Sei sulla pagina 1di 5

KENNETH GRANT

ALEISTER CROWLEY
(1875-1947)

Il presente articolo, apparso in Richard Cavendish, The Encyclopedia of the Unexplained, RKP,
Londra, 1974, ed in lingua italiana in A.A.V.V., Speciale Aleister Crowley, Edizioni Primordia,
Milano, Novembre 1998, è stato tradotto da Roberto Migliussi e la sua pubblicazione autorizzata
dall’autore
© Kenneth Grant

Aleister Crowley nacque nel Warwickshire in Inghilterra nell’anno in cui Madame


Blavatsky fondò la Società Teosofica. Crowley considerò questo fatto molto signifi-
cativo perché lui e la Blavatsky ebbero, in certi aspetti, missioni simili. Entrambi
credettero di essere usati come canali di comunicazione da parte di intelligenze occul-
te di potere e conoscenza sovraumana ed entrambi si opposero contro quelle dottrine
della Cristianità storica che essi consideravano false e perniciose.
Crowley era nato in un’atmosfera di famiglia di fanatico bigottismo settario. Suo
padre era un preminente Fratello di Plymouth* ed un predicatore laico. Queste circo-
stanze spinsero il giovane Crowley ad atti di ribellione così violenti che sua madre
credette che fosse la Bestia 666 dell’Apocalisse, l’Anticristo in persona. L’inferno
delle lotte della giovinezza di Crowley, contro il soffocante codice morale di quei
giorni, è descritto da lui vividamente nelle sue Confessioni. Questo, d’altro canto, non
era niente paragonato con quello che doveva accadere una volta che egli ebbe determi-
nato la natura dell’opera della sua vita, la riabilitazione della “Magick”. Egli adottò la
vecchia compitazione in modo “da distinguere la scienza dei Magi da tutte le sue
contraffazioni”.
Egli spese la sua giovinezza viaggiando, scalando montagne, leggendo, facendo
l’amore e scrivendo poesie, e durante il corso della sua vita persistette in queste occu-
pazioni ed eccelse in ognuna di esse. Egli scalò alcune delle più alte catene montagno-
se nel mondo, tentando il Chogo Ri nel 1901 e il Kanchenjunga nel 1905, entrambi
nella catena dell’Himalaya; scrisse poesie di grande potenza e bellezza - Aha (1909),
La Città di Dio (1913), Polvere Felice (1913) - per menzionare solo alcune delle più
belle, ed amò innumerevoli uomini e donne. Sviluppò inoltre una propensione per le
droghe alle quali fu introdotto nel 1898 da Allan Bennett, l’uomo inglese divenuto
monaco Buddista che giocò una parte rilevante nell’introduzione del Buddismo in
Occidente.

* [N.d.T.] I Fratelli di Plymouth furono fondati nel 1830 a Plymouth in Inghilterra; non avevano un rituale o dei ministri

ordinati ma accettavano come loro unica guida la Bibbia.


