Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2 Matrici e determinanti 3
3 Sistemi lineari 4
3.1 Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
3.2 Sistemi di n equazioni in n incognite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
3.2.1 Metodo della matrice inversa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
3.2.2 Teorema di Cramer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
3.3 Teorema di Rouché-Capelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.4 Sistemi omogenei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
3.5 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
1
Chapter 1
2
Chapter 2
Matrici e determinanti
3
Chapter 3
Sistemi lineari
3.1 Generalità
I numeri reali aij si chiamano coefficienti, i numeri reali bi si chiamano termini noti, le xi sono le incognite.
4
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 5
Se tutti i termini noti sono nulli, il sistema si dice omogeneo; altrimenti si dice non omogeneo.
Una soluzione del sistema (3.1) è una n-upla ordinata di numeri reali (α1 , α2 , . . . , αn ) che è soluzione di tutte le
equazioni del sistema.
Si dice compatibile un sistema di equazioni lineari che ammette soluzioni. Un sistema compatibile è determinato
se ha una sola soluzione, indeterminato se ha più di una soluzione.
Se, invece, un sistema di equazioni lineari non ammette soluzioni, si dice non compatibile (o incompatibile).
• Il sistema
x1 − 3x2 = −8
x1 + x2 = 4
è determinato perché ammette la soluzione x1 = 1, x2 = 3, e questa è unica, come si può facilmente verificare, col
metodo di eliminazione delle incognite.
• Il sistema
2x1 − x2 = 1
6x1 − 3x2 = 3
è indeterminato, in quanto ha infinite soluzioni, date da:
x1 = t , x2 = 2t − 1 ,
Nei paragrafi seguenti ci occuperemo della risoluzione dei sistemi di equazioni lineari; vedremo quando un sistema è
compatibile e quando non lo è e, nel caso di compatibilità, come calcolare tutte le sue soluzioni.
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 6
x1
a11 a12 . . . . a1n b1
x2
. . . . . . . .
.
ai1 ai2 . . . . ain = bi .
.
. . . . . . . .
.
am1 am2 . . . . amn bm
xn
Se si esegue il prodotto (righe per colonne) delle due matrici a primo membro e si eguagliano i termini corrispondenti
della matrice prodotto cosı̀ ottenuta e della matrice dei termini noti si ottiene proprio il sistema (3.1).
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 7
risulta:
1 2 0 x1 1
A = −1 0 1 , X = x2 e B = −6 .
0 1 4 x3 2
La sua scrittura matriciale è dunque:
1 2 0 x1 1
−1 0 1 x2 = −6 .
0 1 4 x3 2
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 8
Sia:
a11 x1 + a12 x2 + . . . + a1n xn = b1
. . . . . . . . . .
ai1 x1 + ai2 x2 + . . . + ain xn = bi (3.2)
. . . . . . . . . .
an1 x1 + an2 x2 + . . . + ann xn = bn
un sistema di n equazioni lineari in n incognite e siano A, X e B le matrici dei coefficienti del sistema, delle incognite
e dei termini noti, introdotte nel paragrafo precedente.
In questo caso la matrice A dei coefficienti è una matrice quadrata di ordine n e, quindi, ha senso considerare detA.
Vedremo che se detA è non nullo (cioè, matrice A è non singolare), allora il sistema sarà compatibile e ammetterà
una e una sola soluzione.
A−1 · (A · X) = A−1 · B,
(A−1 · A) · X = A−1 · B.
X = A−1 · B.
Pertanto: nell’ipotesi che sia det A 6= 0, la soluzione del sistema (3.2) esiste, è unica ed è data dal prodotto
tra la matrice A−1 e la matrice B.
1 −4/5
2/5
−1
A =
0 2/5 −1/5
.
0 −1/5 3/5
5
Il vettore dei termini noti è 9 .
8
Pertanto la soluzione del sistema, in forma matriciale, è:
1 −4/5
2/5
x1
5
x2 = 0 2/5 −1/5 9
x3 8
0 −1/5 3/5
1 · 5 − 4/5 · 9 + 2/5 · 8
0 · 5 + 2/5 · 9 − 1/5 · 8
= .
