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LA RIVOLUZIONE FRANCESE

 La prima fase della Rivoluzione francese è la monarchico costituzionale.


 Seconda fase repubblicano-democratica alleanza tra borghesia e forze popolari sanculotte
 La terza fase, repubblicano-moderata con l’affermazione della grande borghesia.
La Francia era uno stato considerato in primo piano in Europa per il numero di abitanti ( circa 28
milioni), per il ceto di commercianti molto efficiente, l’esercito era il più potente come anche
l’apparato burocratico.
Dal punto di vista sociale, però, il paese era ancora legato ad elementi di origine feudale molto
vecchi, infatti la società francese era basata sul predominio di due soli ceti cioè la nobiltà e il clero
che beneficiavano di privilegi giuridici e fiscali ( entrambi i ceti non pagavano le tasse), però nel
ceto del clero c’è da fare una differenza cioè l alto clero che aveva gli stessi privilegi della nobiltà e
il basso clero che conducevano una vita in miseria non molto diversa da quella dei contadini.
La maggioranza della popolazione francese faceva parte del terzo stato cioè la grande e media
borghesia, erano gli unici che pagavano le tasse, nel terzo stato erano molto sviluppate le idee
illuministe in particolare “l’uguaglianza sociale”.
Circa nel 1760 La situazione in Francia si aggravò coll’arrivo di una grave crisi finanziaria i 2
motivi principali di questa crisi:
1) le enormi spese sostenute dalla corte del re Luigi XVI (1754-1793) e dei suoi predecessori
2) La Francia aveva poi investito molto denaro per partecipare alla Rivoluzione Americana.
Si pensò che l’unico modo per migliorare la situazione fosse tassare la nobiltà e il clero ma loro si
opposero tutte le volte, qualche anno dopo l’allora ministro delle finanze Jacques Necker ritentò di
convincere la nobiltà e il clero a pagare le tasse ma fu inutile, questi due ceti lo costrinsero alle
dimissioni.
Ad aggravare ancora di più la situazione fu una crisi economica (Agricola prima, industriale poi)
che investì il paese verso il 1788, in questi anni infatti ci fu uno dei momenti di maggiore difficoltà
della produzione agricola del secolo che costrinse i tantissimi contadini alla fame e quindi alla
miseria, a causa del raccolto disastroso del 1788 aumentò del 100% il prezzo del pane.
Per questo motivo, il re Luigi XV ⵊ convocò gli Stati Generali, un’assemblea dove i rappresentanti
delle tre “classi” che costituivano la società francese: nobiltà, clero e borghesia, si riuniscono. Gli
Stati generali vengono convocati per il 5 maggio del 1789 con suffragio maschile censitario (era un
evento epocale, perché non venivano convocati dal 1614).
Per la nomina dei deputati si scatenò un imponente dibattito politico, in Francia si assistette ad una
lunga campagna elettorale.
L’apice di questa campagna politica fu rappresentato dai cosiddetti “cahiers de doléance”, erano dei
quaderni, i quali servivano per raccogliere tutte le richieste e le lamentele ma anche eventuali
proposte che ci venissero risolte dall’assemblea, da consegnare ai deputati dai tre ordini.

