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DAVIDE MALIZIA
4 Prefazioni
12 I biscotti nella storia
16 Cosa faresti per un biscotto
25 Il buono dall'inizio
CAPITOLO 1 CAPITOLO 3
I TRADIZIONALI GLI INTERNAZIONALI
134 Oswego
34 I Saronno
136 Oro Saiwa
36 Girasoli
138 Tentatore
38 Le Onde
140 L'americano
40 Gli Austriaci
142 Il goloso
42 Friabili alle mandorle CAPITOLO 2 144 Mof
44 Friabili alle noccile
48 Diamanti neri
I REGIONALI 146 Fashion Madeleine
148 Speculoos
50 Mattonella alle
84 Gli Ovis 150 007
mandorle e caffè
86 Esse di Raveo 152 Copacabana
52 Moro alla nocciola
88 Pratesi 154 Cannelés des Bordeaux
54 Cookies da sac à poche
90 Bolle di neve 156 I Linz
56 Le Macine
al limone 158 Brownies alle pecan
58 I Vanigliati
92 Ricciarelli di Siena 160 Brownies pralinati
60 Friollino
94 Pepite d'oro 162 Pralinée
62 I Certosini
96 Baci di dama 164 Express
64 Pecanesi
98 Baci di Alassio 166 Perla verde
66 I chicchi
100 Cavallucci 168 Alfajores
70 Gli Amarelli
102 Krumiri 170 Custard cream
72 Savoiardi
104 Siamesi 172 Pão de mel
74 Le Ruote
106 Canestrelli 174 Sfogline
78 Rigoli
110 Pinolati 176 Gaufre
80 I Boomerang
112 Roccorock
116 Biscotti delle Langhe
118 Paste di Meliga
122 Agnolotti alle visciole
124 I Frisbee
126 Ravioli di Bronte
128 Corona del re
10 MALIZIA
CAPITOLO 5 CAPITOLO 7
I MODERNI I FESTIVI
244 Il Siciliano
246 Le Lune
248 Brontini
250 I Clementini
254 Oro nero
256 Uno tira l'altro
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COSA FARESTI
PER UN
BISCOTTO?
LA VITA DELL'UOMO È UNA COSTANTE EVOLUZIONE.
ESATTAMENTE COME ACCADE QUANDO SI CREA UN
BISCOTTO, TUTTO NASCE, CRESCE E SI TRASFORMA.
QUESTA PICCOLA (MA IMPORTANTISSIMA)
APPENDICE DI PASTICCERIA È PERMEATA DI
UN'AURA MAGICA CHE FIN DALLA NOTTE DEI TEMPI
LA AVVOLGE, IN BILICO FRA MITO E LEGGENDA
Potremmo immaginare la storia del bi- del forno sarebbe risultato sufficiente per
scotto raccontata come una fiaba, letta per la preparazione. Ed è proprio da questi
fare addormentare i piccini, ma che impe- piccoli pezzi di pasta dolce, che abbrusto-
disce loro di prendere sonno, tenuti svegli livano e diventavano insolitamente croc-
da fantasie di zucchero e farina. canti e buoni, che gli Olandesi credono si
Le sue leggende volano alte nel cielo e sia originato il primo biscotto.
tante sono le curiosità di cui si ammanta Per molti altri, invece, la loro genesi è at-
il mondo della biscotteria, in un affasci- tribuibile ad Apicius, gastronomo romano
nante racconto che si muove fra storie di- del I secolo, che scrive di una ricetta ese-
verse, tutte verosimili, sull'origine di una guita con un pastone di frumento e farina
delle delizie più diffuse nel mondo intero. bollito, fatto asciugare al sole, quindi ta-
gliato in piccoli quadrati e fritto.
Nelle terre basse e sabbiose dell'Olanda C'è chi crede in un racconto ancora più
si narra che i cuochi avessero l'abitudine antico, che ci riporta all'alba dei tempi, in
di far cadere un poco di impasto nei forni Asia, dove l'agricoltura era ricca di cere-
per verificarne la temperatura: se l'impa- ali di diverse specie che si consumavano
sto si fosse cotto velocemente, il calore dopo essere stati macerati in acqua.
