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Il Progresso:

Alle porte del XX secolo

Tesina di
Gabriele Pandetta
Musica: la donna e Puccini

Scienze Motorie: Le olimpiadi moderne


Francese: Pierre de Coubertin
Storia: L’illusione – La “bèlle époque”

I l periodo della storia europea compreso tra il 1870 e lo scoppio

della prima guerra mondiale è stato definito Belle Epoque, in quanto


la Francia era al centro di questo movimento. E' stata veramente
"un'epoca bella" per l'eccezionalità dello sviluppo civile, economico
e culturale.

Durante la Belle Epoque la tecnologia liberò tutte le sue potenzialità, esercitando una straordinaria forza di
attrazione culturale e psicologica. All'interno delle grandi città si determinò un sostanziale miglioramento
della vita materiale, garantito da una serie di servizi totalmente nuovi. Basti pensare all'energia elettrica e
alle sue numerose applicazioni, al sistema fognario, alle strade asfaltate, ai centri di prevenzione sanitaria
(gravi e antiche malattie, come ad esempio la malaria, il colera e la pellagra, sembravano sconfitte

definitivamente), alle scuole per l'infanzia, alle scuole elementari, ai controlli medici sugli alimenti, ai
trasporti pubblici. Tutte cose che, nel giro di pochi anni rivoluzionarono radicalmente la vita di milioni di
persone.

Le conquiste della tecnica, l'incremento della produzione industriale, l'affermazione della moderna civiltà
delle macchine, il progresso, la prosperità, la felicità materiale, diventavano ora traguardi che parevano
raggiungibili a un vasto numero di persone. Anche il telefono conobbe una rapida diffusione. Nel 1895 la
scoperta fatta da Guglielmo Marconi che nel 1895 inaugurò l'era della telegrafia senza fili e aprì la strada
all'invenzione della radio. L'automobile e l'aeroplano intanto facevano la loro apparizione.
Tra le tante cose nasce anche il cinema, un invenzione destinata a rivoluzionare la cultura, l'industria dello
spettacolo ed i sogni dell'intera società del XX secolo.
Dopo i tentativi di controllo e di repressione della libertà di stampa, messi in atto nell'ultimo scorcio
dell'Ottocento, il nuovo secolo si apre con un periodo di sviluppo economico, sociale e di grande fermento
culturale, che trova il suo punto forte nel campo editoriale e giornalistico. I giornali sviluppano la funzione
di organi primari dell'informazione estendendola in tutti i campi, compreso quello culturale, ma
accentuano altresì il ruolo di strumenti di opinione. Anche in campo sociale e politico ci furono notevoli
mutamenti: il diritto di voto venne via via esteso in Francia e, infine, riconosciuto a tutti i cittadini maschi
(suffragio universale maschile lasciando però ancora fuori le donne).

L'eccezionalità dello sviluppo civile, economico e


culturale vissuto così intensamente dagli europei in quel
lasso di tempo era però destinato a finire
precipitosamente. Il lungo periodo di pace e prosperità
era ora destinato a concludersi.

L'Europa, in piena euforia da progresso precipitò, così, inaspettatamente, nel terribile baratro della prima
guerra mondiale. Il 1914 segna la fine di un'epoca, la belle epoque, e con essa la fine di un sistema di vita, di
un modo di vivere, di un mondo. Il primo conflitto mondiale ha rappresentato il grande spartiacque della
storia moderna. Sistemi politici e sociali, in piedi da secoli, si sgretolarono. Altri furono radicalmente
trasformati
Geografia: il cuore della novità La francia
In Europa la Francia occupa un importante ruolo non solo geografico
ma anche economico e politico.
Per la sua posizione geografica che la pone tra Mediterraneo e
Atlantico è un passaggio obbligato per i commerci e non solo: essa
rappresenta il punto di collegamento tra l’Europa sud occidentale e i
paesi del settentrione grazie alla sua estensione territoriale da nord
a sud.

Situata all’estremità occidentale dell’Europa insieme a Spagna e


Portogallo, la Francia presenta una forma regolare ad esagono ed è
l’unico paese europeo ad avere tre facciate marittime ricche di buoni
porti naturali, e scarsa di cime elevate, fatta eccezione per la zona dei
Pirenei.
Le pianure, al contrario, sono molto estese e solcate da numerosi e
importanti fiumi.
La tipologia di clima che caratterizza buona parte del territorio è
quello mediterraneo che favorisce olivi e querce, a nord la presenza
dell’Oceano Atlantico rende il clima più piovoso con inverni e
temperature piuttosto rigide.

