Dispensa 1 – la comunicazione
Una cosa che si osserva è come il passaggio del messaggio dall’emittente al ricevente produca una relazione
tra due repertori individuali. Si osserva anche che un partecipante è sempre attivo nel decodificare, quindi la
comunicazione è il risultato dell’attività di interpretazione e codificazione dei partecipanti.
Si sottolinea il significato relazionale della comunicazione, distinto dalla mera trasmissione di contenuti
informativi. Quando le azioni vengono percepite dall’altro come risposte alle proprie emissioni, si crea un
sistema di comunicazioni. Si crea una metacomunicazione, cioè una comunicazione sulla comunicazione
Alla fine degli anni 60 questi studi sono stati aggiornati attraverso l’analisi degli aspetti pragmatici della
comunicazione, ed è da qui che nasce l’idea che “impossibile non comunicare”, anche il comportamento
diventa un messaggio.
LA DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE
Secondo Niklas Luhmann, importante studioso sulla comunicazione, essa si sintetizza in parti:
❖ Emissione
❖ Informazione
❖ Comprensione
La comunicazione viene definita come coordinamento di azione e comprensione, coordinamento che
costruisce il significato dell’informazione.
Azione comunicativa
L’azione di un partecipante è comunicativa se è compresa come emissione di informazione rivolta a uno o
più interlocutori. Perché vi sia comprensione non si richiede solo la comprensione dell’informazione, ma
anche della responsabilità dall’emissione (intenzione).
L’intenzione non è necessariamente rivolta a chi la comprende
L’azione comunicativa non dipende dalla volontà individuale perché non si può modificare o determinare
la comprensione/la percezione degli altri.
Comprensione
La comprensione realizza la distinzione tra emissione e informazione e in al modo realizza la comunicazione.
La comprensione è diversa dalla ricezione: chi comprende non si limita a cogliere il suono della voce, la
percezione infatti non produce una distinzione tra informazione ed emissione.
Informazione
l’informazione prodotta nella comunicazione non dipende dalla volontà di chi la emette, volontà di chi non
può controllare il significato o l’efficacia.
L’informazione è una costruzione sociale prodotta dal coordinamento di azione e comprensione.
l’informazione non è mai oggettiva, ma può essere definita come tale nella comunicazione se nella
comunicazione viene presa per buona così come viene emessa. Viene costruita come oggettiva, ma viene
costruita nella comunicazione (non trasmessa)
l’informazione prodotta nella comunicazione è diversa da quella prodotta dal singolo individuo nella sua
mente, e quest’ultima non fa parte della comunicazione perché non viene compresa da nessuno.
L’informazione non deve necessariamente qualcosa di nuovo ma può essere anche una ripetizione.
Interazione e media
La comunicazione può realizzarsi in due modi
❖ interazione – quando tutti i partecipanti si percepiscono reciprocamente
❖ Mezzi di diffusione – come la scrittura, stampa, televisione; l’azione può realizzarsi
indipendentemente dalla comprensione.
SISTEMI DI COMUNICAZIONE
Sistema sociali
Per distinguere i vari processi comunicativi che hanno significati diversi parlo di sistemi di comunicazione o
sistemi sociali.
I sistemi sociali si basano sulle comunicazioni e non sugli individui. Un sistema sociale è definito autopoietico
che significa auto creazione: la riproduzione dei sistemi sociali è rispoduzione di comunicazioni attraverso
comunicazioni. L’autopoiesi in un sistema sociale è visibile solo come sequenza di azioni.
La comunicazione può collegarsi a una comunicazione in due modi:
❖ Attraverso il riferimento all’info emessa
❖ Attraverso il riferimento al significato dell’azione
In tal senso i sistemi sociali sono sistemi autoreferenziali
Autoreferenza significa riferimento di una comunicazione ad altra comunicazione, l’autoreferenza permette
l’autopoiesi.
Ci può essere anche una eteroreferenza cioè fare riferimento nella comunicazione a qualcosa esterno al
sistema sociale.
la comunicazione costruisce la conoscenza, questa costruzione si produce come osservazione che può essere:
❖ Di primo ordine → osservazione dei fatti così come sono
❖ Di secondo ordine → si osserva un’osservazione di primo ordine come costruzione di significati. Essa
coglie i fondamenti dell’osservazione di primo ordine e osserva come sono osservati e il perché sono
osservati.
L’osservazione di secondo ordine non da certezze, ma fa sorgere dubbi.
Costruttivismo La posizione che osserva la conoscenza come costruzione di significati, quindi nega la sua
oggettività. Coglie i vincoli della conoscenza, non è una posizione morale o politica in difesa delle
prospettive diverse (relativismo).
L’osservazione di secondo ordine è basata su teorie e metodi che garantiscono il funzionamento della
costruzione della conoscenza. Sono interdipendenti
nella comunicazione è fondamentale l’uso del linguaggio; esso è un medium con la funzione di rendere
probabile la comprensione dell’informazione e dell’azione.
Il linguaggio è composto da simboli che evocano i significati della comunicazione.
Una distinzione è frequente è quella fra la comunicazione che usa
❖ Linguaggio verbale – quando è basata sull’uso della parola
❖ Linguaggio non verbale1 – basata sull’uso comunicativo del corpo
L’uso del linguaggio segnala la realizzazione si un processo di comunicazione, ed inoltre permette di realizzare
i collegamenti tra le comunicazioni.
Anche il significato del linguaggio vene costruito nel processo di comunicazione.
L’uso del linguaggio è determinato dai sistemi sociali.
1 Il linguaggio non verbale è meno usato, e si spiega solo con quello verbale
RISCHI DELLA COMUNICAZIONE E FIDUCIA NELLA COMUNICAZIONE
Questa spirale negativa può essere interrotta solo se il rischio dell’azione diventa accettabile. Il rischio
dell’azione è accettabile solo se la comunicazione manifesta fiducia, cioè significa rischiare l’azione non stante
la possibilità di insuccesso.
