Fig.1 – Azioni considerate nella verifica delle unioni “A” e “B” del sistema di rinforzo in acciaio
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Scarichi verticali sul pulvino [t] [KN]
Accidentali amplificati (V1acc) 110 1100
Accidentali amplificati (V1perm) 46 460
Peso proprio travata (V2) 46 460
CONDIZIONE 1
Unione “A”
Nella condizione 1 il gruppo di bulloni dell’unione “A” è sollecitato da una forza V 1acc
posizionata ad un’eccentricità (e) pari a 0,84 m rispetto al baricentro della
bullonatura. Tale eccentricità determina lo sviluppo di un momento torcente M tor
sull’unione.
Mtor = V1acc · e = 1100 · 0,84 = 924 KNm
L’azione tangenziale, riferita al singolo piano di taglio, applicata sul singolo bullone più
sollecitato sarà composta da due aliquote. La prima (V Ed,v1) ottenuta ripartendo il taglio
sul numero di bulloni presenti (n° 9 bulloni):
VEd,v1 = (1/2 · V1)/ n°bulloni
La seconda aliquota sarà pari alla ripartizione del momento torcente sul numero di
bulloni presenti tramite la seguente equazione:
VEd,M = [(1/2 · Mtor) ·di]/∑di2
Dove:
di è la distanza del singolo bullone dal baricentro del gruppo di bulloni.
Ottenute le due aliquote di taglio sul singolo bullone l’azione totale è determinata in
tal modo: si scompone il vettore Ved,M nelle sue due componenti Ved,M,x e Ved,M,y. Dato che
l’azione di taglio Ved,v1 è verticale, quest’ultima si somma algebricamente alla
componente Ved,M,y. In fine si ottiene la risultante del vettore taglio attraverso la
seguente espressione:
Ved,tot = [(Ved,M,x)2 + (Ved,M,y ± Ved,v1)2]0,5
In tal caso le componenti verticali del vettore si sommano in quanto esse sono
equiverse. (NB: le componenti del vettore Ved,M sono state ottenute graficamente)
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∑di2 0,44 m2
di,max 0,27 m
VEd,M 285,1 KN
VEd,M,x 181,0 KN
VEd,M,y 220,0 KN
VEd,M,y,TOT 281,1 KN
VEd,tot 334,3 KN
Piastra 1
t 20 mm
fyk 355 MPa
ftk 510 MPa
Piastra 2
t 40 mm
fyk 355 MPa
ftk 510 MPa
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[4.2.67] delle NTC18.
CONDIZIONE 1
Unione “B”
Il procedimento di calcolo delle azioni agenti sull’unione superiore del rinforzo metallico,
cosiddetta unione “B”, è lo stesso mostrato precedentemente, ciò che cambia è il
numero di bulloni e la loro distribuzione all’interno dell’unione. Si riportano i risultati:
Azione tagliante sul singolo bullone con riferimento al singolo piano di taglio
V1acc 1100 KN
V1acc/2 550 KN
e 0,84 m
Mtor 924 KNm
Mtor/2 462 KNm
N°bulloni 12 [-]
VEd,v1 45,8 KN
∑di2 2,00 m2
di,max 0,54 m
VEd,M 124,2 KN
VEd,M,x 114,0 KN
VEd,M,y 48,0 KN
VEd,M,y,TOT 93,8 KN
VEd,tot 147,6 KN
Si veda la procedure già descritta. I bulloni impiegati sono della stessa tipologia
utilizzata nell’unione “A”. Si riportano i risultati della verifica:
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In tal caso, riferendosi al singolo piano di taglio, avremo un piastra singola da
verificare. L’acciaio impiegato ha classe di resistenza S355. Le caratteristiche della
piastra sono le stesse riportate al paragrafo precedente per la piastra 1 (Condizione 1,
sezione A).