Parigi è la capitale della Francia, ed è una delle più antiche e prestigiose capitali d’Europa. Essa sorge sulla
Senna ed è sempre stata sede del potere politico. Oggi è un centro finanziario, commerciale e industriale,
culturale e artistico. E’ una delle città più belle e importanti del mondo . E’ sede anche di prestigiose
università come la Sorbona e di istituzioni internazionali come l’UNESCO. Tra le opere che si possono
visitare a Parigi abbiamo il Museo del Louvre, l’Arco di Trionfo,la Torre Eiffel, Notre-Dame che però si è
incendiata il 15 aprile del 2019, quindi stanno cercando di ricostruirla.
Inoltre Parigi è sede di una delle più importanti Borse europee, banche e compagnie di assicurazioni.
La centralità di Parigi rispetto al resto del territorio ha penalizzato pe lungo tempo le altre regioni. Ma lo
Stato francese per sopperire ciò ha favorito la crescita economica e demografica di città come Marsiglia,
Lione, Nantes, Tolosa e Bordeaux.
La seconda città come numero di abitanti è Marsiglia , essa si affaccia sul Mediterraneo, dove costituisce il
più importante porto francese.
Lione, vanta origini romane di cui conserva l’anfiteatro augusteo , è un centro commerciale e finanziario, in
via di sviluppo.
Strasburgo, si trova in Alsazia, sulla riva sinistra del fiume Reno, al confine con la Germania. E’ una città
molto importante dal punto di vista politico perchè è sede del Parlamento europeo , del Consiglio europeo
e della Corte europea dei diritti.
Altre importanti città sono
Tolosa, dove sono localizzate
imprese aerospaziali, istituti
di ricerca ed università , essa
è chiamata “città rosa” per il
colore del mattone con cui
sono stati costruiti. Nizza,
città della Costa Azzurra è
molto importante come
centro turistico. Lilla, centro
industriale e culturale,
famosa per i suoi tessuti.

La Francia ha un'economia fra le più sviluppate del mondo, caratterizzata dal rapporto equilibrato tra
settore agricolo, industriale e commerciale. L'agricoltura rappresenta
un'attività diffusa, praticata con mezzi moderni, in base a piani agrari
avanzati. Tutto ciò favorito appunto dalla tipologia di clima
predominante.
Le produzioni maggiori riguardano i cereali e la viticoltura.
Notevole è l'allevamento dei bovini e degli ovini. Buona è la pesca,
specialmente sulla costa atlantica. Lo sviluppo industriale è favorito sia
dalla ricchezza idrica che produce energia elettrica, sia dall'abbondanza
dei minerali nel sottosuolo. Il 75% dell'energia elettrica prodotta in
Francia è di origine nucleare. Le industrie coprono molti settori:
dall'alimentare al conserviero, dal tessile al calzaturiero, dal chimico al
farmaceutico, dal plastico al profumiero, dal meccanico al metallurgico,
dall'industria dei cosmetici a quella della moda e della pelletteria.

Nel 2004, la crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti dell'Europa,
combinando una tasso di natalità superiore alla media europea.
Di una certa importanza sono invece i dati relativi al numero degli stranieri nella Francia, ben il 5,8% della
popolazione (paragonabile alla media dei paesi dell'Europa occidentale, come Regno Unito, Germania,
Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Belgio e Svizzera) ovvero circa 4,9 milioni di immigrati provengono dall'Europa,
dai paesi del Maghreb e da parte dell'Africa.
Tecnologia: nuovi materiali: la ghisa
Ferro, vetro e ghisa con l’avvenire del nuovo secolo sono noti per essere i tre materiali, sinonimo di
innovazione, che hanno caratterizzato costruzioni sia pubbliche che private non più come “ossatura” ma
come abbellimento
La ghisa è una lega ferro-carbonio a tenore di carbonio relativamente alto (> 2,8 %) ottenuta per riduzione o
comunque trattamento a caldo dei minerali di ferro.