La costruzione di fiducia è fondamentale per la riproduzione dei sistemi sociali.
La sfiducia al contrario porta al tracollo delle possibilità di azione e quindi di riproduzione del sistema sociale.
LA COMUNICAZIONE PATOLOGICA
la comunicazione non è solo rischiosa ma può provocare dei danni effettivi ai sistemi sociali o agli individui.
La comunicazione è patologica quando crea danni conclamati e può manifestarsi in modi diversi.
o Suicidaria – la comunicazione introduce il passaggio alla violenza
o Crisi del sistema sociale – la comunicazione crea aspettative di peggioramento per le condizioni
successive di comunicazione
o Crisi degli individui – malattie pschiatriche
Conclusioni
I sistemi di un sistema sociale sono definiti dalle comunicazioni
Un sistema sociale può essere osservato su tre piani
❖ Autopoiesi
❖ Auto-organizzazione
❖ Produzione di narrazioni.
❖ Codice: fissa la distinzione tra un valore positivo e un valore negativo nel sistema; il valore positivo
diventa l’orientamento fondamentale del sistema, mentre il valore negativo porta a riflettere sui
problemi della comunicazione.
Il codice fissa i significati delle informazioni e delle azioni.
il valore positivo rappresenta l’opzione preferita del sistema e quindi anche il simbolo del codice.
Se il valore positivo ha un malfunzionamento sistematico, la riflessione può portare a un
cambiamento del codice.
La codificazione richiedere dei criteri che determinino le condizioni di attribuzione dei valori, questi
criteri vengono definiti attraverso i programmi (teorie e metodi, nel sistema della scienza).
Infine le forme di comunicazione introducono un paradosso : la rilevanza delle azioni di alcuni partecipanti
dipende dalla rilevanza dell’azione di altri partecipanti, questo paradosso si origina dalla differenza di valore
dei posizionamenti di suolo (es un paziente non può sostituire un medico, e subisce danni dal rifiuto di
seguire le indicazioni)
Segmentazione
❖ i sottosistemi fondamentali sono comunità isolate
❖ è basata sulla forma monoculturale di comunicazione → ciascuna comunità produce e stabilizza,
tramandandola, la stessa forma di comunicazione, quindi la stessa codificazione, lo stesso tipo di
posizionamento e le stesse forme di aspettative.
❖ I sottosistemi sono basati sull’interazione → la produzione simbolica è solo orale ed è riprodotta grazie
alla memoria, non consente variazioni nella società perché si esaurisce tra i presenti
❖ La codificazione è data dalla distinzione tra NOI/NULLA, il nulla rappresenta il pericolo di dissoluzione
del noi
❖ Questo porta alla costruzione dell’identità Noi che simboleggia l’unità della comunità
❖ Posizionamenti → ruolo di appartenenza alla comunità
❖ La forma delle aspettative è normativa: la conservazione elle aspettative è fondamentale per assicurare
stabilità alla comunità
Gerarchia
❖ Sottosistemi sono in una elazione basata sul dominio: centro/periferia – vertice/base (stratificazione)
❖ La stratificazione è una differenza, non territoriale, ma basata sui gruppi sociali: un gruppo di dimensioni
ridotte esercita un potere su un gruppo di persone vaste.
❖ La nascita della società gerarchica è stata favorita dall’invenzione della scrittura → le forme culturali
possono essere riprodotte in testi scritti e svincolate così dalla memoria tramandata oralmente
❖ Nuova forma primaria di comunicazione: etnocentrismo
❖ Codificazione dell’etnocentrismo è dato dalla distinzione tra NOI/LORO
❖ Il posizionamento dei partecipanti è in ruoli di appartenenza al Noi o al Loro
❖ Aspettative normative: conservazione dell’ordine esistente
l’interazione è un sistema di comunicazione basato sulla percezione reciproca dei partecipanti, ogni
partecipante percepisce che viene percepito → partecipazione riflessiva → permette a tutti i partecipanti di
agire, creando aspettative di partecipazione attiva.
La percezione è considerata per la sua importanza per l’autopoiesi di un sistema di interazione
La percezione reciproca porta a condurre azioni anche non azioni, quindi in un’interazione non è possibile
non comunicare.
L’ANALISI DELLA CONVERSAZIONE
un filone di studi importante sull’interazione è l’analisi della conversazione (CA); unisce l’analisi dell’uso del
linguaggio all’analisi della struttura dell’interazione.
Essa si concentra su come agiscono i partecipanti sul piano linguistico.
Il presupposto fondamentale della CA à la possibilità per i partecipanti di “prendere il turno” in un’interazione,
intesa qui come conversazione. Il turno della parola produce un lessico specifico
La CA osserva l’organizzazione dell’interazione come organizzazione negoziata di turni.
Concetti importanti
Audiency pair (coppia adiacente) il singolo turno presenta sempre una forma di collegamento ad un altro
turno. Ciò significa che ciascuna azione richiede la produzione di un’altra azione.
Il collegamento tra le azioni può essere visto in due modi:
collegamento di un’azione a quella precedente (un’azione viene promossa da quella preced.) autopoiesi
collegamento di un’azione a quella successiva (un’azione promuova quella succes.) next positioning
la coppia adiacente segnala che un’azione seleziona o proietta un’azione successiva, tuttavia il concetto di
next positioning evidenzia la possibilità che a un’azione possano seguirne diverse → lo sviluppo
dell’interazione è imprevedibile, questo perché è il risultato della comprensione.
