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L’azoto é l’elemento essenziale per ogni vita biologica, é presente nell’acquario sotto forma di

ammoniaca, nitriti e nitrati (NH3/NO2/NO3).

In un acquario, i rifiuti e le materie organiche eliminate dai pesci e dalle piante si decompongono e
generano in primo luogo ammoniaca; alcuni batteri li assorbono per trasformarli in nitriti e poi
questi ultimi sono convertiti in nitrati da altre famiglie di batteri. Questo composto finale (nitrato)
non é tossico in piccole dosi e la sua concentrazione nel tempo sarà regolata soprattutto da
sostituzioni d’acqua parziali e regolari.

Quando si installa un nuovo acquario, sono normalmente necessarie 5 settimane perché questa
catena biologica si instauri naturalmente e crei un anello senza fine nell’acquario. Questi tempi
possono essere ridotti creando fin dall’inizio un apporto di ceppi batterici ed enzimatici (sentire che
cosa consiglia il vostro specialista).

NH3 / NH4+(ammoniaca), prima tappa del ciclo dell’azoto.

L’ammoniaca (NH3) é un gas tossico costituito da azoto e idrogeno prodotto dal degrado delle
materie organiche (rifiuti dei pesci e delle piante) durante la prima fase del ciclo biologico
dell’azoto. Con il concorso dei batteri nitrificanti (Nitrosomonas e Nitrospira), l’ammoniaca
(tossica) si trasforma in nitriti (tossici) e infine in nitrati (non tossici in piccole concentrazioni);
questa é la fase finale del ciclo perpetuo dell’azoto.
Ammoniaca o ammonio?

In un acquario, la trasformazione dell’ammoniaca NH3 (tossica) in ammonio NH4 (forma ionica


dell’ammoniaca) dipende direttamente dal valore pH ± acido o basico della sua acqua.

 Un pH alcalino (> pH 7) é la forma gassosa dell’ammoniaca presente, molto aggressiva e


tossica per la fauna e la flora dell’acquario.
 Con pH neutre o acide (pH < 7), vi é trasformazione chimica dell’ammoniaca in ammonio
(un composto 100 volte meno tossico e assimilabile dalle piante).

E’ perciò molto importante verificare la concentrazione di ammoniaca e il pH dell’acqua,


soprattutto nella fase di avviamento di un acquario, al fine di confermare un buon instradamento del
ciclo biologico. L’abituale prova NH4 é un test colorimetrico semplice e facile da eseguire da soli.
La soglia di allarme da non superare é di 0,25 mg/l, soprattutto in presenza di un’acqua dolce a
tendenza basica (pH forte)
Che cosa fare in caso di presenza di ammoniaca?
.
 In un acquario installato di recente: seminare immediatamente il filtro con un ceppo
batterico (vedere prodotti commerciali) – nutrire con molta parsimonia se nell’acquario vi sono già
pesci, aerare bene la vasca e attendere che il ciclo biologico si installi in maniera durevole.
 In un acquario in funzione, cercare le cause del problema: eccesso di cibo? Eccessiva
densità di pesci? Filtro non adatto, inquinato o pulito troppo spesso? Aerazione insufficiente?
Verificare il buon funzionamento del filtro, aggiungere una dose di zeolite (ZEOCLEAR®) nel filtro,
rinnovare 1/3 del volume d’acquasifonando gli eventuali rifiuti sul fondo, aerare la vasca e riseminare
immediatamente l’acquario con un ceppo batterico ed enzimatico.

Ridurre del 50% la quantità abituale di cibo e sorvegliare ogni giorno l’evoluzione del ciclo.
NO2 (nitriti), seconda tappa del ciclo dell’azoto

In un ciclo ben stabilito, lo ione nitrito (derivato dalla trasformazione dell’ammoniaca e tossico) é
un composto che si degrada e si trasforma naturalmente in ione nitrato (non tossico) mediante i
batteri Nitrospira (fase finale del ciclo perpetuo dell’azoto).

Una grande presenza di nitriti in una vasca é quindi nociva per la fauna e la flora di un acquario, e
dimostra che l’equilibrio biologico é rotto oppure non sié ancora installato. E’ quindi molto
importante verificare regolarmente la concentrazione dei nitriti, in particolare durante i primi due
mesi della fase di avvio di un acquario.

In un acquario equilibrato, un aumento anche leggero del tasso di nitriti va preso molto sul serio;
Segnala che é in corso un problema di squilibrio biologico.

