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03/03/16

ANALISI TECNICA

Un’analisi a fini previsionali degli andamenti borsistici: ci sono due principali branche di analisi
finanziarie: fondamentale e tecnica. Per molto tempo sono state vissute come se fossero due fazioni
nemiche. Queste due branche devono essere viste con complementarietà: due metodologie di analisi
diverse (presupposti, strumenti, obiettivi).

ANALISI FONDAMENTALE

Ha come oggetto lo studio dei bilanci delle società emittenti titoli quotati: lo STRUMENTO sono i bilanci.
Formiamo degli indicatori fondamentali: indici ad hoc costruiti mettendo assieme dati di bilancio e di
mercato (P/E= prezzo dell’azione/utile per azione; book value) e si trovano delle indicazioni basandosi
sul metodo dei multipli: si basa sui comparables come valore medio.

FINE: Cerca di capire lo stato di salute delle società studiando il bilancio. Il fine è quello di dare
indicazioni all’investitore su cosa è meglio investire sulla base dello studio del bilancio, per indirizzarli
sulle società più sane-> funzione di selezione.

NB: Investitore cassettista: compra strumenti finanziari e li mette nel cassetto, operatività di medio
lungo termine. Speculatore: mira a lucrare sulla differenza di prezzi nel breve-brevissimo termine, non
interessa la natura del titolo. Analisi fondamentale destinata per lo più ai cassettisti.

PRESUPPOSTO: C’è differenza tra valore economico del titolo e il prezzo di mercato. Analista mira a
determinare il valore economico (intrinseco) del titolo: val.ec.azienda/numero tit. Cos’è il valore
economico? È diverso dal valore nominale: cap soc/numero azioni. Pmercato(quotazione): espressione
in quel momento che il mercato dà al titolo, risultato dell’incontro tra domanda e offerta. Qual è la
differenza tra capitale sociale e capitale economico? Cap. Economico si differenzia dal cap soc perché
tiene conto di tutti quegli elementi positivi e negativi della gestione in quel momento (situazione
patrimoniale, economico, finanziaria).

Nel breve brevissimo termine non c’è correlazione tra quotazione e valore economico del titolo: una
società che ha un buon valore economico può avere ugualmente sul mercato il suo titolo che scende,
perché se il moto di fondo del mercato scende porta giù anche il titolo dell’azienda.

Nel medio lungo termine la quotazione tende al valore economico: se una società sta bene nel m/l
termine troverà l’apprezzamento degli investitori. Viceversa per una società non sana il suo prezzo
tenderà verso il basso poiché il suo valore economico è basso.

I cassettisti sceglieranno quelle azioni che hanno un valore economico più alto, che è fornito dall’analisi
fondamentale: funzione di selezione.

ANALISI TECNICA

OGGETTO DI ANALISI: Andamento del mercato: prezzi e volumi di contrattazione (quantità scambiate);
devono essere studiati insieme perché l’uno dà significato all’altro.

3 PRESUPPOSTI:
 Andamento borsistico è ciclico, desunto dall’analisi empirica degli andamenti borsistici (nella
seconda metà dell’800 Charles Dow ha analizzato l’andamento per diversi decenni dei prezzi di
wall street)
 Il prezzo sconta tutto: guardando il prezzo si guarda indirettamente una serie di elementi riflessi
nel prezzo. Il prezzo è frutto di D e O; è legato ai volumi di contrattazione per aumentare la
significatività dell’analisi. È impossibile andare a vedere le singole motivazioni dei singoli soggetti
che acquistano o vendono, posso individuare solo le motivazioni di fondo dei movimenti della
massa. Il prezzo che si forma sconta indirettamente (a valle) delle motivazioni singole delle
persone (a monte).
 A fronte di situazioni analoghe i soggetti tendono a muoversi in modo analogo : ciò che dà
valenza previsiva all’analisi. Se si crea una situazione analoga gli investitori tendono a reagire in
un certo modo e l’effetto sul prezzo sarà di un certo tipo. Prezzo come effetto del movimento
dei soggetti. Risulta da valutazioni empiriche. Su questo presupposto si basano i pattern grafici.

04/03

FINALITÀ: funzione di timing, qual è il momento più opportuno per entrare e/o per uscire dal mercato.
Devo cercare di capire dove sono e capire se entrare o uscire dal mercato. Nel momento in cui la teoria
di Dow venne creata tutti gli indicatori avevano solo funzione di timing; ci furono critiche perché non
dava indicazioni sulla selection -> introduzione del coefficiente beta per funzione di selection. Tutti gli
altri strumenti hanno funzione di timing.

DESTINATARI: speculatori principalmente ma anche i cassettisti: conviene avvalersi di entrambe le


analisi, con la fondamentale si fa la selection e con la tecnica si stabilisce il timing migliore ->
complementarietà.

STRUMENTO: comprensione del punto del ciclo di borsa in cui siamo. Due grandi categorie:

 Analisi grafica:
o Grafico principale: sulle ascissa i tempi, sulle ordinate i prezzi; unendo i punti troviamo
una rappresentazione lineare del movimento del prezzo nel tempo (versione più
semplice). Vi si possono disegnare le medie mobili e i volumi sotto forma di istogramma
sulle ascisse.
o Grafico di supporto: nel parallelismo temporale andiamo a vedere cosa succede anche
nell’indicatore rappresentato.

Differenza tra grafico e analisi grafica: grafico è il modo di rappresentazione sull’asse temporale
un susseguirsi di eventi; l’analisi grafica è una vera e propria metodologia di analisi che si avvale
base sulla ricerca di configurazioni grafiche di consolidamento (trend ha ancora forza) e/o di
inversione (trend sta perdendo la propria forza) che assicurano valenza previsiva.
Elementi caratterizzanti dell’analisi grafica:
o Utilizzo del grafico come strumento principe di rappresentazione dei dati,
o utilizzo di metodologie grafiche,
o utilizzo di configurazioni grafiche.

A queste condizioni si può parlare di analisi grafica.


 Indicatori tecnici: somma algebrica o frazione di elementi desunti dal mercato in varie
combinazioni. Varie famiglie:
o Medie mobili: medie di prezzi a brevissimo, medio, lungo termine (il primo inventato).
Hanno valore segnaletico: a seconda di come si muovono le une dalle altre
o Volume: il volume e altre somme algebriche di volumi (OBV on balance volume e VA)
o Oscillatori: intorno a un unico valore (Momentum: velocità del trend) o in una banda di
oscillazione tra min e max (RSI: relative strenght index).

NB: Quando ci avviciniamo all’inversione il prezzo e i volumi hanno trend inversi.

Tutti questi strumenti devono essere analizzati a sistema: quanto maggiore è la concordanza tra gli
strumenti tanto maggiore sarà la probabilità del verificarsi dell’evento prospettato.

09/03/2016

CICLO TEORICO DI BORSA DI DOW

Teorico: perché VE posto parallelo all’ascissa.

I prezzi si muovono in modo ciclico. I cicli possono avere varia durata:

 Movimento primario: lungo termine, ciclo di fondo


 Movimento secondario: medio termine
 Movimento terziario: breve termine.

Strumento principe per individuare questi cicli nella loro diversa ampiezza è la media mobile. È la
somma di n elementi: ∑Pi/N. N deve essere costante. Se N=6 considero l’ultimo risultato P6 e lascio il più
vecchio P0, e così via. Non sono costanti gli elementi all’interno. “Catturo l’elemento più recente, lascio
quello più vecchio”.
Congruità tra media mobile e il ciclo che vogliono individuare:

 Movimento primario: N= 200 giorni. Avrò bisogno di una media mobile con N elevato
 Movimento secondario: N=20/25 giorni
 Movimento terziario: N=5/10 giorni.

TREND movimento che i prezzi vanno a formare nel loro incessante movimento.

Utilizzo dei grafici.

POSIZIONAMENTO DELLE MEDIE MOBILI:

 Uptrend: minimi e massimi crescenti: la più alta e nervosa è la terziaria, sotto la secondaria,
sotto ancora la primaria (come in figura)
 Downtrend: minimi e massimi decrescenti: la più alta è la m.m.primaria, sotto la secondaria,
sotto ancora la terziaria
 Sidewaystrend: trend non definito (momentaneo).

Perché il movimento è ciclico? Per effetto della speculazione.

Dow suddivide il mercato in due categorie di investitori:

 mano forte
 mano debole.

Il ciclo si forma per effetto dell’insieme dei comportamenti degli investitori.