L’organizzazione della sequenza dei turni è fondamentale nell’interazione ed include i seguenti elementi:
- Il modo di iniziare o terminare un turno
- Il modo di allinearsi si un’azione rispetto alla precedente
- Il passaggio da una modalità di presa del turno a un’altra → discontinuità.
INTERAZIONE E FORME DI SOCIETÀ
la CA pone al centro della dimensione sociale l’interazione, cioè nega che esistano strutture della società che
prescindono dall’interazione.
La CA osserva le azioni come formate dal contesto ( context shaped) il contesto ha due significati diversi
- Configurazione locale → dato dalle relazioni tra azioni nell’interazione
- Ambiente più ampio → viene proposto come un’istituzione che vincola restringe, costringe a
variazioni della forma di interazione ordinaria. (ed è meno definito rispetto all’altro)
Inoltre, le interazioni spesso si connettono a comunicazione prodotte attraverso mezzi di disseminazione.
L’interazione è un sistema di comunicazioni che si produce spesso in collegamento ed in continuità rispetto
ad altre comunicazioni; se è vero che la percezione reciproca fissa i confini temporali di un’interazione, è
anche vero che i collegamenti ad altre comunicazioni possono essere assicurati oltre tale percezione.
Il concetto di contesto della CA va sostituito con il concetto di “sistema complessivo” che include interazioni
al suo interno.
La CA osserva un modello di interazione ordinaria come punto di partenza dell’analisi anche delle interazioni
definite come istituzioni. Tuttavia, l’importanza dell’interazione dipende dalla forma di società in cui si
produce, ma in nessuna società esista un primato dell’interazione ordinaria.
- Nella società segmentata la comunicazione è vincolata a condizioni strutturali locali, nelle quali il
livello si strutturazione, come ritualizzazione delle interazioni è elevato.
- Nelle società gerarchiche, le interazioni sono importante per produrre decisioni, in particolare nel
centro.
L’importanza crescente dei media e la nascita della società differenziata per funzioni hanno incrementato
l’importanza della comunicazione che non richiede percezione riflessiva.
INTERAZIONE NELLA SOCIETÀ DIFFERENZIATA PER FUNZIONI
l’interazione nella società differenziata per funzioni guadagna autonomia perché non deve sostenere la
realizzazione della società.
L’interazione nel rendere accessibile a tutti la partecipazione presuppone un numero limitato di partecipanti.
Le interazione più importanti sono quelle che collaborano al conseguimento delle funzioni dei sistemi sociali,
l’interazione in classe è fondamentale per realizzare la funzione educativa.
Le interazioni importanti sono quindi quelle che si producono nei sistemi di funzione, che vengono limitate e
vincolate dalle restrizioni imposte dalle strutture di tali sistemi.
Le interazioni sono presenti in tutti sistemi ma hanno un grado di importanza diverso:
1. In alcuni sistemi come i mass media, la scienza le interazioni sono meno rilevanti
2. In altri sono decisive come le sentenze in tribunale
3. Sono fondamentali nei sistemi che trattano la partecipazione individuale come la famiglia e la scuola
La società differenziata per funzioni ha anche costruito le condizioni per interazioni “ordinarie” poiché
ammette una certa quantità di incontri privi di una funzione specifica
In una società segmentata le narrazioni ritenute valide riguardano le caratteristiche di un identità collettiva
In una società gerarchica identità collettiva rimane rilevante ma adesso si aggiungono le narrazioni più
complesse della discendenza esempio dinastia
l'insieme delle mete narrazioni che nascono e si affermano con la società differenziata per funzioni derivano
dalle forme di comunicazione fondamentali di questa società. questo insieme definito come cultura europea
la cultura europea origine con la formazione della società differenziata per funzioni e la sua caratteristica
fondamentale e quindi la nuova differenziata ed estesa narrazione della produzione positiva della diversità
di prospettive.
essa discende da delle codificazioni diversi dei sistemi di funzione. In secondo luogo, dai nuovi
posizionamenti, che sostituiscono i ruoli di appartenenza.
In terzo luogo, discende dalle nuove aspettative di cambiamento, dia come miglioramento, sia come
imprevedibilità.
Limita narrazioni dominanti nella società differenziata per funzioni: il pluralismo l’individualismo il
cambiamento come miglioramento la memoria affettività.
la narrazione femminista ha introdotto la narrazione del patriarcato come forma del dominio sociale degli
uomini sulle donne e della possibilità di rovesciarlo
in questa narrazione si intrecciano due sotto narrazioni
- quella dell'uguaglianza di diritti tra uomini e donne
- quella della differenza culturale tra uomini e donne
questa narrazione si è evoluta ed è stata introdotta una nuova descrizione con la acronimo LGBT; in
conseguenza a ciò sì anche prodotto la narrazione del disfacimento della distinzione di genere
il concetto di intersezionalità è stato utilizzato per spiegare come le diverse metanarrazioni alternative
possono intrecciarsi nella spiegazione dei fenomeni sociali importanti
LE NARRAZIONI CREATIVE
È interessante analizzare una forma di narrazione specifica prodotta nel sistema dell’arte.
Una narrazione è definita creativa quando riguarda il mondo del possibile, ed è slegata dalla realtà osservata.
Il sistema dell’arte si produce attraverso autoreferenza: la comunicazione artistica si connette sempre ad
altra comunicazione artistica per produrre nuove possibilità sfidando il senso del limite della comunicazione.
L’interesse delle narrazioni artistiche deriva dal fatto che questa forma, puramente creativa
dell’autoreferenza si combina alla costruzione del significato di qualcosa che sta fuori dall’arte (etero-
referenza).
Le narrazioni artistiche possono essere descritte anche nei loro riferimenti esterni, quando c'è la
comunicazione artistica riguarda politica economia educazione religione così via.
