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Valutate attentamente la concorrenza e la zona per capire quanti bambini sono presenti, e come sono composte le famiglie. La localizzazione di un
asilo prevede delle strutture che si trovino al piano terra e che abbiano uno spazio esterno dedicato alle attività all’aperto. È meglio scegliere una zona
tranquilla, lontana dall’inquinamento.
ASILO CONVENZIONATO O PRIVATO
Per asilo nido si intende una struttura educativa che svolge la sua attività con bimbi che hanno un’età che va da 3 mesi a 3 anni. Per questo motivo è
fondamentale che l’asilo abbia un programma educativo funzionale, un momento ludico, l’assunzione del cibo e il riposo nel pomeriggio.
E’ quindi essenziale che si abbia la possibilità di svolgere tutte queste attività nel modo migliore e nel pieno rispetto della legge. I Comuni effettuano
delle verifiche riguardanti gli standard qualitativi delle strutture in base a quanto previsto dalla legge. Inoltre gli asili privati che fanno richiesta
possono ottenere un riconoscimento sulla qualità del servizio che offrono.
Per eseguire eventuali ristrutturazioni e l’adeguamento degli spazi, la procedura è la stessa valida per gli interventi edilizi privati. Ottenuta
l’autorizzazione per l’apertura della struttura, le procedure sono diverse.
E’ essenziale distinguere tra nido privato, (per cui si può richiedere l’accreditamento, necessario per un’eventuale convenzione con il Comune), e lo
svolgimento di un’attività privatamente. Per convenzionamento si intende che la struttura deve ricevere dal Comune dei contributi finanziari per ogni
bimbo iscritto che provenga dalle lista di attesa dei nidi comunali.
LOCALI ADEGUATI
La scelta dei locali è fondamentali innanzitutto perché lo spazio disponibile deve permettere lo svolgimento di tutte le attività previste. Pertanto il
locale dovrà possedere dei requisiti: tecnici; strutturali; qualitativi e igienico sanitari.
Un asilo nido deve trovarsi in un edificio esclusivamente destinato a questo, e con tanto di agibilità e abitabilità. Nel caso i locali siano destinati ad
attività differenti da quelle scolastiche, è necessario richiedere la variazione della destinazione d’uso presso il Comune.
Gli spazi interni principali saranno: i servizi generici; le cucine; gli spazi destinati ai bambini; gli spazi destinati agli operatori e ai genitori. La
struttura deve essere conforme agli standard che sono previsti dal DPGR num.47/R/2003. E’ necessario che per ogni bambino presente vengano
calcolati almeno 6 mq. interni.
L’esterno della struttura dovrà avere una superficie pari o maggiore dello spazio interno. I servizi igienici e anche il locali che sono riservati al cambio
devono avere una grandezza non minore di 8 mq.
Questa tipologia di asilo viene molto spesso finanziata grazie a diversi fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, e anche i fondi di
sviluppo creati per imprese di piccole dimensioni. Se desiderate avere maggiori informazioni al riguardo, vi consigliamo di rivolgervi allo “Sportello
per le Attività Produttive” del vostro comune. E’ bene che consideiate che per ogni zona i regolamenti che riguardano i progetti e i finanziamenti
possono variare notevolmente.
Per aprire un “nido” è necessario adeguare la struttura alle normative comunali per tanto dovrete considerare anche eventuali lavori di muratura,
idraulica ed elettrici. In relazione alle spese di gestione, i costi maggiori sono quelli dei materiali di consumo, degli alimenti, e anche delle spese
generali come la luce e il riscaldamento. Da calcolare anche il costo dei dipendenti e l’assicurazione.
diploma socio-psico-pedagogico
dirigente o assistente nell’ambito della comunità infantile
maestra d’asilo
operatore o tecnico nell’ambito dei servizi sociali
diploma magistrale
master nel campo infantile
diploma universitario in pedagogia
Non è considerata valida una laurea in ambito psicologico. Nel caso non si possegga un titolo di studio idoneo, si può aprire quest’attività come
titolare e assumere un educatore o un direttore, che abbia almeno una delle qualifiche necessarie per lo svolgimento dell’attività.
DOMANDE E BUROCRAZIA
Dovrete rivolgervi al vostro Comune, presso lo Sportello per le Attività Produttive. Potrete ottenere tutte le informazioni su quelli che sono i requisiti
necessari per avviare questo tipo di attività. Generalmente i requisiti che servono: l’autorizzazione ha una durata triennale, ma può decadere in vari
casi: ad esempio nel caso non vengano rispettati i contratti di lavoro con i dipendenti o anche se i certificati ottenuti non sono più presenti.
La domanda deve essere consegnata o spedendo una raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure deve essere consegnata direttamente presso lo
Sportello. I documenti che devono accompagnare la domanda sono:
Possiamo affermare che in questo campo il leader assoluto del franchising è Baby World che ha delle sedi su tutto il territorio italiano.
ASILI INNOVATIVI
Gli asili che seguono una linea più innovativa, riscuotono un notevole successo, sono spesso di tendenza, soprattutto quando vengono aperti con una
particolare attenzione verso la natura e l’ecologia, come gli asili che vengono aperti in una fattoria o in un agriturismo.
Sono delle formule nuove che migliorano l’attività, offrendo un servizio ricercato a genitori e figli. Vi sono poi altri asili che seguono le esigenze
sociali: gli asili nido aziendali che si instaurano nei posti di lavoro, i baby parking condominiali, e anche gli asili in casa o i micronidi che sorgono un
po’ ovunque. Le formule più nuove per questo tipo di attività tentano di offrire un servizio completo con orari flessibili e prezzi non troppo alti.
Gli asili di nuova generazione permettono guadagni maggiori, sia per il successo che stanno riscuotendo, sia per i costi che molto spesso sono ridotti
al minimo. Inoltre per questo tipo di asili sono previsti contributi sia da parte dello Stato che delle aziende, e in questo modo si riducono notevolmente
i costi iniziali.
Anche la burocrazia viene incontro a questi nuovi asili, come per gli asili in casa per cui è sufficiente creare una coopera iva ed esercitare
quest’attività come assistente all’infanzia.