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Se in passato le emozioni erano considerate negativamente dalla psicologia ingenua,

in quanto ritenute in conflitto con la ragione e lo sviluppo cognitivo, ad oggi,


grazie al contributo degli psicologi, è noto come queste costituiscano un potente
mezzo di sviluppo sia cognitivo che personale. Già gli psicologi comportamentisti,
con i loro studi sul condizionamento classico ed operante, individuarono nel
meccanismo lavoro-ricompensa un importante mezzo di apprendimento. In particolare
Skinner, nei suoi studi sul condizionamento operante, individuò nel sistema dei
rinforzi positivi una strategia vincente poichè in grado di influenzare
positivamente il soggetto, spronandolo verso ill raggiungimento del suo obiettivo.
Se da un lato le emozioni sono in grado di guidarci verso il raggiungimento
dell'oggetto desiderato e della realizzazione, alimentate da motivazioni di
carettere intrinseche ed estrinseche, dall'altro sono fondamentali all'interno di
contesti di natura relazionale. Una corretta alfabetizzazione emotiva è
fondamentale nella formazione dei futuri cittadini. E' necessario educare i bambini
al riconoscimento ed al controllo delle proprie pulsioni, nonchè all'empatia e
all'ascolto degli altri, favorendo un processo di inclusione che tenga conto delle
opinioni altrui rispettando le diversità promuovendo il pluralismo.

La creatività, intesa come la capacità di elaborare soluzioni originali e


diversificate partendo da un materiale di partenza più o meno eterogeneo, è una
diretta conseguenza del pensiero divergente. Quest'ultimo, teorizzato dallo
psicologo Guilford, permette di esaminare un problema da angolazioni differenti,
mettendo in relazioni elementi anche molto distanti tra loro ed elaborando percorsi
insoliti verso il raggiungimento di un obiettivo. Uno dei metodi più comuni per lo
sviluppo della creatività è quello del problem solving. Si suddivide la classe in
gruppo e si somministra un problema che i bambini, in base alle loro attuali
competenze, non sono ancora in grado di risolvere. A questo punto i vari gruppi
inizeranno una sessione di brain storming, all'interno della quale utilizzando
quelle che sono le loro conoscenze pregresse e attuando un processo di associazione
di idee, inizieranno a proporre diverse soluzioni al problema. Ad una prima fase in
cui i bambini sono liberi di esprimersi liberamente proponendo anche idee
stravagandi, ragionando sul materiale di partenza e sulle idee dei compagni, segue
una seconda fase nella quale, collaborando tra di loro, i bambini inizieranno a
ragionare in maniera critica su quella che potrebbe essere la soluzione al
problema.

All'interno degli studenti con Bisogni educativi speciali vengono inseriti: bambini
con deficit dell'attenzione, iperattività, svantaggio socio-economico e
linguistico. Per loro, pur non essendo previsto un insegnante di sostegno, nè
l'attuazione di un Piano educativo individualizzato, viene comunque contemplata la
possibilità di redigere un piano educativo personalizzato che, partendo dalla
considerazione delle difficoltà dello studente, elabora strategie di supporto di
carattere compensative e dispensative. Nel caso di strumenti compensativi verranno
forniti ai bambii degli studenti in grado di fornire loro un supporto che li
agevoli nello svolgimento delle attività per loro più difficoltose (come la
comprensione linguistica nel caso di studenti sttanieri); nel caso invece di
strumenti di natura dispensativa verranno ridimensionati gli obiettivi e le
competenze da raggiungere, tenendo presente le reali possibilità dello studente. Và
inoltre precisato che questi supporti didattici non sono necessariamente definitivi
e che possono altresì avere ua valenza temporanea. Sarà inoltre compito del docente
quello di attuare strategie didattiche (quale ad esempio il cooperative learning)
volte al raggiungimento dell'inclusività degli studenti con BES, al pluralismo e
alla promozione della diversità.

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