di Federico Bellini
Un sottilissimo filo conduttore unisce le poesie di Andrea Manis (spesso sotto lo pseudonimo di Darean
ÅM Isman) e Antonio Gigliotti, ovvero quella folle vena creativa che permette loro di spingersi oltre il
senso conosciuto della “Visione estatica dell’Essere”. Similmente ai suoni percepiti dal sordo
compositore, proveniente dalla genia dei “Titani”, o al bizzarro fanciullo che captava melodie, armonie
e ritmi inusitati in un classicismo ormai decadente, i novelli Rimbaud della rinascente vena poetica
italiana, si cimentano in assonanze ardite verso altri traguardi del linguaggio, come forse dai tempi di
Dante non avveniva più. In queste “Profezie Ermetiche” i due poeti uniscono le forze, non per
debolezza, ma per un atto di riconoscimento che permetta loro di raggiungere una potenza inaudita.
Perché la scelta dell’Ermetismo? Probabilmente perché il termine si rifà a quel vero e proprio
movimento letterario del Novecento, all’atteggiamento assunto da un gruppo di poeti dell’epoca, a
quell’oscurità programmatica, l’impenetrabilità a volte assunta dai loro contorti canoni espressivi.
Ritorna persino più indietro nel tempo, al pensiero del tardo ellenismo, dove questa corrente era
fondata su una raccolta di scritti esoterici tradizionalmente attribuiti ad Ermete (da qui il termine)
Trismegisto, orientati nel senso di una Gnosi che rivela all’Uomo il Divino, identificandolo con questo.
Ritornando ad un tempo a noi più prossimo, alla base di tale movimento si incontrano, a cavallo tra il
XIX e il XX secolo, i grandi del simbolismo francese: Mallarmé, il già citato Rimbaud, Verlaine e Paul
Valéry, ma anche i nostri Salvatore Quasimodo, Mario Luzi e Alfonso Gatto. Pure Eugenio Montale e
Giuseppe Ungaretti vengono definiti erroneamente membri dell'Ermetismo, ma il primo ne prese
pubblicamente le distanze, mentre il secondo ne anticipò solamente le tematiche in quel suo
"Sentimento del Tempo". Alla base, nelle radici più profonde di tale corrente, ci sono le esigenze
espressive del Decadentismo francese, comprese quelle di Rilke, Eliot, García Lorca, del Pascoli e del
Surrealismo. Così, come nei grandi poeti del passato (potente è la lezione di William Blake), Antonio
e Andrea non solo vanno alla ricerca dell’Assoluto attraverso l’Essenzialità, ma la stessa parola poetica,
liberata da ogni realistica eco, diventa “Evocazione Magica” e che, mediante, un’Armonia della Parola
ricostruita di volta in volta, assume il compito di disvelare l’ignoto più profondo. Tutto si fa concentrato,
ogni verso si disvela mediante vere e proprie “Illuminazioni Liriche”, fortemente misticheggianti, quasi
al limite del manierismo religioso, esprimendo così quell’attesa rivelatrice e trascendente, ove “l’Altro
Mondo” viene intuito come qualcosa di ancora lontano e forse irraggiungibile. L’impermanente è
sospeso in una “Dimensione A-Temporale”. L’accoppiata è vincente (e non potrebbe essere
diversamente), perché in entrambi quella strada maestra si fa portentosa e univoca voce di un’esigenza
poetica ed espressiva di inusitata forza. Sembrano quasi “Anime Gemelle” o affini, tanto è la
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somiglianza con cui si destreggiano nei loro mirabolanti girigogoli poetici. Forse, e inconsciamente,
entrambi si fanno portavoce della nascita di un “Mondo Nuovo”, ove l’Essere Umano possa esprimersi
liberamente mediante la propria sola forza creativa. Probabilmente un’utopia, un sogno, ma in cui
credono valga la pena battersi. Ed è così che il “verso” diventa strumento e arma, col quale fare guerra
a una società sorda, colma di zombie vuoti, inaridita dai suoi stessi stupidi meccanismi, dove la “Poesia”
si fa micidiale mezzo per incendiare ancora i cuori e le menti di ognuno. Qui siamo di fronte all’inizio
di qualcosa di nuovo e sconvolgente, e a voi Lettori ignari non resta altro che addentrarvi in questa
“Selva oscura per ritrovar la luce nella via smarrita…”
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2. Brevi cenni biografici
Andrea Manis (spesso sotto lo pseudonimo di Darean ÅM Isman), già autore dei precedenti due
volumi di “Poesie Ermetiche”, nasce a Cagliari nel 1990 e consegue presso la Facoltà di Studi
Umanistici di Cagliari la Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane,
discutendo una tesi di Sociolinguistica. Intraprende così il percorso dell’insegnamento della Lingua e
della Civiltà Inglese presso la scuola secondaria, dell’Italiano per stranieri e come facilitatore linguistico.
