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Alcune riflessioni sul Green Pass

sinistrainrete.info/neoliberismo/20868-andrea-zhok-alcune-riflessioni-sul-green-pass.html

di Andrea Zhok

E' di ieri la notizia dell'obbligatorietà del Green Pass per l'accesso ad un'ampia serie di
attività, non solo voluttuarie, e per tutti i soggetti di età superiore ai 12 anni.

Ci potevano essere forme in cui un'operazione simile poteva avere senso, ma non sono
quelle che identificano le caratteristiche attuali del Green Pass, che si presenta come
francamente inaccettabile.

Quest'iniziativa ha molti padri.

E' frutto dell'indecoroso livello dell'informazione, della propaganda battente da parte di


portatori d'interesse non chiaramente identificabili, ma assai ascoltati, della confusione
concettuale prodotta dalle passerelle di 'esperti' in cerca di gloria, e dell'arroganza
dogmatica di parte influente dei nostri gruppi dirigenti.

Proviamo a fissare le idee per punti.

1) Un breve passato e le sue indicazioni

Partiamo da questa domanda: I vaccini anti-covid sono "vaccini sperimentali"?

Questa domanda è stata posta l'altro giorno da Concita De Gregorio ad un virologo di


corvée in televisione. Come d'uso, la forma presa dalla domanda non era neanche un po'
suggestiva: "Dunque non è vero che i vaccini attuali siano - come dicono alcuni - 'vaccini

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sperimentali'?" Una volta alzata così graziosamente la palla, all''esperto' non restava che
schiacciare, affermando che "No, assolutamente, si tratta di vaccini ampiamente e
attentamente sperimentati."

Ora, a chiunque abbia ancora a cuore l'onestà intellettuale non sfuggirà che qui si sta
giocando con le parole.

I vaccini elaborati per far fronte alla pandemia di Covid sono vaccini testati su coorti
ampie e in modo intensivo, e dunque sono certamente 'vaccini sperimentati'.

Ma sono anche farmaci testati con la tempistica più breve della storia dei vaccini e
dunque, per definizione, non possono dare conto di effetti a medio e lungo termine,
dunque sono anche 'vaccini sperimentali'.

Sono vaccini che hanno avuto un accesso precoce alla fase 4, quella del monitoraggio su
sicurezza ed effetti secondari del vaccino sulla popolazione generale, fase che di solito si
sviluppa oltre 5 anni dopo la fase 1, e che qui invece è stata abbreviata - per note ragioni
di urgenza - ad un anno.

Alcuni fatti.

E' un fatto che negli ultimi mesi e a tutt'oggi, in diversi paesi, le rispettive autorità sanitarie
abbiano fornito indicazioni differenti, consigliando il vaccino a gruppi di soggetti differenti.

E' un fatto che in vari paesi, di non minore status scientifico del nostro, alcuni vaccini
siano stati bloccati a macchia di leopardo, e per alcuni gruppi di soggetti.

E' un fatto che si siano commessi occasionalmente (come accade fatalmente sui grandi
numeri) errori di somministrazione (partite 'difettose', somministrazione di più dosi agli
stessi soggetti, ecc.).

E' un fatto che sono stati identificati alcuni problemi specifici per alcuni preparati, problemi
non emersi nella fase sperimentale che aveva portato alla loro commercializzazione. Per
il vaccino Astrazeneca si sono riscontrate trombosi aspecifiche in un numero significativo
di soggetti, per il vaccino Janssen è stato aggiornato proprio ieri il foglio illustrativo degli
effetti collaterali includendovi, come effetto collaterale raro, la sindrome di Guillian-Barrè
(malattia autoimmune che può condurre a paralisi progressiva).

Questi fatti ci dicono una cosa semplice, ovvero che chiunque si sbracci, giurando a reti
unificate, sul proprio onore e nel nome della Scienza, l'Assoluta Sicurezza dei Vaccini o è
un mentitore o è uno sciocco.

La frase generica: "i vaccini anti-Covid sono sicuri" è una semplificazione non sostenibile.

Essa andrebbe sostituita da qualcosa come: "i vaccini anti-Covid presentano un profilo
costi-benefici che, allo stato attuale delle conoscenze, è positivo per i gruppi in cui il
Covid rappresenta una minaccia grave."

Si deve perciò trarre la conclusione che i vaccini sono insicuri?

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No. Quello che si deve tenere fermo, evitando "menzogne per un bene superiore", è che i
vaccini in generale sono farmaci e non acqua fresca, che questi vaccini nello specifico
presentano aree di nescienza più elevata rispetto a vaccini testati su tempi più lunghi, e
che in generale sappiamo sin d'ora che in una minoranza di casi potremo avere effetti
collaterali molto seri.