Supponiamo che sono mano forte perché conosco valore economico: confronto quotazione e valore
economico del titolo: dal momento che il prezzo va al di sotto del VE posso comprare piano piano per
non dare nell’occhio e via via incremento i volumi di acquisto perché è sempre più conveniente poiché i
prezzi continuano a scendere(O<D). La velocità della discesa dei prezzi è a velocità decrescente, rallenta
sempre di più. Se la mano forte sta comprando c’è dall’altro lato la mano debole che vende perché non
sa dove è il valore economico ma vende per motivo emotivo: ha paura perché ha comprato a prezzi alti
per un eccesso di euforia nel momento in cui i prezzi rialzano. Nel momento in cui il prezzo torna a
scendere la mano debole rivende per paura, la mano forte non compra perché prezzo maggiore del suo
valore economico e il prezzo cala a picco.

Nella fase di accumulazione le mani forti rastrellano dalle mani deboli (P<VE); una volta che il P>VE la
mano forte inizia a vendere piano piano e dall’altra parte le mani deboli acquistano per euforia da rialzo.

Siamo vicino al top quando:

 i volumi di contrattazione si riducono: mano forti hanno venduto tutto e in pochi comprano a
prezzi così alti
 i prezzi crescono con velocità decrescente

Esempio di mano forte: fondo comune di investimento.

Perché sono sicuro che l’andamento è ciclico: nella fase di accumulazione sempre più mano forti
comprano e i prezzi iniziano a rallentare la discesa fino a che D=O nel punto minimo A per poi iniziare a
risalire perché D>O. Con il rialzo dei prezzi la mano debole comincia a comprare per euforia del rialzo
perché tutti guadagnano e anche lui vuole guadagnare; una volta che P>VE (oltre B), la mano forte inizia
a vendere piano piano, la mano debole continua a comprare e ci sono sempre meno contrattazioni e i
prezzi crescono più lentamente. Una volta superato il top i prezzi iniziano a scendere e la mano debole
inizia a voler vendere per paura di perdere tutto ma non trova chi compra perché la mano forte non
compra, essendo P>VE, e i prezzi cadono. La mano forte riprenderà ad acquistare nel momento in cui P è
di nuovo <VE. E così via.

10/03/2016

FASE DI ACCUMULAZIONE (0-A): fase in cui le mano forti prendono titoli da mano deboli perché P<Ve; la
mano debole vende perché ha in mano quei titoli da un po’ e i prezzi continuano a scendere all’inizio
velocemente e ha paura di perdere tutto. Volume di scambio basso ma crescenti. Si osservano prezzi
decrescenti e volumi crescenti: discordanza tra trend prezzi e trend volumi  sintomo di inversione di
tendenza.

FASE DI RIALZO (A-C):

Divisibile in due parti:

 A-B prezzi crescenti e velocità di crescita crescenti


 B-C prezzi crescenti e velocità di crescita decrescenti (crescita smorzata da flussi crescenti di
offerta della mano forte  FASE DI DISTRIBUZIONE )

Più ci avviamo al top più i volumi calano, volumi molto bassi. Si hanno quindi prezzi crescenti e volumi
decrescenti: inversione di tendenza.

FASE DI RIBASSO (C-E):

 C-D si scende con una velocità crescente (crisi): prezzi crollano: grosso volume di offerta delle
mani deboli ma non c’è domanda (no mano deboli, no mano forte)
 D-E prezzi decrescenti con velocità decrescente, rallentata dai volumi di acquisto crescenti della
mano forte -> fase di accumulazione

VOLUMI:

 valore assoluto:
o basso
o alto
 trend:
o crescenti
o decrescenti

CRITICHE A CICLO DI DOW

a. Dire che il movimento è ciclico è banale: è banale ora ma non quando le ha fatte dow.
b. Con dow la teoria aveva solo funzione di timing, però non ci dice niente su che tipo di titolo
comprare; introdotto un indicatore tecnico con funzione di selection: coefficiente beta che dà
indicazioni su come comporre il portafoglio. Complementarietà con analisi fondamentale.
c. Indicazioni scarsamente tempestive: esempio: teoria della confirmation di dow: per poter dire
che siamo in un trend definito bisogna che si confermino la media mobile a 200 e a 25, devono
andare tutte e due nello stesso senso. Accorre in soccorso la Teoria di Granville.
TEORIA DELLE MEDIE MOBILI DI GRANVILLE

Parte dalla teoria del posizionamento delle medie mobili di dow. Permette di essere più tempestivi
rispetto alla teoria di dow. Granville: seguace di dow. Quando si passa da un trend a un altro le medie
mobili si incrociano, basandosi sul posizionamento delle medie mobili. Dà valore segnaletico alle medie
mobili.

SEGNALI DI GRANVILLE

A. ACQUISTO

A.1 Per inversione di trend da ribassista a rialzista (accumulazione)

A.2 Per conferma del trend rialzista

B. VENDITA
B.1 Per inversione di trend da rialzo a ribasso
B.2 Per conferma del trend ribassista

11/03

La prima media che si muove è la 5/10.

B1: segnale di vendita per inversione di trend da rialzo al ribasso. Siamo in fase rialzista con il
posizionamento delle medie mobili di dow. A un certo punto la media 5/10 inverte il suo corso e
comincia a scendere perforando dall’alto verso il basso la media mobile che sta sotto da 20/25.

Per rischiare di non incorrere in un falso segnale (5/10 perfora ma poi risale) questo segnale ci devono
essere 2 ulteriori conferme:

- Media 5/10 perfora dall’alto verso il basso la media a 200 (t1)


- Media 20/25 perfora dall’alto verso il basso la media a 200 (t2)

Trade off: aspettare le conferme o agire tempestivamente in base al segnale in base al grado di
propensione al rischio.
Permette di essere più tempestivi: con dow posso dire di essere in fase ribassista solo dopo che la 5/10 e
la 20/25 sono concordi, ovvero entrambe decrescenti (tD). Con granville ho il segnale a to e le conferme
a t1 e t2.

A1 Siamo in una fase di ribasso in cui tutte e tre le medie scendono, ma a un certo punto la media 5/10
interrompe la discesa e comincia a risalire perforando dal basso verso l’alto la 20/25. Conferme:

- Z1: la media mobile a 5/10 perfora dal basso verso l’alto la 200
- Z2: la 20/25 interrompe la sua discesa, comincia a risalire e perfora dal basso
verso l’alto la 200

Con dow dovevamo aspettare fino a zd per poter dire di essere in una fase rialzista solo dopo
l’inversione anche della media a 200.

A2 Siamo in fase di rialzo, la 5/25 inverte il suo corso e comincia a scendere ma non perfora e ha la forza
di risalire senza perforare la 20/25: configurazione a bandiera. Mi conferma che il trend ha ancora forza;
perché è sceso allora per poi risalire? Significato economico: il tratto di trend in cui si va in senso
opposto è un ritracciamento: andare momentaneamente in senso opposto senza che questo significhi
un’inversione del trend di fondo, deriva da investitori che fanno presa di beneficio (flussi di vendite per
trasformare l’utile potenziale in utile reale: vendono per monetizzare l’utile derivante dal precedente
rialzo)

B2 in fase ribassista tutte e tre le medie scendono, la 5/10 inverte e risale ma non perfora la 20/25 e
riscende confermando il trend ribassista. Motivazione economica: lo speculatore ribassista vende allo
scoperto e si copre con acquisto successivo a prezzo più basso. Presa di beneficio: flussi di acquisto dei
ribassisti per monetizzare il beneficio del precedente trend ribassista.

In base a questa teoria le medie mobili acquistano un vero valore segnaletico.

16/03

INDICATORI TECNICI

Ci sono varie famiglie di indicatori tecnici: le medie mobili, il volume gli indicatori di volume.

INDICATORI DI VOLUME

1. VOLUME

Significatività dell’andamento dei prezzi e dei volumi solo se osservati contestualmente.

Il volume è il controvalore degli scambi effettuati (prezzo per quantità). In certi momenti però non
abbiamo veri e propri scambi ma solo offerta: per esempio nella fase di ribasso prima
dell’accumulazione.

Volume può essere:

 Basso ma crescente -> fase di accumulazione: divergenza tra trend dei prezzi crescenti trend dei
volumi decrescenti, sintomatico di un inversione di tendenza
 Volumi decrescono e prezzi crescono -> Fase di distribuzione prima del top: divergenza
sintomatica dii una successiva inversione

Si hanno poi due altri due indicatori di volume che sono somma algebrica di volumi.

2. OBV

(On balance volume)

Si ottiene sommando e/o sottraendo volumi relativi all’unità temporale di riferimento.

Supponiamo che l’unità di riferimento sia la seduta giornaliera. Per la costruzione dell’OBV si confronta
il PChiusura di oggi con il PChiusura di ieri:

 Chiusura di oggi > Chiusura di ieri -> all’OBV precedente si somma il volume di oggi
 Chiusura di oggi< Chiusura di ieri -> all’OBV precedente si sottrae il volume di oggi
 Se i due prezzi risultano uguali -> rimane invariato OBV del giorno precedente

Il primo giorno di seduta l’OBV corrisponde al volume di quel giorno. Al giorno 2 dobbiamo confrontare
il prezzo di chiusura di oggi rispetto a quello di ieri. Così per il resto dei giorni. In base alle serie temporali
abbiamo vari valori dell’OBV.