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ma soprattutto per dare nuova linfa a ciò fondamentale discrimine nella scelta di
che si produce. Avrei potuto realizzare tre questo ingrediente. Il secondo e impor-
volumi su questo tema, perché in Italia tante dato da tenere in considerazione è
e nel mondo abbiamo trovato così tanti la variabile P/L che determina l'elastici-
spunti e ricette, che ci siamo meravigliati tà della farina, ovvero quanto una farina
di quanto realmente si possa migliorare sia estensibile oppure rigida. La “P” è la
in questo settore così fondamentale per tenacia, mentre la “L” la sua estensibilità:
la pasticceria. dal rapporto delle due matrici si calcola
la sua elasticità. Una farina forte ha una
UNA NON È struttura più robusta, più adatta a lievita-
UGUALE ALL'ALTRA zioni medio-lunghe come quelle che av-
E come in ogni cosa fatta con cura e amo- vengono in panificazione, mentre – come
re, alla base c'è una scelta di qualità, che nel caso della biscotteria – si prediligono
nel nostro caso si declina in quella impal- farine deboli, ideali per impasti a bassa
pabile ed effimera magia bianca che è la lievitazione.
farina. La farina rappresenta nel 90% dei Spesso ci soffermiamo sul famoso 00 o 0
casi in pasticceria, e, nello specifico, nella oppure farina 1, 2, ma cosa vuol dire esat-
biscotteria, l'elemento di struttura. tamente?
Ed è di essenziale importanza sapere sce- Le farine si differenziano in base al grado
gliere quella migliore: è necessario che di abburattamento, ossia a quanto questa
derivi da un ottimo grano e che i suoi viene setacciata in una misurazione tec-
chicchi, dopo una prima pulitura ad aria, nica che ne calcola il contenuto di ceneri.
siano lavati completamente per eliminare Più la farina viene setacciata e più sarà
tutte le impurità e facilitarne la molitura. privata delle parti cruscali, del germe di
Un processo tanto essenziale quanto raro, grano e assumerà una colorazione bianca
ormai, ma che conferisce un indispensa- (tipologie 0 e 00). Meno la farina si setac-
bile valore aggiunto. Ogni impasto avrà cia, più saranno inalterate tutte le com-
una sua farina, adeguata alla finalità. ponenti del chicco con un alto contenuto
Per il mondo biscotti, si utilizzano princi- di ceneri. Per questo è così importante, a
palmente quelle cosiddette deboli, ovve- livello professionale, selezionare corretta-
ro con un “W” di 150-170, dove “W” sta a mente forza ed elasticità di una farina, in
indicare il dato di forza di una farina. Dif- modo da diversificarla sulla base dei pro-
ferentemente dalle farine forti, che han- dotti da realizzare.
no un “W” fra i 280 e i 350, quelle deboli Oggi più che mai la materia prima all’o-
assorbono una quantità d'acqua che non rigine, gli ingredienti di qualità, sono il
supera il 50% del loro peso, e hanno una vero segreto del nostro mestiere, per que-
bassa azione lievitante. Questo consente sto mi domando cosa per voi significhi
un risultato finale croccante e più friabile: la parola “artigianato”. Il primo pensiero,
utilizzando farine con un maggiore indi- ne sono certo, sarà sul fatto a mano, sul-
ce di W si avranno di contro biscotti con la realizzazione di prodotti rustici. A me
uno sviluppo maggiore in cottura e che personalmente suscita una risposta uni-
nel raffreddamento risulteranno molli voca: artigianale è la materia di qualità
nella consistenza. che mantiene inalterato il suo standard
Quindi l'indice “W” rappresenta il primo nel tempo. Pensate se tutti i mesi doveste
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cambiare tipologia di farine, burro, uova, perfetti nel cuore di chi li mangia. Ma in
zuccheri, con ogni probabilità le vostre un'azienda di pasticceria non può essere
creazioni sarebbero uguali nell'aspetto, così, bisogna prestare attenzione alla qua-
ma non certo nel gusto, con un grave dan- lità, ma anche ai costi di produzione, pren-
no per il vostro business. dendo coscienza e comprendendo il valo-
Al Boliska sarcasticamente diceva: re aggiunto del progresso tecnologico.
“Ti rendi conto che, se non fosse per Edi- Banale, si direbbe.
son, saremmo qui a guardare la TV a lume Ma in fondo non ci sono segreti meglio
di candela?”. custoditi di quelli che tutti conoscono. E
La tecnologia utilizza la scienza per risol- oggi esiste ancora una mentalità rétro,
vere un problema, per creare un prodotto, che è necessario scardinare. Pensate che
per ottimizzare una procedura. c'è addirittura chi non rivela le sue ricette.
Ebbene tutto ciò che è tecnologia permet- E io penso – non senza un sorriso – che
te alle persone di migliorare il proprio sia il segreto di Pulcinella. Per me una ri-
quotidiano con nuove macchine, nuove cetta segreta altro non è che il sintomo di
tecniche chirurgiche, nuovi robot. un'insicurezza personale, nulla più.
