In un acquario, i rifiuti e le materie organiche eliminate dai pesci e dalle piante si decompongono e
generano in primo luogo ammoniaca; alcuni batteri li assorbono per trasformarli in nitriti e poi
questi ultimi sono convertiti in nitrati da altre famiglie di batteri. Questo composto finale (nitrato)
non é tossico in piccole dosi e la sua concentrazione nel tempo sarà regolata soprattutto da
sostituzioni d’acqua parziali e regolari.
Quando si installa un nuovo acquario, sono normalmente necessarie 5 settimane perché questa
catena biologica si instauri naturalmente e crei un anello senza fine nell’acquario. Questi tempi
possono essere ridotti creando fin dall’inizio un apporto di ceppi batterici ed enzimatici (sentire che
cosa consiglia il vostro specialista).
L’ammoniaca (NH3) é un gas tossico costituito da azoto e idrogeno prodotto dal degrado delle
materie organiche (rifiuti dei pesci e delle piante) durante la prima fase del ciclo biologico
dell’azoto. Con il concorso dei batteri nitrificanti (Nitrosomonas e Nitrospira), l’ammoniaca
(tossica) si trasforma in nitriti (tossici) e infine in nitrati (non tossici in piccole concentrazioni);
questa é la fase finale del ciclo perpetuo dell’azoto.
Ammoniaca o ammonio?
Ridurre del 50% la quantità abituale di cibo e sorvegliare ogni giorno l’evoluzione del ciclo.
NO2 (nitriti), seconda tappa del ciclo dell’azoto
In un ciclo ben stabilito, lo ione nitrito (derivato dalla trasformazione dell’ammoniaca e tossico) é
un composto che si degrada e si trasforma naturalmente in ione nitrato (non tossico) mediante i
batteri Nitrospira (fase finale del ciclo perpetuo dell’azoto).
Una grande presenza di nitriti in una vasca é quindi nociva per la fauna e la flora di un acquario, e
dimostra che l’equilibrio biologico é rotto oppure non sié ancora installato. E’ quindi molto
importante verificare regolarmente la concentrazione dei nitriti, in particolare durante i primi due
mesi della fase di avvio di un acquario.
In un acquario equilibrato, un aumento anche leggero del tasso di nitriti va preso molto sul serio;
Segnala che é in corso un problema di squilibrio biologico.
La prova NO2 é un test colorimetrico semplice e facile da eseguire da soli. La soglia di allarme
NO2 é a 0,15 mg/l, la soglia di tossicità da non superare si situa a partire da 0,25 mg/l e la soglia
mortale a breve termine é a partire da 3 mg/l.
Che cosa fare in caso di concentrazione di nitriti troppo elevata?
In un acquario installato di recente: seminare il filtro con un ceppo batterico (vedere prodotti
commerciali) – nutrire con molta parsimonia se nell’acquario vi sono già pesci, aerare molto bene la
vasca e attendere che il ciclo biologico si installi in maniera durevole.
In un acquario in funzione, cercare le cause del problema: eccesso di cibo? Eccessiva
densità di pesci? Mortalità mascherata? Filtro, inquinato o pulito troppo spesso? Aerazione
insufficiente?… Verificare il buon funzionamento del filtro, aggiungervi una dose di RESIFILT
Cleanwater ®, rinnovare 1/3 del volume d’acqua sifonando gli eventuali rifiuti sul fondo, riseminare
il filtro mediante un ceppo batterico e aerare bene la vasca.
Ridurre del 50% la quantità abituale di cibo e sorvegliare ogni giorno l’evoluzione dei nitriti.
NO3 (nitrati), terza tappa del ciclo dell’azoto
Prodotta dal degrado dei nitriti da parte dei batteri Nitrospira, la presenza di nitrati nelle analisi
dell’acqua é il risultato di un buon funzionamento del sistema biologico di rigenerazione dei rifiuti
nell’acquario.
Non tossici in piccole dosi e addirittura apprezzati dalle piante come concime, la loro
concentrazione in un acquario é perpetuamente ampliata dal processo di trasformazione del ciclo, e
avrà sempre tendenza ad aumentare. Il tasso di nitrati generalmente accettato da un acquario di
insieme é al massimo 50 mg/l. A partire da 100 mg/l, i pesci si indeboliscono progressivamente, le
piante deperiscono e le alghe parassite si sviluppano in maniera incontrollata nella vasca.
3 semplici regole per una buona gestione dei nitrati nell’acquario: cibo non in eccesso, vegetazione
abbondante e cambio parziale dell’acqua molto regolare (1/4 del volume ogni mese é una buona
media).
Che cosa fare in caso di concentrazione di nitrati troppo elevata?
Cercare la causa: cibo in eccesso? eccessiva densità di pesci? assenza o carenza di
vegetazione equilibrante? e, soprattutto, mancanza di regolare sostituzione parziale dell’acqua, che
consente l’evacuazione meccanica di “troppo pieno” di nitrati dall’acquario.
