Manzoni
e i suoi
Promessi Sposi
Cesare Beccaria
– Nonno materno, autore de “Dei Delitti e delle Pene”
“copia” V. Monti (idolo del momento) e Parini
lo storico Fauriel a Parigi
– gli trasmette la passione per la storia e “il vero”
Corrente religiosa del giansenismo francese
– Una visione del cattolicesimo molto austera e rigorosa
Antonio Rosmini
– Prete, teologo “moderno”per quell’epoca: 5 piaghe
Leopardi (incontro di Firenze)
Le idee “forti” di Manzoni
Passa dalla poesia “elitaria ” all’opera
popolare e alla portata di tutti
– elemento tipico del romanticismo
Funzione sociale del romanzo
(educare…)
Cattolicesimo “aperto” e innovativo
– Contro il potere temporale, Roma capitale…
– Amicizia con il progressista Rosmini
Il “vero” della storia è fondamentale
L’opera dei
“Promessi Sposi”
Le prime versioni
– Ambientata nei luoghi della sua infanzia:
Lecco
– 1 versione: Fermo e Lucia….
Lo stratagemma del prologo
– Scritto nella lingua del 1600
– Introduce la questione della lingua
Una storia “antica” che nasconde i problemi
dell’attualità
– Italia divisa, stranieri, mancanza di libertà…
Problema della “lingua italiana”
La preoccupazione linguistica di Manzoni
– Come contributo alla società (risorgimento)
– Anche da Senatore se ne occupa
Ricerca di un “modello culturale” nuovo
– Basato sui grandi autori del passato
– Ma attento alle esigenze moderne
La “sciacquatura in Arno”
– Il toscano come modello
Opere minori: 2 tragedie
1816 Conte di Carmagnola (1400)
– Opera innovativa, non rispetta le “regole”
– Utilizza il CORO come spazio lirico e riflessione
– Grandi critiche (ma Goethe lo difende!)
– Trama: capitano di ventura, di origini popolari, al
soldo di Venezia; vince, ma libera i prigionieri,
sospettato di tradimento viene condannato a morte
1822: Adelchi (VIII sec.)
– tratta del rovesciamento da parte di Carlo Magno
della dominazione longobarda in Italia
– contiene molte velate allusioni all'occupazione del
Nord Italia da parte degli austriaci
Manzoni poeta
– INNI SACRI
Frutto della conversione al cattolicesimo
Rifiuto del classicismo (miti, epica, paganesimo)
La fede cristiana argomento della poesia
Ne prevedeva dodici per l’intero anno liturgico;
composti solo 5
Tra il 1812 e il 1815 scrisse: La Resurrezione, Il
nome di Maria,
Il Natale, La Passione.
La Pentecoste, è del 1822 ed è il culmine del
percorso di salvezza, corrispondendo alla discesa
dello Spirito Santo;
Le ODI CIVILI
Manzoni cittadino con impegno patriottico
– In morte di Carlo Imbonati: regole laiche (1805)
– Marzo 1821: celebra i moti carbonari
Speranza che Carlo Alberto avviasse la liberazione
– 1821: 5 maggio… “Ei fu”
Scritta di getto alla notizia
della morte di Napoleone (6 mesi!)
La storia come maestra e
come spunto per la riflessione
sul destino dell’uomo
Fortuna di Manzoni
Grande successo delle sue opere
Esprime il senso di un’epoca
Patriota e cattolico: connubio raro
– Amico di Rosmini, senatore convinto
Il libro “Promessi Sposi” diventa il modello
linguistico
– “inflitto” a tutti gli studenti
– Ma rivalutato come opera di grande pregio
– Oltre 70 copie pirata del romanzo nel 1800!
I Promessi Sposi
– 1823 - Inizia a lavorare al romanzo
– Titolo iniziale: Fermo e Lucia, poi “Gli sposi promessi”
– La pubblicazione viene fatta a “dispense”,
allegata ai giornali dell’epoca
– 1827 prima edizione, dopo la “sciacquatura in Arno”
per rendere la lingua più comprensibile a tutti gli italiani
– edizione definitiva nel 1840
– Il libro ottiene un grande successo (e molte edizioni “pirata”)
– trama semplice ma fitta di occasioni romanzesche,
– personaggi "viventi" ed esemplari al tempo stesso
– nelle tragiche contraddizioni del Seicento si notano le chiavi di
un'interpretazione socio-politica del presente (evitando la
censura!)
Ambientazione storica
– La Lombardia del 1600
– abitanti oppressi dalla dominazione
spagnola
Caratteristiche poco gradevoli
Sopraffazione, sfruttamento, disprezzo…
– una società senza libertà
– e incapace di reagire
Analogia con l’epoca manzoniana del
1800
Facile satira politica e ironia sociale
Considerando il clima di censura e
restaurazione!