I cahiers de doléance erano una sorta di testamento dell’antica società francese. infatti, si poteva
notare come la monarchia mirava a migliorare l’amministrazione francese e il terzo mondo traendo
ispirazione dalle idee illuministe lottava per raggiungere l’uguaglianza dei cittadini.
Si poteva votare per ordine ciascuno dei quali ( nobiltà, clero e terzo stato) avrebbe avuto diritto ad
un solo voto il che avrebbe inevitabilmente favorito nobiltà e clero.
O per testa ( come nella democrazia) cioè una persona un voto, la società favorì quest’ultimo in
modo tale di ammettere libera espressione della volontà di ciascun deputato.
Quando gli Stati Generali si riuniscono finalmente a Versailles, il dibattito pubblico sui processi di
votazione era degenerato: tra i tre ordini c’era ormai aperta ostilità.
La questione fu irrisolta per molto tempo ma il 17 giugno il Terzo Stato si riunisce autonomamente,
senza gli altri due, ed anche con l’aiuto di Joseph la Fayette, assume formalmente il nome di
Assemblea Nazionale, in quanto rappresentante della maggioranza dei cittadini francesi.
Il 20 giugno del 1789 l’Assemblea Nazionale si riunisce nella famosa sala della pallacorda, e
giurarono solennemente di non disperdersi finché non ci sarà stata una riforma costituzionale. Gli
stati generali cessarono di esistere e il 9 luglio 1789 nacque l’assemblea nazionale
Il 12 e il 13 di giugno, mentre l’Assemblea Nazionale si riuniva a Versailles, per le strade di Parigi
iniziavano a scoppiare i primi episodi di violenza, che davano di fatto il via alla Rivoluzione
Francese
La mattina del 14 luglio 1789, una folla di cittadini prese d’assalto la Bastiglia al centro della città,
la reazione del Governatore della Bastiglia fu di sparare sulla folla provocando centinaia di morti
ma i sopravvissuti riuscirono ad espugnarla.
14 luglio è una data importantissima in Francia, infatti, è festa nazionale ed inoltre è il giorno vero
e proprio d’inizio della Rivoluzione Francese.
Alla conseguenza alla presa della Bastiglia fu fondata, La comune che tolse i privilegi al clero ed
istituì la guardia nazionale. A partire dal 20 Luglio 1789 molti contadini si ribellarono attaccando i
castelli signorili a causa della loro carestia e della disoccupazione, a causa di tali agitazioni questo
periodo fu denominano “Grande paura”.
Il 4 agosto del 1789 l’Assemblea costituente adotta la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del
Cittadino. In questo modo i principi come la libertà di parola, la sovranità popolare ed il governo
rappresentativo venivano finalmente riconosciuti, ( la dichiarazione fu emanata il 26 agosto con 17
articoli)

L’assemblea nazionale creò un sistema elettorale censitario, i cittadini francesi furono distinti in due
classi: attivi e passivi.
Gli attivi potevano votare ma solo gli uomini di età superiore ai 25 anni che avessero pagato
un’imposta pari a tre giornate di lavoro.
I passivi erano esclusi dal diritto di voto ( i più poveri della società, circa 3 milioni di persone).
Nel 1790 fu votata la costituzione civile del clero i vescovi e i curati furono trasformati in
funzionari dello stato, funzionari pubblici, svolgenti funzioni di rilevanza politica,
Papa Pio VI si oppose e provocò una grave scissione all’interno del clero francese.
Da una parte i parroci “refrattari”, che si opposero alla costituzione
Dall’altra parte i parroci che prestarono giuramento alla monarchia chiamati “ costituzionali”.
Nel 1789 nacquero i Clubs associazioni politiche che si dividevano in:
I foglianti: definiti “i rivoluzionari moderati” sostenitori della monarchia costituzionale con a Capo
La Fayette
I cordiglieri: Erano repubblicani, appoggiavano le esigenze popolari (dei ceti medi), richiedendo
interventi sociali e sul lavoro, a capo c’erano Danton, Marat, Desmoulins, già protagonisti della
rivoluzione.
I Giacobini: era costituito da vari gruppi di borghesia alta e media, club che si concentrarono
sull’alleanza popolare, sostenitori del suffragio universale, guidati da Robespierre.
Palude: erano dei deputati non ben caratterizzati politicamente
I sanculotti: SOSTENITORI DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA E UGUAGLIANZA SOCIALE
(bassa borghesia)
Assieme ai clubs nacquero le riforme amministrative, si trattava dell’amministrazione territoriale,
infatti, la Francia fu suddivisa in 83 dipartimenti divisi a loro volta in cantoni.
La Costituzione viene adottata dalla Francia il 3 settembre del 1791, la nuova Francia sarebbe stata
una monarchia costituzionale in cui il re avrebbe avuto il potere esecutivo e di eleggere i ministri.
Il 20 Giugno 1791 Luigi XVI con tutta la famiglia reale abbandonò segretamente Parigi ma furono
ritrovati a Varennes e riportati in Francia. A causa della fuga del re viene depositata una petizione
delle società popolari, avanzata dal Club dei Cordiglieri, che esige la decadenza del re Luigi XVI.
In quell'occasione la guardia nazionale fu chiamata a contenere la folla e arrivò a sparare a più di
cento morti.
Dopo essersi sciolta l’assemblea costituente si riunì l assemblea legislativa che era costituita dai già
citati giacobini, i foglianti (moderati e favorevoli alla monarchia costituzionale), e i cordiglieri.

