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DEL LINGUAGGIO”
Indice
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
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Università Telematica Pegaso La sindrome di Down: i disturbi del linguaggio
1 Il profilo linguistico
cui entità è di gran lunga superiore alla loro età mentale. La produzione verbale presenta scarsa
alterazione morfologica. La compromissione del livello lessicale sarebbe, almeno nei primi anni di
Il linguaggio di tali soggetti può presentare “comportamenti” diversi poiché il sistema non
Gli studi sullo sviluppo del linguaggio nelle persone affette da Trisomia 21 hanno rilevato
che il deficit riguarda sia la comprensione che la produzione linguistica. In particolare i bambini
mostrano uno sviluppo rallentato delle abilità linguistiche rispetto ai loro coetanei normali, anche se
Secondo gli studiosi Caselli, Marchetti e Vicari, le due ipotesi che spiegherebbero
- una difficoltà a carico delle memoria di lavoro che ostacolerebbe la costruzione degli
enunciati.3
1
Soraniello P., Linguaggio e sindrome di Down, Franco Angeli, Milano 2012, p. 21.
2
Cottini L., Ritardo mentale, in Bambini, adulti, anziani e ritardo mentale, a cura di L. Cottini, Vannini, p. 35.
3
Caselli C., Marchetti C., Vicari S., Conoscenze lessicali e primo sviluppo morfosintattico, in Contardi A., Vicari S. (a
cura di), Le persone Down. Aspetti neuro-psicologici, educativi e sociali, Franco Angeli, Milano 1994.
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Secondo gli stessi autori i bambini Down presentano ritardi anche per ciò che riguarda le
interazioni vocali con la madre durante i primi anni di vita, il sorriso sociale, i contatti oculari,
nonché carenze anche nei gesti comunicativi (es. chiedere, mostrare, dare, indicare, ecc.).
coarticolazione dei suoni dovuti anche ad uno scarso controllo muscolare; a ciò va però aggiunto un
significativo deficit del sistema fonologico centrale che impedisce la corretta pianificazione del
linguaggio.
Lo sviluppo fonologico, quello del vocabolario e quello morfo-sintattico sono deficitari nel
bambino Down.
L’area di maggiore difficoltà in cui si riscontrano buona parte degli errori di produzione
I fenomeni rilevanti ricadono nelle tre macrocategorie, ovvero nei processi che modificano
Nella produzione verbale dei bambini con sindrome di Down è sempre evidenziabile
un’imprecisione della pronuncia delle parole che rende sovente il linguaggio di difficile
interpretazione.
Tali problemi fonologici possono essere dovuti, almeno in parte, anche ad alcune differenze
anatomiche (palato ogivale, allungamento in avanti delle mascelle, restringimento della cavità
boccale, appiattimento degli angoli della mandibola, ipotonia dei muscoli articolari) le quali
4
Cottini L., Ritardo mentale, op. cit., p. 36.
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I bambini affetti da Trisomia 21 iniziano a parlare solo verso il secondo anno di età,
A circa 22-24 mesi la proporzione delle parole è molto ridotta, bisogna aspettare i 4-5 anni
Lo sviluppo del lessico è ugualmente più lento in confronto ai bambini normodotati, anche
Questi bambini all’età di 4-5 anni sono capaci di utilizzare due parole per volta per formare
brevi frasi.
Tra i 5 e i 7 anni gli enunciati sono più lunghi, prodotti, però, sempre in maniera lenta e
laboriosa, spesso scorretti a causa di una inadeguata padronanza di alcuni aspetti morfologici e del
linguaggio (uso di articolazioni, preposizioni semplici e articolate; scorretto impiego del plurale,
ecc.).
Tra i 12 e i 15 anni questi soggetti migliorano il loro linguaggio in modo più proficuo
nei soggetti con disabilità mentale, seguirebbe un iter rallentato ma appropriato; altri invece
ritengono che la competenza lessicale delle persone Down, sebbene rallentata, sia adeguata al
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contesto sociale e alle esigenze comunicative solo nei primi anni di vita, ma risulterebbe impoverita
La formazione delle prime frasi è, nei Down, ritardata sia sul piano temporale, nei
normotipo questa attività avviene circa due anni prima, sul piano lessicale. I bambini con sviluppo
tipico cominciano a comporre le prime frasi quando il loro repertorio lessicale raggiunge all’incirca
«Il tasso di intelligibilità del loro linguaggio sembrerebbe condizionato sia dal sesso che
dall’età cronologica. I Down di sesso femminile mostrano, rispetti ai maschi di pari età, un
5
Soraniello P., Linguaggio e sindrome di Down, op. cit., p. 32
6
Cottini L., Ritardo mentale, op. cit., p. 36.
7
Soraniello P., Linguaggio e sindrome di Down, op. cit., p. 27
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3 La lateralizzazione atipica
sinistro. I due emisferi presentano una natura strutturale e funzionale asimmetrica, e, in riferimento
al linguaggio, molti tratti sono lateralizzati a sinistra: è questo il caso delle abilità fonologiche e
morfosintattiche.
A differenza di quanto avviene per le persone normodotate, per i soggetti affetti da Trisomia
non tutti gli studiosi sono d’accordo con questa interpretazione di una lateralizzazione atipica.
Secondo alcuni studiosi (ad es. Elliott e Weeks; Brizzolara; Chua, Helath) le difficoltà
deputata all’emisfero sinistro, e della funzione del controllo verbale riferita dell’emisfero destro,
Gli studi effettuati con la metodologia dell’ascolto dicotico sulle differenze emisferiche in
soggetti in età evolutiva e su giovani adulti affetti da tale Sindrome non hanno tuttavia ottenuto
risultati concordanti.
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Ibidem, p. 44.
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Alcuni risultati non hanno mostrato asimmetrie a favore dell’orecchio destro e/o sinistro,
altri invece hanno riscontrato un’asimmetria inversa a vantaggio dell’orecchio sinistro e, quindi, per
9
Brizzolara D., Lateralizzazione emisferica, in Le persone down: aspetti neuropsicologici, educativi e sociali, a cura di
Contardi A., Vicari S., Franco Angeli, Milano 2001, pp. 112-113.
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Bibliografia
educativi e sociali, a cura di Contardi A., Vicari S., Franco Angeli, Milano 2001, pp. 110-
122.
Cottini L., Ritardo mentale, in Bambini, adulti, anziani e ritardo mentale, a cura di L.
Viola D., La disabilità intellettiva: Aspetti clinici, riabilitativi, sociali, Edizioni Ferrari
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