Parallelamente alle ricerche meramente (socio)linguistiche, coltiva negli anni lo studio dell’arte, della
letteratura, della filosofia e in genere di tutte quelle discipline connesse a una sapienza antica o
contemporanea, volta all’approfondimento dell’essere umano. Si interessa di ermetismo, esoterismo e
alchimia, disseminando i suoi testi – perlopiù aforismi e poesie - di simboli e metafore ermetiche. Il
suo orientamento artistico trova, peraltro, conferma nella sua attività musicale ormai decennale come
bassista e chitarrista.
Dopo un’esperienza poetica intima e solitaria, decide di onorare la “Giornata Mondiale della Poesia
2019” di Cagliari con il suo primo reading pubblico ufficiale, organizzato dall’Officina dei Poeti.
Pubblica inoltre alcune delle sue poesie in antologie poetiche, con autori nazionali e internazionali,
grazie, sovente, alla vincita di concorsi.
La sua scrittura è un canale che tende a una profonda introspezione: tramite l‘intuizione e
l’immaginazione mira a svelare sulla carta frammenti d’impossibile, ricorrendo a immagini e analogie
che creano un forte coinvolgimento e impatto emotivo.
Antonio Gigliotti nasce a Soveria Mannelli nel 1998, comune in provincia di Catanzaro, limitrofo a
quello di Lamezia Terme dove vive attualmente. Nel 2017 si diploma presso l’istituto tecnico
economico “Valentino De Fazio” della medesima città e prosegue gli studi all’università “Magna
Graecia” di Catanzaro, intraprendendo il corso di laurea in “Scienze e Tecniche di Psicologia cognitiva”
nel 2020.
Fin dall’ultimo anno della scuola superiore si approccia spontaneamente alla poesia, vista come mezzo
di evasione dalla monotonia scolastica, andandosi ad affiancare al disegno prima e alla composizione
di brevi brani musicali per pianoforte poi (percorsi, quest’ultimi, intrapresi da autodidatta). Ma sarà la
poesia, quale espressione creativa-personale, a prevalere, anche grazie all’intensa collaborazione con il
poeta cagliaritano Andrea Manis (conosciuto spesso sotto lo pseudonimo di Darean ÅM Isman) che
ne segue il percorso artistico e di studio.
I suoi brani poetici sono intrisi di riferimenti gnostico-esoterici (argomenti che fin da piccolo lo hanno
attratto sempre più), non di rado accostati ad una visione amorosa e passionale che ne caratterizza la
scrittura, in cui la figura femminile, proprio come una novella Beatrice di dantesca memoria, funge da
guida per il proprio cammino di auto-conoscenza e realizzazione fisico-spirituale.
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Darean ÅM Isman
Stridono dall’Esecutore
senza volto né Nome
serpentiformi abbagli ritmici,
S’insinuano in prismi-turbini
aerofoni fluidi di fulmini
su floridi Pianeti-Esperimenti
dagl’istinti floreali:
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continue spontanee fonazioni
entro i nostri materiali apparati:
Ma Noi…
Miei cari Fratelli in Adamo o in Abramo!
ormai estinti declamatori
narriamo – per Voi!
ancora di miti e occulti cantori;
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Io-Ottone-Bianco strazio musiche
in tutta la mia artistica euforia
dagli spartiti multisonici Ispira-Mondi:
Lapis Electrix
Ingloba radiosa
il me-Bulbo – il Bimbo non più riposa!
che preme, geme e svapora,
linfa-sostanza preziosa
si dissolve, magnetica si fa assorbire
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s’uniscono in un solo torrente,
infrangono le paure
verso l’Oceano pulsante della mia Mente:
schierati sull’eremo
in attesa d’un Giudizio Universale
-oh sublime atto finale!
