VERGA
VITA
Nasce a Catania nel 1840 Muore a Catania nel 1922(anno della marcia su Roma)
Famiglia di agiati proprietari terrieri
Primi studi da maestri privati- In particolare Antonino Abate gli trasmette il patriottismo e il gusto letterario
romantico- come testimonia il suo primo romanzo AMORE E PATRIA scritto a 16 anni e rimasto inedito.
Studi superiori non regolari - abbandona gli studi per dedicarsi al lavoro letterario e al giornalismo politico.
Verga si discosta dalla tradizione di letterati italiani di profonda cultura umanistica - I testi su cui egli si
forma sono gli scrittori francesi moderni (Dumas-I tre moschettieri; Sue-I misteri di Parigi) , i romanzi storici
italiani e letture di intrigo o sentimentali.
1865 Lascia la provincia e si reca per la prima volta a Firenze perché convinto che per diventare uno
scrittore autentico deve liberarsi dai limiti della sua cultura provinciale.
1872 Si trasferisce a Milano - centro culturale più vivo. Qui entra in contatto con la Scapigliatura
Frutto di questo periodo sono 3 romanzi EVA 1872 EROS 1875 e TIGRE REALE 1875 - ancora legati al clima
romantico
1878 avviene la svolta verso il Verismo con la pubblicazione di ROSSO MALPELO
1880 le novelle di VITA DEI CAMPI
-1881 il primo romanzo del CICLO DEI VINTI I MALAVOGLIA
1883 le NOVELLE RUSTICANE e PER LE VIE
1884 il dramma CAVALLERIA RUSTICANA
1887 Le novelle di VAGABONDAGGIO
-1889 il secondo romanzo del CICLO MASTRO-DON GESUALDO
Verga lavora alla composizione del terzo LA DUCHESSA DI LEYRA ma non lo porta a termine.
Dal 1903 torna a vivere definitivamente a Catania e dopo la rappresentazione dell'ultimo dramma DAL TUO
AL MIO si chiude in un silenzio quasi totale.Si dedica alla cura delle sue proprietà agricole ed è ossessionato
da preoccupazioni economiche.Le sue posizioni politiche si fanno sempre più chiuse e conservatrici :
Allo scoppio della Prima guerra mondiale è fervente interventista
Nel dopoguerra si schiera con i nazionalisti
Anche se sempre lontano dalla politica militante
OPERE E POETICA
I ROMANZI PREVERISTI :
UNA PECCATRICE 1866 - Fortemente autobiografico, toni melodrammatici
Trama: Intellettuale piccolo borghese siciliano acquisisce ricchezza e successo, perde la donna amata e ne
causa il suicidio.
STORIA DI UNA CAPINERA 1871 - Romanzo sentimentale che narra di un amore impossibile
EVA - Un giovane pittore siciliano che rinuncia ai suoi ideali artistici per l'amore nei confronti di una donna-
simbolo di corruzione. (La protesta per la condizione di emarginazione dell'intellettuale è molto vicina alla
Scapigliatura)
∙EROS - Storia del progressivo inaridirsi di un giovane aristocratico corrotto da una società vuota.
∙TIGRE REALE - Un giovane innamorato di una donna "fatale" trova pace solo tornando dalla famiglia.
↑Questi due romanzi analizzano le passioni mondane e sono esempio di "realismo" e di analisi di piaghe
sociali e psicologiche. Sono testimonianza di un clima ancora tardoromantico - rappresentano ambienti
aristocratici, si incentrano su passioni complesse o violente e con un linguaggio spesso elevato-
(lontani dal modello del Naturalismo francese).
1874 NEDDA - bozzetto di ambiente siciliano e rusticano in cui descrive la vita di miseria di una bracciante
(cambiano gli ambienti ma restano i toni melodrammatici, il gusto romantico ecc..)
1878 ROSSO MALPELO - Prima opera della nuova maniera verista con una rigorosa impersonalità.
Storia di un garzone di miniera che vive in un ambiente duro e disumano.
Linguaggio nudo e scabro che riproduce il modo di raccontare di una narrazione popolare.
1880 pubblicata nella collana Biblioteca dell'artigiano e nello stesso anno anche in Vita dei campi
L'approdo al Verismo non va interpretato in senso moralistico -Verga non intende abbandonare gli ambienti
dell'alta società per quelli popolari, ma sostiene che le basse sfere sono il punto di partenza del suo studio
dei meccanismi della società.
