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2. Tecniche di isolamento
Gli edifici sono costituiti da pareti che sono a loro volta formate da diversi strati. La presenza e la posizione del materiale
isolante nella stratigrafia della parete influenza il comportamento energetico (calore ed energia) e igrometrico (vapore e
umidità) della struttura con un riflesso sui benefici descritti. Questi aspetti sono così rilevanti da venire progettati da parte
di professionisti e richiesti dal Legislatore ogni qual volta si realizza una struttura. Un’inadeguata progettazione della parete
può infatti portare a danni all’edificio, che non soltanto pregiudicano l’effetto isolante, ma minacciano anche la durabilità
della costruzione stessa.
La presenza e la posizione del materiale isolante rispetto al muro, incide sulle prestazioni finali del Sistema. Si spiega quindi
come vengono valutate le diverse prestazioni, portando poi un confronto tra esse che evidenzia i vantaggi della soluzione
a cappotto con l’isolante posto all’esterno.
Rtot 3,994
U=1/R(W/m2K) 0,25
La posizione del materiale isolante non incide sul valore di trasmittanza ma ha invece un’importanza fondamentale per il
comportamento igrometrico della struttura, ovvero per come la struttura si comporta rispetto alla migrazione di vapore.
Pertanto, il flusso di vapore che l’attraversa non incontra condizioni di rischio di condensazione, cioè temperature basse,
finché non esce dalla struttura. È quindi praticamente impossibile che si verifichi rischio di condensazione interstiziale in una
parete isolata a cappotto.
Nella figura viene evidenziato l’andamento delle pressioni di vapore e di saturazione nella struttura. Le due spezzate si
mantengono sempre ben distanti, per cui non si verifica mai rischio di condensazione interstiziale. La parete resta così
asciutta, garantendo un isolamento termico duraturo.
I Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto delle aziende associate a Cortexa si adattano a tutti i sottofondi, previo necessari
controlli e valutazioni dei supporti, atti ad individuare gli interventi preliminari di preparazione e la scelta dei materiali più
idonei. I Sistemi a Cappotto, oltre a valori d’isolamento termico straordinari, offrono anche netti miglioramenti relativamente
a problemi di condensa nelle pareti e da oltre 50 anni garantiscono ottimi risultati, sia nelle nuove costruzioni che negli
interventi di ristrutturazione energetica degli edifici esistenti.
La progettazione ed esecuzione di una corretta stratigrafia del Sistema di Isolamento Termico a Cappotto garantisce la durata
e le prestazioni della realizzazione. Grazie alla varietà dei Sistemi disponibili, che si adeguano ad ogni esigenza costruttiva
e climatica, l’Isolamento Termico a Cappotto rappresenta sempre una soluzione particolarmente redditizia e conveniente.
I Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto sono a tutti gli effetti anche il metodo più efficace per risolvere il problema delle
fessurazioni in facciata, dettato dai diversi movimenti termoplastici dei materiali da costruzione impiegati. Grazie al cappotto,
le fessurazioni vengono coperte e “stabilizzate” in maniera efficace e duratura: è il concetto della “quiete termica” delle
strutture.
Il Sistema a Cappotto, inoltre, protegge la parete esterna dagli agenti atmosferici.
STRUTTURA
1 2 3 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5
20 25 25
16 20 20
12 15 15
IGROMETRIA
8 10 10
4 5 5
Riassumendo:
SVANTAGGI VANTAGGI
Struttura in laterizi alveolati • nessuna capacità di conservazione del calore • risparmio sui costi per il riscaldamento e
isolata dall’interno della parete; raffrescamento dell’edificio
• la muratura è sottoposta a rapide oscillazioni
di temperatura;
• le condutture nella parete si trovano in
un’area esposta a congelamento;
• vi sono ponti termici;
• nella maggior parte dei casi è necessario
utilizzare una barriera al vapore sulla parte
interna della parete, per evitare la formazione
di condensa;
1 2 3 4 5
• deterioramento della muratura esistente, in
casi di interventi di recupero edilizio.
Struttura in laterizi alveolati • non utilizzabile negli edifici storici o con • isolamento termico eccellente, drastica
isolata dall’esterno con particolare rilevanza architettonica per i quali riduzione delle emissioni di CO2, elevato
cappotto non è prevista la possibilità di intervenire risparmio sui costi per il riscaldamento;
sulla facciata • risoluzione di gran parte dei ponti termici;
• ottimale capacità di conservazione
del calore;
• elevato comfort abitativo;
• risanamento della muratura esistente, in casi
di interventi di recupero edilizio.
1 2 3 4 5
È evidente come l’isolamento a cappotto, tra le diverse tecniche di isolamento proposte, sia quello che porta ai maggiori
vantaggi tecnologici.
PROPRIETARIO
+ SOSTENIBILITÀ
CO2
¤¤¤¤¤¤¤¤¤ ¤
+ VALORE
COMUNITÀ ALL’EDIFICIO
UTENTE
Vediamo ora più nel dettaglio i benefici che il Sistema a Cappotto può fornire a chi abita gli edifici, ai proprietari degli immobili
e alla comunità e all’ambiente.
