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Il volume che abbiamo in mano presenta un repertorio completo per il canto del salmo responsoriale
di tutte le celebrazioni festive dei tre cicli liturgici, secondo la nuova edizione del Lezionario. Viene of-
ferto alle comunità parrocchiali e a tutte le assemblee festive, in una veste grafica che ne rende digni-
toso l’uso liturgico. È forse «un lusso» per una comunità dotarsi di un simile volume? Riteniamo, al
contrario, che esso rappresenti una risorsa, un sostegno e uno strumento di grande valore per le nostre
comunità.
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caricato e che doveva essere dotato di una specifica preparazione. Anche oggi non mancano richiami
a valorizzare la figura del salmista, distinta dai lettori: «è molto opportuno poter disporre, in ogni co-
munità ecclesiale, di laici esperti nell’arte di salmeggiare e dotati di una buona pronuncia e dizione»
(OLM 56). Ai salmisti (o cantori del salmo) dev’essere offerta una triplice formazione: una formazio-
ne biblica, che li aiuti a comprendere il senso del salmo, il genere di preghiera che esso presenta, il suo
riferimento alla lettura corrispondente; una formazione liturgica, che li guidi a comprendere la funzione
e il senso del salmo responsoriale nella Liturgia della Parola lungo l’anno liturgico; una preparazione
tecnica, che li abiliti a intonare il ritornello del salmo e li introduca nell’arte di «salmodiare», ossia di
porgere la Parola su melodie che ne consentono l’ascolto meditativo, in modo chiaro e musicalmente
dignitoso (cfr. OLM 55-56).
È importante che il salmista sia consapevole che il suo compito è un vero ministero. Egli è anzitut-
to a servizio della Parola, come i lettori che la proclamano davanti all’assemblea. Ma la natura del sal-
mo responsoriale richiede che egli canti (o reciti) il salmo con l’assemblea. I fedeli tutti devono poter-
si unire al salmo e farne un atto comunitario di risposta orante a Dio e di meditazione della Parola. Ciò
avviene certamente quando essi cantano il ritornello assembleare intercalato alle strofe. Ma il ministro
rappresenta l’assemblea anche quando canta da solo i versetti salmodici, e i fedeli, ascoltandolo, de-
vono poter far proprie le parole del salmo, come espressione della loro preghiera. In altre parole, il mi-
nistero del salmista è bene esercitato quando non attira l’attenzione su di sé (neanche per le eventuali
sue eccelse qualità canore), ma quando si fa contemporaneamente «voce» della Parola di Dio e del-
l’assemblea liturgica che entra in dialogo con Dio.
L’offerta di un repertorio dei salmi come questo non può che dare un grande sostegno alla promo-
zione della figura del salmista nelle nostre assemblee liturgiche, favorendo anche a livello diocesano
l’organizzazione di percorsi formativi che aiutino le persone disponibili a prepararsi per svolgere con
cura questo ministero.
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so che queste versioni musicali dei salmi possano essere valorizzate anche in Celebrazioni della Paro-
la o in altri momenti di preghiera.
Naturalmente un lavoro simile, su un campo così esteso e delicato, non può che presentarsi come una
proposta, certo perfettibile e da sottoporre alla prova dell’uso, ossia alla verifica pratica del servizio che
l’insieme del volume e ciascuna singola composizione riuscirà a svolgere. Ma tutte queste caratteri-
stiche fanno di un libro di questo genere uno strumento prezioso, che può offrire un grande aiuto a chi
intende impegnarsi per favorire quella partecipazione attiva dell’assemblea che non si limita a proporre
«un canto nella liturgia», ma che più accortamente promuove «la liturgia in canto», rispettando la fun-
zione e la natura dei gesti che la liturgia fa compiere.
Si deve un sincero ringraziamento al gruppo di musicisti e musiciste che nel tempo hanno formato
questo repertorio, e agli Uffici liturgici diocesani di Trento e Treviso che ne hanno promosso con im-
pegno l’edizione. Altrettanta gratitudine va rivolta a quanti sapranno valorizzare questo strumento per
animare celebrazioni festive che rendano gloria a Dio e nutrano la fede dei cristiani: «è bello cantare in-
ni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode» (Sal 146,1)!
don LUIGI GIRARDI
Preside dell’Istituto di Liturgia Pastorale
presso l’Abbazia di S. Giustina in Padova
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