…che però ancora tarda, purtroppo, ad arrivare.
~7~
Preghiera al Padre: la nascita
I-Chiesa d’Odissea
II – Chiesa di Tiatiri
IV – Chiesa di Efeso
Amen
~8~
Preghiera al Padre
Amen
e raggi incrociano
in crisalidi di Luce
il vascello magico del Suono.
~9~
Versi-rime di Musica nel calice
di un’eterea gravità oscura,
Onirici boccioli
dalla sublime armonia
nell’attimo di un bagliore:
Anamorfosi dimensionale
Così esorbitano in me
bianchissime iridi di rosse galassie
che vorticano inanellate
~ 10 ~
Ma un fulmineo quesito
mi tormenta e sospende il processo:
-Vita? O Vita!
Qualcosa che non mi accadde!
-Morte? O Morte!
Sublime gioiosa condanna
e tremenda benedizione in vita!
Durante la paralisi
una catarsi di segni incisi
nella mia trasparenza purificata:
~ 11 ~
annunziatrice di enigmi
della Laringe divina e santificata!
In un Tumore di Luce
si auto-moltiplica in me
il solenne Mutismo dell’Universo
L’altra Genesi
I-Rituale
II-Arcano
~ 12 ~
«Fluidica sostanza di un magma trasparente»
il Triangolo
è l’ombra di una Piramide
che vortica su sé stessa;
un ologramma danzante
di fronte alle sfere riflesse
delle Tre lampade solari.
Aurum philosophorum
Schiudensi lo scrigno in me
e ‘l Cuor si spreme in gocce
del puro calore
dell’Oro.
~ 13 ~
Principe XVIII
neo-particelle nascenti
che impregnano, nelle quieti,
a mo’ di corolle nottilucenti,
i colori dei tramonti ultravioletti
…di cui Io mi nutro!
ha Libertà di sceglieRe
O no! se sorgeRe ogni giorno
e non più come automatico rito:
Nascita degl’Incogniti
I-Orgasmo
~ 14 ~
girini di Luce d’un’Essenza
ormai dispersa, come un’onda
di sperma per una sterile proliferazione
di potenziali aborti universali.
II-Nascita
inruscellandosi sparsi
per gli Universi
dai pori della mia Mente.
III-Incogniti
E verrà un Tempo
dai cicli terribilmente veloci!
in cui sempre un nuovo Sole
sorgerà! per poi morire ogni giorno…
saremo gl’Incogniti
disseminati pe’ i Templi
divenuti splendenti Luce solare
~ 15 ~
unici suoi figliuoli da amare…
Morte di un Poeta
II
l’Anima esorbita
dal cadavere stanco
dal cadavere ucciso;
dall’Anima in orbita
un buco bianco,
un buco bianco improvviso.
III
Pulsa in me il fulgore
d’un eccesso di fiammelle
IV
e il silenzioso profumo
~ 16 ~
- sfarfallìo multicolore -
a svanir sospeso in boccioli di Luce:
~ 17 ~
Profezia
Verranno a stanarci, entro le nostre dimore, col favore del vostro giubilo ed entusiasmo ci
sacrificheranno, uno dopo l'altro, dinanzi all'altare della Storia. Non è più tempo per noi.
Tra diverse generazioni cercheranno le nostre carte, sfoglieranno avidamente le nostre scartoffie e
non comprenderanno. "Dove abbiamo sbagliato stavolta?" si domanderanno, ma non otterranno
risposta. Saremo l'ennesimo libro incompreso, l'ennesima poesia non conclusa. Verremo cosparsi di
bava idolatra e appesi per i nuovi musei, come altri idoli uccisi e sacrificati dinanzi all'altare della
Storia. Non è più tempo per noi.
Verremo demonizzati e saranno gli stessi demoni a parlare attraverso di Voi. Tra le grida e gli
applausi esulterete idioti davanti alle nostre condanne, vomitando in coro le frasi di Loro. Anche gli
amici più cari e le nostre famiglie accoglieranno la sentenza finale con un semplice "se l'è andata a
cercare". Ma l'Amore per voi non cesserà, sgorgheranno allora lacrime di sangue mentre le nostre
sostanze zampillano dalle piaghe del costato trafitto. Sarà allora che ci ritireremo ancora più a Oriente
dello stesso Oriente a riparo dalla vostra follia. Non è più tempo per noi, non c'è più tempo per noi.
