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“LA DIDATTICA "CAPOVOLTA"”

PROF.SSA GENEROSA MANZO


Università Telematica Pegaso La didattica "capovolta"

Indice

1 UN NUOVO APPROCCIO EDUCATIVO -------------------------------------------------------------------------------- 3


2 IL RUOLO DELL’INSEGNANTE E DEL DISCENTE ---------------------------------------------------------------- 5
3 VANTAGGI E SVANTAGGI ------------------------------------------------------------------------------------------------ 8
BIBLIOGRAFIA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 11
SITOGRAFIA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 12

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)

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Università Telematica Pegaso La didattica "capovolta"

1 Un nuovo approccio educativo

In ambito educativo, con il termine didattica “capovolta” oppure scuola capovolta o, anche,

insegnamento capovolto, ci si riferisce ad «una forma di apprendimento ibrido che ribalta il sistema

di apprendimento tradizionale fatto di lezioni frontali, studio individuale a casa e interrogazioni in

classe, con un rapporto docente-allievo piuttosto rigido e gerarchico»1.

I fondatori della didattica capovolta sono generalmente considerati due americani: Jonathan

Bergmann e Aaron Sams, che insegnavano in una high school, autori del libro “Flip Your

Classroom: Reach Every Student in Every Class Every Day” edito negli Stati Uniti nel 2012. A

partire dal loro manuale e dai siti web della loro associazione, il flipped learning sta crescendo in

modo esponenziale in tutto il mondo.

Il primo passo per la costruzione di un insegnamento nuovo fu la registrazione di una

lezione e la condivisione con i loro studenti su un grande sito di condivisione video come Youtube.

In questa maniera Jonathan Bergmann e Aaron Sams avevano appena creato la flipped classroom. I

loro studenti che erano mancati a scuola seguirono da casa la lezione registrata ed arrivarono in

classe già preparati, pronti per fare esperienze laboratoriali e con quesiti che approfondivano

quanto avevano visto il giorno prima.2

Nel 2014 è nata in Italia l’associazione “FLIPNET” formata da tutti gli insegnanti che

praticano la didattica capovolta, facente riferimento al sito internet http://flipnet.it.

1
Cfr. Insegnamento capovolto in Internet, URL: https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto.
2
Cfr. Bencivenni A., Una classe a testa in giù: 9 consigli per capovolgere la scuola (e funziona!), in Internet, URL:
http://ischool.startupitalia.eu/17112/ischool-2/una-classe-a-testa-in-giu-9-consigli-per-capovolgere-la-scuola-e-
funziona/.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)

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L’evoluzione tecnologica e la veloce diffusione del web hanno reso sempre più profondo il

distacco tra il mondo scolastico classico, dove l’insegnate aveva un ruolo centrale nel processo di

insegnamento-apprendimento, e i nuovi desideri, esigenze e bisogni degli studenti e dalle loro

famiglie. La “didattica capovolta” è nata, quindi, dall’esigenza di rendere il tempo-scuola più

produttivo e funzionale alle necessità di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in

pochi anni.

Un nuovo modo di fare lezione, più efficace per il raggiungimento degli obiettivi didattici e

più efficiente nella gestione del carico cognitivo e delle energie di tutti che mette in discussione la

sacralità della lezione tradizionale come pilastro della didattica contemporanea.

«Da un punto di vista pratico, con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento inizia a

casa e non a scuola, dove lo studente utilizza brevi ed efficaci videolezioni (o altro materiale

didattico appropriato) trovando da solo il ritmo di studio con il proprio computer, tablet, lettore mp3

o cellulare»3. L’adozione di questo modello capovolge lo schema rigido della didattica classica,

costruendo uno spazio in cui le nuove tecnologie entrano a far dell’esperienza quotidiana divenendo

uno strumento utile per alunni e insegnanti. «L’idea dell’insegnamento capovolto, tanto semplice

quanto rivoluzionaria, è quella di fare in modo che i ragazzi possano studiare i video prima della

lezione [ … ] Questo spazio temporale può essere utilizzato per rispondere alle loro domande, per

organizzare lavori di gruppo e per tante altre attività [ … ]».4

3
Cfr. Serenelli F., La didattica “capovolta”, in Internet, URL: http://is.pearson.it/magazine/la-didattica-capovolta/
4
Maglioni M., Biscaro F., La classe capovolta: Innovare la didattica con la flipped classroom, Erickson, Trento 2014,
p. 16.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
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(L. 22.04.1941/n. 633)

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2 Il ruolo dell’insegnante e del discente

«Una flipped-class si basa, dunque, sullo spostamento del momento di acquisizione dei

contenuti didattici. Ma ribaltare la didattica in aula significa sconvolgere anche ruoli e status

consolidati dal punto di vista fisico»5.