La scienza è in continuo progresso, e di
conseguenza la tecnologia, ed è incredi-
bilmente emozionante l'aiuto che ci offre
ogni giorno. Eppure. Eppure vedo oggi
molti pasticceri con cellulari all'avanguar-
dia, vetture alla moda, che non ristruttura-
no i loro laboratori da vent'anni.
E la domanda è: perché? Perché rifiutare
la tecnologia in pasticceria?
Nel nostro settore si è arrivati a un pro-
gresso senza pari, siamo di fatto la na-
zione con la tecnologia più avanzata al
mondo proprio nei settori dell'arte bianca.
Basta pensare alle macchine del freddo o
per il cioccolato, ai forni da cottura, fino
a quelle speciali per biscotteria che dres-
sano direttamente su teglie consentendo
di ottenere una produzione massiccia, co-
stante e omologata, dove i biscotti sono
uno uguale all'altro.
Sì, sempre uguali, perché fra le finalità
prime di un'attività commerciale c'è la
necessità di avere (e mantenere) una con-
venzione. Quindi, se ho all'origine una
materia prima straordinaria, che i biscotti
siano colati a mano o a macchina, il gusto
non cambia. Anzi, con l'utilizzo di un mac-
chinario avrò una maggiore garanzia che
siano identici, realizzati nello stesso lasso
temporale, senza margine di errore.
Fare i biscotti a casa è un atto di amore,
come li preparavano mia madre e mia
nonna, e, anche se rustici, sono comunque
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frolle, che utilizza la frusta per impastare valenza, esattamente come per le materie
burro, zucchero e aromi, per poi proseguire prime che hanno un ruolo fondamentale:
con la foglia, aggiungendo i liquidi, e, per burro fresco, uova, aromi naturali, agrumi
finire, le polveri. Oppure, per chiudere, un in zeste, vaniglia in baccelli - che è l'aroma
quarto metodo “all in one”, dove tutti gli autentico di vaniglia - devono essere at-
ingredienti si aggiungono in un cutter con tentamente selezionati, così come la frutta
lame dentellate e si emulsionano come una secca in granella, intera o in polvere, che ri-
frolla montata. Ognuna di queste procedu- sulta fondamentale e svolge il ruolo di trat-
re corrisponde a un risultato diverso, e in tenere l'umidità. Pensateci bene, la qualità
base alle composizioni, la stessa ricetta im- costa, ma risparmiare sulla qualità, costerà
pastata con metodologie differenti darà, di il doppio in termini di perdita della clien-
necessità, risultati diversi. Un'altra impor- tela. Non bisogna infatti mai tralasciare l'a-
tante nota nella lavorazione dei biscotti che spetto commerciale: i biscotti ricoprono un
voglio condividere è l'utilizzo del sale, che, settore importante della vendita da asporto
anche se in quantità esigue, è sempre pre- e on-line, insacchettati, inscatolati, in sim-
sente negli impasti. Questo perché riveste patici barattoli da riutilizzare per riporre
molteplici funzioni: esalta i sapori, assorbe caffè, zucchero o sale.
l'umidità (è igroscopico) e, di conseguenza, Tutto diventa uno strumento di marketing.
aumenta la durata del prodotto, impedisce E questo non significa perdere l'artigiana-
lo sviluppo di batteri e muffe e conferisce lità della vendita: nel 2021, alle soglie del
croccantezza alla crosta. 2022, dobbiamo avere la consapevolezza
La presenza del sale nell'impasto rallenta che tutti abbiamo comprato biscotti al su-
l'attività degli enzimi e, grazie alla sua capa- permercato almeno una volta, con peso im-
cità di assorbire l'acqua farà in modo che ri- posto e prezzo, e nessuno ci ha servito. Lo
sulti meno appiccicoso e più elastico, agen- stesso deve avvenire anche per una realtà
do positivamente sul glutine e rendendo artigianale. Pensate al costo di una persona
la maglia glutinica più resistente. Ma fate che dovrebbe insacchettare, alla richiesta
attenzione a pesarlo bene e non abusarne di un cliente in pasticceria, solo tre biscotti
troppo, perché in percezione gustativa 1 di numero? Non ci sarebbe alcun margi-
grammo di sale corrisponde a 12 grammi ne di guadagno, anzi. Questo per dire che
di zucchero. In ultimo, attenzione anche a ci devono essere strategie pragmatiche,
come gestite il lievito chimico o baking, che in grado di combinare sapore e sapere in
si utilizza principalmente per la biscotteria un'ottica lungimirante.
