tLe cosmicomiche]
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Italo Calvino
Tutto in un punto
Larivelaione del «veochio Qfwtgr @ sensazionale: temp, lo spazi,Iuiverso — fino ad allorastipeto tuto nun
punto ~ si generano, squademandosin tutta a sua incornmensurable vastta a parte da un pio di tagiatole;
ogi: dala forza esposia doo «siancio dare goneral cho bia le parvo dola samp rimpanta Sgnora|
Phi Mai prima di Cakino ( di fw) una tecria cosmogonica ca rsitata Cosi qustasa intonsarnento.
Attraverso i calcoliiniziati da Kawin P, Hubble sulla velocta Wallontanamento delle galasse, si fruo sta-
bili il momento in cui tutta la materia dell'universo era concentrata in un punto solo, prima di comin-
ciare a espaniersi nello spazio.
Sicapisce che sistava watt Hi, foceil necchio Qfto
Jo spazio, nessuno ancora lo sapeva. Eil tempo, idem: cosa volete che ce ne facessimo, del em
e dove, altrimenti? Che ci potesse essere
po, stando Ti pigiati come acciughe?
Ho detio «pigiati come acciughe» tanto per usare una immagine lett
‘era spazio nemmeno per pigiarci. Ogni punto dognuno di noi coincideva con ogni punto
i ognuno degli altri in un punto unico che era quello in cui stavamo tut. Insomma, non ci
davamo nemmeno fastidio, se non sotto Vaspetto del carattere, pe
aver sempre trai piedi un antipatico come il signor Pber! Per" € la cosa pitt seccante.
Quanti eravamo? Eh, non ho mai potuto rendermene conto: nemmeno approssimativae
enle. Per contarsi csi deve staccare almeno un pochino
to. Al contzario di quel che pud sembr:
in realta non
no dall'altro, invece occupayamo
vione che
tutti quello stesso p
favorisse la socievolezza; so che per esempi
per il fatto che vieini si era tutti, non ci si diceva neppure t
‘Ognuno finiva per aver rapporti solo con um ristretto numero di conoscenti. Quelli che ri-
cordo io sono soprattutto la signora Ph (i) Nkgyil suo amico De XuacauX, una famiglia «i im-
migrati, certi Z’zu, cil signor Pber! Pher' che ho gia nominato. C’era anche una donna delle
pulizie ~ «addetta alla manutenzione», veniva chiamata -, una sola per tutto Puniverso, dato
Pambiente cosi piccolo. A dire il vero, non aveva niente da fare tuttoil giorno, nemmeno spo-
verare — dentro un punto non pud entrarci neanche un granello di polvere ~ e si sfogava in
continui pettegole7zi € piagniste
Gia con questi che vi ho detto si sarebbe stati in soprannumero; aggiungi poi ka roba ehe do-
vevamo tenere Ii ammuecchiata: tutto il materiale che sarebbe poi servito a formare Puniverso,
nicra che non riuscivi a riconoscere quel ¢ p sarebbe ane
dato a far parte del!'astronomia (come la ncbulosa d’Andromeda) da quel che era destinato alla
_gcografia (per esempio i Vosgi) oalla chimica (come certiisotopi del berillio). In piti si urtavasem-
pre nelle masserizic dla famigtia Z’zu, brand, materassi, este; questiZ’7u, se non sistavaattenti,
con la scust che crano una famiglia numerosa, facevano come se al mondo ci fossero solo loro:
pretendevano perfino di appendere delle corde attraverso il punto per stendere la bianc
Anche gli altri perd avevano i loro torti verso gli Z’u, a cominciare da quella definizione di
simmigrati>, basata sulla pretesa che, mentre gli altri erano lida printa, loro fossero venti dopo.
Che questo fosse un pregiudizio senza fondamento, mi par chiaro, dato che non esisteva né un.
prima né un dopo né un altrove da cui immigrare, ma cetto di