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Tesina di
Gabriele Pandetta
Musica: la donna e Puccini
Durante la Belle Epoque la tecnologia liberò tutte le sue potenzialità, esercitando una straordinaria forza di
attrazione culturale e psicologica. All'interno delle grandi città si determinò un sostanziale miglioramento
della vita materiale, garantito da una serie di servizi totalmente nuovi. Basti pensare all'energia elettrica e
alle sue numerose applicazioni, al sistema fognario, alle strade asfaltate, ai centri di prevenzione sanitaria
(gravi e antiche malattie, come ad esempio la malaria, il colera e la pellagra, sembravano sconfitte
definitivamente), alle scuole per l'infanzia, alle scuole elementari, ai controlli medici sugli alimenti, ai
trasporti pubblici. Tutte cose che, nel giro di pochi anni rivoluzionarono radicalmente la vita di milioni di
persone.
Le conquiste della tecnica, l'incremento della produzione industriale, l'affermazione della moderna civiltà
delle macchine, il progresso, la prosperità, la felicità materiale, diventavano ora traguardi che parevano
raggiungibili a un vasto numero di persone. Anche il telefono conobbe una rapida diffusione. Nel 1895 la
scoperta fatta da Guglielmo Marconi che nel 1895 inaugurò l'era della telegrafia senza fili e aprì la strada
all'invenzione della radio. L'automobile e l'aeroplano intanto facevano la loro apparizione.
Tra le tante cose nasce anche il cinema, un invenzione destinata a rivoluzionare la cultura, l'industria dello
spettacolo ed i sogni dell'intera società del XX secolo.
Dopo i tentativi di controllo e di repressione della libertà di stampa, messi in atto nell'ultimo scorcio
dell'Ottocento, il nuovo secolo si apre con un periodo di sviluppo economico, sociale e di grande fermento
culturale, che trova il suo punto forte nel campo editoriale e giornalistico. I giornali sviluppano la funzione
di organi primari dell'informazione estendendola in tutti i campi, compreso quello culturale, ma
accentuano altresì il ruolo di strumenti di opinione. Anche in campo sociale e politico ci furono notevoli
mutamenti: il diritto di voto venne via via esteso in Francia e, infine, riconosciuto a tutti i cittadini maschi
(suffragio universale maschile lasciando però ancora fuori le donne).
L'Europa, in piena euforia da progresso precipitò, così, inaspettatamente, nel terribile baratro della prima
guerra mondiale. Il 1914 segna la fine di un'epoca, la belle epoque, e con essa la fine di un sistema di vita, di
un modo di vivere, di un mondo. Il primo conflitto mondiale ha rappresentato il grande spartiacque della
storia moderna. Sistemi politici e sociali, in piedi da secoli, si sgretolarono. Altri furono radicalmente
trasformati
Geografia: il cuore della novità La francia
In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo geografico
ma anche economico e politico.
Per la sua posizione geografica che la pone tra Mediterraneo e
Atlantico è un passaggio obbligato per i commerci e non solo: essa
rappresenta il punto di collegamento tra l’Europa sud occidentale e i
paesi del settentrione grazie alla sua estensione territoriale da nord
a sud.
Parigi è la capitale della Francia, ed è una delle più antiche e prestigiose capitali d’Europa. Essa sorge sulla
Senna ed è sempre stata sede del potere politico. Oggi è un centro finanziario, commerciale e industriale,
culturale e artistico. E’ una delle città più belle e importanti del mondo . E’ sede anche di prestigiose
università come la Sorbona e di istituzioni internazionali come l’UNESCO. Tra le opere che si possono
visitare a Parigi abbiamo il Museo del Louvre, l’Arco di Trionfo,la Torre Eiffel, Notre-Dame che però si è
incendiata il 15 aprile del 2019, quindi stanno cercando di ricostruirla.
Inoltre Parigi è sede di una delle più importanti Borse europee, banche e compagnie di assicurazioni.
La centralità di Parigi rispetto al resto del territorio ha penalizzato pe lungo tempo le altre regioni. Ma lo
Stato francese per sopperire ciò ha favorito la crescita economica e demografica di città come Marsiglia,
Lione, Nantes, Tolosa e Bordeaux.