Per quanto riguarda questa etero-referenza non c'è alcuna differenza tra il testo scritto, stampato l'uso delle
immagini; entrambi permettono di produrre narrazioni di ampio respiro. Si possono osservare i vantaggi e
svantaggi e possibilità di analizzare le narrazioni.
Il testo scritto è immediatamente disponibile per il riferimento diretto esempio citazione ma comporta tempi
di narrazione più lunghi.
Il film presenta in modo sintetico la complessità della combinazione di immagine e testo, ma non è
immediatamente disponibile per un riferimento diretto.
In sintesi, in una relazione basata sulla forma di comunicazione che orienta e struttura un sistema sociale e
può sostenere sia la riproduzione di questa forma sia promuovere il cambiamento.
Le narrazioni costituiscono l'auto descrizione di un sistema sociale assegnano significato ai suoi processi
comunicativi interni.
Un approccio pessimista vede la traduzione come dissoluzione dei significati originali del testo
La visione entropica della traduzione è alimentata dall’osservazione della sua mandava di neutralità la
traduzione contamina una narrazione con elementi di altre narrazioni.
L’adeguatezza viene attribuita al fatto che la traduzione rilette il posizionamento di chi la produce, il
traduttore.
Rendere probabile la comprensione attraverso la traduzione significa rendere comprensibili e trattabili nella
comunicazione le forme culturali prodotte in lingue diverse.
La traduzione è quindi selezione delle informazioni ed elaborazione di nuove narrazioni attraverso la
creazione e la negoziazione dei loro significati.
la traduzione è neghetropica cioè fa emergere nuove narrazioni, quindi contribuisce alla persistenza e allo
sviluppo della loro diversità, l'imperfezione della traduzione non è un deficit ma un vantaggio. (Cronin)
In questa prospettiva una traduzione adeguata promuove apertura generando un legame tra locale e globale,
i traduttori sono considerati cultural cosmopolitans agiscono prestando attenzione sia locale sia al globale.
La traduzione è una forma di micro-cosmopolitismo in quanto permette ai partecipanti di mantenere un
interesse reciproco.
Da un lato la traduzione riproduce le tradizioni locali dall’altro le tradizioni locali vengono trasformate in una
forma di cittadinanza globale → la traduzione permette di trascendere i confini degli stati nazionali
la traduzione scritta è un sistema di comunicazione che si realizza attraverso testi e la tradizione orale e un
sistema di comunicazione che si realizza attraverso l'interazione
la traduzione di testi presenta le caratteristiche tipiche della comunicazione mediatica: chi legge un testo
tradotto non può né agire né verso l'autore né verso il traduttore, questo riduce la partecipazione attiva.
Cecilia Wadensjo osserva che la traduzione orale è diversa da quella scritta perché l'interazione cambia le
caratteristiche del sistema di comunicazione.
Nella tradizione orale si può osservare una differenza tra situazioni
- di interazione triadica
- le situazioni di traduzione simultanea
Nel sistema di mediazione linguistica per il ruolo di interprete, al mediatore si richiede un adattamento
sistematico il processo di comunicazione nell’interazione queste esigenze di adattamento non permette di
adottare modelli normativi di ruolo.
il sistema di mediazione linguistica un sistema autopoietico di comunicazioni la cui specificità può essere
compresa attraverso l'analisi del modo in cui viene realizzata all’autoreferenza, la sua funzione, e la sua
struttura
Autoreferenza
il sistema di mediazione linguistica è un sistema autoreferenziale l'azione dell’interprete; fa riferimento
all’azione degli altri partecipanti.
Tuttavia, spesso gli interpreti non traducono in modo esaustivo tutte le informazioni e non traducono ogni
singolo turno quindi spesso la traduzione non è diretta
Alcuni studi spiegano questi contributi dell’interprete attraverso l'analisi della conversazione
- descrivendo i turni dell’interprete che fanno riferimento agli orientamenti normativi dei ruoli
- fondamentali le risposte minime degli interpreti che evidente non la ricezione delle missioni di
informazioni
la produzione autonoma di contributi dell’interprete è basata su una forma specifica di autoreferenza che si
chiama riflessività. La riflessività è una forma di autoreferenza nella quale una comunicazione si riferisce al
processo di comunicazione, cioè il modo in cui viene prodotta la comunicazione.
la riflessività si manifesta come coordinamento riflessivo basato sulla produzione autonoma di contributi
dell’interprete e significa che le azioni dell’interprete sottolineano le opportunità e problemi o dubbi che
riguardano la produzione di comunicazione.
le ricerche internazionali mostrano che il coordinamento riflessivo e basato su un’ampia gamma di azioni
dell’interprete:
▪ può verificare la propria comprensione chiedendo conferme
▪ sospendere le rese traduttive ponendo domande autonome sottolineare il suo ascolto con risposte
minime
▪ riassumere o rendere esplicito sviluppare il nostro dei contributi dei partecipanti
Funzione
le interazioni sono fondamentali per realizzare la mediazione linguistica, così come lo sono per realizzare il
sistema educativo il sistema della medicina.
il sistema di mediazione linguistica include tutte le interazioni in cui tale mediazione venne realizzata che
convergono nello svolgimento della sua stessa funzione.
la funzione del sistema di mediazione linguistica consiste nel trattamento dei problemi dei bisogni linguistici
delle persone partecipanti che mancano di una competenza linguistica che permetta loro di partecipare sia
comprendendo, sia agendo alla comunicazione basata sui ruoli dei sistemi di funzione.