L'insegnamento “capovolto” mira a far lavorare gli studenti prevalentemente in autonomia,

questo, inevitabilmente modifica anche il ruolo dell’insegnante: non siede più dietro la cattedra ma

gira continuamente tra i banchi per monitorare le attività e l’interazione tra gli studenti; è un

insegnante-social dalla mente 2.0, un comunicatore e facilitatore, pronto ad informarsi e aggiornarsi

tramite la Rete, in grado di produrre contenuti digitali e disposto a condividerli con i colleghi,

capace di trasformare la tecnologia e Internet da strumenti quali sono a veri ambienti di

apprendimento. Un educatore che sappia trovare nuove strategie d’insegnamento e provare nuove

metodologie.6

Il suo compito principale è di guida nell'elaborazione e nello sviluppo di compiti complessi.

Questa metodologia didattica si distingue in due momenti:

1. un lavoro che viene eseguito a casa che sfrutta tutte le potenzialità dei materiali culturali

online;

2. un lavoro che viene eseguito a scuola che consente di applicare, senza ristrettezze temporali,

una didattica laboratoriale socializzante e personalizzata.

5
Cfr. Serenelli F., La didattica “capovolta”, in Internet, URL: http://is.pearson.it/magazine/la-didattica-capovolta.
6
Maglioni M., Biscaro F., La classe capovolta: Innovare la didattica con la flipped classroom, Erickson, Trento 2014.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
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(L. 22.04.1941/n. 633)

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L’insegnate “capovolto” assume il ruolo di regista della classe, una figura che si trova tra il

coach e il tutor, molto più distante da quella del docente tradizionale.

La spiegazione classica non scompare del tutto, diviene un lavoro fatto per lo più insieme

agli alunni: in questa maniera lo studente è obbligato ad essere attivo perché in aula non deve

assorbire passivamente le informazioni ma deve produrre conoscenza.

L’aula diventa un luogo di scambio e di conoscenza interattiva dove gli studenti,

sperimentando direttamente e praticamente con il docente il materiale che viene proposto da

studiare, apprendono in maniera semplificata e si sentono incoraggiati a fare del loro meglio.

Il discente che a casa ascolta le lezioni in Rete arriva a scuola già “informato” sui contenuti

di base, questo permette alla classe di realizzare attività più stimolanti, di problem solving oppure

produzioni originali individuali o in gruppi.7

Il cambiamento di metodologia didattica permette agli alunni di applicare in modo attivo in

classe le nozioni apprese a casa, impegnarsi anche nella produzione di presentazioni digitali, filmati

o altro grazie al supporto diretto del proprio insegnante e del gruppo classe.

«Con il flipped learning il ciclo dell’apprendimento inizia a casa e non a scuola, dove lo

studente può trovare da solo il proprio ritmo di studio».8

Gli studenti a scuola trascorrono delle ore insieme ai loro compagni in attività di

apprendimento realmente significative in presenza dell’insegnate-tutor diventano lo stimolo per

relazioni cooperative e competitive finalizzate a una progressione dell’autonomia e alla pubblica

dimostrazione di padronanza delle materie.

7
Cfr. Serenelli F., La didattica “capovolta”, in Internet, URL: http://is.pearson.it/magazine/la-didattica-capovolta.
8
Ibidem.

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In classe l'allievo cerca, quindi, di applicare quanto appreso per risolvere problemi e

svolgere esercizi pratici proposti dal docente.9

9
Maglioni M., Biscaro F., La classe capovolta: Innovare la didattica con la flipped classroom, Erickson, Trento 2014.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
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(L. 22.04.1941/n. 633)

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3 Vantaggi e svantaggi

I vantaggi di tale metodologia didattica sono visibili, in primis, nella soddisfazione

immediata degli studenti che avranno a casa compiti meno complicati da svolgere e, allo stesso

tempo, attività più interessanti da fare; anche le loro famiglie che, seguendo questi ragazzi a casa

nel momento principale dell’apprendimento, si rendono conto che acquisiscono a scuola

competenze e capacità relative ad ogni materia in maniera concreta, stimolando, anche,

l'indipendenza dei ragazzi e la loro creatività.