La prova NO2 é un test colorimetrico semplice e facile da eseguire da soli. La soglia di allarme
NO2 é a 0,15 mg/l, la soglia di tossicità da non superare si situa a partire da 0,25 mg/l e la soglia
mortale a breve termine é a partire da 3 mg/l.
Che cosa fare in caso di concentrazione di nitriti troppo elevata?
 In un acquario installato di recente: seminare il filtro con un ceppo batterico (vedere prodotti
commerciali) – nutrire con molta parsimonia se nell’acquario vi sono già pesci, aerare molto bene la
vasca e attendere che il ciclo biologico si installi in maniera durevole.
 In un acquario in funzione, cercare le cause del problema: eccesso di cibo? Eccessiva
densità di pesci? Mortalità mascherata? Filtro, inquinato o pulito troppo spesso? Aerazione
insufficiente?… Verificare il buon funzionamento del filtro, aggiungervi una dose di RESIFILT
Cleanwater ®, rinnovare 1/3 del volume d’acqua sifonando gli eventuali rifiuti sul fondo, riseminare
il filtro mediante un ceppo batterico e aerare bene la vasca.

Ridurre del 50% la quantità abituale di cibo e sorvegliare ogni giorno l’evoluzione dei nitriti.
NO3 (nitrati), terza tappa del ciclo dell’azoto

Prodotta dal degrado dei nitriti da parte dei batteri Nitrospira, la presenza di nitrati nelle analisi
dell’acqua é il risultato di un buon funzionamento del sistema biologico di rigenerazione dei rifiuti
nell’acquario.

Non tossici in piccole dosi e addirittura apprezzati dalle piante come concime, la loro
concentrazione in un acquario é perpetuamente ampliata dal processo di trasformazione del ciclo, e
avrà sempre tendenza ad aumentare. Il tasso di nitrati generalmente accettato da un acquario di
insieme é al massimo 50 mg/l. A partire da 100 mg/l, i pesci si indeboliscono progressivamente, le
piante deperiscono e le alghe parassite si sviluppano in maniera incontrollata nella vasca.

3 semplici regole per una buona gestione dei nitrati nell’acquario: cibo non in eccesso, vegetazione
abbondante e cambio parziale dell’acqua molto regolare (1/4 del volume ogni mese é una buona
media).
Che cosa fare in caso di concentrazione di nitrati troppo elevata?
 Cercare la causa: cibo in eccesso? eccessiva densità di pesci? assenza o carenza di
vegetazione equilibrante? e, soprattutto, mancanza di regolare sostituzione parziale dell’acqua, che
consente l’evacuazione meccanica di “troppo pieno” di nitrati dall’acquario.
 Verificare il buon funzionamento del filtro, aggiungervi una dose di resina denitratante o di
carbone denitratante ZOLUX RESIKOOL®, poi rinnovare 1/3 del volume d’acqua sifonando gli
eventuali rifiuti sul fondo e riseminare immediatamente il filtro mediante un ceppo batterico.

Attenzione: in caso di una concentrazione molto forte di nitrati (+ di 150mg/l), rinnovare


progressivamente, in vari giorni, l’acqua dell’acquario (mai più di 1/3 del volume della vasca per
volta) e questo fino a che il tasso di nitrati non ritorni a valori ragionevoli, nell’ordine dai 50 ai 100
mg/l, e poi ritornare al punto n° 2 di cui sopra.

Classificazione delle acque rispetto alla loro durezza GH e TH


Che cosa fare in caso di GH troppo elevato?

In un acquario di insieme, il valore dovrebbe situarsi in una finestra compresa fra 4 e 9° GH.
 Se il risultato é più elevato, per esempio 14° GH, sarà necessario sostituire il 50 %
dell’acqua dell’acquario con il c 50 % di un’acqua demineralizzata o osmosizzata. Il risultato si
avvicinerà quindi a 7° (equivalente a un’acqua di durezza media).
 Se il risultato della prova é inferiore a 4° (acqua molto dolce), occorrerà allora aggiungere
una piccola quantità di elementi minerali quali GH+ (prodotto commercializzato presso gli specialisti
e destinato a remineralizzare l’acqua osmosizzata, al fine di renderla conforme a un utilizzo
acquariofilo).
KH (o TAC)

Durezza carbonata dell’acqua o durezza temporanea. KH é un dato molto importante in


acquariofilia. La durezza carbonata é la misura della concentrazione di anioni carbonati e
bicarbonati; questi sali si comportano come sostanze tampone e sono indispensabili all’equilibrio e
alla stabilità delle acque dell’acquario, poiché si oppongono a variazioni improvvise del pH.