La promozione della partecipazione è basata sul coordinamento riflessivo che si occupa
- delle intenzioni dei motivi delle azioni
- dei significati delle informazioni
- delle condizioni di comprensione
Struttura
il sistema di mediazione linguistica si basa su una distribuzione equa della partecipazione delle narrazioni
prodotti nella comunicazione
il codice è basato sulla distinzione tra equità valore positivo e iniquità valore negativo
l’equità è il codice che orienta il coordinamento riflessivo nella promozione della partecipazione
e fondamentale l'adattamento del ruolo il processo comunicativo
Le aspettative di espressione personale
MEDIAZIONE LINGUISTICA COME MEDIAZIONE INTERCULTURALE
la mediazione linguistica può anche servire come mediazione interculturale, ma non indica o sottolinea
necessariamente un significato culturale nelle difficoltà di partecipazione.
La mediazione linguistica può comportare anche il trattamento comunicativo esplicito di differenze culturali,
in questi casi il sistema permette l'adattamento interculturale attraverso le rese traduttive
l'adattamento permesso nella mediazione linguistica e dei partecipanti sensibili alle small cultures che
diventano visibili nella comunicazione
ABBINAMENTO TRA STRUTTURE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA E STRUTTURE DEI SISTEMI DI FUNZIONE
Benché sia un sistema autopoietico la mediazione linguistica può realizzarsi soltanto in un altro sistema
sociale nel quale è necessarie necessaria per risolvere problemi di partecipazione ciò comporta la produzione
di un abbinamento tra le strutture del sistema della mediazione è quello di un altro sistema di comunicazioni
abbonamento strutturale significa qui che le strutture dei sistemi sociali diversi si influenzano
reciprocamente ma non si determinano
l’abbinamento strutturale permette ai sistemi che si abbinano di mantenere la propria autonomia che
significa che la struttura di un sistema si orienta provvisoriamente il processo comunicativo al codice
dell’equità
in sintesi, gli interpreti possono collaborare alla creazione di forme gerarchiche di comunicazione,
distorcendo le informazioni; il gatekeeping può essere basato su
1. zero renditions → mancanza di rese traduttive
2. non-renditions → contributi dell’interprete che non corrispondono ad alcuna affermazione di altri
3. reduced renditions → riduzione delle informazioni emesse dai partecipanti
il problema nasce quando le rese traduttive o le produzioni autonome minano l’equità della partecipazione,
il gatekeeping determina il fallimento del sistema di mediazione linguistica perché mina il codice.
Un altro problema è l’essenzialismo, cioè quando abbiamo l’introduzione è il trattamento esplicito delle
differenze culturali. Quindi esso si manifesta quando la mediazione linguistica viene basata sulla differenza
tra Noi e Loro.
La forma etnocentrica è accumunata al gatekeeping dal fatto di promuovere una forma gerarchica di
mediazione linguistica
Conclusioni
La traduzione scritta e la mediazione linguistica nell’interazione possono valorizzare sia la partecipazione sia
la produzione di narrazioni.
Il sistema si è evoluto in seguito all’accentuarsi dell’immigrazione, introducendo equità nei sistemi di funzioni
Tuttavia, il sistema di mediazione linguistica può anche produrre formano di comunicazione che bloccano
l’equità.
Nella società per funzioni le forme gerarchiche sono importanti perché sono basate sulla differenza tra i ruoli
di prestazione, fondamentali e complementari.
Si producono anche forme gerarchiche non ammesse nella società differenziata per funzioni. Queste forme
hanno due origini
- riproduzioni di forme etnocentriche→ nascono come reazione alla globalizzazione della
differenziazione, si producono come emarginazione e discriminazione di categorie di partecipanti.
- deviazioni → si manifestano come conflitti distruttivi e come patologie della comunicazione.
Le forme gerarchiche diventano un problema quando l’enfasi è posta sulla partecipazione attiva dei ruoli
complementari. Ma possono essere eliminate o mitigate?
La narrazione che va a diffondersi e che diventa sempre più importante in diversi sottosistemi della società
differenziata per funzioni e che senza forme avanzate diffuso di partecipazione attiva non sia possibile salvare
dalla distruzione della società globale.
questa analisi evidenzia anzitutto che si partecipa sia per distruggere sia per costruire forme efficaci di
comunicazione
ci si può chiedere anzitutto quali siano i significati in modi di realizzazione l'impatto delle forme di
comunicazione che promuovono questa colonna la partecipazione attiva
appare chiaro che la riduzione delle gerarchie nella società differenziata per funzioni non è stata sufficiente
a limitare la riproduzione di forme gerarchiche nella società globale. Tuttavia, la differenziazione per funzioni
ha generato anche formano gerarchiche.
Il problema generale nell’attivazione di forme non gerarchiche è la gestione della partecipazione che riguarda
il grado di apertura dei sistemi di comunicazione all’imprevedibilità.
imprevedibilità è una condizione ineliminabile nei sistemi di comunicazione da un lato i presupposti
strutturali non possono determinare non soltanto orientale l'auto quelli della comunicazione
benché sia una condizione inevitabile imprevedibilità e tuttavia sempre stata considerata un problema
nelle società gerarchiche la gestione dell’imprevedibilità non è nemmeno descritta poiché è considerata un
pericolo per l'ordine sociale le aspettative in una forma normativa che tenta di contenere i cambiamenti
imprevedibili.
Nella società differenza che per funzioni l’imprevedibilità è stata descritta come rischio. riducendo
drasticamente le aspettative normative questa società propone la trasformazione dell’imprevedibilità un
cambiamento positivo attraverso progetti che intendono ridurre il rischio dell’imprevedibilità.
questi progetti intendono migliorare la qualità della comunicazione attraverso azioni razionali
Tuttavia, questi progetti non hanno impedito la crisi e le violenze i tentativi di ripristino del controllo
dell’imprevedibilità hanno riprodotto povertà guerre e carestie
nella società differenziata per funzioni imprevedibilità viene trattata in modo positivo soltanto nei sistemi di
comunicazione interpersonale intima nella quale viene assorbito e riprodotto attraverso le aspettative di
scelte personali
il costo di ciascun sistema specifico di comunicazione in time però non porta alla distruzione dei presupposti
strutturali del sistema complessivo l'amore continua a riprodursi nonostante la cessazione delle singole
esperienze amorose.
imprevedibilità consiste proprio nell’impossibilità di programmare la formazione la riproduzione e
cambiamenti delle forme di comunicazioni, cerca la società non è razionale è possibile sostituire
l’imprevedibilità scriteriata con la gestione dell’imprevedibilità.