La seconda città come numero di abitanti è Marsiglia , essa si affaccia sul Mediterraneo, dove costituisce il
più importante porto francese.
Lione, vanta origini romane di cui conserva l’anfiteatro augusteo , è un centro commerciale e finanziario, in
via di sviluppo.
Strasburgo, si trova in Alsazia, sulla riva sinistra del fiume Reno, al confine con la Germania. E’ una città
molto importante dal punto di vista politico perchè è sede del Parlamento europeo , del Consiglio europeo
e della Corte europea dei diritti.
Altre importanti città sono
Tolosa, dove sono localizzate
imprese aerospaziali, istituti
di ricerca ed università , essa
è chiamata “città rosa” per il
colore del mattone con cui
sono stati costruiti. Nizza,
città della Costa Azzurra è
molto importante come
centro turistico. Lilla, centro
industriale e culturale,
famosa per i suoi tessuti.
La Francia ha un'economia fra le più sviluppate del mondo, caratterizzata dal rapporto equilibrato tra
settore agricolo, industriale e commerciale. L'agricoltura rappresenta
un'attività diffusa, praticata con mezzi moderni, in base a piani agrari
avanzati. Tutto ciò favorito appunto dalla tipologia di clima
predominante.
Le produzioni maggiori riguardano i cereali e la viticoltura.
Notevole è l'allevamento dei bovini e degli ovini. Buona è la pesca,
specialmente sulla costa atlantica. Lo sviluppo industriale è favorito sia
dalla ricchezza idrica che produce energia elettrica, sia dall'abbondanza
dei minerali nel sottosuolo. Il 75% dell'energia elettrica prodotta in
Francia è di origine nucleare. Le industrie coprono molti settori:
dall'alimentare al conserviero, dal tessile al calzaturiero, dal chimico al
farmaceutico, dal plastico al profumiero, dal meccanico al metallurgico,
dall'industria dei cosmetici a quella della moda e della pelletteria.
Nel 2004, la crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti dell'Europa,
combinando una tasso di natalità superiore alla media europea.
Di una certa importanza sono invece i dati relativi al numero degli stranieri nella Francia, ben il 5,8% della
popolazione (paragonabile alla media dei paesi dell'Europa occidentale, come Regno Unito, Germania,
Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Belgio e Svizzera) ovvero circa 4,9 milioni di immigrati provengono dall'Europa,
dai paesi del Maghreb e da parte dell'Africa.
Tecnologia: nuovi materiali: la ghisa
Ferro, vetro e ghisa con l’avvenire del nuovo secolo sono noti per essere i tre materiali, sinonimo di
innovazione, che hanno caratterizzato costruzioni sia pubbliche che private non più come “ossatura” ma
come abbellimento
La ghisa è una lega ferro-carbonio a tenore di carbonio relativamente alto (> 2,8 %) ottenuta per riduzione o
comunque trattamento a caldo dei minerali di ferro.
La produzione della ghisa avviene generalmente per riduzione degli ossidi di ferro mediante
combustione di carbone a contatto degli stessi, in apparecchiature chiamate altiforni.
Il minerale viene disposto a strati alternati con carbone a basso tenore di zolfo (solitamente coke)
ed il ferro contenuto nel minerale, quando raggiunge lo stato fuso, cola verso il basso
raccogliendosi in appositi contenitori. L'altoforno viene caricato dall'alto con una miscela di coke,
minerali di ferro e calcare.
L’impiego principale della ghisa è quale intermedio nella produzione di acciaio, che si ottiene per
decarburazione della ghisa in apparecchiature (convertitori) in cui viene insufflato ossigeno (o aria):
questo, combinandosi con il carbonio, ne riduce il tasso nel metallo fuso, evacuandolo come anidride
carbonica.
Per le caratteristiche di grande fluidità, la ghisa è usata in larga misura nella produzione di getti di fusione.
In passato la ghisa veniva fusa esclusivamente in terra , poi si è passati alla fusione in conchiglia e oggi si
è arrivati alla colata continua che viene denominata anche ghisa idraulica. Le barre a colata continua
grazie alla loro estrema compattezza ed assoluta assenza di soffiature la rendono qualitativamente ottima.
