Sei sulla pagina 1di 10

Capitolo 3 - Il rapporto di lavoro del personale sanitario

3.1. Il rapporto di lavoro pubblico:

E’ disciplinato dalle leggi sul pubblico impiego.

Rapporto di pubblico impiego:


● quello in cui il lavoratore pone le proprie energie, in maniera stabile e continuativa, a
disposizione dello stato o di un ente pubblico non economico.
● gli indici significativi sono:
○ natura di ente pubblico del soggetto datore di lavoro.
○ pertinenza delle mansioni ai compiti istituzionali.
○ carattere continuativo e durevole della prestazione richiesta.
● il rapporto è volontario:
○ nasce dall’incontro delle volontà del datore e del prestatore di lavoro.
○ qualità personali del lavoratore, sotto il duplice profilo della fiducia richiesta per
l’assolvimento dell’incarico e delle necessarie tecniche e intellettive.
● il rapporto è bilaterale:
○ si stabilisce tra 2 parti con diritti e obblighi reciproci.
○ posizione di subordinazione gerarchica e disciplinare.

Il processo di privatizzazione:
● attuato con una serie di riforme confluite nel Testo Unico del 2001 (DL n°165\2001).
● le disposizioni degli art. 40-50, definiscono il sistema contrattuale e la disciplinano in
relazione agli ambiti oggettivi, alle procedure, alle modalità di negoziazione, alle prerogative
sindacali, alla definizione e all’organizzazione del rappresentante negoziale pubblico.

Principio di selettività e concorsualità:


● progressione di carriera, riconoscimenti, incentivi. (stabilite in sede contrattuale).

Compiti della dirigenza pubblica:


● sono stati potenziati:
○ maggiore autonomia di gestione, di organizzazione del lavoro, degli uffici e delle
risorse umane e finanziarie, di attivazione delle politiche delineate degli organi di
indirizzo politico-amministrativo.
● separazione tra indirizzo politico e gestionale amministrativo:
○ cultura manageriale, e la capacità di perseguire e attuare programmi formulati dagli
organi politici.
● ruolo unico della dirigenza presso la Presidenza del Consiglio:
○ DL n°29\1993.
○ dal 1996 il comparto è contrattualizzato, i dirigenti hanno CCNL.
● DL n°80\1998 e n°387\1998:
○ dirigenti distinti in fasce:
■ dirigenti di ufficio dirigenziale generali → 1^a fascia.
■ dirigenti di ufficio dirigenziale non generali → 2^a fascia.
● la dirigenza delle prof sanitarie inf, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della
prof di ostetricia:
○ L n°251\2000.
○ svolge un ruolo centrale ed essenziale nel settore della salute.

1
Sistema di Reclutamento:
● concorso pubblico per esami e titoli, per formare una graduatoria con l’indicazione del
punteggio per ciascun candidato.
● art.97 della Costituzione.
● titoli valutabili e graduatoria concorsuale:
○ categorie titoli:
■ titoli del servizio:
● comprendono la competenza e le capacità in relazione al posto messo
a concorso.
■ titoli di studio.
■ titoli vari:
● CV, pubblicaizoni, encomi, etc.
■ graduatoria di merito:
● esaurite le prove del concorso, viene formata dalla commissione
giuridica.
● i concorrenti devono presentare, a pena di scadenza, i documenti o
dimostrare il possesso dei requisiti prescritti.
■ per le unità sanitarie:
● L n°207\1985, art. 9.

L'assunzione in servizio:
● subordinata al superamento di un periodo di prova di durata definita dal CCNL.
● principali doveri del pubblico dipendente:
○ fedeltà:
■ astenersi da comportamenti pregiudizievoli all’amministrazione di
appartenenza (abusare di potere, usare beni e servizi pubblici al di fuori dei
fini istituzionali).
○ diligenza:
■ agire sempre con esattezza, attenzione e cura scrupolosa.
○ esclusività:
■ divieto di lavorare nei privati e di esercitare attività incompatibili con il
pubblico impiego.
○ imparzialità e collaborazione:
■ nei confronti della pubblica utenza.
○ segreto d’ufficio:
■ divieto di trasmettere a chi non ne abbia diritto info riguardanti
provvedimenti o operazioni amministrative.
○ obbedienza:
■ rispettare le direttive e gli ordini impartiti dai superiori gerarchici.
● diritto patrimoniale alla retribuzione:
○ art. 36 della Costituzione:
■ corrispettivo economico proporzionato a quantità e qualità del lavoro.
■ corrispettivo economico sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa.
○ sorge solo con l’effettivo inizio del servizio.
○ progressione orizzontale:
■ sola forma di avanzamento economico previsto.
○ progressione verticale:
■ solo di conseguire una più elevata posizione giuridica.
○ trattamento di fine rapporto (TFR):
■ a condizione che il servizio abbia avuto una durata minima di 15 giorni.
● diritti non patrimoniali:
○ privi di connotazione economica.
○ diritto alle funzioni:

2
■ mansioni per le quali è stato assunto.
■ mansioni diverse solo temporaneamente ed eccezionalmente.
○ diritto alla sede desiderata:
■ nei limiti posti dalle esigenze organizzative.
■ per la 1^a sede si tiene conto delle graduatorie.
○ diritto o periodi di riposo e permessi retribuiti:
■ malattia o infermità fisica (temporanea inabilità).
○ diritti sindacali:
■ aderire ad associazioni sindacali, assemblee, aspettative, permessi sindacali,
sciopero.
● il rapporto cessa per:
○ dimissione o decesso.
○ collocamento a riposo (limite di età stabilito per legge).
○ infermità fisica.
○ ingiustificato abbandono del servizio.
○ licenziamento.
○ condanna penale.

3.2. Il rapporto di lavoro privato

Lavoratore subordinato:
● secondo il Codice Civile è colui che si obbliga mediante retribuzione a collaborare
nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale\manuale alle dipendenze (art.2094).

Natura contrattuale del rapporto di lavoro:


● incontro delle volontà del datore di lavoro e del prestatore del lavoro.
● rapporti costituiti coattivamente (categorie protette).
● forma del contratto di lavoro:
○ è libera e con atto scritto.
● diritti del lavoratore:
○ diritti personali:
■ essere adibiti alle mansioni per le quali si è stati assunti.
■ integrità fisica e alla salute.
■ corretta applicazione, da parte del datore, della disciplina sull’orario di
lavoro.
■ conservazione del posto di lavoro, in caso di malattia, infortunio, servizio
militare, gravidanza, etc.
○ diritti patrimoniali:
■ retribuzione (stipendio\salario), TFR.
○ diritti sindacali:
■ organizzare e svolgere attività sindacali sul luogo di lavoro e, a tale fine, di
usufruire dei locali aziendali.
● obblighi del lavoratore:
○ 40 h settimanali, ma i contratti collettivi possono stabilire una durata minore.
○ max 48h settimanali, comprese le ore di lavoro straordinarie.
○ regime flessibile di orario:
■ l’orario normale di lavoro va osservato come medio di un periodo di
riferimento non superiore all’anno (distribuire il lavoro in base alle
esigenze).
○ riposo giornaliero:
■ 11h di riposo ogni 24h, che devono essere fruite in modo consecutive.
■ pause, se si superano le 6h consecutive. (la durata è stabilita dal contratto).

3
○ riposo settimanale:
■ ogni 7 gg, 24h consecutive.
■ è irrinunciabile, pena la nullità di qualsiasi contraria pattuizione.
○ lavoro straordinario:
■ prestato oltre l’orario normale (Codice Civile, art.2108, comma 1).
■ aumento di retribuzione.
■ max 250 ore annue.
○ lavoro notturno:
■ svolge durante il periodo notturno almeno 3h del suo tempo di lavoro
giornaliero in modo normale.
■ min 80gg lavorativi all’anno.
■ 8h in media nelle 24h.
● ferie retribuite:
○ periodo non inferiore a 4 settimane, per almeno due settimane consecutive (su
richiesta del lavoratore), per le restanti due settimane nei 18 mesi successivi al
termine dell’anno di maturazione.

3.3. L’attività libero-professionale


Disciplinata dagli art.2229 e seguenti del Codice Civile.
Opera in ambito domiciliare, in ambulatorio, in strutture residenziali e svolge attività di docenza e
formazione.
Senza alcun vincolo di subordinazione e verso un determinato corrispettivo, rimanendo responsabile
dei danni causati al cliente secondo le regole proprie della responsabilità prof.

L’attività può essere esercitata:


● in modo autonomo individuale.
● in associazione con altri prof sanitari.

Deve farsi carico dei seguenti adempimenti amministrativi:


● iscrizione OPI della provincia di residenza.
● comunicare al collegio di appartenenza l’avvio dell’attività di libero prof.
● iscrizione ENPAPI.
● aprire PIVA.
● stipulare polizza assicurativa, per la copertura della responsabilità civile professionale
(obbligo dal 15 Agosto 2014, DL n°69\2913).