La produzione della ghisa avviene generalmente per riduzione degli ossidi di ferro mediante
combustione di carbone a contatto degli stessi, in apparecchiature chiamate altiforni.
Il minerale viene disposto a strati alternati con carbone a basso tenore di zolfo (solitamente coke)
ed il ferro contenuto nel minerale, quando raggiunge lo stato fuso, cola verso il basso
raccogliendosi in appositi contenitori. L'altoforno viene caricato dall'alto con una miscela di coke,
minerali di ferro e calcare.

L’impiego principale della ghisa è quale intermedio nella produzione di acciaio, che si ottiene per
decarburazione della ghisa in apparecchiature (convertitori) in cui viene insufflato ossigeno (o aria):
questo, combinandosi con il carbonio, ne riduce il tasso nel metallo fuso, evacuandolo come anidride
carbonica.
Per le caratteristiche di grande fluidità, la ghisa è usata in larga misura nella produzione di getti di fusione.
In passato la ghisa veniva fusa esclusivamente in terra , poi si è passati alla fusione in conchiglia e oggi si
è arrivati alla colata continua che viene denominata anche ghisa idraulica. Le barre a colata continua
grazie alla loro estrema compattezza ed assoluta assenza di soffiature la rendono qualitativamente ottima.
Il procedimento di colata continua permette di ottenere una barra di profilo costante, accuratamente fusa
ed inoltre le caratteristiche meccaniche risultano nettamente superiori, a parità di lega, a quelle di una
tradizionale fusione in terra.
Scienze: L’elettricità
Il concetto di energiaè difficile da definire, non solo perché
rinvia a dimensioni del reale a volte non percepite dai nostri
sensi, ma anche perché parla di realtà che non sembrano
avere alcun rapporto tra loro: energia gravitazionale, chimica,
termica, cinetica e potenziale, elettrica, elettromagnetica,
nucleare, ecc.
La definizione scolastica: la capacità di compiere un lavoro
(dove il termine lavoro è a sua volta un’espressione tecnica:
una forza compie lavoro quando, applicata a un oggetto, lo
sposta nella direzione della sua azione).
L’energia elettrica è una scoperta relativamente recente (si può dire che gli studi specifici sono cominciati
poco prima del 1800). Questo ritardo ha ragioni plausibili, infatti questa non è direttamente visibile; inoltre
i suoi effetti si riscontrano in fenomeni talmente diversi da rendere impensabile un collegamento tra loro:
da sempre si conoscono fenomeni curiosi e innocui come la bacchetta di ambra che attira un pezzetto di
materiale leggero come un coriandolo di carta (elektron è ambra, in greco), oppure forme così spettacolari
e temibili (i fulmini) da essere considerate per millenni interventi misteriosi della collera divina.
Per noi è quasi impossibile immaginare la vita della gente prima che arrivasse l’illuminazione elettrica. Per
quasi tutta la sua esistenza l’umanità ha dovuto rallentare – fino a fermarle – tutte le sue attività nel
periodo in cui non disponeva della luce del sole. Con la corrente elettrica la situazione è totalmente
cambiata, non solo nelle città, ma anche nelle abitazioni più lontane dai centri urbani: il buio non è più un
limite, la notte è più sicura, la vita sociale – come anche il lavoro – può distribuire i suoi ritmi su tutte le 24
ore della giornata.
Nel 1879 Edison mise a punto il prototipo delle lampadine che usiamo oggi composte da un filamento di
carbone veniva reso incandescente dal passaggio della corrente, senza che bruciasse immediatamente
perché posto nel vuoto, all’interno di un bulbo di vetro sigillato. Le prime lampadine duravano solo 40 ore,
prima che il filamento si consumasse del tutto; ma già nel 1880 lo stesso Edison riuscì a produrre un
filamento che durava 1200 ore. La luce emessa (16
candele) era di tonalità giallognola: per ottenere
una luce più bianca, si doveva aumentare la
corrente, ma il filamento bruciava prima. Grande
merito di Edison fu anche la messa a punto
dell’intero sistema di gestione e di controllo della
corrente elettrica destinata all’illuminazione, a
partire dalle stesse centrali di produzione. Nel 1882
egli portò a termine sia l’impianto della città di
Londra (inaugurazione nel mese di gennaio), sia
quello di New York (4 settembre), con la centrale