Chi dovrebbe dunque vaccinarsi? Dove dovremmo tirare esattamente la riga?

Qui il discorso sul piano scientifico è più complesso e non univocamente decidibile.

Possiamo facilmente convenire che per i gruppi più anziani (over 60) dobbiamo pesare
un rischio manifesto elevato (del Covid) con un rischio remoto ed eventuale (del vaccino),
e che dunque qui vaccinarsi è opportuno.

Ma se la riga sia da tirare sotto i sessanta, i cinquanta, i quaranta o dove altro è


contendibile.

Fortunatamente la questione può essere però definita sul piano pragmatico. Quello che
dobbiamo dunque chiederci è: "Qual è il problema che stiamo cercando di affrontare?"

Vogliamo forse garantire la piena e compiuta salute a tutti i cittadini?

Ovviamente no.

Nessuno è in grado di perseguire questo obiettivo, e probabilmente non è neppure


auspicabile immaginare di porsi un simile fine.

Quello che stiamo perseguendo dall'inizio è un obiettivo differente: vogliamo evitare un


blocco del sistema sociale e produttivo, e nello specifico un blocco del sistema
ospedaliero che avrebbe ripercussioni su tutti gli altri livelli.

Rispetto a questo obiettivo la risposta da cercare, al netto di ogni retorica, è quella che
sul piano statistico riduce l'impatto del Covid a dimensioni contenute, comparabili ad altre
malattie già ordinariamente trattate.

Al meglio delle nostre conoscenze, dati statistici alla mano, una messa in sicurezza
attraverso il vaccino dei soggetti al di sopra dei 50 anni di età è sufficiente ad ottenere
questo obiettivo. Si può auspicare che anche altri, di età inferiore, si vaccinino. Ma niente
al mondo parla a favore della vaccinazione di gruppi come quello della fascia di età 0-19,
dove la letalità per Covid è dell'ordine dello 0,000001% (e solo in presenza di
comorbilità).

2) Il presente

In questo contesto il Green Pass opera come una coazione pubblica senza assunzione
pubblica di responsabilità.

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Che si tratti di una coazione è chiaro nel momento in cui si vede che il Green Pass è
richiesto per ogni sorta di eventi, non solo bar, ristoranti o discoteche, ma per ogni attività
pubblica al chiuso (si pensi alle attività extrascolastiche dei ragazzi, come lo sport, un
corso di lingua, ecc.). Inoltre si parla di estendere l'obbligo anche al trasporto pubblico.

E' chiaro (e questo è manifestamente l'intento) che qui si tratta di COSTRINGERE la


popolazione refrattaria - a prescindere dall'età - a vaccinarsi, pena la morte sociale,
l'impossibilità di fare alcunché condannandosi ad una sorta di lockdown personale
perenne.

Ma si tratta anche di una costrizione chiaramente in malafede.

Se ci fossero univoche motivazioni scientifiche e pragmatiche per poter operare


serenamente, l'obbligo sarebbe già cosa fatta. Solo che un obbligo di legge è qualcosa
che eliminerebbe lo scarico di responsabilità permesso dall'accettazione dei rischi
(disclaimer) di chi si sottopone volontariamente alla vaccinazione. Un obbligo di fronte a
possibili esiti nefasti, senza motivazioni ineccepibili, rappresenta una responsabilità
grave, anche sul piano penale, che comprensibilmente nessuno si sente di assumere.

Al posto dell'obbligo si introduce perciò una coazione 'soft' che di fatto vuole obbligare
gran parte di giovani e adolescenti a vaccinarsi, se non vogliono estinguersi socialmente
(dopo due anni già vissuti in semi-clausura).

Così, prima, quando non c'era il vaccino, gli dicevano che non dovevano uscire di casa
per 'preservare i nonni'.

Adesso, che il vaccino c'è, gli dicono che devono vaccinarsi di corsa per preservare i
nonni che non vogliono fare la fatica di andarsi a vaccinare.

Ma anche basta.

3) Verso il futuro

L'ultima questione che dovrebbe essere chiarita è: qual è la strategia di lungo periodo
delle nostre classi dirigenti? Ne hanno una qualsiasi? Ci hanno mai pensato, o
improvvisano giorno per giorno sulla base del prossimo ineludibile 'allarme sociale'
rilanciato dai media?

La questione della strategia qui è cruciale. Per come stiamo impostando il problema del
nostro rapporto di lungo periodo col Covid, ciò sembra implicare l'idea per cui l'intera
popolazione dovrà vaccinarsi con scadenza di 9 mesi per tutta la vita, generazione dopo
generazione.