Esercizio in forma associata:


● non incide sulla responsabilità del prof, che rimane sempre aperto.

Esercizio in forma di cooperativa:


● struttura organizzativa imprenditoriale.
● attività libera quale socio cooperatore, subordinata o parasubordinata.

Struttura ambulatoriale:
● dotazioni particolari per rispondere ai bisogni specifici del bacino di utenza sul territorio.

L’ordinamento giuridico riconosce in genere la possibilità di svolgere contemporaneamente un lavoro


dipendente e un lavoro autonomo.

Dipendente di un lavoro privato:


● art.2105 e seguenti del codice civile.

4
● il dipendente può avere una seconda attività retribuita con l’unico limite di “non trattare
affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l’imprenditore” (sanzioni fino al
licenziamento).
● Testo Unico n°163\2001, art.53:
○ tempo pieno o tempo parziale (<50% di quello contrattuale).

Dipendente pubblico a tempo pieno o part-time con orario >50% di quello contrattuale:
● possono svolgere incarichi retribuiti al di fuori della loro attività di lavoro dipendente solo se
autorizzati dall’amministrazione di appartenenza (obbligo di pronunciarsi sulla richiesta <
30gg).

Dipendente pubblico part-time con orari pari o <50%:


● se non appartenente al ruolo della dirigenza, può avere una 2^a retribuzione come libero prof
o lavoratore dipendente.

Sono sempre esclusi i compensi derivati da:


● collaborazioni a giornali, riviste, enciclopedie e simili.
● utilizzazione economica da parte dell’autore di opere dell’ingegno e di invenzioni.
● partecipazione a convegni e seminari.
● incarichi per cui si viene posti in aspettativa o fuori ruolo.
● incarichi conferiti da organizzazioni sindacali a dipendenti distaccati o aspettativa non
retribuita.

DL n°242\2001:
● per le Agenzie Sanitarie Locali e ospedali, la possibilità di remunerare prestazioni libero prof
fornite dai propri dipendenti in aggiunta a quelle proprie del rapporto di dipendenza.

3.4. Salute e sicurezza del personale sanitario

Art.2087 del Codice Civile:


● impone all’imprenditore di adottare nell’esercizio dell’impresa di misure che, secondo la
particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a salvaguardare l’integrità
fisica e la personalità morale.

L. n°300\1970, art.9:
● statuto dei lavoratori.
● attribuisce ai lavoratori il diritto di controllare (rappresentanze) l’applicazione delle norme di
prevenzione contro gli infortuni e malattie prof, nonché di promuovere la ricerca e
l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e integrità fisica.
● obblighi di sicurezza:
○ attrezzature, macchinari, servizi, ambiente lavorativo.

DL. n°81\2008:
● Testo Unico.
● si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio, a tutti i
lavoratori, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti a essi equiparati.
● codifica obblighi e divieti finalizzati a prevenire gli infortuni e le malattie prof, nonché a
garantire la protezione dei lavoratori negli ambienti di lavoro.

Misure di Tutela:
● art.15 del Testo Unico.
● la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza.

5
● programmazione della prevenzione.
● eliminazione dei rischi o ridurli al minimo.
● rispetto dei principi ergonomici, nell’organizzazione del lavoro, coincidenze del posto di
lavoro, scelta delle attrezzature, definizione metodi di lavoro e produzione.
● diminuzione dei rischi alla fonte.
● sostituire ciò che è pericoloso con cosa non lo è.
● limitare al minimo il nà dei lavoratori dall’esposizione a rischio per motivi sanitari e, ove
possibile ricollocarlo.
● info e formazione.
● programmazione misure per garantire nel tempo i livelli di sicurezza.
● predisposizione delle misure d’emergenza per il primo soccorso, antincendio, evacuazione.
● segnali di avvertimento e di sicurezza.
● regolare manutenzione ambienti, attrezzature e impianti.

Provvedimenti:
● misure di tutela generali, particolari e di emergenza.

Fattori di rischio per gli operatori sanitari:

Categorie di Rischio Fonti potenziali di rischio

Trasversale-organizzativo ● attività interferenti.


● ergonomia delle prestazioni di lavoro e
organizzazione degli spazi lavorativi.
● uso di attrezzature munite di videoterminale.
● gestione delle emergenze generali.
● emergenze sanitarie.
● organizzazione delle attività.
● lavoro in turni\notturno.
● movimentazione manuale carichi e paz.
● uso di ausili per l’ass fisica del paz (sollevatori,
carrozzine, tavolette).
● attività lavorative in gravidanza.