Il procedimento di colata continua permette di ottenere una barra di profilo costante, accuratamente fusa
ed inoltre le caratteristiche meccaniche risultano nettamente superiori, a parità di lega, a quelle di una
tradizionale fusione in terra.
Scienze: L’elettricità
Il concetto di energiaè difficile da definire, non solo perché
rinvia a dimensioni del reale a volte non percepite dai nostri
sensi, ma anche perché parla di realtà che non sembrano
avere alcun rapporto tra loro: energia gravitazionale, chimica,
termica, cinetica e potenziale, elettrica, elettromagnetica,
nucleare, ecc.
La definizione scolastica: la capacità di compiere un lavoro
(dove il termine lavoro è a sua volta un’espressione tecnica:
una forza compie lavoro quando, applicata a un oggetto, lo
sposta nella direzione della sua azione).
L’energia elettrica è una scoperta relativamente recente (si può dire che gli studi specifici sono cominciati
poco prima del 1800). Questo ritardo ha ragioni plausibili, infatti questa non è direttamente visibile; inoltre
i suoi effetti si riscontrano in fenomeni talmente diversi da rendere impensabile un collegamento tra loro:
da sempre si conoscono fenomeni curiosi e innocui come la bacchetta di ambra che attira un pezzetto di
materiale leggero come un coriandolo di carta (elektron è ambra, in greco), oppure forme così spettacolari
e temibili (i fulmini) da essere considerate per millenni interventi misteriosi della collera divina.
Per noi è quasi impossibile immaginare la vita della gente prima che arrivasse l’illuminazione elettrica. Per
quasi tutta la sua esistenza l’umanità ha dovuto rallentare – fino a fermarle – tutte le sue attività nel
periodo in cui non disponeva della luce del sole. Con la corrente elettrica la situazione è totalmente
cambiata, non solo nelle città, ma anche nelle abitazioni più lontane dai centri urbani: il buio non è più un
limite, la notte è più sicura, la vita sociale – come anche il lavoro – può distribuire i suoi ritmi su tutte le 24
ore della giornata.
Nel 1879 Edison mise a punto il prototipo delle lampadine che usiamo oggi composte da un filamento di
carbone veniva reso incandescente dal passaggio della corrente, senza che bruciasse immediatamente
perché posto nel vuoto, all’interno di un bulbo di vetro sigillato. Le prime lampadine duravano solo 40 ore,
prima che il filamento si consumasse del tutto; ma già nel 1880 lo stesso Edison riuscì a produrre un
filamento che durava 1200 ore. La luce emessa (16
candele) era di tonalità giallognola: per ottenere
una luce più bianca, si doveva aumentare la
corrente, ma il filamento bruciava prima. Grande
merito di Edison fu anche la messa a punto
dell’intero sistema di gestione e di controllo della
corrente elettrica destinata all’illuminazione, a
partire dalle stesse centrali di produzione. Nel 1882
egli portò a termine sia l’impianto della città di
Londra (inaugurazione nel mese di gennaio), sia
quello di New York (4 settembre), con la centrale
elettrica di Pearl Street (quattro generatori a vapore
che producevano ciascuno 85 kw di corrente
continua a 110 volt): 5000 lampade si accesero in
città e nelle 225 abitazioni collegate.
Musica: la donna e Puccini
Giacomo Puccini aveva non solo un mostruoso istinto teatrale, ma trovava
sempre la soluzione per toccare i cuori degli spettatori, centrando così il
suo obiettivo. E riservava una attenzione particolare alle donne, che nella
sua musica hanno sempre ricoperto ruoli di rilievo: a volte sue compagne, a
volte muse ispiratrici. In ogni caso nessuno ha saputo offrire alla voce
femminile regalo più bello delle melodie pucciniane, e delle grandi figure e
personalità sceniche femminili che troviamo nelle sue opere. Chi meglio di
lui ha saputo rappresentare tutte le sfaccettature dell’animo femminile?