In un acquario di insieme e al fine di garantire una buona stabilità del pH, il valore KH dovrebbe
situarsi in una finestra compresa fra 4 e 8°.

 Se il risultato é più elevato, per esempio 12° GH, sarà necessario sostituire il 50 %
dell’acqua dell’acquario con il c 50 % di un’acqua demineralizzata o osmosizzata, il risultato si
avvicinerà allora a 6° KH.
 Se il risultato della prova é inferiore a 4° KH (acqua molto dolce), occorrerà allora
aggiungere una piccola quantità di elementi minerali quali KH+ (prodotto commercializzato presso
gli specialisti e destinato a remineralizzare l’acqua osmosizzata, al fine di renderla conforme a un
utilizzo acquariofilo).
Prova del Ferro (Oligo-elementi per le piante)

Il ferro é un elemento vitale nella fisiologia dei pesci, ma é anche essenziale per un buono sviluppo
delle piante.
Ferro Ferroso o Ferro Ferrico? Sotto la sua forma “ferrica” (chiodo arrugginito), l’ossido di ferro é
molto poco solubile nell’acqua e, in questa condizione, non può essere assimilato dai vegetali.

Per poter essere assorbito beneficamente dalle piante e divenire un composto fertilizzante, questo
ferro ferrico (Fe3+) deve essere associato a un elemento chelante (es: EDTA ) perché si trasformi in
“ferro ferroso” (Fe2+), forma ionica totalmente assimilabile.

Il Ferro ferroso é quindi indispensabile sotto forma di oligo-elementi per il buon sviluppo e la
crescita delle piante .

Nell’acquario, prevedere di verificare regolarmente il tenore del ferro e aggiungere tutte le


settimane qualche goccia di fertilizzante ferrico al fine di mantenere un tasso permanente compreso
fra 0,05 e 0,10 mg/l

Tutti  questi elementi, si combinano fra loro per ragioni di “completamento“, hanno cioè delle necessità che
soddisfano attraendosi l’un l’altro e mantenendo legami chimici, questo processo porta alla formazione
delle molecole.

L’attrazione è dovuta alla forza dei protoni, positivi, che attraggono gli elettroni, i quali gravitano
irregolarmente intorno al nucleo positivo. L’attrazione dei protoni di un atomo sugli elettroni di un altro
permette l’attrazione. I due atomi non collidono, poichè gli elettroni, fra di loro si respingono.

I nitriti, nitrati e tutti gli altri composti sono quindi molecole. Esaminiamole brevemente.

Nitriti, Nitrati – derivano dall’azoto legato chimicamente con l’ossigeno, come si deduce dalla formula
chimica.

NO2–          NO3–

Fosfati – derivano dal fosforo (P) legato chimicamente all’ossigeno.

PO43-

La formazione di questi ioni (molecole con cariche elettriche, cationi se positive, anioni se negative) è un po’
più complessa, ma niente paura.

Esaminiamo l’azoto, per gli altri è lo stesso.

N2 + O2 –> N2O5 (anidride nitrica)

N2O5 + H2O –> HNO3 (acido nitrico)

HNO3 –> H+(ione idrogeno) + NO3– (ione nitrato)               

Non credo interessi il motivo per cui queste molecole sono così costituite, ma è interessante notare, come
dall’azoto gassoso N2 , si formino, per reazioni chimiche successive una serie di sostanze.
Quindi tutti gli anioni (ioni la cui formula  termina con cariche negative) derivano da acidi (sono infatti
residui acidi).

Le sostanze chimiche hanno bisogno di stabilità (altrimenti sono appunto chimicamente reattive).
Gli anioni (hanno una carica negativa poichè possiedono un elettrone aggiunto, strappato all’idrogeno, che
difatti resta caricato positivamente).

La stabilità si trova “regolarizzando” la situazione elettronica.

Anione (elettroni in più) + Cationi (elettroni in meno) –> Sostanze neutre elettricamente (sali)

ad es. Na+ + Cl– –> NaCl

Tutto questo accade nell’acquario ad una velocità impressionante e per migliaia di molecole.

Chiamiamo reagenti le sostanze che reagiscono, prodotti quelle che derivano dalla trasformazione chimica.

I prodotti di reazione, che sono a tutti gli effetti sostanze nuove, potrebbero non essere solubili, nel
solvente dei reagenti e quindi “precipitare”

Questo comporta che queste sostanze insolubili, restino come corpi di fondo (come un sasso nel fiume)
nella vasca, chimicamente un po’ più inerti che in forma ionica. In realtà potrebbero ancora reagire ma per
farlo dovrebbero rompere un legame stabile e quindi di difficile scissione.

