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FONDAZIONE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI,

PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI


DELLA PROVINCIA DI MILANO Ag.004 /itinerari

Condominio in via Quadronno / 1956-1960 /


Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti Condominio via Quadronno / 1956-1960 / Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti

via Quadronno 24, Milano


Monza e Arosio. al Premio Nazionale In/Arch (1989) e il
Anche la presenza sin dall’origine di un premio Compasso d’Oro ADI alla carriera
Le personalità di Angelo Mangiarotti variabili che esulano dal proprio controllo, essenza rampicante che oggi è arrivata a (1994); ricordiamo inoltre che l’unico
e Bruno Morassutti rappresentano un lasciando che aspetti anche rilevanti del coprire gran parte dell’edificio, si inserisce edificio contemporaneo ad essere tutelato
caso del tutto originale nel panorama del progetto come i rapporti tra pieni/vuoti in in questa concezione del progetto come dalla Sovrintendenza entro la Provincia di
dopoguerra italiano. Formatisi nel contesto facciata e le piante degli appartamenti siano elemento dinamico e non rigidamente Milano è la Chiesa di Baranzate, opera dei
milanese, hanno ben presto sviluppato un elementi variabili. definito una volta per tutte in ogni sua due architetti milanesi.
percorso autonomo grazie ad uno sguardo Questo concetto rappresenterà una parte.
rivolto alla cultura d’oltreoceano e ai costante della ricerca progettuale dei due L’aspetto dell’edificio, contrariamente MARIA VITTORIA CAPITANUCCI

rapporti tra architettura e industria. architetti, sviluppata nei successivi casi di a quanto potrebbe sembrare dopo queste
L’edificio in questione si inserisce nel osservazioni, appare in realtà compatto
programma di riqualificazione del lotto CONDOMINIO IN VIA QUADRONNO e unitario, caratterizzato da una pulita e
compreso tra via Crivelli e via Quadronno, raffinata composizione.
concepito come uno spazio verde Gli architetti Mangiarotti e Morassutti
permeabile all’aria ed allo sguardo. hanno ottenuto numerosi riconoscimenti
La scelta tipologica è stata orientata in carriera, tra cui la menzione speciale
verso l’edificio a torre, che ha permesso
ai progettisti di svincolarsi dall’obbligo
dell’affaccio su strada, abbracciando un
sistema ad edilizia aperta. Il vano scala è
stato collocato al centro per lasciar libera la
composizione del prospetto.
La peculiarità principale dell’edificio
è data dal progetto dell’involucro: su una
struttura tradizionale di solette in cemento
armato rette da pilastri arretrati rispetto al
filo esterno, è stato concepito un sistema
completamente flessibile, che ha generato la
possibilità di personalizzare la distribuzione
interna agli appartamenti e di scegliere tre
diverse soluzioni per l’involucro esterno,
avvicendando pannelli ciechi in legno,
CONDOMINIO IN VIA
serramenti o loggiati metallici.
QUADRONNO, PIANTA DEL
In questo modo, il progettista introduce PIANO TERRA

IL PROFESSIONISMO COLTO IL PROFESSIONISMO COLTO

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