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Maslow Herzberg
L’atto di consumo/d’impiego/d’utilizzo è l’atto di godimento del bene apprezzandone dunque l’utilità ma deteriorando il suo valore
(valore intrinseco).
Tipi di bene:
Materiali Terreni, attrezzature, …
Immateriali Servizi, brevetti, costi di avviamento o ampliamento
A utilizzo annuale Chiamati anche beni di attivazione, sono utilizzati per Classificazione sulla base contabile
“muovere” l’azienda;
A utilizzo pluriennale Definiscono la struttura dell’azienda
Economici Beni di grande utilità ma con disponibilità limitata che L’aria nel ‘900 non aveva grande
li porta ad avere un prezzo importanza, ma al giorno d’oggi, a causa
Non economici Beni di grande quantità e disponibili liberamente dell’inquinamento ambientale è preservata
FUNZIONI ECONOMICHE
PRODUZIONE, attività in cui differenti beni vengono assemblati per dar vita a nuovi beni di maggior valore.
CONSUMO, utilizzazione di beni al fine di soddisfare i bisogni personali o collettivi.
RISPARMIO, parte non consumata delle risorse disponibili.
INVESTIMENTO, destinazione del risparmio all’ottenimento dei beni intermedi.
INNOVAZIONE, riguarda un cambiamento che apporta risultati migliori:
• di prodotto, per soddisfare nuovi bisogni (relativa o assoluto in campo per la società o azienda);
• di processo, suddivise in tecniche o tecnologiche, riguardano il modo di produzione di un bene.
STORIA DELL’AZIENDA:
PATRIMONIO AMBIENTALE
Il patrimonio ambientale comprende tutte quelle relazioni e interdipendenze (che vorremmo in perfetta simbiosi e armonia) che si
stabiliscono in una data area territoriale e la comunità di persone che su di essa disegna le proprie traiettorie storiche / aziendali.
- L’esistenza di una comunità di persone, unite tra loro da rapporto di solidarietà, di appartenenza all’azienda (fidelizzazione
aziendale) e da un unico obiettivo prefissato;
l’ottimo “clima aziendale” è un fattore determinante per il successo di una qualsiasi azienda, infatti è difficile da creare e molto
facile da distruggerlo.
- Il riconoscimento giuridico, in quanto detiene i diritti e i doveri derivanti dallo svolgimento dell’attività aziendale.
- Mission act, autonomo potere decisionale, responsabilità che derivano dalle decisioni, …
D. DISSOLUZIONE, quando ormai l’azienda è completamente smantellata, ma non è “morta” perché vi sono ancora tracce dei dati
contabili.
CARATTERISTICHE DI UN’AZIENDA
1) Svolge continuamente la sua attività per soddisfare i bisogni umani lungo un percorso che va dalla idealizzazione alla dissoluzione
dell’azienda.
3) Adotta un sistema di valori / regole che determinano i comportamenti al suo interno ed esterno;
- carta dei valori, rispetto dell’ambiente, attenzioni al cliente, trasparenza
- carta dei servizi, vantaggi riservati al cliente secondo un limite prestabilito, rimborso di parte del costo del biglietto del
treno se superato la soglia di ritardo.
- bilancio sociale, soci, investitori, personale, clienti, fornitori
- codice etico, non assumere parenti ne proprio campo amministrativo
- impianto normativo, incentivi, promozioni, avanzamento carriera, stock options(premi in azioni della società i quali
incentiveranno i dipendenti a fare dell’ottimo lavoro per far aumentare il valore delle stesse azioni)
- statuto dell’azienda, linea guida sugli obiettivi;
- manuale operativo, assegnazione dei compiti ai suoi organi,
- Knowledge management, condivisione e sviluppo della conoscenza).
Il sistema di valori è individuale, cioè cambia per ogni azienda.
5) Memorizza gli eventi, infatti ogni azienda ha un proprio passato, una propria identità;
Inoltre ci sono organi aziendali che si occupano di documentare l’andamento interno ed i rapporti esterni dell’azienda attraverso i
sistemi di reporting interno ed esterno.