Peraltro, se la nostra unica difesa contro il Covid diventa il vaccino, possiamo solo
pregare che non emergano varianti capaci di aggirare i vaccini disponibili, perché in tal
caso ci attendono solo altri lockdown, e poi altre corse a vaccini sperimentali, ecc. ecc.

Questo modo di immaginare il futuro è suicida.

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Qualcuno dice che non si devono lasciar sviluppare le varianti. Splendido, e
precisamente come?

L'idea che il virus smetterà di circolare è ridicola: un virus così contagioso e diffuso a
livello mondiale, salvo miracoli, è destinato a diventare endemico.

L'idea di 'bloccare lo sviluppo di varianti' è dunque scientificamente un assurdo, visto che


il virus, continuando a circolare, continuerà necessariamente a produrre varianti.

L'unico modo storicamente noto per affrontare situazioni del genere consiste nel trovare
un modo di convivere con il virus.

In altre epoche ciò avveniva nel modo più brutale, andando incontro alle conseguenze e
vedendo alla fine del confronto col morbo quali forme del virus erano rimaste in
circolazione e quanta risposta immunitaria si era sviluppata nella popolazione.

Nella nostra epoca abbiamo la possibilità di attutire il colpo, di permettere alla


popolazione più fragile di difendersi meglio, affrontando il virus con l'allenamento
preventivo di un vaccino.

Questa è una bellissima cosa, perché può consentire di adattarsi al virus gradatamente,
riducendo drammaticamente la mortalità e magari sviluppando nel frattempo cure
sintomatiche capaci di superare le crisi più gravi.

Nella maggior parte dei paesi del mondo, per il semplice fatto che non avranno
abbastanza vaccini a disposizione, questo è esattamente ciò che accadrà comunque.

E noi cosa pensiamo di fare?

Pensiamo di medicalizzare l'esistenza nostra e di tutte le generazioni future per


preservare idealmente (e solo idealmente) il 100% della popolazione da ogni problema
sanitario?

Non è chiaro quanto questa prospettiva sia insostenibile e perdente?

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Comments (25)

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Nemesis
1. Tuesday, Jul 27 2021 11:37:25pm
2. #10779

5/17
No, Pino, non è verità assoluta e scientifica neanche questa, come purtroppo la
propaganda la sta usando in questi giorni per additare i non vaccinati come bestie
ignoranti ed egoiste e nemici pubblici alla gogna sociale.

Tutt'altro. Nella realtà dei fatti esiste il precedente storico assodato di vaccino-resistenza
associata alla sindrome aviaria di Marek, in zootecnia. La vaccinazione dei polli è iniziata
negli anni '70 del secolo scorso e l'agente eziologico (Oncovirus aviario) non è stato mai
stato debellato, anzi grazie alla sua mutagenicità da vaccino-resistenza esso è vivo,
vegeto e lotta assieme ai produttori di vaccini zootecnici che annualmente sfornano il
vacicno aggiornato, come per gli anti-influenzali.

Questo è paradigmatico in termini di semplici meccanismi di selezione e dinamica


evolutiva. Tuttavia i vaccinisti, cioè coloro che fanno del vaccino non uno strumento
sanitario come fra gli altri, ma un totem ideologico, anzi messianico idolatrico, ne
riducono la portata: riguarda solo i polli ed è l’unico caso.

L’ideologia vaccinista, che strumentalizza e snatura il senso teorico e pratico del vaccino
quale strumento sanitario alla pari di altri, è stata talmente pompata negli ultimi lustri che
il Dr Andrew Read, che ha studiato e appurato la vaccino-resistenza nella sindrome
aviaria di Marek, ha dovuto corredare il suo lavoro della premessa di non voler fornire
prove ai no vax, bensì di fornire ulteriori basi per il miglioramento dei vaccini colabrodo
(leaky vaccines).

Mi scuso per non essere sintetico. Alla base essenziale della vaccino-resistenza ci sono
le stesse semplici dinamiche biologiche della pressione selettiva che risulta
nell’antibiotico-resistenza. Niente di eccezionale, funziona proprio così: è la biologia,
bellezza!

Se gli studi si fanno solo in un senso, se i dati vengono raccolti e interpretati solo in un
senso, se chi ti finanzia vuole andare in un senso o se vuoi trovare i soldi per le tue
ricerche devi andare in un senso e non nell’altro, hai voglia di discettare sul “piano
oggettivo” della Scienza e sulla Morale Civile e Costituzionale che da essa dovrebbe
discendere!