Nel grafico principale disegniamo tutte le medie mobili e anche i volumi; nel grafico di supporto di
disegna il trend dell’OBV.

Se il trend dei prezzi e quello dell’OBV vanno nello stesso senso il trend ha ancora forza; conferma di
trend.

 Se prezzi salgono e OBV salgono -> conferma rialzista


 Se prezzi scendono e OBV scendono -> conferma ribassista ma attenzione: si ha volume di
offerta ma non domanda (fase preaccumulazione), non si hanno volumi di scambio.

Se il trend dei prezzi e quello dell’OBV vanno in senso opposto si ha divergenza, il trend sta perdendo la
forza e evidenzia una successiva inversione:

 Se i prezzi salgono e l’OBV scende -> divergenza ribassista


 Se i prezzi scendono e l’OBV sale -> divergenza rialzista

CRITICHE ALL’OBV

 Si ha nel confronto solo il PChiusura ma non sappiamo se la chiusura si è avvicinato ai


minimi o ai massimi
 Si somma o sottrae il volume giornaliero anche con differenze minime tra PChiusura, ma
sottraendo o sommando si incide fortemente sul trend per differenze di prezzo minimale;
introdotto filtro di significatività: variazioni minimali si considerano nulle, range fissato
dall’analista. Pe titoli più volatili si avrà un filtro maggiore, per titoli più stabili sarà
sufficiente un filtro più basso.

Se si dispone oltre al Pchiusura anche di minimi e massimi si ha il VA che è più sofisticato come
strumento.
3. VA

(Volume accumulation)

Evoluzione dell’obv se abbiamo anche i minimi e massimi:

 Consente di localizzare il Pchiusura rispetto ai massimi e minimi


 Si guarda solo la seduta di oggi

Mid range: (minimo+massimo)/2; prendo il PChiusura e la regola di costruzione è:

 Se C si colloca tra Min e MR si va a sottrarre una % del volume giornaliero


 Se C si colloca tra MR e Max si va a sommare una % del volume giornaliero

Si somma o sottrae la quota parte di volume corrispondente alla percentuale di distanza del C rispetto
al MR: se C si colloca sul MR non si somma-sottrae niente (distanza da mr =0); se C si colloca a metà tra
MR e Max -> si somma il 50%; più ci avviciniamo al max e più si somma una quota maggiore.

La quota parte sommata algebricamente sarà maggiore quanto più ci avviciniamo agli estremi (Min e
Max) cioè quanto è maggiore la significatività della variazione.

OSCILLATORI

1. MOMENTUM: velocità del trend. Oscillatore intorno a un solo valore 0. Si confronta il prezzo di
chiusura oggi con il prezzo di chiusura di n giorni fa, dove n è costante. Se i prezzi salgono ha
valori positivi, se i prezzi scendono ha valori negativi.
a. Se siamo in fase di rialzo il momentum avrà valore positivi e trend crescente: prima fase
di rialzo (si cresce con velocità crescente).
b. Se siamo in fase di rialzo ma il momentum ha valori positivi ma trend decrescente: ci
aspettiamo inversione di tendenza
c. Se siamo sotto lo 0 e anche molti lontani dallo 0 stiamo scendendo con velocità
crescente: prima fase di ribasso
d. Se il momentum è negativo e si sta avvicinando all’asse 0 la velocità di discesa dei prezzi
sta diminuendo: fase di accumulazione.
Se ci allontaniamo dall’asse sia sopra lo zero che sotto il trend è forte; se invece il momentum si
avvicina all’asse il trend sta esaurendo la sua forza: quando tocca l’asse corrisponde al
Massimo(se dall’alto verso il basso) e al Minimo (se dal basso verso l’alto).
Ct-(Ctn)

2. ROC: rate of change. Mentre nel momentum la linea di equilibrio è lo 0, in questo caso è 100;
calcola la differenza in % dei valori assoluti dei prezzi. “momentum in %”. Può essere utile per
analisi di lungo periodo. Ct/Ctn *100;Ct è il prezzo di chiusura oggi; Ctn è il prezzo di chiusura n
giorni fa.

3. RSI: Relative strenght index: misura la forza relativa tra i movimenti di salita e i movimenti di
discesa. L’N consigliato è di 14 sedute, dobbiamo andare a vedere quante sedute sono state al
rialzo e quante al ribasso, e anche quanto si è rialzato e quanto si è ribassato -> media aritmetica
dei rialzi e una media dei ribassi. RSI = 100- 100/(100/1+rs) ; rs=rapporto tra media dei rialzi e
media dei ribassi: Mi/Md. Questa formula non è matematicamente corretta, necessario un
aggiustamento (per evitare 0 nel denominatore se si hanno tutti rialzi e nessun ribasso):
RSI*= 100*(Mi/Mi+Md)
Oscilla in una fascia di oscillazione e non intorno a un solo valore: valore minimo della fascia si
avrà quando si hanno tutti ribassi (Mi=0) -> RSI=0; valore massimo quando sono tutti
incrementi(Md=0); nella fascia intermedia abbiamo un po’ di rialzi e un po’ di ribassi->RSI=100.
Banda di oscillazione è 0-100. Un RSI basso significa maggiore percentuale di decrementi
rispetto agli incrementi; un RSI alto il contrario.
Generalmente si muove in una fascia tra 30 e 70:
o 0-30 Fascia di ipervenduto: fascia in cui la forza relativa dei ribassi è maggiore di quella
dei ribassi; molte vendite
o 30-70 Fascia di normalità: non dà indicazioni
o 70-100 Fascia di ipercomprato

Time Spain consigliato è 14. Tanto minore è N tanto maggiore è la sensibilità dell’RSI e le
oscillazioni diventano più frequenti.

Offre segnali operativi sia in fase di trend definitivo sia in fase di trend non definito
(congestione):

o Nella fase di trend definito si cerca se si verificano delle divergenze tra trend dell’RSI e
trend dei prezzi del grafico principale
- Trend rialzista: prezzi stanno salendo nel grafico principale, affinché si verifichi
la divergenza ribassista l’RSI si deve trovare nella fascia di ipercomprato si deve
verificare un top failure swing=massimo successivo decrescente, cioè il trend
dell’RSI che si trova nella fase dell’ipercomprato deve mostrarsi come un trend
decrescente (due massimi successivi decrescenti) -> segnale di vendita.
- Trend ribassista: prezzi stanno scendendo nel grafico principale, affinché si
abbia la divergenza rialzista l’RSI deve trovarsi nella fascia di ipervenduto e deve
verificarsi il bottom failure swing (due minimi successivi crescenti) -> segnale di
acquisto
o Nella fase di congestione: si hanno segnali operativi quando l’indicatore esce dalle fasi
critiche:
- Segnale di vendita: siamo nella fase dell’ipercomprato e la linea perfora
dall’alto verso il basso la linea 70 andando nella fase di normalità
- Segnale di acquisto: siamo nella fase di ipervenduto e l’RSI perfora dall’alto
verso il basso la linea 30 andando nella fase di normalità

18/03/16

4. LO STOCASTICO: oscillatore in una fascia di oscillazione, tra 0-100. Dove si posiziona la chiusura
rispetto al minimo-massimo:
a. in un trend rialzista la chiusura tende a collocarsi vicino ai massimi,
b. mentre nel trend ribassista la chiusura si tende a collocare vicino ai minimi
Costruzione di due linee:
o K line: la più veloce e reattiva; N consigliato è 5 giorni. C chiusura ultima seduta; L5
minimo delle ultime 5 sedute; H5 massimo delle ultime 5 sedute. Dove si colloca la
chiusura C rispetto a L5 e H5. 100*(C-L5)/(H5-L5)
o D line: la più lenta e più importante poiché genera i principali segnali operativi. N
consigliato è 3 giorni. 100*H3/L3 H3: somma degli ultimi tre giorni di (C-L5); distanza
della chiusura rispetto al minimo dei 5 giorni prendendo in considerazione gli ultimi 3
giorni. L3: somma degli ultimi 3 giorni di H5-L5; la somma delle ultime tre distanze
massime. È una sorta di media a 3 giorni della Kline. Essendo una media è più lenta.

I segnali li otteniamo osservando cosa fa la Kline (più veloce) rispetto alla Dline.

 Fascia di ipercomprato: i valori di chiusura sono vicino ai massimi. Quando la Kline


perfora dall’alto verso il basso la Dline si ha segnale di Vendita.
 Fascia di ipervenduto: i valori di chiusura sono vicino ai minimi: quando la Kline perfora
dal basso verso l’alto la Dline si ha segnale di Acquisto.