7) Manifesta dei bisogni, in quanto durante il percorso di vita, ogni azienda ha necessità di beni materiali e immateriali, servizi per
realizzare i processi di produzione, …
PATRIMONIO AZIENDALE
L’insieme unitario e coordinato delle risorse destinate allo svolgimento delle attività aziendali in un dato momento.
Spesso coincide con l’anno solare, ma basti pensare alle società sportive il cui stato patrimoniale coincide con i campionati, o nel caso di
vendita dell’azienda si dovrà fare un riassunto patrimoniale straordinario.
STOCK : valore monetario di ciascun elemento patrimoniale in un dato istante di tempo, ed è valutato da un ente chiamato “modulo
monetario”.
Costituisce elemento patrimoniale, non tanto il servizio di cui si dispone, ma il diritto ad avere quel servizio.
Il patrimonio aziendale è caratterizzato da :
- un ASPETTO QUALITATIVO, che tiene conto della funzione/importanza che svolgono le sue risorse.
- una ASPETTO QUANTITATIVO, cioè si basa sul suo “peso”/valore monetario che le risorse hanno nell’azienda;
ASPETTO QUALITATIVO DEL PATRIMONIO AZIENDALE: tende ad apprezzare i “modi” di acquisizione delle risorse
finanziare adottati dall’azienda(FONTI) e il loro “utilizzo”(IMPIEGHI).
Gli amministratori dell’azienda devono far sì che
IMPIEGHI = FONTI
che equivale a dire
INVESTIMENTI = FINANZIAMENTI
ovvero
capitale di funzionamento economico = capitale di funzionamento finanziario
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Sono ordinati secondo i criterio di liquidità crescente, cioè l’attitudine di un bene ad essere trasformato in denaro senza subire perdite di
valore durante la trasformazione.
- Immobilizzazioni
o Immateriali
diritti riconosciuti e tutelati dall’ordinamento giuridico (brevetti per innovazioni, concessioni, marchi per protezione
del logo, nome e forma del prodotto, licenze);
costi inerenti a iniziative del vertice aziendale riconosciuti legalmente ( spese di impianto, spese di ampliamento,
spese di costituzione, spese di studio o ricerca, spese di pubblicità pluriennali, rendite pluriennali da fitti,
avviamento lo troverò solamente nell’operazione di acquisto di un’azienda quel maggior valore che hanno le componenti dell’azienda, rispetto ad ognuna presa singolarmente.
o Materiali
sono fattori produttivi a fecondità ripetuta espressi al netto dei relativi fondi di ammortamento;
troviamo terreni (civili e industriali), fabbricati, impianti, automezzi, attrezzature.
CASO PARTICOLARE: le materie prime sono D.E. ma ogni azienda terrà un certa parte sempre fissa scorta ferrea che
costituirà I.M.
o Finanziarie
sono diritti a ricevere denaro per un arco di tempo pluriennale; troviamo
partecipazioni/azioni (crediti a medio-lungo termine ma se a breve termine diventano D.F.)
B.T.P. buoni del tesoro poliennali
C.C.T. certificati di credito del tesoro
Prestiti pluriennali a dipendenti
Mutui attivi(se scritto a b.t. si trasformano D.F.)
Obbligazioni sottoscritte/prestiti obbligazionari
Sono ordinate secondo il criterio di esigibilità, cioè la facilità di riscuotere soldi liquidi.
- Patrimonio netto
o Mezzi propri / capitale proprio
Dotazione iniziale dell’imprenditore, contributi dei soci
Gli apporti possono essere in denaro, in natura (terreni, beni, …), con un’azienda.
È anche definito capitale di rischio perché non c’è un obbligato rimborso o un’onerosità esplicita.
o Riserve dopo bilancio
Riserve legale, riserva statutaria, riserva volontaria, dividendi (capitale restituito ai soci per remunerare il rischio corso)
o Utile / Perdita d'esercizio
Fonte di finanziamento interna: Patrimoni Netto Fonte di finanziamento esterna: d.o.a. + d.e.a.
Patrimonio netto: Mezzi propri + Riserve dopo bilancio Capitale netto = Patrimonio netto
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AUTOFINANZIAMENTO
È il processo con cui il risparmio accumulato dall’azienda viene destinato ad una certa attività, dando una maggiore possibilità di
arricchimento o accrescimento.
