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Indice
Biografia Federico Caffè
La politica economica
La misteriosa scomparsa
Rimembranze
Opere di Federico Caffè
Raccolte di scritti postume
Opere su e in onore di Federico Caffè
Cinema e documentari
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
Biografia
Caffè nacque a Pescara da una famiglia di condizioni economiche modeste. Si laureò all'Università di
Roma nel 1936 con Lode in Scienze Economiche e Commerciali. I suoi maestri furono Guglielmo Masci,
con cui si era laureato, e Gustavo Del Vecchio. Dal 1939 fu assistente presso la facoltà di Economia della
stessa università. Nonostante la sua bassa statura, prestò il servizio militare e, dopo l'8 settembre 1943, fu
renitente alla leva. Nel 1945 fu consulente e successivamente capo di gabinetto del Ministro della
Ricostruzione Meuccio Ruini durante il governo Parri.[3] Con una borsa di studio, dopo la guerra passò un
anno alla London School of Economics, a Londra, un periodo che fu per lui molto fecondo e dove
approfondì la sua conoscenza del pensiero keynesiano e delle politiche sociali del governo laburista.
Lavorò inizialmente presso la Banca d'Italia, per poi insegnare Politica economica e finanziaria
nell'Università degli Studi di Messina. Insegnò poi Economia politica a Bologna. In seguito (dal 1959),
fino al suo ritiro dall'insegnamento, fu professore ordinario di Politica economica e finanziaria presso
l'Università di Roma.
Oltre ai suoi scritti accademici, Federico Caffè fu un attento commentatore dell'attualità economica su
giornali e riviste. In particolare, collaborò assiduamente a Il Messaggero e a il manifesto. Gli scritti su il
manifesto, spesso sollecitati dal suo amico Valentino Parlato e dal suo allievo Roberto Tesi, sono stati
raccolti in volume[4]. Gli articoli per Il Messaggero, dovuti alla richiesta di collaborazione avanzata da
Aldo Maffey, e l'Ora, sono anch'essi stati raccolti in volume[5].
Relatore della tesi di laurea di più di mille studenti, ha formato numerosi economisti italiani. Tra i suoi
studenti vi sono stati il governatore della Banca d'Italia e presidente della Banca Centrale Europea, Mario
Draghi, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, il preside della facoltà di economia e
commercio della Sapienza Università di Roma, Giuseppe Ciccarone. Fu mentore e amico di Franco
Archibugi, Giorgio Ruffolo,[6] Luigi Spaventa, Marcello De Cecco[7], Fernando Vianello, Ezio Tarantelli
(assassinato dalle BR nel 1985),[8] Nicola Acocella, Alberto Bagnai, Fausto Vicarelli, Bruno Amoroso,
Guido M. Rey, Gian Cesare Romagnoli, Pierluigi Ciocca, Vieri Ceriani, Marco Ruffolo, Enrico
Giovannini, Daniele Archibugi, Nino Galloni, e di altri economisti italiani.
Svolse per vari anni l'attività di consulente per l'economia della casa editrice Laterza, nella persona del
direttore editoriale Enrico Mistretta. Giuseppe (Pepe) Laterza si laureò con lui nel 1981. Mantenne
rapporti frequenti anche con sindacalisti, quali Antonio Lettieri.
La politica economica
Federico Caffè lavorò sempre sui temi della politica economica e del welfare, con particolare attenzione
agli aspetti sociali e alla distribuzione dei redditi.[9]
Dedicò particolare attenzione agli economisti scandinavi e alle esperienze di tali paesi nel welfare.
Divulgò in Italia il pensiero e gli scritti di economisti scandinavi quali Gunnar Myrdal e Frederick
Zeuthen.
Il suo testo universitario Lezioni di politica economica è rappresentativo del suo pensiero. In esso Caffè
definì la politica economica:
«La politica economica è quella parte della scienza economica che usa le conoscenze
dell'analisi teorica come guida per l'azione pratica.»
