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LE CERAMICHE

Composizione
-> Sono materiali inorganici costituiti da Sodio di potassio (Me), con Me (SiO 2), semi
(prevalentemente) Me (metallo)
-> Matrice vetrosa (Sio2; SiO4)
-> Additivi -> le strutture contengono -> Rinforzanti - Modificanti - coloranti (ossidi di Me)
Sono sostanze cristalline che contribuiscono a modificare la ceramica. possono essere

• Coloranti -> ossidi o sali metallici che sviluppano il colore in fase di cottura. questi possono
essere inorganici o organici.
• Rinforzanti -> Sostanze cristalline che aumentano la resistenza a trazione bloccando le
fessure.

tra cui la zirconia, ZrO2, esiste in due forme cristalline: tetragonale (meno voluminosa) e monoclina
(più voluminosa). Il passaggio da una all’altra avviene con il calore. Inglobando dei cristalli di
zirconia tetragonale nelle polveri di ceramica, durante la cottura avviene il passaggio a forma
monoclina, che però non può espandersi perché racchiusa nella massa ceramica. Quando una
frattura raggiunge una delle particelle di zirconia, le dà spazio sufficiente per espandersi. Così
facendo, la zirconia comprime la fessura rendendone più difficile la propagazione

• Modificatori del reticolo vetroso -> Abbassa la temperatura di cottura della ceramica,
aumenta il coefficiente di dilatazione termica.

-> Sono materiali fragili dovuto ai legami ionici e covalenti (legami forti)
-> possiedono intervalli di cottura alti
-> possono essere: Di struttura amorfa (vetroso - trasparente), Cristallina (completamente
cristallina) o mista ( A base vetrosa).
La ceramica amorfa viene usata per la glasura
Le ceramiche possono classificarsi in :
-Ceramiche a pasta porosa
-Ceramiche a pasta compatta
Le ceramiche possono essere di origini :
-Naturali
-Artificiali
Possono classificarsi in base alla temperatura di cottura.
-
-
Possono Classificarsi in base alla composizione
-Feldspatiche -> Sinterizzazione -> ciclo termico
Sono a base di ossido di sodio e potassio (ossidi modificatori), in base all XXX presenta, possono
classificarsi in Alta ( per Corone artificiali), Mediea (per metallo ceramica) e bassa (per metallo
ceramica) temperatura di cottura.
Stratificazione XXXXXX!!!
-alluminose:
-Microinfiltrate
-Vetro ceramiche -> Devetrificazione-> ciclo termico 
Hanno una matrice silicatica all’interno della quale si genera i rinforzanti cristallini tramite il
processo di devetrificazione controllata. questo tipo di ceramica sono composti inorganici utilizzati
per le corone integrali.
FASI DELLA DEVETRIFICAZIONE CONTROLLATA
• Nel primo stadio produttivo «la miscela delle masse viene fusa completamente tra 1300° e 1600°C e
in questa fase vengono disciolti gli agenti nucleanti (metalli come oro, argento, rame o sostanze
come il biossido di titanio TiO2) successivamente raffreddata fino a T ambiente. In tal modo la
struttura amorfa della fusione viene ‘’congelata’’ a temperatura ambiente.

• Nel secondo stadio produttivo, viene iniziata la fase di trattamento termico riscaldando fino a 800°C,

• temperatura alla quale si forma un precipitato di piccoli cristalli di rinforzante. Se la temperatura


ed il tempo sono esatti, si forma una grande quantità di piccoli cristalli.

• Successivamente la temperatura sale a 1200°C

• e rimane stazionaria per il tempo necessario all’ accrescimento dei cristalli, a spese della matrice
amorfa. Il processo viene concluso con un ulteriore raffreddamento fino a T ambiente.
Pressofusione XXX!!!
-Ossido ceramiche
CAD CAM XXX!!!1
Utilizzate per le corone integraali
-Idrotermiche : utilizzate per le metallo-ceramica

CARATTERISTICHE/ PROPRIETA’

• Coefficiente di dilatazione termica – CET LEGA > CET CERAMICA ? Dopo la cottura stato di compressione
sulla ceramica.

• Ossidabilità – le leghe devono contenere metalli ossidabili (Cr nelle NN, Sn e In nelle N)? legame chimico tra
gli atomi del metallo della lega e quelli del silicio della ceramica

• Intervallo di fusione – >Tcottura ceramica, per evitare deformazioni della struttura metallica dovuta a
possibile fusione della stessa.

• Elevata rigidità – In caso contrario, la lega non potrà essere usata per ponti di grande estensione.

• Biocompatibilità
• Resistenza alla corrosione

CHIMICHE
• Buona inerzia.

