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I

STUDI IN ONORE,
DI
DAVIDE, ME,SSINETTI

4 cura di
Fnexcpsco RuscBrro

@
Edizioni §cientifiche Italiane
Il presente oolwme è stato realizzato con il contributo dei Fondi di Ricerca
ex 60o/o dell'[Jnioersità degli Stwdi di Verona.

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Ruscnrro, Francesco (a cwra
Studi in onore di Davide lvlessinetti
d.i)
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Napoli: Edizion:i Scientifiche Italiane, 2OO8
C,srre lla
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-^ ln7). fl .-*
ISBN 978-88-495-1646-3 tudp
O 2;138 br Edizioni Scientifiche Italiane s.p.a. G@oh
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(bfr
Paoro Geno
e Patto
Inadempimento e restituzioni contrattuali

prima di

il con-

limitata, si po- sonnenro: 1. I rimedi esperibili. - 2. Ladempimenro. - 3. La risoiuzione. - 4. Le


sede di rogito, restituzioni contrattuali. -^ 5. Alienazione, distruzione e consumazione del bene. -
Ier c.c.)es 6. Inadempimenro e restiruzioni. - 7. Obbligazioni restitutorie e teoria del saldo. -
le 1li. -
8. Accollo del rischio e regime restitutorio 9. Restituzioni e risarcimento.
*
10. -
..:. trstacoli. Il risarcimento del danno. -11. Restituzioni ed eccezione di inadempimento. 12'

iriita - di so- La prescrizione.


:ressa in mora
ì;CCeSSlOne ge- 1. In caso di inadempimento il legislatore configura una pluralità di ri-
normatlva medi; in particolare la pàrte fedele ha la facoltà di scegliere tra_per lo meno
: :ronte di una quattro rimedi principili: a) l'adempimento, b)_ la risoluzione del contrattol,
che tarda ad ar- c) il risarcimenio def danno, d) la riduzione del prezzo.
anacrorl1- Ciascun rimedio ha caratteristiche sue proprie; a yolte la scelta di un ri-
anziché es- medio imped.isce di optare per. un altro; in altri casi più rimedi possono es-
sere esercitati congiuntamente2.
Lrer quanto
punto 1n cu1
2. La parte fedele può in primo luogo essere ancora interessata all'a-
dempimento; nei casi di questo genere sarà sufficiente agire in giudizio per
chieaere l'adempimento, ànche in forma specifica ove previsto dal legisla-
tore (art. 2932 c.c.).
Uazione per l'adempimento può olwiamente essere ttttlizzata anche nei
casi di adempimento inèsatto o iàcompleto al fine di ottenere \a riparazione
del bene, la sua sostituzione, o comunque f integrazione ed il perfeziona-
mento della prestazione effettuata.

3. Se invece la parte adempiente non ripone piii interesse alla prosecu-


zione del rapporto contrattuale, può orwiamente chiederne la risoiuzione.
Gli effetti àella risoluzione sono stati oggetti di notevoli discussioni sotto
il vigore del codice del 1865.
In particolare, in conformità alla teoria della clausola risolutiva, si -giun-
gerra Jconfigurare una retroattività assoluta, opponibile alche nei confronti
"deiterzi,
in sintonia con il modello della retroattività reale tipico della con-
dizione3.

1 Azione che può anche essere esercirara in altcrnativa rispetto a quella di annullabilità: Cass.,

4 aprile 20a3, n.5313.


2 Cass., 3 luglio 1993, n. 7296, Dir e giwr, 1994, 431,.
r Gtoncr, o.c
!
471
. .In seguito dovevano però prevalere concezioni piÉ rispettose dei diritti anche le ctr;
dei terzia. passato; s1 I
In questo contesro ha visto la luce l'art. l45B c.c., che ha cercaro di con- stato regola::
temperare le varie esigenze in gioco. aYrebbe seni
. {n particolare. ai sensi di quesro articolo, la risoluzione del contrarro per
inadempimento ha effetto reiroattivo tra le parti, salvo il caso di contràtti
uno dei duc
Gli effer:
ad esecuzione conrinuata o periodica, riguardo ai quali l'effetto della riso- è iniziato l'::
luzione non si estende alle prestazioni gìri eseguire. parte adem;
. 13 ogni..c.aso la risoluzione, anche se espressamente pattuita, non pre-
giudica i diritti acquistati dai terzi, salvi gli effetti della^rrascrizione àeila
riferimento :
In mater:
domanda di risoluzione. principio d:
. .A) La risoluzione_ ha dunque effetto retroatrivo tra le parti, a far data agli atti di ;.:
dal momento in cui il contrattò è stato concluso. Ne conse[ue che, in virtÉ C) Il re:,
della risoluzione la parri yengono in linea di principio ricoÀdotte nella me- della condizr
desima posizione in cui si sàrebbero rrovate se il iontratto non fosse mai mentre infe:.
stato concluso. cificamente :
La giu.risprudenza ha peraltro escluso che nei casi di questo genere, no- materia di :
nostante l'effetto rerroartivo della risoluzione, torni in viìa il còntratto ri- confronti ci;
solto consensualmente da quello a sua volta risolto per inadempimento5; terzi, ancor.
occorre infatti ritenere, che salvo una diversa manifestaiione di volòntà delle zione a secc,.
parti, l'effetto risolutivo non venga meno. mente gli e:-
_ B) La retroattiyirà non è però assolura, come in mareria di condizione La dottn:
il legislatore prevede alcune deroghe. In particolare ai sensi dell'art. 1458, renza di reÈl
1" comma, c.c. in materia di contratti ad esecuzione continuata o periodica, discostarsi i:
gli effetti. della risoiuzione non si estendono alle prest azioni già'eseguite6. zione, per c.
Parimenti dispone l'art. 1360 c.c. in materia di coìdizione. Si-noti inzi il Si è inJar
perfetto parallelismo che esiste tra queste due norme. di risolvere r-
La ratio di questa deroga è facilmente intuibile; in materia di contratti Si consid,
a prestazioni continuate o periodiche non avrebbe infatti senso travolgere può essere .
in caso di n,
preaweftire .

. -a In particolare ò stato_-merito di Blcravr, Retroattittità della risoluzione per inadempimento, una Yoha la
rn RDCo, 1934, 1, 695, effcttuare una critica serrata nei confronti del dogÉa della retioattività
rca.le, i't'ti, riferimenti,.p. 6?5.t 1, e proporre la formula della retroattivltà obbligatoria, in se- Proprio i1
guito accolta dal codice civile"9t? del 1912: ioi,696; soluzione criticata da L. Covrer-à bile la risol-r
!r.,'Risolu-
zione..per inadempimento:_retrodttix)ità, e risarcimento del danno, tn RDCo, 1935,r, l, i+, qrrl.
i1 1'adempimen
ribadisce la tesi classica della retroattività reale.
5Trib., Napoli, 5 maggio 2AA1, Dir. ind., 2AA2,31. Si consid,
6 Suila nozione
di contratti ad esecuzione continuata o periodica: Cass.,27 maggio 1981, n. particolare n
3474, GC, 1982, 1,228; cass., 2 aprile 1996, n.3019; in maìeria di leasing: cass., )à 1,o.,.-t." momento su
7987, n.8766, GI, 1988, I, 1, 55s; Q., 1988, 167; FI, 1988, I,2329; NGCC 1988, I, 320; Giur.
comm., 1'988, II, 679:
questi può i
"Il contratto di leasing finanziario è un conrratro atipico di durata, ai quale segue che la
si applicano.le norme che rcgolano i contritti in generale, compreso l'art. 14s8, comma, 1o c.c.,
in.forma del quale l'effetto retroattivo della risolizion. ,-ro., ,i estende alle prestaz-ioni-già ese-
guite nei contratti ad esecuzione continuata o periodicamenrre va esclusa in radice la polsibilità 7 Cass.,24 g
dj..applicare in via diretta o analogica le dispoiizioni dell'an. 7526 c.c. Sono pertanto valide ed lagmatico tra prr
efficaci le clausole dei contratti di leasing che- attribuiscono alla società .orr."dÀt" i1 diritto di ri- 8 Cass., 7 gir
scuotere o di trattenere i canoni scadutl fino alla data di risoluzione del contratto,.: Pecrr,A.r,r- e Mrrtcorvr,
uNr, Za risoluzione dei contr.xtti di dwrata. Milano 2006. Brar.rca, o.c, Y .

472
'r::-rs. dei diritti anche le coppie. di prestazioni, integralmente eseguite che si riferiscono al
passato; si pensi per esempio ad un contratto di somministrazione che è
.. -';i.-ato di con- stato regolarmente eseguito da entrambe le parti fino ad :una certa data; non
avrebbe senso caducare l'intero rapporto per il semplice fatto che in seguito
J-, .ontratto per uno dei due contraenti ha cessato di adempiere regolarmente.
;:so di contratti Gli effetti della risoluzione si produrranno a {ar data dal giorno in cui
:::eiro della riso- è iniziato l'inadempimento di uno dei due contraentiT. Se lo preferisce, la
parte adempiente lia però altresi la facoltà di chiedere l'adempimento con
:-::,:rta. non pre- riferimento a)le prestazioni già effettuate, e la risoluzione per il futuro8.
::.,..: rizione della In materia di risoluzione non compaiono invece altre due deroghè al
principio di retroattività prwiste in materia di condizione, con riferimento
:,:-:i. .r far data agh atti di amministrazione ed ai frumi (art. 1,367 c.c.).
..-,- cl-ie, in virtri C) Il regime della risoluzione diverge rispetto a quello dell'aweramento
,-;.,-.ita nella me- della condizione anche sotto il profilo degli effetti nei confronti dei terzi;
. :-ùÌl iosse mai mentre infatd in materia di condizione la retroattività, salve le deroghe spe-
cificamente previste dal legislatore) opera anche nei confronti dei terzi, in
;.'ì:i qcnefe, n9- materia di risoluzione per inadempimento la retroattività opera solo nei
:-, ,, .-Lrntratto n- confronti delle parti; la risoluzione non pregiudica infani gli acquisti dei
-
..
jr-rnpimento5; terzi, *rrcorché sia stata prevista mediante apposite clausole, senza distin-
'. .r' i.,rlontà delle zione a seconda che si trafti di terzi di buona o di mala fede, salvo owia-
mente gli effemi della trascrizione della domanda di risoluzione.
::... ir condizione La dottrina si è lungamente interrogata circa il perché di questa diffe-
:, i.'11'.rrt. 1458, renza di regime. Molto semplicemente il legislatore ha ritenuto opporruno
o periodica,
:, --.,:.:. discostarsi risp.etto. al modello della retroattiv.itl 1e1lq tipico della condi-
r :-. lia eseguite6. zione, per owie esigenze di salvaguardia dei diritti dei terzi aventi causa.
:: Si nori anzi il Si Jinfatti ritenùo che la scelia unilaterale, e fondamentalmente libera,
di risolvere il vincolo contrattuale non possa pregiudicare iterzi aventi causa.
.,.:,:.::. di contratti Si consideri ancora che, diversamente rispetto alla condizione, la quale
, r -:--rL) travolgere può essere conosciuta dai terzi in virtÉ del meccanismo della trascrizione,
in caso di risoluzione del contratto per inadempimento non vi è modo di
preawertire i terzi del rischio dello scioglimento del contratto; salva ancora
.'. :.:.:.LiertPim€nta. una volta la trascnzione della domanda di risoluzione.
r :: :::ttori..., in s.'-
Proprio il meccanismo della condizione potrebbe però rendere opponi-
:
' .-i., Jr.. À2,,o/;: bile la risoluzione as terzi, ove si ritenga possibile dedurre in condizione
r-' Ì. 1. 14. iL qual.' l'adempimento.
Si consideri inoltre che ai sensi dell'art. 111 c.p.c. (successione a titolo
19S1. n.
particolare nel diritto controverso), se il terzoha ac.quistato il.diritto in un
--::.'.ggìo
-:.. , l6 nLl\enìb:a momento successivo a quello della proposizione dell'azione-di risoluzione,
- ':i. l. lllr Gi;r.: questi può partecipare o essere chiamato a far parte del giudizio; ne con-
r: - ---: -r.r:-...Ir.:l qu:Ì. segue che la sentenza farà stato anche nei suoi confrontie.
. -: .. - . ::'-nr.:. l ' c..- .

ì ::.-::i7laI-:l ii.l es.-


7 Cass.,24 giugno 1995, n.7169; in ogni caso occorre che venga ristabilito l'equilibrio sinal-
- : :.t:,i 1... :ir..ib,ltl,,
: --.: -.::l:i. ' .:l:.le .-- lagmatico tra prestazioni e controprestazioni: Cass., 6 ottobre 1998, n. 9906.
8 Cass., 7 giugno 1990, n. 5448; Cass., 24 maggio 7993, n. 5838, G1, 1994, I, 1, 1.376.
. -- -- - , ,. :- .lriitt,l Ji :l-
: r:: .-.:: ' .: P.ic-t-il: ' MrNcoNr, Risoluzione per inadempimento e terzi subacqwirenti, in RDCo, 1948, I, 308;
Brauc.r., o.c., V, 301; Rorro, o.c.,947; Drrr,r.case, o.c., 4A1.

473
del cre-
IJn resime particolare è inoltre previsto in materia di cessione
dd il;3' ii'àJÉir.'.'*d"; t i" ['nea di.principio lesittimato ad oPpgrre
;;;';;;i.;;;; É-;;;;i.;i relative i.,ppòno r;ndamentale' inclusa
quella di inademPimentolo.
"- À"À."i";;iil;i ii modello della retroattività della risoluzione del
dot-
p.r"i"ria.-pimento è stato oggetto di critiche da parte della il
"r;;;;
trinar. Si consideri iif;;^;h.-J; "" p'ri"t" di vista internazionale, mo-
codicistico fran-
dello delia retroattività,-l iipi"o ,opràttotto del modello
cese, che risenre rrotèroh.rrte dello schema della condizione riso-
lutiva.
^n"oi^
'*"'ilir..r, appare la situazione nei Paesi di common
law, dove tradizio-
ri.,ìiki"go. con efficacia ex tunc, e termination, con
,ri-iit*tA",
"AÀ."i. contratto Per
;fii";;;; r. nwncri.In questa prospettrva lo scioglimento.delsoro già state effettuate,
inadempimerrro rror,'pèfr"[i9'r-t. p.t.ttazioni "h"" a li-
pecuniario] ma si limita
Uffi'il5ilil1;nr"ii a.*r"ere rI cornspondente
#;. i. ;;ffi;È-àÉiltigrri""i "Ué non sonò ancora state adempiute'
dove tradizio-
Tn una ooririor,.ìii*i;;di; ri;;[oca il diritto tedesco,
rl"rì.;il;ì""" dei contatto opera in modo retroattivo' Il. J"-p, I
crttrca sa t-._-
"rrilirlJ"
piri recenti questa soluzione -" PttO. stata sottoposta a revlslone pel Ìc u.- -

-r.,rrte
della dottrina frr^rif.ràio h diffi"oltà'di coordinare questa solu- luzion. :: *
il;;;;; ii p.r**..e "ir" di numerosi effetti del contratto, come per esem- per I'al::..:
;i;l; .ir"r"f'., .orrrpio*irrorie, l'obbligo di risarcire i danni, e soPrattutto
ie obbligazioni di carattere restlrutono'
In oueste ,rorr.ìril,-;;;"t; ;t*almente l'opinione che 1l riicktritt ob-
non
..ijilr'iii;5;i"";;;';fi^i" i" '""ao ,.t.ortii,,o, ma faccia sorgere
lìigr?l"i;;r;ir*.;. rovesciate rispetto a quelle. originarie, ma Pur sempre
di natura contraffuale; con conseg*rrt" appi.rzio.re-dei
rimedi sinallagrna- :.-, ,
del satdo' e cosl vla'"'
tici, come l'eccezione d'inadempimento, la teorla ha recen-
sa':- -

La concezio"" ";";;;;rii,, a"U, risoluzione del contratto Pr-, ,

di Ole Lando, nei


remenre ricevuto ;;;;il;;ù;1""t da parte dei Pecl I:- -:.: .

.,rolutrrn#;"*;;;.r "
un effetto tendenzialmente non retroat- ::,:.: .
ouali si è -
tivo della risoluzionela.
Molto ai sensi dell'art' 9'305' 1o comma: "La risoluzione
"hirrr-.rri.,
vita not., 1999,212; cass', 17 gennaio 2001', n' 575', contr''
10 cass., 25 marzo 7999, n.2821,
tJorroo* in Eu' dìr'
'001, ovo, La risoluzione d.eL contrattoneLla prospettba d.el dìritto itali,mo'
t)ria.. rgee,793; Dr M^,","ii'irs;'*ì'irit, ,rrt,rrrioni'cont'rattuali nel dirirto (omnarato cd curo-
'peo,
ìn Eu. dir. priu..2OOl. 53t: Io.. Rccesso , ,irotrr;oi'""iri'r"),,ì"' i'tt^ riloima tlello schul-
'drccbr: prirt..2004, l1 Mosc,q-.r. Quesuoni aec-
al di la dell,inade*pi.,ìi,o ,"tptt,ole, in Lu. dir. 'pogo*rr,o
,
ai irg*'r,if,;,ir')irìrrbi*rr,o dell'indebito. in RDC. Atti.
chie e nuooe in tema
2AA6, 459, 461.
1981, 294 ss; Tru'rtll-'
Arry^,. An Introd.uaion to the Lau of Contract,3' ed., Oxford
12

Remetlies for Breach of C.ctntract, Oxford 1988, 382 ss'


'C,AsrnoNoio' o.c.. rn Eu' Jir' pria" 1999' 791' 841' nora 84'
o principi di d;r,tto.ìrr|'rr)rl; '*ì,ì^ì,;. I c. ll. e.lizionc iraliana .r cura di Castronovo.
Mi-
., ,.ài-ii: ì" f..."d.n., l'art. 81 della Convenzione di Menna.
lano 2001, 481 ss; ma

474
..ssione del cre- del contratto libera le parti dall'obbligo di prestare e di ricevere la presta-
:r:ro ad opporre zione m4 fame salve lè disposizioni degli arfi. da 9.306 a 9.308, non Pre-
:;-lentale, inclusa giudica i diritti né scagioni dalla responsabilità che siano già sorte al mo-
mento della risoluzione'r.
--.- :.isoluzione del Yart. 9.305, 2o comrna, precisa ulteriormente che "La risoluzione non
;. :arte della dot- contratto relative alla composizione delle
:r.:zionale, il mo-
ha effetto
fsuardo alle clausòle del
controversie e a ogni altra clausola che sia volta ad ayere effrcacia dopo la
-'.-,dicistico fran- risoluzione".
--,rndizione riso-
Questo non esclude peraltro il diritto della parte che ha domandato la
risoluzione di rifiutare ina prestazione già precedentemente ,accettata: <<se
-. dove tradizio- il valore di essa risulta ridotlo in misura essenziale a causa dell'inadempi
: .e rntination) con
mento dell'altra parte>>. (art. 9.306).
i.i contratto per Con la risoluZione le parti hanno inoltre la facoltà di ripetere le somme
:;. state effettuate, già pagate per prestazioniìon ricevute o legittimamente rifiutate (a:t.9.307).
:;. si limita a li- - eo" h^risoluzione è possibile domandare la restituzione delle cose che
adempiute. possono essere resdtuite e per le quali non si abbia ricevuto corrispettivo
=.:r
cr,. dot'e tradrzio' (an. 9.308).
rL-.,.:li\-o. In tempi Se si tratta di prestazioni che non possono essere restituite in natura,
c.,-rsione critica da per le quali non si è .iceo'uto corrispettivo, è possibile pretendere la devo-
i..-re questa solu- iuzione-di una somma congrua in rèlazione al valore che la prestazione ha
r. .-r-1fi1e per esem- per l'altra parte (art. 9.309).
:.:r:ì1. e soprattutto
In sintesi:
:'L ,
a) la risoluzione non ha in linea di principio. effetto retroattivo, ma si
. ,. iìcktriff non limita a liberare Ie parti dall'obbligo di adempiere il contratto per il
-.:;i: sorgere ob- futuro;
1.. .ìl;. pur Sempre
b) se il contratto è già stato eseguito tn pàrte, si tende nei limiti del pos-
:-,..-..1i sinaliagma- sibile a consolidare lo scambio; ne òonsegue che le prestazioni che
: . .' cosi via13. sono.già state effettuate da entrambe le parci non sono in linea di
-:-::'itto ha recen- pnncrpro susceftibili di restituzione; si pensi per esempio ad un con-
.. r).e Lando, nei tratto di compravendih a consegne ripartite, in cui parte del con-
Ì- ::lii I1O1-l fetfoat- tratto sia già stata adempiuta da entrambe le parti;
c) salva la possibilità di rifiutarela prestazione già in precedenza accet-
La risoluzione tata, ove il suo valore risulti ridotto in modo essenziale a causa del-
l'inadempimento della controparte;
r. 575. Coi;:': d) ove non-sia possibile consolidare lo scambio, le prestazioni già effet-
tuate dovranno essere restituite;
::.:.;';r. in El. -t,:- e) in primo lyogo dovrà essere restituito il corrispettivo devoluto per le
:..;r.i:,t eri. t :,.
...