Verificare il buon funzionamento del filtro, aggiungervi una dose di resina denitratante o di
carbone denitratante ZOLUX RESIKOOL®, poi rinnovare 1/3 del volume d’acqua sifonando gli
eventuali rifiuti sul fondo e riseminare immediatamente il filtro mediante un ceppo batterico.
In un acquario di insieme, il valore dovrebbe situarsi in una finestra compresa fra 4 e 9° GH.
Se il risultato é più elevato, per esempio 14° GH, sarà necessario sostituire il 50 %
dell’acqua dell’acquario con il c 50 % di un’acqua demineralizzata o osmosizzata. Il risultato si
avvicinerà quindi a 7° (equivalente a un’acqua di durezza media).
Se il risultato della prova é inferiore a 4° (acqua molto dolce), occorrerà allora aggiungere
una piccola quantità di elementi minerali quali GH+ (prodotto commercializzato presso gli specialisti
e destinato a remineralizzare l’acqua osmosizzata, al fine di renderla conforme a un utilizzo
acquariofilo).
KH (o TAC)
In un acquario di insieme e al fine di garantire una buona stabilità del pH, il valore KH dovrebbe
situarsi in una finestra compresa fra 4 e 8°.
Se il risultato é più elevato, per esempio 12° GH, sarà necessario sostituire il 50 %
dell’acqua dell’acquario con il c 50 % di un’acqua demineralizzata o osmosizzata, il risultato si
avvicinerà allora a 6° KH.
Se il risultato della prova é inferiore a 4° KH (acqua molto dolce), occorrerà allora
aggiungere una piccola quantità di elementi minerali quali KH+ (prodotto commercializzato presso
gli specialisti e destinato a remineralizzare l’acqua osmosizzata, al fine di renderla conforme a un
utilizzo acquariofilo).
Prova del Ferro (Oligo-elementi per le piante)
Il ferro é un elemento vitale nella fisiologia dei pesci, ma é anche essenziale per un buono sviluppo
delle piante.
Ferro Ferroso o Ferro Ferrico? Sotto la sua forma “ferrica” (chiodo arrugginito), l’ossido di ferro é
molto poco solubile nell’acqua e, in questa condizione, non può essere assimilato dai vegetali.
Per poter essere assorbito beneficamente dalle piante e divenire un composto fertilizzante, questo
ferro ferrico (Fe3+) deve essere associato a un elemento chelante (es: EDTA ) perché si trasformi in
“ferro ferroso” (Fe2+), forma ionica totalmente assimilabile.
Il Ferro ferroso é quindi indispensabile sotto forma di oligo-elementi per il buon sviluppo e la
crescita delle piante .
Tutti questi elementi, si combinano fra loro per ragioni di “completamento“, hanno cioè delle necessità che
soddisfano attraendosi l’un l’altro e mantenendo legami chimici, questo processo porta alla formazione
delle molecole.
L’attrazione è dovuta alla forza dei protoni, positivi, che attraggono gli elettroni, i quali gravitano
irregolarmente intorno al nucleo positivo. L’attrazione dei protoni di un atomo sugli elettroni di un altro
permette l’attrazione. I due atomi non collidono, poichè gli elettroni, fra di loro si respingono.
I nitriti, nitrati e tutti gli altri composti sono quindi molecole. Esaminiamole brevemente.
Nitriti, Nitrati – derivano dall’azoto legato chimicamente con l’ossigeno, come si deduce dalla formula
chimica.
NO2– NO3–
PO43-
La formazione di questi ioni (molecole con cariche elettriche, cationi se positive, anioni se negative) è un po’
più complessa, ma niente paura.
Non credo interessi il motivo per cui queste molecole sono così costituite, ma è interessante notare, come
dall’azoto gassoso N2 , si formino, per reazioni chimiche successive una serie di sostanze.
Quindi tutti gli anioni (ioni la cui formula termina con cariche negative) derivano da acidi (sono infatti
residui acidi).
Le sostanze chimiche hanno bisogno di stabilità (altrimenti sono appunto chimicamente reattive).
Gli anioni (hanno una carica negativa poichè possiedono un elettrone aggiunto, strappato all’idrogeno, che
difatti resta caricato positivamente).
Anione (elettroni in più) + Cationi (elettroni in meno) –> Sostanze neutre elettricamente (sali)
Tutto questo accade nell’acquario ad una velocità impressionante e per migliaia di molecole.
I prodotti di reazione, che sono a tutti gli effetti sostanze nuove, potrebbero non essere solubili, nel
solvente dei reagenti e quindi “precipitare”
Questo comporta che queste sostanze insolubili, restino come corpi di fondo (come un sasso nel fiume)
nella vasca, chimicamente un po’ più inerti che in forma ionica. In realtà potrebbero ancora reagire ma per
farlo dovrebbero rompere un legame stabile e quindi di difficile scissione.
Abbiamo già visto nella prima lezione che un ossiacido si forma quando ad una anidride
(formata dalla reazione fra un non metallo e l’ossigeno) si aggiunge H2O.