La forma dialogica di comunicazione è basata su un codice dato dalla distinzione tra il valore positivo
dell’equità il valore negativo dell’iniquità nella partecipazione attiva la comunicazione. La forma dialogica e
quindi una forma non gerarchica, che orienta la narrazione del valore dell’uguaglianza intesa come equità
della partecipazione. La forma dialogica si afferma in sistemi di comunicazione nei quali sono rilevanti i ruoli.
La forma dialogica può anche essere applicata alla ristrutturazione dei sistemi di comunicazione intima
malfunzionanti.
Basandosi sul codice dell’equità la forma dialogica orienta i sistemi di comunicazione basati i suoi ruoli
all'importanza della persona; il valore della persona non è subordinato al ruolo, bensì a segno un significato
all’adeguatezza del ruolo il ruolo adeguato se la persona è considerata rilevante.
il posizionamento specifico e quindi la personalizzazione dei ruoli
la forma primaria di aspettative e quella effettiva cioè di imprevedibilità dell'espressione personale pertanto
introduce all’affettività nei sistemi di comunicazione basata sui ruoli tuttavia dato che la forma dialogica si
applica a questo tipo di sistemi le aspettative affettive sono sempre combinato con una forma normativa o
cognitiva
Tuttavia, il potenziale trasformativo della forma dialogica in un sistema di funzione dipende da tre fattori
l'importanza dell'interazione al suo interno
la specificità dei presupposti strutturali
la situazione storica dei sistemi di comunicazione
il successo della forma di oggi che è dunque legato alla società differenziata per funzioni l'interpretazione del
significato di questa forma può essere descritta come un metodo di espandere la differenziazione per
funzioni nel mondo oppure come risultato dell’ibridazione della società differenziata per funzioni che
aumenta al suo interno l'instabilità e la fluidità delle forme di comunicazione
la forma dialogica di comunicazione produce ambivalenze conserva le narrazioni esistenti e promuove nuove
narrazioni ammette come valide tutte le narrazioni e rifiuta il monologo
sono tutte ammissibili che rende possibile una comparazione tra i sistemi di comunicazione che producono
le narrazioni
in tal modo la forma dialogica di comunicazione permette sia di promuovere sia di problematizzare le
narrazioni
la forma dialogica si produce attraverso il coordinamento riflessivo della comunicazione che significa che le
azioni dei partecipanti sottolineano le opportunità i dubbi OI problemi che riguardano la produzione di
comunicazione
il coordinamento riflessivo assegna così un valore positivo all’azione attribuendo agenzia ai partecipanti
Tuttavia, il coordinamento riflessivo può essere attuato attraverso tutte le mezze metodologie di facilitazione
e di mediazione
Il posizionamento del facilitatore e del mediatore è un esempio evidente di personalizzazione del ruolo
La facilitazione la mediazione promuovono le espressioni personali dei partecipanti, ascolto reciproco, la
narrazione dei punti di vista bisogna interessi diversi.
La creazione di equità ha come conseguenza l'annullamento delle strutture gerarchiche.
I sistemi di facilitazione e mediazione basati sul coordinamento riflessivo non si producono certamente in
modo sistematico nella società differenziati per funzioni ma la loro importanza nella società differenziata per
funzioni è in aumento.
La comunicazione mediatica genera un'enorme quantità di commenti negativi e positivi le narrazioni sono
profondamente divise: si critica la stampa e si lamenta l'attacco alla libertà di stampa.
Raramente tuttavia ci si interroga sulla possibilità che una comunicazione mediatica posso prendere una
forma dialogica.
Risulta molto improbabile che la comunicazione mediatica posso assumere una forma dialogica date le sue
caratteristiche fondamentale: funzione, oggettivazione, semplificazione, intimità col mezzo.
Tuttavia, non è escluso che programmi specifici possono prendere una forma dialogica.
Nella comunicazione televisiva in particolare la differenziazione interna è basata sui programmi e ammette
una certa varietà di forme comunicative maggiore rispetto a quella per internet.
Nella comunicazione televisiva la produzione di informazioni può assumere forme diverse, la forma dialogica
è molto improbabile dei talk show nei quali i monologhi vengono sistematicamente stimolati ma può essere
invece promossa attraverso programmi di documentazione, che producono narrazioni dei presupposti
strutturali e dei processi comunicativi fino alla riflessione sull'identità di tali sistemi.
Questo tipo di documentazione è realizzabile in base al medio internet data la sua natura labirintica e
l'impossibilità di orientare un pubblico con interessi specifici.
La riflessione sistematica sulla distinzione tra informazione, vera informazione falsa viene a qualsiasi
possibilità di una costruzione di una fiducia solida in una qualche forma di comunicazione.
DIALOGO INTERCULTURALE
la produzione di dialogo interculturale viene generalmente intesa come promozione di relazioni interculturali
e positive. il principale sistema di comunicazione che promuove il dialogo interculturale e il sistema educativo
tramite l'educazione interculturale,
Tuttavia, la creazione di relazioni interculturali positive presuppone l’esistenza di una diversità culturale.