:'',..,.,iti!c' s;,':,.- prestazioni non effettuate o legittimamente rifiufate;


' .. (?;,r-t-:o':; ' , - f) in secondo luogo può essere chiesta la restituzione delle cose deter-
. ::. ÀDC. -1..:: minate che possono essere restituite e per le quali non è stato rice-
-r- ii:
vuto alcun corrispettivo;
I Ra_ :--
g) in terzo luggg la parte che ha.effettuato prestazioni che non_possono
essere restituite, e per le quali non ha ricevuto alcun corrispettivo,
: -: i:il- i-r r. può domandare rna sornma congrua in relazione al valore che la pre-
stazione ha per l'altra parte.

475
soluzione senza dubbio equilibrata, che rcnde a superare il rigido sche- Lli'-Cll:l: :
matismo tra retroartività e non retroattività, facendo sairra nel corrLmpo l'e- !l,r1 ----...-:
sigenza di non travolgere quella. parte di contratto che ha già a*rto rego- 1sp1r;:- r- -
lare esecuziorre, no'rché quèlla di consentire alla parte ade#piente di [Ée- fà11-iCllir :l
rarsi per il futuro da. un vincolo contrattuale nor piri ,.,o"r-tito come con- aùntr::-- * ... :
sono al suol lnteressl. qu.rit:,- --.
Ferma ancora la possibilità che la risoluzione travolga anche le presra- In :.: -
zioni già effetmate, òrr. non corrispondenti alf interesse" di chi le hà rice- re §1n-li :'::
yute, con conseguente ingresso delle obbligazioni restitutorie; necessaria- .i i:.,,.,.-. .

mente diversificate a seconda del tipo di prestazione già effettuata: denaro, In :::, -
cose determinare e prestazioni lron suscerìibili di restituzione in natura; in ftiah l:;:.
quest'ultimo caso le restituzioni avranno luogo nei limiti del beneficio con- Pro\.:a ;a r:
segulto. ressf. i:. I -
1l
del gr*.-:, -
4. scioito il vincolo contrattuale, nessuna pretesa potrà olwiamente piÉ iede p:.---.
essere fondata su di esso. \---
\r
Piri delicato è il discorso nel caso in cui il conrrarro abbia sià a'uro ese- di nulÌr:,-. -
cuzione parziale nei casi di questo genere fanno ingresso i rimÉdi resrirutori, esplic:.:. -
finalizzati a consenrire. il recupero quanto prestato senza causa, , p."r.irr-
_d*i
Soi*r , '-
dere da accertamenri circa l'imputabilità o r€.i'orii;, -," :
-"Ào delf inadempimento,l Le re-
stituzioni hanno or,'viamenre luogo anche in caso di adempimento del terzot6. CO[tr.1ii,- ]:
Le restituzioni non operano peraltro automaticam.rri.; , questi fini oc- sezue _ ,-- t.
cor_re- una specifica domanda da parte del soggetto interessatolT. ce\1ltLr. ; ì-.
Molto discusso in dottrina è il regime delé restiruzioni conseguenti ad
invalidità o caducaziane conrramuale.-
lii iet''..1 -:.:
Mentre infatti, in base all'opinione tradizionalq le restituzioni sarebbero C.;ri:,t-;z: ':.
regolate in conformità al regime ordinario della ripetizione dell'indebito rib:drs:.:
(artt. 2033 ss. c.c.)18, ancorché con alcuni adaffamenti^ro, secondo altri autori Srccc. ; - .
qozlù :"-. ':
++9.
.- \
15
Cass., 7 luglio 2Aa4, n. 1.2468. ziot: es .'.r.
16
cass., 1" agosto 2aa2, n.11417, GI,2oo3, 1805, la quale qualifica l'azione corne di arric-
,.
chimento.
12,maggio 1982, n.29G2; Cass.,28 settembre 1983, n. 5736; Cass., i6 aprilc 19g,1,
^'.'__C"T.,
i.^?!57: Cass., 21..apri1e 1988, n. 30_90; Cass., 18 giugno 1991, n. 6880; Cass., t:
luglio 1996, n.
6354; Cass., 3 aprile 1999, n.3287; Cass., 14 gennaìo 1ooz, 341: nLa declaratoria dI risoluzione
del c,ontratto, Pur comportando, per il suo elfetto ..r.or,tiro ". espressamene sancito dall'art. 1458 S€i1Z,i [-i::,.: :

c.c., l'obbligo di ciascuno dei coniraenti di restituire la prestazione ricevuta, non autorizza il giu- Torinc, .;t- --
dice ad emettere i relativi pror'wedimenti restitutori, in as."nza di domanda della parte ;"i.7", Restt::,z:'::
sata».;,cass., 14 gennaio 2aa_2, n.341; cass., 19 rnaggio 2003, n. 7829; si..eda perJar1che cass., tlelie,,,:::'.
20 febbraio 2003, n. 2566 che fonda l'obbÌigo resrirltorio di..ttu-",ri. sull'an'. i+s: c.c., senza ,(g6g,i-,' . ;.
che all'uopo sia necessaria alcuna pronun.iai" pane del giudice adito.
rs cass., 27
coip,'-.... : :.
dicembre 1994, n. 71177; cass.,4 dice-b.e-tgs7, n. if-3a1, GI, 19gg,2a52; cass., STRO\!-1 . .

4. febbraio 2000, n. i252; cass., 1" agosto 2001, n. 10498; cass., g novembre joos, 791: D.-: '.
,.,. 21(t47: <La _' rì-
ripetibilità, ruttavia, è condizionata Jd contenuto della prestazione e dalla possibiiità concrera di l
l)
ripetizione, secondo le rcgole dcgli artr..2033 ss c..., opàrr_ndo altrimenti.ove rre sussistano i pre-
supposti' iu mancanza di altra azione, I'azion" g.rr".ui. di arricchimenro pre\.isra dalÌ'a.t. jO41 379.
"'t'"i' *.r.r"* o, o.c., 1238;Bnrccr,r, c-,
o.c.. 777;Moscerr, o.c., 135; Io.. euestionì z,eccbie e nuoz,e iect::: a: .1 .:

476
il rigido sche- occorrerebbe far riferimento ad un regime speciale2c. Da un punto di vista
contempo 1'e- comparatistico può considerarsi come, mentre il sistema franco-italiano sia
a\-uto rego- ispiràto ad un modello tendenzialmente unitario, il sistema tedesco è chia-
di libe- ramente ispirato ad un sistema binario; in virtri del quale le restituzioni
aofile con- contrattuali conseguenti a recesso sono soggette ad un regime speciale, il
- In in qualche
quale misura tiene conto del vincolo che univa le parti21.
..-: r; ie presta- tempi recenti si .sono però manifestate forti spinte. a diversificare il
chi le ha rice- regime restitutorio anche in òrdinamenti come per esempio quelli francese
necessarla- ed-italiano, tradizionalmente ispirati alf idea dell'unitarietà della condiaio.
denaro, In particolare in Francia pare ormai acquisito che le restituzioni contrat-
tn natura; ln tuali operano per il tramite dell'azione di nullità, la quale prescinde dalla
beneficio con- prova de11'errore"; si che, anche sotto il profilo della decorrenza degli inte-
ressi, la pi6 recente giurisprudenza fa riferimento alla data della pronuncia
del giudiìe, senza più distinguere a seconda dello stato di buona o di mala
',.. r...nente più fede precedente2s.
Nòn si uroie che la mancanza di errore inibisca l'esercizio dell'azione
avuto ese- di nullità, anche per evitare che l'esecuzione consapevole del contratto possa
resdtutori, esplicare
-
un effetto sanante.
- r --ì:. ;ì
Soluzione che è stata recentemente confermata dall'Avant'projet de
. Le re- reforme du droit des obligations. At sensi dell'art. 1162lo scioglimento del
l:l
terzo''. contratto per annullamento o risoluzione opera retroattivamente; ne con-
'. r fir-ii o;- segue l'obbligo di ciascuna parte di restituire in modo integrale quanto ri-
-r!:i ce\.uto, compresi i frutti e gli interessi (art. 1164).
- - 1:--'L-i-ltl a.l
in tem.d di ingiustificato arricchimento e pdgdmento dell'indebtto, in RDC, Atti, 2006, 459; Io.,
Caducazione degli effetti d.el contrdtto e Pretese di restituzione, in RDC 2AA7,I,435,476, il quale
ribadisce la valenza generale del rimedio della ripetizione dell'indebito, 479; BraNca, o.c., Y, 293;
S.q.cco e Dr Nove, o.c.,2" ed.,583; 3'ed., II, 671; Roppo, o.c.,949- Dtun MoNecao, Il ne-
gozio immorale, cit., 119; Onoorr-SarÈ, o.c., 68,73; Arnaxnsr, Indebito, cit.,284,419 ss.,423,
449.
2c Nrcorò, Adempimento dell'obbligo abrui, cit.,2O4; Scuro, o.c., 13; LroNr, Delle restitu-

zioni ex negotio e delle restitwzioni ex indebito, Giur compl. cass. cio., 1953, IY 21,5; Sroru, Teo-
ria del negozio giuridico, Padova, 1.9il, 7A; BanctuoNe, Note critiche in tema di rappotti fra
negozio e giusta cawsa della attribuzione, Rir.t. trim., 1965, I, 11; BnuNr, Contributo allo studio
dei rapporti tra azione di caducazione contrattudle e ripetizione dell'mdebito, Rb. trim., 1987,
173; Bnrrro«r, Risoluzione per inadempimento e obbligazioni restitutone, in Studì Auletta, II,
Milano, 1988,243; P. Garro, At'riccbimento senza caus4 Padova 1990,225 ss.; Io., Arricchimento
senza cdusa e quasi contr.ttl, Torino 1996, 151 ss; Io., .I rimedi restitutotori in dirito comparato,
Torino 1997, 203 ss; Io., Obbligazioni restitutorie e teorì't. del saldo, in Studì, Rescigno; Dr Me1o,
Restituzioni e responsabilità nelle obbligazionì e nei contratti, Rio. oit., 1,994, 291; Io., Il regime
delle restitwzioni contrattuali nel diritto coln?arato ed europeo, rn Eu. dir. prfu.,20A1.,531; Io.,
Recesso e risoluzione del contratto nella rifurma dello schrldrecht: al di là dell'inadempimento
colpeoole, ìn Eu. dir. priv., 2004, 1.3; Io, La reEonsabilità contrattuale, Torino 2007, 199; Ce-
srRoNovo, La risoluzione del contrattonelk proEettita del dùitto italiano, in Ew. dir. pria., 1,999,
793; DnrrrNr, Patti, cir.,56; Drrrecase, o.c, 385.
21
Dr MaÌo, o.c
22
Gunrruccr-THrnrencn, Nullité, restitutions et responsabilitq Paris 1992; M. Maraunrn, o.c,
379.
2r Gurr-ruccr-TrrnrEncr, o.c.,379; PorssoN-Dnocount, Zes restitutions entre les pafties con-
C- sécutives a I'annullation d'wn contrat, in Req, D. Sirey, 1983, Ch. 85.

477
si tratta dyrqr: d.i una applicazione integrale der modeilo den,efficacia
retroaftrva dello scroglimento del contratto, senza distinguere a seconda Pur con ai
che na e della m,
si tratti,di.sciog]imenro per
' _cause origin*i. o .àp.r*"?"f.r-. è del resto cc
Anche in Italia si.è consideraro corie, ,rorrort"it. alcuni richiami espres-
si alla disciplina_dell'indebito (artt. 1422,1463 c.c.), la d;;ùi"; ai rimedi res:
defle reitiru_ tato che si ol
zioni conrratruali non è facilmente cooidinabil. *" iLi"*i1r. t.dirrario à.i-
l'i?9ebito, sia sorro il profilo della rilevanza delli b;.;-;-à.ila mala feàe Tanto piu
Sanzronatons
sia sorto-il profilo della diversità dei ,.rrnioi dì p.erc.izion.,
!ell'ac7li,e,ns,
dato che l'azione di nullità è imprescrittibile (art. 1422 c.c.):sia ancora sorro che cosa in :
il profilo del differente grado di opporribilità ai t rr?f.---" --" eseguitoi*.
Menrre infatti la condictio è unàiione personale, l,azione di nullità im_ Oppomr:
plica caducazione anche dei diritti degli erienruali terzi,""ti cavsa26. derare di .-a-
owiamente r
, ..h, pdr,+ difficoltà concerne l'adattamento der regime - àeila buona e Soluzion.
della mala fede alle restiruzioni conrratruali.
come.è prysibile infatti far riferimento alla buona ed alla male fede dei valenze risar.
contraenti ai fini della gradu azione dell'obbligo di restituzione dei frutti Parimentt
(arr. 2033.cc.), nonché incoru ai fini della resp"onrrbilfuà i;;;so dele è tenul.:-
di distru- la parte ina;,
zione o alienazione d.el.6ene (artt. 2037 e 203g c.c.)?
ha ricer.utc, ,
., vero è che.è possibile aggirare l'obiezione corrsiderardo in buona fede
lt contraente che non conosceva o non doveva conoscere il vizio del con- Anche i:
tratto' e viceversa in mala fede il contraente che ne era a conoscenza2T. misura ma::
La giur§nf l'indebito.
4""?^ con riferimento a fattispecie di ,rrllo ha rite_ Per eser:t:
nuto la mala fede dell'arcipiens nel caso di ificeità "orrr.r*;;;;;to
imperative28.
t"; con norme sioni che i;.:
Parimenti in materia di risoluzione per inadempimento è possibile
derare in buona fede la parte fedele, .d'ir, ,"rt, i.à. r,
consi_ tr"Jffii;;;;;;. 4510; Cas... .-
In questa, prospettiva,
É;
menrre,l'obbligo resri rurorio à.ti, pr"" i"à'd+;ò 2 agosto 1L,;-.
l1 Tra l. ::::
essere consideraro di valuta, quello deilà parte
r infedele pra'"rr"r. conside- n. 2159. Gi ,
rato di valore3o. 1971, n. 6!:. '
sto 198-1.:-. --:
1 099.
Nel sr:.
'r
Suila distinzione tra.sistemi rctrospettivi c prospcrrivi bito: Cas... . -
di scioglimcnto del conrratto ri re- r: Bn'.'::.
dano. le opere citare di rreitcr, Adyah, f)i M"jo, ionÀé
h ss dei pecl. 1. e
2s BancntoNa, o.c. "";;.;:;;;-r.,i"s.:os -
L .1:: -
26
Ancrnorrr, Caducazione-del contratto atÌ effetti reali, Napoli 1984. dempìtite .::
cluplicc:r':r,..
9Tr.,]-gorto 1.952, n.2491;_Cass., t5 dicÉtbre 1982,.n.'6918; Cass., 18 giugno 1982, n.
-^__" GC, 19B8' ì' L. t.t t.
5371' I, 197: "La buona fede consisrc,eria pe.suasio". di;gi;l; confo.mità alie re-
gole de1 diritto, nella convinzione delra legalità del proprio Branca. B- -
co-porrr?rr.rrro, ìa q""i" r;"g""L
l,anr]giu,ridicità: pertanto essa non ò rlferibì1e del coti:'.;:: :
is'no..i "'.rri'$ri, p"rlr;;;;;;;J .i., .o,rt.utto ,.,.,11o :i L: r.r '.
Jegge' con la consapevolezza dell'esistenza dei fatii causativi
l-::rtl()9",,i'''
lalecle delldcoprcns può
della nullità, f" -r- aotltt.,ii:, ':.
essere esclusa daila constatazione della mala fede del ,olrens,; "a
ottobrc 2005. n. 20651: 'Nell'ipotesi di declararoria di nullirà ai a;., ,; stituziLr:':
cvenruali obblighi restirutori è muruata d.r quclla dell'indcbiro
," -"irì,", ia discipiin, dceli dcll',r1. r ::
ogg.,r;"o. J;-iìì.r.i ri.#r, irt"
ìora sia in rn.ila fede nel momenr() in cri'pcrcepis." I;;.,;;:";;;;.,i;;"ì'i iL qualc,::,-
renuro ar pag.r_ n:ìrla r ':
mcnto dcgli interessi dal giorno dcl riceuimenro.l.
2r Cess.,
15 dicembre 1972, n. 3612, FI, 1973, I,2549. trr i:à s, .