Abbiamo già visto nella prima lezione che un ossiacido si forma quando ad una anidride
(formata dalla reazione fra un non metallo e l’ossigeno) si aggiunge H2O.

S (zolfo) + O2 –> SO2 o SO3 (quale si forma dipende da quale numero di ossidazione
dello zolfo reagisce, sono sostanze diverse)

SO2 o SO3 + H2O –> H2SO3 o H2SO4 (si scrive H, un non metallo, Ossigeno e si
contano il numero di atomi per ogni elemento)

Prendiamo ad esempio l’azoto, tanto amato da noi acquariofili…

N (nitrogeno=azoto), numero di ossidazione +3, +5 (quando forma anidridi) + O2 –> N2O3


(si scambiano i numeri di ossidazione, diventando il numero di atomi rispettivo)

N (+V) + O (-II) –> N2O5 (non uso la simbologia molecolare apposta per evitare
confusione)

i rispettivi acidi

N2O3 + H2O –> H2N2O4, si semplifica HNO2 acido nitroso

N2O5 + H2O –> H2N2O6 –> HNO3 acido nitrico

questi acidi in ambiente acquoso o in opportuno solvente si “dissociano” (si dividono in


cationi ed anioni) in…
H+ + NO2 – e H+ + NO3- rispettivamente

H2SO3 –> 2H+ + SO3–

H2SO4 –> 2H+ + SO4–

Esistono anche gli idracidi… classe di acidi biatomici, si formano per reazione di elementi
estramente elettronegativi (attraggono con molta forza gli elettroni) e l’atomo di idrogeno.

L’elettronegatività cresce dal basso verso l’alto e da sinistra verso destra lungo la tavola
periodica degli elementi, escludendo i gas nobili (ultima colonna, gruppo VIII), viene facile
verificare che parliamo della classe degli alogeni (VII gruppo) e dello S (zolfo).

Fluoro, Cloro, Bromo, Iodio, S (zolfo).

I numeri di ossidazione sono “-1” per gli alogeni, “-2” per lo zolfo.

Reagendo con l’idrogeno (+1), si formeranno… HF, HCl, HBr, HI, H2S si chiamano acido
fluoridrico, cloridrico, bromidrico, iodidrico, solfidrico. Quando sono dissociati… H+ + F-H+
+ Cl-H+ + Br-H+ + I-2H+ + S– come si vede sia gli ossiacidi che gli idracidi, dissociati,
liberano ioni (atomi o gruppi di atomi dotati di carica elettrica) H+.

Un acido è appunto questo, una sostanza che “libera” in soluzione ioni H+.

Esistono anche gli acidi organici tipo il famosissimo acido acetico CH3COOH che si
dissocia in CH3COO- + H+. Da acido ad acido cambia la forza, cioè quanti ioni idrogeno
vengono rilasciati, in pratica quanto si dissocia. Ad esempio, se prendessimo 1000
molecole di HCl, si dissocierebbe in H+ + Cl-, quanti sarebbero gli ioni idrogeno e cloruro
che si andrebbero a formare? Viene spontaneo dire 1000 ioni H+, 1000 ioni Cl-, ed in
questo caso è vero, poichè l’HCl è un acido forte, completamente dissociato.

Gli acidi deboli, viceversa non si dissociano completamente, ad esempio 1000 molecole di
CH3COOH –> CH3COO- + H+ gli ioni idrogeno ed acetato però non saranno 1000 e
1000, poichè parte delle molecole di acido acetico non si dissoceranno.

Le basi o idrossidi, sono l’alter ego degli acidi, difatti li neutralizzano, e ne capiremo presto
il significato.

Un idrossido è una molecola che libera in soluzione ioni idrossido OH- praticamente una
qualsiasi sostanza la cui formula termina con dei gruppi OH (ossidrili) è un idrossido o
base.

Si formano dall’unione di ossidi (metallo + ossigeno) + H2O .

esempio

Na + O –> Na2O + H2O –> NaOH


molto più semplice una regola pratica, per scrivere la formula di un idrossido bisogna
guardare il numero di ossidazione del metallo (che corrisponde al gruppo, colonna della
tavola periodica).

Ad esempio i metalli del secondo gruppo si chiamano metalli alcalino terrosi (Mg, Ca, Sr,
…) hanno tutti numero di ossidazione “+2”, l’ossidrile ha sempre “-1” (O -2 + 1 dell’H)

Basterà scrivere il simbolo del metallo aggiungendo tanti OH quanto è il numero di


ossidazione del  metallo stesso.