Questa produzione di relazioni positive è fondamentale nel management interculturale basato su un insieme
di competenze necessarie in situazioni in cui è importante la comunicazione interculturale →
Quando il manager:
- soggiorna in un paese straniero
- si muove frequentemente da un paese all’altro
- lavora in team internazionali
- ha rapporti con persone di altre culture
il manager deve:
1) acquisire consapevolezza delle forme culturali della comunicazione
2) acquisire consapevolezza
3) sviluppare aspettative riguardanti le azioni degli interlocutori
4) acquisire la competenza nell’uso del linguaggio
5) fare attenzione agli aspetti non verbali
6) fornire informazione e risposte rilevanti ed adeguate all’interlocutore e al contesto
7) tollerare le ambiguità
8) mostrare flessibilità, sensibilità rispetto
9) orientarsi al compito richiesto, sa alla relazione con interlocutore
10) creare un terreno comune.
Il management interculturale è basato su tecniche che dovrebbero consentire di agire in qualsiasi situazione
in cui si presenti una differenza culturale.
In sintesi, per contrastare forme di comunicazione considerate problematiche nella società globale, è stata
proposta una forma dialogica intesa come dialogo interculturale, che si suppone possa contrapporsi al
monologo etnocentrico, introducendo il punto di vista delle minoranze.
Tuttavia, è importante sottolineare che la forma dialogica introduce nella comunicazione le narrazioni
personali, non le differenze interculturali.
UNA FORMA DIALOGICA DEL COSMOPOLITISMO?
La narrazione la narrazione del cosmopolitismo e nata nel 18º secolo e ha subito un declino a seguito delle
due guerre mondiali.
nella prospettiva del cosmopolitismo l'affermazione dei diritti umani e delegata forme politiche giuridiche di
comunicazione che definiscono i criteri della cittadinanza.
una prima celebre definizione della cittadinanza distingueva tra diritti civili e diritti sociali.
tuttavia oggi evidente che la cittadinanza si configura piuttosto come l'insieme dei diritti di partecipazione
che riguardano tutti i sistemi di funzione.
i diritti umani stabiliscono il primato della persona
il cosmopolitismo viene quindi proposto come forma transnazionale di politica, che assicuri la cittadinanza
generalizzata nella società globale.
il cosmopolitismo propone la cittadinanza come possibilità degli individui di vivere ovunque, assegno
rilevanza sia la cittadinanza universale sia le forme culturali locali-
è fondato sia sul diritto di tutti gli esseri umani di avere diritti, sia sulle differenze culturali in cui tali diritti
possono essere riconosciuti.
la narrazione del cosmopolitismo si contrappone a quella dell' essenzialismo, alla distinzione di valore tra noi
e loro, alla valorizzazione della cultura occidentale.
descrivi le pratiche comunicative locali come opportunità di amplificare la partecipazione per contribuire ho
una comunicazione più efficace.
tuttavia è stato criticato come narrazione di elite culturali che non tiene in conto del disuguaglianza che
caratterizza la società globale.
La la congiunzione di universalismo dei diritti personali e localismo delle forme culturali è basata sulla
presunzione di unire i valori del cambiamento e del rispetto delle forme culturali.
La narrazione del cosmopolitismo si propone quindi come unità di narrazioni diverse e contraddittorie.
Le difficoltà nel realizzare il cosmopolitismo sono resi evidenti del mancato rispetto dei diritti umani e dalla
mancata realizzazione della pace globale.
La forma dialogica permette la produzione di sistemi organizzativi transnazionali efficaci anche se il loro
successo è tuttavia limitato.
Per la diffusione della forma dialogica nella società globale è importante la trasformazione trans nazionale
del sistema di cooperazione internazionale e questa cooperazione deve essere partecipata.
L'orientamento alla partecipazione attiva dei destinatari della cooperazione può permettere di realizzare una
forma dialogica di comunicazione che crei nuova interdipendenza tra locale e globale.
Tutti i partecipanti sono descritti come partner nella cooperazione e devono essere coinvolti le informazioni
prodotte, e le decisioni prese devono andare dal basso verso l'alto (bottom-up).
Se l'interazione locale è basata sull’intervento di esperti i cooperanti possono anche essere definiti come
facilitatori il processo dialogico ma questa facilitazione va dall’alto verso il basso (top down) quindi la forma
dialogica locale sarebbe soltanto a mitigare la gerarchia dei ruoli in un sistema complessivo che rimane
monologico.
I mezzi di diffusione della comunicazione prodotti nella storia della società sono la scrittura, la stampa, la
radio, la televisione e internet.
Per capire la comunicazione mediatica bisogna considerare che quando si parla di un medium è necessario
capire quale forma prende, diversamente gli elementi che lo compongono non avrebbero un significato.
I media di diffusione danno una forma al medium percezione, acustica oppure ottica.
Le forme create nei media di diffusione permettono di trattare forme di comunicazione create in altri sistemi
sociali, amplificandole, influenzandole ma non determinandole
Evoluzione della tecnologia ha consentito alla comunicazione mediatica di raggiungere numeri più elevati di
partecipanti; che inizialmente si limitavano a comprendere, solo successivamente hanno potuto interagire in
discontinuità con l’informazione, ma questa discontinuità si è ridotta grazie ai nuovi media (televisione,
Internet)
I primi due messi di diffusione sono basati sulla percezione ottica: scrittura e stampa
La scrittura ha separato emissione e comprensione, ampliando la possibilità di partecipazione, e creato una
memoria sociale.
Per quanto riguarda i nuovi media invece la televisione ha permesso di generalizzare la combinazione di
percezione otica e acustica.
L’unione tra i nuovi media e la stampa ha portato alla creazione del sistema dei mass media come
sottosistema della società differenziata per funzioni.
