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1II metà dell'800' : Verismo e naturalismo.

I l Verismo è una realtà contemporanea avvenuta in Italia. Deriva dal positivismo che è il pensiero
filosofico che a linea guida aveva quella delle esaltazioni del progresso scientifico.
• tecnica della impersonalità → tecnica della regressione, distacco dai personaggi e dalle
vicende
• narrante in III° persona → punto di vista dei personaggi
• contraddizioni della nazione appena nata
• sud → miseria e ignoranza
attenzione umili e poveri → mondo vicino al vero
regionalismo degli autori (Sardegna,Campania, Verga, De Roberto)
• discorso indiretto libero

Naturalismo: Si sviluppa un Francia, e deriva anch'essa dal positivismo. L'autore deve realizzare un
documento umano cioè Deve ricostruire con la mentalità dello scienziato e descrivere i meccanismi
che sono alla base del comportamento umano.
Danno fiducia ai metodi e ricerche scientifiche.
• Prosa essenziale
• Tecniche narrative oggettive
• Mondo contemporaneo dell'autore
• Ambiente sociale
• Personaggi poveri o piccoli
• Ambiente sociale borghese e familiare condiziona il carattere, la mentalità e il
comportamento dei personaggi.

Giovanni Verga
• vita 1840/1922 a Catania
• famiglia ( ascendenze meridionali e sentimenti liberali)
• compie gli studi secondari alla scuola di Don Antonino Abate scrittore e patriarca
repubblicano affiliato alla carboneria, assorbe da lui il patriotismo e il gusto letterario
romantico .
• Scrive il su primo romanzo Amore Patria tra il 1856e il 1857.
(Storia risorgimentale)
• nel 1858 si scrive alla facolta di legge in Catania che successivamente abbandona dopo 3
anni per dedicarsi alla attività letteraria e il giornalismo.
• Nel 1861 conclude gli studi e pubblica I CARBONARI DELLA MONTAGNA Romanzo
storico che si spira alla carboneria calabresecontro il dispotismo napoleonico di Gioacchino
Murat.
• Nel 1863 pubblica il romanzo SULLE LAGUNE, influenzato dalle letture di romanzi storici
italiani. Racconta la storia d'amore tra un ufficiale austriaco e una giovane veneziana ai
tempi della dominazione austriaca.
• Nel 1865 si trasferisce a Firenze, dove conosce Luigi Capuana che lo introduce nei salotti
della città. scrive i Romanzi mondani
• Nel 1869 scrive il romanzo epistolare, storia di una capinera, dove Maria una ragazza
destinata a diventare monaca di clausura che si innamora di Nino, giovane che ricambia i
sentimenti, ma che è una cosa impossibile. Egli sposa la sorellastra e Maria prenderà i voti
tormentandosi fino ad impazzire, tenta di fuggire ma viene trattenuta dalle suore. Rinchiusa
nella cella di suor Agata dove muore. '
• A Milano nel 1872 viene introdotto nei salotti letterari più importanti, fa la scapigliatura,
romanzi mondani e vi è la sua conversione al verismo
• A Catania ha una mentalità conservatrice e nel 1920 diventa senatore del regno.

Costanti letterarie
• Diverse stagioni narrative, ma con
-Personaggi con destino avverso
-saggezza... piegarsi e rassegnarsi
-sconfitta
• Lotta fato avverso, eroe abbandonato e società spietata ed egoista. I forti vincono e
schiacciano i deboli.

Opere

Patriotici con schemi romantico-risorgimentale, lotta per l'indipendenza nazionale, amori puri e
smisurati.
I Carbonari della montagna

Romanzi mondani, vicende sentimentali di ambientazione borghese

postico verista Neddu, il ciclo dei vinti, vita dei campi nelle novelle rusticane, come la roba.
I Malavoglia, romanzo che apre quel “ciclo dei vinti”, le intenzioni dello scrittore voleva dare un
quadro complessivo della società dell’epoca e della “fiumana del progresso”, viene pubblicato a
Milano.