Il processo di autofinanziamento NON genera risorse finanziarie, ma impedisce che queste escano dall’azienda.
Esempio
Attrezzature:
costo sostenuto = € 60’000
periodo ammortamento = 4 anni a quote costanti quote di ammortamento = 60’000/4=15'000 €
OUTSOURCING
Tradotto significa “esternalizzazione” e consiste nel portare
fuori dal modello organizzativo aziendale centrale una certe
funzione, con le relative strutture e capacità professionali,
creando una nuova azienda “collegata” terzisti o fasisti
Se ci riferissimo a un’azienda completamente esterna, ci sarebbe
il rischio di incorrere in diffusioni di segreti di produzione.
Si tratta principalmente di funzioni di servizio o di supporto
(servizi di ricerca, commerciali, finanziari), una specie di
appalto di servizi.
Vantaggi:
_maggiore focalizzazione sul corebusiness (attività principale
dell’azienda);
_eliminazione dei problemi nella gestione di controllo di tali
funzioni;
_maggiore flessibilità organizzativa;
_maggiore efficienza del servizio grazie alla possibilità di
ricorrere a enti specializzati;
_maggiore flessibilità patrimoniale.
Svantaggi:
_eventuali difficoltà in coordinamento e controllo;
_aumento di dipendenza da fornitori terzi;
_cessione ad altri operatori di una parte di utile (costo del servizio usufruito);
_riduzione della conoscenza dei dati e dei processi;
_formazione di concorrenza.
Immobilizzazioni finanziarie
PASSIVITA’ FITTIZIE
ATTIVO
- Attivo fisso, immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie.
- Attivo circolante, disponibilità economiche, finanziarie e liquide.
PASSIVO
- Passività reali / passivo esigibile
• Passività consolidate, debiti oltre l’anno.
• Passività correnti, debiti entro l’anno.
- Passività fittizie / passivo non esigibile la loro generazione deriva da un atteggiamento prudenziale e quindi non sono veri e propri debiti
• Riserve avanti bilancio ( fondi di ammortamento e accantonamento).
Ai proprietari aziendali interessa conoscere il Valore Contabile del patrimonio, cioè se l’attività economica è in accrescimento o meno,
ed è la grandezza individuata dal Patrimonio Netto.
Valore economico di un’azienda = ( Valore contabile del patrimonio + avviamento ) verificabile in operazioni di cessione, fusione, scorporazione
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Soggetto economico = persone o gruppo di persone che esercita il potere volitivo dell’azienda medesima (apportano mezzi con vincolo
di patrimonio).
Soggetto giuridico = o titolare dell’azienda è la persona nel cui nome viene esercitata l’attività economica dell’azienda.
I MARGINI PATRIMONIALI
Non stiamo parlando di analizzare gli stock per confrontare parallelamente differenti aziende, ma si tratta di ricavare informazioni tra i
diversi comparti di un’azienda, in modo tale da apprezzare la più o meno armoniosa correlazione tra i suoi comparti /aggregati
patrimoniali.
Quindi non è sufficiente considerare solo un certo istante di tempo, ma deve esser presa in considerazione una certa dinamica temporale
onde apprezzare l’evoluzione / regressione dell’organismo aziendale (solitamente si considera l’anno solare).
Ci sono vari tipi di margini, ma i principali sono:
(tutti espressi al netto dei fondi di ammortamento e accantonamento)
STATO PATRIMONIALE
al 31/12/xxxx
aspetto quantitativo
ATTIVO FISSO PN 5000
MS 1 = (2000+2000+2000) – (5000) = +1000
I IM 2000 P consolidate 7000
IM 2000 MS 2 = (2000+2000+2000) – (5000+7000) = -6000
IF 2000 P correnti 3000
ES. Nel caso di una situazione grave: MS1 > 0 MS2 > 0 MT < 0 CCN < 0
CAUSE : no capitale soci, no prestiti bancari, mancato autofinanziamento, lo liquidità, inesigibilità dei crediti, calo vendite o prodotti
obsoleti.
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SOLUZIONI : consolidamento debiti(proroga nel pagamento dei d.e.a.), nuovi finanziamenti consolidati, aumento capitale di rischio,
monetizzare il magazzino, smobilizzare l’attivo fisso(BTP, scontare crediti, sale and lease back cioè vendita di IM e successiva
locazione).