PROFONDITA DEL MERCATO

Partecipazione dei titoli alla tendenza del mercato: quanti titoli seguono la tendenza del mercato; ci
sono alcuni titoli che si muovono in senso opposto.

Una tendenza è tanto più forte quanto maggiore è la partecipazione dei titoli alla tendenza stessa.

Oltre a una valutazione quantitativa devo fare anche una valutazione qualitativa, osservando oltre a
quanti titoli seguono la tendenza, devo considerare anche quali titoli stanno salendo: che tipo di titoli
sono in controtendenza?

Se siamo in fase di accumulazione e la maggior parte dei titoli seguono la tendenza, ma i titoli in
controtendenza sono le Blue Chips, cioè i titoli più importanti, il quadro si può capovolgere poiché nella
fase di accumulazione le mano forti acquistano per primi i Blue Chips.

Se siamo in fase di distribuzione (trend rialzista) e i titoli in controtendenza sono le Blue Chips le mano
forti stanno vendendo e quindi anche se siamo in rialzo la controtendenza delle blue chips ci indica che il
trend non ha tutta questa forza e quindi vendiamo.

1. ADVANCE-DECLINE LINE: somma algebrica: differenza tra tit al rialzo e titoli al ribasso.
Tot.advanced-Tot.Decline/Tot.titoli
2. RR: N°tit.Rialzati/N°tit.Ribassati; tra 0 e 100. Il massimo dell’indicatore tende a precedere il
massimo dei prezzi, tende a precedere quello che succederà sui prezzi -> tempestività

FUNZIONE DI SELECTION

BETA: indicazioni sulla volatilità e rischiosità del titolo. Raffronto tra velocità di variazione di un singolo
titolo rispetto alla variazione del mercato in cui è inserito. Β=∆t/∆m

 Titolo e mercato vanno nello stesso senso -> In tendenza β>0: tutte e due salgono o tutte e due
scendono.
o Se si muovono alla stessa identica maniera il β=1.
o Se titolo si muove in modo più lento del mercato 0<β<1 -> volatilità inferiore rispetto al
mercato: se mercato cresce il titolo cresce in maniera minore, se mercato scende il
titolo scende in maniere minore. Titolo preferito dagli avversi al rischio.
o Se titolo si muove in modo più veloce del mercato β>1 -> volatilità superiore al
mercato: titolo ha oscillazioni maggiori di quelle del mercato. Titolo preferito da
individui propensi al rischio.
 Titolo e mercato vanno in senso opposto -> In controtendenza Β<0: titolo sale con mercato che
scende, o titolo scende con mercato che sale.
o Se si muovono nella stessa misura seppur in senso opposto il β=-1
o Se il titolo ha un’oscillazione maggiore del mercato in senso opposto β<-1
o Se il titolo ha un’oscillazione minore del mercato (smorza) in senso opposto -1<β<0
 Unendo il tutto:
o Per -1<B<1: titoli che smorzano le oscillazioni di mercato -> Preferiti da investitori
avversi al rischio
o Per B<1 o B<-1: titoli che amplificano le oscillazioni di mercato-> preferiti da investitori
propensi al rischio

23/03/16

ANALISI GRAFICA

Oltre a basarsi su l’analisi di grafici presuppone l’utilizzo di configurazioni grafiche di trend (pattern); ha
valenza previsiva.

Il movimento dei prezzi disegna un andamento e questo andamento è ciclico.

Trend definito:

 trend al rialzo: min e max crescenti


 trend al ribasso: min e max decrescenti

Trend non definito: al rialzo né al ribasso ma laterale.

Trend line: linea teorica tracciata dall’analista;

 nell’uptrend linea crescente unendo i minimi; la trend line è un supporto


 nel downtrend linea decrescente unendo i massimi; la trend line è una resistenza

Supporto: linea disegnata dall’analista tale per cui il trend tende ad appoggiarsi su questa linea e a
rimbalzarci, non va sotto la linea, fino a che ha valenza. Quando ci si avvicina al supporto il trend o lo
rispetta rimbalzandoci, o non lo rispetta più oppure non lo tocca e risale in maniera più ripida
(necessario un nuovo supporto.

Resistenza: linea che fa non da pavimento ma da soffitto al trend. Quando si avvicina il trend alla
resistenza può rimbalzarci, non rispettarlo o cambiare inclinazione senza toccarlo.

Supporto e resistenza in senso statico: Rette parallele alle ascisse: valori minimi di supporto e valori
massimi di resistenza storici di un mercato. Molto difficili da essere violati e molto significativo.

I supporti si possono trasformare in resistenza e viceversa una volta perforate.


Possono essere perforate molte volte: filtri di significatività: per capire se il perforamento è stato
significativo o no.

 Filtro temporale: se non è significativa non si mantiene come effettiva perforazione per un
numero piuttosto ampio di tempo, ritorna dopo brevissimo tempo a rispettare la resistenza-
supporto. Per quanto tempo mantiene la perforazione.
 Filtro ampiezza della perforazione: variazione percentuale del prezzo rispetto al prezzo di
perforazione

Devono essere rispettati entrambi i filtri.

Devo osservare anche i volumi: devo avere la conferma del trend rialzista da volumi crescenti; come
trend line ho una resistenza perché sono in trend ribassista ho una perforazione e i volumi diventano
crescenti confortando l’inversione del trend. Il trend sale sostenuto dai volumi.

Se ho una perforazione ma i volumi rimangono invariati la perforazione è scarsamente significativa.

Se perforo il supporto sto scendendo i volumi possono anche non confortare la discesa perché i prezzi
scendono anche su sé stessi

Trend incanalato: incanalato tra un supporto o una resistenza, o in uptrend o downtrend. Il canale può
essere suddiviso in due parti:

nella parte superiore quando siamo vicino alla resistenza, se supponiamo che la resistenza venga
supportata tenderò a vendere quando sono vicino alla resistenza -> segnale di vendita

nella parte inferiore compro quando sono vicino al supporto -> segnale di acquisto

Questo funziona finché il trend rimane nel canale: mi aspetto che rispetti o che esca dal canale in base
agli altri indicatori.
Supponiamo che venga perforata la resistenza e abbiamo appurato che la perforazione è significativa
cosa possiamo fare? Posso darmi come obiettivo di salita almeno al prezzo alla perforazione + l’obiettivo
pari all’ampiezza del canale, cioè mi posso immaginare che il prezzo vada almeno fino li. Lo stesso se
scende.

ENVELOPE

Evoluzione del canale: Il canale tracciato da supporto e resistenze che sono rette si forma in maniera
diversa: buste. Si tracciano delle linee a distanza percentuale fissa dalla media mobile centrale. Quando
ci si avvicina alla banda superiore abbiamo un segnale di vendita, quando si avvicina alla banda inferiore
abbiamo un segnale di acquisto. La percentuale è scelta dall’analista. Più viene fatto nel lungo termine
più deve essere ampliata la percentuale di ampiezza, mentre nel breve l’ampiezza della busta può esser
più stretta. Strumento un po’ rigido.

BANDE DI BOLLINGER

Sviluppo successivo a envelope per evitare rigidità. Ci muoviamo sempre intorno a una media centrale,
si sostituisce la percentuale fissa con la deviazione standard (+/-2 deviazione standard -> espressione
della volatilità). Nel momento di ampia volatilità la banda si amplia e consente di tenere dentro il
movimento più ampio e nel momento di bassa volatilità la banda si restringe. I segnali funzionano come
nel canale resistenza-supporto.

24/03/16

CONFIGURAZIONI

FLAG (bandiera)

Principale configurazione di consolidamento del trend: dà segnale di forza del trend in atto

Siamo in trend rialzista, i tratti in controtendenza sono ritracciamenti fisiologici dovuti alla presa di
beneficio dell’utile (vendite). Il trend si infila in un piccolo canale di segno opposto (discendente) di
breve termine, dal canale si esce perforando la resistenza di questo canale e si continua a salire. Questo
è un flag rialzista; i volumi dovranno essere crescenti per confrontare questo segnale di forza rialzista.

Siamo in trend ribassista, il trend si infila in un piccolo canale ascendente per breve termine e poi riesce
dal canale perforando il supporto e si continua a scendere; in questo caso i volumi non sono così
significativi.

La conferma dei volumi è necessaria nel rialzo ma non nel ribasso


TRIANGOLI

Possono essere sia di consolidamento che di inversione.

Abbiamo bisogno di 4 punti per tracciare 2 linee. Trend che sta smorzando le sue oscillazioni. Prendiamo
due punti di massimo successivo decrescenti e tracciamo una retta, prendiamo poi due punti di minimo
successivo crescenti. Le due rette si incrociano e formano il triangolo.