Per cercare di farla corta: è evidente e acclarato che questo tipo di virus presenta un’alta
frequenza mutagenica. Muta sia nei non vaccinati che nei vaccinati. Sempre. Nei non
vaccinati, in questo caso specialmente in quelli giovani e sani, incontra tutta la serie
completa dei fattori e dei livelli di contenimento e sterilizzazione che compongono il
complesso sistema immunitario naturale. Per cui ci si aspetta che, come giustamente
dice Zhock “in altre epoche ciò avveniva nel modo più brutale”, prima o poi si endemizzi
in ceppi virali che, per sopravvivere a tutta la sarabanda di difese immunitarie migliori
della popolazione immunitaria, si sono adattati a forme sintomatologiche per lo più
innocue. Altresì il sistema immunitario della popolazione ospite integra in memoria
informazioni genetiche nuove e valide per il futuro. Ci piaccia o meno, ereditiamo un
sistema immunitario che porta memoria, in qualche modo, delle epidemie passate, anche
in termini brutali, come ricorda Zhock.

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Nei vaccinati, con questi preparati genetici codificanti, i ceppi correnti si trovano di fronte
ad anticorpi specifici (laddove si sviluppano come previsto e non sempre accade)
generati da una proteina (Spike) OGM e diversa da quella circolante, codificata con una
stringa mRNA artificiale: per cui va da sé che la mutagenicità di questo virus ha, per
semplici e casuali errori di replicazione, un spettro più ampio e veloce rispetto al pre-
fissato codificante inoculato e quindi rimangono in circolo delle quasi specie virali che poi
diventano dominanti.

E’ tecnicamente possibile indagare quali ceppi siano dovuti da vaccino-resistenza ed è


possibile indagare se producano sintomi peggiori o meno nocivi. Questi sono studi i cui
risultati hanno un grande valore commerciale. Chi ce ne garantisce di studi autonomi e
divulgativi senza lucro? Chi ci garantisce che non vengano occultati o secretati se il
pubblico (non statale e non capitalistico) non ha la possibilità e la capacità di fare studi
autonomi?

Non voglio essere frainteso: non sto augurando la brutale catarsi epidemiologica
naturale. Voglio solo far capire come dovrebbe essere condotto un dibattito più onesto,
aperto e serio.

Poi c'è la raccomandazione di non effettuare vaccinazioni di mass in corso di epidemia,


appunt o perchè più facilmente si ripete l'interazione di vacicno-resistenza. Con la
propaganda pososno fare quello che vogliono, omettere, camuffare, contraddirsi e andare
avanti senza problemi, tanto milioni e milioni di persone non pososno essere in grado di
imparare da soli un acicdente minimo di biologia.

La canzone è lunga. C’è infatti chi tra gli epidemiologi e virologi suppone, e sicuramente
lo suppongono anche quelli che lavorano nelle case farmaceutiche, che ci potrebbe
essere un punto di equilibrio, empirico e conoscibile a posteriori, fra quota di vaccinati e
non vaccinati, per classi di età ed altre caratteristiche, per cui da un lato questo tipo di
vaccini “non sterilizzanti (leaky)” riducono i sintomi e dall’altro la quota di non vaccinati
possa “endemizzare” eventuali ceppi preoccupanti risultanti da vaccino-resistenza.

Probabilmente il tiro delle industrie e dei controllori sociali è quello di avere sempre nuove
varianti e fare l’aggiornamento immunologico ogni tot mesi per tutta la vita.

Comunque, al dilà delle mie speculazioni, pensare, come fanno in maniera idiota e
religiosa molti saccenti a sinistra, di dare per scontato il “piano oggettivo” che ci viene
propagandato come “La Scienza” o “La Comunità Scientifica”, nuove divinità in terra che
sono in realtà parte indispensabile e integrante della macchina di valorizzazione
capitalistica, senza porsi il minimo dubbio di come poter dire almeno un'Acca nel dibattito
scientifico e di divulgazione autonoma ai subalterni, ai dominati, agli spossessati, agli
sfruttati dalla macchina di valorizzazione, mi pare un delitto di classe.

1. Reply

ndr60 Nemesis

7/17
1. Friday, Aug 13 2021 7:36:47pm
2. #11012

Completamente d'accordo, aggiungo solo che il motivo per cui i vaccini sono inferiori
rispetto all'immunità naturale acquisita dopo una guarigione da covid19 è che gli
anticorpi, nel secondo caso, sono policlonali, ossia diretti contro molti antigeni virali e non
contro uno solo (la famosa proteina spike, ad esempio), quindi i soggetti sono anche più
protetti contro eventuali mutazioni virali (le famose varianti).
In altre parole, vaccinare tutti (anche quelli che non ne hanno bisogno) significa non
rafforzare ma indebolire le capacità immunitarie della popolazione generale.
Che sia esattamente questo, ciò che vuole BigPharma?