Tutte le sue donne saranno, come lui vulnerabili e insicure, malate di
solitudine e malinconia ma soprattutto malate d'amore. Contrariamente a
ciò che scrive in certe lettere , in cui appare cinico e calcolatore artefice
dei suoi personaggi teatrali, che sembrano essere studiati a tavolino,
Puccini amo profondamente tutte le sue donne, a partire dalla Manon
Lescaut "donna leggera e impudente amante infelice, peccatrice senza
malizia”
Dopo la Manon, del 1893, ecco Mimi, che scopre andando a vedere a teatro, a
Parigi, Vie de Boheme di Henri Murger. Se ne innamora subito e pensa di
metterla in scena , nonostante Leoncavallo ci avesse pensato prima di lui e
vantasse quindi dei diritti.
La storia di Lucille detta “Mimi”, morta tisica a ventiquattro anni
nell'Ospedale di Pitiè , che farà piangere il pubblico di intere generazioni,
veniva direttamente dalla cronaca del tempo, la Boheme era uno spaccato
sociale della vita dell'epoca che Murger conosceva bene, ma Puccini ne
fece qualcosa di straordinario, sia dal punto di vista musicale che poetico.
Ne fece il simbolo stesso della ricerca della bellezza, balsamo e
consolazione ideale delle quotidiane inquietudini.
In Floria Tosca Puccini cerca quelle assonanze e quelle sintonia con la
propria sensibilità ne rievoca le proprie origini contadine e popolane , la
propria orfanezza (anche Tosca è un orfanella convertita al canto) e ne fa un
personaggio tutta fragilità sentimentale e sessualità, un simbolo d'amore e
di libertà che si fonde con il mirabile paesaggio descrittivo dell'alba su
Roma (E lucevan le stelle"), la densità della scrittura armonica, la pasta
inquieta dei timbri strumentali e il finale con una delle marce funebri più
disperate e crudeli di tutta la storia del teatro musicale.
E dopo Tosca, ecco la Butterfly , tragica vicenda della giapponesina sedotta
e abbandonata dall'ufficiale di marina che mise in scena il 17 febbraio 1904
alla Scala di Milano con un insuccesso pilotato (boati, muggiti, risa, barriti,
sghignazzate)
Quella veglia notturna di Butterfly, il senso della solitudine e
dell’abbandono che l'avvolge, il sonno del bambino, il celeberrimo coro a
bocca chiusa, sono questi segni di modernità che è già sottile inquietudine
di sé stessa, e forse dello stesso autore, che presagisce la propria
decadenza d'uomo arrivato, d'uomo accasato ( Puccini ha compiuto 46 anni
e si è sposato con Elvira, a seguito del decesso del marito di quest'ultima),
apatico e confuso.
Scienze Motorie: Le olimpiadi moderne
Pierre de Coubertin è stato un pedagogista e storico francese, conosciuto per essere stato il fondatore dei
moderni Giochi Olimpici.
In una conferenza tenuta a Parigi nel 1894 riusci a raccogliere sufficienti consensi per il suo progetto per i
Giochi Olimpici dell'era moderna. Così, nel 1896 riuscì ad organizzare la prima edizione dei Giochi. Nel 1908
riuscirono a raggiungere successi e da allora, ogni quattro anni, le Olimpiadi si rinnovano come l'evento
sportivo universale più importante.
Il simbolo dei giochi olimpici sono i cinque cerchi i quali rappresentano i cinque continenti che
compongono il nostro pianeta e sono intrecciati tra loro per simboleggiare l'unione dei popoli. Secondo la
CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ogni cerchio ha il suo colore il quale rappresenta un continente
specifico:
Blu: Europa. Giallo: Asia. Nero: Africa. Verde: Oceania • Rosso: America
Un altro simbolo dei Giochi Olimpici è la fiaccola, la quale rappresenta l'ardore e la lealtà che gli atleti
metteranno nelle varie competizioni olimpiche. La fiaccola viene accesa sul monte Olimpo in Grecia, dove
ebbero inizio i giochi e poi attraverso un percorso viene portata da atleti detti tedofori nello stadio per
accendere il braciere durante la cerimonia di apertura dei giochi stessi.