la Prussia e l'Austria avevano minacciato la Francia di invaderla se la rivoluzione fosse andata oltre
i confini francesi. Si votò nell’Assemblea legislativa: solo sette membri su 745 voteranno contro. il
20 aprile 1792 la Francia dichiarò guerra all’Austria appoggiata dalla Prussia.
l'aristocrazia e Luigi XVI erano favorevoli alla guerra solo Robespierre che faceva parte dei
Giacobini si oppose al conflitto pensando che avrebbe esposto il paese francese al pericolo di una
dittatura militare.
Con le prime sconfitte militari i contrasti con l'assemblea legislativa si fecero più accesi infatti la 11
luglio l'assemblea legislativa proclamò la "patria in pericolo", a Parigi giunta notizia che il duca di
Brunswick ( famoso militare prussiano), minacciò di distruggere Parigi nel caso in cui la famiglia
reale fosse stata messa in pericolo i sospetti di un tradimento da parte del re si trasformarono quasi
in certezze.
L'assemblea legislativa dovette imprigionare il re e indire nuove elezioni, questa volta a suffragio
universale maschile che successivamente avrebbe preso il nome di convenzione Nazionale in questo
caso votarono anche i cittadini passivi, 10 agosto 1792 segnò l'inizio della seconda fase
rivoluzionaria quella democratico-repubblicano.
Tra il 2 e il 6 settembre 1792 ci furono le cosiddette "stragi di settembre", erano delle folle di
sanculotti che presero d'assalto le prigioni uccidendo migliaia di detenuti sospettati di tramare
contro la rivoluzione,
il 20 settembre a Parigi la convenzione Nazionale fece il suo primo atto cioè di far decadere
definitivamente la monarchia e istituì La Repubblica, la convenzione Nazionale era formata da 200
girondini di destra e da 100 montagnardi di sinistra
Nel fronte di guerra le truppe francesi erano state rafforzate dall'arrivo di volontari, infatti sempre il
20 settembre 1792 Riuscirono a bloccare l'avanzata dell'esercito prussiano a Valmy e si tratta di una
vittoria morale più che è strategica, infatti è la prima volta che un esercito Popolare riusciva a
sconfiggere una tra le più grandi potenze militari europee.
I giacobini comandati da Robespierre e il fedele braccio destro Louis Antoine de Saint-Just
affermarono che il re fosse un vero e proprio nemico della nazione e reclamare una sua condanna
per alto tradimento, i girondini non erano d'accordo ma successivamente si votò in tribunale
ordinario e per 387 voti a favore contro il 334, il 21 gennaio 1793 si decise che Luigi XVI doveva
essere ghigliottinato davanti alle Tuileries la stessa sorte sarebbe toccata alla moglie 9 mesi dopo
Maria Antonietta.
è una rivolta contadina nella regione della Vandea questo provocò la ribellione che è chiamata
controrivoluzione in mandea nel quale dovevano partire con trecentomila uomini per arruolarsi in
guerra ma un gruppo di contadini li bloccò e quindi se con questo questa rivolta a questi contadini
si aggiunsero anche gli alti Borghesi quindi i nobili che avevano l'obiettivo di restaurare la
monarchia e questo fu la cosa che fece iniziare un periodo di scontri ancora più violento.
nel marzo 1793 la Gran Bretagna dà vita ad una vasta coalizione antifrancese (la prima) che
costringe le truppe Francesi ad abbandonare le zone occupate perché aveva contro troppi stati
contro.