1. Reply

Emma
1. Tuesday, Jul 27 2021 5:39:44pm
2. #10773

Un applauso a Zhok che non sbaglia un colpo. Per il resto eviterei di parlare con gente
con i paraocchi, incapace di usare la testa, prona e obbediente ai diktat del governo.
Dispiace dire che i fan più sfegatati della strumentalizzazione del covid, sono di sinistra.

1. Reply

maurizio
1. Tuesday, Jul 27 2021 5:16:53pm
2. #10771

1) Le cure mediche efficaci sono disponibili: principalmente FANS (esclusa Tachipirina),


cortisone, calciparina (insieme a clorochina e ivermectina, che per molti medici che li
hanno usati, limitano la capacità riproduttiva del virus). Fra i tanti il prof. Remuzzi,
presidente dell'istituto Mario Negri, ha pubblicato il suo studio: non ci sono morti, se presi
ai primi sintomi, e minimi ricoveri; come dicono quel migliaio di bravi medici che hanno
curato a casa i loro pazienti (e molti di quelli di altri): la soluzione sul piano della salute
pubblica è quella di una efficiente medicina territoriale.
2) Se si punta alla prevenzione, allora va fatta bloccare la ricerca sul "guadagno di
funzione" che si sta facendo in molti laboratori (la maggior parte militari) dove si
costruiscono nuovi virus
3) La famiglia dei virus corona è composta da alcune centinaia di migliaia di virus già noti.
Quello che sta succedendo in Israele e Inghilterra, dove i ricoverati e i morti sono in
maggioranza fra i vaccinati conferma quello che si sa da tempo nelle sindromi influenzali
dovute a virus Rna che per loro natura sono altamente instabili e quindi mutevoli: non ci
può essere vaccino che tenga che faccia produrre anticorpi specifici per tutti i soggetti di
quella famiglia (l'efficacia del più noto vaccino antinfluenza è intorno al 40%), con il

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rischio di una ADE cioè potenziamento di malattia.
4) Se si vuole ricorrere ai vaccini come farmaco allora esiste già il Sinovac cinese che è
prodotto come i vaccini classici cioè a virus intero e quindi a bassa tossicità. La
popolazione a cui si sta sottoponendo (qui in Italia anche con la forza di legge) è una
tecnologia nuova (mai sperimentata prima: la fase 4 finisce nel 2022) sul tipo dei vaccini
genetici (per l'epatite B o il Papiloma virus), solo che qui la proteina di superficie (proteina
Spike) viene fatta produrre direttamente dal soggetto vaccinato (non in grandi laboratori).
Sappiamo per una autocritica di una degli inventori di questa tecnologia che non
pensavano che la proteina Spike fosse così tossica e che determinasse i danni
all'endotelio dei vasi con le conseguenti trombosi. 15mila morti da vaccino in Europa e
11mila in USA più decine di migliaia di dannecciati gravi potrebbero voler far gridare
basta: pare che questo sia successo, civilmente, nelle piazze italiane.

1. Reply

Maurizio
1. Tuesday, Jul 27 2021 4:49:27pm
2. #10769

1) Le cure mediche efficaci ci sono: FANS (esclusa Tachipirina), cortisone, calciparina


(insieme a clorochina e l'invermectinafra, che per molti medici che li hanno usati, limitano
la riproduzione del virus). Fra i tanti il prof. Remuzzi, presidente dell'istituto Mario Negri,
ha pubblicato poco tempo fa il suo studio: non ci sono morti, se presi ai primi sintomi, e
minimi ricoveri, appunto come dicono quel migliaio di bravi medici che hanno curato i loro
pazienti (e quelli di altri) a casa: la soluzione per la salute è quella di una efficiente
medicina territoriale.
2) Se si punta alla prevenzione, allora va impedita la ricerca sul "guadagno di funzione"
che si sta facendo in molti laboratori (la maggior parte militari) dove si costruiscono nuovi
virus.
3) La famiglia dei corona e composta da alcune centinaia di migliaia di virus già noti.
Quello che sta succedendo in Israele e Inghilterra, dove fra i ricoverati e morti la
maggioranza è fra i vaccinati (come dice il rappresentante del governo) conferma quello
che si sa da tempo nelle sindromi influenzali composte da virus Rna per loro natura
altamente instabili non ci può essere vaccino che tenga che faccia produrre anticorpi
specifici per tutti i soggetti di quella famiglia (l'efficacia del più noto vaccino antinfluenzale
è intorno al 40%), con il rischio aggiuntivo di un ADE cioè potenziamento di malattia.
4) Se si vuole ricorrere ai vaccini come farmaco allora esiste il Sinovac cinese che è fatto
come i vaccini classici cioè con il virus intero e quindi ne è nato la bassa tossicità. La
vaccinazione a cui si sta sottoponendo la popolazione è un tecnologia nuova (mai
sperimentata prima) sul tipo dei vaccini genetici (epatite B o papilloma virus), solo che qui
la proteina di superficie (Spike) viene fatta produrre direttamente alle cellule del soggetto
vaccinato: hanno scoperto di recente (autocritica di uno degli ideatori della tecnologia)
che è questa il veleno che determina i danni alle cellule endoteliali delle arterie. 15mila
morti in Europa e 11mila in USA più decine di migliaia di danneggiati gravi potrebbero
voler far gridare basta: pare che questo sia successo civilmente nelle piazze italiane.