I personaggi
I protagonisti:
– due semplici fidanzati
Renzo
– Giovane autonomo, pieno di progetti,
speranzoso e vivace, ricco di vita
Lucia
– Ragazza timida, semplice, devota e quasi impacciata
nel rivelare e vivere i sentimenti
– La madre: Agnese
Popolana, pratica, sensata…
Don Abbondio
Don Abbondio
– Curato di campagna, pavido…
– Vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro
– Anche la lingua serve: il “latinorum”
– Vocazione di ripiego e impegno ridotto
Perpetua
– La “badante” per antonomasia
– Pettegola e curiosa
– organizzatrice e un po’ impicciona
L’antagonista centrale
Don Rodrigo
– Signorotto dell’epoca spagnola
– Spavaldo e prepotente:
– Il potere e il dominio per i propri interessi
Circondato da “bravi”, soldati disposto a tutto
Praticamente dei manigoldi a servizio del boss
– La legge? La morale? Il proprio tornaconto!
– Vive la vita di corte del ‘600 con i suoi simili
Il conte zio… gli amici
L’amico che conosce il mondo
Fra’ Cristoforo
Un ricco commerciante che
tenta l’ascesa verso la nobiltà
Simbolo dei cambiamenti sociali
La sfida, il duello, la legittima difesa
La conversione – ingresso nei Cappuccini
– Scelta di vita motivata, non da paura ma da
conversione vera
– La sua vita cambia: esempio di vero cristiano
Una monaca d’altri tempi
La vicenda della
“monaca di Monza”
La vita di Gertrude
– Uno “spaccato” della vita nobile del ‘600
– Il destino dei cadetti
– La sua “vocazione”
– Le conseguenze di una scelta forzata
– Storia di un’anima tormentata
Basata su elementi storici e comunque veri
Un cardinale modello
Federigo Borromeo
– Un esempio luminoso di santità
– E di buon senso
– Nato in famiglia nobile ma …controtendenza
Semplice, frugale, coerente, evangelico
– Il pastore che visita i suoi fedeli
– Grande organizzatore della diocesi ambrosiana
Il suo ruolo: testimoniare il vangelo possibile
– Il suo incontro con l’Innominato è centrale
Nipote di un altro grande cardinale: Carlo Borromeo
– Protagonista durante il concilio di Trento
Un “boss” d’altri tempi
L’Innominato
– Problema storico:
sarà veramente esistito?
Situazione politica del 1600
Personaggio machiavellico e banditesco
A servizio dei potenti
– e del proprio interesse
Protagonista di una conversione “seria”
– E tutto per il ruolo innocente di Lucia
Società del 600 Popolani e
nobili
Gli operai della seta
– Popolani, amici, parenti
Il dott. Azzeccagarbugli
– Come usare la cultura per opprimere
– Esempio di forte ironia di Manzoni
Nobili e tirapiedi
– Una società molto vicina a quella del 1800
Preti frati e vescovi
– L’abito non fa il monaco!
I temi del romanzo
La Provvidenza: regista della vita
La Storia: tutto ha uno suo “senso”
Bene e male: un eterno duello
La Fede e la morale cristiana
Cultura e semplicità (natura)
La Peste: un flagello “biblico”
– Ma con la complicità degli uomini
La Provvidenza alla fine prevale
trama – 1
I due giovani promessi: Renzo e Lucia
– Le “mire” poco pulite del signorotto locale, don
Rodrigo, sulla giovane Lucia
La minaccia al parroco:
– “Questo matrimonio non s’ha da fare” (i “bravi”)
– Terrore di don Abbondio
– pretesti per non sposare i due
Entra in scena fra’ Cristoforo
– Che tenta inutilmente di intercedere
– Stratagemma popolare: matrimonio a sorpresa –
esisto disastroso
Trama – 2
Fuga dalla terra natia – “Addio monti…”
Le sorti dei due si dividono
– Lucia in convento a Monza
Presso una “strana Signora”
– Renzo a Milano – tempi burrascosi
La vicenda della Monaca di Monza
– Ampia digressione storico-sociale
quasi un romanzo nel romanzo
– … positivo interessamento a Lucia
– Ma anche lei è intrappolata nelle scelte negative
trama – 3
La storia si allarga – uno spaccato del ‘600
Il tema della carestia – sommossa del 1628
L’arrivo della peste – scienza e medicina
Che colpisce i vari personaggi
– Renzo e Lucia però la superano
– Mentre don Rodrigo va al Lazzaretto
– E si avvicina la sua ultima ora
– il perdono finale e la vittoria del bene
Renzo e Lucia coronano il loro sogno
La provvidenza è la “visione del cristiano”