LA DINAMICA DELL’AZIENDA
GESTIONE AZIENDALE
È il complesso delle operazioni svolte dai numerosi organi aziendali utilizzando i propri mezzi per assolvere nel tempo la funzione
principale per cui è nata.
ES. Gestione del servizio approvvigionamento, g. finanziaria, g. servizio vendite, g. servizio tecnico-amministrativo.
Perché l’azienda possa esprimere con efficacia la propria capacità gestionale, non risulta necessario che al potere di disposizione sulle
risorse venga aggiunto quello della fissazione dell’obiettivo da raggiungere, infatti quest’ultimo viene imposto da un altro “gestore”.
Questa operazione può essere svolta in due modi, a seconda del tipo i situazione operativa:
- Parliamo di una struttura piramidale, dove organo volitivo sovrasta quello esecutivo;
- Parliamo di una struttura parallela, in cui sono presenti vari gruppi(magari anche distanti geograficamente) che lavorano in
relazione tra di loro e che sono rispettivamente guidati da un capogruppo.
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FLUSSI AZIENDALI
Un flusso è un movimento di beni o servizi da un polo di partenza ad un di arrivo, attraverso operazioni di gestione aziendali.
Cioè, le operazioni aziendali non sono i “flussi”, ma ciò che li scaturiscono.
CARATTERISTICHE :
FLUSSI BILATERALI
semplici attivano solitamente rapporto di scambio (scambio diretto tra oggetti di natura differente tra di loro)
composti attivano rapporti di scambio e rapporti di cambio (generazioni di altri due sottoflussi in almeno una
delle direzioni, per esempio derivante dalla riscossione e rimborso di un prestito, cioè beni di ricezione e
cessione hanno stessa natura .
- La DIREZIONE,
o In entrata (inflows, influssi)
o In uscita (outflows, deflussi).
Per adempiere il core business attua dei rapporti di scambio con altre aziende ( FORNITORI ) cosicché dai beni dati (misurati in prezzi
d’acquisto) si può ricavare del nuovo valore economico.
Ci sono poi i CLIENTI da cui si potrà trarre guadagno grazie ai prezzi di vendita del bene.
Inoltre riconosciamo la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (comprendente dalle amministrazioni locali, regionali fino allo Stato) a cui
eroghiamo mezzi finanziari come tasse e vari contributi in cambio di servizi di vigilanza, di pulizia, ambientali nell’area industriale.
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Per il continuo funzionamento di un’azienda, cioè per la continua attività di produzione, è importante che ci sia una costante disponibilità
di fattori di attivazione e strutturali, quindi è necessario anche un flusso continuo di servizi;
l’interruzioni di quest’ultimi provocherebbe anche l’arresto del processo di creazione del valore.
Per evitare questo intoppo le aziende ricorrono all’acquisto di fattori produttivi i quali generano un flusso reale in entrata chiamato
inflow reale o economico.
La natura di questi inflows è molteplice, tanto da renderne difficile la documentazione e il calcolo della sua intensità a causa delle
“diverse unità di misura”.
Possiamo riconoscere come inflows reali le materie prime, le risorse energetiche per il funzionamento degli impianti, degli ambienti di
lavoro …
Si può dunque - senza modificare la loro natura – portare a fattor comune la loro rispettiva intensità moltiplicando la quantità di beni e
servizi(oggetti dei flussi) per il loro prezzo unitario di acquisto.
Operazione di acquisto C=Q*p
dove C rappresenta una grandezza gestionale denominata COSTO SOSTENUTO dall’azienda per l’acquisto di fattori di produzione ”;
Q sono le quantità di beni; P è il prezzo unitario di acquisto.
Costo sostenuto = è l’intensità (espressa in termini monetari) di un inflow economico generato da operazioni di acquisto.
Qualora sia n le fattispecie di fattori produttivi acquistati in un certo periodo amministrativo, avremmo:
CSP = Q 1 *p 1 + Q 2 *p 2 + Q n *p n
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Le risorse impiegate nel processo di lavorazione consentono all’azienda la fabbricazione di beni o servizi da immettere sul mercato (out
flow economico) da cui si può determinare il RICAVO CONSEGUITO.