0 · 5 − 1/5 · 9 + 3/5 · 8
Da cui,
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 11
4 2
x1 = 1 · 5 − · 9 + · 8 = 1,
5 5
2 1
x2 = 0 · 5 + · 9 − · 8 = 2,
5 5
1 3
x3 = 0 · 5 − · 9 + · 8 = 3.
5 5
Osservazione. Il metodo della matrice inversa è particolarmente utile se si debbono risolvere più sistemi di equazioni
lineari aventi la stessa matrice dei coefficienti.
x + 2y + z = 0
β) 2x + y + z = −1 ;
x + 3y + z = 1
x + 2y + z = 1
γ) 2x + y + z = 0 .
x + 3y + z = 0
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 13
se la matrice dei coefficienti è non singolare, allora il sistema ammette una e una sola soluzione data da:
1 −1 1 1
1 0 −2 0
B (4) =
−2 1 −1 −1 ,
detB (4) = 10 .
−1 −3 1 −2
Allora, dalla regola di Cramer, segue:
detB (1) detB (2) 7 detB (3) 5 detB (4) 5
x= = 0; y= = ; z= = ; w= = .
detA detA 8 detA 8 detA 4
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 18
Abbiamo fin qui esaminato il caso di un sistema di n equazioni lineari in n incognite, con detA 6= 0; in queste
ipotesi il sistema ammette una ed una sola soluzione ed abbiamo dato due metodi (metodo della matrice inversa e
regola di Cramer) per calcolarla.
Nel caso di un sistema di n equazioni lineari in n incognite con detA = 0, vedremo più avanti, alla luce del teorema di
Rouché-Capelli, quando il sistema ha soluzioni e, se ne ha, come calcolarle.
a11 a12 . . . . a1n b1
. . . . . . .
.
A=
ai1 ai2 . . . . ain
e B=
bi
. . . . . . . .
am1 am2 . . . . amn bm
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 19
a11 a12 . . . . a1n b1
. . . . . . . .
(A B) =
ai1 ai2 . . . . ain bi ,
. . . . . . . .
am1 am2 . . . . amn bm
ottenuta aggiungendo ad A la colonna B dei termini noti. Ci possiamo riferire ad A come alla matrice incompleta.
La risolubilità del sistema (3.4) viene stabilita dal seguente teorema, del quale omettiamo la dimostrazione.
Teorema 1 ( Rouché-Capelli)
Un sistema di m equazioni lineari in n incognite ammette soluzioni se e solo se
1) si considera un nuovo sistema, costituito dalle k equazioni individuate dal minore non nullo
le altre m − k equazioni si possono eliminare, in quanto risulteranno combinazione lineare di quelle che abbiamo
scelto;
2) nel sistema cosı̀ ottenuto, di k equazioni in n incognite, si scelgono, come incognite, le k incognite
individuate dal minore non nullo, le rimanenti n-k saranno trasportate a secondo membro e trattate
come parametri;
Abbiamo ricondotto il sistema ad un sistema di k equazioni in k incognite con matrice dei coefficienti non singolare:
3) si risolve questo sistema (di k equazioni in k incognite, che ha determinante diverso da zero) con le regole note
(metodo della matrice inversa, regola di Cramer, o eventuali altri metodi);
• se è k < n, il sistema ammette infinite soluzioni, dato che ad n−k incognite si possono attribuire valori arbitrari;
in tal caso si suole dire che il sistema ammette ∞n−k soluzioni (l’esponente n − k dato ad ∞ denota che la
soluzione dipende da n − k parametri);
• se è k = n, il sistema ammette una sola soluzione, dato che a nessuna incognita si assegna un valore arbitrario.
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 21
2x − y = 1
x + y = −2 .
−x + 2y = −3
2 −1 2 −1 1
1 1, 1 1 −2 .
−1 2 −1 2 −3
1 1
La prima ha caratteristica 2 perché è non nullo il minore = 3, e la seconda ha pure caratteristica 2, giacché
−1 2
2 −1 1
l’unico minore del terzo ordine che da essa si può estrarre, cioè il determinante 1 1 −2 , è nullo in quanto la
−1 2 −3
a
2 riga è somma delle altre due.
