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ARBOREE
Le Pteridofite arboree erano composte da diversi gruppi quali Lepidodendri, Sigillarie e Lepidocarpi. Vi erano
inoltre le Calamites ossia giganteschi equiseti. Queste crittogame vascolari hanno popolato le lagune del nostro
pianeta dal Devoniano medio al Permiano consociandoci o competendo con quelle che erano le prime spermatofite
apparse sulla terra (progimnosperme e gimnosperme arcaiche). I grandi ammassi di felci arboree morte hanno
contribuito alla formazione dei potenti giacimenti di carbone fossile sfruttati oggi.
Le felci arboree del paleozoico, che potevano essere alte anche più di venti metri e misurare più di due metri di
diametro si estinsero quasi del tutto nel passaggio dal Paleozoico al Mesozoico. Sopravvissero per lo più felci arboree
di dimensioni più ridotte che hanno convissuto con le gimnosperme per poi subire un rapido declino quando
apparirono le prime piante a fiore. Oggi le felci arboree (Ciatee) sopravvivono in pochi luoghi della Terra quali le
foreste del Centro America e del Sudamerica, nell'Africa tropicale, nell'Indonesia, in Australia e in Nuova Zelanda. Si
tratta di piante il cui fusto non è ramificato e le grandi fronde si distaccano a raggera dalla parte superiore. In chiave
fisionomica si può dire che il loro aspetto è intermedio tra quello delle Cycadophyta (Gimnosperme) e quello delle
Palme (Angiosperme).
FELCI ARBOREE australiane
Asplenium ruta-muraria
Asplenium trichomanes
E’ una piccolissima felce di dimensioni non superiori a 30 cm. avente un Felce di piccolissime dimensioni (5-15 cm) della
cortissimo rizoma che le permette di attecchire anche nelle più piccole famiglia delle Aspleniaceae è perenne e possiede un
fenditure delle rocce. Fa parte della famiglia delle Aspleniaceae. breve rizoma squamoso. Le foglie sono 2-3
Caratterizzata da piccioli neri e lucenti con un rachide (anch’esso nero) pennatosette e sono inserite su un corto picciolo. Le
avente due piccole ali laterali. Le foglie sono sempreverdi pennato-composte pinne portano due o tre pinnule dentate all’apice.
con pinne ovate o ellittiche. E’ presente in tutta Europa ed in Italia copre un Vive nei muri e nelle fenditure delle rocce da 0 a 2000
intervallo altitudinale che va da 0 a 3000 m s.l.m. L’habitat è quello delle m s.l.m. La sua distribuzione è prevalentemente
fenditure delle rocce e dei muri. Presente tanto nelle città (vecchi circumboreale quindi si trova soprattutto in zone a
monumenti e muri recenti) quanto sulle rupi naturali su diversi substrati clima freddo. In Italia si trova in tutte le regioni ma è
(anche se prediligono il calcare). Il nome deriva dal greco Trìks=capello e limitata alle aree montane. Il nome della specie deriva
Manos= sottile, e si riferisce al rachide che è effettivamente rassomigliante da una sua presunta somiglianza con le foglie della
ad un capello nero. “Ruta”.
FELCI comuni su muri e rocce intorno a noi
Polypodium australe