Infortunistico: ● caratteristiche strutturali\igieniche degli ambienti


1. Strutturale (cubatura, superfici, pavimenti e pareti).
● caratteristiche servizi igienici, spogliatoi, superfici
finestrate\vetrate.
● locali sottotetto, interrati, seminterrati, scale fisse.

2. Elettrico ● impianti tecnologici e di servizio.


● scariche atm.
● uso attrezzature ad alimentazione elettrica. app
elettromedicali.

3. Incendio ● incendio ed esplosione.


● modalità accatastamento\stoccaggio dei
materiali\scaffalature.
● impianti di ascensori.
● apparecchiature a P o recipienti a P.
● uso presidi medico-ch, dispositivi medici,
attrezzature meccaniche (radioterapia).

Igienico-Ambientale: ● illuminazione, microclima, rumore, vibrazioni,


1. Agenti fisici ultrasuoni, infrasuoni, apparecchiatura laser,
radiazioni infrarosse\ultraviolette\ionizzanti (DL

6
n°230\1995, DL n°81\2008), sorgenti di calore, qualità
dell’aria nelle sale operatorie.

2. Cancerogeni ● fumo passivo, agenti cancerogeni\mutageni,


preparazione di farmaci antiblastici.

3. Agenti biologici ● rifiuti e smaltimento, altri agenti biologici.

4. Agenti chimici ● lattice presente in presidi e dispositivi, altri agenti


chimici.

Rischio da movimentazione manuale dei paz e\o dei carichi in genere:


● può causare:
○ disturbi muscolo-scheletrici (operazioni continue di sollevamento, trasferimento,
riposizionamento paz).
○ infortuni.
○ lesioni dorso-lombari (malattie prof).
● fattori di rischio:
○ la mansione (sforzo fisico, mancata adozione procedure di sicurezza).
○ al paz (no collaborazione).
○ all’ambiente (superfici irregolari, limiti di spazio, ausili).

3.4.1. Il rischio Biologico


Rappresenta la probabilità che ci si ammali in conseguenza della esposizione ad agenti biologici
(microrganismi patogeni), che potrebbero causare infezioni e che sono veicolati da fluidi biologici
(sangue) o materiale potenzialmente infetto.

Infezioni ospedaliere:
● infezione che sorge durante il ricovero in ospedale, o in alcuni casi, dopo che il paz è stato
dimesso.

Rischio lavorativo:
● quando il rischio interessa il personale sanitario.

Fonte → veicolo → ospite di microrganismi patogeni.

Classificazione degli agenti patogeni:


● Gruppo 1:
○ agenti scarsamente patogeni (lieviti).
● Gruppo 2:
○ agenti poco infettanti (batteri polmonite).
○ disponibili efficaci misure profilattiche\terapeutiche.
● Gruppo 3:
○ agenti altamente patogeni e infettanti (AIDS).
○ disponibili efficaci misure profilattiche\terapeutiche.
● Gruppo 4:
○ agenti altamente patogeni ed infettanti (febbre emorragica del COngo).
○ non disponibili profilassi o terapie.

7
3.4.2. Rischio Chimico
E’ dovuto all’esposizione del lavoratore ad agenti chimici pericolosi, che possono apportare danni alla
salute (gas anestetici\criogenici, farmaci antiblastici, sterilizzanti\disinfettanti, reattivi di
laboratorio quali solventi\corrosivi\infiammabili\etc).

Vie di penetrazione:
● inalazione, contatto, ingestione.

Schede di sicurezza degli agenti chimici pericolosi:


● cosa devono contenere:
○ identificazione sost\preparato e società\impresa.
○ composizione\info ingredienti.
○ identificazione pericoli.
○ interventi di primo soccorso.
○ misure antincendio.
○ provvedimenti in caso di esposizione accidentale.
○ manipolazione e immagazzinamento.
○ protezione personale\controllo esposizione.
○ proprietà fisiche\chimiche.
○ stabilità e reattività.
○ info tossicologiche, ecologiche, trasporto e normativa.
○ osservazioni per lo smaltimento.
○ altre info.