• Attaccabili da HF (acido fluoridrico)

FISICHE
• Densità: 2,18-4,28 g/cm3 variabile a seconda dei modificatori (vetro 2,2)
• Cet: vetro 0,5.10-6 ---? 12,5 con modificatori

• Isolanti termici ed elettrici (no elettroni)

• Trasparenti, traslucide, opache in base alle sostanze cristalline

• Punti fissi alti

Meccaniche -> Rinforzo per compressione (Rinforzanti, Tempra T, Tempra chimica, Tempra Cet)

TABELLA SU PROPRIETÀ PRINCIPALI MATERIALI CERAMICI

Resistenza alla tensione Bassa

Resistenza alla
Alta
compressione
Fragilità Alta
Resistenza alla abrasione Alta
Isolamento termico ed
Elevato
elettrico
Opacità Variabile, fino alla trasparenza

Coefficiente di espansione
Basso
termica

Punti fissi (Tcottura,


Alti
Tfusione)

Degradazione chimica
Bassa

USI E LAVORI DELLA CERAMICA


Integrali -> faccette, intarsi, corone
Metallo ceramica -> Requisiti della lega, Requisiti della ceramica (tipi), Adesione (£legami)

3 legami che permettono l’adesione

LEGAME MECCANICO tramite la pettinatura della struttura meccanica e la sabbiatura, si creano


sulla superficie delle micro ritenzioni, che va a creare una ritenzione tra lo strato di ceramica.
LEGAME CHIMICO : più importante, avviene tra lo strato di ossido dopo l’ossidazione sulla
superficie della lega metallica ed il primo strato di opaco detto wash, il legame chimico
compressivo avviene nella prima cottura della ceramica in quanto la stessa perdendo acqua si
contrae intorno alla struttura metallica.
il ciclo di ossidazione, quando si usano leghe non nobili è opportuno applicare un border che
facilita l’adesione tra lo strato di ossido e la stratificazione delle masse ceramiche.oltre a facilitatore
funge da opacizzante della struttura poiché è facile coprire con l’opaco una struttura giallina che un
colore metallico. Si applicano uno o due opachi sulla struttura,
dopo la cottura dell’opaco si effettua la stratificazione della dentina, l’operatore esegue la
morfologia dell’elemento. nella stratificazione prima le zone prossimali e poi quelle del tavolato
occlusale. durante la fase di cottura la ceramica perde acqua subendo poi una contrazione, per
tale motivo si effettua una lavorazione leggermente maggiore a quella dovuta. per la seconda
cottura (se occorre) si riduce la temperatura di cottura di circa 10°C.

cicli termici della ceramica


-> sinterizzazione (fatta dall’odontotecnico)
cottura
- evaporazione H2O
- compattazione. P 0,1 -> P1 ATM 
(sinterizzazione)
-> devetrificazione
-controllata (produttore-odontotecnico)

CERAMICHE PER ME-C


• Dovranno avere basse Tc e alti CET (simili ma leggermente inferiori a  lega) 

• FELDSPATICHE a bassa Tc ? RICCHE DI MODIFICATORI •


VETROCERAMICHE rinforzate con leucite ?CET alto • CERAMICHE
IDROTERMICHE ? bassa Tc

DUNQUE LE LEGHE PER METALLO-CERAMICA SONO:


• nichel – cromo +/- Be
• cobalto – cromo
• Entrambe senza carbonio
• Leghe Au-Pt-(Pd)
• Leghe Au-Pd-Ag
• Leghe Pd-Ag (NO Au)
• Leghe Au-Pd
REQUISITI PRINCIPALI (richiesti sia a N sia a NN)
• Coefficiente di dilatazione termica – CET LEGA > CET CERAMICA ? dopo la cottura stato di compressione
sulla ceramica.
• Ossidabilità – le leghe devono contenere metalli ossidabili (Cr nelle NN, Sn e In nelle N)? legame chimico
tra gli atomi del metallo della lega e quelli del silicio della ceramica
• Intervallo di fusione – >Tcottura ceramica, per evitare deformazioni della struttura metallica dovuta a
possibile fusione della stessa.

• Elevata rigidità – In caso contrario, la lega non potrà essere usata per ponti di grande estensione.

• Biocompatibilità
• Resistenza alla corrosione
Leghe nobili per Me – ceramica
• Leghe Oro – Platino – (Palladio) –

Pt aumenta il ΔTf, e diminuisce il CET e li rende compatibili con quelli ceramica

Sono presenti Indio e Gallio per legame chimico

Sono inoltre presenti piccole quantità (inferiori all’1%) di iridio e/o rutenio come agenti nucleanti, per
favorire la formazione di una grana cristallina fine, che consenta una maggiore precisione della fusione e
una maggiore resistenza alle temperature (basse) di impiego della protesi.