Na (I) OH

KOH

Mg(OH)2

Al(OH)3

etc..

Ora ci aspetta il pH

Questo malandrino, altro non è che la misura degli ioni H+ dispersi in soluzione, dispersi
vuol dire liberi, non legati ad altri ioni.

Poichè è una scala che si riferisce all’acqua H2O come sostanze a Ph neutro per
eccellenza, formata da H+ + OH-, si intende che ogni ione H+ venga neutralizzato da un
OH-. quindi ioni H+ liberi vuol dire non bilanciati da ioni OH-.

ad esempio

1000 H+

1000 OH-

pH 7, neutro.

se gli H+ sono più degli OH-, il pH sarà acido, viceversa sarà basico.

si calcola pH = – log [H+] (la parentesi quadra indica concentrazione molare)

quindi più aumentano gli H+ più diminuisce il pH.

da cui si deduce che il pH sotto 7 è acido, sopra i 7, basico o alcalino.

Dovrebbe a questo punto essere chiaro che se aggiungo acidi ad un a soluzione qualsiasi
o all’acqua pura, aggiungo ioni H+, quindi abbasso il pH… a parita di molecole (non
grammi, non millilitri…) aggiunte un acido forte libererà più ioni H+, uno debole di meno.
Viceversa se aggiungo un qualsiasi idrossido, aggiungo ioni OH-, questi, superiori agli H+,
aumentano il valore di pH…

I SISTEMI TAMPONE
I sistemi tampone hanno come ruolo quello di evitare sbalzi di pH in seguito ad
aggiunte di acidi e basi, in pratica tamponano il pH, cioè lo mantengono costante.

Questo in acquario è estremamente importante poichè la calcificazione dello scheletro


dei coralli, ma anche la crescita della piante (acidofile, basofile, neutrofile) è fortemente
influenzata dal pH.

In pratica un tampone è costituito da un acido o base debole e da un suo sale.

Acido acetico e acetato di sodio, nell’esempio qua riportato. Osserviamo l’immagine:


l’acido acetico, acido debole, è poco dissociato, quindi  immaginando di partire da mille
molecole di acido acetico

1000 CH3COOH –> 100  CH3COO-  + 100  H+ (i numeri sono inventati)

mentre l’acetato di sodio è completamente dissociato

1000 CH3COONa –> 1000 CH3COO-  + 1000 Na+

se aggiungo un acido poniamo 100 molecole di HCl, essendo questo un acido forte

100 HCl –> 100 H+ + 100 Cl-

i 100 ioni H+ reagiranno con CH3COO- riducendone il numero..ioni H+ bloccati cioè li


abbiamo “combinati”, non sono liberi in soluzione, quindi non agiscono sul pH

se aggiungo ioni OH- da un idrossido tipo NaOH, essendo una base forte

100 NaOH –> 100 Na+ + 100 OH-

Gli OH- reagiscono con gli H+ liberati dall’acido acetico, quindi si neutralizzano anche in
questo caso.

essendosi ridotti gli H+ liberi, se ne dissociano di nuovo dall’acido acetico,pronti quindi a


rimpiazzare quelli neutralizzati.

Il pH non varia, poichè vengono neutralizzati gl ioni OH-

In acquario il tampone è costituito dal sistema

acido carbonico, carbonato di sodio (in realtà è un po’ più complicato)

H2CO3 –> H+ +HCO3-


HCO3-  –> H+ +Co3–

Na2CO3 –> 2Na+ + CO3–

se aggiungo H+ reagiscono con gli ioni carbonato

se aggiungo OH- reagiscono con gli H+

in pratica forniamo agli H+ e OH- che, se aggiunti farebbero oscillare il pH, un bersaglio,
con tanto di riserve….

Questo valore è il Kh… che ci dice quanto acido carbonico (quindi anche bicarbonato) è
presente in vasca, quindi il potere tampone… se esso è troppo elevato, aumenterà troppo
il pH (perchè il carbonato di sodio aumenta il pH, per idrolisi basica, ma queso è un altro
capitolo).

Un valore corretto mantiene il pH stabile ed evita pericolose reazioni chimiche indesiderate


ed assicura il buon funzionamento degli enzimi, proteine che sono coinvolte nei
metabolismi di osgni essere vivente, siano essi coralli di ogni genere, famiglia, specie,
siano vegetali, dolci o marini.

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