risparmiatori).
Reati senza vittima questi sono reati che definiscono comportamenti desiderati,
comportamenti problematici e dunque da proibire in relazione a uno scopo
considerato rilevante dallo Stato, senza che il bene giuridico tutelato sia scrivibile ad
un soggetto in particolare.
Il più conosciuto dei reati senza vittima: spaccio di sostanze stupefacenti: qui
l’acquirente/consumatore non è considerato vittima – se non in senso improprio.
Statistiche della delittuosità: raccolta sistematica dei dati sui delitti commessi e denunciati
all’autorità giudiziaria da tutte le forze di Polizia.
Sistema di indagine (SDI) qui sono identificati i delitti in base alla loro qualificazione
giuridica al momento della registrazione da parte delle forze dell’ordine.
19/02/2021
All’interno del sistema di indagine (SDI) Questi reati vengono catalogati in base alla loro
qualificazione giuridica.
Le statistiche della delittuosità dipendono dall’azione investigativa delle forze dell’ordine e
dalla denuncia che viene effettuata. La completezza, la numerosità sono delle componenti
fondamentali.
Come si costruiscono i dati:
Il numero dei reati che in dato territorio e in un dato periodo di tempo figurano nella
statistica dipende da scelte di attori sociali che in modi diversi si attivano.
· i cittadini che hanno subito il fatto come vittime o al quale hanno assistito
come testimoni;
· i rappresentanti delle forze dell’ordine nello svolgimento del loro compito
Tutto dipende dal tipo di reato che viene portato a termine. Nel caso dei reati senza vittima non
possono essere denunciati.
Il numero dei reati di cui non si viene a conoscenza è elevato. Ci sono dei crimini che vengono
sistematicamente sotto registrati o sottostimati.
Per andare a colmare quelle che sono le lacune delle statistiche, vengono portate avanti degli
altri tipi di indagini che cercano di andare ad indagare questo fenomeno.
Riferimento alle banlieue. nuove classi pericolose: si cristallizza la paura, nel caso
specifico in riferimento agli immigrati e tutto ciò che lega questi soggetti con la droga,
etc.
Più in generale una categoria che comprende i marginali, gli inadatti. Bauman è il
fondatore di questo pensiero.
Ci sono anche dei gruppi che svolgono attività specializzata: mafia, criminalità.
Per questi gruppi non vale il criterio della selettività. Queste azioni e queste scelte da
parte delle forze dell’ordine porta a dei limiti intrinseci della delittuosità.
Sia le indagini di autoconfessione sia quelle di vittimizzazione vengono svolte in maniera
casuale, attraverso un campionamento. (ad esempio nel caso del bullismo)
Il campionamento è casuale rappresentativo, si utilizzano delle batterie di domande che
vengono inviate anche per posta. Questi vengono compilati in forma anonima e poi
inviati nuovamente.
In alcuni casi può essere anche lasciato libero l’intervistato.
Questi questionari hanno vare domande tra cui la frequenza, la modalità, le condizioni,
le condizioni che hanno determinato la scoperta del reato, le reazioni sociali e giudiziarie
conseguenti.
Le indagini di autoconfessione
I problemi sono dati da un campione rappresentativo. In particolare, determinate aree
sociale e culturali che sono difficilmente raggiungibili.
Impossibilità di porre davanti all’intervistato tutte le possibilità di reato. Questo può
creare difficoltà di comprensione anche da parte dell’intervistato stesso.
Ci sono delle distorsioni che si vengono a creare (delle baias cognitive). Vengono così
messe in campo delle strategie di adattamento.
Si utilizzano dei questionari strutturati fatti prevenire agli individui i quali provvedono da
sé alla compilazione e alla restituzione in forma che renda impossibile il riconoscimento
di chi risponde;
individui invitati a “confessare” l’eventuale messa in atto di comportamenti e azioni
qualificati come reati;
La confessione è sollecitata lasciando libero l’intervistato di elencare comportamenti e
azioni qualificanti come reati;
· I questionari possono dare un contribuito alla verifica della plausibilità empirica
di determinate teorie sulle cause e le connotazioni del comportamento deviante
e in particolare sulla devianza primaria, non seguita da reazione sociale.
· Gli studi basati sulle autoconfessioni permettono di ragionare sulle politiche di
prevenzione possibile a partire dall’indicatore costituito dalla recidiva nella sua
consistenza reale e non giudiziaria.
Indagini di vittimizzazione
Le indagini di vittimizzazione consentono di ottenere informazioni sulla estensione di
diverse forme di vittimizzazione: studiare le ragioni per cui alcuni soggetti e alcune
categorie sono vittimizzati più frequentemente rispetto ad altri e perchè alcune persone
sono vittime più frequentemente di altri.
Ricostruire le situazioni favorenti il prodursi di determinati atti e le modalità con cui si
compiono anche ai fini di prevenirli.
Consentono nel tempo uno studio diacronico dei tassi di vittimizzazione e curando
l’omogeneità delle domande poste e il controllo della similitudine delle situazioni
proposte alla valutazione dei rispondenti.
26/02/2021
Indagini di vittimizzazione: obiettivi
· Indagare il numero oscuro per alcuni reati (quelli con vittima e di cui la vittima ha
consapevolezza) avendo informazioni anche su quelli che non sono stati denunciati;
· Scoprire caratteristiche delle vittime di questi reati sotto il profilo di genere, età,
professione, istruzione, classe sociale, contesto abitativo, appartenenza etnica, etc.
· Informazione sugli autori di reato;
· Raccogliere elementi sulle esperienze di vittimizzazione;
· Comprendere le reazioni delle vittime al reato, incluse le ragioni favorenti o al
contrario gli ostacoli che condizionano la denuncia alle autorità e altre iniziative
correlate
· Valutare gli effetti e le conseguenze della concreta esperienza di vittimizzazione
Indagini di vittimizzazione: ostacoli
Limite più rilevante rappresentato dal fatto che possono porre attenzione solo su reati
chiaramente definiti, dei quali la vittima ha conoscenza diretta (scippo, rapina,etc).
Le indagini di vittimizzazione consentono di ottenere informazioni sulla estensione di
diverse forme di vittimizzazione:
Studiare le ragioni per cui alcuni soggetti e alcune categorie sono vittimizzati più
frequentemente rispetto ad altri e perchè alcune persone sono vittime ripetute di reati.
Un altro ostacolo è costituito dal fatto di indagare su chi non è stato vittima di reato.
I dati di fonte istituzionale
Anche per i fenomeni devianti (comportamenti non qualificabili come reati) si fa
riferimento a statistiche ufficiali elaborate da autorità amministrative o sanitarie,
ministeri, Istat.
Dati che vengono rilevati da:
· Servizi che entrano in contatto con soggetti dipendenti da sostanze psicoattive legali
(alcol, psicofarmaci) o illegali o da gioco d’azzardo
· Servizi che hanno in carico persone con stili di vita marginali, problematici
Limiti
· La bontà del campione è condizionata dalla scelta del soggetto iniziale o soggetti
iniziali e dipende dalla conoscenza diretta del campo da parte del ricercatore
· Volontarietà della partecipazione: sovrastimare le persone che mostrano tratti
caratteriali più collaborativi