Ci fu uno scontro molto acceso tra girondini e giacobini perché la montagna che sarebbero i
Giacobini accusarono i girondini di non sapere come vincere la guerra e di essere incapaci di
adottare provvedimenti contro il carovita quindi non so non erano capaci di ristabilire la situazione
economica perché si era alzato il prezzo del pane, la Convenzione francese chiamata anche
Assemblea costituzionale e legislativa “fece salire” i giacobini.
l'avvento al potere dei Giacobini portò alla promozione il 24 giugno 1793 Di una nuova
Costituzione che rappresentava un'affermazione della democrazia è ed era a suffragio universale
maschile aggiungeva, alla dichiarazione dei diritti dell'agosto 1789 il diritto alla sussistenza al
lavoro e all'istruzione.
la montagna diede il potere esecutivo ha un organo di nove membri chiamato comitato di salute
pubblica che per contenere l'avanzata delle truppe nemiche ordinò la leva militare in massa dei
cittadini.
Robespierre capo del comitato della salute si ispira ai valori illuministici dell'uguaglianza e della
fraternità egli cerco sempre di andare incontro alle esigenze del Popolo dal quale proveniva dagli
legittimità del potere la sua politica si mosse verso la creazione di una società che fosse composta
da piccoli produttori contadini e artigiani cercando di non abolire la proprietà privata, un grande
provvedimento che ha fatto era quello di dividere le terre confiscate favorendo nell'acquisto da parte
dei contadini più poveri, inoltre sempre in favore delle classi più povere impose "la maximum" cioè
un abbassamento dei prezzi dei cereali.
in Francia aumentava di tanto il numero di gruppi radicali, come gli arrabbiati e gli hebertisti con a
capo Jacques-René Hébert, si fecero partecipi di una campagna di scristianizzazione, infatti le
chiese furono chiuse come anche le feste religiose e i preti erano incentivati a sposarsi Inoltre
sempre con l'intento di rovesciare i simboli dell'Antico regime a partire da novembre del 1793 il
calendario gregoriano fu sostituito da un nuovo calendario repubblicano il suo inizio fissato dal 22
settembre 1792 ed è sarebbe rimasto in uso fino al 1805
nel marzo 1794 il comitato di salute pubblica si dovette occupare del controllo dei lavori interni dei
montagnardi le cui richieste erano troppo radicali, Robespierre è il comitato di salute si mossero
contro gli hebertisti e gli arrabbiati che furono processati e giustiziati
nel luglio 1794 i deputati della Palude cominceranno a ad accusare Robespierre di volersi fare
tiranno della Francia successivamente senza alcun processo Robespierre fu ghigliottinato insieme
avventura dei suoi più stretti collaboratori.
la fine della Rivoluzione francese fu denominata terrore bianco in questo periodo la struttura
giacobina fu smantellata, i Clubs Giacobini furono assaliti e furono giustiziati in maniera sommaria,
in circa 100.000.
Inoltre fu abolito il calmiere dei prezzi e riserva la libertà di commercio tra aprile e luglio del 1795
furono stipulati dei trattati di pace con Olanda e Prussia la convenzione aveva provveduto ad
approvare la Costituzione repubblicana dell'anno III è in particolar modo ripristinò il carattere
censitario del voto, i cittadini furono di nuovo divisi in atti e passivi, fu aggiunta la dichiarazione di
dei doveri tra i quali si sottolineava la sottomissione delle leggi e il rispetto per l'autorità, i poteri si
divisero, in particolar modo Il potere esecutivo fu affidato ad un direttorio di 5 membri che aveva
il compito di nominare I Ministri.
Le proteste degli oppositori, in particolare Giacobini e Realisti, venivano soffocate dall’esercito, in
cui iniziava ad emergere un giovane generale di successo, Napoleone Bonaparte.

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