"r0 Cass., 14 maggio 1963, n. fi9a, GI, 1964, I, 1, 812; Sacco, o.c.,2" ed.,637. conrlL, : -: ,
Cass., 30 giugno 1982, n. 394C; Cass., ZS i"bb.rio igf;6, nt.:-.:.- :ì :-
tiil'; éro'r, agosto i985, n. pc: i ':' -:.
".
478

rys. -d
:.'.-.. de11'efficacia Pur con alcuni sforzi è pertanto possibile adattare la disciplina della buo-
.:. ; seconda che na e della mala fede anchè alle caducaziori conrrattuali; la giurisprudenza
è del resto costante nell'affermare che dopo la cadtcazione si apre la, porya
:- t.r-:11;ÌIlì1 espres- ai rimedi restitutori ordinari3l. In dottrina ci si domanda però se il risul-
:..-:.ie11e restitu- tato che si ottiene sia soddisfacente32.
:ì'. J,-ìl.Llinario del- Thnto piri che caricando le regole restitutorie di valenze risarcitorie o
. -r.'iia mala fede sanzionat6rie33 si rischia di attribùire al contraente fedele addiritnrra qual-
- *- !ìrescrrziorle, che cosa in piri di quello che avrebbe ottenuto se il contratto fosse stato
. ì.i :illcofa SOttO eseguito34.
bpporn nr-enrc la piri recente giurisprudenzaha cosf finito per consi
.:'; Jr nullità im- derr.à'di valura anche l-'obbligazione restirutoria della parte infedele; salvo
. ::-:r aausal6. owiamente il risarcimento del danno.
:-,. ;.'lla buona e Soluzione indubbiamente preferibile, proprio perché evita di anribuire
valenze risarcitrorie ai rimedi restitutori.
..- ... r-rale fede dei Parimenti da respingere la regola in base alla quale solo la parte infe-
:--r,,-' rl. c-lci frutti dele è tenuta a restituiré i frutti, nonché la regola in virni della quale solo
:. .-..s,-r di distr-u- la parte inadempiente deve considerarsi in mora a fax data dal tempo in cui
ha-ricevuto la frestazione3s.
.: 'ouona fede peraltro difficile trovare decisioni che in
.:-. Anche in gilrisprudenza
.: ,. izro del con-
. "gq.è
mrsura magglore o minore si discòstano rispetto alle linee ordinarie del-
I -,-- t,ùSC8l1Zà17. l'indebito.
:.-.:,: :-rullo ha nte- Per esempio in materia di risoluzione per inadempimentg vi sono deci-
t_i t-,'-:i,-ì aLrn nOfme sioni che fanno leva sul carattere retroattivo della pronuncia per sancire il

. .", :.ibile consi- ,1510; Cass., 12 giugno 7987, n. 5143; Cass., 6 aprile 1990, n. 291,1, Arcb' cio.' 1990,907; Cass',
1990, n. 8834.
I
"rrTra1990, n. 7705; Cass., 27 agosto
2 agosto
r:- r rr-ii tedeìe pu.- le tante: Cass., 10 febbraiò 1953, n. 327,GCCC, 1953, IY 212;Cass., 14 ottobre 1966,
'l
.. .: ì.:-L' aOnSitl-- n. 2459, GI, 1968, I, 2a7; Cass., 15 dicembre 7972, t't. 3612' FI, 7972, I, 2459; Cass., 12 marzo
\
1973, n. 685, FI, 1973, I, 2784; Cass.,9 luglio 1980, n' 4374, GC' 1980, I, 2426; Cass., 10 ago-
sto 1984, n.4759; Cass., 8 febbraio 1984, n. 966; Cass., 17 aprile 1993, n.4553, Corr. giur,1.993,
1099.
Nel senso che l'azione di nullità è ben distinta rispetto a quel1a per la ripetizione delf inde-
bito: Cass., 11 genr-raio 1978, n. 102.
32 BnuNr, o.c., 186.
13 Cass., 29 novembre 1994, n. 10217. Superata è la tesi di Aur-rrre, La risoluzione per ìna-

dempimento, Milano 1942, secondo il quale la risoluzione intesa come sanzione conduccva alla
dupiic" .onscguenza dell'irrctroattività de1la risoluzione c della salvezza dei diritti dei tcrzi'
' ,, Lur,rrnòso, Della risoLuzione per inadempimento, in Comm. cod. cio., dir. da Scialoja e
Branca, Bologna-Ron'ra 1990,422; DAoo,q Gli obblighi conseguenti alk pronuncia di risolwzione
del contratto per inadempimento trd restituzioni e risarcimento, in ÀDC 2000, iI, 529.
" LurtrNòso, o.c., ii Girr. comm., L990, I, 19, 35; secondo CRsrnoNovo, La rìsoluzione del
contratto nella prospettioa del diritto italiano, in Ew. dir. prio., 1999,793,811 ss, ai fini delle re-
stituzioni o..o.."..bb" equiparare alla distinzionc buona mala fede, la non conoscenza-conoscenza
dell'obbligo di restituzione; in senso critico Dr Me.;o, o.c., in Eu. dir' prh'.,2001,531,537,546'
il c1ua1e sàrebbe favorevole a distìnguere a scconda chc si tratti di scioglimento per cause origi
naita (condictio indebiti) o sopra\rycnuta (condictio ob causam finitam\, con conseguente retroat-
tività solo nel primo caso; in scnso critico Mosc,r:rt, o.c, in RDC, 2006, Atti, 459' 483,484, se-
condo il quale il problema non è tanto quello di distinguere tra vizio originario_o sopral'venuto,
rna al limite tr" ,indel-,,ito e restituzioni contrattuali; anche se finisce per ribad:irc la sua prcferenza
per il modello unitario dell'indebito, ir.ti, 483, 488' 492.

479
principio in base ai quale le restituzioni devono awenire fin dal momento fede, se a :,
àeila éonsegna (ex tuitc); senza owiamente distinguere_a-seconda dello stato
di beni mc:
ria di in-rn.-
di buona J di -ala {ede, o tra parte fedele ed infedele36.
Anche in materia di nullità ,ri è .rn filone giurisprudenziale secondo il
In mate:
abbiano ac:
quale in tema di possesso acquistato a.titolo deiivativo, owero in esecuzio-
c.c.), con l:
ne di un .orrt.rtto nullo, non si applica l'art. 1.1'48 c.c., il quale riconosce
solo il terz;'
al oossessore di buona fede il dirittòài frutti. La declaratoria di nullità espli-
chàrà dunque il suo normale effetto retroattivo, con la conseguenza che il
ricchimeni,:
In mate:
porr"rro.., non importa se di buona o di mala fede, sarà tenuto a resti-
pregiudica .
tuire i fnstti3'.
trascnzlone
In altre occasioni viceversa la giurisprudenza insiste sul carattere costitu-
tivo della decisioness, cot .onse$renté decorrenza dell'obbligo restitutorio
In dott:
dal codice
relativo agli interessi a partte dilla data della pronuncia stessa (ex ry1nc)3e.
sivo restrin,
Il che i"nfluirce an"hd in ordine al momenro in cui viene liquidato iI valo-
ormai rele*
re della prestazioneao.
Anchè in dottrina è stato sostenuto che ai fini delle restituzioni occorre- degli acqui.
zione deih.
rebbe distinguere tra fase di costafiza del rapporto, antecedente alla caduca-
zione del contratto, e fase successivaai.
5. Un a,
Si consideri artcorache poiché in materia contraffuale, con la sola eccezio-
caso in cui
ne della nullità, la prestaziòne è sempre dovuta, ai fini delle restituzioni oc-
correrebbe consid6rare entrambe le-parti di buona fedeg. In relazione al
consumazit
del bene*'.
periodo di costanza dgl rapporto, poiché ciascuna. parte esercita legittima-
mente i suoi poteri, dovrebbe escludersi un obbligo restitutorio esteso ai
Ci si dc
fruttia3.
o ancora a1
Differenze rispetto al regime ordinario della ripetizione_ dell'indebito si sciogliment
rawisano anche Sotto il pròfilo della opponibilità ai terzi della pronuncia. In base
nazionale l
La declaratoria della nullità in appliiazione del noto principio resoluto
iwre dantis resolvitwr ius accipienrls 3i rifleme immancabilÀente anche sugli sia piri pos
Per eser
eventuali acquisti deiterzi aventi causa, non importa se di buona o di mala
luogo solo
In Fran
zione è dir
36
Cass., 1.4 marzo 1968, n. 827; Cass., 15 marzo 1,972, n.756, FE 1972,I,249' "ll venditore lità viene c
è tenuto a iestituire le somme ricer-ute con gli interessi legali, dol'uti quale fnrtto cìvile de1 de- In Italia
naro, indipendenremenre dalla mora, alar daia dal giorno in cui le somme gli furono consegnate
dall'altra iane,; Cass.,21 ottobre 1,992,n. 11511; Cass', 10 giugno 1968, n. 1771;Cass', 17 mag- ne del ben
gio 1969,'n. 1684; Cass.,6 ottobre 7970,n.1803, f/, 1970,1,2746;Cass.,10 maggio 1980, n'
3073; Cass., 12 maggio 1982, n. 2962; Cass.,23 agosto 1985, n. 4510.
,i Cass. 1' febÉiaio 1,957, n.381, Fl,1958,1:428. In senso contrario, a {avore cioè dell'ap- aa Anctnc
plicazione della regola in virtri della quale il possessore di buona fede fa propri i fr-utti: Cass., 21 a5
Specilic
maggio 1955, n. 1486; Stcco, Il possessq Milano 1988. a6
3' Cass., 29 novembre 1973, n. 3291. Marus,
del contratto.
3e
Cass., 23 marzo 1965, n. 476; Cass.,4 iuglio 1'969, n. 2456, FI' 1.97a, I,560; Cass', 13 gen- a7 Scnrtlr
naio 1,972, n. 106; Cass.,29 novembre 1,973, n.3291; Cass., 18 febbraio 1980' n. 1,192;Cass',23
Cass., civ., 17
marzo 1965, n.476. a8 Cass.,
-
ao Cass.,4 luglio 1969, n.2456; Cass., 13 gennaio 1,972, n. 1a6.
al di un princrp:
BrLrtonr, o.c.
a2 schio del Pert
BnuNt, o.c., 181.
zioni restitutc
a3 Brr.nront, o.c., 247; Di Me1o, o.c., 322.

480
:rr dal momento fede, se a titolo gratuito od onerosoaa; con i soii limiti costituiti in materia
;.-: riia dello stato di beni mobili dalla regoia possesso vale titolo (art. tl53 c.c.), ed in mate-
ria di immobili dalle regole sulla c.d. pubblicità sanante (art. 2652 n. 6 c.c.).
:-:-.,.r-e secondo il In materia poi di annullamento vengono fatti salvi i diritti dei terzi che
'.- ::',-r in esecuzio- abbiano acquistato in buona fede ed in base ad un titolo oneroso (art.1445
: ,-:,i:ie riconosce c.c.), con palesi deroghe rispetto al regime della condialo, in virtù del quale
- . ": nullità espli- solo il terzo acquirente a titolo gratuito può essere escusso nei limiti dell'ar-
- -::IL'nZa Che il ricchimento (art. 2038 c.c.).
,,'. --,-tarto a resti- In materia di rescissione e di risoluzione è previsto che la declaratoria non
pregiudica i diritti acquistati a qualunque titolo dai terzi, salvi gli effetti della
..-.::.ttere costltu- trascrizione della domanda di impugnazione (artt. 1.452, 1458 11 c.c.).
:: :to restitutorio In dottrina si è considerato come l'evoluzione che si è al-uta a partire
-
:-:r:i \1q
(€X nUncf . dal codice Napoleone fino ai nostri giorni abbia comportato un progres-
:cuidato il valo- sivo restringimento del principio resoluto iwre dantis resohtitwr ius accipientis,
" ormai relegato nel solo caso della nullità; a favore viceversa della salvezza
::-liZtOnl OCCOfre- degli acquisti dei terzi in base ad atto trascritto prima della data di trascri-
:,1:.'ic- .r1la caduca- zione della domandaas.

-^-
- r: sola eccezlo- 5..Un altro problema che è stato discusso in dottrina è cosa succeda nel
,,.; :.'stituzioni oc- caso ln cul ln costanzadi rappolto si siano verificati eventi tali, distruzione,
ll relazione a1 consumazione, e cosi via, da rendere impossibile la restituzione in natura
':,::r-r'cita legittima- del benea6.
i:t:*iLrrl0 esteso al Ci si domanda in altre parole se l'eventuale distruzione) consumazione
o ancora alienazione del bene awenuta in costanza di rapporto escluda lo
:. delf indebito si scioglimento del contratto.
z ::lla pronuncia. In base ad una regola piuttosto diffusa anche da un punto di vista inter-
I r--:1arp10 TesoLt/[.) nazionale la caducazione del contratto sarebbe preclusa ogniqualvolta non
-:::rte anche sugli sia più possibile giungere a restitutio in integrwm.
: r'-:Llna o di ma-a Per esempio nei Paesi di common lazu \a rescission del contratto può aver
luogo solo nei casi in cui è ancora possibile la restitutio in integrum.
In Francia le corti applicano la regola in base alla quale se la restitu-
zione è diventata impossibile per fatto di chi la domanda,l'azione di nul-
lità viene dichiarata irricevibiléo'.
In Italia l'art.1492III cc. stabilisce che in caso di perimento o alienazio-
ne del bene non è piri possibile la risoluzione del contrattoa8.

aa
Anctnoru, o.c.
o5
Specificamente sul punto: AncrRorri, o.c
a6 Menrsce' Impossibilità di restitwito in integrurn e risolubilità, rescindibilità, annull.abilità
ll;s... ,: del contratto, in ÀDC, 1977,II,78.
- :rl: ,.- t,
a7
Scurrror, Szemwsxr, Les conséqwences de l'annullation d'wn contrat, in JCP, 1989, I, 3397
Cass., civ., 17 dicembre 1928, D.H., 1929,52 Cass., civ., 23 dicembre D7A,D. 1970,604.
a8 Cass., 21 dicembre 1,977, n.5664; secondo Cass., 18 febbraio 1983, n. 1254, si tratterebbe

di un principio espressione di una regola generale; specifican-rente sul punto OuooEr-SalÈ, 1/ rr


schio del perimento fortuito nella vendita di cctsa r-,izrata, Rtsolwbilità del contrattc, ed obbliga-
zioni restitutorie, Padova 2004, ivi anaiisi de1le varie tesi esplicative deÌla norma.

481
Lo stesso principio compare altresi in materia di vendita internazionaleae. Non è ,i.
Secondo la dottrina Ia ratio di un tale principio dovrebbe rawisarsi nel sé che prec-:
fatto che la risoluzione del contratto non è piri possibile quando una parre piuttosto la
abbia definitivamente utilizzxo la prestazione che le spettaso. con la cons.'-
Si tratta in ogni caso di una regola limitata alla vendita, Ia quale non si cla all'azior.
estende alla permuta. tirare in ba-,
In termini generali, nonostante l'opinione in senso contrario manifestata trd. factum :
da alcuni autori51, non pare peraltro che vi siano particolari cohtroindicazio- contrarlo.
ni a consentire lo scioglimento del contratto anche nei casi in cui non sia
piri possibile la restitwtio in integrum: in queste condizioni sarà infatti suf- 6. Nonc,,
ficiente impone l'obbligo di devolvere il- corrispondenre monetario (artt. della casistu
2037 e 2038 c.c.)52. trattuali seg--
In questa prospettiva la regola pretianT succed.it in locwm rei, di piri re- . La.giui.
cente origine, ha gradualmente soppiantato il vecchio principio della restitw- Zlone ln mL'
tio in integrum; salva la soprawivenza di un tale principioin qualche nic- tratto, senz;'.
chia, come per esempio in materia di vendita (art. M9f c.c.). mento per -,

Ne consegue che f impossibilità di restiruire in narura non può costi- A) In p:


tuire un ostacolo alla risoluzione del contrarto. Si tratta in effetti di due zione de1 cc
profili nettamente separati. La risoluzione del contratto segue le sue regole; scuna di essr
dopodiché faranno ingresso i rimedi restiturori e risarcitoii. tratto55.
_ pivepo può però essere il caso in cui la parte a cui compete il diritto B) Nonc'
di chiedere la risoluzione, convalidi il contratro. stitutorio s:
Sebbene l'istituto della convalida (art. 1444 c.c.) non sia specificamente ffe volte nt,--
previsto in materia di inadempimglto, è possibile ritenere ché la sressa lo- a seconda c:
gica possa operare anche in caso di cattivo adempimento della prestazione. C)Unc
Se infatti la controparte, pur consapevole del nonlsatto adempimento, con- gli eventuair
suma, aliena, o altrimenti dispone dell'oggetto della prestazione, questo può restrtultl uni
-
precluderle la possibilità di iisolvere il òòntrano53. dovrà esser.

ae
Art. 82 Conv. Di Menna. Contr., 7999,38
50
BraNce, La compraoendita e la permwta,2' ed., Torino 1993, II, 960. dell'art. 149\ 3
51 Manrsca,
o.c.; Brerce, o.c., Y, 293, secondo il quale il principio di cui all'art. 1492, 3" è sufficiente a I
comma, c.c. avrebbe portata generale, con conseguente possibilità di chiedcrc unicamente la ri- venduta perché
duzione del prezzo; Cass., 29 aprile 1991, n.4762. soluzione nei c
s2 Cass., 25
febbraio 1961, n.416; Cass., 15 giugno 1.965, n. 1243; Cass., 26 luglio 1968, n. f impossibfià c
2706; Cass., 19 novembre 1963, n. 2995, GI, L964, l, 1, Z5B; Cass., 16 ottobre 1,976, n. 3539; sione del contn
Cass., 1982, n.3827:
"La materiale impossibilità di spccifica reintegrazione delle posìzioni giuri- vizio"; in senso
diche anteriori al contratto non prcgiudica la espcribilità e il favorèvole esito delfazione diliso, sa Concord:
luzione per inadempimento, potendo ciò comportare soltanto che la reintcgrazione patrimoniale 55
Cass. 10
avvenga per.equivalcnte. pecuniario, secondo il-principio_pretium
,s,uccedit
in Locwm rJr, ,rt.rr".ro 56
Cass., 18
una sostituzione oggettiva sancibile anche d'ufficio qualora - dall'accertamento riservato al giu- 1" dicembre 20
dice del mcrito - risulti l'obiettiva impossibilità della rcstituzione specifica,; Cass., 20 marzo L989, 57 Cass., 17
n. 1391, GC, 1989, I, 2436; Cass., 15 maggio 1996, n. 4498; Cass., 20 ottobre 1992, n. 10256; in s8 Ltnmtos
dottrina: Secco e Dr Nova, o.c., II, 67a. 23 agosto 1985,
_ sr Lo si vede per esempio molto bene in materia di compravendita, dovc la consumazione, Milano, 6 orol
l'alienazione o la trasformaz-ione del benc con la consapevolezza del vizio che 1o connota, impe- guenti dlk?ran
disce di chicdere la risoluzione del contratto: Cass., 1" febbraio 7993, n.1212; FI, L993,1,2i47; 561; Cass-, 11 r
GI, 1993, 1, 1, 1666; Cass., 8 giugno 199,1, n.5552; Cass.,4 aprile, 1998, n. 3500, GI, 1.999,258; 5e Cass., 6 ,

482

4 . .,1
:i'. .:-.:arnàzionaleae. Non è dunque la consumazione o la disposizione del bene in sé è per
-: :: rar-r'isarsi nel sé che preclude la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto, ma
: --..::Jo una parte piuttosto la consumazione, l'alienazione o la trasformazione del contratto,
con la consapevolezza del vizio che 1o inficia. Il che può implicare rinun-
...' ... qr,rl. non si cia all'azione di risoluzione, ancorché tacita, o a seconda delle preferenze,
tirare in ballo il principio di non contraddizione (nemo Potest oenire con-
n:rario manifestata tra faay.m propiwm); salva ancora la possibilità di una protestarlo in senso
r: ;ontroindicazio- contrarlo.
,-a-sr Ln cui non sia
r::r sarà infatti suf- 6. Nonostante il permanere di alcuni margini di incertezza, lo studio
:e r-Lonetario (artt. della casistica consente di confermare che il regime delle restituzioni con-
trattuali segue ormai un regime suo proprio.
-:: ,. l.t't, di pirS re- La giurisprudenza ttahana" al pari di quella francese, ha fato applica-
:.,- : : r.-r àella re stitw- zione in modo integrale del modello retroattivo dello scioglimento del con-
:: ::r qualche nic- tratto, senza.distinguere tendenzialmente a seconda che si trafti di annulla-
mento per vizi originari o di risoluzione per circostanze soprawenute 54.
.:,. :r.l-r può costi- A) In primo luogo, appurato che ai sensi dell'art. 1458 c.c. la risolu-
::. :,' eft-etti di due zione del contratto opera retroattivamente tra le parti, ne consegue che cia-
s-.--,'le sue regole; scuna di esse sarà tenuta a restituire quanto ricevuto in esecuzione del con-
tratto55.
: - - :ìr'-aete il diritto B) Nonostante alcune oscillazioni, prevale inoltre l'idea che l'obbligo re-
stitutorio si estende altresf agli interessi, a volte qualificati compensativi56, al-
: s:.,. .;.ecificalnente ffe volte morator?7, a fas data dal tempo del pagamento, senza distinguere
::r --:li la stessa 1o- a seconda che il pagamento sia stato ricevuto dalla parte fedele o in-fedele58.
- :-,-a prestazione. C) Un discorso comparabile può essere ripetuto per quel che riguarda
ll-::ì111I]1eOtO, COn- gli eventuali frutti prodomi medig tgnqo:e, che parimenti dovranno essere
:,.- :aì:ra. questo puo restituiti unitamente alla cosa principalese; o, ove questo non sia possibile,
dovrà essere corrisposto l'equivalente in denaro60.