PREGI
• elevata biocompatibilità;
• elevata resistenza alla corrosione; • ottimo legame con la ceramica 
• buona fusibilità
• buone caratteristiche meccaniche. Tuttavia la rigidità (modulo elastico) non è molto elevata e non
consente la realizzazione di ponti estesi (superiori a 3 – 4 elementi); • buona saldabilità
DIFETTI
• scarsa resistenza allo scorrimento viscoso (rischio di deformazioni durante il riscaldamento per la cottura
della ceramica);
• non adatta per ponti estesi (bassa rigidità)
• costo elevato;
• densità elevata
• I difetti elencati sono dovuti
principalmente alla presenza del platino. Per questo motivo sono state
successivamente introdotte leghe non contenenti, o contenenti in minima quantità, questo
metallo.
Leghe Oro – Palladio – Argento

• Si utilizza il palladio come allegante principale: esso, infatti, analogamente al platino, aumenta il ΔTf, e
diminuisce il CET • L'argento ha la funzione di migliorare la colabilità e di contribuire alla regolazione del
CET

• Anche in queste leghe sono presenti metalli non nobili in grado di formare lo strato di ossido per
legare la ceramica e agenti nucleanti (iridio e rutenio).

• Le leghe oro – palladio – argento, rispetto alle leghe oro – platino, presentano i seguenti pregi e
difetti

PREGI
• minore densità;
• minore costo;
• maggiore rigidità (E), sono quindi piu idonee per ponti estesi;
• migliori proprietà meccaniche (limite elastico, resistenza a trazione, durezza); • migliore
resistenza allo scorrimento viscoso;

DIFETTI
• possibile colorazione verdastra ai margini di  chiusura (dovuta alla colorazione impartita  dall’argento alla
ceramica;
• possibile formazione di porosità – rugosità,  dovuto alla elevata solubilità di gas allo  stato liquido in palladio
(gas idrogeno) e in  argento (gas ossigeno), rilasciati in fase di  raffreddamento e solidificazione; 
• possibile assorbimento di carbonio dal  crogiolo in grafite con formazione di  carburi duri e fragili di palladio
(per questo  motivo, in genere si ricorre ai crogioli in  porcellana)
Leghe Palladio – Argento 

Sono leghe completamente prive di oro, sostituito dal palladio, questo  ne fa le leghe più economiche 

Anche in queste leghe sono presenti metalli non nobili in grado di  formare lo strato di ossido per
legare la ceramica e agenti nucleanti  (iridio e rutenio).
… 

PREGI 

• densità bassa (la più bassa tra le  leghe nobili); 

• costo minore (sono le più  economiche tra le leghe nobili); 

• buone caratteristiche meccaniche  (il più elevato modulo elastico,  sono le più indicate, tra quelle  nobili, per
ponti estesi; 

DIFETTI 
• Presentano in massimo grado i  difetti caratteristici di palladio e  argento
Leghe Oro – Palladio 

Sono state introdotte successivamente alle leghe palladio – argento,  nonostante il costo maggiore, per
eliminare i problemi dovuti alla  presenza dell'argento. 
… 

PREGI 

• sono probabilmente le migliori leghe  disponibili per Me – C; 

• densità non eccessiva; 

• rigidità (E) elevata, quindi idonee per  ponti estesi; 

• buone proprietà meccaniche (limite  elastico, resistenza a trazione, durezza); 

• buona resistenza allo scorrimento  viscoso; 

DIFETTI 

• costo elevato, ma inferiore alle Oro - Platino; 

• Difetti di Pd (porosità – rugosità da gas  idrogeno, carburi di Pd)


Leghe non nobili per metallo- ceramica  (classificate come leghe per protesi
fisse) 

con berillio* 
• Leghe nichel – cromo senza carbonio  
senza berillio* 

* ATTENZIONE: Be polveri e fumi di Be sono tossici per gli operatori. Be può provocare  polmonite
chimica (intossicazione acuta), o berilliosi: reazione infiammatoria delle vie  respiratorie, stanchezza,
difficolta respiratoria; cancro al polmone (intossicazione cronica).  Lavorare sotto aspirazione 

• Leghe cobalto – cromo senza carbonio


Proprietà generali:
• presentano un ΔTf elevato, di gran lunga superiore alla Tc
ceramica; • hanno un CET compatibile con la ceramica;
• formano uno stato di ossido, dovuto al cromo e agli altri componenti aggiunti allo scopo di passivare la
lega;
• hanno una rigidità molto elevata, quindi sono adatte per ponti
estesi; • hanno una elevata resistenza allo scorrimento viscoso.

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