PROPRIETARIO
+ SOSTENIBILITÀ
CO2
¤¤¤¤¤¤¤¤¤ ¤
+ VALORE
COMUNITÀ ALL’EDIFICIO
UTENTE
+ COMFORT
Secondo la definizione della norma UNI 10375, la temperatura operante θop è un parametro fittizio rappresentativo di un
ambiente uniforme, nel quale un soggetto scambierebbe la stessa potenza termica di un ambiente reale non uniforme.
Ѳ1 Ѳ2 Ѳop
Ѳn Ѳ3
La modellazione della temperatura operante ai fini della valutazione del comfort: dati di modellazione a sinistra, rappresentazione del parametro
fittizio della temperatura operante.
Con una temperatura esterna di 0°C e un isolamento termico insufficiente della parete esterna, la temperatura della superficie
della parte interna della parete si regola a valori bassi (inferiori a 15°C): occorre quindi alzare la temperatura dell’aria per
compensare il discomfort dovuto allo scambio radiativo con la parete.
Se, in presenza della stessa temperatura esterna, si riesce ad aumentare la temperatura della superficie della parete interna
a 19°C grazie a un Sistema di Isolamento Termico a Cappotto, la temperatura dell’aria può essere abbassata con uguale
comfort. Maggiore comfort sarà garantito inoltre da una più uniforme distribuzione di temperatura più vicina a quella del
nostro corpo, che subirà poco l’effetto spiacevole di raffreddamento radiativo.
La tabella che segue evidenzia numericamente le differenze di strutture con o senza isolamento a cappotto.
Mattoni pieni 15 19
Nel diagramma sono rappresentate rispettivamente: le aree di comfort con una parete isolata, con una parete di mattoni
non isolata e con una finestra.
U=0,3 W/m2K
30
Caldo
28 Ancora fastidioso
Diagramma relativo alle zone di comfort in relazione alla temperatura dell’aria e delle superfici dell’ambiente.
È chiaro che, con il cattivo valore U di una vecchia finestra, che di conseguenza ha una T superficiale molto bassa, non si
possa avere alcun comfort.
UA
Temperatura
Il diagramma psicrometrico sopra rappresentato permette di raffigurare graficamente la situazione igrometrica interna
di un ambiente. La linea nera raffigura l’ambiente nelle corrette condizioni di gestione (assenza di rischio di muffa e
condensa), la linea arancione rappresenta le condizioni di rischio di formazione di muffa, mentre quella azzurra le condizioni
di rischio di formazione di condensa superficiale. Per spostarsi dalle condizioni di rischio (vedi frecce) occorre, o alzare
la T superficiale (isolare), o abbassare il livello di umidità assoluta interna (ventilare). I muri e i ponti termici risolti con
l’isolamento a cappotto prevengono il rischio di formazione di muffa.
Importante in questo caso è sottolineare un aspetto che serve a sfatare una delle più comuni obiezioni sull’installazione
di Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto, cioè quella che il Sistema “non lasci respirare la parete”. La traspirazione
attraverso le pareti non influisce sul controllo delle condizioni di umidità interne ad un ambiente, che si
governano unicamente attraverso la ventilazione, naturale o meccanica. Attraverso le pareti esterne di un ambiente, per
quanto traspiranti, è possibile smaltire pochi grammi di vapore all’ora. Indicativamente, per una stanza con 25 m2 di parete
esterna considerata “traspirante” (senza materiale isolante), in condizioni medie invernali (Est: 4°C, 80% UR Int: 20% 60%
UR) si smaltiscono 5 g di vapore in un’ora. Una persona, semplicemente respirando, ne produce circa 200g/ora. Si capisce
quindi come la “traspirazione” della parete sia sostanzialmente ininfluente.
Risparmio economico
Strutture meno disperdenti
L’isolamento a cappotto comporta ovviamente anche un risparmio economico, poiché minore energia è in grado di
attraversare le pareti grazie alla maggior capacità isolante complessiva dettata dai ridotti valori di trasmittanza termica.
Riprendendo la tabella precedente, si può evidenziare come l’intervento di isolamento a cappotto porti a delle elevatissime
riduzioni di dispersione sulla parete (maggiori del 70%) che sono poi da ponderare rispetto il peso della parete nelle dispersioni
complessive dell’edificio (copertura, serramenti, vani scala, ecc.). Con l’ipotesi di peso delle pareti del 50%, l’intervento di
isolamento può ridurre i consumi delle abitazioni di percentuali molto elevate, anche oltre – 40%.
Tale miglioramento, in accordo con le indicazioni delle norme di calcolo (UNI TS 11300-2), può anche essere di più dell’8%
del fabbisogno complessivo grazie alla riduzione delle perdite di emissione e di distribuzione.