Contr,1999,3B1; NGCC, 1999,I,315; Cass., 15 gennaio 2001, n. 489, FP,2001, I,468: "Ai sensi
dell'art. 1492,3o comma, c.c. l'alicnazione o la trasformazione della cosa viziata, di per sé, non
è sufficiente a precludere a1 compratorc l'azione di risoluzione deÌ contratto per vizi della cosa
vendua perché la regola dettata dalla predetta norma, che esclude la possibilità di chiedere la ri-
soluzione nei casi di alienazione e di trasformazione dclla cosa, deve essere ricondotta non al-
l'impossibilità di ripristino della siruazione in cui le parti si trovano a1 momento deila conclu-
sione dei contratto, ma alla volontà dell'acquirente di acccttare la cosa nonostante la presenza del
vizio"; in senso analogo dispone l'art.82,2o comma, lett. c. del1a convenzione di Vienna.
5a
Concorda con questa soluzione: D,Lrracasa, o.c, 385.
5s Cass., 10 giugno 1968, n. 1,774; Cass., 17 maggio 1969, r. 1684.
56
Cass., 1B gennaio 7997, n. 447, Vita not., 1991,535; Cass., 4 dicembre 7992, n. 12942; Cass.,
1' dicembre 2000, n. 15358; Cass., 15 marzo 2AA4, n.5237.
5' Cass., 17 maggio 1995, n. 5391; cass., 17 marzo 2003, n. 3555.
58 LuuINoso, o.c., 26; Cass., 10 maggio 1980, n. 3073; Cass., 5 agosto 1982, n. 4401; Cass.,

23 agosto 1985, n. 4510; Cass., 30 ottobre 1992, n.11825; Cass.,21 ottobre 1,992, n.11511; Trib.
Milano, 6 ottobre 1998, RDC, 2000, II, 529, con nota adesiva di D'eooe, Gli obblighi conse-
guenti alla pronwncia di risoluzione del contratto per inadempimento tra restitwzioni e risarcimento,
561; Cass., 1.1. marzo 2003, n. 3555.
5e
Cass., 6 ottobre 797A, n.1803: "In conseguenza della risoluzione del contratto le cose ri-

483
D) si consideri tuttavia. che una possibile obiezione nei confronti di que- duto an::,r:
s1a iqpostazione può derivare ove-si consideri che la parte adempi"ntJ h,
dovrà de.'-l
altresi diritto ad ottenere il risarcimento del danno, inteso .orn" ll.ro ."r-
levando r- ,.
sante. Se infatti si consente aila par-te fedele di cumulare frutti ed interessi
1ore66.
con il lucro cessanre, questa ottèrrà piÉ di quanro avrebbe otrenuto se il C) Pi; :
contratto fosse stato eseguito. monetar: :
_ Di qui dunque I'opportunità di tenerne co,to in sede di quantificazione sprudenz::-..
de[ danno, in modo tale da evirare che la parte fedele pori, .rr.re iper- dele e d: ..
compensata6l.
automati;:- :

.. comg vedremo, u, problema analogo si pone nel caso in cui a titolo che in o:::
di risarcimento del darrno venga chiesia \a i'al:utazione moneraria della anche ne- --..-
somma devoluta.
piÉ luogc .
. A) Qualche difficoltà in più potrebbe porsi nel caso in cui il bene tra-
sferito sia un'azienda, specii con riferimento ai frutti prodo tti medio tem-
generali ;--..
rie, 1a p:.:..
pore. rn alcuni casi la giurisprudenza.ha configurato un obbligo restiruto-
sensi del.':-:
rio esteso ai frutti62, in altri -lo ha escluso6i. In"reahà nei casi dI q.r"rto g"- suila bas- :
nere occorre tener conto dei vari fattori che hanno consentito i, p.oj.r-
zione del reddito, azienda, denaro, capacità imprenditoriale, e cosi v'ia, con
consegucnre necessità.di ripartire il profittoot. ln linea di principio l,obbligo
"' Cas. .:
restrtutorio.non potrà peraltro essere inferiore.rispetto il ,,rlo." di goji- : :.
COntl-afirì
mento del bene produitivo.in questione, ed al .ò.rr"gr.nr. .irp.r-io Ji tamenti aar-i:-
spesa effettuato dalf imprenditoré utthzza.ndo senza titJio l,airrui azienda. va]ente lr. -::
rl l llàsara -
B).Questo vale anche nel caso in cui una parte abbia goduto medio tem-
Cass.. 1l :..-
por9. d! un bene in esecuzione del .orrtrrttà; si pensi
ier ese-pio ad un
preliminare con effetd anticipati; nei casi di questo q"rr"i. la risoluzione del
giwr., 2C
55c. l-GCrl
*consegue cuzlonc .:.1 - -
contratto non cancella il godimento intermed-io; ne che chi ha go- 5:-+r G-l.
L"
, "-
C;s... -
"- Dr ì1.
irl, esecuzione di questo devono essere restiruite con rutti gli accessori (frutti ed
:."3t: altre uti- it),r )q9'\ -'
lrta) che la cos.t stessa evesse medio tempore.prodotto, e sulle soà-..,".rot.
ìn anticipo ad una 15"1;Grrz- .
delle pani, ranno c^orrispos_ti g1i intere.ri'legali <Ja quando qrell" rtesse ro,u." ,"nn..o
ricewte..; ri:ohzir,.:: -..
Lass., l2.grugno i987, n. 5.1.43, GC, 1987,I,2222; Cass., 5 aprile 1990, n.2gO2: oNei
contratti luztinne. C-,,..
a.prcstazioni corrispettive, la retroattività della pronuncia cost'itutira cli risoluzione per ìnadem-
pimento... comporta il sorgere, a carico di ciascun contraenre, ecl indipendentemenie se!uent: -;....::
dempienze a 1ui imputabili,-dell'obbligo di restituire l, p..rtr.ion" ,ll.*ir, .,-"a caso
dalle ina- "t C:-.. . :,
in cui la 12ll: .\:
a'uro.pcr un. .oi fn:ttifera. i lrutti rnarurali o civili) f....fir;. owero, qur- bligo de: ,-..:.
flessa,.abbil
,:,ri dl "qF:Jt".
sia.possibile la restiruzione, di corrispondere l,equivalenie in denr.o,; Cass.,24 ---
tebbraro"r_rl::n
luta. data .:
1995' n.2135; cass., 17.luglio 1997,,n.6586, Gl,199g, 1113; salvo ancora I'obbligo
di s:rre a ta-::::
risarcire i danni che incombe sulla parte inadempiente.
6c Cass., netaria-: C.:..
24 febbraio 1995, n.2135.
61 .. .
In dottrina è stato suggerito di limitare le restituzioni deì fr-Lrtti e degli interessi al solo pe- ' S,,.
riodo successivo alla propoiizione della domanda, ove venga altresi chieito il risa1.cime.rto del 1993. n t,i:.
n. òò-r+:
mancato guadagno: BraNca, o.c., y, 291. -
62 1 991. -10; ,1- -
In questo senso A. Milano, 11 gennaio 1,957, F. pad., 1957,11, 12.
63
secondo cass., 13 febbraio.1969-, n. 4g6, GI, tù0, l, 1, 1736, i fmni che si traggono da1- " Ci--.
..
l'esercizio di un'azienda commerciale,.anche.e-ille[ittimr-.rrt. por..duta 1Sl Cas... -. :'
da chi t, g.r?i-r.., r;rro gemaitr i.'-.:
di pertinenza non.del proprietario dell,azienda, rni di .hi l,h, g.rtito
6a tobre 19!1. ::
. P. Garro , Arricchimento senzd c.lasa e quasi contratti, in"Tratt. dir. cio., dir. da Sacco, To-
rino 7996; P. Gerro, Anìcchiruento ,rnrn ,orio, in Comm. cod. cia., dir. au s.+rt.ri.rg.., l,tilorro GC 19e:. ,. 'l
2043. Cass.. ll .:- ,:
-: C.-.... :-

484
- -:rirLrnti
di que- duto anticipatamente del bene, si pensi per esempio 14 "n appartamento,
:,: :.lcmpiente ha dovrà derroll,ere altresi il corrispondente valore di godimento65; a nul]a ri-
,- -,--:ìle lucro ces- Ievando il fatto che medio ternlore il bene restituito sia aumentato di va-
:--.:lr ed interessi lore66.
Il; ,.rlteflUtO Se il C) Più delicato è il discorso relativamente alla eventuale rlahrazione
monÉtaria delle somme devolute6T. Mente infatti un tempo un filone giuri-
di quanti{icaz.ione sprudenziale qualificava di valuta l'obòligazione restitutòria della parte fe-
lrcssa essere lper- d.1. . di valoie quella della parte infedéle, c_on conseguente rivalutazione
automatica in quÀt'ultimo ca-sou8, in seguito l1a preso il soprawento l'idea
rso in cui a titolo che in ogni caà si rrama di un'obbligaLione di valutau'. Ne consegu" gh:,
rc monetaria della ,rr.he ,r.T caso in cui sia la parte inadempiente a dover restituire, non si fa
piÉ luogo a rlalutaziorr" ,^rto-rtica; piuttosto, in conformità ai principi
: ;'-ii il bene tra- generali"che presiedono le restituzioni ìn_materia di obbligazioni pecunia-
,: : -,rri inedio tem- ii., 1, parte, sia essa fedele o infedele, che lamenti un.maggior danno ai
'rÌrlc-r restifuto- sensi dà['art. I224,2o comma, c.c. sarà tenuta a darne la prova, ancorché
:.r.: ir questo ge- sulla base di presunzioniTo.
:rr.-lriio ia produ-
.. :. : aosi via, con
:: ::lrpio 1'obbligo 65
Cass., 5 aprile 1990, n. 28a2: nTra gli obblighi restitutori.conseguenti alla risoluzione di un
.. '. :lore di godi- conrra6o prelimirrare di vendita... rientia l'obbligo del promissario, al.quale sia stato anticipa-
tamenre .àrr.grrr,o f immobile promesso in vendiia, di còrrispondere alla controParte ... l'equi-
-..,:-' risparmio di .ralente pecurrilrio dell'uso e dei godimento del bene nelf inter-vallo comPreso. tra la consegna ed
:,:rur azienda. il rilascio del medesimo,; Cass., 29 ottobre 1993, n. 1A752; Cass', 29 novembre 1996, n' 10632;
ì - -r,:i.ì rnedio tem- Cass., 12 marzo 1,997, n.22a9, Danno e req.,7997,514; Cass., 24 marzo 1999, n' 2788, Con
:L: r':empio ad Un giwr.,2OOO,334; Cass., 18 gennaio 2aa2, n.550, NGCC, 2003, I, 13; Cass., 18 gennaio 2002, n'
Bso,',r,lCCC, 2003, I, 13; plincipi analoghi rrovano applicazione nel caso in cui sia stata data ese-
. ... r-isoluzione del ..rrior. ad un contrauo ài loc"zione nullo: Cass., 3 maggio 7991, n. 4849, Arcb. locaz., 1997,
,:',.- chc chi ha go- 501; GI, 1.991,I, 1., 1.314.
66
Cass., 9 gennaio 1.993, n. 1.39.
67
Dr MeyolÀlsoluziane del contratto ed effettirestitutort debito dioalore o dioalwta?,in Cor.
.. . :::ni ed altre utì- giwr., 1993,326; Drr-ErNr, Risolu.zione per inadempìmento e principio nominaltstico, tn Contr., 1993,
::-..:: r:r.rlticipo ad una is+i Gurrrr, La configurazi6ne della àbbligazAnà restitutoria come debìto di oalata nella dialettica
l' :: tI'rIlCrO ncc!1lte»; risoiuzione-isarri*irio, in Giur. comm., 1994, II, 60; Drr-rrNr, Inadempimento e dirittct alk riso-
- ' - -: -\ er contrJ.ttl lwzione. Ckwsola penale e principio nominalistico, in Contr., 1995, 572; D'elloe, Gli obblighi con-
ri --11,ìi.lL' per inadem- seguenti alk pronuncia di iisoluiione del contratto per inad,empimelttg, i2 RDC, 2aCA, il, 529.
' :: -t i:'::Ìlente dalle in,r-
" ot Curr., 30 giug,ro 1982, n. 3940; Cass., 23 agosto 1985, n. 45i0; Cass', 26 {ebbraio 1986, n'
--: . -. :-,c'1 caso in cui la 1203: "NellipotIsi"di risoluzione del1a .o-pr",rùdit" per l'inadempimento. de1 venditore, l'ob-
r :.:---r:ti. o\1ero, qua- bligo del meàesimo di restiruire i\ prezzo dìompratorà costituisce debito di valore e non di va-
-:. .. -l..,naro"; Cass., 24 l.,tX, drt, la funzione risarcitoria della restituzior",., p"n",,-,to, la somma di_denaro da rimbor-
ì ::ì.1ìra l'obbiigo di sare a Éle titolo deve essere determinata tenendosi .onio, d'ufficio, della svalutazione mo-
"nche
netaria»; Cass., 12 giugno 1987, n.5143, GC, 1,987,I,2222; Cass., 30 gennaio 1990, n' 587' Dir'
"Cass.,
e giur. agr., 1991,iO; 6 aprilc i990, n.2911,, Dir e giur. agr., 1.991,90; Cass', 10 febbraio
::- t:::.i-essi al solo pe- 19!0, n.!58; Cr..., 1'agosto tgSO, n.7705; Cass.,5luglio 1990, n.7052; Cass,27 agosto 199-A;
- ::r :- risarcimento ciel n. 8834; T. Cagliari, 29 aprile 1991,, Ri'J. giur. sarda, 1993' 29; T. Potenza, 20 giugno 1991, GM,
1993, 364; Cass., 26 febbraio 1993, n. 2456.
o; Gnosso, Saggi sull'eccezione di inadempimento e la risolwzione del contratto, Napoli 199:,
1-: : ::: ;: traggOnO dal- 18; Cass., 16 ottobie 1981, n. 5424, Arch. cirt',1981,965; Cass.' 5 agosto 1982, n.4401; Cass', 30
:: . '. --:-,r i.r gestisce, sono gennaio 199A, n. 587, Dir e giur. agr., 1.991,90; cass., 11 novembre 1992, n. 12i24; Cass', 30 ot-
iobre 1992, n. 11825; la svolta decisirra è stata segnata da: cass., S.U., 4 dicembre 7992, n. 72942,
;- -: ::r. da Sacco, To- GC, 1.993, I, 30; Resp. cit. preo., 1993, 515; FI, 1993, I, 401; Cass., 20 maggio 1997' n' 4465;
:: -:: -i;:Ì.-singeq N'lilano Cass., 20 agosto 1999, n. 8793; Cass., i4 aprilc 2004, n. 7066; Cass., 15 marzo 2A04, n' 5237'
'o Cass", 30 gennaio 1990, n. 557, Di;. e giur. agr, 1'991,9a; Cass., 11 novembre 1'992, n'

485
Salvo ancora l'obbligo generico di risarcire i danni che incombe sulla E) In c;,
parte inadempiente ai sensi dell'art. 1453 c.c.71; con l'ulteriore precisazione dall'art. 2C-r
che, ove sia stato chiesto il risarcimento del maggior danno arrìhe ai sensi F) La ns,.
dell'art. 7224,2" comma, c.c., questo non può comportare una duplicazione zione di o:
di risarcimento a favore della ùmima, Ia quale deve^ essere risarcità, ma non conto delia-
arricchitaT2. primo luor.
A) Non particolaà problemi si pongono poi nel caso in cui si tratti di tenza, cofi '-

un bene determinato che è diminuito di valòre o non può piÉ essere re- comparabilt
stituito in natura; nei casi di questo genere secondo i piri recenti indirizzi nonché per
giurisprudenziali può ugualmente essere chiesta la risoluzione del contratto, meno.
con conseguente obbligo di restituire il corrispondete monetarioT3 . Trattan- G) PiÉ ;
dosi di un'obbligazione di valore, il corrispondente monetario dovrà essere dell'obbliga:
raggoagliato ai tempi delle restituzionTTa. l'opinione .
B) Nel caso opposto in cui il valore del bene sia aumenrato in seguito tratto; ne .,:
_
ad addizioru, non piri rimuovibili, miglioramenti e spese, dovrà owiamente solvono la -

tenersene conto ai fini della quanti{icazione (art. 2040, 1l quale a sua volta torie e risa:
rinvia agli artt. 1149, 1150, 11,51 e 1152 c.c.)7s. tenimento c
C) Parimenti, ove sia stata effetruata una prestazione di fare, 1l suo va- clausole co:
lore dovrà essere ragguagliato ai tempi delle iestituzioni. In materia di ap- dove sono .

palto troviamo cosi deciso che in caso di inadempimento del committente, riacquistare
I'appaltatore ha diritto a ricevere il corrispettivo-dei lavori effettuati, rag- liz,zatores).
guagliati al tempo delle restituzioriT'.
D) Ove"poi si trafti di prestazione irripetibile, come quella del medico, 78
DrLLlci
anche il corrispettivo già devoluro non porià essere oggeffò di restidtzioneTT. 7e An. t-.i.:
80
Cass.. - :
81
Secco e

12124; Cass., 30 agosto 7994, n. 7594; Cass., 17 maggio 7995, n. 5391; Cass., 1" luglio 1996, n. soluzione, in I
5963; Cass., 17 luglio 2AA2, n. 10373, GC, 2003, I, 2886. questa soluzic:
'1 Cass., S.U., 4 dicembre 1.992, n. 12942, GC, 1993, I, 3A; FI, L993, 1,401; Cass., 26 feb-
82 Cass.. l-
braio 1993, n. 2456; Cass., 23 gennaio 7995, n.725; Cass., 27 gennaio 7996, n. 639, Vita not., pane non ilaj:
1996,853 Danno e resp., 1996,649; Cass., 1' dicembre 2000, n. 15358. dell'altra pane
72
Cass., 30 gennaio 199a, n.587; Cass., 17 maggio 1.995, n.5391; Cass., 20 gennaio 1995, n. ria non perde .

