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Cortexa Pro 004 01 Manutenzione Cappotto
Cortexa Pro 004 01 Manutenzione Cappotto
INTRODUZIONE
Manutenzione dei Sistemi di Isolamento a Cappotto pag. 4
© Consorzio Cortexa
È vietato riprodurre i contenuti di questa pubblicazione, anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno e didattico. La distribuzione di questa pubblicazione
senza l’esplicito consenso di Consorzio Cortexa è vietata con qualsiasi mezzo inclusa l’e-mail, siti internet, social media e qualsiasi altro mezzo di comunicazione e distribuzione non di proprietà
del Consorzio Cortexa.
Cavillatura/Crepa: indicare se fenomeno unico o diffuso e rilevare larghezza massima, lunghezza e profondità
Lesione profonda: indicare se si conosce o si presume la causa della lesione - es. grandine, atto vandalico, urto, ecc.
Indicare se fenomeno unico o diffuso, individuare la zona - es. zona zoccolatura, zona finestre, ecc.
DEPOSITI E MUFFE
Indicare colore prevalente del deposito
Nota: l’attività dell’acqua (aw) è una misura della disponibilità di umidità per lo sviluppo biologico. Su materiali umidi l’aw
corrisponde all’unità atmosferica relativa presente sulla superficie.
La presenza di colonie algali o fungine o il rischio di una colonizzazione delle facciate non possono in nessun caso ascriversi
ad un’unica causa. Ogni edificio ed ogni facciata sono soggetti agli effetti di numerosi fattori, ciascuno dei quali, da solo o
in combinazione con altri, può essere causa della colonizzazione.
• clima marittimo
• intonaco, pittura
• montagna TIPO DI
UBICAZIONE • metallo, vetro, pietra,
• presenza di acque SUPERFICIE plastiche, ecc.
• fascia climatica piovosa o secca
In particolare:
• umidità atmosferica del luogo: la presenza di corsi d’acqua nelle vicinanze, la localizzazione in zone fortemente
soggette alla formazione di nebbie, la localizzazione in ambienti caratterizzati da un forte ristagno dell’aria per mancanza
di venti, la presenza di precipitazioni per lunghi periodi ininterrotti possono favorire l’attecchimento di microrganismi;
• presenza di vegetazione: un edificio situato in aperta campagna o circondato da vegetazione è maggiormente
esposto all’azione delle spore e delle alghe, che vengono trasportate dal vento e si depositano sulle superfici murarie. La
presenza di piante di grandi dimensioni in prossimità delle facciate agevola in molti modi la proliferazione e il deposito di
spore, riducendo la temperatura superficiale a causa dell’ombreggiamento, favorendo il ristagno dell’umidità bloccando
la ventilazione;
• sporti di gronda: una dimensione adeguata degli sporti di gronda, anche se spesso non sono previsti per esigenze
architettoniche, si traduce in una minore bagnabilità delle superfici; .
• elementi architettonici: la presenza ed il corretto dimensionamento dei gocciolatoi dei davanzali riducono il ristagno
d’acqua. Per lo stesso motivo, tutti i punti di raccordo tra una superficie orizzontale e una verticale vanno gestiti con
particolare cura. Qualunque elemento architettonico sporgente potrebbe favorire il ristagno di acqua se non realizzato
con le corrette pendenze. Inoltre le zone di zoccolatura, particolarmente soggette agli spruzzi, sono spesso il punto di
attecchimento delle spore che si diffondono poi sul resto delle superfici.
Terreno
Zona drenante
Legenda
1. Struttura della parete
2. Collante
3. Pannelli isolanti (EPS/PU/MW)
4. Rasatura armata
5. Primer (dipendente dal Sistema)
6. Rivestimento di finitura a intonaco
7. Fissaggio del Sistema (rondella/a filo)
8. Profilo di partenza (ev. in plastica)
9. Nastro di guarnizione precompresso
10. Pannello di zoccolatura appartenente
al Sistema (isolamento perimetrale)
11. Impermeabilizzante (di Sistema)
Le tipologie di finitura normalmente utilizzate su Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto sono del tipo Acrilica, Acril-
silossanica o Silossanica o a base di Silicati. La differenza prestazionale tra le finiture per cappotto è legata al grado di
assorbimento d’acqua e alla loro permeabilità al vapore acqueo che ne determina il tempo di cessione dell’acqua sotto
forma di vapore e la loro idrorepellenza e di conseguenza l’efficacia nel tempo della protezione del Sistema.
