ottiene in 2-4 settimane, rendendola più
il tempo di sonno indotto da tiopentale. Per ana- adatta per la terapia dell’insonnia cronica (19).
logia con farmaci ad attività sedativa ed ipnoti-
ca, è stato ipotizzato che gli acidi valerenici po- – Altri fitocomplessi indicati per le condizioni
sano agire potenziando l’attività del GABA di “agitazione nervosa” ed insonnia sono la Me-
(18). Nella pratica clinica, l’attività ipnoindu- lissa e la Passiflora, mentre, per gli stati di af-
cente della V. è stata dimostrata in numerose faticamento psico-neuro-fisico sono utilizzati il
sperimentazioni controllate con placebo. In una Gingko Biloba e il Ginseng (20).

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