elettrica di Pearl Street (quattro generatori a vapore
che producevano ciascuno 85 kw di corrente
continua a 110 volt): 5000 lampade si accesero in
città e nelle 225 abitazioni collegate.
Musica: la donna e Puccini
Giacomo Puccini aveva non solo un mostruoso istinto teatrale, ma trovava
sempre la soluzione per toccare i cuori degli spettatori, centrando così il
suo obiettivo. E riservava una attenzione particolare alle donne, che nella
sua musica hanno sempre ricoperto ruoli di rilievo: a volte sue compagne, a
volte muse ispiratrici. In ogni caso nessuno ha saputo offrire alla voce
femminile regalo più bello delle melodie pucciniane, e delle grandi figure e
personalità sceniche femminili che troviamo nelle sue opere. Chi meglio di
lui ha saputo rappresentare tutte le sfaccettature dell’animo femminile?
Tutte le sue donne saranno, come lui vulnerabili e insicure, malate di
solitudine e malinconia ma soprattutto malate d'amore. Contrariamente a
ciò che scrive in certe lettere , in cui appare cinico e calcolatore artefice
dei suoi personaggi teatrali, che sembrano essere studiati a tavolino,
Puccini amo profondamente tutte le sue donne, a partire dalla Manon
Lescaut "donna leggera e impudente amante infelice, peccatrice senza
malizia”
Dopo la Manon, del 1893, ecco Mimi, che scopre andando a vedere a teatro, a
Parigi, Vie de Boheme di Henri Murger. Se ne innamora subito e pensa di
metterla in scena , nonostante Leoncavallo ci avesse pensato prima di lui e
vantasse quindi dei diritti.
La storia di Lucille detta “Mimi”, morta tisica a ventiquattro anni
nell'Ospedale di Pitiè , che farà piangere il pubblico di intere generazioni,
veniva direttamente dalla cronaca del tempo, la Boheme era uno spaccato
sociale della vita dell'epoca che Murger conosceva bene, ma Puccini ne
fece qualcosa di straordinario, sia dal punto di vista musicale che poetico.
Ne fece il simbolo stesso della ricerca della bellezza, balsamo e
consolazione ideale delle quotidiane inquietudini.
In Floria Tosca Puccini cerca quelle assonanze e quelle sintonia con la
propria sensibilità ne rievoca le proprie origini contadine e popolane , la
propria orfanezza (anche Tosca è un orfanella convertita al canto) e ne fa un
personaggio tutta fragilità sentimentale e sessualità, un simbolo d'amore e
di libertà che si fonde con il mirabile paesaggio descrittivo dell'alba su
Roma (E lucevan le stelle"), la densità della scrittura armonica, la pasta
inquieta dei timbri strumentali e il finale con una delle marce funebri più
disperate e crudeli di tutta la storia del teatro musicale.
E dopo Tosca, ecco la Butterfly , tragica vicenda della giapponesina sedotta
e abbandonata dall'ufficiale di marina che mise in scena il 17 febbraio 1904
alla Scala di Milano con un insuccesso pilotato (boati, muggiti, risa, barriti,
sghignazzate)
Quella veglia notturna di Butterfly, il senso della solitudine e
dell’abbandono che l'avvolge, il sonno del bambino, il celeberrimo coro a
bocca chiusa, sono questi segni di modernità che è già sottile inquietudine
di sé stessa, e forse dello stesso autore, che presagisce la propria
decadenza d'uomo arrivato, d'uomo accasato ( Puccini ha compiuto 46 anni
e si è sposato con Elvira, a seguito del decesso del marito di quest'ultima),
apatico e confuso.
Scienze Motorie: Le olimpiadi moderne
Pierre de Coubertin è stato un pedagogista e storico francese, conosciuto per essere stato il fondatore dei
moderni Giochi Olimpici.
In una conferenza tenuta a Parigi nel 1894 riusci a raccogliere sufficienti consensi per il suo progetto per i
Giochi Olimpici dell'era moderna. Così, nel 1896 riuscì ad organizzare la prima edizione dei Giochi. Nel 1908
riuscirono a raggiungere successi e da allora, ogni quattro anni, le Olimpiadi si rinnovano come l'evento
sportivo universale più importante.
Il simbolo dei giochi olimpici sono i cinque cerchi i quali rappresentano i cinque continenti che
compongono il nostro pianeta e sono intrecciati tra loro per simboleggiare l'unione dei popoli. Secondo la
CIO (Comitato Internazionale Olimpico) ogni cerchio ha il suo colore il quale rappresenta un continente
specifico:
Blu: Europa. Giallo: Asia. Nero: Africa. Verde: Oceania • Rosso: America
Un altro simbolo dei Giochi Olimpici è la fiaccola, la quale rappresenta l'ardore e la lealtà che gli atleti
