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CAP I: ORIGINI,

Fu ASTRIDE

Già facevano parte dell’Unione economica (BENELUX)


Propone una nazione europea

Presentando un Memorandum alla Società delle

Giunsero alla firma del Trattato istitutivo della


Comunità europea del carbone e dell’acciaio
(CECA) a Parigi
5 IL CARATTERE “SOPRANAZIONALE” DELLE nelCOMUNITA’
1951 (entrato in vigoreIL nel
EUROPEE: PARZIALE TRASFERIMENTO DI
POTERI LEGISLATIVI 1952)
LeIl comunità
quadro istituzionale della CEEcome
vennero qualificate riprendeva il modello CECA
sopranazionali.

Con questo termine si vogliono sottolineare gli


elementi di novità che esse presentano rispetto
alle organizzazioni internazionali

DIFFERENZA TRA LE COMUNITA’ SOPRANAZIONALI E LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI:


-La partecipazione dei cittadini alla vita della Comunità;
-Il trasferimento di sovranità degli Stati membri all’Unione.

6 IL PARZIALE TRASFERIMENTO DI POTERI GIUDIZIARI E DELLA SOVRANITA’ MONETARIA

di sovranità dagli Stati membri all’UE

non riguarda solo la potestà legislativa ma si estende a quella giudiziaria

Nell’UE è presente un
articolato sistema giudiziario

Le differenze tra questi nuovi Stati e quelli preesistenti inducono a inserire negli atti di adesione
Pluralità delle ad
di competenze,
“clausole di salvaguardia”, le quali possono essere invocate per evitare di applicare datela
esempio: disposizioni
competenza della
nei confronti del nuovo Stato membro. Corte di giustizia detta
“pregiudiziale” o “di rinvio”
8 GLI SVILUPPI DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: IN PARTICOLARE, L’ATTO UNICO EUROPEO DEL 1986

Dal punto di vista oggettivo, numerosi sono stati i trattati mediante i quali ciò che era stato costruito
con i Trattati istitutivi delle Comunità europee si è trasformato e sviluppato:

1. Trattato di Bruxelles (1965)


2. Trattato di Lussemburgo (1970) ampliava i poteri del Parlamento europeo

Dagli anni ’80 viene messo in moto il processo che ha condotto all’attuale UE

Uno dei passaggi più importanti è la nascita dell’ATTO UNICO EUROPEO(Lussemburgo)e dell’ AJA (1986/87)

Esso faceva seguito a un progetto di Trattato che istituisce l’Unione europea, approvato dal Parlamento
europeo 1984 e noto come “Trattato Spinelli”

Mai entrato in vigore


-Consentiva al Consiglio di adottare un
atto anche contro la volontà dello stesso
Il suo fallimento farà da base Parlamento
alla nascita dell’ ATTO UNICO
-fissa una data* entro la quale la CEE
EUROPEO
avrebbe dovuto adottare le misure
necessarie per il completamento del
Istituì anche nuove politiche europee: mercato interno
politiche di coesione economica e
sociale volta a ridurre il divario tra le
La realizzazione, richiedeva la realizzazione delle 4
regioni e il ritardo delle regioni meno
favorite. fondamentali libertà di circolazione delle merci,
persone, servizi e capitali.

*la fissazione del termine del 31 dicembre 1992 fu rispettata.

9 IL TRATTATO DI MAASTRICHT DEL 1992 E LA NASCITA DELL’UNIONE EUROPEA (UE)

Struttura portante dell’odierna UE è rappresentata dal Trattato di Maastricht sull’UE del 1992, entrato in
vigore nel ’93.

esso dà vita a una nuova


organizzazione, l’Unione europea.

Riunisce le 3 originarie Comunità


europee (CECA, CEE e CEEA),
instaurando delle forme di
cooperazione tra gli stati membri in
due nuove materie
Politica Giustizia
estera e di e affari
sicurezza interni
comune GAI
PESC

Così l’unione viene a fondarsi su tre pilastri: 1.COMUNITA’ EUROPEE: CARATTERE “SOPRANAZIONALE”

2 POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE Metodo


(PESC)

3 GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI intergovernativo

A seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, coesistono ben 4 trattati

TRATTATO SULL’UNIONE TRATTATO SULLA TRATTATO SULLA TRATTATO SULLA


EUROPEA COMUNITA’ COMUNITA’ EUROPEA COMINITA’
ECONOMICA EUROPEA DELL’ENERGIA EUROPEA DEL
ATOMICA CARBONE E
Contiene la disciplina DELL’ACCIAIO
sulla politica estera e di
sicurezza comune e sulla
giustizia e affari interni

Il trattato stabilisce i ritmi e le condizioni per il passaggio a una moneta europea unica, l’EURO e mostrano
una spiccata sensibilità per i diritti della persona.

-Due innovazioni: 1. una nuova procedura di adozione degli atti delle istituzioni europee “CODECISIONE” e
questo comporta che l’atto sia adottato solo se sul suo testo si registri la comune volontà sia del Consiglio
che del Parlamento europeo

2 si accetta un modello di un’integrazione europea non necessariamente uniforme per tutti gli Stati membri

“A INTEGRAZIONE DIFFERENZIATA”

10 GLI SVILUPPI SUCCESSIVI E IL FALLIMENTO DELLA “COSTITUZIONE EUROPEA”

TRATTATO DI MAASTRICHT:

-Proclamazione dei principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e inserisce tra i nuovi obiettivi
quello di promuovere un elevato livello di occupazione.
-Alcune modifiche al secondo pilastro vengono apportate, mentre il terzo pilastro riduce il suo ambito di
applicazione alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.

11 IL TRATTATO DI LISBONA DEL 2007 entrato in vigore del 2009

Inizialmente incontrò una bocciatura nel referendum tenutosi in Irlanda nel 2008 e solo dopo varie
concessioni si effettuò nel 2009 un secondo referendum che diede esito largamente positivo.

Anche se inizialmente fu respinto dall’ostilità della Polonia e della Rep. Ceca.

A differenza della c.d. Costituzione europea, che unificava in un solo Trattato quello sull’Unione europea e
quello sulla Comunità europea, il Trattato di Lisbona del 2007 conserva la separazione in due distinti
Trattati, infatti la sua denominazione ufficiale è “TRATTATO DI LISBONA CHE MODIFICA IL TRATTATO
SULL’UNIONE EUROPEA E IL TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITA’ EUROPEA”;

I due Trattati un PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, eletto per mandato di due anni e
mezzo;

 un CONSIGLIO EUROPEO;
 dell’ALTO RAPPRESENTANTE DELL’UNIONE, per gli affari esteri e la politica di sicurezza, avente il
doppio incarico di Presidente del Consiglio “Affari esteri” e di vicepresidente della Commissione.

1. Aumento dei poteri del Parlamento europeo sia in materia di bilancio che di adozione degli atti
dell’Unione, diventando la CODECISIONE;
2. Sul piano dei diritti fondamentali viene garantito il valore obbligatorio della Carta di Nizza dei diritti
fondamentali;
3. Definitivo superamento di un’ottica meramente economica e mercantile della costruzione europea.

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