La decennale esperienza didattica del suo autore si riscontra nel libro: le possibili domande del lettore
sembrano essere già considerate. In nessun punto appaiono salti concettuali.
Come Keynes, Caffè appare eclettico nel suo accettare contributi eterogenei nella costruzione del grande
edificio della scienza economica (per esempio include Marx e i marginalisti). Ciò fa apparire più forti le
sue critiche al pensiero liberista.
«Poiché il mercato è una creazione umana, l'intervento pubblico ne è una componente
necessaria e non un elemento di per sé distorsivo e vessatorio. Non si può non
prendere atto di un recente riflusso neoliberista, ma è difficile individuarvi un apporto
intellettuale innovatore.»
(pag. 38)
La misteriosa scomparsa
Aspetto ancora irrisolto della vita di Federico Caffè è la
misteriosa scomparsa dalla sua casa di via Cadlolo, un'elegante
strada di Monte Mario, avvenuta il 15 aprile 1987. Federico
Caffè, che viveva con il fratello Alfonso, professore di lettere
all'Istituto Massimo di Roma, aveva da poco raggiunto i limiti
d'età per l'insegnamento universitario e aveva acquisito lo status
di professore fuori ruolo. A uno dei più vecchi amici, il professor
Carlo Ruini, aveva rivelato in una lettera di essere in ansia per le
proprie condizioni finanziarie che, sosteneva, sarebbero state
insufficienti ad affrontare la vecchiaia.[10] In realtà fu poi
appurato che l'economista non aveva alcun ragionevole motivo,
almeno di tipo economico, di temere per il futuro. A un suo
allievo confidò in più occasioni quanto fosse per lui doloroso
smettere di insegnare.[11] All'allievo Daniele Archibugi, che
conosceva sin dalla nascita essendo stato testimone di nozze dei
suoi genitori, aveva richiesto addirittura di aiutarlo a
suicidarsi.[12] Federico Caffè scomparve all'alba.
Il fratello, che dormiva nella stanza a fianco, non si accorse di La libreria di Federico Caffè nella
nulla; sul comodino trovò l'orologio, i documenti e gli occhiali facoltà di Economia dell'Università La
[13]
che Federico usava per leggere . Le ipotesi sulla sua scomparsa Sapienza
Molti hanno quindi parlato di allontanamento come una sorta di esilio, forse in un convento, paragonando
la vicenda alla misteriosa sparizione di Ettore Majorana, [16] altri hanno suggerito come unica alternativa
a questa l'ipotesi del suicidio.[17] Caffè era apparso a molti conoscenti depresso per vari motivi, a parte il
pensionamento e la situazione finanziaria: lo scarso seguito nell'economia neoliberista delle sue teorie.
Nella sua vita privata, le morti della madre, della vecchia "tata", di alcuni degli allievi più cari (tutte
avvenute in poco tempo), la malattia del fratello lo avevano gettato nello sconforto.
Pochi giorni prima della scomparsa morì suicida Primo Levi, gettandosi dalla tromba delle scale; Caffè
ne rimase molto colpito, affermando: "Perché così? Perché sotto gli occhi di tutti? Perché straziare i
parenti?". Nel libro Memorie di un intruso, edito da Castelvecchi (2016), Bruno Amoroso, uno dei suoi
allievi più stretti, racconta di averlo rivisto dopo la scomparsa, lasciando aperta l'ipotesi del ritiro
conventuale dell'economista.[18]
L'8 agosto 1998 (quando Caffè, se in vita, avrebbe avuto 84 anni) il tribunale di Roma ne dichiarò la
morte presunta, avvenuta in circostanze non appurate.[17]
Rimembranze
A Federico Caffè sono dedicate:
I suoi collaboratori e allievi, che hanno insegnato e insegnano ancora nell'Università Roma Tre, gli hanno
intitolato prima la Facoltà di Economia e poi la Scuola di Economia e Studi Aziendali, e hanno
organizzato convegni in suo onore, tra cui quello del 2001 sul tema: Il futuro delle relazioni economiche
internazionali, presso la Facoltà di Scienze Politiche e quello per la celebrazione del centenario della sua
nascita, presso la Scuola suddetta, nel 2014.