(27/04/2021)
~ 18 ~
Antonio Gigliotti
~ 19 ~
Suonato con veemenza nell’oltretomba.
E la vita resuscita
In un tremendo bacio,
Dalle geometrie
~ 20 ~
Simmetriche e perfette,
Al tocco delle labbra altrui,
Ovvero di se stesse:
La bramosia matrimoniale
Non s'affievolisce
Nel dolore dell'Incarnazione terrestre.
La mano che fu tesa come un frutto
Venne sbucciata,
Con un dolce fare vorace,
Dalle molle labbra
Di una lama carnale:
~ 21 ~
Socchiusa trasognavi, quasi delirante,
Al tocco del tepore estivo,
Esasperando gli intensi aromi campestri
In effluvio dagli intrecci
Di boccoli floreali,
E, dacché ne fui vinto,
Osai elevarti sul mondo
Per la redenzione
D'ogni creatura mortale.
~ 22 ~
La rosa del mondo
~ 23 ~
Di una lunga notte immemore.
Ti volti, ti celi,
Ti mostri e ti nascondi ancora,
Ed infine ti riveli intera,
Potente d'infinite voci sovrumane,
Sussurrandomi, a poco a poco,
Il solenne segreto
Per poterti baciare per sempre
Nella fulgida corona solare -
Memento Audere Semper:
Vivere ardentemente
E non sentire alcun male!
~ 24 ~
E, nell’amore di sé stessi, urlare,
Urlare a squarciagola,
Goccia dopo goccia,
~ 25 ~
È fervida di vita
Quando l’austra rosa –
Opera divina –
Le vien colta lungo il fianco iliaco.
Per questo stelo spinato
Brama d’ascendere l’anima
Col ritrovato desiderio di casa:
Sentiero acuminato
Dell’ugual natura della diurna
Cuspide fulgente.
È il dolore seducente
Che l’inquieta come una sorgente
Di sangue e di acqua –
Senza macchia ma non casta –
Un fiore d’infinite forme
Curato dalle Norne:
Le cui mani tessono coi fili
Dei destini umani.
~ 26 ~
Dal capricorno giungerai
E dal cancro invece te ne andrai e
Mai sull’ombra della terra
Lascerai invano un’opera bella.
~ 27 ~
Che cosa sono?
Magnum Mysterium
~ 28 ~
Per un policromatico corpo sconfinato,
Sempre, sempre amato,
Da ciò che è stato, è, e sarà:
~ 29 ~
Preludio: da uomo a Cristo
Contatti
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~ 30 ~
Indice
1. UNA FUGACE INTRODUZIONE di Federico Bellini .......................................................................... 1
2. BREVI CENNI BIOGRAFICI ................................................................................................................. 3
L’Origine del Suono: Musica e Creazione ........................................................................................... 4
Lapis Electrix ......................................................................................................................................... 6
Preghiera al Padre: la nascita ................................................................................................................. 8
Preghiera al Padre .................................................................................................................................. 9
Epifania del Suono ................................................................................................................................ 9
Anamorfosi dimensionale ................................................................................................................... 10
Epifania del Verbo ............................................................................................................................... 11
L’altra Genesi ....................................................................................................................................... 12
Trinità: i Tre Soli ................................................................................................................................. 13
Aurum philosophorum ....................................................................................................................... 13
Principe XVIII ..................................................................................................................................... 14
Nascita degl’Incogniti........................................................................................................................... 14
Morte di un Poeta ................................................................................................................................ 16
Profezia................................................................................................................................................. 18
Bacio di me stesso, ovvero la natura del sacro fuoco ......................................................................... 19
Memorie di un messaggero errante .................................................................................................... 21
La rosa del mondo ............................................................................................................................... 23
Il bacio cosmico del bambino ............................................................................................................. 24
Magna mater: vitae, mortem et naturae .............................................................................................. 25
Sulla vita e la morte.............................................................................................................................. 27
Che cosa sono? .................................................................................................................................... 28
Magnum Mysterium ............................................................................................................................ 28
Preludio: da uomo a Cristo ................................................................................................................. 30
Io: certezza oltre ogni cosa .................................................................................................................. 30
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