L’operazione fondamentale del sistema dei mass media, è la produzione di informazioni, è quindi un sistema
autopoietico basato su un codice che distingue tra informare e non informare.
Le notizie producono informazione, ma la decisione del loro grado di importanza è del sistema dei mass
media e l’informazione deve essere compatibile con il sistema stesso, ma non obbliga al consenso, anzi
permette la creazione di punti di vista critici. La pubblicità è l’unico tipo di programma che dichiara
esplicitamente l’intenzione di manipolare.
Affrontando il tema della comunicazione televisiva dobbiamo elencare le sue principali caratteristiche:
1. Oggettività: il medium sembra coincidere con la comunicazione, la mancata differenziazione tra
informazione ed emissione porta alla percezione dell’informazione come oggettiva, in quanto
l’informazione sembra esistere in sé stessa.
2. Semplificazione: è necessario utilizzare forme comunicative immediatamente riconoscibili dal
pubblico
3. Incoerenza: rappresenta come oggettiva tutta l’informazione benché questa includa prospettive
diverse. Questa incoerenza ha anche la funzione di ammortizzare gli effetti disturbanti
4. Impatto emotivo: le emozioni vengono costruite nella forma della finzione spettacolare, viene
costruita l’intimità con il medium.
Infine bisogna sottolineare che la comunicazione televisiva esalta le forme di finzione spettacolare; tali forme
sostituiscono i posizionamenti tradizionali con i posizionamenti come personaggi.
il sistema internet
Internet non è un medium, ma un medium di media: è un medium di base che permette di attivare altri
media. Sebbene internet si sia sviluppato in continuità con il sistema dei mass media, la complessità di
Internet è superiore a quella del sistema dei mass media a causa di 5 fattori di discontinuità:
PRIMO FATTORE: permette un ampiamento della partecipazione attiva alle comunicazioni creando comunità
virtuali; anche se questa partecipazione ha risvolti negativi, come la presenza di fake news, o il controllo dei
partecipanti aggravato dall’ Internet of things.
SECONDO FATTORE: permette un ampliamento di notizie, divertimento, pubblicità spesse connesse tra loro, ciò
produce una frammentazione che rende impossibile differenziare Internet sulla base dei programmi. Inoltre,
la velocità e il deperimento delle informazioni portano a una dissoluzione della memoria.
TERZO FATTORE: la finzione viene estremizzata attraverso il posizionamento dei partecipanti come bloggers,
followers, haters. Il medium amplifica a dismisura la costruzione di fiducia e di sfiducia; è molto facile
occultare le intenzioni, le azioni e l’identità. Si formano gerarchie e diseguaglianze basate sulla reputazione
e sul prestigio dei partecipanti.
QUARTO FATTORE: INTERNET è differenziato internamente in media, pertanto la rete di connessione interne a
internet è una parte estremamente rarefatta anche se molto articolata.
Quinto fattore: la creazione dei media nel medium internet moltiplica la capacità di amplificare e
rideterminare le forme di comunicazioni nei sistemi sociali esterni: ad esempio internet promuove la
rideterminazione dell’economia.
Riguardo al primo fattore, per assegnare un valore negativo alle fake news o alle post verità dobbiamo
produrre una distinzione tra informazione vera e informazione falsa.
Osserviamo che ogni verità è post perché viene costruita sulla base della diffusione della comunicazione
Il problema di Internet prende avvio dal modo in cui viene assegnata la produzione di conoscenza a una fonte
dotata di autorità epistemica, purtroppo infatti attraverso questo medium l’autorità diventa dipendente dal
numero di follower, viene frammentata in tante esperienze individuali.
La distruzione dell’autorità epistemica ha come effetto non soltanto l’indifferenza per la distinzione tra vero
e falso ma anche per la produzione di nuove gerarchie.
Il punto cruciale è che Internet non può promuovere la gestione della costruzione di nuove responsabilità
nella produzione di informazioni, perché manca il codice orientativo, di conseguenza non si può parlare di
sistema di comunicazione.
In internet non è possibile vincolare la produzione delle immagini attraverso un codice poiché non vi sono
più confini chiari pe la produzione di comunicazione, non esistono funzioni predefinite per le immagini
La comunicazione mediatica ha effetti importanti sia per la diffusione sia per la produzione di conoscenza
scientifica. Digital Humanities è l’etichetta che segnala l’associazione tra scienze sociali e umanistiche e
tecnologie digitali dall’altra.
Le Digital Humanities sono innovative per due motivi: incrementano a varietà dei media disponibili per la
ricerca, permettono un più ampio lavoro collaborativo.
Nella narrazione delle Digital Humanities la collaborazione coinvolge un pubblico più ampio di quello dei
ricercatori, questa narrazione riprende quella di Internet come opportunità di partecipazione democratica.
In questa narrazione, le scienze sociali e umanistiche producono una forma di comunicazione diversa rispetto
al passato perché viene eliminata la distinzione tra ruoli fondamentali e ruoli complementari nel sistema della
scienza.
L’interrogativo è se questo porti un cambiamento qualitativo nella produzione di conoscenza.
La narrazione delle digital humanities è che spendere molto tempo sulla lettura di testi sia una perdita di
tempo, si descrive quindi un’accelerazione del cambiamento, ma una riduzione della riflessione scientifica.
C’ è un altro metodo di osservare il collegamento tra ricerca e tecnologia, si può considerare la possibilità di
ricerca sulla comunicazione prodotta attraverso i media. Questa ricerca può riguardare sia l’interazione che
le narrazioni.
La ricerca può riguardare la comunicazione sui social, sui blog, o sui video presenti su internet per
concentrarsi sulle interazioni.
L’aspetto fondamentale della digitalizzazione è l’apertura di possibilità di moltiplicare non solo le opportunità
ma anche i temi di ricerca.