Crowley integrò i suoi studi ortodossi al Trinity College a Cambridge con ricerche
approfondite sulle scienze oscure ed occulte.
La sua mente bramava l’infinito, il suo spirito era avido di esperienze che non
potevano incontrarsi sulla terra. A Pasqua del 1898, all’età di ventidue anni, la sua
fame di conoscenza spirituale crebbe acuta. Egli stava leggendo Una Nuvola sul San-
tuario di Carl von Eckartshausen, un libro che allude all’esistenza di una confraternita
nascosta di adepti che ha guidato l’evoluzione dell’umanità. La Nuvola esercitò una
tale profonda influenza su Crowley che egli votò di prendere posto tra gli adepti di
questa gerarchia invisibile, la Grande Fratellanza Bianca di Maestri menzionata nelle
opere sull’occultismo.
La crisi spirituale di Crowley lo portò alla sua iniziazione all’Ordine Ermetico del-
l’Alba Dorata a Londra, il 18 novembre 1898. Il suo capo, Mac Gregor Mathers non
era solamente uno studioso competente, avendo tradotto tali trattati astrusi quali La
Kabbalah Denudata di Rosenroth, ma anche un mago praticante di considerevoli
doti. Crowley lo reputava un Maestro.
L’Alba Dorata cadde in rovina poco dopo che Crowley si unì ad essa. Crowley
stimò che la causa era l’incapacità di Mathers di mantenere il contatto sui piani inte-
riori con i Capi Segreti dell’Ordine che erano - come Crowley li descrisse – “i direttori
dei destini spirituali di questo pianeta”. Questo disastro colpì seriamente Crowley ma
egli fu determinato più di prima a contattare le reali fonti di conoscenza e di potere che
giacevano dietro tali arcani ordini quali la Società Teosofica e l’Alba Dorata. Fu dal
crollo dell’Alba Dorata che Crowley sviluppò gradualmente il suo Ordine della Stella
d’Argento (Argenteum Astrum o AA).
Deluso da Mathers Crowley viaggiò in Messico, Hawaii, Ceylon e India. Studiò e
praticò lo Yoga, il Tantrismo, il Buddismo e fu all’avanguardia nell’adattare le tecni-
che sessuali dello Yoga Tantrico alle esigenze della Tradizione Occidentale della Ma-
gia. Alcuni anni più tardi durante i viaggi in Cina egli fu iniziato all’opera profonda
degli I Ching, l’antico sistema cinese di magia, allineandolo all’occultismo Occiden-
tale.

Il Libro della Legge

Nel 1904 egli era sull’orlo di una maggiore iniziazione, a causa della quale egli si
convinse di aver ristabilito il contatto con i Capi Segreti che Mathers non era riuscito
a mantenere. L’evento accadde nelle circostanze più inverosimili. Egli stava compien-
do la sua luna di miele al Cairo con sua moglie Rose che aveva sposato in Scozia nel
1903. Lei era la sorella di Gerald Kelly, il pittore di ritratti ed in seguito Presidente
dell’Accademia Reale che era stato amico di Crowley a Cambridge. Crowley descris-
se Rose come ‘puramente sociale e domestica’, era l’ultima persona sulla terra da cui
avrebbe aspettato una qualsiasi manifestazione occulta così che quando lei iniziò a
ricevere comunicazioni dal piano astrale Crowley fu comprensibilmente scettico. Lei
insistette, d’altro canto, a sostenere che un messaggio di vitale importanza era sul
punto di essere trasmesso al mondo attraverso di lui e che egli avrebbe dovuto di
conseguenza prepararsi a ciò. Menzionò inoltre nomi e numeri che erano associati a
certi calcoli e cifrari cabalistici conosciuti solo da Crowley.
Il risultato di tutto questo fu Il Libro della Legge, una composizione stranamente
imponente di tre brevi capitoli che fu dettata a Crowley al Cairo da un’intelligenza
disincarnata chiamata Aiwass. La dettatura iniziò a mezzogiorno e si concluse al-
l’una, precisamente in tre giorni consecutivi nell’Aprile 1904. Aiwass dichiarò una
nuova legge per l’umanità e l’inizio di un nuovo Eone, o era, nell’evoluzione della
coscienza mondana.
Nel suo libro Magick in Teoria e Pratica Crowley identifica Aiwass non solo come
il suo proprio genio ma anche come quella corrente magica di energia solare-fallica
che era, secondo Crowley, stata adorata in antichi tempi nella forma di Shaitan, il dio-
diavolo dei Sumeri. I Cristiani in seguito travisarono questa divinità primordiale e lo
chiamarono Satana, l’avversario dell’uomo. Come il grande dio Set Shaitan fu adora-
to nei deserti dell’Egitto nei tempi predinastici. Secondo Crowley questo dio era il
vero iniziatore dell’umanità, il Serpente della Saggezza, che disse “Conosci te stesso”,
adorato dagli Gnostici, aborrito dai Cristiani.
Il Libro della Legge enuncia la Legge di Thelema o la volontà magica. “Fai quello
che vuoi sarà tutta la legge!”. La generazione hippie di oggi prende ciò per “Fai quello
che ti pare” ma Crowley scoprì a suo elevato costo che significava l’opposto: “fai
quello che devi fare e niente altro”. Si accorda con l’idea Taoista di far sì che le cose
abbiano il loro corso senza interferenza della mente concettualizzante.
Crowley ripetutamente cercò di evitare la missione cui credeva di essere stato in-
caricato dai Capi Segreti, l’opera di esporre la Legge di Thelema e di infondere l’uma-
nità con il dinamismo della sua magia. Egli cercò di dimenticare Il Libro della Legge,
deliberatamente andò contro le sue istruzioni e riuscì persino a ‘perdere’ il manoscrit-
to per cinque anni interi. Ma lentamente ed inesorabilmente la sua influenza si affer-
mò.