Cinema e documentari
Alla scomparsa di Federico Caffè è dedicato il film di Fabio Rosi L'ultima lezione, dove la
parte dell'economista è interpretata dall'attore Roberto Herlitzka.
Nel 2015 è anche uscito un documentario di Stefano Falco, Federico Caffè. Dalla parte dei
più deboli, prodotto dalla Fondazione Pescarabruzzo (http://www.fondazionepescarabruzzo.
it/).
Note
1. ^ Il 30 ottobre 1998 fu dichiarata la morte presunta:
http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=4778
2. ^ Giuseppe Amari (a cura di), Federico Caffè: un economista per il nostro tempo, Roma,
Ediesse, 2009.
3. ^ Cfr. Franco Archibugi, Federico Caffè ante litteram: frammenti di memoria, pp. 861-875 in
Giuseppe Amari e Nicoletta Rocchi (a cura di), Federico Caffè. Un economista per gli uomini
comuni, Ediesse, Roma, 2007.
4. ^ Federico Caffè, Scritti quotidiani (http://www.manifestolibri.it/vedi_brano.php?id=443),
manifestolibri, Roma, 2009.
5. ^ Federico Caffè, Contro gli incappucciati della finanza. Tutti gli scritti: Il Messaggero 1974-
1986, L'Ora, 1983-1987 (http://www.castelvecchieditore.com/contro-gli-incappucciati-della-fi
nanza/), a cura di Giuseppe Amari, Castelvecchi, Roma, 2013.
6. ^ Giorgio Ruffolo, Federico Caffè L'ultima utopia (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archi
vio/repubblica/1997/04/18/federico-caffe-ultima-utopia.html), La Repubblica, 18 aprile 1997.
7. ^ Marcello de Cecco, Federico Caffè il welfare della dignità (http://ricerca.repubblica.it/repub
blica/archivio/repubblica/1997/04/14/federico-caffe-il-welfare-della-dignita.html?ref=search),
La Repubblica, 14 aprile 1997.
8. ^ Luca Tarantelli, Il sogno che uccise mio padre (http://www.rizzoli.eu/libri/il-sogno-che-uccis
e-mio-padre/), Rizzoli, Milano, 2013.
9. ^ Daniele Archibugi e Marco Ruffolo, Federico CAFFÈ La lezione interrotta dell'economista
che difendeva il lavoro (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/01/06/
federico-caffe-la-lezione-interrotta-delleconomista.html), La Repubblica, 6 gennaio 2014.
10. ^ Giuseppe D'Avanzo, La lettera che svela l'enigma di Caffè, (http://ricerca.repubblica.it/rep
ubblica/archivio/repubblica/1997/04/07/la-lettera-che-svela-enigma-di.html)La Repubblica, 7
aprile 1997.
11. ^ Daniele Archibugi, Federico Caffè, solitario maestro (https://web.archive.org/web/2015070
2015646/http://www.danielearchibugi.org/wp-content/uploads/2015/03/Archibugi-Federico-C
affe-solitario-maestro.pdf), Micromega, n. 2, (1991).
12. ^ Fabrizio Peronaci, La scomparsa di Federico Caffè. «Un genio anche nell’addio. Come lui
solo Majorana», intervista a Daniele Archibugi (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_no
vembre_10/scomparsa-federico-caffe-un-genio-anche-nell-addio-come-lui-solo-majorana-alt
re-storie-7f50b696-024f-11ea-9239-aaac9df492cd.shtml), Corriere.it, 10 novembre 2019.