Operazione di vendita R = Q’ * p’
Ricavo conseguito = è l’intensità espressa in termini monetari di un out flow reale generato dalle operazioni di vendita.
Qualora siano m differenti prodotti venduti in un certo periodo amministrativo, si parlerà di RICAVO GLOBALE CONSEGUITO
RCP = Q' 1 *p’ 1 + Q’ 2 *p’ 2 + Q’ m * p’ m
L’operazione di acquisto, nell’aspetto economico provocherà un inflow economico, e dall’altro lato darà origine ad un outflow
finanziario (di cui non è difficile individuarne la natura), cioè un’ USCITA O PAGAMENTO.
Pagamento = misura l’intensità del flusso di contropartita monetario riguardante l’acquisto di beni o servizi.
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Aspetto economico e finanziario possiamo dire che sono “complementari” e se si verificano contemporaneamente avremo :
Da outflow economico(ricavo conseguito) inflow finanziario (riscossione), se in tempi differenti, si creerà un debito a breve, medio,
lungo termine.
Da inflow economico(costo sostenuto) outflow finanziario (pagamento), se in tempi differenti, si creerà un credito a breve, medio,
lungo termine.
Rapporto flusso-stock
Ogni flusso ha come estremi un punto di partenza e uno di arrivo che non coincidono con l’azienda in generale, ma a specifici elementi
del patrimonio aziendale (stocks); quindi un qualsiasi flusso economico o finanziario provoca una variazione del bene considerato.
ƩS = ƩI – ƩO
inflows
In un qualsiasi arco temporale, l’insieme uniforme di stocks outflows
è dato dalla differenza degli inflows e outflows.
Stocks
Il risultato economico consiste nella sintesi quantitativa in senso monetario delle dinamiche manifestatasi in un arco di tempo.
I soggetti interessati al risultato economico sono:
- managers;
- potenziali investitori (capitale di rischio, capitale di prestito);
- pubblico;
- autorità fiscale;
- pubblica amministrazione.
Non possiamo però determinare il risultato economico solo dalla differenza tra i ricavi conseguiti e spese sostenute, ma bisogna
introdurre la parola “competenza”.
Durante un inflow economico stiamo parlando di un costo sostenuto, ma
il periodo di tempo in cui viene consumato il valore incorporato del bene o servizio acquisito(dall’inflow economico), si chiama
COSTO DI COMPETENZA.
Nel caso dei servizi il costo sostenuto è allo stesso tempo di competenza.
Lo stesso procedimento si può considerare per i ricavi: viene chiamato RICAVO DI COMPETENZA quel periodo di tempo in cui si
esaurisce il cedimento del suo valore;
se trattiamo di un’operazione di vendita di bene o servizio, il periodo è immediato, differentemente da una fornitura di servizi per un certo
periodo di tempo.
Classificheremo i costi in tal modo:
- costi annuali / di esercizio, si riferiscono al valore consumato dall’azienda immediatamente o entro l’anno;
- costi anticipati, sono quei costi che sono stati sostenuti anticipatamente rispetto al godimento del bene;
(Disponibilità economiche, in particolare rimanenze di magazzino o risconti attivi)
- costi anticipati – pluriennali, cioè il valore dei beni a lento rigiro di cui se ne godrà il valore in più anni.
(Immobilizzazioni materiali e immateriali)
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CONTO ECONOMICO
COSTI RICAVI
Quote ammortamento o ammortamento [NO fondo amm.] Vendita di beni
Quote accantonamento o accantonamento [NO fondo accan.] Interessi attivi
Materie prime consumate (m.p. – m.p. finali) Ricavi accessori
Combustibile consumato Ricavi dalle vendite
Spese di servizi (notarili, consulenze, …) Fitti attivi
Fitti passivi
Salari o stipendi
Imposte o tasse
Bollette
Provvigioni
Retribuzioni
Oneri previdenziali
Interessi passivi
Perdite effettive sui crediti
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- fatto di gestione modificativo (la modifica di un solo elemento patrimoniale comporta la modifica del patrimonio netto);
- fatto di gestione permutativo ( si verifica la variazione di due elementi, ma non del patrimonio netto);
- fatto di gestione misto ( per un segmento si modificano gli elementi patrimoniali, per l’altro il patrimonio netto).