Per il teorema di Rouché-Capelli il sistema è compatibile e, poiché la caratteristica comune delle matrici completa ed
incompleta è uguale al numero delle incognite, esso ammette una ed una sola soluzione. Per determinarla, consideriamo,
ad esempio, il sistema formato dalle ultime due equazioni:
x + y = −2
,
−x + 2y = −3
1 1
in quanto il determinante dei coefficienti, , è diverso da zero.
−1 2
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 22
Si vede facilmente che sono nulli tutti i minori del terzo ordine che si possono estrarre da esse, in quanto gli elementi
della terza riga si ottengono sommando i corrispondenti elementi delle prime due righe.
1 1
Inoltre entrambe le matrici hanno un minore del secondo ordine diverso da zero, ad esempio ; pertanto la loro
−2 1
caratteristica è uguale a 2.
Per il teorema di Rouché-Capelli il sistema è compatibile ed ammette ∞n−k = ∞2 soluzioni. Per determinarle conside-
riamo, ad esempio, le prime due equazioni
x + y − z + t= 1
,
−2x + y + 2z = 2
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 23
1 1
in quanto in esse la matrice dei coefficienti ha caratteristica uguale a 2, essendo = 3.
−2 1
Quest’ultimo minore è formato dai coefficienti delle incognite x e y. Dopo aver riscritto l’ultimo sistema nella forma:
x + y = 1 + z − t
,
−2x + y = 2 − 2z
attribuiamo valori arbitrari indipendenti a z eda t e risolviamo rispetto ad x e y, ad esempio con la regola di Cramer:
1 + z − t 1
2 − 2z 1 −1 + 3z − t
x= = ,
1 1
3
−2 1
1 1+z−t
−2 2 − 2z 4 − 2t
y= = .
1 1
3
−2 1
−1 + 3z − t 4 − 2t
x= , y= , z = z, t = t,
3 3
Poiché nella prima matrice gli elementi della seconda riga sono proporzionali a quelli della prima riga, tutti i minori
del secondo ordine sono nulli; quindi la caratteristica è 1.
La seconda matrice ha caratteristica 2, perché è non nullo il minore
1 1
2 3 = 1.
Per il teorema di Rouché-Capelli il sistema è incompatibile: ossia non ha soluzioni. A questa stessa conclusione,
peraltro, possiamo rapidamente arrivare dopo avere diviso la seconda equazione del sistema per 2.
X = A−1 · B. (3.6)
−1 2 −1
Poiché A = , dalla (2.16) segue:
−1 1
x1 2 −1 1 + x2 2 + x2
= · = .
x3 −1 1 x2 −1
a11 x1 + a12 x2 + . . . + a1n xn = 0
. . . . . . . . . .
ai1 x1 + ai2 x2 + . . . + ain xn = 0 (3.7)
. . . . . . . . . .
am1 x1 + am2 x2 + . . . + amn xn = 0
1 −1 1
1 2 2
1 −1
e, poiché = 3, la sua caratteristica è 2 (uguale ovviamente alla caratteristica della matrice completa !).
1 2
Poiché n = 3, il sistema dato ha ∞1 soluzioni. Per determinarle, basta risolvere rispetto ad x e y, con uno dei metodi
noti, il sistema:
x − y = − z
.
x + 2y = − 2z
Poiché n = 3, il sistema dato ha ∞1 soluzioni. Per determinarle, basta risolvere rispetto ad y e z il sistema
y − z = −x
.
3y − 2z = −x
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 29
3.5 Esercizi
1. Risolvere, sia con il metodo della matrice inversa sia con la regola di Cramer, i seguenti sistemi:
2x − y + 4z = 5
1.a) −x + y − 5z = −2 ;
−2x + 5y + 7z = −1
3x − 2y + z = 2
1.b) 2x − z = 3 ;
−x − 4y = −1
2x + 3y + z = 11
1.c) 3x + 4y − 2z = 5 ;
8x + 5y − 3z = 9
3x − 4y + 2z = 3
1.d) 2x + 5y − 3z = 9 ;
x + y − z = 0
−2x + 3y + 4z = 10
1.e) 4x − 2y + 5z = 22 .
