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Sibelius 5
Sibelius 5
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NON SOLO NOTE
Eccomi ad illustrarVi le novità che sono state inserite nella "Major Release" da pochi mesi
disponibile per gli utenti di Sibelius.
di Paolo Panfilo
paolo.panfilo@tin.it
Per contesto multimediale intendo qualsiasi situazione dove suoni e/o brani musicali devono andare
di pari passo ad altre forme espressive soprattutto quando si tratta di immagini o di filmati.
I contesti dove questo accade sono sempre più frequenti nel panorama mediatico odierno, si va dal
commento a pagine web dinamiche a piccole animazioni da scaricare sul telefono cellulare, da
cortometraggi a videogiochi, insomma spesso ci si trova a dover pensare ad un commento
sonoro/musicale avendo in mano uno "Script" (sceneggiatura ecc..) preliminare dove il creativo di
turno chiede un contributo inventivo al musicista, compositore, sound designer, non solo delineando
l'atmosfera sonora che ritiene consona alla storia o al messaggio che vuole esprimere ma anche
stabilendo tempi e modalità del contributo sonoro.
In questi casi, per chi come me proviene da una formazione classica, riportare i tempi richiesti su di
un pentagramma può aiutare molto anche nella definizione dello sviluppo melodico o nella
creazione di atmosfere ritmico sonore.
Ma torniamo a quanto di nuovo è stato inserito nella recente versione 5 di Sibelius e nel suo
recentissimo aggiornamento 5.1.
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Ideas Hub
tradotto in pratica è una libreria dove raccogliere gli
spunti e le idee musicali che mano a mano ci passano
per la testa o mentre stiamo improvvisando sulla
tastiera.
Panorama
Insieme all'"Ideas Hub" il Panorama è una delle innovazioni più valide di Sibelius 5,
sostanzialmente si offre all'utente la possibilità di abbandonare la vista per pagine per una più
efficace visione a rullo continuo orizontale.
Questa innovazione permette di allinearsi a quanto propongono i programmi di sequencer
Audio/MIDI sin dai loro primi albori solo che qui a scorrere sono i pentagrammi senza soluzione di
continuità.
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Solo il "Magic Margin" ovvero la chiave e la sua armatura vengono mantenuti fissi sia durante lo
Scrolling manuale che durante il Playback, è come avere un volta pagine virtuale efficientissimo
che non ti fa accorgere della voltata.
Questa libreria è organizzata con un sistema proprietario chiamato "SoundWorld" che consente non
solo di velocizzare il processo di scelta dei timbri ma anche di predisporre degli ensemble, dove non
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solo i timbri e il campione viene memorizzato ma viene anche definito attraverso quale motore di
Rendering sonoro quel campione sarà riprodotto.
Da non scordare è il completo supporto dello standard General Midi che sarà molto utile a coloro
che producono basi da usare sulle tastiere prosumer che riempiono buona parte degli scaffali dei
negozi di strumenti musicali o che allietano serate "dal vivo" in ristoranti, piano bar, karaoke e
matrimoni... ma anche come utile strumento di analisi musicale per il Playback di file midi scaricati
da siti come "Classical Midi Archives".
E' questo un passo molto importante desiderato e richiesto fortemente da tutti gli utenti registrati di
Sibelius.
Il limite ora all'utilizzo di Virtual Instruments è determinato solo dalla potenza del Computer sul
quale facciamo girare Sibelius, e una comoda finestrella di percentuale di utilizzo della CPU nella
finestra MIXER ci permette di tenere sotto controllo il limite di saturazione delle potenzialità del
computer utilizzato.
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Easy Cues
ovvero estrema facilità nel creare all'interno degli spartiti i richiami ritmici o melodici che
permettono allo strumentista d'orchestra di riagganciarsi a tempo dopo molte battute di stop
facilitato in ciò dal trovare indicate sulla sua parte, con notine in carattere più piccolo, le battute più
importanti eseguite da un'altro strumento dell'ensemble immediatamente prima del suo rientro.
Instrument Changes
Anche quì uno strumento al servizio dell'arrangiatore che con pochi click di mouse è in grado di
trasferire intere parti da uno strumento all'altro potendo così sperimentare agilmente diversi colori
senza dover riconfigurare il pentagramma e le eventuali trasposizioni per strumenti che leggono in
chiavi diverse o trasposti.
Power Tools
Con i Power Tools si completa il quadro, inserire figurazioni completamente inventate dal
compositore, o simboli di analisi formale o notazione antica nonché caratteri OPUS destinati ai più
giovani con il nome della nota, in notazione anglosassone, nella testa della nota diventa facile ed
accessibile a tutti senza dover ricorrere a programmi di grafica esterni.