morbida o i classici cookies all'americana. In questo libro troverete tante idee, ma
Il baking è un lievito usato moltissimo nei soprattutto scoprirete la tradizione che si
paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, com- evolve in un gustoso futuro.
posto da cremor tartaro (o bitartarato di Guarderete i biscotti in un'ottica totalmen-
potassio che si acquista sia in farmacia che te innovativa e sono certo che i Sultani, I
al supermercato), bicarbonato di sodio e da Persiani, Cuori di mela, I Wonka, vi appas-
amido di mais che ha la funzione di assor- sioneranno come è successo a me.
bire l'umidità, ma che non è sempre perfor- Non so voi, ma io sarei disposto a tutto pur
mante per tutti gli impasti. di assaporare dei biscotti straordinari.
Ad esempio, sulla biscotteria secca, è sem-
pre meglio evitare il suo utilizzo perché Buona lettura e buon lavoro cari colleghi!
renderebbe gli alveoli poco fitti e farebbe
perdere al prodotto la sua naturale croccan- Davide Malizia
tezza, ammorbidendolo. Campione del mondo
Questo per sottolineare come ogni scelta in dello Zucchero Artistico 2013
biscotteria (e non solo) ha una sua precisa Premio Mondiale Sucre D’or 2020
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FRIABILI
ALLE NOCCIOLE
INGREDIENTI PROCEDIMENTO
PER 30/35 PEZZI
In planetaria, far girare con la foglia le nocciole
zucchero a velo 250 g tostate, lo zucchero a velo e il cacao in polvere.
nocciole tostate 250 g Aggiungere poco per volta gli albumi e
albumi 40 g impastare fino a frantumare lievemente le
cacao in polvere 10 g nocciole e ottenere un composto consistente.
Stendere l'impasto all'interno di un quadro
d'acciaio alto 1 cm, posizionato sopra un
tappetino di silicone spolverato di zucchero.
Spolverare la superficie con abbondante
zucchero, poi lasciare asciugare per almeno
12 ore a temperatura ambiente.
Il giorno successivo, tagliare il composto
in piccoli quadretti, delle dimensioni di 3x3 cm,
e cuocere in forno ventilato a 110°C
per circa 20 minuti.
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I CHICCHI
INGREDIENTI PROCEDIMENTO
PER 30/35 PEZZI
Sciogliere il caffè in 2 g di acqua calda.
burro all'82% di m.g. 120 g Nel frattempo, mescolare in planetaria il
zucchero a velo 100 g burro morbido (a 22°C) insieme allo zucchero,
tuorli 50 g precedentemente setacciato.
farina 150-180 W 240 g Appena il burro risulterà ben spumoso,
cacao in polvere 20 g aggiungere a filo i tuorli uniti al caffè reidratato
caffè solubile 1g e infine, in una volta sola, la farina setacciata
acqua calda 2g insieme al cacao.
Quando l'impasto sarà pronto, formare dei
filoncini da circa 15 g l'uno, imprimere su
ognuno un solco centrale.
Far raffreddare in frigorifero per almeno 30
minuti, coperti da pellicola alimentare.
Quando i biscotti saranno ben freddi, cuocere in
forno ventilato a 165°C per circa 14 minuti,
a valvola chiusa.
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BACI DI DAMA
INGREDIENTI PROCEDIMENTO
PER 30/35 PEZZI
In planetaria, impastare con la foglia tutti gli
polvere di nocciola 250 g ingredienti, lavorando fino a creare un composto
zucchero semolato 250 g dalla consistenza omogenea.
farina 150-180 W 250 g Per un risultato ottimale, lasciare riposare
burro all'82% di m.g. 250 g la pasta in frigorifero per almeno 12 ore,
albumi 30 g coperta da pellicola alimentare.
sale 1g Formare delle palline da 6 g l'una e cuocerle in
forno ventilato a 160°C, a valvola chiusa, per
circa 20 minuti, fino a quando non saranno
ben dorate in superficie.
Una volta raffreddati, capovolgere i baci e
guarnire con una goccia di cioccolato fondente
temperato. Appena il cioccolato inizia a
cristallizzare, posizionare l'altra metà del
bacio esercitando una lieve pressione.
Biscotti innamorati
Nati nella città di Tortona, in Piemonte, oltre un
secolo fa, venivano preparati questi piccoli dolci
che somigliano a due labbra che si baciano,
i Baci di Dama. La ricetta originale riporta fra
gli ingredienti le nocciole piemontesi, ma nel
1810 il cavalier Stefano Vercesi ne realizzò una
variante utilizzando le (più costose) mandorle.