−3x + 5y + 3z = 11
Soluzione:
1.a) x = 3; y = 1; z = 0, 1.d) x = 3; y = 6; z = 9,
1.b) x = 1; y = 0; z = −1, 1.e) x = 5; y = 4; z = 2,
1.c) x = 1; y = 2; z = 3.
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 31
2. Verificare se i seguenti sistemi sono compatibili e, nel caso affermativo, calcolarne le soluzioni:
−x1 + x2 + x3 = 5
2.a) −2x1 − 4x2 + x3 = −4 ;
−5x1 − x2 + 4x3 = 6
x1 + 2x2 + 5x3 = 2
2.b) 2x1 + 5x2 + 7x3 = 8 ;
−2x1 − 3x2 + 4x3 + x4 = 5
x1 + x2 + x3 = 2
−3x1 − x2 + 2x3 = 5
2.c) ;
6x1 + 4x2 + x3 = 1
−4x1 − 2x2 + x3 = 3
3x1 + 2x3 + 2x4 = 6
2.d) x + 3x2 + x3 = 1 ;
1
2x1 + 3x2 − x3 + 4x4 = 5
2x1 − 3x2 − 3x3 + 2x4 = −1
2.e) 4x1 − 7x2 + x3 + 10x4 = 1 ;
4x1 − 6x2 − 6x3 + 4x4 = 7
5x1 + 2x2 = 1
2.f ) 4x1 + 5x2 = 15 ;
3x1 − x2 = 2
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 32
−x1 + 3x2 − 7x3 = 4
2.g) 3x1 + x2 + x3 = 8 ;
x1 + x2 − x3 = 4
2x1 − 4x2 + 10x3 + x4 − 5x5 = 2
2.h) 2x1 − 2x2 + 2x3 + 3x4 − 5x5 = 4 ;
2x1 − 3x2 + 6x3 + 3x4 − 8x5 = 5
x1 + 9x2 − 14x3 = −11
2.i) x1 − 5x2 + 8x3 = 9 .
2x1 − 10x2 + 16x3 = 15
Soluzione:
2.a) incompatibile,
2.b) x1 = −6 − 11t; x2 = 4 + 3t; x3 = t; x4 = 5 − 17t ,
2.c) x1 = t; x2 = − 1+5t 7+2t
3 ; x3 = 3 ,
2.d) x1 = 5−3t t−3 5t−3
2 ; x2 = 12 ; x3 = 4 ; x4 = t ,
2.e) incompatibile,
2.f ) incompatibile,
2.g) x1 = 2 − t; x2 = 2 + 2t; x3 = t ,
2.h) x1 = 3x3 − 5x5 − 2; x2 = 4x3 − 3x5 − 1; x3 = x3 ;
x4 = 2 + 3x5 ; x5 = x5 ,
2.i) incompatibile.
CHAPTER 3. SISTEMI LINEARI 33
3. Risolvere i sistemi:
x1 − 2x2 + 4x3 = 0
3.a) x1 + 2x2 − 3x3 = 0 ;
−x1 + x2 = 0
x1 + x2 − x3 = 0
3.b) x2 + 4x3 = 0 ;
x1 − x2 + x3 = 0
−3x1 + 2x2 + x3 = 0
3.c) ;
x1 − 2x2 + x3 = 0
x1 + 2x2 + x3 = 0
3.d) x1 + 2x2 + x3 = 0 .
x1 + 2x2 + x3 = 0
Soluzione:
3.a) x1 = 0; x2 = 0; x3 = 0 , 3.c) x1 = t; x2 = t; x3 = t ,
3.b) x1 = 0; x2 = 0; x3 = 0 , 3.d) x1 = x1 ; x2 = x2 ;
x3 = −x1 − 2x2 .
Bibliografia
B. Bongiorno , L. Di Piazza, Istituzioni di Matematiche I. Algebra lineare, Libreria dello Studente, Palermo.