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Tra i Power Toos il Plug In che ho trovato più interessante è quello che definiti dei puntatori (Hit
Points) sul filmato, sempre all'interno di Sibelius, permette di aggiustare il tempo metronomico per
far entrare perfettamente una melodia o un andamento ritmico nei margini richiesti dalla narrazione
del filmato.
Praticamente si può comprimere o stirare il valore del tempo, agogica, mantenendo comunque
anche gli eventuali cambi di tempo/ritmo o i rallentando / accelerando fino a far combaciare la
durata di un brano con la durata del filmato o una cadenza con un cambio d'inquadratura, ad
esempio.
Questi strumenti, al servizio di chi lavora nel cinema o nel multimedia, in parte erano già presenti
nella versione 4 di Sibelius ma hanno ricevuto una sostanziale revisione che ne ha migliorato la
facilità e flessibilità d'utilizzo.
Da 5 a 5.1
Il recente aggiornamento dalla versione 5 alla 5.1 ha aggiunto numerose migliorie e rifiniture al
programma, le più interessanti sono il supporto della più recente versione del sistema operativo
Apple il MAC OS X 10.5 Leopard che consente tra le altre cose di vedere direttamente dal Finder
all'interno dei Files di Sibelius senza dover aprire il programma, la compatibilità con il
Metalinguaggio MusicXML 2.0, che apre infinite possibilità ai musicisti che si intendono anche di
programmazione ed in ultimo un Sound Set Editor in collaborazione con la Adobe, ancora in fase di
Beta Test, che giunto a maturazione sarà un ulteriore ed interessantissima opzione a disposizione
degli Utenti Sibelius.
Con questo chiudo le mie note suggerendo di pensare ad un aggiornamento del proprio PC, o Mac
che sia, in quanto la versione 5 di Sibelius non risulta rallentanta rispetto alla precedente versione 4
fino a che non si chieda al programma di usare a fondo tutte le nuove potenzialità che può sfruttare,
infatti, quando si esplora il mondo dei Virtual Instruments VST/AU o si chiede di tenere aperte e
usare più "Idee" contemporaneamente allora macchine come il mio fido PowerBook G4, vecchio di
quasi 4 anni, mostrano i loro limiti essendo di ben tre o quattro generazioni fa, ovvero viaggiano
come dei trisavoli.
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Sibelius 5.2 Localizzato
Dal punto di vista dell’aggiornamento delle funzioni non ci sono novità eclatanti nella nuova versione 5.2, se
non la correzione di qualche piccolo bug che inevitabilmente accompagna qualsiasi versione rilasciata; se
foste punti da curiosità, a lista completa degli “Improvements” la potete trovare all’indirizzo:
http://www.sibelius.com/helpcenter/updates/sib5_2_0.html.
Tra questi ovviamente segnalo la migliorata compatibilità sia con MAC OSX 1.5 Leopard
che con Windows Vista e la disponibilità di un editor suoni per tastiere esterne, collegate
via MIDI, il “Sibelius Sound Set Editor” che fa ricorso alla “Adobe AIR runtime versione 3
beta” - da scaricare e installare a parte dal sito ADOBE.com; sulla pagina del sito Sibelius
dedicata a questo editor trovate anche delle templates già predisposte da scaricare per
questi strumenti: Alesis QS 8.1, E-mu Proteus 2, E-mu Virtuoso 2000, Korg Karma, Korg
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Sibelius 5.2 Localizzato
Trinity, Korg Triton LE, Kurzweil K2600 con piano, orchestral and contemporary exp.
boards, Roland JV-1010, Roland RD-700, Roland XP-30 con orchestral exp. board,
Yamaha S90.
Ovviamente si tratta di un editor molto spartano, ma efficace ed efficiente, che ancora non
ha ricevuto una veste grafica allineata con lo stile di Sibelius ma che promette di essere
uno strumento molto versatile per gli utenti che dispongono di strumenti MIDI esterni e che
li vogliono integrare nella libreria di suoni a disposizione di Sibelius, richiamandoli
direttamente dalla finestra Playback del programma.
Tornando all’argomento centrale di queste note, la localizzazione in italiano è stata
un’opera ciclopica e molto, molto, accurata; non solo si è provveduto a tradurre i menù ma
anche tutto l’Help in linea e finanche tutti gli esempi allegati, che sono di fondamentale
utilità per un apprendimento veloce delle funzioni disponibili e risultano sicuramente di
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Sibelius 5.2 Localizzato
riferimento essenziale per chi, pur esperto, desideri approfondire e padroneggiare l’uso di
notazioni non usuali.
Il manuale allegato, che ho potuto vedere solo in versione elettronica PDF (al momento è
ancora in stampa), ma che quando leggerete queste mie note sarà già disponibile, è un
poderoso tomo di ben 652 pagine e ha richiesto ben più di un anno per la traduzione.
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