Se stiamo venendo da un trend rialzista e il trend si infila in un triangolo riducendo l’ampiezza di


oscillazioni ciò significa un attimo di incertezza del trend (devo aspettare), e questo triangolo mi indica
che devo aspettare la perforazione del triangolo (posso avere delle indicazioni dagli indicatori di dove
perforerà): se si esce perforando la resistenza si ha una configurazione di consolidamento del trend
rialzista (con il conforto dei volumi crescenti) [A]. Se invece si esce dal triangolo perforando il supporto si
ha una configurazione di inversione del trend da rialzista a ribassista [B].

È una configurazione di breve periodo: la perforazione si ha tra la metà e i 2/3 della figura, in prossimità
del vertice. Da solo non mi dice se perforerà in su o in giù, devo andare ad osservalo insieme agli altri
indicatori.

Anche in questo caso si può tracciare l’obiettivo e ci si può aspettare di arrivare a un oscillazione di
prezzo pari al prezzo di perforazione +/- l’obiettivo. L’obiettivo si prende dal primo dei 4 punti.

PENDIO

Il trend si incanala in un piccolo canale ma con lo stesso senso del trend ma con una inclinazione
inferiore (con velocità inferiore, sta disegnando la fase di distribuzione) rispetto all’inclinazione del trend
di provenienza; si deve poi perforare questo canale nel senso opposto del trend. Configurazione di
inversione di tendenza. Anche in questo caso dobbiamo andare a vedere gli altri indicatori per capire
quanto durerà la distribuzione.
Pendio ribassista: trend rialzista si sale con inclinazione diversa e entra in un canale sempre crescente,
dal quale si esce perforando il supporto

Pendio rialzista: trend ribassista, si scende con inclinazione diversa e entra in un canale sempre
discendente, dal quale si esce perforando la resistenza. In questo caso i volumi devono confortare
l’inversione del trend da ribassista a rialzista.

HEAD&SHOULDERS (testa&spalle)

Principale configurazione di inversione.

TESTA E SPALLE BEARISH

Trend rialzista, si ha un top failure swing (primo campanello di allarme). Si traccia la neck line unendo i
due minimi crescenti precedenti e se si ha perforazione del supporto relativo al minimo precedente
(della neck line). Questo è un segnale di inversione ribassista. Questa figura deve essere confortata
dall’andamento dei volumi: in corrispondenza delle due teste e spalle i volumi devono mostrare un
trend decrescente (siamo in fase di distribuzione). Il testa e spalle si completa con la perforazione della
neck line. Anche qua abbiamo l’obiettivo che è pari alla distanza tra il massimo relativo alla testa e alla
neck line; una volta perforata la neck line possiamo riportare l’obiettivo in corrispondenza del prezzo di
perforazione. Se le condizioni lo permettono, data la significatività di questa configurazione, si può
prevedere di scendere di anche un altro obiettivo.

TESTA E SPALLE BULLISH (O BOTTOM): inversione rialzista

Siamo in trend ribassista, abbiamo due minimi decrescenti e poi un mancato raggiungimento dei minimi
decrescenti; il segnale di inversione lo abbiamo quando si va a perforare la linea di resistenza che unisce
i due massimi decrescenti che precede il bottom failure swing. Perforando la neck line si ha un massimo
crescente e non abbiamo più né minimi né massimi decrescenti. Anche in questo caso abbiamo
l’obiettivo pari alla distanza tra neck line e testa. Dobbiamo avere il conforto dei volumi: i volumi
dovranno mostrare un trend crescente in relazione ai punti di minimo relativo (fase di accumulazione).

31/03/16

CANDLESTICK

Seconda metà degli anni ’90. Libro scritto da un giapponese nel 1600 (analizza i flussi sul mercato del
riso). Tradotto da steve nilson in inglese. Si è diffusa nel giro di pochi anni perché i principi della
candlestick si attaccano bene sui principi dell’analisi di dow: si sono fuse l’analisi tecnica classica e la
candlestick.

È una analisi prettamente grafica; analisi multipla: combina candlestick con indicatori tecnici.

Per disegnare la candle chart abbiamo bisogno degli stessi dati del BAR CHART: Minimo, Massimo,
Apertura,Chiusura.

CANDELE: real body: determinato da massimo e minimo:

 Candele bianche: Chiuso a un valore superiore all’apertura -> rialzista. Ombra superiore che va
dal real body al massimo, ombra inferiore che va dal real body al minimo.
 Candele scure: Chiuso a un valore più basso -> ribassista.

Si potrebbe avere candele senza ombre se massimo e minimo coincidono con apertura e chiusura.

Candele doji dove non c’è real body perché apertura e chiusura coincidono: si posizionano
essenzialmente nel massimo e il minimo del ciclo poiché c’è stato equilibrio tra le forze.

 Dragon fly: apertura al massimo, si scende fino al minimo e poi si richiude sul massimo
 Long legend: Si apre e si chiude circa a metà
 Grave stone: si apre al minimo cerca di salire arrivando al massimo ma poi chiude al minimo
Spinning tops: candele caratterizzate da corpo piccolo e lunghe ombre: i prezzi si sono diversificati
parecchio però le apertura sono vicine (parziale equilibrio tra domanda e offerte)

Short candle: Ombre corte e real body corte: non c’è stato un grande excursus tra minimo e massimo:
siamo vicini al top o al minimo, esaurimento della forza del trend.

Marubozu: candela senza ombre perché è tutta real body (opposto della doji)

Candela con real body sul minimo o sul massimo: una sola ombra.

Real body sui minimi: bianco (si apre al minimo si sale fino al massimo e si chiude vicino ai minimi ma
comunque maggiore dell’apertura) nero (si apre si sale fino al massimo e si chiude al minimo)

Real body sui massimi: (35-40)


CONFIGURAZIONI DI INVERSIONE

 A UNA CANDELA:
o Hanging man: candela con real body (bianco o nero; preferibile nera ma poiché sono
vicini i valori in un real body piccolo potrebbero essere invertiti apertura e chiusura) sui
massimi e una ampia low shadow: se si posiziona al limite di un trend rialzista. Dopo
candela nera per conferma. -> bearish

o Hammer: si ha una candela bianca con real body sui massimi e lunga low shadow alla
fine di un ribasso, confermata da una successiva candela bianca. -> bullish
o Inverted Hammer Candela con piccolo real body (bianco) sui minimi e ampia upper
shadow in fondo a un ribasso -> bullish. Conferma successiva bianca.
o Shooting star: candela con piccolo real body nero sui minimi in cima a un rialzo ->
bearish. Conferma successiva nera

In sintesi:

o Bullish: in fondo a un ribasso: hammer e hanging hammer. Piu significativa la hammer.


o Bearish: in cima a un rialzo: hanging man e shooting star. Più significativa la shooting
star.

01/04/16

 A DUE CANDELE

ENGULFING

La prima candela è più piccola e rispecchia la candela di provenienza: la seconda candela di colore
opposto deve contenere l’intero real body della prima, meglio ancora se rinchiude anche le ombre.

Può essere bullish o bearish


HARAMI

La prima candela contiene almeno il real body della seconda di colore opposto alla prima.

Anche in questo caso può essere bullish o bearish.

HARAMI CROSS
La prima candela contiene una seconda candela che però è un doji: indica un punto di minimo (bullish) o
di massimo (bearish). Maggiore significatività dell’harami normale perché mi manifesta uguaglianza tra
domanda e offerta tipica nell’inversione del trend.

DARK CLOUD COVER (SOLO BEARISH)

Una prima candela ad ampio range di colore bianco e la seconda candela di colore opposto che apre al di
sopra del massimo della candela precedente e chiude al di sotto della sua metà. Più perfora il la metà
più è significativo.

PIERCING LINE (SOLO BULLISH)

Corrispondente configurazione bullish del dark cloud cover. Una prima candela ampio range nera e la
seconda candela di solore opposto che apre al di sotto del minimo della candela precedente e chiude al
di sopra della metà del real body della candela precedente. Più perfora verso l’alto la metà più è
significativa.