625. eventualmente -
7r Cass., 27 maggro 1981, n.
3474, GC, 1.982,1, 228; Cass., 14 agosto 1992, n. 9579: .In rema conclusione d.-
di risoluzione del contratto per inadempirnento, il diritto della partè adempiente a1 ripristino re- 959; T. Monz:
troattivo delle proprie posizioni comporta, ove Ìa parte inadempiente non sia in grado di resti- cessariamente :
ruire il bene ricevuto, oppure questo sia diminuito di valore dopò l'epoca di stipulaiione del con- posto che in c:
tratto stesso, che deve riconoscersi a detta parte adempiente là facoltà di reclamare una somma qualsiasi obblì:
corrispondentc al piÉ alto valore delia cosa all'indicata epoca, al fine della ricosrruz-ione della sua che sopravlile
situazione patrimoniale nell'originaria consisrenza,,. in materia dr c,
7a
Cass., 4 aprile 1997, n. 2915. 1475; Cass., 2.
/s BraNce, o.c., Y, 295. concordato pr;
76 2004, Conn:, )'.
_ Cass., 4 luglio 1,969, n.2456: .Lobbligo delle reciproche restituzioni nasce dalla senrenza I,88: "La decL;
che ha natura costitutiva, e correlata efficacia ex nunc. Pér-tanto, risolto il contratto di appalto, il
committente inadempiente, nell'impossibilità di restituire I'opus parzialmente realizzato iall'ap- caria (perforn-L:
paltatore adempiente, è obbligato per l'esigcnza di reintegraie la ìimazione patrimoniale di quì- de1 contrarto c
8l Cass.. 1'
st'ultimo a corrispondcrgli il valore vcnale de\\'opu.s predetto con riferirnenio al momento d-ella
pronuncia.di_risoluzione, nella quale l'obbligo trova la sua fonte, e non con riferimenro ai prczzi ziaria, in CeI.
contrattuali dell'opera eseguita-; la sressa màssima ò riprodotta in Cass., 13 gennaio 1972,;. rc6 1886; Arrru.
77
T. Roma, 28 luglio 2004, Danno e resp., 2005, 515. leasing, in Rt'

486
:- incombe sulla
E) In caso di alienazione del bene trova applicazione quanto disposto
dall'art. 2038 c.c.78.
:-.,-:e precisazione
::,-- ;.nche ai sensi
Fia;roluzione del contratto non determina peraltro l'automatica estin-
zione di ogni tipo di rapporto tra le parti; vi sono clausole, che tenuto
*r; tluplicazione conto della loro autonomia, o della loro funzione, non vengono menoTe; in
: :tstralta, ma non
primo luogo permangono i doveri di restituzione che si fondano sulla sen-
tenz^, con i òorrelad obblighi di custodia e conservazione8o. Un discorso
' ::. cui si tratti di comparabile può essere ripenrto per quel che riguarda la clausola arbitrale;
y;-. più essere re-
nonéhé per fli obblighi di segritezza, siano essi specificamente previsti o
t :ecenti tndrrtzzi
meno.
ic:e Cel contratto, G) PiÉ discusso è il destino delle garanzie che assistono l'adempimento
r:"erarioil. Trattan-
dell'obbligazione principale; in dottrina8l ed in giurisprudenzas2 prevale però
:::.:ro dovrà essere
l'opinionà che esie noÀ si estinguano in seguito alla risoluzione del con-
tratto; ne consegue pertanto che esse dopo la risoluzione del contratto as-
:r:rtalo ln segulto
solvono la funzione di garantire l'adempimento delle obbligazioni restiru-
;..r-rà or.viamente
torie e risarcitorie. Salvi la possibilità pèr i contraenti di precisare il man-
. c-'lire a sua volta
tenimento delle garanzie anòhe in caso di risoluzione in virtÉ di specifiche
clausole contrattuali; come per esempio in materia di leasing finanziano,
-r: ::ì... il suo va-
dove sono frequenti le clausole in virtri delle quali il fornitore è tenuto a
-
- ;:rareria di ap-
riacquistare il 6ene, ove il contratto si risolva per inadempimento dell'uti-
. -:-, committente, lizzatores3.
:- -,Ìettuati, rag-
: ,..,i: del medico, 78 DrLlecese, o.c., 4a7
: - :r re stitu ztoneT', , 7e Art.7.3.5,3o comma, Unidroit; art. 9. 305, 2' comma, Pec1.
80
Cass.,18 febbraio 1980, n.1192; Cass.,23 aprl\e 1991, n. 4423,GC,1992,1,1,341.
s1 Secco e Dn Nova, o.c., 3'ed., II, 669; Roi'r'o, o.c.,948; Dnrr,tcase, Glì effetti della ri-

soluzione, in Tratt- del contratto, a cura di Roppo, Milano 2006, Y, 369, 371,, secondo iÌ quale
r.- . -u*lio 1996, n questa soluzione consente di rendere effettiva la parità di scclta tra adempimento e risoluzione.
s2 Cass.,21 giugno 1983, n.4241:
:. -- -: Cass., 26 icb- "Nell'ipotesi di rilascio di caparra con{irmatoria, qualora la
parte non inadcmpiente chieda ed ottenga la pronuncia di risoluzione del cor-ttratto, con condanna
- --. :: 6i9. \'ia not,.
dell'altra par-te al risarcimento clci danni, da liquidarsi in separato giudizio, 1a caparra confirmato-
ria non perde 1a sua funzione dt garanzia per la concreta realizzazione delf indennizzo che verrà
r. . ll ..'nleio 1995. n. eventualmente liquidato, con conseguente diritto de1 creditore a trattenere la caparra stessa sino alla
'. -- i519: -In conclusione del giudizio su1la liquidazione dei danni,; Cass., 24 gennaio 1986, n. 566, Fd11.,1986,
- ' tem:
959;T. Monza, 6 aprilc 2A02, GM, 2003,477: nl-a pretesa della risoluzione del contratto non ne-
r- -:::a.'.- nPrLstlnO r!'-
cessariamentc cagiona I'estinzione del1a garanzia o la lrullità originaria di una polizza fideiussoria,
: ì rl ::ad.. di resrl- posto che in quésto genere di contratti viene assicurato il rischio derivante dall'inadempimento di
. : .:,: - :zi.l,:e d.'l cc,n qualsiasi obbligazione nascente dal titolo contrattuale, anche se di natura risarcitoria, comc quella
che sopral.vive alla risoluzione del contratto e che scaturisce autonomamente dall'inadempimento»;
in materia di cordato preventivo: Cass., 18 febbraio 1,997, n. 1482, FI, 1997,I,727; GI, 1997,I, 1,
1475; Cass., 27 febbraio 2003, n. 2967: "Le garanzie prestate dal fideiussore per l'adempimento del
concordato preventivo persistono anche dopo la sentenza di risoluzione"; T. Rom4 22 settembre
.l'.,,-,-.-r- 20a4, Contr., 2005,791; in senso contrario: si veda però anc}re T. Pavìa, 17 febbraio 1981, FP, 1982,
I, 88: "La declaratoria di risoluzione di un contratto comporta necessariamcnte che la garanzia ban-
. , :i ;:::-:. . ì
caria (pedormance bond) già prestata debba ritcnersi priva d'effetto pcrché travolta dalla risoluzionc
-- r.1-,- !1'..-.1-
del contratto cui accedcva"; T. Milano, 22 gennaio 1987, BBTC,198B, II, 2.
83 Cass., 19 luglio 2005, n. 15199; Nanrr, Sul c.d. patto di riacquistct nella locazione
finan
zìaria, in CeI, 1.995, 207; Gnuco, Il patto di riacquisto nel contratto d.i leasing, in Vita not., 1998,
1886; Arrrrr, Impegno del fornitore di riacquisto del bene per inadempimento del contratto di
leasing, in Rh.. crrt. dir. prir'., 1999, 415; Dtrrac,rsa, o.c., 377.

487
H) ov9 la risoluzione del conrrano sia regolata da un apposiro con-
tratto risolutorio, ci si domanda cosa succeda iel caso in cui'liaccordo ri-
solutorio sia a sua volta inadempiuro; sebbene la giurispru denza appaia di-
visa, sembra preferibile ritenere ihe la risoluzione?el càntratto riJolutorio,
in virÉ del suo normale effetto rerroattivo, faccia rivivere il precedente ac-
cordo tra le parti84.
. I) Nei casi di questo ge-nere, per quel che igtarda interessi e rivaluta-
zione, occorre comunque far riferimento alla dita in cui è staro concluso
l'accordo85.
. .!) Qurl"he dubbio è sorto anche con riferimenro all'applicabilità o meno
dell'eccezione di inadempimento in materia di obbligazidni restitutorie; seb-
bene in alcuni casi la giLrisprude nza lo abbia esclu'soe, sembra p..r"riuit"
l1 soluz1o19 positivasl; lenutò altresi conto di quanto previsto in bermania \ _- --
(§ 45.8 BqB)t:, nonché nella convenzione di Viennalafi.. 81.,2o comma),
nolché ne_i principi Unidroit (art. 7.3.6,1o comma).
M) In linea di principio f inadempimento delle obbligazioni resrirurorie
non può. maj in{luire sulle cause della risoluzione sressa8-e. può peralrro ri-
tenersi che il giudice possa condizionare la risoluzione alle resti'tuzionieo.
.. N) ove.p.oi si tratti di un contratro sonoposro a condizione risolutiva,
l'awerarsi della condizione preclude la possibilità stessa di prendere in con-
siderazione l'inadempimentò del conff;ftoel.
_ .o)
Anche nel caso in cui parre dei soldi sia srata riceyuta da un terzo,
obbligata alle restituzioni è esilusivamente la controparree2.
P) La domanda di risoluzione e di restituzione tròn t ova ostacolo nella
soprawenienza del fallimento del convenutoe3.
Q) Astrattamente concepibile sarebbe peraltro anche una seconda con-
cezione delle restituzioni; in parricolare sarebbe possibile rirenere che le re- PC.
stituzioni, sia per _quel che riguarda la parte fedàle che quella infedele, ini- ,1-( l: -. .
-
zino a far data dal tempo della risoluzione del conrratroea. : --,--
t::^.. ::
(._.t, . _

che i.: .:::-:


3*
. cosi C-ass.,28 gcnnaio 2004, n. 1616;in senso conrrario: cass.,26 aprile 197g, n. 1950,
Arch. cia., 1979, 495; T. Napoli 5 maggio 2AA1, Dir. ind.., 2aA2, 31.
so,uzrc::.
85 965: C:s,. .-
Cass., 14 luglio 1989, n. 3288.
86 LrttohrL - - ,
cass., 11 novembre 1992, n. 1.2121 P. Roma, 10 gennaio 1995, Dir. e giur., 1.995, 190, con -.
l'obtlis,.-,::
nota critica di Rosst; Cass., 9 settembre 2aa4, n. 18143.
87 CeYUta aLla - -
Cass.,23 aprile 1980,.n.2678
"Nelfipotesi di risoluzionc - giudiziale o per muruo con- sia ia rir,-.-,:: :
senso di una compraveldita, le reciprochè prestazioni delle pani'che.o.rr.gror,o alla risolu-
- decorr..i:, ..:
zione restano tra loro collegate, per cu-i l'una non può .rr.." pàt"r, se l'alttra -rlo, ,iu dempiuta;
rl debir,,r:
T. Roma, 3 dicembre 1982, FI, tSSf, t, Z9O; cosi r.rche Drnecesx, o.c.,394.
s8 contrlfiL-ì:--::
Dr Meyo, o.c., in Ew. dir. pirL.,2001, 531 ss. guite, sia -: .-
ie Cass., 5 gennaio 1983,
n. 1.7. lazione a-1. : -.:
eo
Bralc,r,
o.c., Y, 295.
er Cass., IrCe\-Ule L1i , r'
4 agosto D9a, n. 7875. pecurulne. t- ::.
e2
Cass., 29 maggio 1998, n. 5309.
er cass,_13 late dal gr.r,::.-
giugno 1983, n. 4045; si veda però anche: cass., 9 dicembre 1982, n. Dir.
- ,, il,
6713, ee P. Gi--
fall.,eate93, 378.
sort du cot;:,-.;:
Secondo alcuni occorrerebbe distinguere a seconda che si tratti di scioglimenro per vizio stituìto, tn .lf :"-.,.

488

urg. I
In questa prospettiva anche i frutd e gli interessi dovrebbero competere
a chi li ha percepitie5; a favore di questa soluzione si potrebbe considerare
;r.nza apPaia di- che imporre un obbligo restitutorio in ordine ai frutti in capo alla parte in-
:::.:-:ro risolutorio, fedele potrebbe avvantaggiare eccessivamente la parte fedele, la quale po-
: :- orecedente ac- trebbe cumulare il valore di godimento di entrambe le prestazioni; si con-
sideri ancora l'art. 1.361 c.c., il quale in materia di condizione esclude spe-
::.ressi e rivaluta- cificamente che la retroattività, reale, della condizione possa comportare al-
i - stato concluso tresi l'obbligo di restituire i frutti.
In questa prospettiva l'obbligo restitutorio dei frutti e degli interessi ini-
plicabilità o meno zierebbe a decorrere solo a partire dalla data della decisione del giudice, o
Lrrestltutorle; seD- secondo una variante a parti-r.e dalla proposizione della domanda in giudi-
sembra preferibile zioe6.
ir-r Germania Si tratta peraltro di un'impostazlone che, seppur ventilata da parte della
\1. l' comma), dottrinaez e praticata da parte della giurispruderuaes, appare come minori-
tarta.
restitutorie
. Può peraltro ri- 7. Giunti a questo punto è peraltro possibile effettuare un passo ulte-
::stiruzionieo. rioreee.
risolutiva, Si immagini per esempio un comunissimo contratto di compravendita
prendere in con-

da un terzo, originario (ex tunc) o soprawenuto (ex nwnc); Di Me;o, o.c., in Eu. dir. prir-,.,2001, 531; conte-
sta questa soluzione Moscerr, o.c., in RDC, 2AA7,I, 435, 444, 478.
es Per questa soluzione: Cass., 29 aprile 1993, n. 5065.
ostacolo nel1a et Cass., 5 ottobre 2000, n. 13284; Cass., LL marzo 2003, n 3555; Cass., 14 settembre 2004,
n.18518.
e' PiÉ ampiamente, P. G.trro, I rimed.i restitutoi ìn dìrixo compdrdto, Torino 7997,247 ss;
:::,:. s-conda con-
P. Garro, Obbligazioni restitutorie e teorìa del saldo, in Stwdi Rescigno; ArneNEsr, Indebito, cit.
:--:-trere che le re-
356; Drlr-ec,rse, o-c, 385; secondo alcuni occorrerebbe distinguere a scconda che si tratti di scio-
inledele, ini- glimentopcrviziooriginario (extunc) osopra!'venuto (exnunc); DIMelo, o.c.,inEu.dir.prìo.,
2001,531.
e8
Cass., 23 marzo 1965, n.476:
"Lobbligo delle reciproche restituzioni nasce dalla sentenza
che ha efficacia costituiva e corrclativa efficacia ex nunc. Pertanto se oggetto de1le restiruzioni è
una somma di denaro, gli interessi sono doruti con decorrenza dalla data della pronuncia di ri-
soluzione,; Cass., 29 novembre 1973, n.3291; Cass., 16 ottobre 1981, n. 5126, Arcb. cio., 1981,
965; Cass., 14 luglio 1989, n. 3288; Cass., 29 aprile 1.993, n. 5063, GI, 1994, I, 1, 952; Cass., 5
orrobre 2OOO, n. 13284:..1n caso di inaJempimcnto di un conrratto con prestazioni corrispettivc
l'obbligazione dela parte inadempiente di. restituzione alla parte adempiente della somma già ri-
cevuta come caparra integra una obbligazione pecuniarìa con la conseguenza che sia gli interessi,
o sia la rivalutazione in conseguenza del fenomeno inflativo, quale maggior danno ex art. 1,221 c.c.,
decorrono dal momento in cui il venditore ne abbia chiesto la restituzione costiruendo in mora
il debitore"; Cass., 14 settembre 2004, n. 18518: "Ai sensi dell'art. 1458 c.c., alla risoluzione del
contratto consegue sia un effetto liberatorio, per le obbligazioni che ancora debbono essere ese-
guite, sia un effetto restitutorio, per quelle che siano, invece, già oggetto di esecuzione ed in re-
lazione alle quali sorge, per l'accipiens, il dovere di restituzione, anche se le prestazioni risultino
ricenlte del contraente non inadempiente. Se tale obbligo restitutorio ha per oggctto prestazìoni
pecuniarie, il ricevente è tenuto a restituire le somme percepite maggiorate degli interessi calco-
late dal giorno della domanda di risoluzione".
ee P. Ga.r.ro, Obbligazioni restitutorie e teoria del saldo, in Studi Rescigno; Scunroux, la

sort du contrdt résolu ou annulé: l'effet ex tunc ou la liquidatictn du contrat par la integrum re-
stituito, tn Mélanges, C.A. Cannata, Basilea 1999, 333.

489
in cui il venditore consegna un'automobile ed il compratore paga il corri- il venditore
sPetflvo. chilometn c

Si immagini ancora che l'esecuzione del contratto l'auto subisca Nei casr
un incidente non dovuto a dell'acquirente e si trasformi in un rot- tero cordsp
tame. tame.
Nei casi di questo generq se si applicasse il regime ordinario dell'inde- Parimen
bito, in caso di nullità del contratto mentre il venditore sarebbe in ogni cui il pegg:
caso tenuto a restituire l'intero corrispettivo conseguito, il compratore Po- il venditore
trebbe liberarsi restituendo solo il rottame. Anche i:
Per owiare ad un tale stato di cose in Germania si è fatta apphcazione l'applicazio
alle obbligazioni restitutorie della teoria del saldo (Saldotbeoric)100. Il perim
In questa prospettiva le obbligazioni restitutorie risultano reciprocamente potrà pen;-
condizionate, nel senso cioè che ciascuna parte sarà tenuta a restituire solo conseguenz
nella misura in cui anche la controparte sia in grado di adempiere al suo tenere la re
obbligo restitutorio. possibilita :

Ponendo per esempio che in seguito all'incidente il valore residuo del- Non si
l'auto sia solo piri di S mila euro, il venditore sarà unicamente tenuto a re- legittimati ,

stituire una somma corrispondente. f impossib:-


Ijesercizio del diritto di recesso da cioè vita ad una sorta di rapporto Non m,
contrattuale rovesciato, con obbligazioni di segno opposto rispetto a quelle si va semp
originarie, ma pur sempre legate da un vincolo di sinallagmaticità. restiruzion:
In buona sostanza viene cioè estesa alle obbligazioni secondarie la re- tico roves.-
gola per cui se la prestazione di una parte diventa impossibile in tutto o In ques
in parte anche la controparte è liberata in modo corrispondente (§ 323 BGB; zione o la
art. 1463 c.c.). possibilità
In base ad una seconda impostazione nota come Zweikondiktionentheorie monetarlo
le obbligazioni restitutorie sarebbero viceversa indipendenti l'una da)l'altra, La più
con conseguente irrilevanza dell'eventuale squilibrio cui potrebbero dar il rischio '
luogo le restituzioni nei casi di impossibilità soprawenuta, anche solo par- ma piunos
ziale, di una delle due obbligazioni.
Sia in dottrina che in giurisprudenza appare però ormai del rutto do-
minante la dottrina del saldo1o1. 102
BGH'
den [Jrtei]en
La giurisprudenza hà escluso l'applicabilità della dottrina del saldo solo 10r BGH'
nel caso in cui l'invalidità del contratto dipenda dall'inganno doloso per- ro+ geHT
petrato da una parte a danno dell'altra; come per esempio nel caso in cui gation, in I L
mlsrePresent:
tract dischar:
grieved parr''
ro: 14. \i,
'00 RGZ 54,1.37,141; PIGZ 60,284,291; RGZ 86, 343,344; PrGZ 94, 253,254; PIGZ 105 29,31.; zione; applic:
RGZ 129, 3a7)1,A; FrGZ 1.35, 374,377; FIGZ 1.37, 324,336; PrGZ 1.39, 208,211; BGHZ 1, 7s,81; sarcitori: Dr
BGHZ 9, 333,335; BGH NJ§f 1.963, lBTa; BGHZ 72,252,254. 106
Rtsct
101
FtKENrscuex, Scbuldrecht, V ed., Bcrlin 1975,599 ss; LercNz, Lehrbuch des Schuldrechts, lo7 C-rrut
I, XIV ed., Munchen 1987, 114; \(rEr.rNc, Synallagma bei nicbtingk.eit und gesetzlichem Ruck- ltrot e Sz-tt
tritt, in JuS, 1973, 397; Essrn - Wnvr,ns, Scbuldrechr, II, VII, Heidelberg 1991; Munchener Kom- LAURIE, OP,C
mentar, Munchen 1986, II ed., sub § 812 BGB; BnnancxEn, Die Bereicherungsbeschrankung des 483.
§ 818 Abs. 3 BGB bei nicbtigen gegenseitigen Vertragen, Diss. Berlin 1981; Fr-uur, Die Sal- 1c8 A. P2-
dotheorie wnd die Rechtsfigur der ungerechtfertigten Bereicherung, in AcP 1,994,427. Com., 29 fet

490
:ore paga il corri- il venditore abbia manomesso iI contachilometri al fine di far apparire meno
chilometri di quelli effettivi, e successivamente l'auto vada in panne102.
.no 1'auto subisca Nei casi di questo genere il. venditore sarà cioè tenuto a restituire l'in-
-siormi in un rot- tero,corrispettivo, nonostante che il compratore restituisca solo piti un rot-
tame.
rinano dell'inde- Parimenti la dottrina del saldo non può trovare applicazione nel caso in
e sarebbe in ogni cui il peggioramento della cosa sia una conseguenzadivizi del bene di cui
l- compratore po- il venditore è tenuto a risponderelo3.
Anche in caso di inadempimento i giudici tedeschi sono soliti escludere
lana applicazione l'apphcazione della teoria del saldoloa.
:i:ecne)1c4.
-[l perimento o il deterioramento dovuto a caso fornrito del bene non
r-L-r reciprocamente potrà pertanto inibire lo scioglimento del contratto (§ 350 BGB), con la
ta a restituire solo èonseguenza che la parte fedele o ingannata avrà in ogni caso diritto ad ot-
;iempiere al suo tenere la restituzionè integrale della sua prestazione, nonostante la sua im-
possibilità totale o parziaJe di restituire in modo corrispondenteios.
.'..-- -- :: r.'siduo del- Non si applica inolre a danno degli incapaci i quali sono in ogni caso
:-alri tenuto a re- legittimati aipetere la loro prestazione anche nel caso in cui risultino nel-
l'impossibilità di restituire la loro106.
,,- r: di rapporto Non molto dissimile appare inoltre ormai la situazione in Francia dove
:- :rsp.ito a quelle si va sempre piÉ diffondendo la teoria di Carbonnier in base alla quale le
---:-- ;--L1l-rt. restituzioni contrattuali danno luogo ad una sorta di contratto sinallagma-
: ::--rtndarie la re- tico rovesciatoloT,
': .,. rilc in tutto o In questa prospettiva, secondo la piri recente giurisprudenzao l'aliena-
:::1:. § 323 BGB; zione o la distruzione, ancorché imputabile, del bene non pregiudica piri la
possibilità di agire in nullità, salvo l'obbligo di restituire il corrispondente
diktianentbeorie monetario del bene andato perso108.
i l'una dalI'aItra, La pi.É recente giurisprudenzaha inoltre escluso che nei casi di fornrito
potrebbero dar il rischio gravi sul venditore in applicazione della regola res perit domino,
,:-,-- .,-:cÌ-,e solo par- ma piuttosto sull'acquirente.