Di seguito i risultati di calcolo:
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Sezione in c.a. corrispondente alla nervatura Armature longitudinali della sezione in c.a.
del pulvino
In seguito si è proceduto con il calcolo della posizione dell’asse neutro (x) è il calcolo dello stato tensionale, il quale è
stato rilevato, operando a vantaggio di sicurezza, in corrispondenza del bordo estremo compresso. La sezione risulta
inferiormente compressa e superiormente tesa.
V1perm 460 KN
e 0,84 m
Med 386,4 KNm
x 55 mm
σc, perm 2,7 MPa
Stato tensionale agente nella sezione in Stato tensionale indotto dai carichi permanenti
c.a. del pulvino per effetto dei carichi
permanenti.
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Dalla somma vettoriale di Ved,M e Ved,V1 si ottiene la risultante agente sul singolo bullone
(NB: rispetto ai casi precedenti la forza non è stata divisa per il numero di piani di
taglio).
In definitiva l’azione di calcolo risulta essere Ved,tot.
Azione tagliante sul bullone più sollecitato
V1acc 1100 KN
e 0,84 m
Med 924 KNm
N°bulloni 12 [-]
VEd,v1 91,7 KN
∑di2 2,00 m2
di,max 0,54 m
VEd,M 248,4 KN
VEd,M,x 228,0 KN
VEd,M,y 96,0 KN
VEd,M,y,TOT 187,7 KN
VEd,tot 295,3 KN
L’azione si ipotizza che sia trasferita dal bullone sul cls in maniera uniforme
(diagramma sigma costanti). L’equazione utilizzata è la seguente:
σc,acc = Ved,tot / (L ϖ r)
Dove:
L è la lunghezza del bullone
ϖ r è la semicirconferenza del foro praticato nel pulvino affinchè sia inserito il bullone
(dato che dbullone= 36 mm si assume dforo=42 mm e quindi r=21 mm)
In definitiva si ottiene lo stato tensionale totale:
σc,tot = σc,perm + σc,acc
Tale valore va confrontato con il valore di progetto determinato secondo DM578/2020
e rilevati dalla prove semi-distruttive. Si riportano i valori (Relazione Prof. Ing. Caterino).
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CONDIZIONE 2
In tal caso la procedura di calcolo è identica a quanto visto per la “condizione 1”, ciò
che cambia è l’azione di calcolo (V2) pari a 46 KN e la sua distanza dal centro
dell’unione che è pari a 1,45 m.
Unione “A”
Azione tagliante sul singolo bullone con riferimento al singolo piano di taglio
V2 460 KN
V2/2 230 KN
e 1,45 m
Mtor 667 KNm
Mtor/2 333,5 KNm
N°bulloni 9 [-]
VEd,v2 25,6 KN
∑di2 0,44 m2
di,max 0,27 m
VEd,M 205,7 KN
VEd,M,x 131,0 KN
VEd,M,y 159,0 KN
VEd,M,y,TOT 184,6 KN
VEd,tot 226,3 KN
Unione “B”
Azione tagliante sul singolo bullone con riferimento al singolo piano di taglio
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V2 460 KN
V2/2 230 KN
e 1,45 m
Mtor 667 KNm
Mtor/2 333,5 KNm
N°bulloni 12 [-]
VEd,v1 19,2 KN
∑di2 2,00 m2
di,max 0,54 m
VEd,M 89,6 KN
VEd,M,x 82,0 KN
VEd,M,y 34,0 KN
VEd,M,y,TOT 53,2 KN
VEd,tot 97,7 KN
CONCLUSIONI
Dalle verifiche effettuate è emerso che nella condizione di carico “1”, per la quale il
rinforzo in acciaio assorbe l’intera aliquota dei carichi accidentali amplificati, i bulloni
dell’unione “A” (serie da 9 bulloni) risultano essere NON verificati a taglio (DCR v =
1,02).
Per la stessa condizione di carico le tensioni trasmesse dai bulloni dall’unione “B”
(serie da 12 bulloni) al pulvino in cls risultano essere tali da NON soddisfare la verifica
a compressione locale del cls (DCRc=1,09).
Le altre verifiche risultano soddisfatte per DCR inferiori a 0,69.
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