 TRE CANDELE
o MORNING STAR (BULLISH): veniamo da ribasso; prima candela ampia nera, la seconda
candela è una short candle (colore non importante); la terza candela deve essere bianca
e deve chiudere al di sopra del 50% del real body della prima candela nera.
Aumenta la significatività se:
 Si forma un gap tra le ombre della prima e della seconda candela
 Se la stella è una doji
 Se si crea un gap tra la seconda e la terza candela
 Se si ha doppio gap

o EVENING STAR (BEARISH): veniamo da un rialzo, quindi abbiamo una prima ampia
candela di rialzo, la seconda candela è una short candle (piccolo body e piccole shadow)
e forma un gap tra real body: l’apertura della seconda deve essere maggiore della
chiusura prima. Il colore della seconda può essere sia bianca che nera. La terza candela
deve essere nera e deve chiudere al di sotto della metà del real body della prima
candela bianca.
Questa è la configurazione base, aumenta la significatività:
 Se si forma un gap tra le ombre della prima e della seconda candela.
 Se la stella è formata da una doji è una evening star formation ed è ancora più
significativa, corrisponde al massimo.
 Se si crea un gap tra real body tra la seconda e terza, e ancora meglio se si forma
un gap tra le ombre della seconda e della terza.
 Se abbiamo un doppio gap sai tra la prima e la seconda, sia tra la seconda e la
terza (stella staccata) è assimilabile alla configurazione di isola.
CONFIGURAZIONI DI CONFERMA

o Up window: in un trend rialzista si forma un gap tra ombre tra candele bianche con salto in
salita
o Down window: in un trend ribassista si forma un gap tra ombre di candele nere con salto in
discesa

o Dopo la up window si può ammettere una-due candele nere che però restano sopra il minimo
della candela bianca sopra la window (real body e ombre); serve candela di conferma->
upwardgaptasuki
o Dopo la down si ha candela bianca che non deve violare il massimo della candela nera; serve
candela di conferma -> downwardgaptasuki

o Rising three methods: una candela ampia bianca, una serie di piccole candele nere, una candela
bianca ampia che perfora la resistenza del massimo della prima candela -> conferma rialzista

o Falling three methods: siamo in ribasso, prima candela nera ampia, si formano una serie di
piccole candele bianche; per avere conferma del trend ribassista si deve formare una nuova
candela nera che chiuda al di sotto del supporto del minimo della prima candela nera
o 3 advancing soldiers

o 3 crows

06/04/2016

STRATEGIE OPERATIVE

1. analisi di mercato per fare una previsione su dove va il trend


2. Individuare livello tecnico significativo: supporto o resistenza rispetto al quale mi aspetto che il
trend faccia qualcosa
Ripasso:

 trend rialzista: massimi e minimi crescenti. Trend line: linea che congiunge almeno due punti di
minimo successivo crescente-> supporto. Inversione di tendenza: top failure swing (non si
realizza massimo successivo crescente) e come seconda condizione deve essere violato il
supporto dato dal punto di minimo precedente al top failure swing. Abbiamo massimo
decrescente e minimo decrescente.
 trend ribassista: massimi e minimi decrescenti. Trend linea: linea che congiunge almeno due
punti di massimo successivo decrescente→ resistenza. Inversione di tendenza: bottom failure
swing e si deve violare la resistenza del massimo relativo precedente il bottom failure swing.
 Canale:
◦ ascendente: trend crescente retro line e trend line crescente. Se queste linee sono rispettate
se siamo in prossimità della trend line (supporto) compro, quando ci avviciniamo a retro line
(resistenza) vendo. Per capire se supporto o resistenza saranno rispettate devo andare a
vedere gli indicatori tecnici per vedere se il trend ha forza.

2. Pongo stop loss and reverse: stabilisco e assicuro perdita massima nel caso che abbia
sbagliato strategia. Suppongo di essere in canale ascendente; compro in prossimità del
supporto, vendo in prossimità della resistenza: se penso che il supporto venga rispettato devo
porre lo stop loss al di sotto del supporto, perché se strategia è giusta lo stop loss non lo becco,
ma se il trend va in senso opposto alla previsione esco dal mercato in perdita e cambio posizione
nel modo congruo rispetto all’andamento del trend. Se penso che resistenza venga rispettata lo
stop loss va messo sopra la resistenza. Perdita massima è pari alla distanza tra livello tecnico e
stop loss; perdita è tanto maggiore quanto lo stop loss è più distante. Se lo posiziono troppo
vicino al livello tecnico per minimizzare la perdita rischio di beccare un falso segnale:
3. A quale distanza devo porre lo stop loss? Supponiamo trend crescente e fisso un supporto;
dall’analisi di mercato mi aspetto che trend continuerà a salire e fisso lo stop loss sotto il
supporto. Se lo stop loss lo pongo troppo vicino rischio che lo stop loss venga preso e devo
uscire in perdita, cambiare posizione e porre lo stop loss sopra il supporto di prima che ora
pongo come resistenza, ma se la perforazione del supporto non è significativa il trend potrebbe
poi risalire riperforando la nuova resistenza; in questo caso becco due volte lo stop loss. Lo stop
loss lo fissa l’analista in base:
 quanta perdita sono disposto a sopportare
 volatilità del prezzo mi costringe a porre lo SL più distante

4. Stabilire Profit Target: punto di prezzo in cui fissare il profitto e uscire dal mercato; si pone in
rapporto di 3 a 1 rispetto alla distanza dello stop loss dal livello tecnico. Questa maggiore
distanza mi permette di fare degli errori di falsi segnali e comunque avere la possibilità di
coprirmi e fare nel complesso un guadagno. Il PT non è obbligatorio ma consigliato, il guadagno
può essere far corso.

Supponiamo che il trend rispetti il supporto sale e poi si riavvicini al supporto, lo stop può essere
spostato per configurare un nuovo stop loss trascinandolo→ trailing stop. Trascinamento dello
stop loss.
07/04/2016

RITRACCIAMENTI

I prezzi non vanno in linea retta ma hanno una forma segmentata. Sono le prese di beneficio degli
operatori che monetizzano in modo certo l’andamento del trend.

PERCENTUALI DI RITRACCIAMENTO
Voglio sapere che percentuale di ritracciamento avrà per poi riprendere il trend principale. Con le
percentuali disegnamo potenziali livelli tecnici rispetto alle quali ci aspettiamo che il trend faccia
qualcosa e faremo le nostre ipotesi di andamento e potremo porre lo SP e il PT.

Il ritracciamento più probabile è del 50% rispetto alla distanza in termini di prezzo tra un minimo
significativo e un massimo significativo nella stessa direzione del trend principale; abbiamo poi una
percentuale del 33% o del 66%. quando si supera il 60% si parla di trend reversal: ci sono buone
probabilità che siamo di fronte non a un ritracciamento ma a una inversione di tendenza, non è certo ma
aumenta la probabilità che sia una inversione.
Queste sono le percentuali della teoria classica di dow.

RITRACCIAMENTI DI FIBONACCI
Come percentuale abbiamo: 50%, 23.60%, 61.80%. Oltre il 61.8% abbiamo il trend reversal.
La regola della serie di fibonacci: il termine successivo è pari alla somma dei due termini che lo
precedono.
Il rapporto tra un numero della serie e quello che lo precede è costante ed è pari a 1.618.
Il rapporto tra un numero della serie e quello che lo segue è costante e pari a 1.618.
il rapporto tra Fn e Fn+2 è 2.618; tra Fn e Fn+2 è 0.382.
Il 23.6 è pari a Fn/Fn+3.
Sono tutti rapporti costanti qualsiasi sia la serie di numeri.
Golden Ratio è 1.618 un rapporto che si trova in qualsiasi cosa.

APPLICAZIONI DI FIBONACCI AI MERCATI


Se ritraccio rialzo ritraccio dal massimo, se ritraccio ribasso dal minimo.

FAN LINES
Ventaglio di linee che essendo inclinate cambiano di valore con passare del tempo. Le percentuali sono
rispetto al coefficiente angolare, abbiamo le stesse percentuali. Individuare minimo e massimo
significativo: il tratto di salita-discesa rispetto al quale voglio calcolare ritracciamento. Si fanno partire
dal punto minimo in caso di rialzo e dal massimo per ribasso.
08/04/16

ARCHI DI FIBONACCI
Si usano sempre le solite percentuali. Le percentuali sono rispetto ai raggi delle circonferenze.
CICLI DI FIBONACCI
Usciamo dalla tradizionale analisi con funzione di timing in relazione al livello di prezzo di entrata-uscita.
L’analisi ciclica ha un ottica temporale e vuole individuare tra quanto tempo si raggiungerà un massimo-
minimo significativo. Un ciclo è un periodo che va da un massimo a un minimo rilevante e poi a un
nuovo massimo o viceversa. Ottica temporale scelta dall’analista. (rivedere).

TEORIA DELLE ONDE DI ELLIOT

Elliot wave principal theory.


Il prezzo è un espressione del comportamento umano (incrocio domanda e offerta).
Andamento ciclico e frattalità. Onda principale è il modello sul quale si basano i vari cicli.