S (zolfo) + O2 –> SO2 o SO3 (quale si forma dipende da quale numero di ossidazione
dello zolfo reagisce, sono sostanze diverse)
SO2 o SO3 + H2O –> H2SO3 o H2SO4 (si scrive H, un non metallo, Ossigeno e si
contano il numero di atomi per ogni elemento)
N (+V) + O (-II) –> N2O5 (non uso la simbologia molecolare apposta per evitare
confusione)
i rispettivi acidi
Esistono anche gli idracidi… classe di acidi biatomici, si formano per reazione di elementi
estramente elettronegativi (attraggono con molta forza gli elettroni) e l’atomo di idrogeno.
L’elettronegatività cresce dal basso verso l’alto e da sinistra verso destra lungo la tavola
periodica degli elementi, escludendo i gas nobili (ultima colonna, gruppo VIII), viene facile
verificare che parliamo della classe degli alogeni (VII gruppo) e dello S (zolfo).
I numeri di ossidazione sono “-1” per gli alogeni, “-2” per lo zolfo.
Reagendo con l’idrogeno (+1), si formeranno… HF, HCl, HBr, HI, H2S si chiamano acido
fluoridrico, cloridrico, bromidrico, iodidrico, solfidrico. Quando sono dissociati… H+ + F-H+
+ Cl-H+ + Br-H+ + I-2H+ + S– come si vede sia gli ossiacidi che gli idracidi, dissociati,
liberano ioni (atomi o gruppi di atomi dotati di carica elettrica) H+.
Esistono anche gli acidi organici tipo il famosissimo acido acetico CH3COOH che si
dissocia in CH3COO- + H+. Da acido ad acido cambia la forza, cioè quanti ioni idrogeno
vengono rilasciati, in pratica quanto si dissocia. Ad esempio, se prendessimo 1000
molecole di HCl, si dissocierebbe in H+ + Cl-, quanti sarebbero gli ioni idrogeno e cloruro
che si andrebbero a formare? Viene spontaneo dire 1000 ioni H+, 1000 ioni Cl-, ed in
questo caso è vero, poichè l’HCl è un acido forte, completamente dissociato.
Gli acidi deboli, viceversa non si dissociano completamente, ad esempio 1000 molecole di
CH3COOH –> CH3COO- + H+ gli ioni idrogeno ed acetato però non saranno 1000 e
1000, poichè parte delle molecole di acido acetico non si dissoceranno.
Le basi o idrossidi, sono l’alter ego degli acidi, difatti li neutralizzano, e ne capiremo presto
il significato.
Un idrossido è una molecola che libera in soluzione ioni idrossido OH- praticamente una
qualsiasi sostanza la cui formula termina con dei gruppi OH (ossidrili) è un idrossido o
base.
esempio
Ad esempio i metalli del secondo gruppo si chiamano metalli alcalino terrosi (Mg, Ca, Sr,
…) hanno tutti numero di ossidazione “+2”, l’ossidrile ha sempre “-1” (O -2 + 1 dell’H)
Na (I) OH
KOH
Mg(OH)2
Al(OH)3
etc..
Ora ci aspetta il pH
Questo malandrino, altro non è che la misura degli ioni H+ dispersi in soluzione, dispersi
vuol dire liberi, non legati ad altri ioni.
Poichè è una scala che si riferisce all’acqua H2O come sostanze a Ph neutro per
eccellenza, formata da H+ + OH-, si intende che ogni ione H+ venga neutralizzato da un
OH-. quindi ioni H+ liberi vuol dire non bilanciati da ioni OH-.
ad esempio
1000 H+
1000 OH-
pH 7, neutro.
se gli H+ sono più degli OH-, il pH sarà acido, viceversa sarà basico.
Dovrebbe a questo punto essere chiaro che se aggiungo acidi ad un a soluzione qualsiasi
o all’acqua pura, aggiungo ioni H+, quindi abbasso il pH… a parita di molecole (non
grammi, non millilitri…) aggiunte un acido forte libererà più ioni H+, uno debole di meno.
Viceversa se aggiungo un qualsiasi idrossido, aggiungo ioni OH-, questi, superiori agli H+,
aumentano il valore di pH…
I SISTEMI TAMPONE
I sistemi tampone hanno come ruolo quello di evitare sbalzi di pH in seguito ad
aggiunte di acidi e basi, in pratica tamponano il pH, cioè lo mantengono costante.
se aggiungo un acido poniamo 100 molecole di HCl, essendo questo un acido forte
se aggiungo ioni OH- da un idrossido tipo NaOH, essendo una base forte
Gli OH- reagiscono con gli H+ liberati dall’acido acetico, quindi si neutralizzano anche in
questo caso.
in pratica forniamo agli H+ e OH- che, se aggiunti farebbero oscillare il pH, un bersaglio,
con tanto di riserve….
Questo valore è il Kh… che ci dice quanto acido carbonico (quindi anche bicarbonato) è
presente in vasca, quindi il potere tampone… se esso è troppo elevato, aumenterà troppo
il pH (perchè il carbonato di sodio aumenta il pH, per idrolisi basica, ma queso è un altro
capitolo).