metteranno nelle varie competizioni olimpiche. La fiaccola viene accesa sul monte Olimpo in Grecia, dove
ebbero inizio i giochi e poi attraverso un percorso viene portata da atleti detti tedofori nello stadio per
accendere il braciere durante la cerimonia di apertura dei giochi stessi.
II programma Olimpico si è andato via via arricchendo di nuove discipline sportive. Alcuni esempi sono:
atletica, boxe, badminton, calcio, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, ginnastica, golf, hockey su
prato, judo, lotta, nuoto, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, pallavolo, pentathlon moderno, rugby,
scherma, sollevamento pesi, taekwondo, tennis, tennis da tavolo, tiro, tiro con l'arco, tuffi, vela. E Olimpiadi
invernali: hockey su ghiaccio, pattinaggio artistico, pattinaggio velocità, salto dal trampolino, sci alpino,
slittino, snowboard.
Francese: Pierre de Coubertin
Pierre de Coubertin était un aristocrate. Il est né
en 1863 à Paris, C'était un historien et un
pédagogue.
A 24 ans, il a voulu améliorer le système éducatif
français. Le sport était déjà très important pour
lui. Il a commencé la promotion du sport à l'école.
En 1889. pendant l'exposition universelle de Paris,
il a organisé des compétitions sportives,
Il a fait la promotion de l'athlétisme et il a voulu
créer une grande compétition internationale pour
opposer les meilleurs athletes du monde.
L'époque antique était la mode Alors, Pierre de
Coubertin a eu l'idée de rouvrir les Jeux
Olympiques
En 1896, les premiers Jeux Olympiques rénovés se sont passés à Athènes et on a décidé de les jouer tous
les 4 ans.
Il a quitté son poste en en 1937 1925. Il est mort à Genève d'une crise cardiaque. Il a été enterre à Lausanne
mais son coeur est dans un monument à Olympie.
Coubertin était moderne, parce qu'il avait une vue internationale du sport. Il aimait beaucoup le football ou
le tennis
Attention ! Pierre de Coubertin n'a jamais dit “l'important c'est de paarticiper” En 1908, dit Important dans la
vie ce n'est pas le triomphe, mais le combat, l'essentiel ce n'est pas d'avoir vaincu mais de sctre bien battu
Inglese: the first wold war
The most important causes of the Great War were
imperialism and nationalism which created
tension between the states and led arming
themselves.
The leadership of Germany in military organization
and naval fleet had to worry the other powers of
Europe.
The imperialism took place in Europe because
many countries wanted new markets and new land
for their population. The nationalism is the way of
think that their country was the best and could win
a war. The event which instigated the war was the
kill of Francis Ferdinand, future king of Austria, by
a Serbian nationalist.
Austria-Hungary was supported by Germany so it
declared war on Serbia, but the latter was helped
by Russia and France. This pressed Britain to
declare war on Germany in 1914.
ENGLAND In this period king George V changed
the name of the royal family to Windsor. The First
World War was called the Great War because it
was the largest and costliest conflict in the
history where over ten million people died. The
nearest Sunday to 11 November is Remembrance
Sunday in which Britain commemorates the
people killed in all wars.
US The president of the USA Woodrow Wilson declared his country neutral, in fact it was very difficult to
take one side because the population was mixed. After many attacks by German u-boot the public opinion
changed and the USA declared war on Germany and this was very important because thanks to the USA the
Germans surrendered seventy months later. Also Japan declared war on Germany, attaching the German
colonies in Asia.
Initially Italy declared its neutrally because it had to interview only to defend Germany if it had been
attached. After some accords, in 1915 Italy joined in the conflict with Britain and France.
After four years of horror Britain and the allies won the war.
The post war period in England. In Europe the war took serious consequences, in fact there was a general
unemployment and crisis. In England there was also the Irish question because the British Free State was
created after Ulster became part of England.
Italiano: Gabriele D’Annunzio