Il mercato è ciclico, e ogni ciclo è composto da un rialzo e un ribasso: 1,2,3,4,5 è la fase di rialzo; A,B,C è
la fase di ribasso.
La fase di rialzo è composta da 3 onde di impulso: 1,3,5. Abbiamo però anche due onde di correzione: 2
e 4. Le tre onde di impulso non sono uguali ma hanno diverse caratteristiche. La prima onda di impulso è
difficile da individuare perché si può confondere con un ritracciamento della fase ribassista, ci si aiuta
con i ritracciamenti e gli indicatori. Poi abbiamo la seconda onda che corrisponde alla massima crescita
di prezzi. La terza onda d’impulso corrisponde alla fase di distribuzione in cui si cresce in modo
decrescente e ci porta al top 5.
Superato il 5 ci troviamo nella fase ribassista dove abbiamo un primo impulso in discesa A, un
ritracciamento di correzione B e poi un’onda di impulso C. L’onda A corrisponde alla caduta dei prezzi di
dow e sarà una correzione forte; l’onda C avrà invece una velocità decrescente e corrisponde alla fase di
accumulazione.
Si può applicare la wave anche su logica frattale: si può applicare lo stesso modello in un’ ottica di focus
temporale minore.
INDIVIDUAZIONE OBIETTIVI
H1: altezza in termini di prezzo della prima onda di impulso. Conoscendo h1 posso trovare un intervallo
entro cui arrivare entro 5. é possibile individuare degli obiettivi di prezzo già conoscendo h1 utilizzando
Fibonacci .
H2: h1*1.618 trovo 3, dove arrivo con la seconda onda d’impulso.
Il 5 lo trovo: h1*2.618 (valenza previsiva) o 4+(h1*1.618).

13/04/16
GANN

GANN-ANGLES
Angolo di 90° che lo porta a individuare un fascio di rette simmetriche rispetto alla retta di 45°, chiamata
la 1x1 line (“linea della vita”, di equilibrio). I coefficienti angolari delle rette sono trovati col rapporto tra
Tempo-prezzo. Partendo da un minimo finché il rialzo sta sopra la 1x1 il rialzo tende a durare, quando la
1x1 viene rotta si ha un segnale importante di ribasso. Più il coefficiente è elevato più è la forza del
movimento.
GANN LINES
Le stesse percentuali se le mettiamo sotto forma di rette parallele alle ascisse troviamo le gann-lines.
GANN-SQUARE
Incrociando 2 gann angles di minimo e
massimo (rivedere).

ANALISI CICLICA
Molte perplessità. Correla il tempo dell’anno angolo di 360° e dividendolo in 4 otteniamo gli angoli di
90°.
24 REGOLE DI GANN

1) Dividi il tuo capitale in 10 parti uguali e rischiane al massimo solo una per operazione. 2) Usa
sempre lo stop loss. 3) Non sovraesporti (overtrade), perchè violeresti la regola N.1. 4) Non
permettere mai che un profitto diventi perdita. Per far ciò alza il tuo stop loss (o abbassalo se sei
al ribasso) man mano che i prezzi salgono (o scendono). In tale maniera, l'eventuale inversione
di tendenza, ti liquiderà mentre sei ancora in profitto.(TRAILING STOP) 5) Segui sempre la
tendenza. Non pensare di anticiparla. Non intervenire ne in acquisto ne in vendita se non sei
sicuro della direzione del mercato o del singolo titolo. 6) Se hai dubbi, astieniti da qualsiasi
operazione. 7) Intervieni solo sui titoli attivi. Lascia perdere tutto ciò che non dà segni di vita per
molto tempo. 8) Distribuisci il rischio su quattro-cinque titoli diversi. Evita di mettere tutte le
uova in un paniere. 9) Non limitare i tuoi ordini. Quando hai deciso, compra o vendi al meglio (at
the market). 10) Non uscire da una posizione se non ne hai motivo. Segui la tendenza e
proteggiti con uno stop loss. 11) Accumula un surplus. Dopo un certo numero di successi metti
un po' di denaro da parte ed utilizzalo nelle emergenze o durante i periodi di panico. 12) Non
comprare mai per incassare un dividendo. 13) Non razionalizzare una perdita. Se il mercato è in
direzione contraria alla tua, non dirti che è una buona occasione per incrementare i tuoi acquisti
(o vendite se sei al ribasso). Devi solo uscire dalla tua posizione. 14) Non entrare ne uscire mai
da una posizione solo perchè sei diventato impaziente. 15) Evita di fare piccoli profitti e grosse
perdite. 16) Non cancellare mai uno stop loss. 17) Evita di entrare e uscire continuamente dal
mercato. 18) Gioca sia al rialzo che al ribasso. 19) Non comprare solo perchè i prezzi ti sembrano
bassi ne tantomeno devi vendere se ti sembrano alti. 20) Fai attenzione ad incrementare la tua
posizione al momento sbagliato. Aspetta fino a quando il titolo è diventato molto attivo ed ha
perforato la resistenza per comprare di più (ovvero ha sfondato il supporto per vendere di più).
21) Se vuoi incrementare la tua posizione, ricordati di farlo con titoli molto sottili (poco flottante)
se sei in acquisto e con titoli molto liquidi (molto flottante) se sei in vendita. 22) Non cercare di
pareggiare. Se hai comprato un titolo che ha cominciato a scendere non venderne un'altro allo
scoperto solo per pareggiare. Vendi il titolo che hai comprato. 23) Non cambiare mai posizione
senza un buon motivo. Solo una accertata inversione di tendenza giustifica tale decisione. 24)
Dopo un lungo periodo di successi non aumentare il capitale investito. Rischi di perdere in poche
operazioni ciò che hai guadagnato in tanto tempo.

14/04/16

TRADING SYSTEM

Componente umana come elemento di debolezza.


27/04/2016
MARKET ABUSE

INSIDE TRADING

SOGGETTI
Estensione dei caratteri dell’insider primario:
Chiunque si trovi nelle condizioni di poter trovare a contatto con info privilegiate:
-esponenti aziendali a vario titolo già previsti nella normativa previgente;
aggiunti:
-chi esercita un attività lavorativa: avvocato, commercialista, donna delle pulizie se utilizza un foglio
riservato
-anche pubblica: autorità di vigilanza.
Insider secondario: colui che risulta in possesso di info privilegiate pur non essendo un insider primario.
Ricevo info da insider primario e la utilizzo → divento insider secondario.
Si vuole ampliare la normativa ma è difficile definire in ogni momento chi sono gli insider primari.

FATTISPECIE SANZIONABILI
Insider primario:
-trading: utilizzo info per compravendita strumenti finanziari
-diffusione info privilegiate:sia nella forma di tipping, cioè trasmissione dell’ info, sia tuyautage,quando
qualcuno raccomanda o induce altri, sulla base delle informazioni privilegiate, al compimento di
operazioni d'acquisto, vendita o altre operazioni, direttamente o indirettamente, per conto proprio o di
terzi, su strumenti finanziari utilizzando le informazioni medesime.
Nella normativa precedente era prevista solo la fattispecie di trading.
Per l’insider secondario: se è dimostrabile il dolo la sanzione è penale. Viene equiparato a un trader
primario chiunque non rientra nei potenziali insider primari e ottiene info privilegiate tramite illecito.

SANZIONI
Prima erano previste solo sanzioni penali con eventuali sanzioni pecunarie. Con la Market Abuse
vengono inserite anche sanzioni amministrative: 20000 a 3milioni. Reclusione da uno a sei anni.

MANIPOLAZIONE DEL MERCATO

Quando vengono diffuse notizie false o fuorvianti, o se vengono poste in essere operazioni simulate(per
far credere che in quel mercato ci siano operazioni attive), o altri artifici che creano alterazioni del
prezzo (price sensitive). In più nell’aggiotaggio c’è l’idoneità delle stesse condotte a incidere in modo
significativo sull’affidamento che il pubblico ripone nella stabilità di banche o gruppi bancari.

La manipolazione riguarda titoli quotati e per i quali è stata richiesta la quotazione; aggiotaggio ha
oggetto strumenti non quotati.

Sanzione nell’aggiotaggio è esclusivamente penale; manipolazione solo amministrativa.


FATTISPECIE DI MANIPOLAZIONE DEL MERCATO
Illecito che non si configuri come reato→ diffusione di info false-fuorvianti, operazioni simulate e altre
tramite qualsiasi mezzo di informazione; si crea problema per giornalisti → eccezione: giornalisti passibili
di accuse solo per diffusione consapevole (sai che sono false o eri in grado di poterlo sapere) di info false
e fuorvianti tramite mezzi di informazione. Per giornalisti finanziari professionisti: non rientrano nella
normativa market abuse a meno che si arrivi a poter dimostrare che abbiano ottenuto un vantaggio
diretto o indiretto rispetto alla diffusione di quelle informazioni. Sarà in ogni caso assoggettato al codice
deontologico dell’ordine dei giornalisti.