La scelta del colore è fondamentale per garantire il corretto indice di riflessione per limitare il surriscaldamento delle facciate.
L’utilizzo di colori chiari ottimizza le prestazioni. Si rammenta che il valore di riferimento per l’indice di riflessione di un
Sistema a Cappottto “standard” è IR > 20.
L’azione degli agenti atmosferici sullo strato della finitura avviene in maniera continua, costante ed inevitabile. Per scongiurare
lo scolorimento della finitura è quindi necessaria un’attenta attività di manutenzione.
1. microcavillature: sono fessure dovute più frequentemente al ritiro essiccativo dei materiali. Esse si presentano già nei
primi mesi di vita del Sistema e se di dimensione inferiore ai 0,2 mm e in piccole quantità non vengono considerate un
difetto tecnico del Sistema stesso in quanto non generano infiltrazioni e/o danneggiamenti prestazionali.
Come tali non necessitano di manutenzione urgente se non per fini estetici. Sono da escludersi quelle riscontrabili in
corrispondenza dei bordi dei pannelli isolanti in quanto queste ultime sono sintomatiche di problematiche più serie del
Sistema. In ogni modo, prima di procedere con opere di ripristino, è necessario indagare la microfessurazione al fine
di assicurarsi che non vi siano problematiche di sistema (per esempio: un errato incollaggio con conseguenti movimenti
differenziali in corrispondenza dei giunti tra i pannelli);
2. cavillature e crepe: sono le fessure di dimensione superiore ai 0,2 mm per le quali possono esistere rischi di infiltrazioni
d’acqua e di danneggiamento del Sistema. Sono in maggior parte causate da difettosità di posa e/o progettazione del
Sistema. A volte, inoltre, si possono riscontrare quando l’isolamento a cappotto applicato è costituito da prodotti non
coerenti ad un Sistema fornito in kit dal produttore, per incompatibilità di uno o più componenti (per esempio, utilizzo
di pannelli non idonei);
3. fessure strutturali: si intendono le fessure innescate da cedimenti o assestamenti dell’edificio o di parti di esso.
In nessun modo il Sistema a Cappotto è in grado di gestirle e si rimanda l’intervento su di esse a tecnici strutturisti.
Test 5.1.3.3
---- rendering non penetrato2) nessun deterioramento1)
impatto 10 joule
e e e
Test 5.1.3.3
rendering non penetrato2) nessun deterioramento nessun deterioramento
impatto 3 joule
Nota:
1. il danno superficiale, se non ci sono rotture, viene
considerato come “non deteriorante” per tutti gli impatti;
2. il risultato del test viene valutato come “penetrato”, se
la spaccatura circolare penetra fino allo strato isolante.
Terreno
Zona drenante
Legenda
1. Struttura della parete
2. Collante
3. Pannelli isolanti (EPS/PU/MW)
4. Rasatura armata
5. Primer (dipendente dal Sistema)
6. Rivestimento di finitura a intonaco
7. Fissaggio del Sistema (rondella/a filo)
8. Profilo con gocciolatoio (plastica)
9. Nastro di guarnizione precompresso
10. Pannello di zoccolatura appartenente al Sistema
(isolamento perimetrale)
11. Impermeabilizzante (di Sistema)
La separazione della zona di zoccolatura da quella in elevazione, consente nel tempo l’intervento manutentivo esclusivo su
dette parti senza intaccare il Sistema di Isolamento a Cappotto proprio di facciata.
Qualora ci si riferisca a danni localizzati superficiali come la perdita localizzata della finitura a spessore e della rasatura
armata sottostante:
• verificare lo stato di integrità della rete d’armatura e l’eventuale presenza di infiltrazioni che abbiano compromesso la
pannellatura sottostante;
• asportare parte della finitura e dello strato più superficiale di rasante attorno alla lacuna al fine di rimuovere la parte
circostante ammalorata causa infiltrazioni o delaminazione dagli strati sottostanti, e procedere mediante rappezzi
(rasante/fondo/finitura a spessore). Le esigenze estetiche potranno prevedere l’applicazione di una nuova finitura su
tutta la superficie (in questo caso risulterebbe possibile l’applicazione di un ciclo di pitturazione, sopra il rivestimento
esistente/nuovo).