Nato nel 1863, D'Annunzio si trasferì


ancora giovane da Pescara a Roma,
in cerca di gloria letteraria e di una
vita elegante nell'alta società.
Divenne famoso per scandali, amori
e amicizie importanti. Dopo un
periodo trascorso alla villa della
Cappoccina, vicino a Firenze, dovette
fuggire dai creditori riparando in
Francia. Rientrò in Italia alla vigilia
della Prima Guerra mondiale, della
quale fu uno dei profeti e dei cantori.
Arruolatosi volontario, compì famose
imprese belliche. Poi, dopo la guerra,
si gettò nell'impresa di Fiume, durata un anno. Insegnò al fascismo la politica del colpo di mano e il
linguaggio violento con cui arringare la folla. Dopo il 1922 fu a parole glorificato dal regime fascista, ma di
fatto emarginato nella sua villa-museo del Vittoriale, dove morì nel 1938
La poetica del Vate fu sempre caratterizzata da sperimentazione di
nuovi temi e forme, ma legò il suo nome soprattutto alla prima
fase del Decadentismo europeo, ovvero l'estetismo.
Andrea Sperelli, controfigura dell'autore e protagonista del
romanzo d'esordio” Il piacere”, ne fu la prima incarnazione in
Italia: il suo scopo è fare la sua vita come si fa un'opera d'arte,
dando sfogo al bisogno di sensazioni eleganti ed esclusive,
sollecitando dalle dispendiose esigenze del suo vivere
inimitabile, D'Annunzio seppe
rispondere al richiamo della
nascente industria culturale,
collaborando in particolare con il
mondo del cinema.
La pioggia nel pineto G. D’annunzio
Odi? La pioggia cade
Taci. Su le soglie Ascolta, ascolta. L'accordo
su la solitaria
del bosco non odo delle aeree cicale
verdura
parole che dici a poco a poco
con un crepitío che dura
umane; ma odo più sordo
e varia nell'aria
parole più nuove si fa sotto il pianto
secondo le fronde
che parlano gocciole e foglie
più rade, men rade. che cresce;
lontane. ma un canto vi si mesce
Ascolta. Risponde
Ascolta. Piove al pianto il canto più roco
dalle nuvole sparse. delle cicale che di laggiù sale,
Piove su le tamerici che il pianto australe dall'umida ombra remota.
salmastre ed arse, non impaura,
Più sordo e più fioco
piove su i pini nè il ciel cinerino.
s'allenta, si spegne.
scagliosi ed irti, E il pino
Sola una nota
piove su i mirti ha un suono, e il mirto
ancor trema, si spegne,
divini, altro suono, e il ginepro
risorge, trema, si spegne.
su le ginestre fulgenti altro ancóra, stromenti
Non s'ode voce del mare.
di fiori accolti, diversi
Or s'ode su tutta la fronda
su i ginepri folti sotto innumerevoli dita.
crosciare
di coccole aulenti, l'argentea pioggia
E immersi
piove su i nostri volti che monda,
noi siam nello spirto
silvani, il croscio che varia
silvestre,
piove su le nostre mani secondo la fronda
d'arborea vita viventi;
ignude,
e il tuo volto ebro più folta, men folta.
su i nostri vestimenti
è molle di pioggia
leggieri, Ascolta.
come una foglia,
su i freschi pensieri La figlia dell'aria
e le tue chiome
che l'anima schiude è muta; ma la figlia
auliscono come
novella, del limo lontana,
le chiare ginestre,
su la favola bella la rana,
o creatura terrestre
che ieri canta nell'ombra più fonda,
che hai nome
t'illuse, che oggi m'illude, chi sa dove, chi sa dove!
Ermione.
o Ermione. E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca. Analisi
E tutta la vita è in noi fresca
La poesia è un grande esempio del virtuosismo
aulente,
dannunziano, metrico e verbale, presente in
il cuor nel petto è come pesca
Alcyone.
intatta,
Il tema è la pioggia estiva, mentre il poeta e la
tra le pàlpebre gli occhi
donna amata varcano le soglie della pineta e vi
son come polle tra l'erbe,
si inoltrano. La descrizione è minuziosa e
i denti negli alvèoli
sottile, e risalta la straordinaria capacità
con come mandorle acerbe.
letteraria del poeta, capace di percepire, con
E andiam di fratta in fratta, l’acutezza dei sensi, e di riprodurre, con
or congiunti or disciolti l’armonia delle parole, i suoni diversi che la
(e il verde vigor rude pioggia suscita cadendo sulla vegetazione.
ci allaccia i mallèoli Il poeta descrive la pioggia estiva nella pineta,
c'intrica i ginocchi) cogliendola nei vari momenti e nella diversa
chi sa dove, chi sa dove! orchestrazione dei suoni: quando all’inizio è
E piove su i nostri vólti rada, quando poi s’infittisce, quando diventa
silvani, scrosciante. Con un piacere gioioso il poeta e la
piove su le nostre mani donna amata si abbandonano alla freschezza
ignude, della pioggia, impregnandosi dello stesso
su i nostri vestimenti spirito del bosco, fino a sentirsi trasformati in
leggieri, piante e frutti, in componenti della natura
su i freschi pensieri vegetale. La poesia ha una struttura musicale.
che l'anima schiude Con i virtuosismi verbali D’Annunzio vuole
novella, trasformare la parola in musica. La partitura
su la favola bella musicale della poesia inoltre traduce un’altra
che ieri musica, quella della pioggia. Secondo la
m'illuse, che oggi t'illude, metafisica del Decadentismo la parola è
o Ermione. collegata con la misteriosa essenza delle cose,
ed è la formula segreta per svelarle..
Arte: il futurismo
Futurismo iniziò la sua trasformazione della cultura italiana il 20
febbraio 1909, con la pubblicazione del Manifesto futurista, redatto
dallo scrittore Filippo Tommaso Marinetti.
E’ apparso sulla prima pagina di Le Figaro, allora il più grande
quotidiano di diffusione in
Francia, e la trovata ha segnalato
il desiderio del movimento di
utilizzare mezzi di comunicazione
moderni e popolari per
diffondere le sue idee.
Le idee di Marinetti hanno riscosso il sostegno degli artisti Umberto
Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini e Carlo Carrà, che credevano di
poter essere tradotti in un’ arte figurativa moderna che esplorava le
proprietà dello spazio e del movimento. Il movimento inizialmente si è
centrato su Milano, ma si è diffuso rapidamente a Torino e Napoli, e
negli anni successivi Marinetti
l’ ha promosso con vigore all’
estero.

