La branca della fisica che si occupa dello studio dei suoni si chiama Acustica.
Il suono è prodotto dalla vibrazione dei corpi elastici. Per provocare la vibrazione di un corpo
possiamo percuoterlo, sfregarlo o pizzicarlo.
Rimbombo ed eco
Quando le onde sonore incontrano un ostacolo in parte vengono assorbite dallo stesso, in parte si
riflettono rimbalzando in direzione opposta. Se questo fenomeno di riflessione sonora avviene in
stanze di piccole dimensioni, il passaggio delle onde riflesse avanti e indietro è talmente rapido
che chi le produce sente il suono una sola volta.
Quando gli ostacoli sono più distanti dalla sorgente sonora, come avviene con le pareti di chiese,
saloni o palestre, le onde riflesse impiegano più tempo per tornare all’ascoltatore: in questo caso si
verifica il rimbombo, cioè una leggera ripetizione del suono oltre il momento della sua produzione.
Il rimbombo è quindi un elemento di disturbo per la chiara percezione dei suoni, per cui teatri, sale
da concerto e sale cinematografiche devono essere costruiti con materiali fonoassorbenti e forme
che riducano al minimo questo effetto.
In ambienti più ampi, ad esempio in montagna, dove il suono incontra ostacoli a notevole distanza,
si può verificare il fenomeno dell’eco che consiste nella completa o parziale ripetizione di un suono
al termine della sua produzione.
Intensità
L’intensità di un suono si misura in Decibel, di cui abbiamo già parlato, oppure in Watt, dal nome
dell’inventore scozzese James Watt (1736-1819). Questa misura indica la vera e propria energia
posseduta dalle oscillazioni della sorgente acustica. Invece il Decibel calcola l’intensità in base alla
sensazione che provoca in noi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha calcolato che un quarto
dei cittadini europei ha problemi di udito causati da rumore eccessivo. Per questo ha fissato i valori
massimi di rumore accettabili: 65 dB di giorno e 55 di notte.
Estensione
L’estensione è costituita da tutti i suoni, dal più grave al più acuto, che una voce o uno strumento
riesce produrre.
Gli ultrasuoni sono prodotti e percepiti da alcuni animali (cani, delfini, pipistrelli9 che se ne servono
per orientarsi o per comunicare. Il pipistrello, ad esempio, essendo privo della vista, emette
ultrasuoni che rimbalzano sugli ostacoli sotto forma di eco: il pipistrello interpreta l’eco con l’udito e
percepisce in tal modo la posizione e la forma degli oggetti che si trovano intorno a lui, riuscendo
così a orinarsi in volo e a identificare le sue prede.
Gli ultrasuoni trovano numerose applicazioni in campo scientifico: ricordiamo, ad esempio, il
sonar, usato per scandagliare i fondali marini, e in campo medico le ecografie, che permettono
diagnosi precoci di molte malattie interne dell’organismo. Tutti questi strumenti si basano sul
principio della riflessione sonora e dell’eco.
Altezza
La lunghezza, lo spessore e la tensione dei corpi vibranti influiscono sull’altezza dei suoni prodotti
dagli strumenti musicali.
Timbro
Il materiale, la forme, le dimensioni, il modo di produzione del suono sono tutte componenti che
fanno sì che quando si produce un suono, questo, detto suono fondamentale, non è mai da
“solo”, ma è sempre accompagnato da una serie di suoni più acuti, non percepibili singolarmente
dall’orecchio.
Questi suoni si chiamano armonici e combinandosi in varie maniere, determinano il timbro.
Esperimento: abbassare i tasti LA MI LA DO MI senza farli suonare, poi suonare il LA 1 ottava
sotto il primo abbassando il tasto velocemente e così sentire le altre note che vibrano per
“simpatia”. Questi tasti corrispondono ai primo 5 suoni armonici.
Effetto Doppler