':::...r Jei rutto do-


BGHZ 53, 144;BGHZ 57,137; v. Ceenuowr.., Mortuws Redhibetwr Bemerleungen zu
1a2

'.: den [Jrteilen BGHZ 53,114 und 57,137, in FS Larenz, Munchen 1973.
:: :-l saldo solo 1ù BGHZ 78,216.
-:.'..-,.'
-' cltrloso Pe r- 101
BGHZ 53,144;BGHZ 57,137; ENcra.nlo, Restituion of Benefits Conferred Withowt Obli-
': :- a-- JasLl ln cu1 gation, ir I.E.C.L., vol. X, ch. 5, nn. 273 ss.: "The iegal position of the victim of a fraudolent
misrepresentation under an avoided ffansaction equals that of the aggricvcd pany under a con-
tract discharged by breach. In both situation the Saldotheorie is rejected in favour of the ag-
grieved party".
105
M. M,q.raunrc, op.cit., 169 ss. Astrattamente configurabile è però anche una seconda solu-
zione; applicare cioè in ogni caso la teoria del saldo, saivo il successivo ingresso dei rimedi ri-
sarcitori: Dr Me1o, o.c., 321,.
106
Roscrcxo, Incapacità naturale ed inadem.pimenro, Napoli 1950.
10/
CaruoNNrB4 Les obligations, XV ed., Paris 1991, § 107; GurisrrN,op.cit., I ed.,786; ScH-
urrr e Szarrwsrr, les conséqwences de l'annwlktion d'un contrat, in JCP, 1,989, l, 3397; M. Me-
LAURTE, op.cit., p. 34; In senso contrario si veda però anche Gurilruccr e TnrBrrncr, o.c., 482,
483.
ros A. Paris 31
ottobre 1973, D. 1,974, 583; Com., 29 febbraio 7972, Gaz. Pal., 1972, 2, 7A8;
Com., 29 febbraio 1.972, D. 1972, 623.

491
una tale soluzione,d,opo^essere_stara enunciata per la prima volta dalla Nei casi
camera commerciale della corte di cassaziorr"roe,'è infaiti srara
recente_ terminarsi u
mente recepita anche dalla camera civilello.
sere elimin;-
Anche in Italia sono rawisabili alcune recenti rendenze dottrinalilll minare il ci;
e
giurisprudenzial.ilt2 favorevoli a condizionare reciprocr-"*.
t" role povere
restitutorie, onde evitare che quando il contrattò sia stato eseguiro "uÈrijrri""ì
?" La soluz
trambe le parti, ed una prr-t. rr-o, sia piri in grado di ratii.riro in modo "r-
in- minuzione ,
tegrale, la restaurazione dello tutw qro anti possa condurre a risultati ini- tenuto a 5Lì:
qur.
Neg.li a,:
Notevole inreresse rivestono altresi i testi di diritto uniforme ed euro-
.
pnnclplo 7.i
peo.
rischio do.-.
In particolare ai sensi dell'art. 7.3.6 tJnidroit: ..ftissl56 il contratto, cia_ mobile.
scuna delle parti puo prerendere la restituzione di tutto .iJ .t.
essa abbia Per con'.
tornrto, a condizione che a sua volta contestualmente restituisca tutto della mone:
ciò
che ha ricer,'utor113.
Si consi;
dall'impossr
8. Una tale soluzione implica ol,viamente una decisione circa l,accollo mento dor -
del rischio anritetica rispetro'a quella t
^diri"iili,
,i, jri" ai*r"r. 3o comma ;
si, immagini un comunissimò conrra*o di comprav."aii, relativo allo o a fornritc,
scambio di un'aurovemura nuoya dietro il co.rispeiii"; ;i ,li mila
euro. tanto la ni.
Poniamo ancora che dopo un anno l,rrto ,.riir." ,r, lrr.id.rrt"
t^ti d,^ Posto c -
dimezzarne il valore originàrio.
800, causa ,.
ha soltanto
'0' com., 29 febbraio 1972, D. 1972, 623; cass., com., cioè il bene
2t lugrio 1975, D. 1976, 582, con
nota di Agostini - Diener; com. 11 maggìo 1976, B"x..i;,ìv, titicARBoNNrER,
op.
rischio rela:
czr.,vol. IV, n. 49. ".-iii,p e non sul -,',
rrc
Civ.,26 aprile 1988,_D. 19g9, I, R., 134; GHrsrrN, op.cit., lled., 1069
tions, III ed., Paris 1989, 372 ss.
ss.; SraRr, Obliga_ In qu e!:a
111
Dr Melo, Restitr'tzioni e re.sponsabilìtà nelle obbligazioni e nei contratti, tnna del :.1
in Rie. c-rit., 1991,
zzl!;P Gerr-o, Arricchimento, cii., oge,:ap. IV
§ 1z;"Io., otltt;sorio"'i-rr'r'i;irrr;, e teorùr der ferma che è
t:l!:::l t:rd,, Rescigno; A*a,us., t"irbiìr,.ii.,isr ss; DrLrecasa, o.c., 398; Sacco, Rzsolzz_ tosto che n<
,,,?r1 Pn tnadlltpimento, in Dig cia.,4. ed.. rol. XVIÌl, Torino I99g,56,59 )s. non acco_
.st'2.
glle ia teona del saldo. ma considera come si stia diffondendo semfre più a ii,ello inrernazi,,-
di controllo
nale. I1 rischio
1e60, ÀGC, 1s60, obt. e contr., n. 335: obblighi corrispettivi cioè a grava
,"",].j-1ìÌlo:,t:i1.::::bf
derlvanll dalla risoluzionc di un contratto.a,prcsrazioni corrispetrirc. "Gli
,ono ,n.hi"!rì, .o-"'qr"lli rn cul non s
condiziorrati di gui,a.h. t, pri"l,.;;;,; ri"ip;"* può essere
fl:[::,:1T.::lll?:.-.n,.
rrbcrata dal suo obtrliqo ove I'ahra.part" non_-por"ro_norl uogl'ia
,a._f;.r.-i:duibitsà n;.;;;
Se peran
c;:.23.aprite rsso. n. zezb. sàrc.. re8t. lt, r45:.ir principio secondo cui dieci mila a
*,3:':.]1,:::c^lì
le presrezr('nr reciproche dell.'parti clre conseguon., a]h risoluzion. gl,la;r;ri. o p.rn.'rrrl tame residur
consenso - della comnrar.ndira resrano rra lo,.à collegaLe,. ri..h" iJrn, -nJn"fu"ò-.rr.." pr.ercsa sc In queste
l'alrra non sia adempiuta. ." g;rr,;ii.r'tr'-rì.*r'r.ì.;*zione
delle.or. u.rldrr., non aurorizza stificano I'al
ilvenditore rr.rrn rn..rr"."ln circorazione a"ti; .tf.,t;. a.*r.ìnrnàon.'iilro,.r,o-,
cass., J
maggio 1ee1, n.181e, Gr,1s91,1,_1,1314; T. Roma,,.28 Ìùt.
r6ò;;i. n.ri", r. tugtio,20o,{, rerfie utilizx)
Danno e resp.,2oo5,5r5: "Le.obbligazioni conrrat*ru *";irì"r;",.,,.
con segno Una tale
I:"-:ii.l'^^?^'^':':1':',dll nlji;ip;o di,iorrisperrivi,, ..
e ontologlcamente lrrlpelr.brle (conr'è
p;";;;;:ì;il;;;;i?.
"ùI'i;i...;oni
a,. p*r,"ril"; che dopo la
la plesrazione proiessioniie resa da] medico), il'corrisoet_
rlvo pccunlarlo vcrsato dalla contropartc è anch'esso irriperibilc,
pena I'alrerazi6ne del uincolJ si-
venditore g
nallagrn^atico, che governa le obbligazioni restitutorieo.
lrr Si veda inoltre I'ar-t.
come il titol
82 dell"a Conr.enzione di Vienna. In quesu
492

aJ
:::n-ra volta dalla Nei casi di questo genere da un punto di vista economico viene a de-
,.:-,.trta fecente- terminarsi un danno, pari in ipotesi a dieci mila euro, che non può piri es-
sere eliminato dal mondo reale. I- ordinamento giuridico non può cioè eli-
::. dottrinalilll e minare il danno, ma può solo stabilire chi sopporta il rischio; su chi in pa-
::. obbligazioni
-e
role povere viene a grayare il costo delf incidente.
c, .seguito da en- La soluzione tradizionale a questo proposito era chiara e netta: se la di-
:*r:e in modo in- minuzione di valore dell'auto era dol.uta a colpa dell'acquirente, questi era
:::- a risultati ini- tenuto a sopportarne le conseguetze.
Negli altri casi il rischio gravava sul venditore in applicazione del noto
::.: ,-':r.ne ed euro- principio res perit domino. Parimenti gravava sul venditore proprietario il
rischio dor,,uto all'usura, al deprezzamento o al deterioramento dell'auto-
I: aontratto, cla- mobile.
Per converso il compratore subiva il rischio relativo aI deprezzamento
--:: ;he essa abbia
-s-::.risca tutto ciò
della moneta conseguente a svalutazione.
Si consideri tuttavia che in Italia queste conclusioni risultano temperate
dalf impossibilità di ottenere la risoluzione del contratto nei casi di peri-
,::- .-rrca i'accollo mento dovuto a colpa del compratore o a fortuito: ai sensi del|'art. 1492,
'''.;,i.;,nino. 3o comma c.c., se il perimento del bene è dol'uto a colpa del compratore,
::: -... relativo allo o a forruito, questi non può chiedere la risoluzione del contratto, ma sol-
:. ll mila euro. tanto la riduzione del prezzo.
: :::--:dente tale da Posto quindi che i1 bene, del valore di 1000, in realtà valeva solhnto
800, causa 1a presenza di vizi, in caso di perimento fortuito, il compratore
ha soltanto il diritto di ottenere la riduzione del corrispettivo; di pagare
cioè il il suo valore effettivo pari ad 800; ne consegue pertanto che il
bene
--:. -, '.976.582, cot.t rischio relativo al perimento for-tuito viene a gravare interamente su di lui
: :-r rl,,nsoNNIER, oP' e non sul venditore.
,::- :ì.i ::.tv:r, Obliga- In queste condizioni pare altresi indubbio che I'appiicazione della dot-
trina del saldo non conduce ad un risultato eversivo, ma piuttosto con-
i" n Rio. crit., 1994, ferma che è prefèribile far gravare il rischio del fortuito sull'acquirente piut-
,titutoric e teoria del
398' Stcco, Risolu-
tosto che non sul venditore, che con la consegna ha perso ogni possibilità
56, 59 ss. non acco- di controllo e di ingerenza sul bene.
a livello ìttemazio- Il rischio relativo al deprezzamento o al deterioramento del bene viene
cioè a grayare nella sfera dell'acquirente, titolare apparente, anche nel caso
.. :: rini corrisPettivi
: :r::::.si. con-re queili in cui non sia dipendente da una sua colpa.
:- :,--:11',ìlere può essere Se pertanto in seguito a caso fortuito il valore dell'auto è sceso a soli
r: .,. ..:.ibigo nascente dieci mila euro, il venditore sarà legittimato a restituire in cambio del rot-
- , :: :: --::li.l secondo cui
tame residuo soli dieci mila euro.
- --, ,,,-,-. o per murLlo In queste condizioni ci si può domandare quali siano le ragioni che giu-
'. : -):-isere PIeteSa 5e
: ::-.-1,:-:. non aUtOflZZa stificano l'ailocazione del rischio relativo al fortuito nella sfera dell'acqui-
'::iIrl,: CaSs.. i rente utrlizzatore, piuttosto che non in quella del venditore titolare.
IJna tale soluzione può in definitiva ritenersi giustificata considerando
: ..:uic,ni cLln seqncì
-. i i .1ue prestazlollì
-l
che dopo la consegna il bene esce dalla sfera di controllo ed influenza del
- r :..1:;-'. i1 c.,rrispet venditore per entrare in quella del compratore; il quale all'esterno appare
r'. r ,:. .lel.ir-icolc, si- come il titolare, ed utrhzza il bene in conformità ai suoi scopi.
In questa prospettiva pare pertanto giustificato attribuire il rischio del
493
forcuitg e del deprezzamento al titolare apparenre del bene; questa regola di un gioie-,
potrebbe poi essere^inregrara. dal.principio per cui ciascuna pane è legltti- venditore o:
ma:.a..a far propri.i frutti-e gli utili comùrqu" connessi all'impiego del Éene Se amrne
o della sornma di denaro (cuius commoda^ et incommod.a)llal tore, nei c;-.:
un discorso comparabile può essere ripetuto a proposito della respon- anche a fa.',.-
sabiliti .T+ oggetiiva, per i danni i" .onforÀità ai principi gerr'.rali fronti della
grava sull'uulizzatore.medio tulvtpore "_hg,del bene (artt.2o5o,zdst,2òsic.c.)115. I.n quesr:
Quello che inf..atti i .imponarye, è che le restituzioni awengano sempre restltuzl0ne
su di un piano di equità sòstanziale. devoluzione
Lo squilibrio_ può però verificarsi non solo a danno del venditore, ma Ne conse
anche a danno dell compratore. 1o meno ne-
Si immagini un contratto relativo alla vendita di un anello di brillanti al Da un i;
prczzo di 5 mila euro. anche il cor
_§e {opo due anni come consegoenza della svalutazione monetaria l'a- a restituire ,
nello di brillanti ha mantenuto il suo valore, mentre la moneta si è svalu- Le resti:,
tata del ffenta per cento, le restituzioni consegue nti a caducazione del con- a scapito de
tratto potrebbero avvantaggiare il venditore ilquale recupererebbe un bene I1 proble:
che ha mantenuro nel tempo il suo valore (l'anèilo di briilanti), resriruendo scambiati.
nel.contempo denaro svalutato del 30 "/o; e lucrando quindi'ia dj{ferenza Può capi
tra.il valore reale e quello nominale dell'anello, .ruttrrrdrrt. pa.j, illa svalu- nuino ad e.
tazione intervenuta. avrebbe po:
, ,In un caso di questo genere le restituzioni conseguenti a caducazione Può in a
del contratto potrebbero cioè tradursi in un vero e proprio trasferimento come nel c:
di ncchezza a favore del compratore ed a danno del'venditore. perso valore
.Il problema può porsi, oltie che nei casi di svalutazione, quando in se- Può perc
guito all'esecuzione del contratto si verifica un incremerrto del valore del una delie du
bene venduto; si pensi ad un quadro che sia aumentato di valore, ad una o il denaro
partita di azioru che si è rivalutàta causa fluttuaziortt favorevoli delia borsa, Nei casr
o ancora ad un partrta di bottiglie di vino che con l'invecchiamento sono su una base
aumentate di valore. La regol;
In tutti questi casi le resriruzioni conseguenti a caducazione del con- tanto quella
tratto potrebbero risolversi in un palese varitaggio del venditore, a scapiro traducano i:
del compratore. tra1r6,
E indubbio che un tale.esito non pyò essere consenrito, specie se la giu- In base ;
risprudenza. si è ormai decisamenre indinzzara nel senso di aiplicare la jot- nei limiti st,
trina del saldo nei casi di perimenro totale o parziale del bàne. sere elimrna
In questa prospettiva sarebbe palesemente iniquo imporre la restituzione stituzioni st,
ficati.

9. La rist
,.. "t 93tt.,29 aprile 1993, n.5065: "Ne consegue che in caso di contratto di compravendita in
difeno di contraria pattuizione gli. interessi sullà sommc dovute in restituzione drli, pu.t" u..r- ma anche al
ditrice devono ritenersi compensati dal godimento della cosa che la par-te compratriceàbbia me-
dio tempore atutor.
1r5
.ygvor.rsqbilia oggetti,od, Il danno da cose e d,a animali,
FnaNzoNr, L1 padova 19gB; Mo- 116
Cass. 6
11rr,nI,-! responsabilità cioile, Torino 1998; VrsrNrrxr, Trdttato bret:e d.ella responsabilità cfuile, 117
MARETTJ
3' ed., Padova 2005. I, 368.