In questo modo, mentre la classe lavora su problemi e progetti più complessi, gli insegnanti

hanno il tempo di dedicarsi ad attività di recupero per quegli alunni che hanno difficoltà.

Un alunno da solo a casa, di fronte ad una difficoltà concreta, prova frustrazione e

facilmente si arrende con il pericolo di produrre una serie di insuccessi che rischierebbero di

portarlo lontano dalla scuola. Eseguire gli stessi compiti in classe, affiancato da insegnanti e

compagni riduce il senso d'inadeguatezza e previene l'abbandono.10

Allo stesso tempo, viene così fornita la possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su

attività diversificate e complesse.

Nella flipped classroom ogni discente diventa davvero protagonista della propria formazione

e procede con il proprio passo: ci sarà il discente che ha l’esigenza di ascoltare la lezione più volte e

potrà farlo con tranquillità, mentre quello più dotato potrà approfondire.11

10
Cfr. Bencivenni A., Una classe a testa in giù: 9 consigli per capovolgere la scuola (e funziona!), in Internet, URL:
http://ischool.startupitalia.eu/17112/ischool-2/una-classe-a-testa-in-giu-9-consigli-per-capovolgere-la-scuola-e-
funziona/.
11
Ibidem.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
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La soddisfazione è anche per i docenti che si accorgono di ottenere risultati di

apprendimento molto superiori alla norma. Infatti registrare le lezioni è molto semplice, ci sono

applicazioni e software totalmente gratuiti che sono facilissimi da utilizzare.

Nella “scuola rovesciata” gli studenti partecipano attivamente alla costruzione dei contenuti

e imparano facendo.

«Il laboratorio video offre lavoro per tutti. Che sia una breve presentazione automatica o che

sia un lungometraggio, esiste sempre un’idea, un’informazione che si vuole comunicare e un

progetto da costruire che dà l’opportunità di esprimere diversi talenti e incrementare diversi tipi di

competenza».12

Secondo alcuni pedagogisti questo metodo didattico non sarebbe efficace nel primo ciclo

d’istruzione; non tutti gli alunni riescono ad apprendere i concetti fondamentali di una materia

seguendo brevi video realizzati dagli insegnanti e, per questo, non sempre raggiungono risultati

idonei in classe.

Inoltre, non tutti gli alunni a casa sono predisposti a seguire i video dei loro insegnanti,

soprattutto i più piccoli che, non avvertendo l’autorità del docente in presenza, rischiano di restare

indietro con il programma scolastico.

Un’altra idea potrebbe essere quella di farli realizzare dagli alunni divisi in gruppo: questo

dimostrerebbe la loro preparazione su un determinato argomento, l’autonomia didattica e le capacità

tecniche-informatiche di ciascuno.

12
Mazza S., Video in classe. Per una didattica “attiva” con il linguaggio più moderno, Kindle Edition, Roma 2013.

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«Dal 2007 ad oggi i contenuti disponibili per il settore education si sono moltiplicati a

dismisura. I risultati di un sondaggio del 2012 organizzato dal sito Classroom Window parlano

chiaro:

- 88% degli insegnanti che hanno sperimentato la classe rovesciata provano maggiore

soddisfazione in ambito lavorativo;

- 67% riporta voti più alti nei test;

- 80% ha notato un miglioramento nella vita di classe, soprattutto nel comportamento degli

studenti;

- 99% avrebbe continuato ad usare la flipped classroom anche l’anno seguente»13.

13
Cfr. Bencivenni A., Una classe a testa in giù, op. cit.

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Bibliografia

 Maglioni M., Biscaro F., La classe capovolta: Innovare la didattica con la flipped

classroom, Erickson, Trento 2014.

 Mazza S., Video in classe. Per una didattica “attiva” con il linguaggio più moderno, Kindle

Edition, Roma 2013.

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vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)

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Sitografia

 Bencivenni A., Una classe a testa in giù: 9 consigli per capovolgere la scuola (e funziona!),

in Internet, URL: http://ischool.startupitalia.eu/17112/ischool-2/una-classe-a-testa-in-giu-9-

consigli-per-capovolgere-la-scuola-e-funziona/.

 Insegnamento capovolto in Internet, URL:

https://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_capovolto.

 Serenelli F., La didattica “capovolta”, in Internet, URL: http://is.pearson.it/magazine/la-

didattica-capovolta/.

Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
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