Emile zola, Il romanzo sperimentale

Il più importante intervento teorico di Zola fu il saggio sul Romanzo sperimentale, dove il romanzo
è concepito come un esperimento scientifico. In quest’opera egli descrive il lavoro dello scrittore
rifacendosi esplicitamente all’Introduzione allo studio della medicina sperimentale di Claude
Bernard. Egli dichiara di voler applicare alla letteratura quanto Bernard dice della medicina:
Così come lo scienziato parte da un’ipotesi, crea artificialmente le condizioni adatte e osserva lo
svolgersi del fenomeno, per verificare la validità dell’ipotesi di partenza, anche il romanziere segue
lo stesso percorso: parte dall’osservazione minuziosa dei fenomeni psicologici e sociali, formula
un’ipotesi di interpretazione e la verifica sul campo.
Il romanzo come ‘documentazione’
Il romanzo è la documentazione dell’esperimento messo in atto: Il metodo sperimentale vuole
trasformare la creazione artistica in un’attività scientifica: il romanziere non si limita a ‘fotografare’
la realtà, ma la osserva e la studia come farebbe uno scienziato
La polemica contro l’idealismo romantico
Il principale obiettivo polemico di Zola è l’idealismo romantico, per il quale la creazione artistica è
frutto del genio e dell’ispirazione irrazionale
 La crisi del personaggio romantico
I personaggi di Zola, invece, soffrono di una sfasatura ormai irrimediabile tra desideri, potenzialità
e volontà. Non hanno grandi vocazioni, non seguono grandi ideali, non sanno ciò che vogliono o
rinunciano facilmente a realizzarlo, o impiegano tutte le loro forze per realizzare qualcosa che poi
non li soddisfa. Nei romanzi romantici, inoltre, i personaggi miravano a suscitare l’identificazione
del lettore. Nel romanzo naturalista, invece, che presenta personaggi spesso ambigui e
contraddittori, entra in crisi il meccanismo di identificazione e il lettore è piuttosto indotto a
osservarli dall’esterno.
4. La scelta dell’impersonalità
Obiettivo dichiarato è infatti l’assoluta imparzialità: il narratore deve descrivere senza giudicare,
senza prendere posizione, senza lasciar trapelare simpatia o antipatia nei confronti dei suoi
personaggi.
L’autore scompare e manca una voce autorevole che commenti le vicende e indichi ai lettori la loro
corretta interpretazione, mostrando ciò che è giusto e ciò che è sbagliato

L’uso dell’indiretto libero


Dal punto di vista stilistico il principio di impersonalità si traduce in un uso molto particolare del
discorso indiretto libero. la voce del narratore si confonde in continuazione con quella dei
personaggi, al punto che diventa pressoché impossibile capire chi di volta in volta stia parlando. Nei
romanzi di Zola le parti descrittive diventano fondamentali mentre il racconto degli eventi è meno
rilevante. In ossequio al principio dell’impersonalità, la descrizione non è gestita dal narratore,
bensì dai personaggi.

Nella prima fase della stesura Zola individua le caratteristiche di partenza dei personaggi e
dell’ambiente. Poi si dedica alla compilazione di un dossier composto da:
• documentazione scientifica sugli ambienti che intende rappresentare;
• indagine sul campo mediante osservazione diretta, trascorrendo intere giornate negli ambienti, e a
contatto con i ceti sociali protagonisti del romanzo.

LA SCAPIGLIATURA
Poetica e autori
A partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento nasce in Italia, in particolare a Milano, un

movimento artistico e letterario contraddistinto dal nome di Scapigliatura. Gli autori di

questo movimento si caratterizzano per una reazione al Romanticismo italiano.

e una ribellione contro la cultura risorgimental-borghese, e, più in generale, contro i

conformismi e le ipocrisie della società ufficiale Questo rifiuto si concretizza per gli

"scapigliati" - termine che designa appunto il loro aspetto trasandato e ribelle - nella scelta

di un'esistenza ai margini della società, che si nutre del disprezzo per il quieto vivere

borghese e coltiva il "maledettismo" come stile di vita alternativo e anticonformistico.

si connota anche come spinta al cambiamento e alla modernizzazione della letteratura post-
unitaria, in direzione delle punte del Romanticismo europeo; non manca tuttavia l'accusa al
clima di moderatismo dell'Italia unita, e la sfiducia per l'esito delle aspettative
risorgimentali. Centrale, nell’ottica scapigliata. nel 1864 sulla rivista “Figaro” gli scapigliati
espongono, per la prima volta, il loro programma e la loro visione artistica, criticando
duramente le tendenze letterarie italiane dell’epoca: gli scapigliati si propongono di
rappresentare “un’arte malata, vaneggiante, al dire di molti, un’arte di decadenza, di
barocchismo, di razionalismo, di realismo

Iginio Ugo Tarchetti. Nato a San Salvatore Monferrato il 29 giugno 1839, morì a Milano il
25 marzo 1869. si arruolò nell'esercito e partecipò alla repressione del brigantaggio, ma
dovette lasciare la carriera militare per motivi di salute. Trasferitosi a Milano, condusse
un'intensa attività letteraria e giornalistica, entrando in contatto con gli ambienti della
Scapigliatura.
nel 1869, alcune raccolte di racconti vengono pubblicate. In questi è possibile riconoscere
l'influenza di Hoffmann e di Poe per quanto riguarda l'interesse per l'oscuro, il mistero, lo
spiritismo.
Sempre nel 1869 vide la luce la sua opera più famosa, il romanzo d'appendice Fosca.

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