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La vita e la morte

Le persone comuni non sanno cos’è la vita.


Generalmente si considera la vita solo nell’arco di tempo che dura dal momento dalla nascita fino
alla morte del corpo.
La società si dedica al materialismo da molto tempo ormai.
Tutto ciò che non si può dimostrare tramite la materia viene etichettato come insignificante o
inesistente.
Molti si affidano a religioni per trovare speranze verso ciò che non conoscono.
Molti si affidano alla scienza per trovare le risposte a ciò che non possono conoscere
completamente.

Per quello che mi riguarda ho compreso a modo mio cosa sia la vita e tenterò di parlarne.

Immaginate una linea di cui non vedete né l’inizio né la fine, voi siete lì, in un tratto di quella linea.
La morte fisica permette di spostarsi su quella linea.
Nascere in un corpo significa prendere posto in un punto su quella linea.

Nel periodo di gestazione, che può durare fino a 9 mesi circa, il corpo è collegato ad un’altra vita
tramite un cordone ombellicale. Quando il cordone viene tagliato e quindi si rompe, inizia la vita
nel mondo materiale. Queste sono informazioni ovvie, che conoscono tutti.

Quando andiamo a dormire, il corpo astrale (per quelli che lo possiedono) è collegato al nostro
corpo fisico tramite un cordone invisibile anche chiamato “cordone argenteo”. Se questo cordone si
rompe, la mente si separa dal corpo portandolo alla morte o in alcuni casi ad uno stato di coma.
Chi non possiede il corpo astrale è comunque connesso ad una fonte di energia superiore che lo
mantiene in vita.

Per chi conosce questa storia e ha visto il proprio corpo astrale tramite pratiche meditative o viaggi
onirici, può affermare che questo cordone esiste. Io non sono riuscito a vederlo, ma studiando
l’argomento credo alle storie documentate del passato di altre persone. Tante coincidenze con
dettagli uguali hanno fondamenti di verità.

Ad ogni modo è curioso aver scoperto di un’altro cordone che ci tiene collegati a qualcosa, alla
fonte della vita probabilmente, così come quando siamo nel grembo materno.

Durante la gestazione, quel periodo di vita interiore dura 9 mesi, poi il cordone si rompe.
Durante la nascita, crescita, morte, quel periodo di vita dura da 1 a 100 o più anni, poi il cordone si
rompe.
E dopo a quale corpo si rimane attaccati? Quanto dura quel periodo di vita?

Pensando alle due separazioni dai cordoni, mi viene da pensare che la durata della vita sia destinata
ad allungarsi progressivamente. Questo perché distaccandosi sempre più dalla materia, la forma di
nutrimento diventa sempre più sottile per il corpo sottile in cui si abita. I corpi sottili richiedono
molta meno energia per sopravvivere, al punto da vivere per quello che viene chiamato
“un’eternità”.

Quindi esiste la vita eterna, se l’energia consumata è minore di quella prodotta.


Nell’antico egitto, non quello documentato nei libri di storia comuni, ho letto una storia di un
monolite chiamato zed, custodito dentro la piramide di Ghiza. Questo monolite gigante aveva il
potere di ridare vita ai corpi dei defunti, permettendo la vita eterna.
Gli egizi sono nel corso del tempo hanno subito una decadenza e hanno perso il potere dello zed, la
mummificazione dei corpi non era solo un gesto funebre per rendere onore, ma un gesto di
speranza. Nel caso quel potere fosse ritornato avrebbero potuto ritornare in vita.
Dio ha creato gli esseri umani liberi e potenti, liberi di fare davvero tutto, credo che questa storia sia
una verità. Le persone comuni credono che sia impossibile prolungare la vita per sempre solo
perché non l’hanno mai visto fare, inoltre la materia afferma il contrario, tutto si consuma, tutto è
destinato a morire e trasformarsi.

Gli egizi hanno ereditato quella tecnologie dai predecessori dell’umanità abitanti di Atlantide, di cui
non si hanno abbastanza informazioni.
Se estendete il pensiero ad antichità ancora più distanti oltre lo stadio dei primati, e alla vita
presente negli altri pianeti dell’universo, riuscirete vagamente ad immaginare quante cose sono
diventate possibili nel corso del tempo.
Le teorie scientifiche ritenute impossibili per lo più sono cose già accadute, che sono possibili ma
perdute nei segreti del tempo.
Tutto è già stato fatto e viene riscoperto in modi nuovi.

A me piace credere ad una vita dove tutto sia possibile e dove i propri desideri diventino reali.
Quello in cui crediamo influisce sulle nostre vite e su quelle degli altri.

Quindi, finché siete sulla Terra, fate attenzione a chi crede nelle cose impossibili.
Quelli sono i prigionieri dell’umanità e vogliono farvi diventare come loro perché non si sentano
soli nella loro miseria.
Capiteli pure se volete, consolateli se volete, ma ricordate che la vostra vita vi appartiene da sempre
e avete il diritto di credere a quello che vi pare.

Anche se vi metteranno in catene, voi siete liberi e potenti e vivrete per sempre.

La morte permanente non esiste, anche se il corpo muore, la tragedia la vedono solo gli ignoranti.
La vita si trasforma e prima o poi nel corso dell’evoluzione umana si ripresenteranno occasioni di
prolungare la vita oltre i normali limiti.
Quello dev’essere un premio del creatore per i suoi figli, perché questo vuole un buon genitore per i
propri figli, che siano liberi e potenti, finché lo desiderano.

I doni sono arrivati molte volte, ma è stata l’umanità a scegliere il proprio declino.

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