Il Mago

Nel 1909 Crowley esplorò ulteriori territori del piano astrale, gli ‘aethyrs’ che Edward
Kelley e John Dee avevano investigato tre secoli prima. Crowley proclamò di essere
stato in una precedente incarnazione Edward Kelley così che egli in effetti stava solo
continuando il lavoro che aveva iniziato allora. Il poeta Victor Neuburg accompagnò
Crowley in queste escursioni astrali e i rapporti che ebbero con gli abitanti degli aethyrs
sono descritti in dettaglio in una delle più importanti opere di Crowley, La Visione e la
Voce.
Tra il 1915 e il 1919 Crowley visse negli Stati Uniti. Qui egli si sottopose a una
serie di ordalie magiche che risultarono nel raggiungimento del grado di Mago, il
penultimo grado nella gerarchia magica alla quale egli aveva aspirato nel 1898 e che
era arrivato ad identificare con la AA. Fu iniziato ai misteri di questo grado, egli disse,
da divinità egiziane che gli apparirono nella forma di varie donne. Paragonò così le
loro peculiarità fisiche a quelle delle bestie che queste divinità usavano come loro
totems o canali di potere. Le donne agirono come officianti in un tempio iniziatico
dove i segreti del nuovo eone gli furono rivelati.
Quando Crowley fondò la sua Abbazia di Thelema a Cefalú (Sicilia), nel 1920, egli
era preparato a spendere - ed effettivamente spese - il resto della sua vita a promulgare
la sua Grande Opera, quella di agire come Grande Ierofante o rivelatore dei misteri
all’umanità durante la sua transizione da un eone all’altro. Tra tali cambiamenti acca-
duti durante tempi storici Crowley descrisse gli eoni del Paganesimo, Cristianesimo e
Thelema caratterizzati rispettivamente dal dominio della Madre (rappresentata da Iside),
del Padre (Osiride) e del Figlio (Horus). L’eone di Horus, annunciato da Aiwass nel
Libro della Legge è quello del Bambino Coronato e Conquistante, di cui Crowley
scrive: “In ogni dove il suo governo sta prendendo radice. Osservate da voi stessi la
decadenza del senso del peccato, la crescita dell’innocenza e dell’irresponsabilità, le
strane modificazioni dell’istinto riproduttivo, la confidenza infantile nel progresso
combinata con la paura da incubo di una catastrofe”.