Il gruppo italiano è stato lento


a sviluppare uno stile distinto. Negli anni precedenti all’ emergere
del movimento, i suoi membri avevano lavorato in una gamma
eclettica di stili ispirati al Post-Impressionismo, e continuavano a
farlo.
Severini era tipico nel suo interesse per il divisionismo, che
consisteva nel suddividere la luce e il colore in una serie di puntini
e strisce, e nel suddividere il piano dell’ immagine in segmenti per
ottenere un senso di profondità ambiguo.
L’ incontro di Boccioni con la pittura cubista a Parigi ha avuto un’
influenza importante su di lui, e lo ha riportato ai suoi coetanei in
Italia. Tuttavia, i futuristi sostenevano di rifiutare lo stile, in quanto lo ritenevano troppo preoccupato per
gli oggetti statici, e non abbastanza per il movimento del mondo moderno. Il loro fascino per il movimento
ha suscitato l’ interesse per la crono-fotografia. Balla era particolarmente entusiasta della tecnologia, e le
sue immagini a volte evocano animazioni frenetiche, con oggetti sfuocati dal movimento.
Come afferma il Manifesto Tecnico della Pittura Futurista, ”A causa della persistenza di un’ immagine sulla
retina, gli oggetti in movimento si moltiplicano costantemente; la loro forma cambia come rapide
vibrazioni nella loro folle carriera. Così un cavallo in corsa non ha quattro zampe, ma venti, e i loro
movimenti sono triangolari”. Piuttosto che percepire un’ azione come una performance di un singolo arto, i
futuristi consideravano l’ azione come la convergenza nel tempo e nello spazio di più estremità.

Nel 1913, Boccioni utilizzò la scultura per articolare ulteriormente il dinamismo futurista. Forme uniche di
continuità nello spazio (Indice) esemplifica l’ azione vigorosa e il rapporto tra oggetto e ambiente. Il pezzo
fu una svolta per il movimento futurista, ma dopo il 1913 il movimento cominciò a spezzarsi, man mano che i
suoi membri svilupparono le loro posizioni personali.
Cittadinanza e Costituzione: Articoli 9 e 33

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare
ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole
statali.

E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi
e per l'abilitazione all'esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei
limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

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