Classificazione preparati\agenti chimici:


● E (esplosivi):
○ sost e preparati solidi, liquidi, pastosi o gelatinosi che, anche senza l’azione dell’O2
atm, possono provocare una reazione esotermica con rapida formazione di gas e che,
in determinate condizioni di prova, detonano, deflettono rapidamente o esplodono in
seguito a riscaldamento in condizioni di parziale contenimento.
● O (combustione):
○ sost e preparati che, a contatto con altre sost, soprattutto se infiammabile, provocano
una forte reazione esotermica.
● F+ (estremamente infiammabile):
○ sost e preparati liquidi con punto di infiammabilità estremamente basso e punto di
ebollizione basso, nonché sost e preparati gassosi che a temperatura e a P ambiente
sono infiammabili a contatto con l’aria.
● F (facilmente infiammabile):
○ sost e preparati che a contatto con l’aria, a T ambiente e senza apporto di energia,
possono subire innalzamenti termici e da ultimo infiammarsi.
○ sost e preparati solidi che possono facilmente infiammarsi dopo un breve contatto
con una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche
dopo il distacco dalla sorgente di accensione.
○ sost o preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è molto basso.
○ sost o preparati che a contatto con l’acqua o l’aria umida, sprigionano gas
estremamente infiammabili in quantità pericolose.
● T+ (molto tossico):
○ sost e preparati che, in caso di inalazione\ingestione\assorbimento cutaneo in
piccolissime quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute e
croniche.
● T (tossico):

8
○ sost e preparati che, in caso di inalazione\ingestione\assorbimento cutaneo non in
piccolissime quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute e
croniche.
● Xn (nocivi):
○ sost e preparati che, in caso di inalazione\ingestione\assorbimento cutaneo in
qualsiasi quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute e croniche.
● C (corrosivi):
○ sost e preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi
un’azione distruttiva.
● Xi (irritanti):
○ sost e preparati non corrosivi, il cui contatto diretto, prolungato o ripetuto con la
pelle\mucose può provocare una reazione infiammatoria.
● Sensibilizzanti:
○ sost e preparati che, per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dar luogo a una
reazione di ipersensibilizzazione, per cui una successiva esposizione alla sost o al
preparato produce reazioni avverse caratteristiche.
● Cancerogeni:
○ sost e preparati che, per inalazione\ingestione o assorbimento cutaneo, possono
provocare il cancro o aumentarne la frequenza.
● Mutageni:
○ sost e preparati che, per inalazione\ingestione o assorbimento cutaneo possono
produrre difetti genetici ereditari ed aumentarne la frequenza.
● Tossici per il ciclo riproduttivo:
○ sost e preparati che, per inalazione\ingestione o assorbimento cutaneo, possono
provocare o rendere più frequenti gli effetti nocivi non ereditari nella prole o danni a
carico della funzione o delle capacità riproduttive M\F.
● N (pericolosi per l’ambiente):
○ sost e preparati che, qualora si diffondano nell’ambiente, presentano o possono
presentare rischi immediati differenti per una o più componenti ambientali.

Simboli degli agenti chimici pericolosi:

● Sostanza tossica (veleno):


○ sostanza molto pericolosa per la salute che, se ingerita, può
pregiudicare la vita.

● Sostanza nociva o tossica:


○ indica pericolo grave ma generico.
○ indice di pericolosità più modesto
rispetto al precedente.

● Sostanza infiammabile.

→ tutti questi simboli possono comparire da soli, associati tra loro o uniti ad altri simboli.

9
3.5. Le associazioni e gli organi di tutela

FNOPI (federazione nazionale ordini delle prof inf):


● è l’organismo che ha la rappresentanza nazionale degli inf italiani.
● Fenopi ← ordini provinciali → consiglio direttivo -------------> presidente, vicepresidente,
collegio dei revisori dei conti segretario, tesoriere
assemblea degli iscritti (carica 4aa L.n°3\208).

I movimenti associativi e le organizzazioni prof:


● CNAI (consociazione nazionale associazioni inf):
○ nata nel 1946.
○ ha lo scopo di promuovere l’elevazione culturale degli esercenti la prof inf, per
contribuire al miglioramento dei livelli di salute dell’uomo, alla cura, alle
riabilitazioni e al reinserimento sociale del malato.
● PNIARTI (associaizone nazionale ind di area critica):
○ ha lo scopo di preparare e favorire lo scambio di opinioni r il confronto tra inf.
● ANIN (associazione nazionale inf della neuroscienze):
○ ha lo scopo di produrre, pubblicare e diffondere materiale scientifico, organizzare
corsi e seminari, e realizzare studi e ricerche.
● CID (comitato inf dirigenti e docenti):
○ ha lo scopo di porre attenzione ai probl di programmazione e gestione dei servizi
sanitari, valutazione qualità cure e formazione inf.

10

Potrebbero piacerti anche