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1. Reply

Mario M
1. Tuesday, Jul 27 2021 12:03:34am
2. #10754

Rispondo ad Anna in un nuovo thread per comodità di lettura.

Lei cita l'articolo 32 della Costituzione, omettendo però la coda: "La legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana." Ma anche se non ci
fosse questa coda, "l'interesse della collettività" va valutato in un dibattito scientifico
aperto, e non lasciato decidere agli scienziati da salotto televisivo, escludendo quelli che
non sono funzionali alla narrativa del main stream; oppure lasciato decidere a Draghi che
dice: se non ti vaccini muori o fai morire gli altri - ma ci rendiamo conto dell'enormità che
ha detto questo maledetto?

Anna come esempio del valore di prevenzione del vaccino porta il morbillo, che in
condizioni normali è una malattia della prima età senza particolari problemi, che i bambini
contraggono come una semplice influenza. E poi Anna cita lo spauracchio della
poliomielite... ma anche qui bisognerebbe andare a studiare quel fenomeno clinico,
perché fu circoscritto e sembra fosse correlato e quindi probabilmente causato dall'ampio
uso del ddt nelle campagne.

I vaccini non hanno debellato nessuna malattia. La peste, il colera, la lebbra, la


tubercolosi sono sparite grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e alimentari.
Purtroppo la ricerca di un agente eziologico ha ritardato la comprensione di malattie
dovute per lo più ad avitaminosi, come lo scorbuto, il beri beri, la pellagra.

1. Reply

Anna Mario M
1. Tuesday, Jul 27 2021 3:14:15pm
2. #10759

E’ chi non si vaccina, e promuove la non vaccinazione, che viola il rispetto, la libertà e la
dignità delle persone.
Gli articoli della costituzione, come noto, non sono delle entità chiuse e autosufficienti, da
scegliersi a piacimento come se fossimo in un negozio, ma vanno sempre interpretati in
relazione agli altri articoli. La Costituzione prevede all’articolo 16 limitazioni alla libertà di
movimento che sarà la legge eventualmente a stabilire “per motivi di sanità e sicurezza”.
La libertà di essere potenzialmente positivi e contagiosi [detto meglio: la libertà di non
volere ridurre il rischio di essere positivi e quindi contagiosi verso gli altri - riduzione del
rischio scientificamente provata in caso di vaccinazione] non può pretendere di
assomigliare a quella pretesa dal bullo del famoso aneddoto di Karl Popper ( ne “La
società aperta e i suoi nemici” ) che , in quanto libero cittadino , rivendicava la libertà di

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poter muovere i propri pugni a piacimento: come quella del bullo, anche quella di essere
potenzialmente contagiosi deve essere una libertà “limitata dalla posizione del naso del
vostro prossimo” (K.Popper)
Tutti coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, contribuiranno a far circolare il virus
(questo dice la Scienza). Per tutti coloro che esercitano il loro diritto di non vaccinarsi,
occorre precludere l’accesso a scuola, ai cinema, ai ristoranti, agli aerei etc. Questo vuol
dire rispettare la libertà e dignità delle persone che vivono in una società. Ma poi, a rigor
di logica, questo varrebbe anche per chi scegliesse di non vivere in società, ma da
eremita (scelta rispettabilissima) su un cucuzzolo di una montagna: perché quel
cucuzzolo non è suo; è di tutti e attraversabile da tutti.

1. Reply

Mario M Anna
1. Wednesday, Jul 28 2021 1:01:59am
2. #10782

"questo dice la Scienza"


Quale scienza? Quella di quei virologi da salotto televisivo? che non si confrontano
perché protetti da giornalisti asserviti e da testate pagate dalle oligarchie delle case-
bordelli farmaceutiche?