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BILANCIO D’ESERCIZIO
I documenti contabili, trasmettendo informazioni, trasmettono anche cultura da una comunità sociale all’altra.
La chiusura del periodo amministrativo avviene tramite due documenti:
- SITUAZIONE PATRIMONIALE che ci fa apprezzare il Patrimonio Netto; ma se vogliamo determinare le cause del cambiamento
del valore dell’azienda, non sono più sufficienti gli stocks.
- CONTO ECONOMICO che focalizza i ricavi e costi annuali messi in luce dal risultato economico;
Esso si può presentare in due forme:
o A forma sinottica / sezioni contrapposte,
vengono esposti nella sezione di sinistra i costi annuali e in quella di destra i ricavi annuali; a
pareggio avremo il risultato economico.
o A forma scalare,
partendo dai ricavi di competenza e sottraendo i costi annuali suddivisi in criteri utili al
chiaro apprezzamento del risultato finale definito risultante netto.
Il Conto Economico assume differenti valenze interpretative a seconda della prospettiva di analisi:
CONTO ECONOMICO
COSTI RICAVI
Prospettiva dell’azienda
si focalizza sulla creazione di valore Valore aggregato Valore realizzato
Prospettiva dell’ambiente
si focalizza sul valore riconosciuto Valore proposto Valore riconosciuto
dall’ambiente
Prospettiva integrativa
mostra i comportamenti interni dei costi e Cultura aziendale Cultura antropologica
quelli adottati all’esterno tramite i ricavi
Il valore aggiunto equivale al costo dei servizi erogati dai beni strutturali dell’azienda, mentre
Il valore aggregato, che include il valore aggiunto, comprende tutti i costi del processo di produzione.
Abbiamo infine il VALORE AGGIUNTO GLOBALE (definito globale perché si riferisce a tutta l’azienda presa in considerazione) il
quale rappresenta il valore che l’azienda stratifica,tramite la sua ttività, su quello che riceve dall’esterno, cioè che proviene da altre
aziende con cui ha rapporti di scambio.
CI lavorazione VR
e
Totale dei flussi creazione del valore Valore riconosciuto
in entrata dei beni dall’ambiente
di attivazione all’azienda
(principalmente materie prime) (ricavi)
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VAG = IP + P + AM + FP + I + RP
finanziamenti esterni
Interessi passivi o
utile d’esercizio
Profitto o
e accantonamento
Quote di ammortamento
Canoni leasing
Fitti passivi e
(stipendio, provvigioni, …)
Retribuzioni personale
Fitti passivi € 100 Profitto € 450 VAG = (fitti passivi + imposte e tasse + salari e stipendi +
Imposte e tasse € 200 Mutui passivi € 500 profitto + mutui passivi + interessi passivi + amm. fabbr.
Riserva legale € 2000 Interessi passivi € 50 = (100+200+400+450+500+50+800) = € 2000
Ricavi dalle vendite € 3000 Materie prime consum. € 1000
Salari e stipendi € 400 Ammortamento fabbr. € 800 VAG = (ricavi dalle vendite – materie prime consum.
= (3000-1000) = € 2000
Abbiamo poi il VALORE AGGIUNTO INDUSTRIALMENTE che si riferisce alla sola funzione principale / caratteristica.
relativo a fattori inerenti la
funzione caratteristica
VAI = VR - CI’
VAI = IP + P + AM + FP + I + RP + AC
L’ecologia aziendale e un’area di indagine che redige alla fine di ogni periodo amministrativo l’impatto ambientale e il bilancio socio-
ambientale di ogni azienda.
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In cui si verificata da
esprime strumenti adibiti alla
PARTECIPAZIONE
ALLA FORMULAZIONE attività che consentono la VERIFICA E CONTROLLO DEI
DELLE DECISIONI RISULTATI CONSEGUITI
STRATEGIA AZIENDALE:
obiettivi da raggiungere decisioni da assumere strumenti da impiegare comportamenti da adottare
Dimensione politica
Dimensione economica
( nell’ottica del proprietario)
Dimensione sociale
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