Le Donne Scarlatte

Crowley identificò sé stesso non solo con il profeta del nuovo eone ma anche con la
Bestia 666 ed Il Libro della Legge non manca di menzionare “La madre delle Prosti-
tute e delle Abominazioni della Terra” a cui si allude nella Rivelazione nel capitolo 17.
Lei è la “Donna Scarlatta” che cavalca sopra la Bestia. Questo officio fu adempiuto da
molte donne durante la vita di Crowley ma nessuna forse così pittorescamente come
Leah Hirsig, con cui egli innalzò l’Abbazia del “Fai quello che vuoi”. Insieme pratica-
rono la magia sessuale e presero “strane droghe” con l’obbiettivo di esplorare mondi
invisibili. Infiammata dalle droghe e dalle bevande, dinamizzata dal sesso, Leah ebbe
delle visioni ed alcune volte in apparenza ebbe successo nel contattare Aiwass in
dimensioni sconosciute di coscienza. I suoi resoconti di queste imprese furono regi-
strati dalla Bestia nei suoi diari magici.
Nel Sistema di Crowley una delle più importanti innovazioni causate dall’eone
concerne gli essenziali meccanismi dell’occultismo pratico. Per circa due millenni
questi sono dipesi da elaborati cerimoniali. Aiwass inequivocabilmente condanna questi
metodi. “I rituali del tempo antico sono neri. Fai sì che i cattivi siano gettati via, fa che
i buoni siano purgati dal profeta!” Crowley iniziò purgando i rituali dell’Alba Dorata.
Egli li pubblicò nel suo monumentale periodico The Equinox (dieci numeri dal 1909
al 1913). Il suo antico guru, Mathers, invano cercò di ottenere una ingiunzione contro
la loro pubblicazione nel 1910. Attraverso questa azione Crowley credette di aver reso
obsoleto non solo l’Alba Dorata ma di fatto tutti gli ordini similari che operavano sulle
linee dell’antico eone.
Nella magia cerimoniale nella sua forma più tradizionale il mago era ‘armato’ con
le sue armi, risplendente negli abiti dell’officio’, decorato con le insegne delle sue
‘dignità’, il suo ‘rango’. Egli in effetti si schierava per la battaglia contro moltitudini
invisibili. Ma la magia del nuovo eone non è di questo ordine militare. La sua formula
è “Amore sotto il dominio della Volontà”, il complemento di “Fai quello che vuoi”.
Essa richiede “la passionale unione degli opposti” e una totale nudità dello spirito.
Questo è possibile solamente quando l’uomo abbandona i suoi rigidi atteggiamenti, la
sua maschera. Egli deve spogliarsi persino del suo stesso corpo così che solo come
spirito egli possa esplorare i territori interiori della coscienza. Senza questa totale
identità di materia e spirito egli non può mai realizzare il suo destino né entrare nella
corrente del nuovo eone.
L’uomo non è più confinato dentro il cerchio magico, isolato dal resto dell’univer-
so, egli è unito ad esso, il suo intero essere acceso dall’estasi dell’unione. Caratteristi-
camente Crowley interpretò questa unione cosmica in termini sessuali ed il suo inse-
gnamento di magia sessuale portò ad una offerta, accettata, di alto rango nell’Ordo
Templi Orientis (O.T.O.) del quale egli divenne il capo nel 1922.
Crowley credette che l’uomo è destinato a generare divinità. Alcuni dei misteri di
questa alchimia transumana furono introdotti nel suo romanzo Figlia della Luna,
(Moonchild) (1929), che racconta la storia di un mago e di una donna scelti in special
modo per lo scopo. Rimane il dubbio se Crowley alla fine eseguì il rito descritto in
Figlia della Luna ma il suo diario magico dimostra che egli diverse volte tentò di
animare un glifo magico con varie donne scarlatte.
Nel 1923 espulso dall’Italia Crowley doveva abbandonare la sua Abbazia di Thelema
a Cefalú. Si ritirò in Tunisia e dopo in Francia, dove egli soffrì terribilmente in una
solitaria e disperata lotta contro la dipendenza da eroina, quindi in Germania prima di
ritornare in Inghilterra per gli ultimi quindici anni della sua vita.
Crowley non abbandonò l’idea di stabilire una colonia magica, una comunità dove
i Thelemiti potessero richiamare gli strani poteri che una volta si erano manifestati a
lui attraverso il suo demone Aiwass. Fino alla sua morte, ad Hastings nel 1947, egli fu
all’opera incessantemente, pubblicando libri e pamphlets, scrivendo poesie ed innu-
merevoli lettere a persone in tutte le parti del mondo. Durante questi ultimi anni, in
mezzo allo sconvolgimento della Seconda Guerra Mondiale, egli produsse il suo ulti-
mo grande lavoro, Il Libro di Thoth, una reinterpretazione dell’antico simbolismo dei
Tarocchi in accordo con le formule magiche del nuovo eone che egli aiutò ad inaugu-
rare.

Potrebbero piacerti anche