SANZIONI
Elementi di forza:
-previste sanzioni amministrative (più efficaci e rapide) come strumento principe oltre che penali
-inasprimento delle sanzioni
Elementi di debolezza:
-non c’è stata una gradazione delle sanzioni amministrative e penali in base alla gravità, salvo la prova
del dolo che però è difficile da provare.

INNOVAZIONI NELLE COMUNICAZIONI


 Gli emittenti devono comunicare tempestivamente tutte le info privilegiate loro riguardanti; se
gli strumenti emessi sono quotati devono pubblicare il registro dei potenziali insider primari
 Gli intermediari devono comunicare eventuali operazioni sospette
 Gli amministratori e altri esponenti aziendali di un emittente quotato se titolari di una
partecipazione qualificato, se acquistano una ulteriore quota sono tenuti a comunicarlo il più
presto possibile (insider dealing)
 Gli analisti finanziari (analizzano mercato o società e producono un report) e le società di rating
devono garantire trasparenza e correttezza nella diffusione delle proprie valutazioni sugli
strumenti finanziari oggetto di scambio sui mercati
28/04/2016

AMBITO DI APPLICAZIONE NUOVA DISCIPLINA


La disciplina precedente era applicata agli scambi realizzati sui mercati regolamentati → lacuna: se lo
stesso scambio avveniva in un mercato non regolamentato sfuggiva alla disciplina. La nuova disciplina
market abuse ha ampliato la fattispecie anche ai mercati non regolamentati.

NUOVI POTERI CONSOB


Consob rimane organo di vigilanza con una differenza: prima esercitava i propri poteri di accertamento
per inside trading e aggiotaggio solo per i soggetti da lei vigilati.
 Estensione dei poteri: possibilità di fare registrazioni, richiedere notizie e documenti,
perquisizioni e ispezioni, sequestro dei beni oggetto di confisca, chiedere anche info personali e
avvalersi dell’anagrafe centrale e centrale rishi BI (eccezione a legge su privacy), avvalersi della
guardia di finanza
 Ampliamento di organico da 450 a 600 unità.
Perplessità: no sanzioni penali in caso di inadempimento delle richieste della consob
ELEMENTI DI FORZA DELLA NUOVA DISCIPLINA
 Disciplina inside trading più precisa
 ampliata categoria di insider primario (forse fin troppo ampia fino a cadere
nell’indeterminatezza)
 ampliata fattispecie
 sanzioni amministrative inasprite accanto alle penali
 aumentata la trasparenza informativa

ELEMENTI DI DEBOLEZZA
 definizione insider primario fin troppo ampia
 no graduazione sanzioni in relazione alla gravità dell’illecito
 obbligo di comunicazione anche da parte terzi non esponenti aziendali che in realtà non è
collegato con rapporto di lavoro a società
 analista finanziario dà una sua ipotesi di report non vincolante, la società di revisione ha un
ruolo istituzionale certificando la veridicità del bilancio; sono posti nella normativa sullo stesso
piano.

CONCLUSIONI
 positività normativa:
◦ armonizzazione disciplina comunitaria → collaborazione transnazionale

REGOLAMENTO MARKET ABUSE REGULATION 596 UE – DIRETTIVA 57-2014 CSMAD


Da recepire entro il 3 luglio 2016.
 manipolazione di mercato anche attraverso mezzi elettronici (trading online)
 piano comune sul minimo della sanzioni cumulabili

DIRETTIVA CSMAD
Riguarda solo le sanzioni penali: impone sanzioni penali almeno per reati gravi di abuso di
mercato, compresa l’istigazione e il favoreggiamento, concorso o tentativo a compiere il reato.
Tipping meno grave di tuyautage. Stabilito un minimo di sanzioni da applicare a livello
comunitario; il singolo paese può stabilire sanzioni penali ancora maggiori.

DIRETTIVA 2015 Protezione per dipendente che rivela nello svolgere attività lavorativa rileva un
grave rischio all’interno della società e decide di segnalarla alle autorità: protezione dati
personali, revisione procedure ogni 2 anni.

29/04/2016
FINANZA ETICA

USA

FSAP nel 1999 tolse la legge Glass-Steagall Act 1933 (post crisi 1929). Toglieva dei paletti
all’attività delle investiment banking, togliendole dal controllo FED, trasferendole a un controllo
più blando della sec. Nel 2004 ha concesso l’esenzione da vincoli concedendo di fissare alle
investiment banking di fissare in autonomia le proprie riserve, togliendo di fatto tutti i margini
obbligatori di solvibilità. Tolti gli oneri informativi. Motivazione: la loro crescita avrebbe
sostenuto tutta la crescita del mercato. Regolamentazione volontaria.

Dopo la crisi del 2008 la RIFORMA OBAMA ha rimesso i vincoli della legge precedente e sono
posti limiti di entità all’ investement banks; “banche devono tornare a fare le banche”.

OPPORTUNITÀ FINANZA ETICA


Questi comportamenti non corretti delle banche hanno avuti ripercussioni sul mondo reale. La
finanza etica si spera che vada ad influire nel lungo tempo il modo di fare finanza tradizionale e
le sue ripercussioni sulla società.
FINANZA ETICA
Finanza socialmente responsabile, che abbia impatto sociale positivo. Non si stabiliscono principi
nuovi, ma si declinano in modo diverso. Non si deve guardare solo al rendimento ma si deve
inserire in un’ottica più ampia che sia rispettosa dell’ambiente. Per la micro-finanza si valuta il
progetto ma anche l’uomo se è in grado di realizzarlo considerando anche l’ambiente che lo
circonda: possibilità di affiancarlo nelle fasi iniziali per aiutarlo, cercando anche di andare in
contro alle sue esigenze (ritardare una rata) nell’ottica generale del buon andamento del
progetto. Manifesto finanza etica firmato nel 1998 definisce i principi:
 credito è un diritto
 no discriminazione sulla base di reddito, sesso, genere
 garanzie pubbliche o dalla famiglia o comunità che lo circonda
 rientro finanziario senza speculazione fine a sé stessa
 trasparenza
 criteri di riferimento economici, ambientali, sociali
Banca popolare etica (1999).
2 FORME
 Microfinanza: lending, microcredito, microprestito
 Fondi etici: strumento tipico della finanza (gestione collettiva del risparmio)ma i criteri di
investimento sono socialmente responsabili

1971 PAX WORLD FUND primo fondo etico: negava al fondo di investire in aziende legate agli
armamenti

GRAMEN BANK in Bangladesh: banca dei poveri; piccoli finanziamenti a donne per lo sviluppo di
piccole realtà imprenditoriali, la garanzia era la tribù nel suo complesso; Modello di Yunus. Tutte
queste piccole realtà si mettono insieme per creare una realtà più ampia: la donna una parte
degli utili va a restituire i finanziamenti e una parte lo trattiene per la sua famiglia. Questo è il
modello originario, poi si applica in modo diverso in ogni paese.
La banca è il mezzo con cui si effettua il prestito, chi decide il finanziamento è la società di
microfinance.
Fine anni 70 si sviluppa il fenomeno MAG, mutuo autogestione: con i fondi raccolti si creava un
ponte tra finanziatori e le persone escluse dal sistema del credito. Fino a anni 90 quando
vennero create delle limitazioni e si creò una banca popolare orientata eticamente, 22 mag si
uniscono e creano la cooperativa verso la banca etica fino alla costituzione nel marzo 1999 di
Banca Popolare Etica a Padova.

Altri paesi come la Francia sono più avanti in tema dei fondi sri.

4 FONDI VALORI RESPONSABILI gestiti da etica sgr: sono gli unici che hanno mostrato un trend
positivo di raccolta negli anni della crisi del 2008.

COSTI FONDI SRI


Pregiudizio che costo di accesso al fondo sri sia superiore per l’attività di screening precedente
per l’erogazione dei finanziamenti. L’analisi dei costi dimostra il contrario, che i costi sono
lievemente inferiori. Questo perché il costo sarebbe superiore ma non viene caricato sul cliente
ma viene considerato un costo della società.
PERFORMANCE
Pregiudizio che la performance sia inferiore; nella realtà negli anni della crisi le performance dei
fondi sri erano superiori rispetto a quelli non sri perché non esposti nel mercato azionario
RISCHIO
Minor rischio perché l’analisi e lo screening dei soggetti in cui si va investire è molto più
accurato, preservando da rischi di default.
RATING
Tutti con elevato rating.
04/05
Slides fondi sri in inglese
05/05/2016
Pquirici-ANASF
06/05/2016
MUSELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

13/05 quirici
ripasso fondi pensione-programma
PROGRAMMA 2015/2016

FONDI PENSIONE
 SLIDES: condizioni di accesso e accumulo e trattamento fiscale nel 2005 e 2007
 capitolo 5 libro mobiliare (lo mette su elearning), per scopo personale

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