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LEOPARDI
VITA
Nasce a Recanati nel 1798 Muore nel 1837
Da una famiglia piuttosto ricca -Il padre aveva orientamenti politici reazionari ed era contro le nuove idee
portate dalla Rivoluzione francese - Questo inizialmente influenza Leopardi.
Istruito da precettori ecclesiastici fino ai 10 anni -> continua gli studi da solo.
Acquisisce una cultura molto vasta però arcaica e superata -(ispirata a modelli arcadico-illuministici)
1815-1816 I conversione dall'erudizione al bello : intraprende la lettura dei grandi poeti
(Omero,Virglio,Dante) inizia a leggere i moderni (Rousseau, Alfieri, Ortis) ed entra in contatto con la cultura
romantica.
1819 Tenta una fuga da casa - fallisce - ne scaturisce un periodo di crisi
Questa crisi determina un altro passaggio dal bello al vero : dalla poesia di immaginazione a una
. nutrita di pensiero.
↓
Nello stesso anno abbiamo l'Infinito e Lo Zibaldone(diario intellettuale)cresce
1822 Ha la possibilità di uscire da Recanati - va a Roma dallo zio - ma rimane deluso
Torna a Recanati - Operette morali
Dal 1825 soggiorna a Milano, Bologna, Firenze, Pisa (A Silvia)
Dal 1833 si stabilisce a Napoli con Antonio Ranieri (amicizia fraterna).
Leopardi entra in polemica con l'ambiente culturale -dominato da tendenze idealistiche e spiritualistiche-
La polemica prende corpo nell'ultimo canto La ginestra-> Gli uomini devono unirsi contro la natura(unica
vera nemica)
Pessimismo Leopardiano
Al centro del pensiero di Leopardi c'è un motivo pessimistico : l'infelicità dell'uomo.
Egli identifica la felicità con il piacere materiale.
L'uomo però aspira a un piacere infinito per estensione e durata che non potrà mai essere soddisfatto e da
qui ne deriva una condizione di infelicità perenne.
-La natura è concepita in questa prima fase come madre benigna attenta al bene delle creature: ha fornito
l'immaginazione con cui l'uomo può illudersi di essere felice.
(l'uomo primitivo era più felice perché più vicino alla natura e più capace di immaginare - il progresso
allontana l'uomo da questa condizione).
Questa prima fase del pensiero è denominata PESSIMISMO STORICO : nel senso che la condizione negativa
presente è vista come effetto di un processo storico.
Il bello poetico per Leopardi consiste nel vago e indefinito -Il piacere infinito nella realtà è irraggiungibile,lo
si può trovare nell'immaginazione dalla quale derivano la speranza e le illusioni. Tutto ciò che è vago e
indefinito, ignoto e lontano stimola l'immaginazione .
La poesia non è che il recupero della visione immaginaria della fanciullezza attraverso la memoria.
Egli è contro le ideologie ottimistiche che esaltano il progresso.
OPERE
I CANTI sono composti da
1. LE CANZONI - 1818-1823
Componimenti di impianto classicistico
Linguaggio aulico e denso della tradizione
Influenze soprattutto di Foscolo e Alfieri
-All'Italia, Ad Angelo Mai, Bruto minore ..
2. GLI IDILLI: - 1819-1821
Tematiche intime e autobiografiche
Linguaggio colloquiale e semplice
-L'Infinito , Alla luna, La sera del dì di festa ..
Silenzio poetico fino al 1828 -abbandona la poesia e le illusioni che la poesia porta con se
Smette di scrivere per vari motivi :
Ragioni esistenziali
Ragioni storiche - parla di "inpoeticità del moderno"
Ragioni ideologiche - crolla ai suoi occhi il sistema della natura e delle illusioni ..
I GRANDI IDILLI O CANTI PISANO-RECANATESI:
La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio Il risorgimento , A Silvia ..
Vengono chiamati così perché riprendono temi e atteggiamenti degli Idilli ma con una più forte
. consapevolezza del vero.
Ripiegamento sull'io e recupero dell'età giovanile
IL CICLO DI ASPASIA:
Ultima stagione Leopardiana che si colloca dopo il 30
5 componimenti caratterizzati da atteggiamenti energici e combattivi
Linguaggio aspro - sintassi lenta e spezzata
ZIBALDONE
Inizia a scriverlo nel 1817
Diario intellettuale a cui il poeta affida riflessioni di vario genere
Testo frammentario e provvisorio (es. abbreviazioni, frasi sintetiche o ellittiche)
Contiene episodi di carattere autobiografico
E' fonte importante di riflessioni e informazioni - che poi sono presenti nelle varie opere
A SILVIA
Scritto nel 28 fa parte dei Canti Pisano-Recanatesi
Canzone classica: 5 o più strofe definite stanze
isostrofismo: tutte le strofe hanno la stessa misura
schema rimico determinato e preciso
si alternano endecasillabi e settenari - secondo uno schema
Canzone Leopardiana :
anisostrofismo: le strofe sono di varia misura
versi liberamente rimati (anche poche rime)
si alternano endecasillabi e settenari -liberamente
C'è una sperimentazione e un innovazione rispetto al modello classico ma anche alcuni legami