1. Reply

Bianca Anna
1. Tuesday, Jul 27 2021 3:53:52pm
2. #10762

Ti ricordo che l’Italia ha firmato e il parlamento anche approvato, ma la ratificazione non è


mai avvenuta per una ‘strana’ dimenticanza dell’allora presidente Ciampi che non firmò
l’atto del parlamento, la Convenzione di Oviedo, Convenzione per la protezione dei Diritti
dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti dell’applicazioni della biologia e
della medicina: Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina -, convenzione che
introduce un protocollo aggiuntivo della carta dei diritti Umani E che stipula:
Articolo 2 – Primato dell’essere umano
L’interesse e il bene dell’essere umano debbono prevalere sul solo interesse della società
o della scienza
Capitolo II – Consenso
Articolo 5 – Regola generale
Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la
persona interessata abbia dato consenso libero e informato.
Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura

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dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi.
La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente ritirare il proprio
consenso.

A meno che tu voglia dirmi che la carta dei diritti umani è carta straccia e che tu sia per
uno stato totalitario, non vedo come tu possa ritenere validi i tuoi argomenti.
Per quanto riguarda il bilancio costi/benefici, se si considera che la totalità della
popolazione corre un rischio irrisorio e che vi sono terapie valide contro il COVID, per
nessuna categoria, compresi gli anziani, vi è un bilancio positivo. In Israele ove l’80%
della popolazione adulta è vaccinato, il,40% dei nuovi casi è dato da persone interamente
vaccinate. Vi sono ancora morti e se si analizzano i dati di questi ultimi, sono sempre
soggetti di oltre 65 anni con comorbidità. Il che significa che questa categoria deve
comunque stare attenta, anche con il vaccino e si deve invece puntare sulla terapia
precoce. Solo che per poter continuare con la vaccinazione d’emergenza non possono
approvare un protocollo, perché altrimenti dovrebbero interrompere subito l’uso di questi
vaccini. Inoltre, le stesse case farmaceutiche stanno chiedendo l’approvazione di
costosissimi farmaci monoclonali (solitamente usati contro il cancro) per trattare il COVID.
Solo quando avranno raggiunto questo scopo molleranno i vaccini. Tra l’altro il ministero
della sanità israeliano ha già annunciato che l’efficacia di Pfizer è scesa al 40%, ben al di
sotto del livello che necessario per giudicare efficace un vaccino.

1. Reply

Anna Bianca
1. Tuesday, Jul 27 2021 4:10:45pm
2. #10765

Il consenso libero e informato è una conquista. Sono ovviamente d'accordo. Infatti


quando prenoti la tua vaccinazione, firmi il consenso libero e informato.
Per quanto riguarda invece i "dati statistici" (se si possono definire tali dei dati senza
fonte) che riporti, mi dispiace, ma non li considero seri.

1. Reply

Bianca Anna
1. Wednesday, Jul 28 2021 7:01:35am
2. #10783

Non sono seri i dati del ministero della salute israeliano che ha introdotto l’obbligo
vaccinale per l’intera popolazione? Almeno loro hanno l’onestà di pubblicare i dati. Ho
l’impressione che tu applichi principi e dati a tuo comodo e piacere. Le libertà
fondamentali vanno applicate come credi tu e i dati che smentiscono le tue tesi non sono
veritieri o addidabili.

1. Reply

12/17
Angela Anna
1. Tuesday, Jul 27 2021 7:59:54pm
2. #10775

Consenso libero e informato significa senza l'obbligo della segregazione sociale.


Altrimenti non è più libero... e nemmeno informato...

1. Reply

Massimo
1. Monday, Jul 26 2021 10:35:46pm
2. #10752

Concordo parola per parola.

1. Reply

Guglielmo Rottigni
1. Monday, Jul 26 2021 7:58:19pm
2. #10746

Faccio sommessamente notare, da persona alquanto inesperta e senza laurea in


epistemologia, che il termine "sperimentale", cosi' come viene utilizzato dall'articolista,
non ha molto senso. Ogni azione rappresenta un "esperimento", in quanto intesa a
modificare uno stato di cose. Ogni singola assunzione di un cucchiaino di brodo di
minestrone rappresenta, di per se, un esperimento in condizioni non controllate. Ma pare
che dei rischi connessi a molte pratiche (lavorare nei cantieri edili, o vivere a Gaza)
sembra che ci si debba occupare meno rispetto a pratiche che, fino ad ora, han prodotto
molte meno conseguenze nocive delle due citate.