Qualora il danno non dovesse riguardare esclusivamente la finitura ma dovesse intaccare anche la rasatura armata, il
ripristino localizzato comincia ad essere maggiormente complicato: diventa in questo caso necessario rifare aree di rasatura
armata, avendo cura di sovrapporre la nuova armatura a quella esistente.
Nota importante: un Sistema a Cappotto finito risulta essere un unico Sistema collaborante, pertanto risulta difficile
far collaborare eventuali nuovi rappezzi di rasatura armata con quella esistente. In questi casi, eseguito il rappezzo, si
consiglia di prevedere una nuova rasatura armata e finitura a spessore da applicare su tutta la superficie esistente, previa
apposita preparazione del supporto.
Ulteriori danni, possono essere dettati da una cattiva posa e/o dal mancato utilizzo di accessori utili ad evitare l’insorgere
di problematiche specifiche.
Tra tutti:
• para spigoli;
• rete a 45° finestre;
• profilo di partenza;
• nastro di guarnizione autoadesivo;
• angolare rete con gocciolatoio;
• prolungamento davanzale.
L’inosservanza delle regole di posa che prevedono, in determinati casi, l’utilizzo di specifiche accortezze, può facilmente e
velocemente trasformare il danno apparentemente localizzato, in un danno molto più ampio, riguardante il Sistema completo.
Risulta complicato individuare soluzioni specifiche per ogni tipologia di danno, è pertanto di fondamentale importanza
prevedere il coinvolgimento di un tecnico al fine di poter valutare dettagliatamente la tipologia di danno e l’individuazione
dell’intervento da eseguire in relazione a quanto constatato.
• verifica della qualità della rasatura armata e delle finiture esistenti in termini di condizioni, spessori e conformità al
Manuale d’Applicazione del Sistema a Cappotto Cortexa;
• in presenza di lesioni superficiali, valutarne le possibili cause e le quantità e risolverne i fattori di rischio.
Qualora le eventuali difettosità rilevate siano nulle o facilmente risolvibili con semplici ripristini si potranno ulteriormente
svolgere valutazioni al fine di progettare il raddoppio del Sistema. In particolare:
• spessore e tipologia isolante esistente;
• eseguire verifica igrometrica secondo prescrizioni di legge per scongiurare possibilità di condensazioni interstiziali.
Spessore di tutti gli strati del Sistema a Cappotto. Fissaggio di elementi di ancoraggio e controllo dell’adesione.
2. Metodo di posa
1. Preferibilmente eliminare il cappotto esistente per un’altezza pari a quella di nuovo pannello isolante di spessore unico
complessivo pari alla somma del cappotto nuovo e di quello esistente. Utilizzare pannelli adeguati al posizionamento di
partenza;
2. Qualora fosse stato possibile tracciare il passo della pannellatura esistente, procedere posizionando i nuovi pannelli in
posizione sfalsata.
Incollare i pannelli preferibilmente con il metodo Prevedere schema di tassellatura corretto e adeguatezza in
“a tutta superficie” per garantire una sicura adesione. termini di lunghezza (avendo chiari tutti gli spessori, inclusi
quelli degli intonaci).
1. PROFONDITÀ DI ANCORAGGIO
+
2. SPESSORE INTONACO ESISTENTE
+
3. SPESSORE COLLANTE
+
4. SPESSORE ISOLANTE
hD = spessore pannello
hef = zona di ancoraggio
h = spessore muratura
h1 = profondità foro
ttol = collante + intonaco esistente
Nota importante: la tassellatura dei pannelli isolanti deve attraversare entrambi gli strati di isolamento (vecchio +
nuovo) fino a penetrare nella muratura. I tasselli di fissaggio dei pannelli isolanti devono penetrare nel supporto portante
dell’edificio in profondità adeguata alla tipologia del supporto stesso e del tassello (consultare schede tecniche del
produttore del tassello e tabelle applicative).
Procedere successivamente con le consuete modalità esecutive per un Sistema di Isolamento a Cappotto.
Per approfondire ulteriori tematiche relative alla progettazione del cappotto termico e scaricare ulteriori guide e il Manuale
Cortexa vi invitiamo a visitare l’area download del nostro sito. Per ottenere informazioni personalizzate su un progetto in
corso è possibile richiedere una consulenza gratuita sul cappotto termico di qualità.
www.cortexa.it
CREDITI
PUBBLICATO DA:
Cortexa, Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto - www.cortexa.it
PRO_004_01_17.01.2020
CONTENUTI TECNICI:
Commissione Tecnica del Consorzio Cortexa
© Consorzio Cortexa
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