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LE RAGAZZE 

 SONO PIÙ SENSIBILI   DEI RAGAZZI ?  

È corretto affermare che la sensibiltà può avere un sesso?  Molti sostengono che gli 

uomini e le donne, oltre a essere contraddistinti da differenze nei caratteri fisici e sessuali, 

siano anche diversi nel controllo delle loro emozioni facendoli apparire come acrobati 

inesperti che nel gioco della vita, mostrano e nascondono a singhiozzo le loro fragilità. 

Per quanto mi riguarda, ritengo  che l’emotività  di ogni individuo, sia il risultato 

della mescolanza di quelle componenti maschili e femminili che ha ricevuto in dono. Tutti 

siamo sensibili, tutti possiamo goderci suoni, profumi e ogni altra cosa che lascia una 

traccia nel nostro animo.

Infatti ognuno di noi, è venuto al mondo dall’incontro di due esseri umani ben distinti, che 

ci hanno lasciato in eredità parte del loro singolo bagaglio, emozioni incluse. Di queste 

ultime, la sensibilità rappresenta lo strumento indispensabile per poter  vivere nella realtà 

che ci circonda, in una dimensione più profonda, con la possibilità di  confrontarci e di 

apprezzare fino in fondo le meraviglie del mondo.  

Detto ciò, la sensibilità-rosa e la sensibilità- celeste, possono prendere sfumature diverse 

se messe  su una tavolozza, in quanto la donna la manifesta senza troppa vergogna:  

piange di fronte a una scena  romantica di un film, si commuove alla vista della luce calda 

di  un tramonto...Il sesso femminile, si sente più libero di esprimere quello che prova, 

rispetto all’uomo, che spesso trattiene la propria emotività per non mostrarsi fragile.

Non a caso, è raro vedere un maschio che pianga anche se questo non vuol dire che non 

stia soffrendo. Nel passato, il poeta di corte, l’artista per eccellenza,  viveva  i suoi 

sentimenti  in una condizione di sottomissione nei confronti della donna amata, e proprio 

questi affanni amorosi, che lo rendevano allo stesso tempo, gioioso e sofferente, non 

venivano  resi pubblici. 


Ecco perché, la sostanza emotiva di entrambi i sessi può essere paragonata a un quadro  
chi lo dipinge nel suo cuore e chi invece, lo appende a una parete per mostrarlo a tutti.
Siamo tutti artisti che intingiamo il pennello nella nostra anima, per poi dipingerne a 
piacere la sua stessa natura. 
                                                                                              

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