494

4 ,,,\!lill,
r.:l.i questa regola di un gioiello che ha mantenuto il suo valore nel rcmPo, consentendo al
u:; parte è legitti- venditore di restituire denaro svalutato.
-,'nprego del bene Se ammettiamo l'applicaziofle della teoria del saldo a favore dal vendi-
tore, nei casi di distruiibne o deterioramento, Parimenti dovremo aPPlicarla
osito de1la respon- anche a favore dal compratore nei casi di aPPrezzàmento del bene nei con-
ar principi generali fronti della moneta.
, l:51, 2052 c.c.)115. In questa prospet[iva I'acquirente avrà pertanto diritto a subordinare la
ai-\'engano semPre restitu;ione d"t U."" (per es. anello, pr."i"tto di azioni, e cosi via), alla
devoluzione di una sofirma pari al valore reale del bene in questione.
ieì renditorq ma Ne consegue un necessrrio supera-enb del principio nominalistico per
lo meno nel settore delle restituzioni contrattuali.
.:---rr dt brillanti aI Da un lato il venditore ha dirico a restituire solo nella misura in cui
anche il compratore resdnrisce, ma nel contemPo il compratore ha diritto
t- re frofl€taria l'a- a restituire 16lo t. anche il venditore gli restituisce denaro rivalutato.
;:cneta si è svalu- Le restituzioni non possono infatti risolversi a vantaggio di una Parte e
i..;azione del con- a scapito dell'altra.
tr-rerebbe un bene Il problema in definitiva si stempera in quello della congruità dei valori
-i-,:rri), restituendo scambiati.
1*rnoi la dtf[ererna Può capitare che al momento delle restituzioni i valori scambiati conti-
,::e pari alla svalu- nuino ad èssere congrui, nel senso cioè che anche un eventuale contratto
avrebbe potuto essere concluso in quei termini.
ertL a caducazione Può in altre parole permanere ltquilibrio originry!9 ra le.prestazioni,
l::lLrtrasferimento come nel caso in cui if bene ed il dènaro oggeno dello scambio abbiano
,iiiro... perso valore in modo corrispondente.
' Può però anche darsi che l'equilibrio sia venuto meno a vantaggìo di
c,r:e. quando in se-
er:o de1 valore del una dellè due parti, come nel caso in cui il bene abbia subito un incidente,
r ii r-a1ore, ad una o il denaro si sia svalutato.
c:e''-oii della borsa, Nei casi di questo genere giustizia vuole che le restituzioni awengano
. -.-chiamento sono su una base di equità sostanziale.
La regola gene.ale che deve presiedere le restituzioni contrattuali è per-
:-::-zione del con- tarrto quélla d.i equilibrio tra le-prestazioni, affinché le restituzioni non si
..: jitore, a scapito traducino in un àrricchimento J favore di una parce ed a scapito dell'al-
tratr'.
:--. specie se 1a giu- In base alla teoria del saldo lo squilibrio tra le prestazioni, consentito
;. :prlicare la dot- nei limiti stabiliti dall'ordinamento quando il contratto è valido, deve es-
sere eliminato in sede di restituzioni, proprio al fine di evitare che le re-
r,-- ::e ia restiruzione stituzioni stesse possano essere a loro volta fonte di arricchimenti ingiusti-
ficati.

'2". -r: :.,npravendita in 9. La risoluzione del contratto apre la Porta non solo alle restituzioni,
r.-:r. :.. jaLia par-te ven- ma anche al risarcimento del danno (art. 1453 c.c.)"'.
:. - - :-::..-rri.e abbia r:e-
: :.-.r -'-.-:,-ra 1988: \io 116
Cass., 6 ottobre 1,998, n. 9906.
.:.. .' .,: ,::.ibiltrtr ar'ile. "7 MARnrLe, Tutela risarcitorìa nelk rìsoluzione del contrdtto per inademltimento, in GI, 1985,
I, 368.

495
ol'viamente si tratta di due domande separate che devono
essere inten_
tate separatamente.
,. l" lrli.glare
dlstlnto
ia dottrina ha insistito molto sulla necessità di tenere
rl piano restitutorio,
ben
_rispetto a quello risarcitoriolis.
In questa prospettiva risoito-il contratto d*.bb""p."oc.d..si alle
resti-
tuzronr rn modo non diversificato a seconda che si tratti
di pr*" f"d"i"'o
infedele; dopodiché la parte fedele avrebbe ,t,r=ri jiri,to
,rlirarcimento del
danno.
vero è che il sistema atrualmente appricato si discosta ancora
per 1o meno
in parte rispemo a quesro modello ,i)ior^l".
In particolare è Ia stessa disciplina dell'indebito a prevedere regole :: a-:.: -
re_
stitutorie diversificate a seconda àeilo staro Ji-il;;".ì
,.::,:::'::,:^.p_"_.. q""l che riguard" gli i"t"r;i, i Ì;r,,
La" fede del_ l: ::-::- ..
È- rp.r", i miglio_
ramentl. e cosl vta.
la cui applicazione integrare aila risoruzione der conrrarro 1 \_ '

,sistema Do- :-lsc,i:,- :.


rreDDe.a\"vantaggrare rngiustamente la pane fedele,
consentendole di cuÀu_ rìrala:-a =
rare l rruttr e grr rnteressi con il risarcimento deì
lucro cessante (interesse Tl -
1-r',-
__
positivo).
Non si ffascuri infatti che il sistema della ripetizione dell,indebito, degli r:. :
cosi jo;, a a.-.
come è arrualmente concepiro, è un sistem ti"ìt
al solaens indebiti, sia esso di buona ii ;d,
iuti ; i;;"
^ ?;;;, ;;"*,;d,"." pi.rro .irtoro rnuiar.. : -.,
"
tuali pretese ulteriori di carattere risarcitono.
d, « 1v. f _.-
"rr",r_
In mareria di restituzioni da,inadempimento la situazione si complica di qua::
perché..la.parte fedele.puo cumulr.. , q,lrrrro ottenibile e c10i :::
a titoro di restitu- deg.h rr'.---
zioni, il risarcimenro,dèl mancatg gyrdrg"", it
q;;i; ;i;;hr;ì diyentare un T-
lll - -.
agti interess; l.s?i, g;"à or,"nibili in ,.J. di ."rrit.,rion",
*lt':::ll.Ìl_.:r:
per^non parlare deil'eventuale rivaìutazione monetaria. danno :- ,.
spiega per. Io,.meno in. pa.rte t'rr*rià i[rgio dotrdrale il credi:,-:..
^-._9i:t:.g, rn materra di restiruzioni
spmoenzlate
e siuri_ abbia u:.-- .
contrattuali, ed-in panicolare dr"irrr_ interess: ,. -
dempimento; derivante daila necessiri ai .r.Jn*;
denzialmentg, cgryRleto ed autosuffiagr,", qr;i.'
;; ;rr#; imediare ter,_ lnteressr ;:
è àr.1"ì.r]Lion.l. deil,in- materla J. -
oeDuo. con rr drrrrto a[ del danno. che compete alla par-te fedele.
'sarcimento
La valenza risarcitoria.di tegralm.: .
morte regore restitutori. ,àarrio*fi
creare problemi di inter-ferln za con i rimedi ,irrr.ito.i;;;;
il;i- sDetto
1
c: _:
:l:.3^'i?rr con ir ri-
schro che, per lo meno in alcuni casi, la parte adempiente possa
ricevere
piri di quanro avrebbe omenuro se il co,tral;i";;;'r;;';;;5i"r.,.rrre i1t C:., - :
ese-
guito; salvo ancora rirenere giustificato q;";;; .,i"."o, ;;';r;à?ir, danno. ir.: -:::
sarrzionatoria della risoluzìoie del contràtto, sostenuta
.on..rion. di vendit... :: ,
a suo rempo d, A;_ desimo :l ;:-.- -'
in cui f i:r,::. r
In queste condizioni.per c.ercare una via di uscita, che consenta 1641: "...:::--.:
sostanza di coordinare ii.regime dell'indebito
in buona
cato guadagno, si potrebbeà prospe*are tre differenti
ii ."" ;i;;.;;;;r"
del man_
definitivo
monetaria
. -:
:-- :.:
ràr"rir"i. 1l: Ca--.... l-
llw-. _, :
t71ll.1
12'In c"..:
118
Si vedano in particolare i lar.ori di LurvrrNoso e di Dr Malo, St., ad. plei .

czi. 122
Prn-oi -
496

w!8,
,,-:-rL_r essere mten- a) Una prima soluzione, in qualche misura awicinabile a quella accolta
dal BGB, è consentire alla parte fedele di optare tra restituzioni e risarci-
s.::. uli tenere ben mento; in questo modo si potrebbe evitare ogni problema di interferenza
e soprattutto di cumulo tra risarcimento e restituzioni; ove quindi vengano
r.--Jersi alle resti- chiesti gli interessi e la rivalutazione non potrà essere chiesto il risarcimento
r.r Dafie fedele o del danno e viceversa.
. ::=rcimento del b) Una seconda soluzione può consistere nel ritenere in ogni caso pos-
sibile il cumulo tra interessi, rivalutazione e risarcimento; con il risultato
:1;-rra per 10 meno peraltro di attribuire in buona sostanza alla parte fedele un doppio risarci-
mento.
:.,';ilere regole re- c) Una terza soluzione intermedia, può infine consistere nel ritenere che
c.: mala fede del- la parte fedele possa cumulare interessi, rivalutazione e risarcimento, ma
.: spese, i miglio- solo nei limiti in cui ciascuna di queste voci eccede le altre.
1) Si immagini per esempio un contratto di compravendita immobiliare
-r- aontratto pO- risolto per inadempimento del venditore; si immagini ancora che il com-
--:::rrtrie di cumu- pratore abbia interamente versato il corrispettivo pattuito.
-:::i.I1te (interesse Posto che il pagamento iniziale era pari a 100, che in seguito il valore
degli immobili si è rivalutato del tO o/", che gli interessi legali sono pan al
:.-, rrdebito, cosi 3%" e che la svalutazione è stata pari al 5 oA, se la parte fedele potesse cu-
:..:.- pieno ristoro mulare, interessi pari a 3, rivalutazione pari a 5 e mancato guadagno pari
.ìi riere da even- a 10, otterrebbe un risarcimento complessivo pari a 118; quindi molto più
di quanto avrebbe ottenuto se il contratto fosse stato regolarmente eseguito,
: :r.. si complica e cioè pagamento iniziale pari a 100 + incremento complessivo di valore
. - :,-, tr di
restitu- degli immobili pari a 10 = 11011e.
:..: ,:r .lir-entare un In realtà questo non avviene; già in sede di qu'antificazione del maggior
::: -ì i'estituzione, danno ai sensi dell'art. 1,224, 2" comm4 c.c., la giurisprudenza ritiene che
il creditore non possa cumulare interessi (3%) e rivalutazione (5 "/"), ma
..- ,.r-urale e giuri- abbia unicamente diritto al surplus di svalutazione rispetto al tasso degli
,,::r,-irlare da ina-
: interessi legali; in ipotesi 5 % - 3 %" = 2 o/o, che si andrà a cumulare agli
:.:-..,'in-rediale ten- interessi legali (3 "/") per un surplus complessivo pari a\ 5 oA12c. Solo in
::,. -r:z:onale dell'in- materia di crediti di lavoro, la giurispr-u denza ritiene possibile cumulare in-
::: ..,r... par-te fedele. tegralmente interessi e rivalutazionel2l. Cumulo che assume peralro 1'a-
: -, r:ir può in al- spetto di una vera e propria pena prlatal22.
con ii ri-
--..,.:..rioril
.,-.,: rossa ricevere 1le Cass., S.U., 25 luglio 1994, n. 6938; Cass., 7 febbraio 1998, n. 1298: "Il risarcimento de1
, .a. -',-atr-r-rente ese- danno, imputabile al promittente venditore, per 1a mancata stipulazione del contratto definitivo
'",. .:rre COnCeZiOne di vendita di un bene immobile, consiste nella differenza tra il valore cornmerciale del bene me-
:,-. iiÌì1po da Au- desimo al momento del1a proposizione della domanda di risoluzione del contratto (cìoè al tempo
in cui f inadempimento è diventato definitivo) ed tl prezzo patruito"; Cass.,22 febbraio 1,997, n.
1641: "...differenza da calcolare in riferimento al momento in cui I'inadempimento è diventato
: ,- :s::lla in buona definitivo e da rivaÌutare al tempo della liquidazione, per compensare gli effetti de1la svalutazione
i - :r:-rlto del man- monetaria inter-venuta nelle more de1 giudizio...".
12! Cass., 26 settembre 2000, n. 12758;
: - *Z-rlf-fi, si veda però anche A. À{ilano 1' febbraio 2Aaa, Giur.
,nil., 2000, 31,5.
121
Inquesto senso dispone I'art.429,3o comma, c.p.c.; C. Cost., 12 aprile 1991, n.321; C.
St., ad. plen., 15 marzo 1989, n. 7, FI, 1,989, 111,374.
122
Panootrsr, Interessi economici e maggior danno da s',:alutazieLne. Appunti di analisi eco-

497
.. Ne consegue che un ragionamento analogo deve essere fatto anche con P:.-
ntenmenro ai rapporti rra incremento del vaiore degli immobili e rivaluta-
mobi: .
zione monetaria. Può infatti ritenersi che anche nei éasi di questo genere il
St\'1 1 - -:
risarcimento del mancato guadagno debba essere limirato al solo rrript", ,i
in:r:,.--. ,.
spetto alla rivalutazione dèlla rò*.rra pagatar23. r: ,
olte :lr
Ne consegue perranro che la parte^feAele avrà diritto unicamente a 100 n:ite r.:' :
(prezzo originalamenre pagato) i : (interessi legali) + 2 (nvalutazione mo-
S:.,,
netaria) + 5 (ulteriore rivalutazione degli immoibili non'dovura a svalura- ttin:c:.
zione della moneta) = 110; cifra esattamén1e pari alla somma tra prezzo pa- s. a- *:..--
gato pari a 100 e incremenro del valore degÌi immobili pari a 1Ò 11d,
= quri:,. . i
solo in questo modo, pur. consentendò un risarciniento integrale del
mancato guadagno anche eècedente rispetto al tasso degli interessi"legali ed ì \''--
a quello della rivalutazione moneraria,è possibile ,.or[ir.rr" il risch]o che
tIO r':- --
la parte fedele possa ricevere un doppio^risarcimento,2?.
2) Ancora diverso è il caso in cui-la parte fedele non abbia devoluto il '.....--
corrispettivo pattuito, e lo abbia utrlizzaio per effetnrare invesrimenti alter-
nativi. Anche nei casi.di quesro ger-rg1e può^verificarsi il rischio che la parte
fedele cumuli il risarcimento-.orr"gli inàressi altrimenti conseguiti; ,r.'"o.r-
segue che ai fini della quantificaziéne occorrerà rener conro aichodei van-
taggi conseguiti da quesi'ultima, utilizzando in modo alternativo il denaro125.
.-,,r:::r

FI,
nomtca d.el diritto, in 1979, r, 2622; P. Ger-ro, sr-,alutazione, in Digesto, IV ed., sez. civ., vol.
XIX, Torino 1999,245.
12r
Cass., 2l rpyile 1993, n. 5A$, GI, 1994, I,.rtnto
1, 952: .Nell,ipote si di risoluzione di cor.rtratto
,.
di cornpravendita di immobile- il cui prezzo ,i, inreramenlc p"grto, iL *o,lcato guadagno,
da risarcire a norma dell'art. 1223 c..., è ."ppr.r.ntato dalla dif{ereiza'tra'iL rr"lo." d.lli--o"b;t"
al momento della liquidPione. ed il p..rr-o'io.r.,"rruto con l'accessorio a"gl i.rilr.rri legali a de-
correre dalla domanda di risoluzionÉ".
12' Cass.,
13 febbraio 1981, n. 894:
"Poiché il risarcimento dcl danno conrraftualc cleve ripa-
rarc il pregiudizio subito dal danncggiato, ma_può fargli ottenere risultati piri vantaggiosi
a; qu'elti
che sarebbero derivati dall'adempimento, nell-'ipotesi"di risoluzione p".'irr"d.-pfrento di'una
Promc\54 di vendira.,al. promissoiio acquire_nte - al qualc siano attribuiti, a titoìo di indennizzo,
llmPono coslrturto dalla dillcrenz:r tla il valore dcl benc al momenro della decisione ed il prezzo
convenuto e la somma corrispondcnte al reddito prodotto dalf imrnobile (nella specie, caioni tli
locazione) dalla dare srabilita per il suo trasferimenro sino al pagamcn,o d.ll:i,rrro..
su in6icato
- non possorlo cssere riconosciuti anche gli interessi legati sù questo imporro ^per lo stesso pe-
riodo di.tcrnpo.cui si riferisce il menziona"to reddito,.J-po.,undo ciò ri.rIn,1lo di frutti (jel-
f immobile e di dctto importo) che non sarebbe .or-rr.g.r'i,o ,ll'rd.-pi'.r.ri" a"rr,"rrurij.
ì,",
tr-lttuale-; Cass.,,17 maggio 1995, n. 5391: upertanro in q"uest,ultimo ca'so poiché con la domanda
dr rtsoluzrone c dì rcstituzione del.corrispcttivo versato il dcbitore è costituito in mora alla parte
adempiente, oltre al risarcimento del daino derivante dalf inadempirn"rrto-.ri-r..rri dell'art.
1453
t't;;,P"ò_I":,:^"lmcnte spettare.soltanto il maggior danno rispetto'agli interessi moratori ai sensi
dc1l art
.i22'1. 2o comma, c.c. sulla somma da restituire, se-pic .he q'uesto risarcimento ulteriore,
del qualc il richiedente ha l'onere di provare l. .or-rjirior'r'i, ,ror, .i-urrg, i dal risarci-
mento accordato per il danno derivantè dal'inadempim"rrto, dor.rldosi lvitare "rr".tuna"ingiustificata
duplicazione dcl risarcimcnto del danno sresso>>; cais., 22 febbraio oel, n. 1.0+t;
Cass., 17 dicembrc 7999, n. 14213:
"...|a maggior somma riconosciuta per la svalutazione mo-
netaria costituisce una forma di risarcirner-rto,.là"quale, in tale ipotesi, c,i..ispor-rde rif" lq";a"
zione del danno complessivo e assorl:c ogni altra voce di du,-,r-ro'..
12'
Cass., 10 settembre 1991, n.9.+85:
"Nel caso di risoluzione di un conrrato preliminarc di
498

Uul y'
r. i.rrro anche con Posto che il corrispettivo pattuito erapari a 100, che il valore degli im-
::r..bili e rivaluta- mobili si è rivalutato-del 706/o, il mancato guadagno sarà pari a comples-
ùr questo genere il sivi 110; ove però la parte fedele abbia ridotto il danno investendo la somma
;., solo surplus ri- in titoli di stato al io/o, questo suqplus dovrà essere detratto dil, qwantum
omenibile; in ipotesi 110 (mancato guadagno) - 3 (interesse conseguito tra-
*icamente a 100 mite impiego àlternativo del denaro) = lO7 -(arg.eT.q:t. 1227 c.c.)126. .
::', alutazione mo- Stessò d'iscorso nel caso in cui la parte fedele abbia effecuato un inve-
trL-r\ LLta a svaluta- srimento alternativo che ha consentito- di sottrarre il denaro al rischio della
::--:r tra prezzo pa- svaluhzione, per esempio acquistando un altro immobile; anche nei casi di
:,-.i-ia10=110. questo genei"'dor,rà tenersenè conto ai fini della quantificazione del danno
l::rcr integrale del (an. 12lt c.c.)t".
.r rrteressi legali ed 3) Sempre'con riferimento al disposto dell'art. 1.227 c-c., occorre peral-
::-,:.:e i1 rischio che tro éscludère che la parte che abbii integralmente adempiuto, sia necessa-
riamente tenuta , ptò.r.r.atsi altrove la controPrestazioner28.
: ,.rbia devoluto il
.:l.,'estimenti alter- 10. A) Laparte adempiente ha quindi diritto a chiedere altresi il risar-
r-s--:rio che la parte cimento del danno12e.
a.,,asegultl; ne con- In conformità alla tradizione francese, in ltalia, sebbene non siano man-
:::':, anche dei van- cate voci in senso contratiol3o, la dotfina concorda che il risarcimento deve
=...:rr-o il denaroi25. coprire l'intero lucro cessantel3l.La risoluzione del contratto non priva in

-" ed., sez. civ., vol. vendita immobiliare per inadempimento del promettente venditore deve tenersi conto nella li-
quidazione del danno di rutte le consegrenzg attivc e passive, determinate dall'inadempimento,
-rzione di contratto J quindi sìa del mancato incremento pàirimonialc che sia stLti conseguenza del.mancato tras{e-
:r',:ìncato guadagno, .i*"rrto dell'immobile ne1 patrimonio^del compratore sia delf impiego che questi abbia fatto del
:l.,re delf immobile prezzo non versato à1 venditorc".
::ir'rCSSi legali a de- 126
Cass., 12 ottobre 1,967, n.2437; Cass., sez' lav.' 15 aprile 1994, n.3598.
r27 Cass., sez. lav., 15 aprile 1994, n. 3598.