PROPRIETARIO
+ SOSTENIBILITÀ
CO2
¤¤¤¤¤¤¤¤¤ ¤
+ VALORE
COMUNITÀ ALL’EDIFICIO
UTENTE
+ COMFORT
ANDAMENTO STORICO DEL DATO RILEVATO PER IMMOBILI NELLE CLASSI A+, A E B PER STATO DI
CONSERVAZIONE DELL’IMMOBILE (%)
Nuovo 80,00%
Ristrutturato 70,00%
Buono 60,00%
Da ristrutturare
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
0,00%
2013 2014 2015 2016 2017 2018
È quindi evidente che la sensibilità degli acquirenti di immobili sul tema dell’efficienza energetica sta aumentando,
e ciò si traduce in un beneficio economico diretto per il proprietario che decida di rendere più efficiente il proprio
edificio.
COSTO RISPARMIO
COSTO
TIPOLOGIA DI NUMERO DI RISPARMIO DELL’ENERGIA PER
COMPLESSIVO
INTERVENTO INTERVENTI [GWh/anno] RISPARMIATA INTERVENTO
[M€] [€/kWh] [kWh/anno]
Condomini 477 55,5 18,3 0,10 38.365
Riqualificazione globale 2.674 249 72,0 0,11 26.926
Coibentazione involucro opaco 25.267 901 326,0 0,09 12.902
Sostituzione infissi 138.790 1.072 381,0 0,10 2.745
Installazione schermi solari 70.491 128 14,0 0,26 199
Installazione impianto solare 5.578 36 28,0 0,09 5.020
Sostituzione impianto termico 89.262 873 309,0 0,20 3.462
Building automation 2.307 17 8,0 0,19 3.468
PROPRIETARIO
+ SOSTENIBILITÀ
CO2
¤¤¤¤¤¤¤¤¤ ¤
+ VALORE
COMUNITÀ ALL’EDIFICIO
UTENTE
+ COMFORT
Risparmiare energia significa tutelare l’ambiente. Le dispersioni termiche negli edifici devono costantemente essere
compensate mediante l’apporto di energia. Questo processo è molto dispendioso, poiché incide sul consumo delle riserve
naturali di combustibili fossili e aumenta la percentuale inquinante di biossido di carbonio (CO2), principale causa del temuto
effetto serra a livello mondiale.
200 anni
43 anni 54 anni
La riserva mondiale di queste risorse naturali è infatti limitata: è essenziale essere consapevoli del fatto che gli edifici
costruiti o ristrutturati oggi saranno abitati più a lungo rispetto alla disponibilità delle fonti energetiche principali per
l’approvvigionamento.
19
Benefici del Sistema a Cappotto
2. I benefici e i beneficiari del Sistema a Cappotto
25%
Famiglie/piccoli consumatori 50%
Industria
Circolazione di veicoli
25%
La percentuale di energia per il riscaldamento e condizionamento degli immobili è pari a ben due terzi del consumo energetico
globale. Con l’isolamento termico a cappotto è possibile intervenire in modo rilevante riducendo drasticamente le dispersioni
degli edifici e dunque i consumi.
La situazione del patrimonio edilizio italiano è molto preoccupante dal punto di vista dei consumi energetici e dell’impatto
ambientale, poiché la costruzione della maggior parte degli edifici (78% circa) risale all’epoca in cui non venivano adottate
vere misure di risparmio energetico, cioè prima della Legge 373 del 1976. Gli edifici costruiti tra il 1976 e il 2005 sono dotati
di un livello di isolamento molto blando (quello richiesto, nel tempo, dalla già citata legge 373/76 e dalla successiva Legge
10 del 1991). Solo nel 2005, con la pubblicazione del Dlgs 192 di recepimento della Direttiva UE 2002/91, si è passati a
livelli minimi di isolamento di legge via via più restrittivi con i provvedimenti del 2015.
Nel momento in cui, alla luce della carenza mondiale di fonti energetiche fossili, si volesse riscaldare sfruttando fonti
energetiche alternative (ad esempio energia solare e pompe di calore), sarebbe indispensabile abbattere drasticamente il
consumo di energia per il riscaldamento e condizionamento. Quindi, il primo passo da compiere, è isolare adeguatamente
gli edifici esistenti.
EFFETTO SERRA
La conferenza sull’ambiente delle Nazioni Unite svoltasi a Rio ha confermato che l’anidride carbonica, CO2, è il gas serra che
contribuisce per oltre il 50% ai cambiamenti climatici ambientali.
In presenza del cosiddetto effetto serra, la capacità della superficie terrestre di dissipare il calore si riduce per effetto
dell’aumento dell’emissione di CO2 nell’atmosfera. Si scatena così la seguente reazione a catena: l’atmosfera terrestre si
surriscalda, i ghiacciai si sciolgono e il livello del mare aumenta.
Per approfondire ulteriori tematiche relative alla progettazione del cappotto termico e scaricare ulteriori guide e il Manuale
Cortexa vi invitiamo a visitare l’area download del nostro sito. Per ottenere informazioni personalizzate su un progetto in
corso è possibile richiedere una consulenza gratuita sul cappotto termico di qualità.
www.cortexa.it
CREDITI
PUBBLICATO DA:
Cortexa, Consorzio per la cultura del Sistema a Cappotto - www.cortexa.it
PRO_007_01_22.03.2021
CONTENUTI TECNICI:
Commissione Tecnica del Consorzio Cortexa
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