Ne esistono diverse tipologie, dagli Umbertini
torinesi, ripieni di cioccolato, a quelli di Lamezia
Terme, ricoperti per metà dal cioccolato, ma
i più famosi rimangono sicuramente quelli di
Alassio, che aggiungono all'impasto il cacao.
Si narra che furono inventati nel 1852 da un
cuoco di casa Savoia per Vittorio Emanuele
II, ma alcuni ne fanno risalire l'origine ad un
pasticcere di Novi Ligure, Augusto Manelli.
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AGNOLOTTI
ALLE VISCIOLE
INGREDIENTI
PER 30/35 PEZZI Montaggio
confettura di visciola 50 g
marzapane al 50%
polvere di mandorla 150 g PROCEDIMENTO
zucchero a velo 120 g
albumi 30 g Stendere il marzapane a uno spessore di 2 mm,
spolverando leggermente il tavolo con dello
zucchero a velo.
PROCEDIMENTO Disporre sulla superficie della pasta dei
piccoli ciuffi di confettura di visciola,
Tostare la polvere di mandorla in forno ben distanziati tra di loro, e coprire il tutto
a 150°C per circa 10 minuti, quindi farla con uno strato di marzapane dello stesso
raffreddare completamente a temperatura spessore della base.
ambiente. Una volta raffreddata setacciarla Ritagliare gli agnolotti con un rotella tagliapasta
finemente insieme allo zucchero a velo smerlata, spennellare con lo sciroppo e
e incorporare l’albume fino a ottenere un cospargere interamente di zucchero semolato.
panetto compatto e omogeneo. Disporre su una griglia e far asciugare per un
Conservare il marzapane in frigorifero coperto paio di giorni a temperatura ambiente.
con pellicola alimentare a contatto.
PROCEDIMENTO
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L’AMERICANO
INGREDIENTI PROCEDIMENTO
PER 30/35 PEZZI
In planetaria, mescolare con la foglia il burro
farina 150-180 W 300 g morbido (a 21°C) con lo zucchero di canna
burro all'82% di m.g. 285 g e lo zucchero semolato, quindi aggiungere
zucchero semolato 210 g gradualmente le uova.
zucchero di canna 210 g A parte, setacciare la farina insieme al cacao
uova intere 100 g in polvere e al lievito.
cacao in polvere 50 g Aggiungere all’impasto il sale, le polveri
sale 5g setacciate e, infine, il cioccolato fondente
lievito chimico 4g tritato grossolanamente.
cioccolato fondente 430 g Formare delle palline da 45 g l'una e cuocere
su un tappetino microforato a 160°C in forno
ventilato per circa 15 minuti, con valvola chiusa.
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FICHISSIMI
INGREDIENTI
PER 30/35 PEZZI
Pasta frolla
farina 150-180 W 200 g PROCEDIMENTO
polvere di mandorla 25 g
amido di mais 30 g Inserire tutti gli ingredienti in un cutter
zucchero a velo 50 g e far girare fino ad ottenere un composto
burro all'82% di m.g. 50 g omogeneo e consistente.
uova intere 55 g
latte intero 30 g Doratura
lievito chimico 3g tuorli 100 g
sale 1g panna al 35% di m.g. 25 g
PROCEDIMENTO PROCEDIMENTO
In planetaria con la foglia, far sabbiare In una caraffa mescolare i tuorli con la panna,
il burro freddo tagliato a cubetti insieme emulsionando delicatamente fino a quando il
alle polveri (farina, polvere di mandorla, amido composto non risulterà ben omogeneo.
di mais, lievito chimico e sale) precedentemente Al termine della cottura, spennellare i biscotti
setacciate insieme. con la doratura e mettere nuovamente in forno
Quando l’impasto risulterà ben sabbiato, ventilato a 175°C per 3-4 minuti.
aggiungere lo zucchero a velo e, infine, le uova
miscelate al latte. Stendere l’impasto tra due
fogli di carta forno a uno spessore di 3 mm poi Montaggio
far freddare in frigorifero per almeno 30 minuti. Ritagliare delle fasce di pasta frolla larghe
10 cm per la lunghezza desiderata.
Composto ai fichi Con un sac à poche munito di bocchetta
fichi canditi 400 g liscia, dressare un filone centrale di composto
zucchero di canna 30 g ai fichi quindi arrotolare la pasta frolla in
briciole di pan di Spagna 50 g eccesso. Ritagliare i singoli biscotti per una
cannella in polvere 1g lunghezza di 3 cm poi cuocere in forno ventilato
zeste di limone 1 a 160°C per circa 14 minuti, con valvola chiusa.
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IO E TE
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_INDICE ALFABETICO_
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