- r,r...ituale devc ripa- 128


Cass., 7 agosto 199a, n. 7987.
: .: ..:::trqgiosi di quelli r2e
Snonro, 7l donno da inadempimento,Padova 2005, con recensione di Macario, in,RDC,
" :.r.::rlimento di una 20a7,1, 282.
::. .::-,irr c1i indennizzo, ,10 in particolare CanNnrurr4 Sulrisarcimento del danno in caso dirisoluzione del contratto

. : -:--r:ii)1lc cd i1 prezzo bilaterale per inadempimento, in RDCo, 1.923, 11, 328, ritiene risarcibile l'interese positivo neÌ
, r-. : .pecic, canoni di .rro i. .rri ,renga chiesro 1o adempimento e f interesse negativo nel.caso in cui vanga chiesta la
: : r':..rr1o su indicato risoluzione; dàir.. a questa soluzione: Brcrevr, Retroattittità della risoluzione per inadempì=
:-: : :er 1o stcsso pe- mento, in RDCo, 1934,i, egS, lOZ, nota 1; in senso contrario la dottrina maggioritaria che non
,. ::r:lrr di frutti (del- distingue a seconda che vanga chiesto l'adempimento o la risoluzione, con conseguente risarcibi-
:" . :cll'obbligo con- lità dàlf interesse positivo iritutti e due i casi: L. Covmrr-o jr, Risoluzione per inade_mpimento,
: :-.-i ;on la domar-rda in RDC, 1935, 31; Aurnrte, La risolwzione del contratto, Milano 1942, p. 140 ss'; LurtlNoso,
: : : r:', mora alla parte Della riiolwzione del contratto per inadempimento, in Comm. cod. cio., àlr. da Scialoja E Branca'
'.: :. :::rii dcll'art. 1453 ant. 7453-1454, Bologna-Romi, tggO, 199 ss.; Tnlrraef(c:st, Interesse positioo-e interesse negatiao
.l--:::l lìlLllàtOri ai SenSi nella risolwzione del iontratto per ìnadempimento, in Studi, Cattaneo' nonché rn RDC, 2AA2, 1'
: : .::,'i:rento ultcriore, 637; secondo alcuni autori, la-parte adempiente potrebbe chiedere il risarcimento deifintcresse
- 1.;-1.ir116 dal risarci- ,r"grtiro in luogo di quello poiitiro, Brarca, o.i,,Y,297; Si esprime a favore della risarcibilità
: :rr': .rra ingiustificata del solo ir-rteresie negitiro: Mannr.r., Tutek risarcitoria nella risoluzione del cont.ratto pcr ina-
- ..ri 1l dempimento, in Cf,
-1SAS,
| 1, 368; per una rivisitazione del problema si veda inoltre: Luur-
: r - : -- :'! rlutazione mo- Nosò, l, lesione dell'interesse negatitto (e dell'ìnteresse positivo), in CeI, 1988, 782.
- : :-.- i1e ,rlla liquida-
r ,-
13r
Cass.,28 1ugÌio 1992,n.9043; Cass., 29 aprlle 2003, n. 6651; si vcda peò anche T' Roma,
16 gennaio 2006, nI 26533, GI,2AA7,877,.or, ,lòm di Brnrria, Sui criteri di determinazione del
ntratto preliminare di danno da inadempimento.

499

-,,.-d
altre parole la parte fedele del lucro che avrebbe conseguito se il contratto
losse stato regolarmente eseguito (interesse positivo)1i2.-
Danno che nella prassi giurisprudenziale'si identifica nella differenza di
valore fra le due prestaziorii dedìtte in contramol3r.
si immagini per esempio un. contrarto preliminare relativo ail'acquisto
,. un apparrameflro
dr per un corrispettivg
previsro. per.,l'adempimento
a 100 mila euro. Se il gìorno
rgi
d.l r6r; il
rl prèzzo degli immobiri è salito
danno nsarcibile sarà pari a 10 mila euro.
Questa non è ol,viamente l'unica concezione possibile. In particolare in
Germania trova.applicazione la regola in base alla quale L prri. fed.le, oue
opti per la risoluzione del .onr."iro, ha unicamenie diritJo ad ottenére il
risarcimento dell'interesse negarivo, come nei casi di nullità del contratto.
A favore di questa soluzione potrebbe considerarsi che in un sistema
economlco caratterizzato da un mercato perfettamente concorre nziale, la
parte delusa ha, sempre la possibilità di reperire sul mercaro urra prestnzion"
roentrca al medeslmo prezzo.
. Ne. conseguirebbe che il danno sarebbe limitato alle spese effettuate in
vrsta della concÌusione del contratto, p9i risolto per inadÉmpimenro.
Il mondo reale non è p."r9 cosf pÉrfetto; ,r" Jorr.grr. .hi anche da un
p""!9 di vista inrernazionàle la soluiione tedesca ,ppr?. sempre meno dif-
fusalla.
B) il risarcimento del danno non necer
zio.,é del .o.*r,ioiii può infatti essere .iìffi:Ti;nffJfffi:: jm:'*;
caso in cui si tratti di un inadempimento di scarsa importanza, jale
da non
consentire la risoluzione del .orrì.rtto (art. t456 c.c.)l; e cosi pure ove la
domanda di risoluzione sia stata respinà,ru.

di un quadro erroneamente attribuito


ad un pittore famoso: Cass., 16 aprile 19g4,
^tr:-Acquisto
n' 2457; compravendita immobiliare: Acconnnno, La determìnazione d.el risaràmento'dei
danni
nel caso dì risoluzione di contratti-di com?raoen;i,t i*mrbltiiu, in éi, l:igi+,"
I, 1,951; cass.,
l:_f9!bralo_ 1988, n. 1557; Cass., 29 aprile 1993, o.5063; preliminn.",
i"rr., f: ai.*rU." ilSJ,
n.7799, GI, 1985, I, 1, 368; Cass., 7 gemaio. 1993, n. lB: )La risoluzione d.i
prelimii
"orrt.ott,,
inedempimento del promettenle venditore compona l'obbligo a.tii"rà.-pr..,,.
1i:: TJ ài ,ifo.,-
parre, oltre,che le somme versate a titolo^di p_rezzo, inche il rrr..o'"h"
1::e_ ilt'arffa p".-
dcl "tu;,
duto.ln conseguenzà della mancata esecuzione dclla prestazione, renendo conto urlr...à--
merciale del bene che sarebbe entrato..nel suo patrimtnio ;" .u* a;
riiprfrrì.". a.f ,lefinitiro,,;
:::iil{i quota sociale: Cass., 5 aprile 1989, rcq, GC, 1989, t, ts'SZ; i.-no-r, 22 gennaìo
2443, Giwr. rom.,20Q3, t01. ".
rrr Mannrra,
o.c., in GI, 1985, I, j., 36g. 374.
1ra
S'tcco, Concordanze e contraddizioni in tema di inad.empimento contftttuale, in
Eu. d.ir.
prir,., 2001, 131; si veda inoltre i,an. 7.4.2 lJnidroit.
n. 1871; Cass., 26 febbraio 7979, n.1262: .Secondo i principi gene-
_",, sutla
ralt "1.,,9T^r::l-illh]rr%
responsabilita per,inadempimento il risarcirnento del danno può
caso. Esso, quindi, è cumulabile sia con la domanda cli risoruzione
d.i "rr....i-,i".,o'irr"ogrri
;;";;";; .h. .o., qr.'ll,
di riduzione.del prezzo e può essere chiesto anche d, ;"r;,;é;r;ii"i"gi- ,ooz, n. K741;
Cass., 11 luglio 2004, n. 11103.
116
Cass., 26 maggio 200C, n. 6952.

500
s- ii contratto E cosi pure nel caso in cui si tratti di conseguenze eliminabili, che di
fatto sono state in seguito eliminate137.
.. : .irfierenza à\ C) Ai fini del risariimento non potranno però essere computate le even-
tuali spese sostenute in vista dell'adempimento, salvo che si tratti di spese
lativo all'acquisto non piri recuperabililis; e cosi pure le ipese sostenute nel corso delle trat-
euro. Se il giorno tativel3e.
salito del loo/", 1l D) La domanda di risarcimento del danno ai sensi dell'art. 1453 c.c' può
cumularsi con altre eventuali domanda di danno fondate su norme specifi-
:.il par-ticolare in che del codice, come per esempio l'art. 1591 c.c. in materia di locazione;
, ..a. fedele, ove nei casi di questo gelrele il giudice sarà tenuto ad accertare in modo auto-
,:-... ad ottenere il nomo ii fondamento di ogni singola pretesallc'
i:;. del contratto. E) L entità del risarcimento de,,e poi essere commisurata al danno ef-
::,: in un sistema fettivamente subito, determinato con iiferimento al tempo in cui ar,'viene la
:,:,lcorrenziale, la liquidazione
-
e non a quello in cui si realtzza la violazione contrattualel4l.
.: -- lna prestazione F) Trattandosi di un'obbligazione di valore, competono al danneggiato
riv alutazione ed interessila2.
::::e effettuate in
: j.:-.plmento.
. - -ic anche da un
137
rr8
Cass., 23 luglio 1.994, n. 6887.
Principi Unidroit, 6. 1.1,1,:.Ciascuna parte sopporta le spese relative all'adempimento de1le
r:.j'.lre meno dif- proprie obbligazioni". Cass., 17 ottobre 2002, n. 1.4744.La spesa erogata ir-r adempimento di un
òUSligo contratruale (nel caso: 1'adeguamento dei locali anche ad uso di teatro) non può mai rap-
. ì ..:---rrne la risolu- p."r"irtr.., nel caso di risoluzione, un danno, trovando la causa non già nelf inadempimento che
-. --,-,,--r", anche nel à, luogo alla risoluzione, ma unicamente nel contratto del quale viene cosi a costiruire un sem-
plice còsto, che sarebbe rimasto a carico della parte adempiente anche in caso di buon esito della
::,.:-,2.r.. tale da non
,ricenda contrattuale, salva f ipotesi in cui, per l'effetto dell'inadempimento e de1la risoluzione, tale
. , .i. pure ove la spesa si rivelasse in tutto o ii, prrte inutile, tanto da configurare ex post, per la parte adempiente,
un esborso non piÉ giustificatò in assenza del vincolo contrattuale, e non piri suscettibile, venuto
meno 1o r.opo .1," l'aveva determinato, di un qualsivoglia proficuo risultator; meno restrittiva è
vicevcrsa: Cass., 31 agosto 2005, n.17562.
'r" Cass., 1a marzo 1981, n. 1357.
lao Cass., 29 gennaio 198a, n. 676.

Cass., 16 aprile 1984,


1a1
Cass., 12 ottobre 1.967, n. 2437: .,In caso di risoluzione si appÌica Yart. 7223 c'c. e per-
isarcirnento dei d,anni tanto è risarcibile anche il danno prodottosi dopo la data della domanda di risoluzione, sempre
t994, 1, 1, 951; Cass., che esso sia conseguenza immediita e diretta dell'inadempimento e non sia stato possibile evi-
s., 1' dicembre 1983, urlo usando l'ordinaria diligenz.a"; Cass., 28 luglio 1992, n. 9043: .In rema di inadernpimento
:: -:. .rrntratto Prelimi- contrattuale il risarcimento riveste natura e sr.olge funzione sostitutiva della prestaziotle mancata
r: :r'ì---:tÌlpiente di ri{on- e gli effetti deila situazione pregiudizievole permangono sino a quando_i1 danno sia risarcito, os-
-::'.:, che abbia per- sii fino alla data della senténzà se la riparizione sia stata richiesta dal giudice, cosicché il pre-
: - .:L' dc1 valore com- giudizio derivante da1la mancata acquisizione di un bene deve essere risarcito con la prestazione
r: , rr: -:--i clel detinitivo"; ael r.ro equivalente in denaro, deteiminato con riferimento al momento in cui avviene la Ìiqui-
::-. I R..ma, 22 gennaio dazione . ìor, quello in cui si realizza la violazione contrattuale»; si veda peraltro anche: Cass.,
" 1e+t, GC, 1989, l, 1557:
"Nel caso in cui il compratore chieda
5 aprile 1989, n. la risoluzione
di un cor'rtratto di vendita di quota sociale per inadempimento deÌ r,enditore e la condanna del
mtrattuale, in Ew. d'ir predetto a1 risarcimento del danno, questo, individuato nella differenza tra il valore commerciale
àella qrota sociale ed il prezzo.orrrèr-rrrto (nella specie non corrisposto), deve essere determinato
:ondo i principi gene- con riierimento al mo-ènto in cui il compratore ha proposto la domanda di risoluzione, perché
.ss... in ogni in detto momenro egli, rinunciando a riChiedere l'adempimer-rto del venditore, rende definitivo
nratto "hi.tto
che con quella f inadempimento di quest'uldmo»; A. Bologna, 8 aprile 2OO3; in dottrina: LuurNoso, Il momento
luglio 2002, n. 70741'; da prendere a base per la determinazione e la stima del danno da risoluzione, in Resp. cit., 1.989,
1,067.
1o: Cass., 22 gennaio 20a2, n. 707, GC, 2AA2, \ 2817 .

s01
G) ove si tratti di cosa frutdfera non consegn
ata ar,acquirente, il risar- può fiss;:.
cimenro del danno dovrà o"ui*.rià;;;.* coràprensivo dèi frumi prodotti il carame:.
(lucro cessanre), ancorché r"t; il;-;Ì;Hr;ii, ;ilffi di risoluzione; Se sr::
l'atrore t', J.ii"iiì"amente opato p.i lo
i,":#rj:r*o,ord. ,"ioslil;;;; prescrive.;
H) ove l'inadempimento_sia sentenz;.:
intenzionale, si fa luogo a risarcimenro zione il :r.
che-.dgi danni non
nlTeajurri i il;.
d;i'1.;;#;é1"bbiì gazione,a.
I) In caso di ritardo dovuto a trattatiue;"§r"rrr.irl""àr,trr.rrti
an_
Se sì ::..
hzzate alla revisionld,"l .9"trrtrf p"i"ì"" firrr_ in rivenc:,'
,fo.irt. i.r;; ;;oro accordo, diritto d;. :
il giudice dovrà owiamenre renerne .o"r"-ri-ii,riti; ;;#ficazione
danno1a5. der
L) rlazione di risarcimento der danno da inadempimenro
si prescrive, di
regola, in dieci ,"r.i (r{. zr+o c.c.} termini
fi;;#;:rl*
sere previsti per particorari tipi .o.,rrrrruJi (*n. p"rArro es_
ig;isiliii''".".1.
11. In
base all'insegnamenro tradizionale, r,eccezione
di cui all'art. l46a c.c.l non potrebbei.orrrr" appricazionedi inadempimento
bligazioni in materia di ob-
restitutorie.
Del resto anche in giurisprudenza è ricorrente
l'afferm azionein base alla
quale l'eccezione di aiaemlpiment" ;;
--- ;;;;;tù*;; ;;;';;pricazione in
materia di obbligazioni restirutorie146
La questione in realtà merita di essere riconsiderata,
specie alla luce della
teoria del saldo.
se infatti si ammefte che il vincoro sinalragmatico
si esrende anche afle ob_
bligazioni di secondo
srado,
ove anche la contropal-te non".:;,r:;g";
rtgili"rà I fi"r##
di restituire
sia dirp:;;; rÉ;ffi;""d.*t
,lstituzioni,r.
12.11 diàtto ra è soggerro al rermine ordinario di prescri_
l::fyi3g
zione decennale, il quale iruzia a d"òarr.Ll
ffi;,;;i;;;r.
contratro si è risolto di diritto, t, ,ir"i"}one ià cui ir
e srara pronu nciatacon sen_
tenza passata in giudicato (art. "2946 c.c.)1a8.
N. .;;r-à;; .ir;lT giudice non

ra'Cass.,
29 aprle 1993, n. 5061.
''* Cass., n. 26 novembre 199§, n. 11992.
145
Cass., 3 agosto 1995, n. g501.
la'Cass.. ll
novembrc 1992, n. l212l: _... è inapplicabii_e,
in caso di inadcmpimenro,
del promissario acquircnte. a.lr'"tuli[à J.rr,
dr autotureìa previsro dail'art. r.460 ci..
*ì,i,"ilr. deila.cosa promcss.ì in'vendita, ildamezzo partc
medianre r;"....ion^..di i;'.;;i;;,;, ir quare non può
opeql_rea con riguardo alle obbÌigazioni
la Esarramenre in,-i',.isprudlcn.r, derivanti dail.art. 20JJ c.c.,.
crrr.,)iuirii" rsso, n.267g:,.Ncil,iporesi di risoruzione
giudiziale o p"..r,ro'.onscrso - di una.o,,prnì"nài,,
conseguono alla risoluzione_-.:rrur.,o
r.'r".;pr".rr. pr"r,IJ*, delc parti che
'alrra tra roro .'offi., per cui r,una non può essere
f non ù pretesa se
'dempiura-;.in quesro scnso anchc [,rornn,r, Contratti iileoti, 'rì cit.,25, ivi urteriori
Dr Mnlo' o.c.. in Eu. dir priu.. zooi. iji._s+0.
'termenri;
o.c.. in Lu. dix prio..2OO4. 13, lS, Mtr,ori-o..., -,, ,.;r"r;n'.,.ni; i;;u. redesco; Io.,
I'art..81,2'comma, della C^o^nvenzionc di Vienna,
in'nOC 2006. Arri. 459,476;si veda inolrre
148 nonchc I,arr.7.l.6 Unidroir.
cass., 12 settembre 2ooo, n. rzo:s, ù-ir;rr',"U,
probt *a in tema di inr.,arid.ità o scio_
502

ul
può fissare un termine per le restituzioni, dato che ciò contrasterebbe con
il risar-
irutti prodotti ll, carattere immediatamente esecutivo della sentenzalae.
Ji nsoluzione; ' Se si tratta di interessi, fitti, o pigioni, e cosf via, il relativo diritto si
prescrive in cinque anni. (art. 29.48, nn. 3, 4,.c.c.); ove però sia intervenuta
.r scioglimento
sentenza passata in giudicato di condanna alla restituzione, trova applica-
zione il normale termine di prescrizione decennale (att. 2953 c.c.).
:lsarcimento an-
Se si tratta di diritti reah,la restituzione può essere chiesta anche agendo
in rivendicazione, questa volta senza limiti di temPo, salva l'usucapione del
--.ritraenti fina-
diritto da parte di altri15o.
:- -lo\-o

Si prescrive, di
peraltro es-
c.c.)

in base alla
,..pplicazione in

alla iuce della

anche alle ob-


di restituire
r.estituzionilai

di Prescn-
j:L-lf nO in cui il
con sen-
che il giudice non

da parte
::: :ndita,
"
il
mezzo
il quale non può

di risoluzione
delle parti che

glimento del contratto esegwito: La prescrizione delle azioni di ripetizione, in Studi Cattaneo, Mi-
:. ::::::.1 tedeSCO; IO.,
lano 2002, II, 1,373; Drr-r-ecasa, o.c., 41.a.
476; si veda inoltre lae Cass., 7 maggio 1999, n. 4604.
rso Cass., 31 maggio §9A, n. 51.21..
.;: :.::.ilidità o scio-

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