13. ^ Chi l'ha Visto - Scomparsi - Federico Caffè - La scheda (http://www.chilhavisto.rai.it/dl/clv/
Scomparsi/ContentSet-bcca23d3-556e-436e-8c8b-cf6f8afb023b.html)
14. ^ Federico Caffè, 25 anni fa la scomparsa. Nipote: 'Non è un giallo ma libera scelta' (https://i
t.finance.yahoo.com/notizie/federico-caff%C3%A8-25-anni-fa-la-scomparsa-nipote-1054004
59.html) Archiviato (https://web.archive.org/web/20141216045408/https://it.finance.yahoo.co
m/notizie/federico-caff%C3%A8-25-anni-fa-la-scomparsa-nipote-105400459.html) il 16
dicembre 2014 in Internet Archive., AdnKronos, 14 aprile 2012.
15. ^ Daniele Archibugi, I ragazzi che cercarono il professor Caffè (http://ricerca.repubblica.it/re
pubblica/archivio/repubblica/2012/04/08/ragazzi-che-cercarono-il-professor-caffe.html), La
Repubblica, 8 aprile 2012
16. ^ Caffè aveva letto non solo il libro di Leonardo Sciascia La scomparsa di Majorana, ma
diversi anni prima della sua scomparsa, aveva letto anche il romanzo di Guido Morselli
Dissipatio H.G. e aveva consigliato la lettura del romanzo di Luigi Pirandello Il fu Mattia
Pascal. Cfr. la testimonianza di Daniele Archibugi a Fabrizio Peronaci, La scomparsa di
Federico Caffè. «Un genio anche nell’addio. Come lui solo Majorana» (https://roma.corriere.i
t/notizie/cronaca/19_novembre_10/scomparsa-federico-caffe-un-genio-anche-nell-addio-co
me-lui-solo-majorana-altre-storie-7f50b696-024f-11ea-9239-aaac9df492cd.shtml),
Corriere.it, 10 novembre 2019.
17. Roberto Da Rin, L’ultimo Caffè, in Il Sole 24 ORE, 27 novembre 2016. URL consultato il 12
dicembre 2016..
18. ^ Si veda l'autobiografia di Bruno Amoroso, Memorie di un intruso (http://www.castelvecchie
ditore.com/prodotto/memorie-di-un-intruso/), Castelvecchi, Roma, 2016. Cfr. anche Roberto
Da Rin, L'ultimo Caffè, su ilsole24ore.com, 27 novembre 2016..
19. ^ Un Istituto Tecnico Commerciale intitolato a Federico Caffè (https://www.comune.roma.it/r
epository/ContentManagement/information/N1164235578/06_novembre_03.pdf). Si veda
Istituto di Istruzione Federico Caffè (http://www.federicocaffe.gov.it/).
20. ^ Una piazza per Federico Caffè, La Repubblica, 26 novembre 2008 (http://roma.repubblica.
it/multimedia/home/3818940/1)
21. ^ Lezioni Federico Caffè (http://srv-bibcaffe.eco.uniroma1.it/DipEcoPub/FcLezioni.aspx)
22. ^ Cambridge University Press Federico Caffè Lectures (http://www.cambridge.org/it/academ
ic/subjects/economics/macroeconomics-and-monetary-economics/series/federico-caffe-lect
ures).
23. ^ Vedi: Roberta Carlini, La ricetta di Caffè, secondo Draghi Il manifesto, 25 maggio 2012 e
anche il video Sapienza, Draghi contestato dagli studenti (http://video.repubblica.it/dossier/c
risi-euro-merkozy/sapienza-draghi-contestato-dagli-studenti/96326/94708?ref=search), La
Repubblica, 24 maggio 2012.
Voci correlate
Economia keynesiana
Economia post-keynesiana
Economia del benessere
Nicola Acocella
Bruno Amoroso
Daniele Archibugi
Mario Draghi
Guido M. Rey
Gian Cesare Romagnoli
Ignazio Visco
Fernando Vianello
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