II programma Olimpico si è andato via via arricchendo di nuove discipline sportive. Alcuni esempi sono:
atletica, boxe, badminton, calcio, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, ginnastica, golf, hockey su
prato, judo, lotta, nuoto, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, pallavolo, pentathlon moderno, rugby,
scherma, sollevamento pesi, taekwondo, tennis, tennis da tavolo, tiro, tiro con l'arco, tuffi, vela. E Olimpiadi
invernali: hockey su ghiaccio, pattinaggio artistico, pattinaggio velocità, salto dal trampolino, sci alpino,
slittino, snowboard.
Francese: Pierre de Coubertin
Pierre de Coubertin était un aristocrate. Il est né
en 1863 à Paris, C'était un historien et un
pédagogue.
A 24 ans, il a voulu améliorer le système éducatif
français. Le sport était déjà très important pour
lui. Il a commencé la promotion du sport à l'école.
En 1889. pendant l'exposition universelle de Paris,
il a organisé des compétitions sportives,
Il a fait la promotion de l'athlétisme et il a voulu
créer une grande compétition internationale pour
opposer les meilleurs athletes du monde.
L'époque antique était la mode Alors, Pierre de
Coubertin a eu l'idée de rouvrir les Jeux
Olympiques
En 1896, les premiers Jeux Olympiques rénovés se sont passés à Athènes et on a décidé de les jouer tous
les 4 ans.
Il a quitté son poste en en 1937 1925. Il est mort à Genève d'une crise cardiaque. Il a été enterre à Lausanne
mais son coeur est dans un monument à Olympie.
Coubertin était moderne, parce qu'il avait une vue internationale du sport. Il aimait beaucoup le football ou
le tennis
Attention ! Pierre de Coubertin n'a jamais dit “l'important c'est de paarticiper” En 1908, dit Important dans la
vie ce n'est pas le triomphe, mais le combat, l'essentiel ce n'est pas d'avoir vaincu mais de sctre bien battu
Inglese: the first wold war
The most important causes of the Great War were
imperialism and nationalism which created
tension between the states and led arming
themselves.
The leadership of Germany in military organization
and naval fleet had to worry the other powers of
Europe.
The imperialism took place in Europe because
many countries wanted new markets and new land
for their population. The nationalism is the way of
think that their country was the best and could win
a war. The event which instigated the war was the
kill of Francis Ferdinand, future king of Austria, by
a Serbian nationalist.
Austria-Hungary was supported by Germany so it
declared war on Serbia, but the latter was helped
by Russia and France. This pressed Britain to
declare war on Germany in 1914.
ENGLAND In this period king George V changed
the name of the royal family to Windsor. The First
World War was called the Great War because it
was the largest and costliest conflict in the
history where over ten million people died. The
nearest Sunday to 11 November is Remembrance
Sunday in which Britain commemorates the
people killed in all wars.
US The president of the USA Woodrow Wilson declared his country neutral, in fact it was very difficult to
take one side because the population was mixed. After many attacks by German u-boot the public opinion
changed and the USA declared war on Germany and this was very important because thanks to the USA the
Germans surrendered seventy months later. Also Japan declared war on Germany, attaching the German
colonies in Asia.
Initially Italy declared its neutrally because it had to interview only to defend Germany if it had been
attached. After some accords, in 1915 Italy joined in the conflict with Britain and France.
After four years of horror Britain and the allies won the war.
The post war period in England. In Europe the war took serious consequences, in fact there was a general
unemployment and crisis. In England there was also the Irish question because the British Free State was
created after Ulster became part of England.
Italiano: Gabriele D’Annunzio
Nel 1913, Boccioni utilizzò la scultura per articolare ulteriormente il dinamismo futurista. Forme uniche di
continuità nello spazio (Indice) esemplifica l’ azione vigorosa e il rapporto tra oggetto e ambiente. Il pezzo
fu una svolta per il movimento futurista, ma dopo il 1913 il movimento cominciò a spezzarsi, man mano che i
suoi membri svilupparono le loro posizioni personali.
Cittadinanza e Costituzione: Articoli 9 e 33
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare
ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole
statali.
E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi
e per l'abilitazione all'esercizio professionale.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei
limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.