Buona vita

Guglielmo

1. Reply

Anna
1. Monday, Jul 26 2021 3:36:13pm
2. #10741

In realtà, al contrario di quel che fa credere questo articolo, 1) il virus è mortale anche per
i più giovani; 2) l’obbligo vaccinale è costituzionalmente sancito in caso di pandemia; e 3)
l’obbiettivo della campagna vaccinale non è la medicalizzazione di tutta la popolazione

13/17
e/o dell’intera nostra esistenza, ma il raggiungimento dell’immunità di gregge.
Non capisco. In tempi di pandemia mortale, il Green Pass mi sembra una proposta di
mero buon senso e senza dubbio il male minore (l’alternativa sarebbe il lockdown o il
raggiungimento dell’immunità di gregge senza vaccinazioni, cioè con centinaia di migliaia
di morti in più) e invece viene identificato come attentato alla libertà. Ma è una libertà
chiaramente confusa con l’affermazione dell’assoluto diritto al proprio personale
capriccio; una libertà confusa con la rottura di ogni principio di responsabilità verso gli
altri.

1. Reply

carlo Anna
1. Monday, Jul 26 2021 8:05:07pm
2. #10748

A tutt'oggi, dati dell'Agenzia Italiana del farmaco, in Italia i morti covid sotto i 30 anni sono
meno di 100.

1. Reply

Mario M Anna
1. Monday, Jul 26 2021 4:50:42pm
2. #10743

1 Il virus non è mortale, e non lo sarebbe stato neanche per i vecchi se i protocolli sanitari
criminali non avessero impedito le usuali cure, come invece ha continuato a praticare la
dott. Maria Grazia Dondini. Del resto il dott. Mariano Amici ha pubblicamente affermato
che fra i suoi pazienti neanche uno è morto per il supposto covid. Tra l'altro il SarsCov2
non è stato neanche isolato.

2 Dove è scritto? Tra l'altro non c'è stata alcuna pandemia, e i vaccini non hanno
debellato le malattie endemiche.

3 L'immunità di gregge è una locuzione senza basi scientifiche.

1. Reply

Anna Mario M
1. Monday, Jul 26 2021 7:58:52pm
2. #10747

Corte Costituzionale, sentenza nr 5 del 2018. (PS obblighi vaccinali sono stati disposti già
nel 1963, nel 1966, nel 1991 e nel 2017).
Per il resto evito di rispondere (non per maleducazione).

14/17
1. Reply

Mario M Anna
1. Monday, Jul 26 2021 9:37:31pm
2. #10749

Mancava solo che mi citassi i DPCM. E scendere nel merito è troppa fatica?

PS io voglio essere maleducato

1. Reply

Anna Mario M
1. Monday, Jul 26 2021 11:04:17pm
2. #10753

La Costituzione (all’art 32) stabilisce che la Repubblica tutela la salute, aggiungendo che
lo fa sia per tutelare un diritto dell’individuo, sia per assicurare un interesse della
collettività. La Costituzione dispone l’introduzione di trattamenti sanitari obbligatori,
ponendo un solo limite: quello di farlo per legge; quindi con una decisione parlamentare
(come ribadito appunto dalla sentenza nr 5/2018 della Corte Costituzionale). Non a caso,
obblighi vaccinali sono stati disposti già nel 1963, nel 1966, nel 1991 e nel 2017; i
bambini sono già soggetti a un obbligo vaccinale (10 vaccinazioni). Malattie una volta
epidemiche, come la poliomielite e il morbillo, sono state sradicate grazie a vaccinazioni
obbligatorie, fatte a tappeto perché solo la copertura vaccinale a tappeto può assicurare
quell’interesse della collettività di cui parla la Costituzione.

1. Reply

Politta Anna
1. Tuesday, Jul 27 2021 4:48:27pm
2. #10768

Ma legga tutto l'art 32 non solo la prima parte

1. Reply

Mario M Anna
1. Tuesday, Jul 27 2021 12:04:58am
2. #10755

Ti ho risposto sopra per comodità di lettura

15/17
1. Reply

Pino
1. Monday, Jul 26 2021 3:15:08pm
2. #10740

Ma si dice che più vaccinati ci sono, meno varianti sviluppa il virus!!??

1. Reply

Pino
1. Monday, Jul 26 2021 3:13:36pm
2. #10739

Ma si dice che più vaccinati ci sono, meno varianti sviluppa il virus!!??

1. Reply

Bianca Pino
1. Wednesday, Jul 28 2021 10:53:57am
2. #10784

Il dottor Puccetti , medico citato in diversi giornali, commentava due giorni fa dicendo che
le varianti insorgono laddove vi sono i vaccinati.

1. Reply

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