Poetica dell'impersonalità: Secondo la sua concezione la rappresentazione artistica deve sembrare una
cosa realmente accaduta : ciò che viene raccontato deve essere reale e documentato e deve essere
raccontato in modo da porre il lettore di fronte al fatto.
Per questo motivo lo scrittore deve eclissarsi, deve mettersi nei panni dei suoi personaggi, acquisire il loro
punto di vista ed esprimerlo con le loro parole (linguaggio spoglio e povero,con modi di dire,proverbi..)
Il lettore deve essere introdotto nel mezzo degli avvenimenti senza che nessuno gli spieghi la storia o il
profilo dei personaggi (che si faranno conoscere con le loro azioni e le loro parole).
Per Verga la poetica dell'impersonalità non è una negazione del rapporto che esiste tra scrittore e opera
ma è un suo personale programma di poetica, la definizione di un procedimento tecnico ed espressivo.
Egli sostiene che l'autore deve eclissarsi perché non ha il diritto di giudicare la materia che rappresenta.
Alla base della visione di Verga ci sono posizioni molto pessimistiche:
La società è governata dal meccanismo crudele di lotta per la vita per cui il debole sarà necessariamente
schiacciato dal più forte -> questa è una legge di natura che domina il mondo umano, animale e vegetale ed
è immodificabile.
L'uomo è mosso da egoismo e dall'interesse economico e i principi di pietà e altruismo sono solo ideali.
Verga non vede alternative alla realtà esistente ne nel passato ne nel futuro ne in una dimensione
trascendente (visione materialistica e atea che esclude ogni tipo di consolazione religiosa).
Dato che è impossibile modificare la realtà e i suoi meccanismi allora è inutile ogni giudizio - allo scrittore
non resta che produrre la realtà e lasciare che parli da se.
Quindi la tecnica dell'impersonalità scaturisce dalla sua visione del mondo pessimistica.
Il pessimismo conservatore di Verga non implica un'accettazione della realtà ma fa si che egli possa cogliere
con lucidità ciò che c'è di negativo nel mondo > non dà giudizi correttivi ma rappresenta l'oggettività delle
cose.
Nelle sue opere non c'è segno di pietà e sentimentalismo nei confronti del popolo (molto diffuso nella
letteratura dell'800) nonostante gli umili siano al centro di gran parte della sua produzione.
Inoltre egli, pur sottolineando la negatività del progresso moderno, non ricorre ad un rifugio nei miti o in un
passato arcaico della civiltà contadina -> il suo pessimismo induce a vedere anche il mondo arcaico
dominato dalle stesse leggi del mondo moderno.
*Verga-Zola
Per Zola impersonalità significa assumere distacco dalla realtà e descrivere dall'esterno e dall'alto la
materia - intervenendo anche con giudizi perché egli crede che la letteratura possa contribuire a cambiare
la realtà.
Per Verga impersonalità significa immergersi ed eclissarsi nell'oggetto -senza esprimere giudizi perché la
realtà è immodificabile.
Questo è dovuto alle radici sociali diverse:
-Zola è uno scrittore borghese che ha di fronte a se una realtà dinamica e in progresso di cui si fa portavoce.
-Verga è un proprietario terriero conservatore che ha di fronte a sé una borghesia ancora parassitaria e le
masse contadine sono estranee e chiuse nella loro miseria.
ROSSO MALPELO
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Verga continua a scrivere con questa nuova poeticae nel 1880 abbiamo una serie di racconti raccolti nel
volume:
VITA DEI CAMPI
Cavalleria rusticana La lupa Jeli il pastore Fantasticheria
L'amante di Gramigna Guerra di Santi Pentolaccia
I protagonisti di queste novelle sono minatori, pastori - personaggi umili che vivono in una realtà ostile.
In questi racconti accanto alla visione pessimistica del mondo rurale di Verga abbiamo anche alcuni
atteggiamenti romantici : il vagheggiare un mondo arcaico, clima idillico, passioni intense ...
Quindi questo è ancora un periodo di contraddizioni tra tendenze romantiche della sua formazione e le
nuove tendenze veristiche, pessimistiche e materialistiche.
(Contraddizione che troverà poi una soluzione con i Malavoglia).
IL CICLO DEI VINTI
Progetto iniziale : doveva comprendere 5 romanzi
I MALAVOGLIA MASTRO-DON GESUALDO LA DUCHESSA DI LEYRA
L'ONOREVOLE SCIPIONI L'UOMO DI LUSSO
I primi due sono stati completati, il terzo incompleto e gli ultimi due neanche affrontati.
1878 Lettera all'amico Salvatore Paola Verdura in cui parla del progetto di un ciclo di romanzi incentrati
sulla lotta per la vita, in cui studiare le varie classi sociali della nuova Italia.
Egli riprende il modello da Zola ma a differenza dello scrittore francese ha la sola volontà di tracciare un
quadro sociale passando in rassegna tutte le classi.
Prefazione -> chiarisce i suoi intenti :
Nel primo romanzo I Malavoglia analizza la lotta per i bisogni materiali ( parte dalle basse sfere perché il
meccanismo sociale è meno complicato ed è + facile l'analisi).
Nel secondo romanzo Mastro-Don Gesualdo analizza l'avidità di ricchezza della borghesia di provincia.
E nel terzo La Duchessa di Leyra la vanità aristocratica.
Al centro di queste opere c'è la lotta per la sopravvivenza che Verga riprende dalle teorie di Darwin
sull'evoluzione delle specie animali e applica alla società umana : tutta la società è dominata da conflitti di
interessi e il più forte schiaccia il più debole.
L'autore non si sofferma sui vincitori ma sui vinti.
I MALAVOGLIA 1881
1875 Dice di aver scritto bozzetto marinaresco intitolato Padron 'Ntoni
(probabilmente il primo nucleo di quello che diventerà il primo romanzo del ciclo dei vinti)
Trama: Storia di una famiglia di pescatori di Aci Trezza - i Toscano - che hanno una barca la Provvidenza e
una casa - la casa del Nespolo. L'equilibrio si rompe quando 'Ntoni - figlio di Bastianazzo - parte per il
servizio militare: Cattiva annata per la pesca - Mena necessita la dote per sposarsi - Padron 'Ntoni
intraprende un commercio di lupini ma la barca naufraga, Bastianazzo muore e il carico è perduto.
La casa viene pignorata - Luca e la madre Maruzza muoiono e 'Ntoni - che ha conosciuto la vita della città
-finisce in prigione. Alessi riesce a riscattare la casa del Nespolo continuando il mestiere del nonno. 'Ntoni
prova a tornare in famiglia ma si rende conto di non appartenere più a quel mondo.
Ambientata nel 1863 -Mette in luce come la vita dei piccoli villaggi sia messa in crisi con la leva obbligatoria.
Ci sono delle trasformazioni prodotte dalla modernità come ad esempio il fatto che
I Malavoglia a causa delle difficoltà economiche sono costretti a diventare "commercianti" e in seguito al
fallimento subiscono una declassazione - passando da proprietari di barca e casa a nullatenenti.
Questo mondo del villaggio appare statico perché viene utilizzata la tecnica dell'impersonalità quindi il
punto di vista è quello dei personaggi: loro sono abituati a concepire una realtà statica e fissa ma il mondo
è in continuo cambiamento.
- 'Ntoni - rappresenta la modernità e le sue forze disgregatrici.
-Padron 'Ntoni - rappresenta lo spirito tradizionalista per eccellenza.
Il romanzo rappresenta la disgregazione di quel mondo "primordiale" e l'impossibilità dei suoi valori ->
Verga -ormai approdato ad un verismo pessimistico- è consapevole che quel mondo non è scomparso a
causa del progresso e della modernità ma non è mai esistito.
Costruzione bipolare: Il romanzo è corale perché è popolato di personaggi senza che uno prevalga sugli
altri - ma questo "coro" è diviso nettamente in due parti:
Da un lato i Malavoglia - depositari di una serie di valori puri.
Dall'altro la comunità del paese - mossa solo da interesse.
Si alternano quindi costantemente due punti di vista - l'ottica del paese serve a straniare i valori ideali
proposti dai Malavoglia che agli occhi del popolo appaiono "strani".
Analisi del testo registrazione 9/12 pt.1 minuto 5.30 + pt.2
Tra il primo e il secondo romanzo del ciclo sei Vinti passano 8 anni.
In questo periodo egli pubblica un altro romanzo IL MARITO DI ELENA 1882 - Al centro la moglie di un
borghese che con i suoi sogni e le sue ambizioni porta il marito alla rovina.
1883 NOVELLE RUSTICANE - Propongono ambienti e personaggi della campagna siciliana ma in una
prospettiva più pessimistica.
1883 PER LE VIE indagine analoga alle novelle
1884 Verga approda al teatro con CAVALLERIA RUSTICANA - tratto da una novella di Vita dei campi -
passioni primitive e costumi esotici.